Relazione Tecnica Settore Risorse Naturali: difesa suolo. risorse finanziarie FAS delibera Cipe 35/2005
|
|
- Aurelia Vitale
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Relazione Tecnica Settore Risorse Naturali: difesa suolo risorse finanziarie FAS delibera Cipe 35/2005 Ottobre 2008
2 INDICE 1. Premessa La procedura di individuazione e di valutazione degli interventi Descrizione degli interventi Coerenza programmatica (punto a, art delibera Cipe 35/05) Effetti economico-sociali degli interventi (punto b, art delibera Cipe 35/05) Valutazioni di fattibilità degli interventi e sostenibilità ambientale (punti c e d, art delibera Cipe 35/05)...9 Appendice: cartografia del progetto
3 1. Premessa La Delibera CIPE n 35 del 27 maggio 2005 prevede che il Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici (di seguito Nucleo) debba predisporre una relazione tecnica di accompagnamento all'elenco degli interventi proposti a valere sulle risorse FAS. Tale relazione deve contenere: a) gli elementi di valutazione circa la rispondenza della proposta ai criteri di coerenza programmatica, coerenza interna (la coerenza dell'insieme della proposta formulata) ed esterna (la coerenza della proposta rispetto agli altri strumenti con cui si attua la politica di sviluppo dell Amministrazione); b) gli elementi informativi sui principali effetti economico-sociali attesi dalla proposta; c) una sintesi delle valutazioni di fattibilità degli interventi proposti; d) l'indicazione degli interventi di importo superiore a 10 milioni euro (quando reputato opportuno dalla Regione anche al di sotto) per i quali appaiono opportuni, ai finì dell'attuazione amministrativa, approfondimenti relativi alla fattibilità tecnica, procedurale e/o economico-finanziaria prima della firma dell APQ, al fine di assicurare più adeguate condizioni di realizzazione. Questa relazione, in accordo alla Nota di indirizzo predisposta dalla Rete dei Nuclei ed approvata dalla Conferenza stato Regioni il 7 dicembre 2004, risponde alla esigenza di valutare proposte organiche di interventi. Il documento si compone delle seguenti sezioni: procedura di individuazione degli interventi; descrizione degli interventi; coerenza programmatica; effetti economico-sociali; valutazioni di fattibilità; sostenibilità ambientale. 3
4 Inoltre, allegato alla relazione tecnica generale è riportato il formulario utilizzato per la rilevazione dei dati. 2. La procedura di individuazione e di valutazione degli interventi A seguito della recente riprogrammazione delle risorse deliberata all unanimità dalla Giunta Regionale (deliberazione n. 945 del 19 settembre 2008), il Servizio Difesa Suolo dell Assessorato ai Lavori Pubblici e Politiche del Territorio della Regione Molise, con nota n. 196 del 7 ottobre 2008, ha richiesto l aggiornamento della Relazione Tecnica di accompagnamento agli interventi riferiti al settore Risorse Naturali: difesa suolo, individuati dalla Delibera Cipe 35/2005. Con tale atto la Giunta Regionale ha deciso la riprogrammazione dei seguenti interventi: 1. Messa in sicurezza idraulica aree pedearginali del tratto terminale Valle del Biferno, localizzato nella Valle del Biferno ed attuato dalla Regione Molise, per un importo di 10 milioni di euro finanziato al 100% con risorse CIPE; 2. Messa in sicurezza idraulica aree pedearginali del Fiume Volturno e del Torrente Rava, localizzato nella Piana di Venafro ed attuato dalla Regione Molise, per un importo di 3 milioni di euro finanziato al 100% con risorse CIPE. Detti interventi a rischio di disimpegno, sono stati sostituiti con un solo intervento, di pari importo, da realizzarsi nel Comune di Macchia di Isernia, denominato Completamento della vasca di espansione sul fiume Cavaliere in località Fossatella. Il processo valutativo viene effettuato sulla base del Progetto esecutivo (3 lotto), trasmesso unitamente alla documentazione amministrativa, in luogo della scheda tecnica a suo tempo predisposta dal Nucleo per la rilevazione delle seguenti informazioni: profilo temporale dei costi di realizzazione dell intervento; fonti di copertura per anno di competenza e relativi importi; profilo temporale delle attività previste e/o effettive; descrizione e funzionalità dell intervento; impatto economico ed occupazionale; 4
5 coerenza programmatica e complementarietà; sostenibilità ambientale. Tuttavia, vista l urgenza della presente relazione tecnica di accompagnamento per scongiurare il rischio di disimpegno delle risorse allocate sul settore Difesa suolo della delibera CIPE 35/2005, il Nucleo ritiene opportuno utilizzare il progetto esecutivo pervenuto piuttosto che la scheda di rilevazione a suo tempo predisposta. 3. Descrizione degli interventi Con deliberazione n 945 del 19 settembre 2008 la Giunta Regionale della Regione Molise ha riprogrammato gli interventi del settore Risorse Naturali: difesa suolo da finanziare con risorse CIPE E stato proposto un intervento per un ammontare complessivo pari a 13 milioni di euro che sostituisce gli interventi in precedenza individuati concretamente esposti al rischio di disimpegno delle risorse. Non è stata prevista alcuna forma di cofinanziamento a carico della Regione e l intero onere finanziario è coperto con risorse CIPE. L intervento è destinato ad integrare e rendere funzionale l intervento per la difesa idraulica del comprensorio irriguo della Piana di Venafro nel tratto compreso tra le confluenze con il torrente Cavaliere ed il Rio San Bartolomeo. Lo scopo dell intervento è quello di contenere le massime portate corrispondenti ad eventi di piena, di frequenza cinquantennale, a valori di circa 100m 3 /s, subito a valle dell opera nonché, unitamente alla esistente vasca di laminazione sul fiume Volturno in località Ripaspaccata, di ridurre le portate massime a valle della confluenza del fiume Volturno e del fiume Cavaliere a valori di circa 300m 3 /s, valore considerato ammissibile per il sistema di difese spondali esistenti, riducendo la frequenza con cui in alveo, attualmente, si verificano portate e livelli idrici che arrecano danni alle arginature e che provocano esondazioni nelle piane latitanti. Si tratta di rischi connessi alle precipitazioni non infrequenti in Molise atteso che nel gennaio del 2003, il Biferno ha provocato una alluvione nell area di Termoli con importanti conseguenze per la popolazione e per il settore produttivo, mentre, nel novembre del 2005, simili inconvenienti si sono registrati nell area di Venafro a seguito della esondazione del fiume Volturno. 5
