Distretto del Fiume Serchio OBIETTIVI DI PIANO, STATI DI QUALITÀ E DEROGHE

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1 Distretto del Fiume Serchio OBIETTIVI DI PIANO, STATI DI QUALITÀ E DEROGHE Marzo

2 Riferimenti normativi: Direttiva 2000/60/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2000 Legge 27 febbraio 2009 n. 13 (articolo 1, comma 3-bis) Decreto legislativo 10 dicembre 2010, n. 219 Comitato Tecnico: Seduta del 26 febbraio 2016 Collaboratori: La Segreteria Tecnico Operativa Gruppo di lavoro tecnico: B. Lenci, N. Del Seppia, A. Di Grazia, F. Falaschi, C. Lagazzi, N. Coscini Gruppo VAS: F.Quilici, I. Gabbrielli, R. Della Casa Gruppo di lavoro per l analisi economica: N. Del Seppia, H. Kreuter*, R. Metulini* * IMT Institute for Advanced Studies, Lucca Comitato Istituzionale (L.13/2009): Seduta del 3 marzo 2016 Segretario Generale Prof. Raffaello Nardi

3 Indice del documento 7.1 GLI STATI DI QUALITÀ DEFINITI DALLA DIRETTIVA 2000/60/CE ACQUE SUPERFICIALI STATO ECOLOGICO - INQUINANTI SPECIFICI (TAB. 1/B) STATO CHIMICO DISPOSIZIONI SPECIFICHE PER ALCUNE SOSTANZE NELLE ACQUE SUPERFICIALI ACQUE SOTTERRANEE STATO CHIMICO STATO QUANTITATIVO ATTRIBUZIONE DEGLI STATI DI QUALITÀ (DGRT 1188 DEL 9 DICEMBRE 2015) CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE DELLO STATO DEI CORPI IDRICI SUPERFICIALI INTERNI E SOTTERRANEI (DGRT 1188 DEL 9 DICEMBRE 2015, ALL.1) STATO ECOLOGICO DEI CORPI IDRICI SUPERFICIALI STATO CHIMICO DEI CORPI IDRICI SUPERFICIALI CORPI IDRICI SOTTERRANEI STATO CHIMICO DEI CORPI IDRICI SOTTERRANEI STATO QUANTITATIVO DEI CORPI IDRICI SOTTERRANEI STATISTICHE INERENTI LA CLASSIFICAZIONE DEI CORPI IDRICI STATI DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI SUPERFICIALI CATEGORIA FIUMI (DGRT 1188/2015 ALLEGATO 2 E ALLEGATO 3) STATI DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI SUPERFICIALI CATEGORIA LAGHI (DGRT 1188/2015 ALLEGATO 2 E ALLEGATO 3) STATI DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI SUPERFICIALI CATEGORIA ACQUE DI TRANSIZIONE (DGRT 1188/2015 ALLEGATO 2 E ALLEGATO 3) STATI DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI SUPERFICIALI CATEGORIA ACQUE MARINO COSTIERE (DGRT 550 DEL 7 LUGLIO 2014 E DGRT 608 DEL 18 MAGGIO 2015) STATI DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI SOTTERRANEI (DGRT 1188/2015 ALLEGATO 2) FIUMI RIEPILOGO STATO DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI SUPERFICIALI E OBIETTIVI DEL PIANO DI GESTIONE DELLE ACQUE 2010 (DGRT 1188/2015 ALLEGATI 2 E 3) (TAVV. 7.2 E 7.3) LAGHI - RIEPILOGO STATO DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI SUPERFICIALI E OBIETTIVI DEL PIANO DI GESTIONE DELLE ACQUE 2010 (TAVV. 7.2 E 7.3) ACQUE DI TRANSIZIONE RIEPILOGO STATO DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI SUPERFICIALI E OBIETTIVI DEL PIANO DI GESTIONE DELLE ACQUE 2010 (TAVV. 7.2 E 7.3) ACQUE MARINO COSTIERE RIEPILOGO STATO DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI SUPERFICIALI E OBIETTIVI DEL PIANO DI GESTIONE DELLE ACQUE 2010 (TAVV. 7.2 E 7.3) SINTESI CORPI IDRICI SUPERFICIALI CHE NON HANNO RAGGIUNTO IL STATO ECOLOGICO O CHIMICO AL SINTESI CORPI IDRICI SUPERFICIALI NON MONITORATI E CHE NON HANNO RAGGIUNTO IL STATO CHIMICO AL 2015 PER LA PRESENZA DI SOSTANZE UBIQUITARIE (D.LGS. 152/2006 ART. 78DECIES, COMMA 1 LETTERA A) O PER LA PRESENZA DI SOSTANZE PER LE QUALI SONO DEFINITI SQA PIÙ RESTRITTIVI (D.LGS. 152/2006 ART. 78DECIES, COMMA 1 LETTERA C) (TAV. 7.9)

4 7.17 RIEPILOGO STATO DEI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI SOTTERRANEI E OBIETTIVI DEL PIANO DI GESTIONE DELLE ACQUE 2010 (TAVV. 7.4 E 7.5) SINTESI DEI CORPI IDRICI SOTTERRANEI CHE NON HANNO RAGGIUNTO IL STATO CHIMICO O QUANTITATIVO AL STATI DI QUALITÀ (DATI REPORT ARPAT) OBIETTIVI DI PIANO PER LE ACQUE SUPERFICIALI E SOTTERRANEE (TAVV. 7.7 E 7.7BIS, TAVV. 7.8 E 7.8BIS) OBIETTIVI PER LE AREE PROTETTE ACQUE DESTINATE PER L ESTRAZIONE DI ACQUA POTABILE CORPI IDRICI DESTINATI ALLA TUTELA DI SPECIE ITTICHE ECONOMICAMENTE SIGNIFICATIVE CORPI IDRICI INTESI A SCOPO RICREATIVO ZONE VULNERABILI AI NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA AREE SENSIBILI AREE RAMSAR AREE DESIGNATE PER LA PROTEZIONE DEGLI HABITAT E DELLE SPECIE Parchi Nazionali, Parchi Naturali Regionali, Riserve Naturali, Aree Naturali Protette di Interesse Locale Siti Natura 2000 (SIC adottati dalla Commissione Europea ai sensi della Direttiva 92/42/CEE, ZPS istituite ai sensi della Direttiva 79/409/CEE) e SIR (istituiti ai sensi della LR 56 del 2000) PROROGHE AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI QUALITÀ CRITERI PER L INDIVIDUAZIONE DELLE PROROGHE E/O DELLE DEROGHE AGLI OBIETTIVI DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI SUPERFICIALI E SOTTERRANEI DI CUI ALL ART. 4 DELLA DIRETTIVA 2000/60/CE (DGRT 1188 DEL 9 DICEMBRE 2015) ACQUE SUPERFICIALI - PROROGHE E DEROGHE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI E MOTIVAZIONI ACQUE SOTTERRANEE - PROROGHE E DEROGHE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI E MOTIVAZIONI Cartografie Tav 7.02 Stato ecologico delle acque superficiali Tav Stato chimico delle acque superficiali Tav Stato chimico delle acque sotterranee Tav Stato quantitativo delle acque sotterranee Tav Acque superficiali Obiettivi di piano per lo stato chimico Tav 7.07bis - Acque superficiali Obiettivi di piano per lo stato ecologico Tav Acque sotterranee Obiettivi di piano per lo stato chimico Tav 7.08bis - Acque sotterranee Obiettivi di piano per lo stato quantitativo Tav Corpi idrici superficiali non monitorati e che non raggiungono il STATO CHIMICO per la presenza di sostanze ubiquitarie (art. 78-decies D.Lgs. 152/2006, comma 1 letera a) e di sostanze per le quali sono definiti SQA più restrittivi (art. 78-decies D.Lgs. 152/2006, comma 1 lettera c) 2

5 7.1 Gli stati di qualità definiti dalla Direttiva 2000/60/CE La Direttiva 2000/60/CE detta criteri specifici per la classificazione dello stato di qualità delle acque superficiali e sotterranee. In particolare definisce: Per le acque superficiali: - lo stato delle acque superficiali: espressione complessiva dello stato di un corpo idrico superficiale, determinato dal valore più basso del suo stato ecologico e chimico; - lo stato ecologico delle acque superficiali: espressione della qualità della struttura e del funzionamento degli ecosistemi acquatici associati alle acque superficiali, classificato a norma dell'allegato V; - il buono stato chimico delle acque superficiali: lo stato raggiunto da un corpo idrico superficiale nel quale la concentrazione degli inquinanti non supera gli standard di qualità ambientali; - il potenziale ecologico: stato di un corpo idrico artificiale o fortemente modificato, così classificato in base alle disposizioni pertinenti dell'allegato V. Per le acque sotterranee: - lo stato delle acque sotterranee: espressione complessiva dello stato di un corpo idrico sotterraneo, determinato dal valore più basso del suo stato quantitativo e chimico; - lo stato quantitativo delle acque sotterranee: espressione del grado in cui un corpo idrico sotterraneo è modificato da estrazioni dirette e indirette; - il buono stato chimico delle acque sotterranee: stato chimico di un corpo idrico sotterraneo che risponde a tutte le condizioni di cui alla tabella dell'allegato V, così come modificato ed integrato dalla Direttiva 2006/118/CE. Dal 20 novembre 2014 è in vigore la Direttiva 2014/101/UE della Commissione, del 30 ottobre 2014, che modifica la direttiva 2000/60/CE. La principale finalità è quella di garantire la qualità e comparabilità dei metodi utilizzati per il monitoraggio dei parametri tipo, messi a punto sotto la responsabilità degli Stati membri, al fine di eseguire un monitoraggio ecologico delle acque ai sensi dell articolo 8 della direttiva 2000/60/CE. 7.2 Acque superficiali Stato e potenziale ecologico Per la classificazione dello stato ecologico la direttiva indica, all allegato V, elementi di qualità biologica, elementi di qualità idromorfologica a sostegno degli elementi biologici ed elementi di qualità chimico fisici a sostegno degli elementi biologici, elementi che devono essere declinati ed individuati nel dettaglio da parte degli Stati Membri. Il principio sul quale si base il sistema di classificazione voluto dalla direttiva prevede che per ogni tipo di corpo idrico vengano individuate: - le condizioni biologiche di riferimento tipo specifiche, che rappresentano i valori degli elementi di qualità biologica di tale tipo di corpo idrico in stato ecologico elevato - le condizioni idromorfologiche e fisico chimiche di riferimento tipo specifiche, che rappresentano i valori di quegli elementi stabiliti per tale tipo di corpo idrico in stato ecologico elevato. L individuazione delle condizioni di riferimento consente di calcolare, sulla base del monitoraggio per ciascun elemento di qualità, il rapporto di qualità ecologica (RQE), espresso con un valore numerico che varia da 0 a 1, dove lo stato elevato è rappresentato da valori vicino ad 1, mentre lo stato pessimo è rappresentato da valori vicino ad 0. L RQE mette in relazione i valori dei parametri biologici osservati in un dato corpo idrico ed il valore per quegli stessi parametri riferiti alle condizioni di riferimento applicabili al corrispondente tipo di corpo idrico e serve a quantificare lo scostamento dei valori degli elementi di qualità 3

