Piano di Sviluppo annuale e pluriennale delle Infrastrutture di SELNET Srl

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1 Piano di Sviluppo annuale e pluriennale delle Infrastrutture di SELNET Srl

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3 INDICE Executive Summary 1 Introduzione 2 Scenari evolutivi del Sistema Elettrico 2.1 Previsioni della domanda di energia elettrica 2.2 Previsione della potenza 2.3 Sviluppo della generazione distribuita 2.4 Perdite di rete 3 Principali esigenze di sviluppo impianti 3.1 Connessioni e adeguamento al carico 3.2 Qualità del servizio 3.3 Adeguamento a prescrizioni e standard tecnici di riferimento 4 Principali interventi 4.1 Interventi su rete AT 4.2 Interventi su rete MT 4.3 Interventi su rete BT 4.4 Progetti di sviluppo a supporto delle infrastrutture Mezzi speciali 4.5 Attività di misura 5 Risultati attesi 5.1 Prevenzione dei fenomeni di sovraccarico della rete 5.2 Miglioramento della qualità del servizio 5.3 Efficienza energetica e riduzione delle perdite di distribuzione Allegati: Allegato 1 - Principali Progetti su rete AT Allegato 2 - Principali Progetti su rete MT Allegato 3 - Principali Progetti a supporto delle infrastrutture 1

4 Executive Summary Il Piano di Sviluppo annuale e pluriennale delle Infrastrutture di SELNET è redatto in attuazione delle seguenti norme: - Art. 18 del Decreto Legislativo 3 marzo 2011, n. 28, che prevede che Le imprese distributrici di energia elettrica, fatti salvi gli atti di assenso dell amministrazione concedente, rendono pubblico con periodicità annuale il Piano di Sviluppo della propria rete, secondo modalità individuate dall Autorità per l energia elettrica e il gas. Il Piano di Sviluppo della rete di distribuzione, predisposto in coordinamento con Terna Spa e in coerenza con i contenuti del Piano di Sviluppo della rete di trasmissione nazionale, indica i principali interventi e la previsione dei relativi tempi di realizzazione, anche al fine di favorire lo sviluppo coordinato della rete e degli impianti di produzione ; - Art. 11 del Testo Integrato Unbundling (TIU) dell Autorità per l energia elettrica e il gas, che prevede che il Gestore Indipendente sia delegato a predisporre il Piano di Sviluppo annuale e pluriennale delle infrastrutture che amministra; - Art. 4.6 del Testo Integrato delle Connessioni Attive (TICA) dell Autorità per l energia elettrica e il gas, che prevede che Le imprese distributrici con almeno clienti, entro il 30 giugno di ogni anno, pubblicano e trasmettono all Autorità e al Ministero dello Sviluppo Economico i propri piani per lo sviluppo delle reti, anche tenendo conto dello sviluppo atteso della produzione di energia elettrica. In particolare, devono essere resi pubblici e trasmessi i piani di realizzazione o potenziamento di linee in alta tensione o cabine primarie di trasformazione AT/MT, oltre che i piani di intervento più significativi relativi alle linee in media tensione, ivi inclusa l elettrificazione di nuove aree ; Il Piano di Sviluppo annuale e pluriennale delle infrastrutture di SELNET per il triennio (di seguito Piano di Sviluppo), descrive gli interventi di maggiore rilievo nell attività di sviluppo della rete elettrica e delle altre infrastrutture di SELNET che interessano l arco di tempo considerato. La relazione è strutturata in due parti: una prima parte di carattere descrittivo dove vengono esposte le diverse tipologie di intervento, mentre nella seconda, rappresentata dagli allegati, sono riportati nominativamente i più importanti progetti di sviluppo programmati da SELNET. Il presente documento mostra nella parte iniziale le previsioni future della domanda di energia elettrica, le quali costituiscono, insieme alle analisi condotte sullo stato fisico della rete, il driver fondamentale per lo sviluppo della rete di distribuzione, nonché il punto di partenza per ogni attività di programmazione svolta da SELNET. Tali previsioni sono frutto, da una parte, di valutazioni basate su indicatori economici generali e delle stime provenienti dal gestore della rete di trasmissione, dall altra delle analisi previsionali di carico effettuate da SELNET a livello territoriale. Viene evidenziato il peso considerevole al fenomeno ormai affermato della generazione distribuita, tenendo conto della forte interazione tra questa e la rete di distribuzione. Nella parte successiva vengono descritte le principali esigenze di sviluppo degli impianti, quali: nuove connessioni, adeguamento al carico, miglioramento della qualità del servizio e adeguamento a prescrizioni e standard tecnici di riferimento. Tali necessità si traducono in numerosi interventi sulla rete e sulle infrastrutture, suddividibili non solo in base alla finalità, ma anche in funzione del livello di tensione cui fanno riferimento. Vengono quindi passati in rassegna i più importanti interventi in programma e in particolar modo, vengono descritte nominativamente le principali Cabine Primarie pianificate da SELNET nell orizzonte temporale del Piano di Sviluppo. A seguire, gli obiettivi dei principali progetti di innovazione tecnologica e dei progetti di sviluppo a supporto delle infrastrutture. 2