6 Dal raffronto della dinamica settoriale della spesa con gli anni precedenti è possibile affermare che con la delibera CIPE 35/2005, le risorse finanziarie attribuite al settore difesa suolo sono aumentate in termini assoluti ( ,00 euro) dopo la diminuzione registrata nel 2004 ( ,00 euro). In termini percentuali al settore è stato destinato il 15,8% dell intera dotazione finanziaria a fronte di un 6,5% del 2004 (Cipe 20/04) e di un 9,8% del 2003 (Cipe 17/03). CIPE 17/03 CIPE 20/04 CIPE 35/05 Provincia di Campobasso , ,00 Provincia di Isernia , , ,00 Totale difesa suolo , , ,00 Totale CIPE , , ,00 CIPE 17/03 CIPE 20/04 CIPE 35/05 Provincia di Campobasso 8,0% 4,2% 0,0% Provincia di Isernia 1,8% 2,2% 15,8% Totale difesa suolo 9,8% 6,5% 15,8% Totale CIPE 100,0% 100,0% 100,0% CIPE 17/03 CIPE 20/04 CIPE 35/05 Provincia di Campobasso 81,7% 65,3% 0,0% Provincia di Isernia 18,4% 34,7% 100,0% Totale difesa suolo 100,0% 100,0% 100,0% Il finanziamento consentirà di realizzare il terzo lotto di lavori. In particolare, il progetto esecutivo prevede: - strade di collegamento con la vasca di laminazione in località Ripaspaccata e piazzale a destra della diga; - manufatto di imbocco (briglia di monte); - canale di deviazione dell alveo; - griglia e manufatto di regolazione delle portate; - schermo di tenuta con iniezioni e cunicolo di ispezione; - scala di collegamento tra cunicolo di ispezione e pozzo; 6
7 - rilevato di sbarramento; - rinterro a monte dello sbarramento; - sistemazione delle sponde a valle dello sbarramento; - briglia di valle; - apparecchiature elettromeccaniche, impianti elettrici, monitoraggio e telecontrollo; - sistemazione a verde ed interventi di ripristino e valorizzazione ambientale; - espropriazione, lavorazioni accessorie e di completamento. Si evidenzia che il finanziamento del terzo lotto non consentirà la ultimazione dell intero progetto di messa in sicurezza del Fiume Volturno per il quale si stima occorrano ulteriori milioni di euro. 4. Coerenza programmatica (punto a, art delibera Cipe 35/05) L intervento individuato è coerente con le Misure Difesa suolo con la Misura 5.2 del POR Molise , con il del Programma ex art. 15 e con le opere già finanziate nelle precedenti delibere CIPE 20/2004 e 17/2003. E inoltre coerente e con l Asse 4 dell attuale POR 2007/2013. Dal punto di vista della programmazione settoriale, in particolare, la realizzazione della Vasca di espansione sul Torrente Cavaliere, in località Fossatella, nel Comune di Macchia di Isernia, è espressamente prevista nell Allegato 4 Programma interventi strategici dell Aggiornamento schemi previsionali e programmatici Programma interventi strategici ai sensi dell art. 2 del D.P.M n.331 ricompresso nel Piano Stralcio Difesa Alluvioni (P.S.D.A.) del bacino del Fiume Volturno, approvato in data dal Comitato Istituzionale dell Autorità di Bacino Nazionale dei Fiumi Liri Garigliano Volturno. Nell ambito del suddetto piano è stato valutato lo specifico contributo, in termini di mitigazione del rischio idraulico, conseguente all entrata in esercizio della suddetta Vasca di espansione. Il completamento dell opera in esame è altresì ritenuto prioritario nell ambito di un Intesa di programma, sottoscritta nel novembre 2003 dalla Regione Molise, dell Autorità di Bacino Nazionale dei fiumi Liri Garigliano Volturno, dal 7
8 Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro, dei Comuni di Sesto Campano e di Venafro, avente per oggetto l individuazione di un programma di azioni per la mitigazione del rischio idraulico dell Area venafrana del bacino del Fiume Volturno. Nel contesto sopra indicato l opera in questione, che completa ed integra sotto l aspetto funzionale l esistente Vasca di laminazione sul Fiume Volturno in località Ripaspaccata, consente di raggiungere nei termini prefissati l obiettivo di messa in sicurezza del territorio sotteso, in piena coerenza con gli strumenti di pianificazione territoriale. 5. Effetti economico-sociali degli interventi (punto b, art delibera Cipe 35/05) L intervento consentirà di ridurre il rischio di esondazione delle acque del Torrente Rava e del Fiume Volturno mettendo in sicurezza la popolazione residente, i manufatti e le attività produttive. L intervento consentirà la messa in sicurezza degli abitanti localizzati nella piana di Venafro e delle importanti attività economiche localizzate nei Comuni di Roccaravindola e di Pozzilli: lo scalo merci di Roccaravindola ed il Nucleo Industriale di Pozzilli. La ricaduta economico-sociale ed occupazione dell intervento sarà leggermente positiva anche se è difficile quantificarne l ammontare. E probabile che la realizzazione dell intervento, attraverso la riduzione del rischio di esondazione, garantirà il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e favorirà nuovi investimenti. Un ricaduta economica positiva si potrà registrare nei termini di incremento nel valore dei suoli che, grazie all intervento, potranno non essere più considerati a rischio di alluvione e pertanto, avere delle destinazioni d uso di maggior pregio. 8
9 6. Valutazioni di fattibilità degli interventi e sostenibilità ambientale (punti c e d, art delibera Cipe 35/05) L opera ha ottenuto le autorizzazioni sia da parte dell Assessorato Regionale all Urbanistica e Assetto del Territorio (autorizzazione n del ) sia del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Ufficio Centrale per i Beni Ambientali e Paesaggistici (Autorizzazione Ministeriale n del ), quest ultimo acquisito a seguito di istruttoria e di prescrizioni della sopraintendenza archeologica per i B.A.A.A.S. di Campobasso con nota n del Nella relazione di inserimento ambientale allegata al progetto esecutivo, si evidenziano le opere di mitigazione da apportare al piazzale di ingresso all alveo a valle della diga e delle opere accessorie. Sono inoltre proposti interventi di ingegneria naturalistica per il consolidamento del terreno attraverso la messa a dimora di arbusti (talee di salice) negli interstizi del pietrame. Tuttavia, poiché l opera rientra nell Allegato B punto 7 Progetti di infrastrutture, alla voce opere di regolazione del corso dei fiumi e dei torrenti ( ) destinati ad incidere sul regime delle acque ( ) si suggerisce di verificare se sono rispettate le prescrizioni indicate ai sensi dell art 3 comma 4 della legge regionale 21/2000 Disciplina della procedura di impatto ambientale. Si suggerisce, inoltre, di verificare con uno specifico studio le condizioni di fattibilità economica dell intero piano di messa in sicurezza dell area di Venafro, atteso che il finanziamento in questione consentirà la realizzazione del terzo lotto di lavori ma che per il completamento definitivo del progetto si stima occorrano ulteriori risorse. 9
10 Appendice: cartografia del progetto 10
11 11
Relazione tecnica Settore Risorse Naturali: acqua. risorse finanziarie FAS delibera Cipe 03/2006
Relazione tecnica Settore Risorse Naturali: acqua risorse finanziarie FAS delibera Cipe 03/2006 Novembre 2007 INDICE 1. Premessa... 3 2. La procedura di individuazione e di valutazione degli interventi...
