Emilia Romagna. Il Piano Nazionale della Prevenzione e la programmazione della prevenzione nella Regione Lazio
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- Claudio Riccardi
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1 Il Piano Nazionale della Prevenzione e la programmazione della prevenzione nella Regione Lazio Annalisa Rosso Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva Sapienza Università di Roma Emilia Romagna Giornata dei medici in formazione specialistica in Igiene e Medicina Preventiva Roma, 17 maggio 2013
2 Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) Il 29 aprile 2010 la Conferenza Stato-Regioni ha approvato l'intesa sul Piano nazionale della prevenzione come parte integrante del Piano sanitario nazionale. L Intesa ha previsto che le Regioni si impegnassero ad adottare, entro il 30 settembre 2010, il Piano Regionale di Prevenzione (PRP) per la realizzazione degli interventi previsti dal PNP. Pagina 2
3 La programmazione regionale della prevenzione L Intesa Stato-Regioni sancisce: La continuità della progettazione rispetto al PNP e successive proroghe Lo sviluppo di ciascuna delle macro-aree individuate dal PNP e, al loro interno, di un congruo numero di linee di intervento con il coinvolgimento di una quota significativa del target potenziale La messa a regime dei sistemi di sorveglianza previsti dal PNP (PASSI, Okkio alla salute, HBSC, PASSI d Argento) Pagina 3
4 Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 4 macro-aree di intervento: Medicina predittiva Prevenzione universale Prevenzione della popolazione a rischio Prevenzione delle complicanze e delle recidive di malattia 22 linee di intervento generali Pagina 4
5 PNP: ruoli e principi di fondo Le Regioni contribuiscono attivamente alla determinazione delle linee strategiche e danno corso al lavoro previsto dal PNP, mentre il Ministero esplica una funzione di supporto, anche attraverso il CCM e il coordinamento degli organi tecnico-scientifici centrali (Legge costituzionale n.3 del 2001) I contenuti e gli obiettivi del nuovo PNP e dei corrispondenti Piani regionali della prevenzione (PPR), dovranno trovare posto rispettivamente nel PSN e nei piani sanitari regionali. Gli specifici provvedimenti già adottati in materia di prevenzione costituiranno riferimento per la stesura dei PRP (es. programma «Guadagnare Salute»). Pagina 5
6 PNP: ruoli e principi di fondo (2) Le linee operative individuate devono da una parte essere fondate, per quanto possibile, su evidenze scientifiche acquisite e riportate in letteratura, dall'altra sottoporsi al vaglio della valutazione di efficacia, non solo di processo ma anche di risultato Necessità che i piani poggino su schemi basati sul project cycle management Pagina 6
7 Progetto Ministero della Salute «Analisi ragionata dei piani regionali della prevenzione (PRP) previsti dal Piano Nazionale della Prevenzione (PNP)» Obiettivi Affiancare alla valutazione istituzionale svolta dal Centro nazionale per la prevenzione e il Controllo delle Malattie (CCM) una rilettura dei Piani Regionali della Prevenzione (PRP) attraverso l utilizzo di uno strumento di analisi che si ispira ai principi dell Evidence Based Prevention (EBP) Ottenere da questa analisi dei risultati che potrebbero essere utili ai fini di future riprogrammazioni dei PRP Pagina 7
8 Progetto Ministero della Salute «Analisi ragionata dei piani regionali della prevenzione (PRP) previsti dal Piano Nazionale della Prevenzione (PNP)» Metodi Costituzione di un Tavolo Tecnico multidisciplinare Elaborazione di una griglia di analisi evidencebased Esame dettagliato e specifico dei diversi PRP e dei singoli progetti contenuti all interno di ciascuno di essi attraverso la griglia di analisi programmazione della prevenzione nella Regione Lazio Pagina 8