5 A conclusione della descrizione dei progetti volti a soddisfare le principali esigenze di sviluppo della rete e delle infrastrutture, vengono rappresentati i risultati che SELNET intende conseguire attraverso la realizzazione degli interventi programmati, in particolare focalizzando l attenzione sulla prevenzione dei fenomeni di sovraccaricabilità della rete di distribuzione e sul miglioramento della qualità del servizio, unitamente alla riduzione delle perdite sulla rete e ai conseguenti benefici ambientali. La sezione finale del Piano di Sviluppo è costituita dagli allegati, dove si elencano nominativamente gli interventi di maggior peso dal punto di vista dello sviluppo delle infrastrutture di SELNET, in parte già ampiamente analizzati e descritti nel documento. In tale elenco sono riportate le informazioni più rilevanti di ogni intervento, quali: anno di inizio lavori, anno di fine lavori e importo economico a vita intera dell investimento. 3

6 1 Introduzione Il piano di sviluppo delle Infrastrutture di SELNET Srl Nell ambito del Gruppo SEL, le attività di distribuzione e misura svolte da SELNET Srl sono soggette all obbligo di separazione funzionale previsto dalla Delibera dell Autorità per l Energia Elettrica e il Gas n 11/2007. Nel rispetto del Testo Integrato Unbundling, le attività di distribuzione e misura sono state affidate a un Gestore Indipendente. L organizzazione di SELNET prevede che il Gestore Indipendente (GI) sia composto dal Presidente e dai due componenti del Consiglio di Amministrazione di SELNET e dalla funzione del Direttore Generale. Tra i diversi compiti attribuiti al Gestore Indipendente, vi è quello di predisporre il Piano di Sviluppo annuale e pluriennale delle infrastrutture di distribuzione e misura dell energia elettrica. Tale documento deve essere trasmesso all Autorità per l Energia Elettrica e il Gas in concomitanza con la sua trasmissione al Consiglio di Amministrazione per l approvazione. Il Gestore Indipendente è tenuto a segnalare all Autorità per l Energia Elettrica e il Gas eventuali differenze tra il piano predisposto e quello approvato dagli organi societari. Il presente documento rappresenta il Piano di Sviluppo delle Infrastrutture di SELNET Srl che verrà inviato al Consiglio di Amministrazione di SELNET Srl per l approvazione. SELNET Srl La struttura organizzativa di SELNET opera nell ambito territoriale della Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige-Autonome Provinz Bozen Südtirol ed è suddivisa in tre zone. La consistenza delle reti di distribuzione al 31 dicembre 2011 è la seguente: Tipologia impianti Estensione [km] Consistenza [Nr.] Potenza [MVA] Cabine Primarie 19 (*) 431 Linee MT Cabine secondarie Linee BT Cabine di smistamento 1 (*) Numero comprensivo delle Consegne AT Tabella 1 - Consistenza reti di distribuzione al 31 dicembre

7 Investimenti in reti di SELNET: Piano Gli investimenti nell ambito delle reti di distribuzione sono suddivisi per finalità (allacciamenti, qualità, adeguamenti, misura, mezzi speciali) e per tipologia di impianto (rete MT, rete BT, Teletrasmissioni, Gruppi di misura, Automezzi). Per quanto riguarda gli allacciamenti, si fa riferimento agli investimenti strettamente correlati a nuove connessioni di clienti finali e clienti produttori alla rete di distribuzione, connessioni che l azienda è vincolata ad effettuare in relazione agli obblighi derivanti dalla concessione per lo svolgimento del servizio di distribuzione. Il parametro di maggior rilevanza per la previsione di questi investimenti sulle reti di media e bassa tensione è di norma la potenza di connessione richiesta dai clienti. In quota minima sono inoltre previsti ulteriori investimenti per spostamento di impianti. Gli investimenti in qualità ed adeguamenti, riguardano interventi volti al miglioramento ed al mantenimento della qualità del servizio, nonché all adeguamento tecnico alla domanda di energia, ai requisiti ambientali e alle prescrizioni, che di norma vengono realizzati con interventi di rifacimento parziale o totale, degli impianti esistenti. Gli investimenti di miglioramento della qualità vengono valutati seguendo un criterio di analisi economicofinanziaria, stimando i ritorni economici degli interventi e dei premi/penali evitate grazie ai miglioramenti della qualità ottenuti. I lavori sono programmati nell ambito di un ciclo di pianificazione che, partendo dall analisi dello stato della rete attuale, dagli obiettivi di qualità da raggiungere e dalla redditività del singolo intervento, anticipa il più possibile l esecuzione di quelli con l indice di redditività migliore. Le necessità di adeguamento al carico delle linee in media e bassa tensione sono verificate con l ausilio di programmi di calcolo di load-flow, il cui utilizzo è previsto secondo periodicità prefissate e comunque nella valutazione di ogni nuova richiesta di connessione. I lavori sono finalizzati al rispetto dei vincoli tecnici (portata nominale dei componenti) e contrattuali (cadute di tensione). Gli investimenti relativi alla Misura riguardano gruppi di misura di tipo elettronico per attività di gestione utenza e per rinnovo tecnologico. In merito alle Cabine Primarie, indipendentemente dalla finalità dell investimento, vengono svolte delle analisi più articolate ed i relativi progetti vengono approvati nell ambito di un ciclo di pianificazione a 5 anni. Detti progetti riguardano connessioni di nuove cabine primarie a stazioni TERNA con la costruzione di un breve elettrodotto di collegamento costituente impianto di utenza per la connessione. Un altra tipologia di intervento fa riferimento ai progetti speciali a supporto delle infrastrutture. Si tratta di investimenti effettuati non direttamente sulla rete elettrica, ma che rivestono comunque un importanza strategica e hanno un notevole impatto sui processi e sull esercizio della rete stessa. Tra questi gli investimenti in mezzi speciali in dotazione al personale operativo sul territorio per l esecuzione dei lavori. Tali interventi vengono valutati nominativamente al fine di ottimizzare i processi aziendali, rendere più efficiente l attività del personale operativo e migliorare la qualità dei servizi erogati. Nel Piano di Sviluppo di SELNET rivestono un ruolo di primaria importanza gli investimenti in progetti di innovazione tecnologica, tra i quali l installazione di nuovi apparati di telecontrollo delle Cabine Primarie, di trasformatori MT/BT a basse perdite e attivazione del telecontrollo di apparati presso clienti produttori. 5