6 biologica, osservati in un dato sito, dalle condizioni biologiche di riferimento applicabili al corrispondente tipo di corpo idrico. L entità di tale scostamento concorre ad effettuare la classificazione dello stato ecologico di un corpo idrico secondo uno schema a 5 classi (Stato elevato, Stato buono, Stato sufficiente, Stato scarso, Stato cattivo). Ad oggi il riferimento normativo per la classificazione dello stato ecologico dei corpi idrici superficiali è il D. Lgs 152/2006 così come modificato dal: DM 260/2010 a riguardo dei Criteri tecnici per la classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali ; La direttiva all allegato V punto indica allo Stato membro come effettuare la classificazione dello stato e del potenziale ecologico e come presentare i risultati del monitoraggio. Precisamente la direttiva afferma che: Per le varie categorie di acque superficiali, lo stato ecologico del corpo idrico in questione è classificato in base al più basso dei valori riscontrati durante il monitoraggio biologico e fisico-chimico relativamente ai corrispondenti elementi qualitativi classificati secondo la prima colonna della tabella qui riportata. Per ciascun distretto idrografico gli Stati membri forniscono una mappa che riporta la classificazione dello stato ecologico di ciascun corpo idrico secondo lo schema cromatico delineato nella seconda colonna della medesima tabella per rispecchiare la classificazione dello stato ecologico del corpo idrico. Classificazione dello stato ecologico Schema cromatico elevato blu buono verde sufficiente giallo scarso arancione cattivo rosso - Per i corpi idrici fortemente modificati o artificiali, il potenziale ecologico del corpo idrico in questione è classificato in base al più basso dei valori riscontrati durante il monitoraggio biologico e fisico-chimico relativamente ai corrispondenti elementi qualitativi classificati secondo la prima colonna della tabella qui riportata. Per ciascun distretto idrografico gli Stati membri forniscono una mappa che riporta la classificazione del potenziale ecologico di ciascun corpo idrico secondo lo schema cromatico delineato, per i corpi idrici artificiali, nella seconda colonna della medesima tabella e, per quelli fortemente modificati, nella terza. Ad oggi non risultano disponibili a livello nazionale le determinazioni in merito alla definizione del potenziale ecologico per quanto riguarda i corpi idrici artificiali e fortemente modificati e pertanto Questa Autorità di bacino, ha classificato lo stato dei corpi idrici artificiali e fortemente modificati utilizzando lo stato ecologico, come per i corpi idrici naturali. Le opportune modifice in merito saranno adottare al momento della pubblicazione delle determinazioni succitat, ad opera dell Autorità competente. 4

7 Gli elementi qualitativi per la classificazione dello stato ecologico per fiumi, laghi, acque di transizione e acque marino costiere, sono così riassunti (Tabella di cui al punto A.1.1 dell allegato I alle Parte III del D. Lgs.152/2006): 5

8 Per i corpi idrici superficiali artificiali e fortemente modificati si devono utilizzare gli elementi di qualità applicabili a quella delle suesposte quattro categorie di acque superficiali naturali che più si accosta al corpo idrico artificiale o fortemente modificato in questione Stato ecologico - inquinanti specifici (tab. 1/b) Nella tabella sottostante (Tab 1/B del D.Lgs 152/2006 così come modificato dal D.Lgs. 172/2015, del 13 ottobre 2015 ) sono definiti gli standard di qualità ambientale delle sostanze appartenenti all elenco dei principali inquinanti per le acque superficiali (Allegato 8 del D.Lgs 152/2006). Note alla tabella 1/B (1) Standard di qualità ambientale espresso come valore medio annuo (SQA-MA). 6

9 (2) Per acque superficiali interne si intendono i fiumi, i laghi e i corpi idrici artificiali o fortemente modificati. (3) Per altre acque di superficie si intendono le acque marino-costiere e le acque di transizione. (4) Cloronitrotolueni: lo standard e riferito al singolo isomero. (5) Xileni: lo standard di qualita si riferisce ad ogni singolo isomero (orto-, meta- e para-xilene). (6) Per tutti i singoli pesticidi (inclusi i metaboliti) non presenti in questa tabella si applica il valore cautelativo di 0,1 μg/l. Tale valore, per le singole sostanze, potra essere modificato sulla base di studi di letteratura scientifica nazionale e internazionale che ne giustifichino una variazione. (7) Per i pesticidi totali (la somma di tutti i singoli pesticidi individuati e quantificati nella procedura di monitoraggio compresi i metaboliti ed i prodotti di degradazione) si applica il valore di 1 μg/l, fatta eccezione per le risorse idriche destinate ad uso potabile, per le quali si applica il valore di 0,5 μg/l. (8) Per le sostanze perfluorurate 50, 51, 52, 53, 54 sono applicati i relativi SQA con effetto dal 22 dicembre 2018, al fine di concorrere al conseguimento di un buono stato ecologico entro il 22 dicembre 2027 ed impedire il deterioramento dello stato ecologico relativamente a tali sostanze. Le Autorità di bacino, le regioni e le province autonome elaborano, a tal fine, entro il 22 dicembre 2018, un programma di monitoraggio supplementare e un programma preliminare di misure relative a tali sostanze e li trasmettono al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ed al SINTAI per il successivo inoltro alla Commissione europea. Le Autorita di bacino, le regioni e le province autonome elaborano, entro il 22 dicembre 2021, un programma di misure definitivo, ai sensi dell'articolo 116, che e attuato e reso operativo entro e non oltre il 22 dicembre Qualora, invece, gli esiti di monitoraggi pregressi, anche condotti a scopo di studio, abbiano gia evidenziato la presenza di tali sostanze in concentrazioni superiori agli SQA di cui alla tabella 1/B, le Autorita di bacino, le regioni e le province autonome elaborano e riportano nei piani di gestione, entro il 22 dicembre 2015, i programmi di monitoraggio ed un programma preliminare di misure relative a tali sostanze, immediatamente operativi. 7

10 7.2.2 Stato chimico Ad oggi il riferimento normativo per la classificazione dello stato chimico dei corpi idrici superficiali è il D. Lgs 152/2006 così come modificato dal D. Lgs. 172/2015 a riguardo degli Standard di Qualità Ambientale (SQA) delle sostanze prioritarie (recepimento della direttiva 2013/39/UE). La direttiva prevede inoltre che venga effettuata una classificazione dello stato chimico e vengano presentati i risultati dei monitoraggi come di seguito riportato: Il corpo idrico che soddisfa tutti gli standard di qualità ambientale fissati nell'allegato IX, all'articolo 21 e ai sensi di altri pertinenti atti normativi comunitari che fissano standard di qualità ambientale è classificato "in buono stato chimico". In caso negativo, il corpo è classificato come corpo cui non è riconosciuto il buono stato chimico. Per ciascun distretto idrografico gli Stati membri forniscono una mappa che indica lo stato chimico di ciascun corpo idrico secondo lo schema cromatico delineato nella seconda colonna della tabella qui riportata per rispecchiare la classificazione dello stato chimico del corpo idrico. Classificazione dello stato chimico Schema cromatico buono blu mancato conseguimento dello stato buono rosso Secondo la definizione dello stato chimico riportata nel D.Lgs 152/2006 un corpo idrico che soddisfa, per le sostanze dell elenco di priorità, tutti gli standard di qualità ambientale fissati nelle tabelle 1/A e 2/A di seguito riportate è classificato in buono stato chimico. In caso negativo il corpo idrico non è riconosciuto in buono stato chimico. Sulla base di specifici criteri è prevista una selezione delle sostanze da monitorare. Dal l 11 novembre 2015 è in vigore il D.lgs.n. 172 del 13 ottobre 2015 che recepisce la Direttiva n. 2013/39/UE sulla revisione dell elenco delle sostanze prioritarie che modifica la Direttiva 2000/60/CE. Tale D.Lgs. n.172/2015 apporta modifiche al D.Lgs. 152/2006 agli articoli 74 (Definizione) e sostituisce completamente l art. 78 (Standard di qualità ambientali) nonché parte dell allegato I parte terza. Per la determinazione del buon stato chimico delle acque superficiali è necessario applicare i nuovi standard di qualità ambientali (SQA) elencati nel D.Lgs 152/2006 art. 78 così come modificato dal D.Lgs. 172/2015 nella Tabella 1/A per la colonna d acqua e per il biota, nella tabella 2/A per i sedimenti delle acque di transizione e marino costiere. 8

11 Tab 1/A D.Lgs. 152/2006 così come modificato dal D.Lgs. 172/2015. Standard di qualità ambientale (SQA) nella colonna d acqua e nel biota per le sostanze dell elenco di priorità 9

12 Unità di misura: [μg/l] per le colonne da (4) a (7); [μg/kg di peso umido] per la colonna (8). Note alla tabella 1/A: 1 - CAS: Chemical Abstracts Service. 2 - Questo parametro rappresenta lo SQA espresso come valore medio annuo (SQA-MA). Se non altrimenti specificato, si applica alla concentrazione totale di tutti gli isomeri. 3 - Per acque superficiali interne si intendono i fiumi, i laghi e i corpi idrici artificiali o fortemente modificati. 4 - Questo parametro rappresenta lo standard di qualità ambientale espresso come concentrazione massima ammissibile (SQA- CMA). Quando compare la dicitura non applicabile riferita agli SQA-CMA, si ritiene che i valori SQA-MA tutelino dai picchi di inquinamento di breve termine, in scarichi continui, perché sono sensibilmente inferiori ai valori derivati in base alla tossicità acuta. 5 - Per il gruppo di sostanze prioritarie difenileteri bromurati (voce n. 5), lo SQA ambientale si riferisce alla somma delle concentrazioni dei congeneri numeri 28, 47, 99, 100, 153 e Per il cadmio e composti (voce n. 6) i valori degli SQA variano in funzione della durezza dell'acqua classificata secondo le seguenti cinque categorie: classe 1: < 40 mg CaCO 3 /l, classe 2: da 40 a < 50 mg CaCO 3 /l, classe 3: da 50 a < 100 mg CaCO 3 /l, classe 4: da 100 a < 200 mg CaCO 3 /l e classe 5: 200 mg CaCO 3 /l. 7 - Questa sostanza non è prioritaria, ma è uno degli altri inquinanti in cui gli SQA sono identici a quelli fissati dalla normativa applicata prima del 13 gennaio Per questo gruppo di sostanze non è fornito alcun parametro indicativo. Il parametro o i parametri indicativi devono essere definiti con il metodo analitico. 9 - Il DDT totale comprende la somma degli isomeri 1,1,1-tricloro 2,2 bis (p-clorofenil)etano (numero CAS ; numero UE ), 1,1,1-tricloro-2 (o-clorofenil)-2-(p-clorofenil)etano (numero CAS ; numero UE ), 1,1-dicloro-2,2 bis (pclorofenil) etilene (numero CAS ; numero UE ) e 1,1-dicloro-2,2 bis (p-clorofenil)etano (numero CAS ; numero UE ) Per queste sostanze non sono disponibili informazioni sufficienti per fissare un SQA-CMA Per il gruppo di sostanze prioritarie idrocarburi policiclici aromatici (IPA) (voce n. 28), lo SQA per il biota e il corrispondente SQA-AA in acqua si riferiscono alla concentrazione di benzo(a)pirene sulla cui tossicità sono basati. Il benzo(a)pirene può essere considerato marcatore degli altri IPA, di conseguenza solo il benzo(a)pirene deve essere monitorato per raffronto con lo SQA per il biota o il corrispondente SQA-AA in acqua Se non altrimenti indicato, lo SQA per il biota è riferito ai pesci. Si può monitorare un taxon del biota alternativo o un'altra matrice purché lo SQA applicato garantisca un livello equivalente di protezione. Per le sostanze numeri 15 (Fluorantene) e 28 (IPA), lo SQA per il biota si riferisce ai crostacei ed ai molluschi. Ai fini della valutazione dello stato chimico, il monitoraggio di Fluorantene e di IPA nel pesce non è opportuno. Per la sostanza numero 37 (Diossine e composti diossina-simili), lo SQA per il biota si riferisce al pesce, ai crostacei ed ai molluschi. Fare riferimento al punto 5.3 dell'allegato al regolamento (UE) n. 1259/2011 della Commissione del 2 dicembre 2011, che modifica il regolamento (CE) n. 1881/2006 per quanto riguarda i tenori massimi per le diossine, i PCB diossina-simili e per i PCB non diossina-simili nei prodotti alimentari (Gazzetta Ufficiale n. L 320 del 3 dicembre 2011) Questi SQA si riferiscono alle concentrazioni biodisponibili delle sostanze PCDD: dibenzo-p-diossine policlorurate; PCDF: dibenzofurani policlorurati; PCB-DL: bifenili policlorurati diossina-simili; TEQ: equivalenti di tossicità conformemente ai fattori di tossicità equivalente del 2005 dell'organizzazione mondiale della sanità Le sostanze contraddistinte dalla lettera P e PP sono, rispettivamente, le sostanze prioritarie e quelle pericolose prioritarie individuate ai sensi della direttiva 2008/105/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2008, modificata dalla direttiva 2013/39/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 agosto Le sostanze contraddistinte dalla lettera E sono le sostanze incluse nell'elenco di priorità individuate dalle direttive figlie della direttiva 76/464/CE. 10