DettagliRelazione tecnica Settore RICERCA E INNOVAZIONE. risorse finanziarie FAS delibera Cipe 03/2006
Relazione tecnica Settore RICERCA E INNOVAZIONE risorse finanziarie FAS delibera Cipe 03/2006 Novembre 2007 INDICE 1. Premessa... 3 2. La procedura di individuazione e di valutazione degli interventi...
DettagliRelazione tecnica Settore Scuola. risorse finanziarie FAS delibera Cipe 03/2006
Relazione tecnica Settore Scuola risorse finanziarie FAS delibera Cipe 03/2006 Novembre 2007 INDICE 1. Premessa... 3 2. La procedura di individuazione e di valutazione degli interventi... 3 3. Descrizione
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE della REGIONE CAMPANIA n. 50 del 17 agosto Atti della Regione PARTE I
A.G.C. 15 - Lavori Pubblici, Opere Pubbliche, Attuazione, Espropriazione - Deliberazione n. 1325 del 31 luglio 2009 Protocollo d'intesa tra la Regione Campania e la Provincia di Benevento in materia di
DettagliOpere di protezione e di mitigazione dei rischi idrogeologici nella Regione Sardegna Ing. Alberto Piras Direttore del Servizio Opere Idriche e
Direttore del Servizio Opere Idriche e Idrogeologiche (S.O.I.) Fabbisogno economico per le problematiche di dissesto idrogeologico rilevato dal Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.)approvato con Decreto
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 33/ 20 DEL
DELIBERAZIONE N. 33/ 20 DEL 5.9.2007 Oggetto: Deliberazione CIPE n. 3 del 22 marzo 2006 - Individuazione interventi. Il Presidente ricorda che, con la deliberazione della Giunta Regionale n. 41/1 del 30
DettagliRIASSETTO IDROGEOLOGICO E MITIGAZIONE DEI RISCHI NATURALI PRESENTI IN VAL TORREGGIO
1 RIASSETTO IDROGEOLOGICO E MITIGAZIONE DEI RISCHI NATURALI PRESENTI IN VAL TORREGGIO BACINO PRIORITARIO LEGGE VALTELLINA PROGETTO PRELIMINARE (dic. 2001) STUDIO D IMPATTO AMBIENTALE (nov. 2003) PROG.
DettagliRegione Molise DIREZIONE GENERALE DELLA GIUNTA REGIONALE IV DIPARTIMENTO SERVIZIO TUTELA AMBIENTALE INDIRIZZI DESTINATARI IN ALLEGATO
INDIRIZZI DESTINATARI IN ALLEGATO OGGETTO: Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) del Piano Regionale Integrato per la qualità dell Aria del Molise (P.R.I.A.Mo.) Conferenza pubblica di apertura fase
DettagliALLUVIONE 19 GENNAIO 2014
ALLUVIONE 19 GENNAIO 2014 Decreto Legge n 74/2014 Misure urgenti in favore delle popolazioni dell'emilia-romagna colpite dal terremoto e dai successivi eventi alluvionali verificatisi tra il 17 ed il 19
DettagliRelazione tecnica Settore Ambiente. risorse finanziarie FAS delibera Cipe 03/2006
Relazione tecnica Settore Ambiente risorse finanziarie FAS delibera Cipe 03/2006 Novembre 2007 INDICE 1. Premessa... 3 2. La procedura di individuazione e di valutazione degli interventi... 3 3. Descrizione
DettagliDELIBERAZIONE N. 20/ 38 DEL
DELIBERAZIONE N. 20/ 38 Oggetto: Programma unitario degli interventi urgenti di messa in sicurezza e mitigazione del rischio idrogeologico nei bacini idrografici dei comuni interessati e per il ripristino
DettagliDalle mappe di pericolosità e di rischio al Piano di gestione delle alluvioni Art. 7 della Direttiva 2007/60/CE e del D.lgs. n. 49 del
Dalle mappe di pericolosità e di rischio al Piano di gestione delle alluvioni Art. 7 della Direttiva 2007/60/CE e del D.lgs. n. 49 del 23.02.2010 Segretarie Tecnica dell Autorità di Bacino del Fiume Po
Dettagli1.5 - Miglioramento delle caratteristiche di stabilità e di sicurezza del territorio
1. Misura Sezione I Identificazione della misura 1.5 - Miglioramento delle caratteristiche di stabilità e di sicurezza del territorio 2. Fondo strutturale interessato FESR 3. Asse prioritario di riferimento
DettagliPr P og o e g t e t t o t o CR C e R I e AMO M O PA P
Progetto CReIAMO PA La valutazione di impatto ambientale degli interventi di sistemazione dei corsi d acqua L.P. 29 agosto 1988 n. 28: Disciplina della valutazione dell'impatto ambientale e ulteriori norme
DettagliMINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE REGIONE MOLISE PROTOCOLLO D INTESA TRA IL GOVERNO E LA REGIONE MOLISE
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE REGIONE MOLISE PROTOCOLLO D INTESA TRA IL GOVERNO E LA REGIONE MOLISE L anno 2008 il giorno.. del mese di.. tra Il Ministero delle Infrastrutture e La Regione Molise Vista