8 2 Scenari evolutivi del sistema elettrico L attività di pianificazione della rete elettrica, ivi inclusa la rete di distribuzione, deve tener conto dell evoluzione prevista per il sistema elettrico nel suo complesso, ipotizzando gli scenari futuri degli assetti di funzionamento della rete. A tal riguardo, un punto di riferimento fondamentale per il gestore di rete di distribuzione è costituito dalle previsioni elaborate dal gestore della rete di trasmissione, relative all intero sistema elettrico nazionale. Sulla base di tali previsioni, peraltro, il gestore della rete di trasmissione elabora e aggiorna il proprio Piano di Sviluppo, contenente interventi sulla rete di trasmissione che inevitabilmente coinvolgono, in diversa misura, le reti di distribuzione. Le previsioni dei carichi sulla propria rete, da parte del gestore di rete di distribuzione, costituiscono un altro presupposto fondamentale per l elaborazione del piano di sviluppo della rete di distribuzione stessa. In proposito è opportuno evidenziare che lo scenario di riferimento presenta crescenti complessità, date dalla presenza sempre più diffusa e consistente della generazione distribuita, conseguente anche ai recenti e continui sviluppi legislativi, normativi e regolatori. 2.1 Previsioni della domanda di energia elettrica SELNET per il prossimo triennio si attende una crescita media annua della domanda complessiva di energia elettrica pari a circa 0,5-1,0 punti percentuali. Le previsioni dei carichi sulle reti di media e bassa tensione di SELNET sono elaborate mediante criteri metodologici e algoritmi di calcolo che beneficiano anche delle possibilità offerte dagli sviluppi tecnologici, con particolare riferimento agli strumenti di misura di energia e potenza (contatori elettronici). Sul piano nazionale, le stime della domanda di energia elettrica futura sono effettuate dal gestore della rete di trasmissione, mettendo in correlazione fra loro i dati storici di carico, gli indicatori economici e l indice di intensità elettrica (rapporto tra energia consumata e PIL). Quest ultimo è di grande attualità, anche alla luce degli accordi internazionali dettati dal protocollo di Kyoto, in quanto strettamente legato agli obiettivi di riduzione dei consumi energetici. Tali target devono essere perseguiti attraverso una riduzione dell intensità energetica, ovvero senza limitare in alcun modo lo sviluppo economico del Paese, ma essenzialmente riducendo i quantitativi di energia utilizzati per la produzione di beni e servizi, a parità di quantità e qualità degli stessi. Di seguito sono riportate le stime pubblicate da TERNA S.p.A. con orizzonte al 2020, evidenziando l andamento del PIL, della richiesta elettrica e dell intensità elettrica. Figura 1 - Domanda di energia elettrica, PIL e intensità elettrica. (Fonte dati: Terna) (CAGR: Compound Annual Growth Rate) 6

9 2.2 Previsioni della potenza L andamento e la stima di previsione della potenza venduta sono strettamente correlate, in un mercato maturo, alla variazione dei volumi di energia trasportata sulla rete di distribuzione. Analogamente alle previsioni della domanda di energia elettrica, le stime sono effettuate mettendo in relazione le valutazioni sulle serie storiche della domanda in potenza con gli indicatori economici generali (andamento del PIL, intensità elettrica). La previsione tiene conto, tra l altro, dei seguenti elementi di contenimento del fabbisogno in potenza: - diffusione lampade a basso consumo; - diffusione elettrodomestici a basso consumo; - diffusione lampade per illuminazione pubblica con tecnologia a led; - altre iniziative volte alla riduzione dei consumi di energia elettrica. In Tabella 2 è riportata la previsione della potenza venduta ai clienti passivi per gli anni di piano dovuta alla congiuntura economica sfavorevole in atto, e una successiva ripresa sulla base dei trend ipotizzati. Anno Potenza [MW] , , , , , ,94 Dati DTR Bolzano Enel Distribuzione Dati previsionali Tabella 2 - Stima della potenza venduta ai Clienti finali su reti SELNET al 2015 (Fonte dati: Enel Distribuzione) 2.3 Sviluppo della generazione distribuita Negli ultimi anni l esplosione del fenomeno della generazione distribuita e delle fonti rinnovabili ha determinato la necessità di numerosi e frequenti aggiornamenti del quadro regolatorio per la connessioni di impianti di generazione, soprattutto di taglia piccola/media, alla rete di distribuzione. Una crescente sensibilizzazione rispetto alle tematiche ambientali, unita ai forti incentivi destinati alla produzione di energia da fonti rinnovabili, sono stati decisivi nel determinare volumi di richieste di connessione eccezionali, pur in presenza di una congiuntura economica sfavorevole. Con il nuovo quadro legislativo, in particolare il IV Conto Energia per gli impianti di tipo fotovoltaico, si registra un leggero calo dei volumi negli ultimi mesi del 2011 con riferimento agli impianti di media e grande taglia. In particolar modo per quanto riguarda la generazione fotovoltaica sono in forte calo le richieste per i cosiddetti grandi impianti. Si può prevedere che, stante l attuale quadro legislativo, l andamento di questi mesi possa proseguire anche nei prossimi anni, con un livello sempre elevato di richieste di connessione in BT e una stabilità nelle richieste in MT. 7