13 Tab. 2/A D.Lgs. 152/2006 così come modificato dal D.Lgs. 172/2015. Standard di qualità ambientale (SQA) nei sedimenti nei corpi idrici marino costieri e di transizione. Note alla tabella 2/A: 1) Standard di qualità ambientale espresso come valore medio annuo (SQA-MA). Se non altrimenti specificato, lo standard di qualità ambientale si applica alla concentrazione totale di tutti gli isomeri. (2) In considerazione della complessità della matrice sedimento è ammesso, ai fini della classificazione del buono stato chimico, uno scostamento pari al 20% del valore riportato in tabella. (3) DDE, DDD, DDT: lo standard è riferito alla somma degli isomeri 2,4 e 4,4 di ciascuna sostanza. La Direttiva Europea n. 2013/39/UE incrementa l elenco delle sostanze prioritarie, ossia delle sostanze chimiche con un rischio significativo per l ambiente acquatico modificando così la Direttiva 2000/60/CE e la Direttiva n. 2008/105/CE riguardo tale l elenco. Le sostanze prioritarie sono quel genere di sostanze per le quali la UE stabilisce priorità di intervento ai fini del loro monitoraggio nelle acque superficiali e sono riportate nell Allegato I Elenco delle sostanze prioritarie nel settore della politica delle acque della Direttiva n. 2013/39/UE. Tale elenco precedentemente formato da 33 sostanze è incrementato da nuove sostanze che sono identificate dal numero 34 al numero 45 (Tab. 1/A). Fanno parte della lista di priorità alcuni metalli, numerosi prodotti fitosanitari, i VOC (Composti Organici Volatili quali i solventi alifatici e aromatici clorurati e non-), gli IPA (idrocarburi policiclici aromatici). Tale Direttiva stabilisce inoltre nell allegato II Standard di qualità ambientale per le sostanze prioritarie e taluni altri inquinanti nuovi standard di qualità ambientali (SQA) a livello Ue per i corpi idrici superficiali per tutte le sostanze prioritarie elencate. Inoltre vengono aggiunti gli articoli 78-nonies (aggiornamento dei piani di gestione), 78-decies (disposizione specifiche per alcune sostanze) e 78-undecies (Elenco di controllo). Sono introdotte nuove scadenze riportate nel nuovo art. 78 del Codice Ambiente così come modificato dal D.Lgs. 172/2015: a) gli SQA per le sostanze individuate già in passato e identificate dai numeri 2, 5, 15, 20, 22, 23, 28, di cui alla tabella 1/A, paragrafo A.2.6 dell'allegato 1 alla parte terza, si applicano dal 22 dicembre 2015, per conseguire un buono stato chimico entro il 22 dicembre 2021, mediante programmi di misure inclusi nei piani di gestione dei bacini idrografici elaborati entro il 2015; b) gli SQA fissati per le nuove sostanze individuate con i numeri da 34 a 45, di cui alla tabella 1/A, del paragrafo A.2.6 dell'allegato 1 alla parte terza, si applicano dal 22 dicembre 2018, per conseguire un 11

14 buono stato chimico entro il 22 dicembre 2027 ed impedire il deterioramento dello stato chimico relativamente a tali sostanze. A tal fine, entro il 22 dicembre 2018, le regioni e le province autonome, in collaborazione con le Autorità di bacino, elaborano un programma di monitoraggio supplementare ed un programma preliminare di misure relative a dette sostanze, che trasmettono al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e al Sistema informativo nazionale per la tutela delle acque italiane, di seguito SINTAI, per il successivo inoltro alla Commissione europea. I piani di gestione, elaborati entro il 22 dicembre 2021, contengono un programma di misure definitive, per il raggiungimento del buono stato chimico delle sostanze, che è attuato e reso pienamente operativo, entro e non oltre il 22 dicembre 2024; c) per le sostanze identificate con i numeri 5, 15, 16, 17, 21, 28, 34, 35, 37, 43 e 44, che figurano alla tabella 1/A del paragrafo A.2.6 dell'allegato 1 alla parte terza, si applicano gli SQA per il biota fissati alla medesima tabella 1/A, salvo quanto previsto al comma 3, lettera a). A tal fine, è resa disponibile, entro il 22 marzo 2016, la linea guida italiana, di cui all'allegato 1 alla parte terza, paragrafo A.2.6, elaborata sulla base delle linee guida europee n Chemical Monitoring of Sediment and Biota, n Biota Monitoring e n Analytical Methods for Biota Monitoring, contenente le informazioni pratiche, necessarie per l'utilizzo di taxa di biota alternativi ai fini della classificazione". L obiettivo da conseguire è quello dell eliminazione delle sostanze pericolose prioritarie indicate come PP alla Tabella 1/A del paragrafo A.2.6. dell allegato 1, negli scarichi, nei rilasci da fonte diffusa e nelle perdite nonché alla graduale riduzione negli stessi delle sostanze prioritarie individuate come P alla medesima tabella. Tali obiettivi devo essere conseguiti entro 20 anni dall inserimento della sostanza nell elenco delle sostanze prioritarie. Per le sostanze identificate in tab. 1/A come E l obiettivo è di eliminare l inquinamento delle acque causato da scarichi, rilasci da fonte diffusa e perdite entro il Disposizioni specifiche per alcune sostanze nelle acque superficiali Secondo quanto riportato nel D. Lgs 152/2006 così come modificato dal D. Lgs. 172/2015 all art. 1 comma 1 lettera f), i piani di gestione possono contenere mappe supplementari che presentano separatamente, rispetto alle informazioni riguardanti le altre sostanze di cui alla tabella 1/A del paragrafo A.2.6 dell'allegato 1 alla parte terza, le informazioni sullo stato chimico per una o più delle seguenti sostanze: a) sostanze che si comportano come PBT (Persistenti, bioaccumulabili e tossiche) ubiquitarie, recanti il numero 5, 21, 28, 30, 35, 37, 43 e 44; b) sostanze recanti il numero da 34 a 45; c) sostanze per le quali sono stati definiti SQA rivisti e più restrittivi, recanti il numero 2, 5, 15, 20, 22, 23 e 28. Nel bacino del Serchio, gli esiti dei monitoraggi condotto da Arpat per il PdG 2015 hanno mostrato superamenti per le sostanze della tabella 1/A indicate con i numeri 5 (Difenileteribromurati ovvero PBDE Pentabromuro di fenile ), 21 (Mercurio e composti) che si comportano come sostanze ubiquitarie e con il numero 20 (Piombo e composti). Per tali sostanze è stata redatta una cartografia apposita in relazione allo chimico (Tav. 7.09). 12

15 7.3 Acque sotterranee Stato chimico Ad oggi il riferimento normativo per la classificazione dello stato chimico dei corpi idrici sotterranei è il D. Lgs. 30/2009 allegato 3 (articolo 2 comma 1) Parte A, Tabella 1. Il corpo idrico raggiunge il buono stato chimico quando la composizione chimica del corpo idrico sotterraneo è tale che le concentrazioni di inquinanti: - non presentano effetti di intrusione salina; - non superano gli standard di qualità ambientale di cui alla tabella 2 e i valori soglia di cui alla tabella 3 in quanto applicabili; non sono tali da impedire il conseguimento degli obiettivi ambientali di cui agli articoli 76 e 77 del decreto n. 152 del 2006 per le acque superficiali connesse né da comportare un deterioramento significativo della qualità ecologica o chimico di tali corpi né da recare danni significativi agli ecosistemi terrestri direttamente dipendenti dal corpo idrico sotterraneo - le variazioni della conduttività non indicano intrusioni saline o di altro tipo nel corpo idrico sotterraneo. 13

16 Tabella 3 Valori soglia 14

17 L articolo 4 del decreto stabilisce le modalità per l attribuzione del buono stato chimico; in particolare tale stato può essere attribuito se sono rispettati, per ciascuna sostanza controllata, gli standard di qualità ed i valori soglia in ognuno dei siti individuati per il monitoraggio del corpo idrico sotterraneo o dei gruppi di corpi idrici sotterranei; ovvero se lo standard di qualità delle acque sotterranee o il valore soglia è superato in uno o più siti di monitoraggio, che comunque rappresentino non oltre il 20 per cento dell'area totale o del volume del corpo idrico, per una o più sostanze ed un'appropriata indagine svolta in conformità all'allegato 5 del D. Lgs. 30/2009 conferma che: 1) sulla scorta di una specifica valutazione, da condursi secondo quanto previsto dall'allegato 5, punto 3 del decreto, non si ritiene che le concentrazioni di inquinanti che superano gli standard di qualità o i valori soglia delle acque sotterranee definiti rappresentino un rischio ambientale significativo, tenendo conto dell'estensione del corpo idrico sotterraneo interessato; 2) le altre condizioni per la valutazione del buono stato chimico delle acque sotterranee riportate all'allegato 3, Parte A, Tabella 1, sono soddisfatte in conformità al punto 4 dell'allegato 5; 3) i corpi idrici sotterranei utilizzati o che saranno utilizzati per l'estrazione di acque destinate al consumo umano, che forniscono in media oltre 10 m 3 /giorno o servono più di 50 persone, sono assoggettati ad una protezione tale che impedisca il peggioramento della loro qualità o un aumento del livello di trattamento per la potabilizzazione necessaria a garantire i requisiti di qualità di cui al decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31; 4) la capacità del corpo idrico sotterraneo o di ogni singolo corpo del gruppo di corpi idrici sotterranei di sostenere gli usi umani non è stata danneggiata in maniera significativa dall'inquinamento (indagine prevista dall articolo 4, comma 2, lettera c) del D. Lgs. 30/2009). Nell allegato V della direttiva 2000/60/CE, punto 2.2.5, viene riportato come interpretare e presentare lo stato chimico delle acque sotterranee. La direttiva afferma infatti che: Per stabilire lo stato, i risultati ottenuti nei singoli punti di monitoraggio all'interno di un corpo idrico sotterraneo sono aggregati per il 15

18 corpo nel suo complesso. Fatte salve le direttive applicabili, perché a un corpo idrico sotterraneo sia riconosciuto lo stato buono relativamente ai parametri chimici per i quali la normativa comunitaria fissa standard di qualità ambientale: - deve essere calcolata la media dei risultati del monitoraggio ottenuti in ciascun punto del corpo idrico o gruppo di corpi idrici sotterranei, - a norma dell'articolo 17, la conformità al buono stato chimico delle acque sotterranee deve essere dimostrata dalle medie così calcolate. La direttiva inoltre stabilisce, fatto salvo quanto detto all allegato V paragrafo 2.5, che le mappe riportanti lo stato chimico delle acque sotterranee debbano essere conformi allo schema cromatico seguente: buono scarso Nelle stesse gli Stati membri indicano con un punto nero i corpi idrici sotterranei cui è impressa, riguardo alle concentrazioni di un qualsiasi inquinante, una tendenza ascendente significativa e duratura dovuta all'impatto di un'attività umana. L'inversione di una di queste tendenze è segnalata sulla mappa da un punto blu. A tal proposito la direttiva prevede che per rilevare le eventuali tendenze antropiche ascendenti a lungo termine riguardo alla concentrazione degli inquinanti, e per invertirle, gli Stati membri si valgono dei dati ottenuti sia con il monitoraggio di sorveglianza che con quello operativo. È stabilito un anno o periodo di riferimento rispetto al quale calcolare le tendenze rilevate. Queste sono calcolate per un corpo idrico sotterraneo o, se del caso, per un gruppo di corpi idrici sotterranei. L'inversione di una tendenza deve essere statisticamente dimostrata e deve essere dichiarato il grado di attendibilità associato al rilevamento Stato quantitativo Per la definizione degli stati di qualità delle acque sotterranee le disposizioni della Direttiva 2000/60/CE sono state integrate da quelle della Direttiva 2006/118/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2006, sulla protezione delle acque sotterranee dall inquinamento e dal deterioramento. Tale direttiva è stata recepita in Italia con il D. Lgs. 16 marzo 2009, n. 30 e con il D.Lgs 260/2010, che modificano il D.Lgs 152/2006. In tale decreto viene stabilito il buono stato quantitativo delle acque sotterranee, così definito: Il livello/portata di acque sotterranee nel corpo sotterraneo è tale che la media annua dell'estrazione a lungo termine non esaurisca le risorse idriche sotterranee disponibili. Di conseguenza, il livello delle acque sotterranee non subisce alterazioni antropiche tali da: - impedire il conseguimento degli obiettivi ecologici specificati per le acque superficiali connesse; - comportare un deterioramento significativo della qualità di tali acque; - recare danni significativi agli ecosistemi terrestri direttamente dipendenti dal corpo idrico sotterraneo. Inoltre, alterazioni della direzione di flusso risultanti da variazioni del livello possono verificarsi, su base temporanea o permanente, in un'area delimitata nello spazio; tali inversioni non causano tuttavia l'intrusione di acqua salata o di altro tipo né imprimono alla direzione di flusso alcuna tendenza antropica duratura e chiaramente identificabile che possa determinare siffatte intrusioni. Un importante elemento da prendere in considerazione al fine della valutazione dello stato quantitativo è inoltre, specialmente per i complessi idrogeologici alluvionali, l'andamento nel tempo del livello piezometrico. Qualora tale andamento, evidenziato ad esempio con il metodo della regressione lineare, sia positivo o stazionario, lo 16