DettagliLa sicurezza idraulica per la Regione Lombardia. D. Fossati U.O. Difesa del suolo
La sicurezza idraulica per la Regione Lombardia D. Fossati U.O. Difesa del suolo Sicurezza idraulica e qualità delle acque del fiume Monza, 7 marzo 2015 Sviluppo urbanistico 1888-1980 Piano generale
Dettagli2) La tolleranza a sopportare le conseguenze di una situazione di rischio è sempre più ridotta e
Il rischio idraulico 1) Il RISCHIO è il prodotto di più fattori : - PERICOLOSITA dell evento naturale - VULNERABILITA ed ESPOSIZIONE del territorio colpito R = P x V x E (R = P x E) 2) La tolleranza a
Dettagli7. Il Piano di Assetto idrogeologico Le fasce fluviali
148 7. Il Piano di Assetto idrogeologico 7.1. Le fasce fluviali Il corso del fiume Lambro nel territorio del Comune di Giussano è interessata dalle fasce fluviali del Piano stralcio per Assetto Idrogeologico
DettagliVENETO - INTERVENTI SULLA RETE IDRAULICA DEL BACINO LUSORE
VENETO - INTERVENTI SULLA RETE IDRAULICA DEL BACINO LUSORE Completamento del corridoio ecologico di transizione fra area agricola e area industriale di Porto Marghera. Realizzazione opere idrauliche per
DettagliPROGETTAZIONE DI FATTIBILITA TECNICO-ECONOMICA DI UNA VASCA DI LAMINAZIONE DELLE PIENE DEL TORRENTE TROBBIA IN COMUNE DI GESSATE (MI)
PROGETTAZIONE DI FATTIBILITA TECNICO-ECONOMICA DI UNA VASCA DI LAMINAZIONE DELLE PIENE DEL TORRENTE TROBBIA IN COMUNE DI GESSATE (MI) Committenza: EDes Ingegneri Associati Nell ambito della gestione complessiva
DettagliINDICE 1. CRONOSTORIA INTERVENTI SU GUASTICCE DESCRIZIONE DEL PROGETTO CONFERENZA DEI SERVIZI FINANZIAMENTO...
INDICE 1. CRONOSTORIA INTERVENTI SU GUASTICCE...2 2. DESCRIZIONE DEL PROGETTO...3 3.CONFERENZA DEI SERVIZI...3 4. FINANZIAMENTO...4 4.1 QUADRO TECNICO ECONOMICO... 5 1. CRONOSTORIA INTERVENTI SU GUASTICCE
DettagliLINEE GUIDA PER I PIANI DI ADEGUAMENTO
LINEE GUIDA PER I PIANI DI ADEGUAMENTO Valido per il CRITERIO n. 1 e 2 (da consegnare entro il 7 agosto 2006) 1. DESCRIZIONE DELLA DERIVAZIONE IN ATTO 1.1 Inquadramento geografico della derivazione in
Dettagli50 MILIONI PER LE DIGHE
DIREZIONE GENERALE DEI LAVORI PUBBLICI Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020. Patto per lo Sviluppo della Regione Sardegna Linea d Azione 2.2.1 50 MILIONI PER LE DIGHE Deliberazione della Giunta Regionale
DettagliNODO CRITICO: SL01 Robassomero
CORSO D ACQUA: Stura di Lanzo TRATTO: da località Fornelli, a valle di Villanova Canavese, alla località Bruneri di Sopra, a monte di Caselle Torinese LUNGHEZZA DEL TRATTO: 7,5 km SUPERFICIE FASCIA FLUVIALE
Dettagli, il commissario dell'arcadis Flavio Cioffi e il commissario dell'autorità di Bacino del Sarno Pasquale Marrazzo.
E' stato firmato a Palazzo Santa Lucia tra la Regione Campania, l'arcadis e l'autorità di Bacino del Sarno il protocollo d'intesa del Grande Progetto "Completamento della riqualificazione e recupero del
DettagliDELIBERA CIPE 64/2013 I L C I P E
DELIBERA CIPE 64/2013 FONDO PER LO SVILUPPO E LA COESIONE (FSC): RIPROGRAMMAZIONE DI RISORSE ASSEGNATE CON LA DELIBERA N. 62/2011 - REGIONE CALABRIA. COPERTURA DELLE ESIGENZE DELLA SOCIETA FERROVIE DELLA
DettagliPROGRAMMA ATTUATIVO REGIONALE Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (PAR FSC) (DGR 1251 del 28/07/2008)
PROGRAMMA ATTUATIVO REGIONALE Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (PAR FSC) 2007-2013 (DGR 1251 del 28/07/2008) Aggiornamento delle tabelle finanziarie a seguito delle decisioni adottate dal Comitato di
DettagliCA (CP) SALVATORE GIUFFRE COMMISSARIO Autorità Portuale di Taranto
LA PIATTAFORMA LOGISTICA CA (CP) SALVATORE GIUFFRE COMMISSARIO Autorità Portuale di Taranto Taranto, 29.11.2010 La proposta, approvata dal CIPE, prevede la realizzazione dei seguenti interventi infrastrutturali
DettagliProvincia di Parma SETTORE TUTELA DEL TERRITORIO SERVIZIO PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
Provincia di Parma SETTORE TUTELA DEL TERRITORIO SERVIZIO PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE P.I.A.E. PIANO INFRAREGIONALE ATTIVITA ESTRATTIVE ai sensi dell art. 27 della L.R.24 marzo 2000 n.