10 Ovviamente, il notevole incremento della generazione distribuita ha riflessi sia nella definizione delle soluzioni di connessione, a fronte di nuove richieste, sia nell esercizio della rete ormai rapidamente trasformatasi da rete passiva in rete attiva. Questo aspetto assume particolare rilevanza nella nostra area provinciale di distribuzione anche e soprattutto in funzione delle favorevoli condizioni poste dalla Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige - Autonome Provinz Bozen Südtirol che ha sviluppato e sostiene una politica ambientale e energetica fortemente orientata alla produzione di energia da fonti rinnovabili in particolare da idrico, da fotovoltaico, da biogas e, in misura contingentata, da eolico. Pertanto si determina una condizione di diffusa saturazione della rete, come già precedentemente accennato, rendendo necessario definire soluzioni di connessione che includono spesso interventi a livello di tensione superiore rispetto a quello al quale è prevista la connessione. In modo particolare il Piano di Sviluppo prevede l adeguamento di Cabine Primarie (vedere par. 4.1) in particolare per le zone critiche nelle quali la rete MT esistente è già virtualmente satura sulla base dei preventivi di allacciamento di nuovi impianti di produzione già accettati dai richiedenti. Nei grafici successivi, in cui vengono riportati il numero e la potenza relativi alle richieste di connessione in corso, si evince come si renda necessario intervenire con la realizzazione o adeguamento di nuovi impianti di Cabina Primaria. Richieste di connessione in corso produttori BT ,3 27, ,7 17, ,1 6,4 3,6 1,7 2, Totale < 0,1 MW 0,1 MW < 1 MW 1 MW < 10 MW Totale < 0,1 MW 0,1 MW < 1 MW 1 MW < 10 MW Numero richieste Potenza (MW) Figura 2 - Numero richieste e corrispondente potenza di connessione richiesta da produttori su rete BT (Fonte dati: Enel Distribuzione) 8

11 Richieste di connessione in corso produttori MT , , , ,4 25, , ,7 11, , ,3 0, Totale < 0,1 MW 0,1 MW < 1 MW 1 MW < 10 MW Numero richieste Totale < 0,1 MW 0,1 MW < 1 MW 1 MW < 10 MW Potenza (MW) Figura 3 - Numero richieste e corrispondente potenza di connessione richiesta da produttori su rete MT (Fonte dati: Enel Distribuzione) 2.4 Perdite di rete In questo paragrafo vengono analizzate le problematiche relative alle perdite di energia sulla rete di distribuzione. Sulla rete elettrica si possono identificare due tipi di perdite tecniche : - perdite nei conduttori, associate alla corrente; - perdite nei circuiti magnetici, associate alla tensione. Le prime sono le perdite per effetto Joule, cioè le perdite nei conduttori delle linee elettriche e le perdite negli avvolgimenti dei trasformatori, dette comunemente perdite nel rame, che possono essere espresse in funzione del quadrato della corrente. Le seconde sono essenzialmente le perdite nel nucleo dei trasformatori, dette comunemente perdite nel ferro, che possono essere espresse in funzione del quadrato della tensione. Al fine di ridurre le perdite tecniche si ricorre normalmente alle seguenti azioni: - aumento della sezione dei conduttori; - contenimento della lunghezza media delle linee; - utilizzo di trasformatori a basse perdite. Dal punto di vista delle perdite commerciali, l utilizzo del sistema di tele gestione abbinato al contatore elettronico ha portato a una maggiore efficacia e puntualità nei controlli sui bilanci di energia, consentendo un miglior contrasto delle frodi. 9