19 stato quantitativo del corpo idrico è definito buono. Ai fini dell'ottenimento di un risultato omogeneo è bene che l'intervallo temporale ed il numero di misure scelte per la valutazione del trend siano confrontabili tra le diverse aree. E' evidente che un intervallo di osservazione lungo permetterà di ottenere dei risultati meno influenzati da variazioni naturali (tipo anni particolarmente siccitosi). Nell allegato V della direttiva 2000/60/CE, punto 2.2.4, viene riportato come interpretare e presentare lo stato quantitativo delle acque sotterranee. La direttiva afferma infatti che: I risultati ottenuti grazie alla rete di monitoraggio per un corpo idrico o gruppo di corpi idrici sotterranei sono utilizzati per calcolare lo stato quantitativo del corpo o dei corpi in questione La direttiva stabilisce, fatto salvo quanto detto all allegato V paragrafo 2.5, che le mappe riportanti lo stato quantitativo delle acque sotterranee debbano essere conformi allo schema cromatico seguente: buono: verde scarso: rosso. Al momento della stesura del presente documento questa Autorità di Bacino è stata aggiornata sullo stato quantitativo dei corpi idrici sotterranei dalla Regione Toscana e rimane in attesa della comunicazione ufficiale con indicata la Delibera Regionale di riferimento. 7.4 Attribuzione degli stati di qualità (DGRT 1188 del 9 dicembre 2015) L attribuzione degli stati di qualità per il primo Piano di Gestione delle Acque (2010) è stata effettuata sulla base di giudizio esperto suffragato da dati pregressi, ma in assenza di un effettivo monitoraggio delle acque ai sensi dell articolo 8 della direttiva 2000/60. Ad oggi comunque, la classificazione ancorché approssimata attraverso i dati allora disponibili, è risultata tale da non creare un discostamento significativo con i dati ufficiali di monitoraggio elaborati dalla Regione Toscana e resi noti successivamente all entrata in vigore del Piano di Gestione delle Acque. L aggiornamento attuale nell attribuzione degli stati di qualità ai corpi idrici del DIstretto è stato effettuato dalla Regione Toscana sulla base dei raggruppamenti di monitoraggio operativo e delle aree per il monitoraggio di sorveglianza, individuati dalla Regione Toscana con la D.G.R.T n. 847 del 14/10/2013 e di seguito riportate, prendendo atto delle proposte di classificazione dei corpi idrici superficiali e sotterranei elaborate da ARPAT per il triennio , per l anno 2013 e ( Le procedure di monitoraggio saranno adeguate alle risultanze degli stati di qualità dei corpi idrici con apposito atto della Regione Toscana, come riportato nella delibera DGRT 1188/

20 Acque superficiali RAGGRUPPAMENTI DI MONITORAGGIO OPERATIVO (DGRT 847/2013) Colonna A - Autorità di Bacino di Riferimento Colonna B - Denominazione del sottobacino preso in considerazione, come unità idrografico ambientale omogenea, per la definizione della rete di monitoraggio Colonna C - Denominazione del corpo idrico come risultante dalla delibera n. 937/2012 Colonna D - Tipo di monitoraggio effettuato nella stazione di cui alla colonna I. SO = sorveglianza, SO_RN = sorveglianza rete nucleo; OP = operativo Colonna E - Denominazione del raggruppamento di monitoraggio operativo definito in base ai criteri di cui al punto A.3,3,5 dell' allegato 1 alla parte III del D.Lgs 152/2006 Colonna F - Denominazione dell' area di monitoraggio di sorveglianza individua in applicazione dei criteri di cui al punto A.3,2,2 dell' allegato 1 alla parte III del D.Lgs 152/2006 Colonna G - Tipologia del corpo idrico definita ai sensi dell' allegato 3, sez. A, alla parte III del D.Lgs 152/2006, come risultante dalla delibera n. 937/2012 Colonna H - Classe di rischio del corpo idrico come risultante dalla delibera 937/2012 Colonna I - Stazione di monitoraggio, come da tabella 1 alla presente sezione, utilizzata per la definizione degli stati di qualità ambientale, per tutti i corpi idrici del raggruppamento o dell'area di monitoraggio A B C D E F G H I AdB Sottobacini di Denominazione corpo Tipo di RMOP AMSO Tipologia Classe di Area monitoraggio idrico monitoraggi o rischio monitoraggio SE serchio FIUME SERCHIO OP serchio_mont 10ss3N R MONTE e_serchio di SE serchio FIUME SERCHIO LUCCHESE OP serchio_lucch ese 10ss3N R 994 SE serchio FOSSO DI GRAGNANA OP 10ss2N R SE TORRENTE TURRITE OP 10ss2N R SECCA SE TORRENTE ANIA OP 10ss2N R SE TORRENTE DI OP 10ss2N R CASTIGLIONE SE TORRENTE FREDDANA OP 10ss2N R SE TORRENTE TURRITE DI OP serchio_med_ 10ss2N R

21 GALLICANO sup_turrite_g al SE serchio TORRENTE CELETRA OP serchio_lima_ 10ss1N R SE TORRENTE PIZZORNA OP rischio 10ss1N R 540 RE serchio TORRENTE MARESCA OP lima_reno_ris 10ss1N R SE serchio TORRENTE LIMESTRE OP chio 10ss1N R 2023 AR serchio RIO LECCIO MONTE OP serchio_arno_ 11in7N R AR TORRENTE ZAMBRA DI OP serra_guappe 11in7N R MONTE MAGNO ro SE RIO VORNO OP 11in7N R AR TORRENTE ZAMBRA DI CALCI OP 11in7N R SE RIO GUAPPERO OP 11in7N R 995 TN serchio FIUME CAMAIORE- OP Viareggio_bur CA R TORRENTE LUCCESE lamacca TN FIUME CAMAIORE- OP 10ss2N R TORRENTELUCCESE_VA TN FOSSO MOTRONE- OP CA R TORRENTE DEL BACCATOIO TN FOSSO DEL SECCO_DEL OP CA R TREBBIANO SE FOSSO FARABOLA OP CA R SE CANALE BURLAMACCA OP CA R 14 AR serchio CANALE DEMANIALE OP Serchio_ozzer CA R SE FIUME MORTO OP i_ozzeri CA R AR FOSSO OP CA R DELL'ANGUILLARA (2) SE FOSSO DELLE CAVINE OP CA R SE FOSSO DOPPIO OP CA R AR FOSSO VICINAIA OP CA R SE CANALE OZZERI OP CA R 996 TN Toscana_nord TORRENTE OP camaiore_ca 10in7N R LOMBRICESE maiore TN TORRENTE DI OP 10in7N R CARDOSO SE TORRENTE CONTESORA OP 10in7N R TN FIUME CAMAIORE- OP 10in7N R 539 TORRENTE LUCESE- MONTE RAGGRUPPAMENTI DI MONITORAGGIO DI SORVEGLIANZA (DGRT 847/2013) Colonna A - Autorità di Bacino di Riferimento Colonna B - Denominazione del sottobacino preso in considerazione, come unità idrografico ambientale omogenea, per la definizione della rete di monitoraggio Colonna C - Denominazione del corpo idrico come risultante dalla delibera n. 937/2012 Colonna D - Tipo di monitoraggio effettuato nella stazione di cui alla colonna I. SO = sorveglianza, SO_RN = sorveglianza rete nucleo; OP = operativo Colonna E - Denominazione del raggruppamento di monitoraggio operativo definito in base ai criteri di cui al punto A.3,3,5 dell' allegato 1 alla parte III del D.Lgs 152/2006 Colonna F - Denominazione dell' area di monitoraggio di sorveglianza individua in applicazione dei criteri di cui al punto A.3,2,2 dell' allegato 1 alla parte III del D.Lgs 152/2006 Colonna G - Tipologia del corpo idrico definita ai sensi dell' allegato 3, sez. A, alla parte III del D.Lgs 152/2006, come risultante dalla delibera n. 937/2012 Colonna H - Classe di rischio del corpo idrico come risultante dalla delibera 937/2012 Colonna I - Stazione di monitoraggio, come da tabella 1 alla presente sezione, utilizzata per la definizione degli stati di qualità ambientale, per tutti i corpi idrici del raggruppamento o dell'area di monitoraggio A B C D E F G H I AdB Sottobacini di Denominazione Tipo di RMOP AMSO Tipologia Classe Area di monitoraggio corpo idrico monitoraggio di monitoraggio 19

22 SE serchio TORRENTE SILLICO SE TORRENTE CESERANO SE TORRENTE CORSONNA rischio SO serchio 10ss1N NR _medio SO _so_co 10ss1N NR rsonna SO 10ss2N NR 970 SE serchio TORRENTE SEGONE SE TORRENTE LOPPORA SE TORRENTE PEDOGNA serchio _medio _so_pe dogna 10in7N NR 10in7N NR 10in7N NR 834 SE serchio TORRENTE FEGANA SO-RN serchio _medio _so_fe gana 10ss2N NR 974 SE serchio TORRENTE TURRITE CAVA MONTE SE TORRENTE TURRITE DI SAN ROCCO SE TORRENTE TURRITE DI TORRENTE TURRITE CAVA VALLE SO 10in7N NR SO 10in7N NR SO Serchio - medioso-turcava 10ss2N NR 832 SE serchio FOSSO TAMBURA SO serchio 10in7N NR SE FOSSO LUSSIA SO _mont 10in7N NR SE TORRENTE EDRON SO-RN e_so_e dron 10in7N NR 973 SE TORRENTE CORFINO SO serchio _mont e_so_c orfino 10ss2N NR 969 SE serchio TORRENTE SERCHIO DI GRAMOLAZZO SE TORRENTE ACQUA BIANCA MONTE SE TORRENTE ACQUA BIANCA VALLE SE serchio FIUME RIMONIO - A CORTE SE FIUME SERCHIO DI SORAGGIO MONTE SE FIUME SERCHIO DI SORAGGIO VALLE SE FIUME SERCHIO DI SILLANO SO SO serchio _mont e_so_a cqua 10in7N 10in7N NR NR SO 10ss2N NR 964 SO serchio 10in7N NR SO _mont e_so_si 10in7N NR SO llano 10ss1N NR SO 10ss2N NR 818 SE serchio FIUME SERCHIO MEDIO SUPERIORE SO serchio _medio _so_ser NR 20

23 chio3 SE serchio FIUME SERCHIO MEDIO INFERIORE SO serchio _medio _so_ser chio4 10ss3N NR 4 SE serchio FIUME SERCHIO FOCE SO serchio _tw 10ss3N NR 7 SE serchio RIO COCCIA SO lima_s 10in7N NR SE TORRENTE SCESTA SO o_scest a 10in7N NR 838 SE serchio TORRENTE SO Lima_s 10ss1N NR LIEGORA o_lima SE TORRENTE LIESINA SO 10ss1N NR SE TORRENTE LIMA SO_RN 10ss3N NR 11 SE serchio TORRENTE VERDIANA SE TORRENTE VOLATA SE TORRENTE SESTAIONE SO SO lima_s o_sest aione 10ss1N 10ss1N NR NR SO_R 10ss1N NR