DettagliLa coerenza del PSS con la programmazione territoriale
PROGETTO STRATEGICO SPECIALE (PSS) VALLE DEL FIUME PO Moncalieri, 10 ottobre 2008 La coerenza del PSS con la Mariella Olivier Direzione Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia PSS
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REDAZIONE DEL PROGETTO PRELIMINARE DELLE OPERE PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO SUL TORRENTE MENSOLA IN COMUNE DI FIRENZE tra REGIONE TOSCANA PROVINCIA DI FIRENZE AUTORITA
DettagliRegione Molise Il Presidente della Regione Commissario delegato
Regione Molise Il Presidente della Regione Commissario delegato PROGRAMMA PLURIENNALE DI INTERVENTI DIRETTI A FAVORIRE LA RIPRESA PRODUTTIVA DEL MOLISE ORDINANZA PCM N 3268/03 ART. 15 APPROVATO CON DELIBERA
DettagliCONSORZIO DI BONIFICA 10 SR Via Agnone n. 68, Lentini (SR)
CONSORZIO DI BONIFICA 10 SR Via Agnone n. 68, Lentini (SR) Relazione paesaggistica ai sensi dell'art. 3 del D.C.P.M. 12 dicembre 2005 approvato dall'osservatorio Regionale per la qualità del Paesaggio
DettagliSTUDIO DI FATTIBILITA AMBIENTALE
STUDIO DI FATTIBILITA AMBIENTALE INDICE 1 CARATTERISTICHE GENERALI...1 1.1 IL SISTEMA DELLE COMPETENZE TERRITORIALI...1 1.2 AMBIENTE NATURALE, SEMINATURALE, AGRICOLO...1 2 QUADRO PROGRAMMATICO A LIVELLO
DettagliBurc n. 16 del 13 Marzo 2015
REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO N.9 INFRASTRUTTURE, LAVORI PUBBLICI, POLITICHE DELLA CASA, ERP, ABR, RISORSE IDRICHE, CICLO INTEGRATO DELLE ACQUE SETTORE N.2 PROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTO
DettagliDelibera della Giunta Regionale n. 462 del 17/07/2018
Delibera della Giunta Regionale n. 462 del 17/07/2018 Dipartimento 50 - GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA Direzione Generale 3 - Direzione Generale autorità di gestione fondo euroepo di sviluppo regionale
DettagliLo schema idraulico generale dell impianto irriguo del Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro (Isernia) è riportato nella figura 1 che segue.
PREMESSA 1.1 - La presente Relazione riguarda i calcoli di verifica idraulica della condotta adduttrice primaria dell impianto irriguo del Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro (Isernia), in particolare
DettagliDELIBERAZIONE N. 60/1 DEL
Oggetto: Programmazione Unitaria 2014-2020. Strategia 5 "Il territorio e le reti infrastrutturali". Programma di Intervento: 9 - Infrastrutture - POR FESR 2014-2020 Asse VI, Azione 6.3.1. Approvazione
DettagliLA NORMATIVA SULLA DIFESA DEL SUOLO
LA NORMATIVA SULLA DIFESA DEL SUOLO R.D. 25 luglio 1904, n. 523 - Testo Unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie. R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775 - Testo Unico
DettagliFondo per le Aree Sottoutilizzate
Fondo per le Aree Sottoutilizzate Responsabile del Progetto Monitoraggio Seminario di Direzione 29 maggio 2007 Legge 662/1996 Intesa Istituzionale di Programma L accordo tra amministrazione centrale, regionale
DettagliAndrea Bianco (ISPRA) e Gabriela Scanu (MATTM)
Un Patto per i nostri fiumi: dalla politica dell emergenza alla prevenzione Venezia Mestre, 19 Novembre 2014 Andrea Bianco (ISPRA) e Gabriela Scanu (MATTM) Obiettivi e Risultati del Gruppo di lavoro 1
DettagliPOR CALABRIA FESR FSE CRITERI DI SELEZIONE DELLE OPERAZIONI
Allegato 5 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE CALABRIA POR CALABRIA FESR FSE2014-2020 CRITERI DI SELEZIONE DELLE OPERAZIONI Asse V Prevenzione dei rischi Priorità di investimento 5.b - Promuovere
DettagliRISORSE DESTINATE A INTERVENTI DI RIDUZIONE DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO
RISORSE DESTINATE A INTERVENTI DI RIDUZIONE DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO ELEMENTI INFORMATIVI DELLA STRUTTURA DI MISSIONE CONTRO IL DISSESTO IDROGEOLOGICO E PER LO SVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURE IDRICHE Audizione
DettagliAccordo-quadro per la Difesa Attiva del Territorio della Comunità Montana Cinque Valli Bolognesi. Implementazione 2008.
Comuni di Castiglione dei Pepoli Loiano Monghidoro Monterenzio Monzuno Pianoro San Benedetto Val di Sambro Sasso Marconi SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE CERTIFICATO REG. N. IT- 40886 UNI EN ISO 14001:2004
DettagliLa prevenzione e la manutenzione idraulica a quarant'anni dall'alluvione di Firenze
La prevenzione e la manutenzione idraulica a quarant'anni dall'alluvione di Firenze Firenze 8.11.2006 Le iniziative dei consorzi di bonifica toscani Ing. Francesco Piragino Gestione territoriale La PIANIFICAZIONE
DettagliUfficio Operativo di Alessandria. Indice. 1. Premessa Descrizione dell intervento Procedure di intervento... 7 ALLEGATI...
Ufficio Operativo di Alessandria Indice 1. Premessa... 2 2. Descrizione dell intervento... 5 3. Procedure di intervento... 7 ALLEGATI... 8 1 Ufficio Operativo di Alessandria 1. Premessa Il tratto cittadino
DettagliRegione Campania Programma Operativo FESR Asse 6 Obiettivo Operativo 6.1 Programma PIU Europa
Allegato G Regione Campania Programma Operativo FESR 20072013 Asse 6 Obiettivo Operativo 6.1 Programma PIU Europa SCHEDA DI SINTESI INTERVENTI AUTORITÀ CITTADINA DI ERCOLANO Lavori di Riqualificazione
DettagliPIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO DEL PARCO NATURALE DEI COLLI DI BERGAMO
PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO DEL PARCO NATURALE DEI COLLI DI BERGAMO DICHIARAZIONE DI SINTESI FINALE ai sensi della L.R. 12/2005, della DCR 351/2007 e della DGR 761/2010 e dell art. 17 c. 1 lett.