12 3 Principali esigenze di sviluppo impianti Le previsioni di evoluzione del sistema elettrico sono alla base della pianificazione degli interventi di sviluppo della rete di distribuzione stessa. Attraverso le stime dell incremento della domanda di energia e potenza, effettuate sulla base delle serie storiche ed attraverso le previsioni di crescita della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili, vengono valutate le principali esigenze di sviluppo degli impianti di distribuzione dell energia elettrica (nuove Cabine Primarie, linee, etc.), mettendo in relazione stime e previsioni con la struttura e l analisi dello stato della rete attuale. In particolare, i principali investimenti sulla rete riguardano interventi per la connessione di impianti di generazione alla rete di distribuzione, interventi funzionali all evoluzione del carico e al miglioramento della qualità del servizio in determinate zone e interventi finalizzati all adeguamento a normative ambientali e standard tecnici di riferimento. 3.1 Connessioni e adeguamento al carico Connessioni Le richieste di connessione dei clienti passivi alla rete di distribuzione sono legate, in numero e quantità, alle dinamiche di sviluppo complessivo dell economia locale. A questo andamento di carattere generale, se ne sovrappone un secondo, specifico del settore, che deriva dall incremento della cosiddetta penetrazione elettrica, ovvero dal passaggio da non elettrici ad elettrici dei fabbisogni energetici associati a processi industriali, attività umane e servizi. Il trend complessivo, che può essere interpretato come risultante dei due fenomeni sopra citati, presenta evidentemente una tanto maggiore regolarità quanto più il settore vive una fase di stabilità (in termini macro-economici) e di maturità (in termini di penetrazione elettrica). Infatti ad una condizione di maturità del settore corrisponde anche una sostanziale stabilità del mix delle richieste di connessione e della sua suddivisione in richieste di tipo residenziale, artigianale o commerciale, per insediamenti produttivi, per terziario e servizi. È stata sostanzialmente questa la situazione del settore elettrico locale negli ultimi anni, caratterizzata da una costanza della richiesta di potenza sia in termini assoluti sia in termini di mix. Di seguito sono riportati i dati storici e previsionali di carico relativi alle reti di media e bassa tensione gestite dal da SELNET e precedentemente da ENEL Distribuzione relativi al solo ambito territoriale della Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige-Autonome Provinz Bozen Südtirol. Anno Energia [MWh] Potenza massima [MW] , , , , , , ,9 Dati DTR Bolzano Enel Distribuzione Dati previsionali Tabella 3 - Energia e Potenza massima registrata sulle C.P. di SELNET (Fonte dati: Enel Distribuzione) 10

13 Come evidenziato, sulla rete di SELNET che si sviluppa sul territorio della Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige-Autonome Provinz Bozen Südtirol, la massima potenza prelevata nel 2011 è stata pari a 211,9 MW. A partire dal triennio è inoltre intervenuto il fenomeno delle connessioni di impianti di generazione, o connessioni attive. La presenza sulle reti di media e bassa tensione, di centrali di produzione induce una sostanziale modifica del comportamento delle reti di distribuzione. Laddove precedentemente gli impianti costituivano un elemento puramente passivo, oggi sono numerose le trasformazioni nelle quali l energia risale dal livello di tensione più basso a quello superiore: ciò comporta verifiche di rete complesse ai fini della definizione delle soluzioni di connessione, come già accennato al par I volumi delle richieste di connessione di clienti produttori hanno avuto gradienti di crescita elevati, con variazioni di uno o più ordini di grandezza dal 2008 proseguendo nel 2009 e nel biennio Il mercato delle connessioni attive ha caratteristiche intrinsecamente diverse da quello dei clienti passivi e risente in modo marcato degli effetti della regolazione incentivante e della legislazione autorizzativa, alle cui variazioni reagisce con tempi di risposta molto rapidi e con comportamenti omogenei da parte degli operatori pertanto non si presta ad una previsione affidabile basata su serie storiche. Tensione AT MT BT Totale Richieste Dati DTR Bolzano Enel Distribuzione Tensione AT Impianti [N.] Potenza [MW] Tabella 4 - Trend richieste di produttori con connessione su rete SELNET (Fonte dati: GOAL di Enel Distribuzione) MT BT Totale Connessi Impianti [N.] Dati DTR Bolzano Enel Distribuzione Potenza [MW] Tabella 5 - Trend connessioni produttori realizzate su rete SELNET (Fonte dati: GOAL di Enel Distribuzione) La combinazione degli effetti di più connessioni insistenti nella stessa area geografica e la contemporanea crescita del carico sugli impianti esistenti, genera condizioni di potenziale saturazione degli impianti in esercizio. 11

