La radioattività negli alimenti

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1 La radioattività negli alimenti Gli alimenti Per ottemperare alle regolamentazioni nazionali ed europee viene monitorata la radioattività presente nei principali alimenti distribuiti in Lombardia. Ogni anno sono sottoposti a misura radiometrica oltre 400 campioni degli alimenti più comuni, scelti in base alle indicazioni del piano regionale di monitoraggio. Gli alimenti sono prelevati in grandi centri di distribuzione e non sono necessariamente prodotti in Lombardia in quanto viene privilegiato il criterio del campionamento al consumo. Il monitoraggio degli alimenti è condotto in collaborazione con le ASL e la Sanità Regionale. Si ricercano i gamma emetitori, come il cesio 137, e in alcuni casi lo stronzio 90. Gli alimenti Le matrici alimentari, indicate nella Raccomandazione 2000/473/Euratom, da analizzare nell ambito della rete di monitoraggio della radioattività ambientale sono: Acqua potabile componente dell alimentazione umana il cui controllo è previsto dal D.L.vo 31/01 Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alle acque destinate al consumo umano, che prevede esplicitamente l obbligo di verificare il valore di alcuni parametri legati alla radioattività non solo di origine artificiale. Per maggiori dettagli si rimanda alla scheda acque potabili. Latte componente importante nell alimentazione umana e dei bambini in modo particolare, indicatore di eventuali fenomeni di radiocontaminazione ambientale. Il latte viene trattato più diffusamente in una specifica scheda (vedi: il latte vaccino). Alimenti solidi alimenti costituenti (o componenti) della dieta umana rappresentativi della dieta nazionale e regionale; per le derrate alimentari, la Raccomandazione 2000/473 prevede l esecuzione di misure sui singoli ingredienti selezionati tra i più importanti (CEVAD, 1998) del pasto medio italiano (elenco e consumi medi sono riportati in Tabella 1) assicurando, in questo modo, la rappresentatività del campionamento rispetto alla dieta tipo della popolazione lombarda. È prevista, inoltre, la misura del pasto completo che si consuma in una mensa scolastica o aziendale. Il monitoraggio degli alimenti viene eseguito di concerto con le ASL che si occupano del prelievo degli alimenti secondo uno schema concordato tra ARPA e la Direzione Generale Sanità della Regione. Il piano di monitoraggio della radioattività negli alimenti prevede l esecuzione di controlli dei principali componenti della dieta umana (per lo più prodotti non derivati) allo scopo di stimare la dose alla popolazione. Il criterio di selezione dei

2 prodotti da sottoporre a controllo è pertanto quello del largo consumo: vengono prelevati presso grossi centri di distribuzione (tipicamente mercati generali) gli alimenti pronti per la vendita sul territorio regionale, anche se prodotti in altre regioni. La scelta del tipo di frutta e verdura da analizzare viene effettuato secondo il criterio della stagionalità. Le analisi sono dirette principalmente alla misura dei radionuclidi gamma emettitori, compreso il cesio 137, che costituiscono la stragrande maggioranza delle sostanze radioattive esistenti. In alcuni casi specifici viene effettuata anche la misura dello stronzio 90, che oltre al cesio 137 è l altro elemento radioattivo che è ancora possibile misurare in tracce in alcuni tipi di alimenti. Riportiamo di seguito una breve sintesi dei risultati delle misure effettuate (principalmente riferite al cesio 137). CONCLUSIONI Il piano di monitoraggio degli alimenti di ARPA Lombardia copre tutto il territorio regionale e soddisfa i criteri imposti dalla regolamentazione nazionale ed europea. Nel 2012 sono stati analizzati 425 campioni alimentari per la ricerca di gamma emettitori (in particolare cesio 137). In 28 campioni (principalmente di latte vaccino) è stato ricercato anche l isotopo stronzio 90. Nella maggior parte dei campioni la radioattività artificiale è risultata inferiore a quanto misurabile. Nei casi in cui sono stati rilevati i radioisotopi artificiali cesio 137 e stronzio 90, le concentrazioni misurate sono così piccole da non rendere ipotizzabili rischi alla salute umana. Le quantità rilevate sono compatibili con gli strascichi lasciati in ambiente dall incidente di Chernobyl e dai test nucleari in atmosfera degli anni 60.