DettagliDelibera della Giunta Regionale n. 833 del 28/12/2017
Delibera della Giunta Regionale n. 833 del 28/12/2017 Dipartimento 50 - GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA Direzione Generale 6 - Direzione Generale per l'ambiente, la difesa del suolo e l'ecosistema U.O.D.
DettagliCITTA METROPOLITANA DI NAPOLI. DELIBERAZIONE del SINDACO METROPOLITANO
CITTA METROPOLITANA DI NAPOLI DELIBERAZIONE del SINDACO METROPOLITANO Oggetto: Grande Progetto Completamento della riqualificazione e recupero del fiume Sarno Lotto 2 - Conferenza di servizi ai sensi dell
DettagliDecreto del Presidente della Giunta Regionale N 164 del 27 Ottobre 2014
REGIONE TOSCANA Decreto del Presidente della Giunta Regionale N 164 del 27 Ottobre 2014 Oggetto: L.R. 53/2001 - Nomina di Commissario Ad Acta relativa all'intervento di realizzazione di cassa di espansione
DettagliELENCO DEGLI INTERVENTI PRIORITARI PER IL CORRETTO ASSETTO DEL COMPRENSORIO (comprensorio 16)
Rif. 23G-46 23H-44 23B xxx Rif. RT Titolo e località Interventi per la mitigazione del rischio idraulico sul Torrente Gavine in Comune di Sesto Fiorentino II Lotto "adeguamento arginature da autostrada
DettagliI PIANI COMUNALI DELLE ACQUE
I PIANI COMUNALI DELLE ACQUE STRUMENTI DI SICUREZZA IDRAULICA E OPPORTUNITÀ PER LA RIGENERAZIONE DEL TERRITORIO ROVIGO 13 giugno 2015 1 Tema: Sicurezza idraulica del territorio comunale mediante: - regolamentazione
DettagliIncontri di informazione pubblica
Piano di Gestione del rischio di alluvioni Distretto Idrografico Padano Incontri di informazione pubblica Parma, 21 maggio 2015 LA RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE NEI CONTRATTI DI FIUME IN LOMBARDIA Mario Clerici
DettagliProgrammi Triennali
Programmi Triennali 0-0 SCHEDA N TABULATO N - OPERE DI DIFESA DEL SUOLO MITIGAZIONE FENOMENI DI ALLAGAMENTO INDOTTI DAL TORRENTE RINO-MUSIA E DALLE ASTE IDRICHE AD ESSO EB00000 AFFERENTI NEI COMUNI DI
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO SERVIZIO BACINI MONTANI Prot. n. DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 981 DI DATA 14 Dicembre 2015 O G G E T T O: Difese di sponda sinistra del fiume Adige nel Comune di Trento
Dettagli13 ottobre 2016 Sala 5 Regione Emilia-Romagna Viale Silvani 6 - Bologna. Conferenza programmatica
ALLEGATO A 13 ottobre 2016 Sala 5 Regione Emilia-Romagna Viale Silvani 6 - Bologna Conferenza programmatica Parere in merito alle modifiche al Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico (PSAI): V6. Adozione
DettagliInterventi di riordino idraulico e riqualificazione del fiume Olona nel tratto urbano Rho - Pero
Interventi di riordino idraulico e riqualificazione del fiume Olona nel tratto urbano Rho - Pero A. Paoletti, C. Passoni (*), A. Lombardi (**), C. Veronelli (***) (*) ETATEC Studio Paoletti (Società d
DettagliSchema di progetto di Variante al P.A.I. finalizzata alla delimitazione delle fasce fluviali del Torrente Seveso
Schema di progetto di Variante al P.A.I. finalizzata alla delimitazione delle fasce fluviali del Torrente Seveso Piani, Studi e progetti di riferimento Cesano Maderno 31 gennaio 2017 Marina Credali Piani,
DettagliCONFERENZA STATO-REGIONI Seduta del 19 aprile 2001
CONFERENZA STATO-REGIONI Seduta del 19 aprile 2001 Repertorio Atti n. 1239 del 19 aprile 2001 Oggetto: Accordo tra il Ministro per i beni e le attività culturali e le Regioni e le Province autonome di
DettagliAutorità di Bacino del Fiume Arno
Autorità di Bacino del Fiume Arno Modello idraulico dell asta principale del fiume Arno nel tratto della pianura di Firenze compreso tra Nave di Rosano e la confluenza con il fiume Ombrone, al fine dell
DettagliPROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO SOTTOMISURA 5.1
SOTTOMISURA 5.1 Sostegno a investimenti in azioni preventive volte a ridurre le conseguenze delle probabili calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici. La Sottomisura si pone l obiettivo
DettagliN DESCRIZIONE DELL'OPERA DISTRETTO
SCHEDA N VIA V. EMANUELE II N - 0 CALCINATO (BS) TABULATO N - OPERE DI DIFESA DEL SUOLO N DESCRIZIONE DELL'OPERA 0 0 0 DISTRETTO SPONDA SINISTRA DEL FIUME CHIESE NEL TERRITORIO RICADENTE IN COMUNE DI LONATO.
DettagliREGIONE PIEMONTE BU37S2 11/09/2014
REGIONE PIEMONTE BU37S2 11/09/2014 Codice DB1015 D.D. 19 giugno 2014, n. 200 Istanza in data 25 luglio 2006 della ditta Edil Samar S.r.l. di concessione di derivazione d'acqua per una portata pari a 156
DettagliMinistero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Regione Umbria
Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e Regione Umbria SECONDO ATTO INTEGRATIVO ALL ACCORDO DI PROGRAMMA F I N A L I Z Z A T O A L L A P R O G R A M M A Z I O N E E A L F I N
Dettagli13 ottobre 2016 Sala 5 Regione Emilia-Romagna Viale Silvani 6 - Bologna. Conferenza programmatica
ALLEGATO A 13 ottobre 2016 Sala 5 Regione Emilia-Romagna Viale Silvani 6 - Bologna Conferenza programmatica Parere in merito alle modifiche al Piano stralcio per il bacino del Torrente Samoggia - Aggiornamento
DettagliGLI INTERVENTI DI SISTEMAZIONE IDRAULICO-FORESTALE NELLA PREVENZIONE DEI RISCHI NATURALI LE LINEE DI AZIONE DELLA REGIONE PIEMONTE.