24 Acque sotterranee 22

25 23

26 24

27 25

28 26

29 27

30 7.4.1 Criteri per la classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali interni e sotterranei (DGRT 1188 del 9 dicembre 2015, all.1) Il monitoraggio qualitativo è stato effettuato, su mandato della Giunta Regionale, da ARPAT sui corpi idrici superficiali interni e sotterranei identificati e caratterizzati dalla DGRT n. 416/2008, poi sostituita dalla DGRT n. 937/2012, nelle stazioni di monitoraggio identificate dalla delibera 100/2010, poi sostituita DGRT 847/2013 citata in precedenza. ARPAT ha elaborato i protocolli analitici prendendo a riferimento: a) le disposizioni degli atti regionali suddetti e quelle disposizioni di cui all' allegato 1 alla parte III del D.Lgs152/2006 e del D.Lgs 30/2009, relativamente alle acque sotterranee, b) le risultante dell' analisi pressioni ed impatti di cui al punto C3 dell'allegato 3 alla parte III del D.Lgs 152/2006 correlata per le acque superficiali con le indicazioni circa le relazioni tra pressioni ed impatti ed indicatori di qualità definite nell' allegato 1 alla parte III del D.Lgs152/2006. Il monitoraggio quantitativo sia dei corpi idrici sotterranei che superficiali è stato effettuato, sulla base degli atti sopra evidenziati, dal Servizio Idrologico della Regione Toscana Corpi idrici superficiali interni E' da premettere che in attuazione delle DGRT 100/2010 e poi 847/2013, il monitoraggio di sorveglianza degli elementi di qualità biologica (EQB) è stato effettuato con una periodicità triennale, ritenendo che la frequenza sessennale richiesta dalla direttiva 2000/60 CE non garantisse le informazioni necessarie per poter disporre, all' atto dell' aggiornamento del Piano di gestione, di un quadro adeguato all' individuazione delle misure di tutela; anche in considerazione della mancanza di trend storico degli EQB che, a seguito dell' entrata in vigore del DM 260/2010, sono stati monitorati per la prima volta nel triennio La determinazione dello stato di qualità ai fini del Piano di Gestione 2015 è stata eseguita sulla base della proposta di classificazione elaborata da ARPAT per il triennio integrata con gli esiti dei monitoraggi per gli anni 2013 e 2014, essendo i dati di monitoraggio 2015 non ancora disponibili e non elaborati in riferimento al secondo triennio Stato ecologico dei corpi idrici superficiali Per quanto riguarda i parametri biologici è stato fatto riferimento ai seguenti metodi (Report Arpat - Monitoraggio Delle Acque, Rete di Monitoraggio Acque Superficiali interne appartenenti alle categorie fiumi, laghi e acque di transizione. Proposta di classificazione su triennio ): Istituto Superiore di Sanità Metodo per la valutazione dello stato ecologico delle acque correnti: comunità diatomiche. A cura di Laura Mancini e Caterina Sollazzo 2009, 32 p. Rapporti ISTISAN 09/19 ; Utilizzazione del software Omnidia per la restituzione dei due subindici IPS e TI/4 e successivo calcolo dello STAR-ICM riferito ai valori di riferimento per ogni macrotipo di interesse per la Toscana (M1-M2-M3-M4-M5). Notiziario dei metodo analitici, marzo 2007 Istituto di ricerca sulle acque CNR e successivi aggiornamenti. Utilizzazione del software MacrOper per l elaborazione dell indice STAR-ICM riferito alle due eco regioni di interesse 10 e 11. Metodo per la valutazione e la classificazione dei corsi d acqua utilizzando la comunità delle macrofite acquatiche. M.R. Minciardi, C.D. Spada, G.L: Rossi, R.Angius, G. Orrù ENEA RT/2009/23/ENEA. Foglio excel per elaborazione indice e tabella DM 260/2010, per acquisizione valori di riferimento. 28

31 Per ogni punto di monitoraggio si riporta il giudizio corrispondente al valore medio delle campagne di misure effettuate (in genere due campagne l anno, oppure tre a seconda della tipologia fluviale od una quando non si sono verificate le situazioni ideali per il campionamento (secca o piena dei corsi d acqua). Per i parametri biologici relativi a campionamenti in corpi idrici lacustri e di transizione, è stato fatto fatto riferimento ai seguenti metodi: Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto per lo Studio degli Ecosistemi Verbania Pallanza, CNR-ISE, Indici per la valutazione della qualità ecologica dei laghi, 2011; ISPRA implementazione delle a direttiva 2000/60/CE classificazione dello stato ecologico dei corpi idrici delle acque di transizione; Software AMBI. La valutazione dello stato ecologico ha preso in considerazione gli elementi biologici LIMECO, Macrofite, Diatomee, sostanze della tabella 1/B (D.Lgs. 152/2006 come modificato dal D.M. 56/2009) ove disponibili ed è stato ottenuto, come valore peggiore, tra gli elementi biologici, il LimEco e il valore medio delle sostanze chimiche della tabella 1B succitata.gli elementi biologici indagati regolarmente sono stati per i corsi d acqua i macroinvertebrati bentonici e le diatomee, per i laghi il fitoplancton. L indicatore biologico che studia la comunità di macrofite acquatiche è stato applicato su un numero limitato di punti di monitoraggio a causa di un numero limitato di operatori esperti. Per la fauna ittica, in continuità con gli anni passati, saranno elaborati i dati che le Province che predispongono e aggiornano le carte ittiche del proprio territorio, renderanno disponibili. Le medie annue di tab1b sono state interpretate nel seguente modo: stato elevato se tutte le determinazioni risultano <LR (limite di rilevabilità del metodo analitico) stato buono se la media delle determinazioni è < SQA (Standard Qualità Ambientale) stato sufficiente quando la media di una sostanza risulta > SQA. La classificazione di Stato Ecologico è stata proposta se è presente almeno un indicatore biologico, altrimenti si è ipotizzata una classificazione parziale. Le frequenze di campionamento previste sono 2 volte /anno per gli indicatori biologici, 4 volte /anno per i parametri chimici i cui risultati determinano il giudizio di LimEco, 6 volte /anno per le sostanze pericolose della succitata tab. 1B. L elenco degli inquinanti specifici monitorati nel triennio e per il bacino del Serchio è contenuto nella tabella sottostante: 1,1,1- TRICLOROETANO 3-CLOROFENOLO LINURON DICLORAN OXADIAZON 1,2- DICLOROBENZENE 4-CLOROANILINA MALATION DIMETOMORF OXADIXIL 1,3- DICLOROBENZENE 4-CLOROFENOLO METAMIDOFOS ETOFUMESATE OXIFLUOROFEN 1,4- META-XILENE+PARA- 4-CLOROTOLUENE DICLOROBENZENE XILENE FENXEMAID PENTACONAZOLO 2,4,5- ANTIPARASSITARI - TRICLOROFENOLO TOTALE ORTO-XILENE IPRODIONE PENDIMETALIN 2,4,6- TRICLOROFENOLO ARSENICO TERBUTILAZINA LENACIL PIRIMETALIN 2,4- TERBUTILAZINA, AZINFOS-METILE DICLOROFENOLO DESETILTOLUENE METALAXIL PROCIMIDONE 2-CLOROANILINA CLOROBENZENE 2,6 DICLOROBENZENAMIDE METAMIDOFOS PROPANIL 2-CLOROFENOLO CROMO TOTALE CLOROTALONIL XILENI (5) PROPIZAMIDE 3,4- DICLOROANILINA DIMETOATO CLORTOLURAN METALACLOR SPIROXAMINA 3-CLOROANILINA FENITROTION DICLOBENIL METRIBUZIN TEBUCONAZOLO 29

32 7.4.3 Stato chimico dei corpi idrici superficiali Per la valutazione dello stato chimico si riporta di seguito l elenco delle sostanze dell elenco di priorità e dei relativi SQA utilizzati ai fini della classificazione dello stato delle acque superficiali così come riportati nel D.M. n. 56 del 14 aprile 2009, recante criteri per il monitoraggio dei corpi idrici e l identificazione delle condizioni di riferimento per la modifica delle norme tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006 n.152 A tal fine si ricorda che le sostanze dell elenco di priorità sono: le sostanze prioritarie (P), le sostaze pericolose prioritarie (PP) e le rimanenti sostanze (PE) e che gli SQA indicati rappresentano le concentrazioni che identificano il buono stato chimico. Tab. 1/A: standard di qualità nella colonna d acqua per le sostanze dell elenco di priorità 30

33 31

34 Tab. 2A: standard di qualità nei sedimenti. Tab. 3A: standard di qualità biota 32

35 Considerato che le vigenti disposizioni per la determinazione dello stato ecologico e chimico dell' allegato 1 alla parte III del D.Lgs 152/2006 non danno indicazioni specifiche su come integrare le classificazioni risultanti dal monitoraggio di più anni o più periodi qualora lo stato di qualità del primo triennio e delle annualità non corrispondessero si è provveduto come segue: a) stato ecologico: ove possibile per i singoli elementi di qualità si è provveduto alla valutazione della media degli indicatori rideterminando poi la classe di qualità sulla base del valore medio; b) stato chimico: un valutazione integrata dei risultato dei singoli anni, o del complesso dei dati disponibili, tenendo conto anche dei valori della media annua e della concentrazione massima ammessa. E' qui opportuno premettere che il sistema di classificazione della qualità delle acque superficiali si basa sul confronto (valore del rapporto numerico), tra livelli di qualità attesi per i diversi EQB, e livelli rilevati dal monitoraggio. In ragione del valore del rapporto tra queste due grandezze viene attribuita la classe di qualità. In questo sistema la disponibilità di livelli di riferimento, il numeratore del rapporto, è un elemento chiave; attualmente le disposizioni per la classificazione dello stato di qualità ecologico dell' allegato 1 alla parte III del D.Lgs 1528/2006 contengono valori di riferimento solo per i corpi idrici naturali. Ad oggi non sono disponibili disposizioni di legge che individuino i livelli di riferimento, il cosi detto massimo potenziale ecologico, da utilizzare come parametro di confronto degli esiti del monitoraggio dei corpi idrici artificiali (CIA) o fortemente modificati (CIFM). Detti corpi idrici per le loro caratteristiche intrinseche, sia di tipo idromorfologico che ecosistemico, non sono in nessun modo assimilabili ai corpi idrici naturali (CIN); tanto che la normativa sia comunitaria nazionale li riconosce come gruppi specifici dando per loro disposizioni specifiche. In linea generale il massimo potenziale ecologico atteso ed i conseguenti valori di riferimento per le diverse categorie di EQB sono, sarebbero dovuti essere, più bassi rispetto a quelli identificati per i CIN non potendo gli CIA e i CIFM garantire livelli di qualità ambientale paragonabili ai CIN. In questo contesto per evitare una mancata classificazione dei CIA e dei CIFM si è provveduto ad utilizzare, per questi corpi idrici, gli stessi indicatori e gli stessi livelli di riferimento per diverse classi di qualità previsti per i corpi idrici naturali, ne è conseguita una valutazione punitiva in termini di classe di qualità raggiunta rispetto a quella che si sarebbe raggiunto con l individuazione del massimo potenziale ecologico Corpi idrici sotterranei Ai sensi della direttiva 2000/60 CE e del D.Lgs 152/2006 lo stato delle acque sotterranee è individuato prendendo a riferimento la valutazione peggiore tra lo stato chimico e lo stato quantitativo Stato chimico dei corpi idrici sotterranei La normativa sopracitata prevede per i corpi idrici sotterranei due classi di stato: stato buono e stato scadente, le cui procedure di valutazione sono riportate all interno del D.lgs 30/2009. La procedura di valutazione del buono stato chimico delle acque sotterranee indicata dall art. 4 del Dlgs 30/2009, prevede il rispetto di una delle seguenti tre condizioni : a) sono rispettate le condizioni generali in merito al pregiudizio degli obiettivi di qualità ambientale di corpi idrici superficiali ed agli effetti di intrusione saline; b) sono rispettati, per ciascuna sostanza controllata, gli standard di qualita' ed i valori soglia di cui all'allegato 3, Parte A, tabelle 2 e 3, in ognuno dei siti individuati per il monitoraggio del corpo idrico sotterraneo o dei gruppi di corpi idrici sotterranei, tenuto conto che dove dimostrabile scientificamente l esistenza di elevati valori di fondo naturale per metalli o sostanze di origine naturale, tali valori costituiscono le soglie per la definizione di buono stato chimico ; c) lo standard di qualità delle acque sotterranee o il valore soglia è superato in uno o piu' siti di 33