3 Tabella 1 Consumi medi giornalieri per i principali alimenti della dieta italiana (grammi) Alimento Lattanti Bambini Adulti CEREALI LATTE DERIVATI DEL LATTE CARNI BOVINE CARNI OVINE 2 3 CARNI SUINE PESCE POLLAME UOVA VEGETALI A FOGLIA ALTRI VEGETALI FRUTTA OLIO ACQUA POTABILE VINO 250 Figura 1 Cesio 137 negli alimenti: ripartizione per matrice del tipo di campioni analizzati (anno 2012)

4 BACCHE: 3 PESCI E MOLLUSCHI: 32 PASTO MEDIO: 22 ACQUA: 30 CARNE: 50 FRUTTA E VERDURA: 94 CEREALI E DERIVATI: 32 LATTE E DERIVATI: 162 Figura 2 Cesio 137 negli alimenti: numero e tipo di campioni analizzati per provincia (anno 2012) 40 ACQUA CARNE LATTE E DERIVATI CEREALI E DERIVATI FRUTTA E VERDURA PESCI E MOLLUSCHI BACCHE PASTO MEDIO BG BS CO CR LC LO MB MI MN PV SO VA

5 Figura 3 Cesio 137 negli alimenti: ripartizione del numero di campioni analizzati per provincia (anno 2012) VA: 13 BG: 47 SO: 62 BS: 30 PV: 27 CO: 28 MN: 22 CR: 56 MI: 113 MB: 0 LC: 13 LO: 14 Tabella 2 Riassunto delle determinazioni di cesio 137, stronzio 90 attività alfa e beta totale effettuate nel 2012 sugli alimenti e sull acqua potabile

6 Sono riportate le macrocategorie e le singole matrici analizzate (prima e seconda colonna), il numero di campioni analizzati per singola matrice (terza colonna) e il numero di campioni che hanno dato risultati rispettivamente inferiori e superiori alla minima attività rivelabile (MAR) in quarta e quinta colonna. Nelle ultime due colonne sono riportati i valori medi e massimi di concentrazione dei radionuclidi, considerando i soli risultati superiori alla MAR. Cesio 137 Categoria Matrice N. campioni N. camp. < MAR N. camp. > MAR Att. media ( > MAR) Att. max. (> MAR) ACQUA ACQUA POTABILE RETE ,0003 0,0003 CARNE BOVINA ,66 7,2 CARNE CARNE POLLAME CARNE SUINA ,08 0,09 LATTE E DERIVATI CEREALI E DERIVATI LATTE ,14 0,23 DERIVATI DEL LATTE CEREALI DERIVATI DEI CEREALI FRUTTA FRUTTA E VERDURA ORTAGGI VERDURA FOGLIA LARGA ,07 0,11 PESCI E MOLLUSCHI PESCE ACQUA DOLCE ,45 4 MOLLUSCHI COZZE PRODOTTI SPONTANE BACCHE ,47 1,57 PASTO PASTO COMPLETO ,4 0,4 Stronzio 90 Categoria Matrice N. campioni N. camp. < MAR N. camp. > MAR ACQUA ACQUA POTABILE RETE Att. media ( > MAR) Att. max. (> MAR) LATTE E DERIVATI LATTE ,024 0,057 PASTO PASTO COMPLETO ,026 0,0315 Attività totale Categoria Matrice N. campioni N. camp. < MAR N. camp. > MAR Att. media ( > MAR) Att. max. (> MAR) ACQUA ACQUA POTABILE RETE ,099 0,118 Attività totale Categoria Matrice N. campioni N. camp. < MAR N. camp. > MAR Att. media ( > MAR) Att. max. (> MAR) ACQUA ACQUA POTABILE RETE ,076 0,087

7 Figura 4 Concentrazione di cesio 137 nella carne bovina Il valore di riferimento per tutti i campioni di alimenti, indicato nel Regolamento Europeo 733/2008 modificato dal Regolamento 1409/2009, è pari a 600 per la somma di cesio 137 e cesio 134. Dal 1998 quasi tutte le misure hanno fornito risultati inferiori alla minima attività rivelabile (vedi anche Fig. 5 in cui è riportato il dettaglio dei risultati relativi al 2012) Attività Cesio 137 Valori <MAR Figura 5 Concentrazione di cesio 137 nella carne bovina nell anno ,35 0,30 Valori misurati Valori inferiori alla sensibilità analitica 0,25 0,20 0,15 0,10 0,05 0,00 gen 12 feb 12 mar 12 apr 12 mag 12 giu 12 lug 12 ago 12 set 12 ott 12 nov 12 dic 12

8 Figura 6 Concentrazione di cesio 137 nella carne suina e nel pollame nell anno 2012 Nel 2012 tutte le misure hanno fornito risultati inferiori alla minima attività rivelabile, sia nei campioni di carne suina che in quelli di pollame. 0,35 0,30 0,25 SUINA <MAR POLLAME <MAR 0,20 0,15 0,10 0,05 0,00 I trimestre II trimestre III trimestre IV trimestre Figura 7 Concentrazione di cesio 137 e stronzio 90 nel pasto medio nell anno 2012 Nei campioni di pasto medio la concentrazione di cesio 137 è sempre risultata inferiore alla minima attività rivelabile. La concentrazione di stronzio 90 è risultata misurabile, ma i valori rilevati sono estremamente piccoli e non comportano alcun tipo di rischio.

9 0,060 0,050 Cs 137 (Valori <MAR) Sr 90 0,040 0,030 0,020 0,010 0,000 I trimestre II trimestre III trimestre IV trimestre

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