DATO GEORIFERITO l interoperabilità un elemento fondamentale

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1 DATO GEORIFERITO l interoperabilità un elemento fondamentale Di Ing. Fabio Godorecci

2 Il CISIS in una visione rinnovata ed unitaria della propria mission ha messo al centro il dato digitale certificato statisticamente e georiferito Cpsg IL PRIMO ATTRIBUTO CHE UN DATO DIGITALE SIFFATTO DEVE AVERE E Cpss Cpsi L INTEROPERABILITA Segreteria tecnica per l Agenda Digitale Italiana Livello Tecnico Commissione Speciale Agenda Digitale Livello Politico

3 La nuova organizzazione del CISIS, ha la flessibilità necessaria per affrontare con efficienza tutto il complesso mondo dell Agenda Digitale, offrendo supporto alla politica nazionale e un vero e proprio coordinamento a seconda della necessità, dei bisogni e delle visioni del futuro!

4 Il percorso Le Regioni e Province Autonome hanno sviluppato e perseguito l idea di una strategia ampia del digitale anche attraverso documenti strategici elaborati e condivisi nell ambito del coordinamento interregionale Luglio 2013 CONTRIBUTO DELLE REGIONI PER UN AGENDA DIGITALE AL SERVIZIO DELLA CRESCITA DEL PAESE NELLA PROGRAMMAZIONE Gugno 2012 CONTRIBUTO DELLE REGIONI ALL AGENDA DIGITALE ITALIANA Agosto 2014 Aprile 2015 AGIRE LE AGENDE DIGITALI PER LA CRESCITA, NELLA PROGRAMMAZIONE COSTITUZIONE DELLA COMMISSIONE SPECIALE AGENDA DIGITALE Marzo 2015 STRATEGIA PER LA CRESCITA DIGITALE Maggio 2017 PIANO TRIENNALE PER L ICT NELLA PA Febbraio 2018 Da Febbraio ACCORDI QUADRO CON LE SINGOLE REGIONI ED AGID ACCORDO QUADRO PER LA CRESCITA E LA CITTADINANZA DIGITALE VERSO GLI OBIETTIVI EU2020

5 ACCORDI CON LE SINGOLE REGIONI, sulla base dell ACCORDO QUADRO PER LA CRESCITA E LA CITTADINANZA DIGITALE VERSO GLI OBIETTIVI EU2020, stipulato da AGID e CONFERENZA REGIONI il 18 febbraio 2018, NEL LORO RUOLO DI SOGGETTI AGGREGATORI; prevedono schede progettuali per obiettivi ICT, verificate dalle aree di competenza AGID Gruppi di Lavoro Inter-Amministrazioni (L art. 71 del CAD, dispone che l AGID emani regole tecniche con apposite linee guida. L Agenzia prevede a tale scopo l istituzione di GdL) - GdL - Semplificazione - GdL - Regole tecniche afferenti la formazione del documento informatico di cui all art. 20, comma 1-bis del CAD - GdL - Regole tecniche afferenti le Attribute Autority SPID

6 Il caso dell interoperabilità, parallelismo tra quanto prevedono le linee guida sull interoperabilità di AgID (ModI) e il modello architetturale che le Regioni e Province Autonome stanno costruendo PROGETTO INTERREGIONALE Interoperabilità e Cooperazione Applicativa delle Regioni Azioni di transizione ai nuovi standard

7 Gli obiettivi del progetto di interoperabilità interregionale Piano Attuativo dell Azione di interoperabilità e cooperazione applicativa delle Regioni intende favorire la definizione, lo sviluppo e la condivisione delle specifiche e delle prassi implementative di una nuova infrastruttura di interoperabilità e cooperazione applicativa delle Regioni e Province Autonome coerente con le nuove regole tecniche in corso di emanazione da parte di AgID. L azione intende definire le specifiche tecniche della nuova infrastruttura di interoperabilità e cooperazione applicativa sulla base delle regole tecniche di AgID e dei frame work di interoperabilita definiti a livello europeo, con particolare attenzione per il programma CEF (Connecting Europe Facility) ed i relativi buildings block (edelivery, eid, einvoicing, esignature e etranslation con particolare attenzione per edelivery) e per il progetto e-sens (Electronic Simple European Networked Services)

8 Principi ModI 2018: catalogo delle interfacce Il Modello di Interoperabilità prevede la presenza del Catalogo quale componente che assicura alle parti coinvolte nel rapporto erogazione/fruizione la consapevolezza sulle interfacce e i livelli di servizio dichiarati. La realizzazione del Catalogo deve tener conto della: specificità dei territori e dei diversi ambiti entro cui la PA opera che potrà determinare la specializzazione del catalogo, prevedendo contenuti con un livello di aggregazione territoriale (eg. su base regionale) e/o relativamente agli ambiti tematici entro cui opera la PA (eg. giustizia). esigenza di assicurare la governance del Catalogo, quale presupposto per evitare ridondanze e/o sovrapposizioni in termini di competenze e contenuti.

9 Modello logico architetturale delle Regioni e Province Autonome

10 IL RUOLO DEL CISIS NEL MODELLO DI INTEROPERABILTA REGIONALE Il CISIS, in particolare nell ambito del Comitato Permanente Sistemi Informatici (CPSI) e dei gruppi tecnici, assume il ruolo di soggetto di supporto gestionale tecnico per ciascuna delle Regioni aderenti per quanto attiene le attività a carattere interregionale dell azione di interoperabilità e cooperazione applicativa delle Regioni. Il CISIS-CPSI fornisce, in particolare, un supporto tecnico-amministrativo per: ü il funzionamento dei Comitati previsti (CTI - Comitato Tecnico Interregionale e CICG - Comitato Interregionale di Coordinamento Generale); ü le attività interregionali svolte sotto la responsabilità ed il coordinamento operativo delle Regioni capofila di intervento progettuale; ü lo svolgimento diretto delle attività di governance tecnica; ü le attività amministrative finalizzate a contenere al minimo i trasferimenti economici fra le pubbliche amministrazioni che cooperano all'azione interregionale ü la supervisione sullo stato di avanzamento generale e la rendicontazione economica, secondo la pianificazione delle attività. Ai suddetti fini il CISIS-CPSI si avvale della necessaria collaborazione di ciascuna delle Regioni aderenti ed in modo specifico delle Regioni capofila di intervento progettuale.

11 Grazie per l attenzione! f.godorecci@cisis.it Le Regioni e le Province Autonome hanno l interesse ad investire su iniziative relative ai temi della semplificazione e dello sviluppo dell Agenda Digitale italiana al fine di contribuire in modo significativo ad innalzare la competitività dell intero Paese e di migliorare la fruizione dei servizi da parte di cittadini e imprese