36 monitoraggio, che comunque rappresentino non oltre il 20 per cento dell'area totale o del volume del corpo idrico, per una o più sostanze ed un'appropriata indagine possa confermare che i superi non rappresentano un rischio ambientale significativo, tenendo conto: dell'estensione del corpo idrico sotterraneo interessato ; dei possibili trasferimenti a corpi idrici ed ecosistemi superficiali; dell esistenza di una protezione che impedisca il peggioramento della qualita' dei corpi idrici destinati all estrazione di acqua potabile o l aumento del livello di trattamento per garantire i requisiti di qualità di cui al decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31; La classificazione è stata redatta sulla base dei risultati dei monitoraggi condotti da Arpat nel triennio attraverso la rete regionale di cui alla DGRT 847/2013, dal momento che il programma di monitoraggio dei corpi idrici sotterranei secondo la stessa prevede l esecuzione di un monitoraggio operativo di frequenza annuale, sui corpi idrici classificati a rischio di non raggiungere nell anno 2015 l obiettivo di buono ed un monitoraggio di sorveglianza, a cadenza triennale con estesa ricerca di potenziali inquinanti, sui corpi idrici non a rischio. Per i corpi idrici a rischio i risultati del monitoraggio degli anni 2013, 2014 e prima campagna 2015 sono stati utilizzati per verifica nonché per valutare i trend di concentrazione degli inquinanti e quindi stabilire il tipo e l entità delle esenzioni per il raggiungimento degli obiettivi di qualità. Per la classificazione dei corpi idrici monitorati nel triennio , una volta definita la media dei valori sul periodo per singola stazione e sostanza sono stati stabiliti i seguenti criteri: - Assegnazione dei Valori Soglia della terza colonna della Tabella 3 Parte A Allegato 2 del DLgs 30/2009 cautelativi ai fini dell interazione con le acque superficiali, alle stazioni di monitoraggio che rappresentano SORGENTI (MAT-S...); - Assegnazione di Valori Soglia corrispondenti alle Concentrazioni Massime Ammissibili indicate dal Dlgs 31/2001 per le stazioni di monitoraggio destinate al CONSUMO UMANO; Nei corpi idrici sotterranei in cui è dimostrata scientificamente la presenza di metalli e altri parametri di origine naturale in concentrazioni di fondo naturale superiori al limiti fissati nella tabella 3 di cui all allegato 3 parte A del D.lgs 30/2009, tali livelli di fondo costituiscono i valori soglia per la definizione del buono stato chimico. Il buono stato di qualità dell intero corpo idrico corrisponde a situazioni con un numero di stazioni in stato scarso inferiore ad 1/5 del totale delle stazioni. E emerso che al momento tra i corpi idrici sotterranei che risultano ancora in stato scadente dal punto di vista chimico risulta, per il Distretto del Serchio, il Corpo idrico carbonatico di Santa Maria del Giudice e monti pisani, peraltro individuato dalla DGRT 937/2012, utilizzando il criterio del giudizio esperto, come NON a rischio di raggiungere lo stato buono al 2015 e, di conseguenza, secondo le specifiche individuate nella stessa DGRT oggetto di monitoraggio di sorveglianza con analisi di campioni ogni 3 anni. La criticità sul corpo idrico carbonatico di Santa Maria del Giudice e monti pisani come peraltro emerso anche per altri corpi idrici della Toscana (Corpo idrico del Valdarno superiore, Arezzo e casentino zona Valdarno superiore, Corpo idrico carbonatico dell Elba orientale) è legata alla presenza di cloroformio che, stando a studi recenti (Biancardi G., Manteli F., Signorini R., Cala P., Martines C., Lucarotti S., Scarselli A. (2009) fonti naturali di cloroformio nelle acque Bollettino UNIDEA Unione Italiana Esperti Ambientali n. 3/2009) e valutata l analisi pressioni/impatti, potrebbe configurarsi come proveniente da processi di tipo naturale. In considerazione di quanto sopra il corpo idrico carbonatico di Santa Maria del Giudice e monti pisani verrà monitorato annualmente con frequenza semestrale (monitoraggio operativo) con la finalità specifica di individuare l origine dell inquinante e valutarne l eventuale concentrazione come valore di fondo. 34

37 Stato quantitativo dei corpi idrici sotterranei Anche per lo stato quantitativo la normativa sopracitata prevede per i corpi idrici sotterranei due classi di stato: stato buono e stato scadente. Ai sensi della direttiva 2000/60 CE e del D.lgs 30/2009 un corpo idrico sotterraneo è in buono stato quantitativo quando il livello/portata delle acque è tale che la media annua dell estrazione a lungo termine non esaurisca le risorse idriche sotterranee disponibili. In pratica il corpo idrico è in buono stato quantitativo quando la risorsa idrica disponibile non è sovra sfruttata. Non ci devono inoltre essere impatti sulle acque superficiali e sugli ecosistemi direttamente connessi con le acque sotterranee. La complessità che spesso caratterizza i flussi idrici sotterranei, l assenza di valori soglia di riferimento in quanto caratteristici di ciascun corpo idrico e pertanto non generalizzabili, e la scarsità di serie storiche di dati, rende Il monitoraggio di questi segnali di per sé non sufficiente a valutare lo stato quantitativo dei corpi idrici sotterranei, mentre sicuramente costituisce uno strumento indispensabile da affiancare alla classificazione e finalizzato a valutarne le variazioni nel tempo. La determinazione del sovrasfuttamento è complessa perché non misurabile direttamente considerate le variabili che entrano in gioco. Risulta più agevole fare riferimento agli effetti indotti dal sovrasfuttamento sul corpo idrico e sulle altre matrici ambientali ad esso collegate. Sono stati quindi presi a riferimento quattro indicatori di sovra sfruttamento, come riportato anche nelle varie linee guida elaborate dai gruppi di lavoro per l implementazione della direttiva 2000/60 CE: bilancio idrico, interazione acque sotterranee-acque superficiali ovvero quando si falliscono gli obiettivi delle acque superficiali (compresi i laghi) connesse con quelle sotterranee. intrusioni saline o di altro genere Considerata la scala regionale alla quale sono stati individuati i corpi idrici, è evidente che i fenomeni di intrusione salina, di deficit di bilancio, di connessione tra acque superficiali e sotterranee non andranno ad interessare l intera estensione/volume di corpo idrico e di conseguenza la valutazione degli indicatori dovrà tenere conto della significatività delle porzioni coinvolte. Il peggiore dei parametri sopra citati determina la classe (buona o scarsa) dello stato quantitativo del corpo idrico. L indicatore bilancio idrico è stato utilizzato nei casi in cui le autorità di bacino abbiano approvato strumenti pianificatori finalizzati alla tutela quantitativa della risorsa idrica. E il caso dell Autorità di Bacino dell Arno, che ha adottato il piano stralcio Bilancio idrico, dove sono state approfondite le tematiche dei corpi idrici sotterranei porosi del bacino, dell Autorità di Bacino del Serchio, che ha adottato il piano stralcio bilancio idrico relativamente al bacino del lago di Massaciuccoli, dell Autorità di Bacino Toscana Costa che ha individuato i corpi idrici a criticità e relativi limiti di uso in riferimento all obiettivo dell equilibrio del bilancio idrico. Per l indicatore interazione acque sotterranee-acque superficiali si è fatto riferimento ai casi in cui il fiume non raggiunge il minimo deflusso vitale a causa dei prelievi da acque sotterranee, che accelerano il processo di ricarica, ovvero invertono la direzione di flusso delle acque sotterranee nei pressi del fiume (ricarica indotta delle acque sotterranee). Allora il corpo idrico sotterraneo è in stato scadente Per l indicatore intrusione salina-altre intrusioni, si è fatto riferimento ai valori dei cloruri e della conducibilità, come risultanti dal monitoraggio, nonché a studi effettuati da vari enti. I trend della superficie piezometrica, come derivanti dalle misure dei punti di monitoraggio freatimetrici e di portata delle sorgenti, della rete regionale, sono stati utilizzati come verifica della classificazione effettuata attraverso gli altri indicatori. Per i corpi idrici privi di elementi che potessero costituire dei validi indicatori, lo stato è stato valutato sulla base delle pressioni. 35

38 7.5 Statistiche inerenti la classificazione dei corpi idrici Corpi idrici superficiali FIUMI - Stato ecologico Totale c.i. Corpi idrici classificati per lo stato ecologico Corpi idrici che mancano della determinazione dello stato ecologico N (Rio Coccia, Fiume Serchio Medio Inferiore) % 96% 4% Corpi idrici superficiali FIUMI - Stato chimico Totale c.i. Corpi idrici classificati per lo stato chimico Corpi idrici che mancano della determinazione dello stato chimico N (Torrente Acqua Bianca Valle, Fiume Serchio Lucchese, Rio Vorno, Rio Guappero) % 92% 8% Corpi idrici superficiali LAGHI - Stato ecologico Totale Corpi idrici classificati per lo stato c.i. ecologico N 2 2 % 100% Corpi idrici superficiali LAGHI - Stato chimico Totale c.i. Corpi idrici classificati per lo stato chimico Corpi idrici che mancano della determinazione dello stato chimico N (Lago di Vagli) % 50% 50% Corpi idrici superficiali ACQUE DI TRANSIZIONE Totale Corpi idrici classificati per lo stato Corpi idrici classificati per lo stato chimico c.i. ecologico N % 100% 100% Corpi idrici superficiali ACQUE MARINO COSTIERE Totale Corpi idrici classificati per lo stato Corpi idrici classificati per lo stato chimico c.i. ecologico N % 100% 100% Corpi idrici sotterranei Totale c.i. Corpi idrici classificati per lo stato chimico N % 100% 100% Corpi idrici classificati per lo stato quantitativo 36

39 7.6 Stati di qualità dei corpi idrici superficiali categoria FIUMI (DGRT 1188/2015 allegato 2 e allegato 3). FIUME SERCHIO -MEDIO SUPERIORE MONITORAGGIO Sorveglianza STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite CLASSE MACROFITE Media benthos 0,590 CLASSE MACRO BENTHOS SU SUFFICIENTE Media diatomee 0,650 0,750 CLASSE DIATOMEE BU BU Media LIMeco 0,830 1,000 CLASSE LIMeco EL EL ELEVATO Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO ANNUALE BU SU STATO_ECO Triennio BU SUFFICIENTE STATO_ECO Biennio SU STATO CHIMICO ANNUALE BU BU STATO CHIMICO TRIENNIO BU STATO CHIMICO BIENNIO BU 37

40 FIUME SERCHIO - MEDIO INFERIORE MONITORAGGIO Sorveglianza STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite CLASSE MACROFITE Media benthos CLASSE MACRO BENTHOS Media diatomee CLASSE DIATOMEE Media LIMeco 1,000 CLASSE LIMeco Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO ANNUALE STATO_ECO Triennio STATO_ECO Biennio NOTE ALLA CLASSIFICAZIONE STATO CHIMICO ANNUALE STATO CHIMICO TRIENNIO STATO CHIMICO BIENNIO NOTE ALLA CLASSIFICAZIONE EL 38

41 TORRENTE FEGANA MONITORAGGIO Sorveglianza STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite CLASSE MACROFITE NC Media benthos 0,837 0,770 CLASSE MACRO BENTHOS BU BU Media diatomee 0,850 0,820 CLASSE DIATOMEE EL EL ELEVATO Media LIMeco 1,000 0,420 CLASSE LIMeco EL SU ELEVATO Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO ANNUALE BU SU STATO_ECO Triennio BU STATO_ECO Biennio SU LIM eco medio = 0,71 = ELEVATO STATO CHIMICO ANNUALE BU BU STATO CHIMICO TRIENNIO BU STATO CHIMICO BIENNIO BU 39

42 TORRENTE TURRITE CAVA VALLE (R) MONITORAGGIO Sorveglianza STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite 1,020 CLASSE MACROFITE EL ELEVATO Media benthos 0,850 0,690 CLASSE MACRO BENTHOS BU SU Media diatomee 0,970 0,980 CLASSE DIATOMEE EL EL ELEVATO Media LIMeco 1,000 CLASSE LIMeco EL ELEVATO Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO ANNUALE BU SU STATO_ECO Triennio BU STATO_ECO Biennio MB medio = 0,771= STATO CHIMICO ANNUALE BU BU STATO CHIMICO TRIENNIO BU SU STATO CHIMICO BIENNIO BU TORRENTE TURRITE CAVA MONTE ELEVATO TORRENTE TURRITE DI SAN ROCCO ELEVATO (R) = Corpo idrico rappresentativo del "raggruppamento" di monitoraggio ai sensi della DGRT 847/

43 TORRENTE TURRITE DI SAN ROCCO MONITORAGGIO STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite CLASSE MACROFITE Media benthos 1,017 CLASSE MACRO BENTHOS EL ELEVATO Media diatomee 0,910 CLASSE DIATOMEE EL ELEVATO Media LIMeco 1,000 CLASSE LIMeco EL ELEVATO Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO ANNUALE EL STATO_ECO Triennio EL STATO_ECO Biennio STATO CHIMICO ANNUALE STATO CHIMICO TRIENNIO STATO CHIMICO BIENNIO BU BU ELEVATO 41