DIREZIONE OPERE PUBBLICHE DIFESA DEL SUOLO ECONOMIA MONTANA E FORESTE GLI INTERVENTI DI SISTEMAZIONE IDRAULICO-FORESTALE NELLA PREVENZIONE DEI RISCHI NATURALI LE LINEE DI AZIONE DELLA REGIONE PIEMONTE
DettagliRete Idrografica), e relative misure di salvaguardia - Comune di Zola Predosa; IL COMITATO ISTITUZIONALE
Delibera n. 3/3 OdG 4 Piano Stralcio per il bacino del Torrente Samoggia - aggiornamento 2007 - Presa d'atto della non presentazione di osservazioni e conclusiva adozione delle modifiche: V3. perimetrazione
DettagliObiettivo "Investimenti in favore della crescita e dell occupazione" Programma operativo della Regione Lombardia Fondo Sociale Europeo (FSE)
Obiettivo "Investimenti in favore della crescita e dell occupazione" Programma operativo della Regione Lombardia Fondo Sociale Europeo (FSE) 201-2020 Decisione C(201) 10098 del 17/12/201 CCI 201IT0SFOP007
DettagliDelibera CIPE 107 del 26 ottobre 2012 ( G.U. del ) FONDO SVILUPPO E COESIONE (FSC) MODIFICA PUNTI 2.1 E 3.1 DELLA DELIBERA N.
Delibera CIPE 107 del 26 ottobre 2012 ( G.U. del 23.1. 2013) FONDO SVILUPPO E COESIONE (FSC) MODIFICA PUNTI 2.1 E 3.1 DELLA DELIBERA N. 41/2012 I L C I P E VISTI gli articoli 60 e 61 della legge 27 dicembre
DettagliALLEGATO ALLA DELIBERA N DEL 6 SETTEMBRE 2012 TABELLA A TABELLA DI VARIAZIONE DELLO STATO DI PREVISIONE
ALLEGATO ALLA DELIBERA N. 1540 DEL 6 SETTEMBRE 2012 TABELLA A TABELLA DI VARIAZIONE DELLO STATO DI PREVISIONE DELLE ENTRATE DEL BILANCIO DELL ESERCIZIO 2012 In aumento: TITOLO I ENTRATE ORDINARIE- CORRENTI
DettagliREG. (UE) 1305/2013 PROGRAMMA NAZIONALE DI SVILUPPO RURALE MISURA
REG. (UE) 1305/2013 PROGRAMMA NAZIONALE DI SVILUPPO RURALE 2014-2020 MISURA 4 - Investimenti in immobilizzazioni materiali SOTTOMISURA 4.3 - Investimenti in infrastrutture per lo sviluppo l ammodernamento
DettagliGestione sostenibile delle risorse idriche superficiali e sotterranee INQUINAMENTO DELLE ACQUE PROVOCATO DA NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA
INQUINAMENTO DELLE ACQUE PROVOCATO DA NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA Uno dei temi afferenti alla problematica della Gestione sostenibile delle acque sotterranee e di superficie è quello dell Inquinamento
DettagliLA PROGRAMMAZIONE. 1
LA PROGRAMMAZIONE 1 Funzione della programmazione Con la programmazione il soggetto pubblico fissa i propri obiettivi e le modalità con cui andranno realizzati al fine di rispettare i criteri della massima
DettagliAUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE
AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE CRITERI E DIRETTIVE IN MATERIA DI ASPORTAZIONE DI MATERIALI LITOIDI DAI CORSI D ACQUA DEI BACINI IDROGRAFICI REGIONALI Documento approvato con DGR 226 del 6.3.2009
DettagliESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 8 ) Delibera N.727 del DIREZIONE GENERALE POLITICHE TERRITORIALI E AMBIENTALI
REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 15-10-2007 (punto N. 8 ) Delibera N.727 del 15-10-2007 Proponente MARCO BETTI DIREZIONE GENERALE POLITICHE TERRITORIALI E AMBIENTALI
DettagliLa gestione idrogeologica dei torrenti nell area metropolitana milanese. TITOLO Smaltimento e controllo delle acque
La gestione idrogeologica dei torrenti nell area metropolitana milanese. TITOLO Smaltimento e controllo delle acque Mario Fossati Consorzio Est Ticino Villoresi COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA: CONVENZIONE
DettagliPROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI SECONDO L ART. 2 DEL PROTOCOLLO D INTESA
PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI SECONDO L ART. 2 DEL PROTOCOLLO D INTESA Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile Servizio coordinamento programmi speciali e presidi di competenza Dott.ssa
DettagliINAUGURAZIONE OPERE. Capoterra, 22 marzo I LOTTO - Dalla foce verso monte
INAUGURAZIONE OPERE Capoterra, 22 marzo 2017 Sistemazione idraulica del Rio San Girolamo -Masone Ollastue interventi di ricostruzione delle opere pubbliche danneggiate nelle località Poggio dei Pini ed
DettagliIL PAR FSC
IL PAR FSC 2007-2013 (come modificato dalla DGR n. 8-6174 del 29 luglio 2013) Livio Dezzani Direzione Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia Regione Piemonte La riprogrammazione
DettagliAllegati. Allegato 2 Schede interventi
Osservatorio Regionale sui Trasporti, la logistica e le infrastrutture in Molise Allegati Allegato 2 Schede interventi SS 17: Progetto esecutivo del viadotto Castiglione 1 Obiettivo dell intervento La
DettagliInformazioni personali. Esperienza professionale CURRICULUM VITAE IN F ORMATO EUROPEO
CURRICULUM VITAE IN F ORMATO EUROPEO Informazioni personali Cognome/Nome Giannuzzi Sandro Indirizzo(i) Via F. Pinto n. 48, 84124, Salerno, Italia Telefono(i) 089/2963839 Mobile: 334/6798727 Fax 089/2580752
DettagliI Programmi Comunitari 2014-2020