9 Progetto Ministero della Salute «Analisi ragionata dei piani regionali della prevenzione (PRP) previsti dal Piano Nazionale della Prevenzione (PNP)» Lo strumento di analisi Analisi descrittiva del PRP Analisi dettagliata dei singoli progetti Analisi complessiva del PRP Pagina 9
10 Progetto «Analisi ragionata dei piani regionali della prevenzione (PRP) previsti dal Piano Nazionale della Prevenzione (PNP)» Risultati preliminari
11 Lo schema tipo di un PRP Un Piano Regionale della Prevenzione (PRP) elaborato secondo le indicazioni del Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) prevede la presenza di nuclei tematici principali: QUADRO STRATEGICO Quadro di riferimento regionale Criticità Programmazione regionale Priorità PIANO OPERATIVO Elenco generale dei progetti distinti in quattro Macroaree Descrizione dettagliata dei singoli progetti programmazione della prevenzione nella Regione Lazio Pagina 11
12 Analisi descrittiva dei PRP Quadro di riferimento regionale programmazione della prevenzione nella Regione Lazio Pagina 12
13 Analisi descrittiva dei PRP La programmazione sanitaria regionale Pagina 13
14 Analisi descrittiva dei PRP Le criticità Pagina 14
15 Analisi descrittiva dei PRP Le priorità programmazione della prevenzione nella Regione Lazio Pagina 15
16 Analisi descrittiva dei PRP Criteri per stabilire le priorità Pagina 16
17 Analisi descrittiva dei PRP Distribuzione dei progetti per macro-area Pagina 17
18 Analisi descrittiva dei PRP Distribuzione dei progetti per linea d intervento generale Macroarea Linea di intervento generale N.ro Progetti ITALIA (%) N.ro Progetti LAZIO (%) 1. Medicina predittiva 1.1 Valutazione del rischio individuale di malattia 30,00 4,26 2,00 9,09% 2.1 Prevenzione degli eventi infortunistici in ambito stradale 2.2 Prevenzione degli eventi infortunistici in ambito lavorativo e delle patologie correlate 2.3 Prevenzione degli eventi infortunistici in ambito domestico 2.4 Prevenzione delle malattie suscettibili di vaccinazione 2.5 Prevenzione delle infezioni correlate all assistenza sanitaria 25,25 3,58 2,00 9,09% 67,50 9,57 2,00 9,09% 30,00 4,26 1,00 4,55% 41,50 5,89 2,00 9,09% 14,00 1,99 0,00 0,00% 2. Prevenzione universale 2.6 Prevenzione delle malattie infettive per le quali non vi è disponibilità di vaccinazioni 41,25 5,85 1,00 4,55% 2.7 Prevenzione delle Patologie da esposizione, professionale e non, ad agenti chimici, fisici e biologici 48,75 6,91 0,00 0,00% 2.8 Prevenzione delle malattie determinate da alimenti, ivi compresa l acqua destinata a consumo umano 2.9 Prevenzione e sorveglianza di abitudini, comportamenti, stili di vita non salutari e patologie correlate (alimentazione scorretta, sedentarietà, abuso di alcol, tabagismo, abuso di sostanze) 36,25 5,14 0,00 0,00% 139,35 19,77 5,00 22,73% Pagina 18
19 Analisi descrittiva dei PRP Distribuzione dei progetti per linea d intervento generale Macroarea Linea genersale di intervento generale N.ro Progetti ITALIA (%) N.ro Progetti LAZIO 3.1 Tumori e screening 69,00 9,79 2,00 9,09% (%) 3.2 Malattie cardiovascolari 21,75 3,09 1,00 4,55% 3.3 Diabete 25,25 3,58 1,00 4,55% 3.4 Malattie respiratorie croniche 5,33 0,76 0,00 0,00% 3.5 Malattie osteoarticolari 8,66 1,23 1,00 4,55% 3. Prevenzione nella popolazione a richio 3.6 Patologie orali 11,50 1,63 0,00 0,00% 3.7 Disturbi psichiatrici 29,00 4,11 1,00 4,55% 3.8 Malattie neurologiche 4,25 0,60 0,00 0,00% 3.9 Cecità e ipovisione 7,50 1,06 0,00 0,00% 3.10 Ipoacusia e sordità 9,00 1,28 0,00 0,00% 4.1 Medicina della complessità e relativi percorsi 4. Prevenzione delle di presa in carico complicanze e delle recidive di malattia 4.2 Prevenzione e Sorveglianza della disabilità e della non autosufficienza 8,83 1,25 0,00 0,00% 26,08 3,70 1,00 4,55% 5. Macroareee aggiuntive 5,00 0,71 0,00 0,00% TOTALE 705,00 100,00 22,00 100,00% Pagina 19