44 TORRENTE TURRITE CAVA MONTE MONITORAGGIO STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite CLASSE MACROFITE Media benthos 1,054 CLASSE MACRO BENTHOS EL ELEVATO Media diatomee 0,940 CLASSE DIATOMEE EL ELEVATO Media LIMeco 1,000 CLASSE LIMeco EL ELEVATO Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO ANNUALE EL STATO_ECO Triennio EL ELEVATO STATO_ECO Biennio STATO CHIMICO ANNUALE STATO CHIMICO TRIENNIO STATO CHIMICO BIENNIO BU BU 42

45 TORRENTE EDRON (R) MONITORAGGIO Sorveglianza STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite 0,960 CLASSE MACROFITE EL ELEVATO Media benthos 0,894 0,910 CLASSE MACRO BENTHOS BU BU Media diatomee 0,770 0,860 CLASSE DIATOMEE BU EL Media LIMeco 0,875 0,830 CLASSE LIMeco EL EL ELEVATO Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO ANNUALE BU BU STATO_ECO Triennio BU STATO_ECO Biennio BU STATO CHIMICO ANNUALE BU NO_BU STATO CHIMICO TRIENNIO BU NO_BU STATO CHIMICO BIENNIO NO_BU FOSSO LUSSIA FOSSO TAMBURA (R) = Corpo idrico rappresentativo del "raggruppamento" di monitoraggio ai sensi della DGRT 847/

46 FOSSO TAMBURA MONITORAGGIO STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite CLASSE MACROFITE Media benthos 0,890 CLASSE MACRO BENTHOS BU Media diatomee 1,200 CLASSE DIATOMEE EL ELEVATO Media LIMeco 1,000 CLASSE LIMeco EL ELEVATO Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO ANNUALE STATO_ECO Triennio BU STATO_ECO Biennio STATO CHIMICO ANNUALE STATO CHIMICO TRIENNIO STATO CHIMICO BIENNIO BU BU 44

47 TORRENTE SESTAIONE (R) MONITORAGGIO Sorveglianza STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite 0,890 1,060 CLASSE MACROFITE BU EL Media benthos 0,932 0,958 0,900 CLASSE MACRO BENTHOS BU BU BU Media diatomee 1,060 0,900 CLASSE DIATOMEE EL EL ELEVATO Media LIMeco 1,000 1,000 1,000 CLASSE LIMeco EL EL EL ELEVATO Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO ANNUALE BU BU STATO_ECO Triennio BU STATO_ECO Biennio BU STATO CHIMICO ANNUALE BU BU BU BU STATO CHIMICO TRIENNIO BU STATO CHIMICO BIENNIO BU TORRENTE VERDIANA TORRENTE VOLATA --- (R) = Corpo idrico rappresentativo del "raggruppamento" di monitoraggio ai sensi della DGRT 847/

48 TORRENTE VERDIANA MONITORAGGIO STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite CLASSE MACROFITE Media benthos 0,912 CLASSE MACRO BENTHOS BU Media diatomee 1,020 CLASSE DIATOMEE EL ELEVATO Media LIMeco 1,000 CLASSE LIMeco EL ELEVATO Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO ANNUALE STATO_ECO Triennio STATO_ECO Biennio STATO CHIMICO ANNUALE STATO CHIMICO TRIENNIO STATO CHIMICO BIENNIO BU BU BU BU 46

49 TORRENTE LIMA (R) MONITORAGGIO Sorveglianza STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite CLASSE MACROFITE Media benthos 0,820 CLASSE MACRO BENTHOS BU Media diatomee 0,880 CLASSE DIATOMEE EL ELEVATO Media LIMeco 1,000 1,000 CLASSE LIMeco EL EL ELEVATO Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO ANNUALE EL BU STATO_ECO Triennio STATO_ECO Biennio BU STATO CHIMICO ANNUALE BU NO_BU STATO CHIMICO TRIENNIO BU STATO CHIMICO BIENNIO NO_BU FOSSO DELLA LIESINA TORRENTE LIEGORA (R) = Corpo idrico rappresentativo del "raggruppamento" di monitoraggio ai sensi della DGRT 847/

50 TORRENTE LIEGORA MONITORAGGIO STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite CLASSE MACROFITE Media benthos 0,920 CLASSE MACRO BENTHOS BU Media diatomee 0,890 CLASSE DIATOMEE EL ELEVATO Media LIMeco CLASSE LIMeco Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO ANNUALE STATO_ECO Triennio STATO_ECO Biennio STATO CHIMICO ANNUALE STATO CHIMICO TRIENNIO STATO CHIMICO BIENNIO BU BU BU BU 48

51 FOSSO DELLA LIESINA MONITORAGGIO STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite CLASSE MACROFITE Media benthos 0,890 CLASSE MACRO BENTHOS BU Media diatomee 0,940 CLASSE DIATOMEE EL ELEVATO Media LIMeco 1,000 CLASSE LIMeco EL ELEVATO Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO ANNUALE STATO_ECO Triennio STATO_ECO Biennio STATO CHIMICO ANNUALE STATO CHIMICO TRIENNIO STATO CHIMICO BIENNIO BU BU BU BU 49

52 TORRENTE CORFINO MONITORAGGIO Sorveglianza STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite CLASSE MACROFITE Media benthos CLASSE MACRO BENTHOS Media diatomee CLASSE DIATOMEE Media LIMeco 0,700 CLASSE LIMeco EL ELEVATO Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO ANNUALE EL STATO_ECO Triennio STATO_ECO Biennio STATO CHIMICO ANNUALE BU NO_BU NO_BU ELEVATO STATO CHIMICO TRIENNIO NO_BU NON_ STATO CHIMICO BIENNIO NO_BU 50

53 TORRENTE PEDOGNA (R) MONITORAGGIO Sorveglianza STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite CLASSE MACROFITE Media benthos 0,916 0,880 CLASSE MACRO BENTHOS BU BU Media diatomee 1,030 0,840 CLASSE DIATOMEE EL EL ELEVATO Media LIMeco 0,833 0,880 CLASSE LIMeco EL EL ELEVATO Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO ANNUALE BU BU STATO_ECO Triennio BU STATO_ECO Biennio STATO CHIMICO ANNUALE BU BU BU STATO CHIMICO TRIENNIO BU STATO CHIMICO BIENNIO BU TORRENTE LOPPORA TORRENTE SEGONE (R) = Corpo idrico rappresentativo del "raggruppamento" di monitoraggio ai sensi della DGRT 847/

54 TORRENTE SEGONE MONITORAGGIO STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite CLASSE MACROFITE Media benthos 0,980 CLASSE MACRO BENTHOS Media diatomee CLASSE DIATOMEE Media LIMeco CLASSE LIMeco Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO ANNUALE STATO_ECO Triennio STATO_ECO Biennio STATO CHIMICO ANNUALE STATO CHIMICO TRIENNIO STATO CHIMICO BIENNIO EL EL BU BU 52

55 TORRENTE LOPPORA MONITORAGGIO STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite CLASSE MACROFITE Media benthos 0,912 CLASSE MACRO BENTHOS BU Media diatomee 0,830 CLASSE DIATOMEE BU Media LIMeco 0,583 CLASSE LIMeco BU Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO ANNUALE STATO_ECO Triennio STATO_ECO Biennio STATO CHIMICO ANNUALE STATO CHIMICO TRIENNIO STATO CHIMICO BIENNIO BU BU BU BU 53

56 TORRENTE ACQUA BIANCA VALLE MONITORAGGIO Sorveglianza STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite 0,930 CLASSE MACROFITE EL ELEVATO Media benthos 0,790 CLASSE MACRO BENTHOS BU Media diatomee 0,780 CLASSE DIATOMEE BU Media LIMeco 0,810 CLASSE LIMeco EL ELEVATO Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO ANNUALE STATO_ECO Triennio BU STATO_ECO Biennio STATO CHIMICO ANNUALE STATO CHIMICO TRIENNIO STATO CHIMICO BIENNIO BU NON DETERMINATO TORRENTE ACQUA BIANCA MONTE TORRENTE SERCHIO DI GRAMOLAZZO ELEVATO (R) = Corpo idrico rappresentativo del "raggruppamento" di monitoraggio ai sensi della DGRT 847/

57 TORRENTE ACQUA BIANCA MONTE MONITORAGGIO STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite CLASSE MACROFITE Media benthos 0,784 CLASSE MACRO BENTHOS BU Media diatomee CLASSE DIATOMEE Media LIMeco 0,833 CLASSE LIMeco EL ELEVATO Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO ANNUALE BU STATO_ECO Triennio BU STATO_ECO Biennio STATO CHIMICO ANNUALE STATO CHIMICO TRIENNIO STATO CHIMICO BIENNIO BU BU 55

58 TORRENTE SERCHIO DI GRAMOLAZZO MONITORAGGIO STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite CLASSE MACROFITE Media benthos 1,040 CLASSE MACRO BENTHOS EL ELEVATO Media diatomee 1,100 CLASSE DIATOMEE EL ELEVATO Media LIMeco 0,833 CLASSE LIMeco EL ELEVATO Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO ANNUALE EL STATO_ECO Triennio EL ELEVATO STATO_ECO Biennio STATO CHIMICO ANNUALE STATO CHIMICO TRIENNIO STATO CHIMICO BIENNIO BU BU 56

59 TORRENTE CORSONNA (R) MONITORAGGIO Sorveglianza STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite CLASSE MACROFITE Media benthos 0,830 CLASSE MACRO BENTHOS BU Media diatomee 1,050 CLASSE DIATOMEE EL ELEVATO Media LIMeco 1,000 CLASSE LIMeco EL ELEVATO Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO ANNUALE BU STATO_ECO Triennio BU STATO_ECO Biennio STATO CHIMICO ANNUALE BU STATO CHIMICO TRIENNIO BU STATO CHIMICO BIENNIO TORRENTE SILLICO TORRENTE CESERANO (R) = Corpo idrico rappresentativo del "raggruppamento" di monitoraggio ai sensi della DGRT 847/

60 TORRENTE SILLICO MONITORAGGIO STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite CLASSE MACROFITE Media benthos 0,861 CLASSE MACRO BENTHOS BU Media diatomee 0,800 CLASSE DIATOMEE BU Media LIMeco 0,833 0,875 CLASSE LIMeco EL EL ELEVATO Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO ANNUALE BU STATO_ECO Triennio BU STATO_ECO Biennio STATO CHIMICO ANNUALE STATO CHIMICO TRIENNIO STATO CHIMICO BIENNIO BU BU 58

61 TORRENTE SCESTA (R) MONITORAGGIO Sorveglianza STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite CLASSE MACROFITE Media benthos CLASSE MACRO BENTHOS Media diatomee CLASSE DIATOMEE Media LIMeco 1,000 CLASSE LIMeco EL ELEVATO Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO ANNUALE EL STATO_ECO Triennio STATO_ECO Biennio STATO CHIMICO ANNUALE BU STATO CHIMICO TRIENNIO STATO CHIMICO BIENNIO BU RIO COCCIA NON PERVENUTO --- (R) = Corpo idrico rappresentativo del "raggruppamento" di monitoraggio ai sensi della DGRT 847/

62 FIUME SERCHIO DI SILLANO (R) MONITORAGGIO Sorveglianza STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite 0,720 CLASSE MACROFITE SU SUFFICIENTE Media benthos 0,832 0,770 CLASSE MACRO BENTHOS BU BU Media diatomee 0,910 0,960 CLASSE DIATOMEE EL EL ELEVATO Media LIMeco 1,000 0,810 CLASSE LIMeco EL EL ELEVATO Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO ANNUALE BU SU STATO_ECO Triennio BU SUFFICIENTE STATO_ECO Biennio SU STATO CHIMICO ANNUALE BU NO_BU STATO CHIMICO TRIENNIO BU NON_ STATO CHIMICO BIENNIO NO_BU FIUME RIMONIO-A CORTE SUFFICIENTE NON FIUME SERCHIO DI SORAGGIO MONTE FIUME SERCHIO DI SORAGGIO VALLE (R) = Corpo idrico rappresentativo del "raggruppamento" di monitoraggio ai sensi della DGRT 847/

63 FIUME SERCHIO DI SORAGGIO MONTE MONITORAGGIO Sorveglianza STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite CLASSE MACROFITE Media benthos 0,974 CLASSE MACRO BENTHOS BU Media diatomee 1,100 CLASSE DIATOMEE EL ELEVATO Media LIMeco 1,000 CLASSE LIMeco EL ELEVATO Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO ANNUALE BU STATO_ECO Triennio BU STATO_ECO Biennio STATO CHIMICO ANNUALE STATO CHIMICO TRIENNIO STATO CHIMICO BIENNIO BU BU 61