14 Adeguamento al carico La rete MT di distribuzione nella generalità dei casi è esercita radialmente e dimensionata in maniera tale da non garantire sempre la possibilità di rialimentazione in caso di guasto, ed è necessario un monitoraggio metodico dell evoluzione dei carichi per garantire il mantenimento delle suddette condizioni. La rilevazione dei flussi di energia attraverso i trasformatori di Cabina Primaria costituisce la base per l individuazione delle potenziali future criticità. Le proiezioni ottenute per ogni singola C.P., e per ogni semisbarra, attraverso l estrapolazione delle serie storiche dei prelievi di potenza, sono integrate con le informazioni disponibili relative alle singole connessioni di particolare rilevanza. Dai risultati delle elaborazioni sopra descritte SELNET, in ottemperanza della Delibera AEEG Nr. 125/2010, ha individuato nel 2011 le criticità degli impianti primari che sono state classificate in zone rosse e comunicate sul sito SELNET, cui sottendono i Comuni interessati indicati qui di seguito. Prettau Predoi Taufers in Münsterrtal Tubre Graun in Vinschgau Curon Venosta Mals Malles Venosta Stilfs Stelvio Schluderns Glurns Sluderno Glorenza Prad am Stilfser Joch Prato allo Stelvio Laas Lasa Martell Martello Schlanders Silandro Latsch Laces Schnals Senales Naturns Naturno Kastelbell-Tschars Castelbello-Ciardes Ulten Ultimo Proveis Proves Partschins Parcines Plaus Plaus Moos in Passeier Moso in Passiria Riffian Rifiano Tirol Tirolo Algund Lagundo Lana Lana St.Pankraz S.Pancrazio Laurein Lauregno Meran Merano Marling Marlengo Tscherms Cermes Tisens Tesimo Kuens Caines Schenna Scena Hafling Avelengo Terlan Terlano Vöran Verano Burgstall Postal Mölten Meltina Gargazon Gargazzone Nals Nalles Andrian Andriano U.L.Frau i.w.-st.felix Senale-S.Felice Eppan Appiano Kaltern Caldaro Brenner Brennero Ratschings Racines Ratschings Racines Jenesien S.Genesio Sarntal Sarentino Sarentino Bozen Bolzano Leifers Laives Pfatten Vadena Branzoll Bronzolo Sterzing Vipiteno St.Leonhard in Passeier S.Leonardo in Passiria St.Martin in Passeier S.Martino in Passiria Ritten Renon Villanders Villandro Klausen Chiusa Barbian Barbiano Karneid Cornedo all Isarco Deutschnofen Nova Ponente Pfitsch Val di Vizze Val di Vizze Franzensfeste Fortezza Vahrn Varna Völs am Schlern Fiè allo Sciliar Feldthurns Velturno Lajen Laion Waidbruck Ponte Gardena Kastelruth Castelrotto Tiers Tires Welschnofen Nova Levante Vintl Vandoies Freienfeld Mühlbach Campo di di Trens Rio di Pusteria Rodeneck Rodengo Natz- Schabs Naz-Sciaves Brixen Bressanone Villnöß Funes St.Ulrich Ortisei Mühlwald Selva dei Molini Terenten Terento Lüsen Luson St.Christina S.Cristina Kiens Chienes Wolkenstein Selva Pfalzen Falzes Bruneck Brunico St.Lorenzen S.Lorenzo di Sebato St.Martin in Thurn S.Martini in Badia Abtei Badia Corvara Corvara in Badia Ahrntal Valle Aurina Gais Gais Enneberg Marebbe Wengen La Valle Sand in Taufers Campo Tures Percha Perca Olang Valdaora Rasen-Antholz Rasun Anterselva Welsberg-Taisten Monguelfo-Tesido Prags Braies Niederdorf Villabassa Gsies Valle di Casies Toblach Dobbiaco Innichen S.Candido Sexten Sesto Tramin Termeno Auer Ora Aldein Aldino Margreid Magrè Kurtatsch Cortaccia Salurn Salorno Kurtinig Cortina Neumarkt Egna Montan Montagna Truden Trodena Altrei Anterivo Figura 4 - Criticità degli impianti primari cui sottendono i Comuni classificati in Zone rosse SELNET per risolvere le problematiche connesse a dette criticità, in accordo con TERNA, ha individuato, definito e pianificato gli interventi necessari per risolvere dette criticità. 12

15 3.2 Qualità del servizio Il ciclo regolatorio Dall anno 2000 l AEEG ha definito standard di continuità del servizio per ridurre le interruzioni subite dagli utenti, sia in termini di numerosità che di durata, tramite l introduzione di livelli obiettivo che rappresentano i livelli di continuità del servizio che ciascun distributore è tenuto a raggiungere nei diversi ambiti territoriali. In virtù di tale meccanismo di miglioramento obbligatorio, gli esercenti che non riusciranno a rispettare gli obiettivi annui dovranno versare delle penalità calcolate in misura proporzionale sia alla differenza tra il livello raggiunto e il tendenziale assegnato, sia all energia distribuita nell ambito. Per gli esercenti che otterranno miglioramenti superiori a quanto stabilito, sono previsti dei riconoscimenti economici calcolati analogamente a quanto avviene per le penali. Con la delibera 333/07 sono state determinate le modalità di regolazione della qualità del servizio per gli esercenti il servizio di distribuzione per il ciclo regolatorio Gli obiettivi di miglioramento si riferiscono alla durata delle interruzioni, come già avveniva nei precedenti cicli ( e ) ed al numero delle interruzioni lunghe e brevi. Tale regolazione ha previsto un numero maggiore di parametri oggetto di misurazione rispetto ai cicli precedenti. Questa maggiore articolazione della regolazione, se da un lato è potuta risultare meno efficace nell indirizzare le azioni verso un unico obiettivo ritenuto prioritario, dall altro ha incoraggiato un presidio contemporaneo, difficoltoso ma auspicabile, delle diverse componenti della qualità del servizio, individuate in: - durata media cumulata delle Interruzioni senza preavviso Lunghe per cliente BT; - numero medio complessivo delle Interruzioni Lunghe e Brevi senza preavviso per cliente BT; - numero di Interruzioni senza preavviso lunghe per singolo Cliente MT; - tempi massimi di ripristino delle alimentazioni a singoli clienti MT e BT nel caso di interruzioni prolungate o estese. Il nuovo ciclo regolatorio L Autorità per l Energia Elettrica e Gas ha indicato nella nuova regolazione della qualità del servizio le nuove regole per il prossimo periodo regolatorio In generale ha confermato lo schema utilizzato per gli anni con alcune novità di rilievo, fortemente impattanti l attività di distribuzione dell energia elettrica: - introduzione delle interruzioni brevi nella regolazione individuale dei clienti Media Tensione; - introduzione di una regolazione incentivante rivolta alla riduzione dei clienti MT Peggio Serviti ; - riduzione dei premi per gli ambiti Meglio Serviti livelli di Durata Cumulata Annua già inferiori al livello obiettivo. Un ulteriore novità è l assegnazione di premi extra-bonus al distributore che riesca a portare entro il 2015 gli ambiti Peggio Serviti al di sotto dei livelli di riferimento nazionali. 13