I Programmi Comunitari Dalle scelte strategiche le opportunità da cogliere per i Consorzi di Bonifica Mario Toteda PER VALUTARE QUANTO PREVEDE IL PROGRAMMA BISOGNA FARE UN CONFRONTO FRA IL PSR INIZIALE:
DettagliMANIFESTAZIONE D INTERESSI. PIRAP PARCO NAZIONALE DEL CILENTO e VALLO di DIANO. P rogetto I ntegrato R urale per le A ree P rotette
PIRAP PARCO NAZIONALE DEL CILENTO e VALLO di DIANO MANIFESTAZIONE D INTERESSI PIRAP Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano Capofila del Partenariato Pubblico: Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo
DettagliASSOCIAZIONE DEI CONSORZI DI BONIFICA DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA CONSORZIO DI BONIFICA PIANURA FRIULANA
ASSOCIAZIONE DEI CONSORZI DI BONIFICA DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA CONSORZIO DI BONIFICA PIANURA FRIULANA PROGETTO DI FATTIBILITÀ TECNICA ED ECONOMICA INTERVENTO URGENTE DI PROTEZIONE CIVILE DI
DettagliIL DIRETTORE DEL SERVIZIO
IL DIRETTORE DEL SERVIZIO VISTA RICHIAMATA VISTE RILEVATO la domanda n. 0022149/10 del 30.9.2010 presentata dal legale rappresentante del Consorzio Irriguo San Marco, corredata dal progetto a firma del
DettagliREGIONE MOLISE GIUNTA REGIONALE
REGIONE MOLISE GIUNTA REGIONALE Modello B (Atto d iniziativa delle Strutture dirigenziali che non ha oneri finanziari) Seduta del 23-05-2017 DELIBERAZIONE N. 180 OGGETTO: RISORSE FSC 2000-2006 - ACCORDO
Dettagli6. ANALISI DELLA PROGRAMMAZIONE E DELLA PIANIFICAZIONE SOVRACOMUNALE E SETTORIALE
6. ANALISI DELLA PROGRAMMAZIONE E DELLA PIANIFICAZIONE SOVRACOMUNALE E SETTORIALE Per il reperimento delle informazioni necessarie il Documento di Piano ed il Rapporto Ambientale si avvalgono in via prioritaria
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA PROGETTO STRATEGICO SPECIALE VALLE DEL FIUME PO
giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 2368 del 04 agosto 2009 pag. 1/5 PROTOCOLLO DI INTESA PER L ATTUAZIONE DEL PROGETTO STRATEGICO SPECIALE VALLE DEL FIUME PO TRA IL MINISTERO DELLO SVILUPPO
DettagliQUADRO DI SINTESI PER CATEGORIE DI OPERE
Scheda 1 QUADRO DI NTE PER CATEGORIE DI OPERE TIPOLOGIA DI INTERVENTO (TABELLA 1) Codice CATEGORIE DI OPERE (TABELLA 2) Codice FINALITA' E RISULTATI ATTE Fabbisogno espresso in valori Assoluti Risorse
DettagliSCHEDA PROGETTO BANDIERA CONTENUTI
SCHEDA PROGETTO BANDIERA Requisiti: - respiro temporale di medio-lungo termine - coinvolgimento di più soggetti (possibilmente integrazione pubblico-privato) - intersettorialità / multidisciplinarità (non
DettagliDOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE
CONSORZIO DI BONIFICA TERRE D APULIA (Bari) DOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE (Linea Guida n. 1, di attuazione del D. Lgs. 50/2016) CUP D72B800010006 CIG 7558184ABD Interventi di manutenzione straordinaria
DettagliDeliberazione Giunta Regionale n. 215 del 18/05/2016
Deliberazione Giunta Regionale n. 215 del 18/05/2016 Dipartimento 51 - Programmazione e Sviluppo Economico Direzione Generale 16 - Autorità di Gestione Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Oggetto dell'atto:
DettagliDELIBERAZIONE N. 30/52
Oggetto: Programma di spesa fondi di cui al P.O. F.E.S.R. 2007-2013. 2013. Asse IV Obiettivo operativo 4.1.3. Linea di attività 4.1.3.a. Progetto per la realizzazione del sito di raccolta in località San
DettagliSezione I Identificazione della misura
Sezione I Identificazione della misura 1. Misura 1.4 - Gestione delle risorse idriche in agricoltura (Articolo 33 trattino 8 Reg. (CE) 1257/99) 2. Asse prioritario di riferimento Risorse Naturali 3. Fondo
Dettagli5. PIANO FINANZIARIO
5. PIANO FINANZIARIO 5.1 Piano Finanziario Il Programma pluriennale di interventi volto a favorire la ripresa produttiva nel territorio regionale persegue, da un punto di vista programmatico, l obiettivo
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 50
DECRETO 1 dicembre 2011, n. 214 14.12.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 50 Atto Integrativo dell Accordo di Programma Valo rizzazione del patrimonio archeologico di Cor tona attraverso
DettagliIL CONSIGLIO COMUNALE
Oggetto: Piano Operativo Comunale (POC). Adozione ai sensi dell art. 34 della Legge Regionale n. 20 del 24.03.2000 Disciplina generale sulla tutela e l uso del territorio. IL CONSIGLIO COMUNALE Premesso
DettagliRelazione Tecnica Settore Reti e nodi di servizio risorse finanziarie FAS delibera Cipe 35/2005
Relazione Tecnica Settore Reti e nodi di servizio risorse finanziarie FAS delibera Cipe 35/2005 riprogrammazione 30 ottobre 2008 INDICE 1. Premessa... 3 2. La procedura di individuazione e di valutazione
DettagliConsorzio di Bonifica dell Agro Pontino
Consorzio di Bonifica dell Agro Pontino Latina - Corso G. Matteotti n. 0 DELIBERAZIONE N. 89/C OGGETTO: Piano triennale 208-2020 ed elenco annuale 208 dei lavori di competenza consortile. VISTA la Legge
Dettagli