20 Analisi complessiva dei PRP Contesto regionale (progetti Italia) Pagina 20
21 Analisi complessiva dei PRP Contesto regionale (progetti Regione Lazio) Pagina 21
22 Analisi complessiva dei PRP Grado di attenzione a problematiche specifiche (Italia) Pagina 22
23 Analisi complessiva dei PRP Grado di attenzione a problematiche specifiche (Regione Lazio) Pagina 23
24 Analisi complessiva dei PRP Sistemi di sorveglianza (PRP) Pagina 24
25 Analisi complessiva dei PRP Utilizzo sistemi di sorveglianza nella programmazione e valutazione (progetti Italia) programmazione della prevenzione nella Regione Lazio Pagina 25
26 Percentuale di progetto con risposta sì (%) 100,00% Analisi complessiva dei PRP Utilizzo sistemi di sorveglianza nella programmazione e valutazione (progetti Regione Lazio) 90,00% 80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% OKkio alla Salute HBSC Passi Passi d'argento programmazione della prevenzione nella Regione Lazio Pagina 26
27 Analisi complessiva dei PRP Tematiche trasversali di sanità pubblica (progetti Italia) Pagina 27
28 Analisi complessiva dei PRP Tematiche trasversali di sanità pubblica (progetti Regione Lazio) Pagina 28
29 Analisi complessiva dei PRP Aderenza ai principi della Evidence-Based prevention (progetti Italia) programmazione della prevenzione nella Regione Lazio Pagina 29
30 Percentuale progetti con risposte sì (%) Analisi complessiva dei PRP Aderenza ai principi della Evidence-Based prevention (progetti Regione Lazio) 100,00% 90,00% 80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% Prove di efficacia Ricerca bibliografica Applicabilità Costo-efficacia programmazione della prevenzione nella Regione Lazio Pagina 30
31 Analisi complessiva dei PRP Fattibilità (progetti Italia) Pagina 31
32 Percentuale progetti con risposte sì (%) Analisi complessiva dei PRP Fattibilità ( progetti Regione Lazio) 100,00% 90,00% 80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% Risorse necessarie Risorse comunitarie Difficoltà attese Promozione empowerment Capacity building Sostenibilità Pagina 32
33 Analisi complessiva dei PRP Procedure e meccanismi di monitoraggio e valutazione (progetti Italia) Pagina 33
34 Percentuale di progetti con risposte sì (%) Analisi complessiva dei PRP Procedure e meccanismi di monitoraggio e valutazione (progetti Regione Lazio) 100,00% 90,00% 80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% Previsto monitoraggio Struttura Processo Output Outcome Tempi e gradi Responsabile Pagina 34
35 Risultati preliminari sulla programmazione della prevenzione nella Regione Lazio Buon livello di coerenza dei progetti con la programmazione nazionale e con il contesto regionale Alcune problematiche di sanità pubblica non affrontate (HPV, prevenzione ambientale, zoonosi), ma elevata attenzione a tematiche trasversali (es. disuguaglianze) Utilizzo dei sistemi di sorveglianza nella programmazione e valutazione migliore della media nazionale Buon utilizzo degli strumenti del Project Cycle Management Livello di aderenza ai principi della Evidence Based Prevention migliore della media nazionale, ma comunque basso Necessità di analizzare la sostenibilità degli interventi Pagina 35
36 Grazie per l attenzione! annalisa.rosso@uniroma1.it programmazione della prevenzione nella Regione Lazio Pagina 36
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