16 Gestore Anno Durata cumulata annua [min/utente BT] Numero medio interruzioni lunghe + brevi [Int/Utente BT] DTR Bolzano Enel Distribuzione ,47 4,10 SELNET ,74 3,15 Dati relativi alla DTR Bolzano Enel Distribuzione Tabella 6 - Indicatori della qualità del servizio 2011: durata cumulata annua (interruzioni senza preavviso lunghe) e numero medio (interruzioni senza preavviso lunghe+brevi) per utente BT La pianificazione degli interventi per qualità del servizio La difficoltà del presidio contemporaneo delle diverse componenti sopra citate consegue al diverso grado di efficacia dei singoli provvedimenti migliorativi della performance di rete nei riguardi dei singoli parametri. A titolo di esempio, molti dei provvedimenti volti ad aumentare le condizioni di rialimentabilità della rete, efficaci nel contenimento degli effetti delle interruzioni prolungate ed estese e della durata cumulata delle interruzioni lunghe per cliente BT, non incidono sul numero di interruzioni né ai fini della regolazione individuale dei clienti MT né ai fini della regolazione per ambito sui clienti BT. Invece al contrario molti degli interventi volti a ridurre i fenomeni di breve durata sulla rete hanno effetto sul numero di interruzioni, ma non necessariamente anche sulla durata cumulata o sui tempi di ripristino del servizio in caso di interruzioni prolungate o estese. Quanto testé detto per la rete MT può replicarsi per la bassa tensione, poiché gli interventi di efficientamento condotti con strumenti organizzativi e/o tecnologici, volti alla riduzione dei tempi di intervento su guasto, non influiscono sul numero di interruzioni per cliente BT. In relazione alla sopra descritta complessità del sistema e alla necessità di contemperare le diverse istanze, tutte collegate a parametri di qualità, la composizione degli interventi e la loro ottimizzazione non può che avvenire con riferimento all entità locale oggetto di specifica misurazione. I singoli elementi di una pianificazione come quella sopra accennata fanno comunque capo, di norma, a linee di intervento specificatamente individuate e ottimizzate, nell ambito delle quali sono indicate condizioni di efficacia e modalità di utilizzo delle diverse leve. La gestione degli investimenti in Qualità, ad esempio, viene effettuata tramite l utilizzo di metodologie di selezione degli interventi basate su principi di risk asset management, finalizzate alla riduzione del profilo di rischio di guasto ed alla massimizzazione del ritorno economico in termini di premi, o penali evitate, riconosciuti dall Autorità per l energia elettrica e il gas. Gli interventi sulle reti di distribuzione volti a ridurre le interruzioni e la loro durata, sono costituiti, in particolare sulla struttura della rete MT, da attività che prevedono la sostituzione di componenti delle linee MT dalle caratteristiche tecniche non adeguate e da interventi per incrementare il grado di telecontrollo della rete attraverso l automazione o l esecuzione di manovre a distanza sulle cabine secondarie. E in previsione l attivazione di una serie di telecontrolli per la rete BT in modo da ridurre la durata delle interruzioni soprattutto per località impervie. 14

17 3.3 Adeguamento a prescrizioni e standard tecnici di riferimento La pianificazione degli interventi a sviluppo della rete elettrica di distribuzione deve garantire l esercizio in sicurezza della rete stessa nonché, al contempo, il rispetto delle normative vigenti e dei vincoli ambientali. Nel Piano di Sviluppo di SELNET vengono pianificate attività finalizzate all adeguamento degli impianti esistenti alla normativa di carattere ambientale, come ad esempio la sostituzione di interruttori in aria a deionizzazione magnetica. Il Piano prevede, inoltre, interventi che hanno come fine il mantenimento delle condizioni di sicurezza sugli impianti di SELNET, inclusi gli interventi che si rendono necessari a seguito di modifiche normative afferenti la sicurezza nell esercizio degli impianti di SELNET e che comportano radicali trasformazioni dei componenti o degli assetti di rete. Rientrano negli interventi di adeguamento agli standard tecnici i piani volti al superamento delle porzioni di rete esercite a tensioni non unificate e il completamento del passaggio all esercizio MT a neutro compensato, anche detto progetto Petersen. 15