64 FIUME SERCHIO DI SORAGGIO VALLE MONITORAGGIO Sorveglianza STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite CLASSE MACROFITE Media benthos 0,931 CLASSE MACRO BENTHOS BU Media diatomee 1,000 CLASSE DIATOMEE EL ELEVATO Media LIMeco CLASSE LIMeco Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO ANNUALE BU STATO_ECO Triennio BU STATO_ECO Biennio STATO CHIMICO ANNUALE STATO CHIMICO TRIENNIO STATO CHIMICO BIENNIO BU BU 62

65 FIUME SERCHIO MONTE MONITORAGGIO Operativo STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite CLASSE MACROFITE Media benthos 0,683 0,740 CLASSE MACRO BENTHOS SU BU Media diatomee 0,805 0,860 CLASSE DIATOMEE BU EL Media LIMeco 0,750 0,830 CLASSE LIMeco EL EL ELEVATO Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO ANNUALE SU BU STATO_ECO Triennio SU STATO_ECO Biennio BU MB media = 0,712 = B STATO CHIMICO ANNUALE BU STATO CHIMICO TRIENNIO BU STATO CHIMICO BIENNIO

66 RIO GUAPPERO (R) MONITORAGGIO Operativo STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite CLASSE MACROFITE Media benthos 0,530 0,590 CLASSE MACRO BENTHOS SU SU SUFFICIENTE Media diatomee 0,690 CLASSE DIATOMEE BU Media LIMeco 0,810 1,000 CLASSE LIMeco EL EL ELEVATO Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO SU SU ANNUALE STATO_ECO Triennio SU SUFFICIENTE 2012 STATO_ECO Biennio SU 2014 STATO CHIMICO ANNUALE STATO CHIMICO TRIENNIO NON STATO CHIMICO BIENNIO DETERMINATO RIO VORNO SUFFICIENTE NON PERVENUTO (R) = Corpo idrico rappresentativo del "raggruppamento" di monitoraggio ai sensi della DGRT 847/

67 CANALE OZZERI (R) MONITORAGGIO Operativo STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite CLASSE MACROFITE Media benthos 0,230 0,270 CLASSE MACRO BENTHOS CA SC CATTIVO Media diatomee 0,630 CLASSE DIATOMEE BU Media LIMeco 0,310 0,170 0,250 CLASSE LIMeco SC CA SC SCARSO Sostanze di Tab 1B BU STATO_ECOLOGICO ANNUALE CA CA STATO_ECO Triennio CA CATTIVO STATO_ECO Biennio LIM eco media = 0,243 = SCARSO STATO CHIMICO ANNUALE BU NO_BU NO_BU NO_BU STATO CHIMICO TRIENNIO STATO CHIMICO BIENNIO NO_BU CA NO_BU NO FOSSO DELL'ANGUILLARA (2) SCARSO NON FOSSO DELLE CAVINE SCARSO NON FOSSO DOPPIO SCARSO NON (R) = Corpo idrico rappresentativo del "raggruppamento" di monitoraggio ai sensi della DGRT 847/

68 FIUME SERCHIO LUCCHESE MONITORAGGIO Operativo STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite CLASSE MACROFITE Media benthos 0,450 0,440 CLASSE MACRO BENTHOS SC SC SCARSO Media diatomee 0,910 CLASSE DIATOMEE EL ELEVATO Media LIMeco 1,000 1,000 CLASSE LIMeco EL EL ELEVATO Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO ANNUALE SC SC STATO_ECO Triennio STATO_ECO Biennio STATO CHIMICO ANNUALE STATO CHIMICO TRIENNIO STATO CHIMICO BIENNIO NO_ BU SC SC SCARSO NON DETERMINATO 66

69 CANALE BURLAMACCA (R) MONITORAGGIO Operativo STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite CLASSE MACROFITE Media benthos CLASSE MACRO BENTHOS Media diatomee CLASSE DIATOMEE Media LIMeco 0,330 0,150 0,190 CLASSE LIMeco SU CA SC CATTIVO Sostanze di Tab 1B BU STATO_ECOLOGICO ANNUALE SU CA SC STATO_ECO Triennio CA CATTIVO 2012 STATO_ECO Biennio SC Canale artificiale in area lacuale si classifica con il con il solo LIM eco STATO CHIMICO ANNUALE NO_BU BU NO_BU NO_BU STATO CHIMICO TRIENNIO BU NO STATO CHIMICO BIENNIO NO_BU 2014 FOSSO FARABOLA CATTIVO NON (R) = Corpo idrico rappresentativo del "raggruppamento" di monitoraggio ai sensi della DGRT 847/

70 TORRENTE PIZZORNA (R) MONITORAGGIO Operativo STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite CLASSE MACROFITE Media benthos 0,352 CLASSE MACRO BENTHOS SC SCARSO Media diatomee 0,820 CLASSE DIATOMEE BU Media LIMeco 0,660 0,750 CLASSE LIMeco EL EL ELEVATO Sostanze di Tab 1B EL ELEVATO STATO_ECOLOGICO ANNUALE SC STATO_ECO Triennio SC SCARSO STATO_ECO Biennio STATO CHIMICO ANNUALE BU BU STATO CHIMICO TRIENNIO STATO CHIMICO BIENNIO BU TORRENTE CELETRA SCARSO (R) = Corpo idrico rappresentativo del "raggruppamento" di monitoraggio ai sensi della DGRT 847/

71 TORRENTE LIMESTRE MONITORAGGIO Operativo STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite CLASSE MACROFITE Media benthos 0,840 CLASSE MACRO BENTHOS EL ELEVATO Media diatomee 0,980 CLASSE DIATOMEE EL ELEVATO Media LIMeco 0,750 CLASSE LIMeco EL ELEVATO Sostanze di Tab 1B STATO_ECOLOGICO ANNUALE STATO_ECO Triennio EL ELEVATO STATO_ECO Biennio STATO CHIMICO ANNUALE STATO CHIMICO TRIENNIO STATO CHIMICO BIENNIO NR EL BU BU 69

72 TORRENTE TURRITE DI GALLICANO (R) MONITORAGGIO Operativo STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO Media macrofite 0,600 CLASSE MACROFITE SC SCARSO Media benthos 0,550 0,610 CLASSE MACRO BENTHOS SU SU SUFFICIENTE Media diatomee 0,690 0,860 CLASSE DIATOMEE BU EL Media LIMeco 0,781 0,690 CLASSE LIMeco EL EL ELEVATO Sostanze di Tab 1B EL ELEVATO STATO_ECOLOGICO ANNUALE SU SC STATO_ECO Triennio SU SCARSO STATO_ECO Biennio SC STATO CHIMICO ANNUALE BU BU NO_BU STATO CHIMICO TRIENNIO BU STATO CHIMICO BIENNIO NO_BU FOSSO DI GRAGNANA SCARSO TORRENTE ANIA SCARSO TORRENTE DI CASTIGLIONE SCARSO TORRENTE FREDDANA SCARSO TORRENTE TURRITE SECCA SCARSO (R) = Corpo idrico rappresentativo del "raggruppamento" di monitoraggio ai sensi della DGRT 847/

73 codice _regionale denominazione corpo idrico lunghezza Km tipo link STATO ECOLOGICO PdG CI_R019SE251fi FOSSO DI GRAGNANA ss2N der SC CI_R019SE406fi TORRENTE ANIA ss2N der SC CI_R019SE487fi TORRENTE DI CASTIGLIONE ss2N der SC CI_R019SE530fi TORRENTE FREDDANA ss2N der SC CI_R019SE756fi TORRENTE TURRITE SECCA ss2N der SC CI_R019SE265ca FOSSO FARABOLA 6.64 ca der CA 71

74 CI_R019SE204ca FOSSO DELL'ANGUILLARA (2) 2.06 ca der SC CI_R019SE230fi FOSSO DELLE CAVINE 4.38 ca der SC CI_R019SE264ca FOSSO DOPPIO 7.15 ca der SC codice _regionale denominazione corpo idrico lunghezza Km tipo link STATO ECOLOGICO PdG CI_R019SE283fi FOSSO LUSSIA in7N der_lf CI_R019SE126fi FIUME RIMONIO-A CORTE in7N der SUFFICIENTE CI_R019SE782fi TORRENTE VOLATA ss1N der 72

75 codice _regionale denominazione corpo idrico lunghezza Km tipo link STATO ECOLOGICO PdG CI_R019SE457fi TORRENTE CELETRA ss1N der SC CI_R019SE388fi RIO VORNO in7N der SUFFICIENTE codice _regionale denominazione corpo idrico lunghezza Km tipo link STATO ECOLOGICO PdG STATO CHIMICO PdG CI_R019SE360fi RIO COCCIA in7N Der TORRENTE CONTESORA SUFFICIENTE NON TORRENTE CESERANO 73

76 7.7 Stati di qualità dei corpi idrici superficiali categoria LAGHI (DGRT 1188/2015 allegato 2 e allegato 3). LAGO DI VAGLI MONITORAGGIO STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO ICF 0,800 0,800 ICF -CLASSE BU BU LTLECO LTLECO - CLASSE BU SU SUFFICIENTE PESTICIDI GIUDIZIO TAB. 1B ALTRI PARAMETRI TAB. 1B NP STATO_ECOLOGICO ANNUALE BU STATO_ECO Triennio BU SUFFICIENTE STATO_ECO Biennio STATO CHIMICO ANNUALE STATO CHIMICO TRIENNIO STATO CHIMICO ANNUALE SU NP 74

77 LAGO MASSACIUCCOLI CENTRO MONITORAGGIO STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO ICF 0,39 ICF -CLASSE NP SC SCARSO LTLECO LTLECO - CLASSE BU SU SUFFICIENTE PESTICIDI GIUDIZIO TAB. 1B EL EL ELEVATO ALTRI PARAMETRI TAB. 1B BU STATO_ECOLOGICO ANNUALE SC STATO_ECO Triennio SC SCARSO STATO_ECO Biennio SC Stato ecologico stazioni Massaciuccoli EST (MAS_012) ed OVEST (MAS_013) è sufficiente STATO CHIMICO ANNUALE NoBuo STATO CHIMICO TRIENNIO NoBuo NoBuo STATO CHIMICO ANNUALE NoBuo 75

78 7.8 Stati di qualità dei corpi idrici superficiali categoria ACQUE DI TRANSIZIONE (DGRT 1188/2015 allegato 2 e allegato 3). FIUME SERCHIO FOCE MONITORAGGIO STATO PdG ANNO ECOLOGICO CHIMICO STATO TROFICO BU SU SUFFICIENTE STATO TROFICO COLONNA PROPOSTA DA VALIDARE (A+B) TAB. 1B EL ELEVATO PESTICIDI SEDIMENTOI TAB. 3B STATO_ECOLOGICO ANNUALE SU NO C BU STATO_ECO Triennio SUFFICIENTE STATO_ECO Biennio STATO CHIMICO ANNUALE BU BU No Buo SOSTANZE TAB. 1/2/3/A DETERMINANTI STATO CHIMICO NO Hg 76

79 7.9 Stati di qualità dei corpi idrici superficiali categoria ACQUE MARINO COSTIERE (ARPAT - Monitoraggio acque marino costiere della Toscana Attività di monitoraggio 2014 Classificazione provvisoria II anno del triennio ). STATO QUALITA' PdG 2010 Triennio (Stati di qualità elaborati dalla Regione Toscana sulla base dati ARPAT triennio ) ARPAT dati anno 2013 ARPAT dati anno 2014 Stato PdG 2015 CORPO IDRICO STATO COMPLESSIVO STATO CHIMICO STATO ECOLOGICO OBIETTIVO PdG 2010 STATO CHIMICO STATO ECOLOGICO STATO CHIMICO STATO ECOLOGICO STATO CHIMICO STATO ECOLOGICO STATO CHIMICO STATO ECOLOGICO COSTA DEL SERCHIO Sufficiente ND Sufficiente 2015 Non Buono (Mercurio, TBT) Sufficiente Non Buono (Mercurio) Buono Non Buono (Hg, TBT) Scarso Non Buono (Hg, TBT) Sufficiente 77

80 7.10 Stati di qualità dei corpi idrici sotterranei (DGRT 1188/2015 allegato 2). 78

81 79

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