18 4 Principali interventi In questo capitolo vengono descritti i principali interventi di sviluppo della rete di SELNET, programmati sulla base dell analisi delle criticità e delle esigenze di sviluppo evidenziate nel capitolo precedente. Gli interventi si suddividono in due macro-tipologie, quelli effettuati direttamente sulla rete elettrica ed i progetti di sviluppo a supporto delle infrastrutture. Tra i primi è possibile annoverare i progetti di razionalizzazione e sviluppo della rete di distribuzione, suddivisi per livello di tensione, ed i progetti di innovazione tecnologica quale l automazione rete. Un tipico esempio di sviluppo della rete è la costruzione di nuove Cabine Primarie AT/MT, che costituisce quasi sempre una soluzione più vantaggiosa e a minor impatto rispetto al rifacimento di tratti estesi o alla costruzione di nuovi tratti di rete. In questo capitolo vengono descritti soltanto gli interventi più rilevanti tra quelli inseriti nel Piano di Sviluppo di SELNET. Per l elenco nominativo degli interventi non menzionati in questo capitolo si rimanda, pertanto, agli Allegati al presente documento. 4.1 Interventi su rete AT Gli investimenti previsti dal Piano di Sviluppo che impattano sulla rete di alta tensione si riferiscono sia all inserimento di nuove Cabine Primarie sulla rete di distribuzione sia al potenziamento e ampliamento di impianti già esistenti. Gli interventi possono essere classificati, in base alla finalità degli stessi, come: - interventi per connessioni di terzi, sia clienti finali che produttori; - interventi di adeguamento al carico: realizzazione di Cabine Primarie (C.P.) finalizzate ad adeguare la rete di distribuzione all evoluzione del carico prevista e al suo dislocamento sul territorio, oppure potenziamento e/o ampliamento, per le medesime finalità, di Cabine Primarie esistenti; - interventi di adeguamento e rinnovo impianti: questi interventi riguardano sia la ricostruzione completa di C.P. esistenti sia la ricostruzione parziale (sostituzione di componenti o apparecchiature o parti di impianto, alla fine della vita utile o tecnologicamente obsolete); - interventi per il miglioramento della qualità del servizio: costruzione di nuove C.P. finalizzate alla riduzione della lunghezza media delle linee MT e all aumento del grado di controalimentabilità della rete MT. Per ogni opera indicata nel presente Piano di Sviluppo viene anche proposta una data di entrata in esercizio che rappresenta la migliore stima relativa al completamento delle attività di esecuzione dei lavori e che tiene conto di diversi fattori, quali: - individuazione e condivisione della localizzazione dell impianto con Amministrazioni e Enti locali; - stima dei tempi necessari per l ottenimento delle autorizzazioni; - tempi di coordinamento con soggetti terzi, qualora la realizzazione dell opera necessiti dell intervento di altri operatori o società; - tempi tecnici standard di realizzazione in funzione della tipologia di intervento. 16

19 Prov. PIANO DI SVILUPPO ANNUALE E PLURIENNALE Connessioni Le soluzioni tecniche per la connessione di terzi (clienti finali e produttori) sono individuate in conformità a quanto previsto dalla Norma CEI 0-16, alla quale pertanto si rimanda. Per i clienti produttori, un ulteriore riferimento è dato dalla Delibera ARG/elt n 99/2008 dell Autorità per l energia elettrica e il gas e le successive modifiche e integrazioni. Il livello virtuale di saturazione raggiunto dalla rete MT in alcune aree, causato principalmente dall elevato numero di richieste di connessione e di aumento di richieste di immissione di energia di nuova generazione da fonti rinnovabili, ha determinato la necessità di prevedere l adeguamento di C.P. per consentire la connessione di nuovi impianti di generazione distribuita. Nella tabella seguente sono elencati gli impianti di tale tipologia per i quali, al 31/12/2011, è stata formalizzata la richiesta di connessione alla Rete di Trasmissione Nazionale. Impianto "Collettore MT" Comune Tensione primaria [kv] C.P. Sarentino Sarentino BZ 60 C.P. Santa Valburga Ultimo BZ 60 C.P. Cardano Cardano BZ 60 C.P. Molini di Tures Campo Tures BZ 130 C.P. Rio Pusteria Rio Pusteria BZ 130 C.P. Lasa Lasa BZ 130 C.P. Brennero Brennero BZ 130 C.P. Curon Venosta Curon Venosta BZ 130 C.P. S. Antonio Bolzano BZ 220 Tabella 7 - Cabine Primarie (tipologia Collettore MT ) con richiesta di connessione alla RTN formalizzata a Terna S.p.A., al 31/12/2011. Interventi per lo sviluppo della rete Nuova cabina primaria Sarentino Contestualmente ai previsti lavori per il rinnovo della centrale di Sarentino di SE Hydropower, al fine di migliorare l affidabilità e la sicurezza del servizio elettrico, è stata progettata nell area disponibile della centrale, una nuova Cabina Primaria di SELNET. La realizzazione di questo nuovo impianto primario, consente anche una migliore separazione di competenze e gestione fra TERNA, SE Hydropower e SELNET. La Cabina Primaria sarà dotata di n. 2 trasformatori da 25 MVA 60/20 kv, per poter far fronte oltre all aumento del carico, anche alle nuove connessioni sulla rete MT di generazione distribuita a fonte rinnovabili quasi completamente idriche. 17

20 Nuova cabina primaria Rio Pusteria Per poter garantire una migliore sicurezza di esercizio e continuità del servizio elettrico di distribuzione nella zona Pusteria, con TERNA si è condivisa una progettazione di una nuova Cabina Primaria che verrà realizzata adiacente alla nuova Stazione Elettrica a 132kV di TERNA. La realizzazione di questi nuovi impianti risulta articolata e complessa soprattutto per la presenza nelle immediate vicinanze della rete ferroviaria e per l acquisizione dei terreni. Per far fronte in tempi ragionevolmente brevi alla situazione critica attuale, costituita da strutture obsolete (diverse trasformazioni 130/10 kv 10/20 kv di proprietà SE Hydropower), si è prevista una soluzione temporanea con l installazione di un trasformatore 130/20 kv 16 MVA presso l area dell ex centrale di Rio Pusteria di SE Hydropower, i cui impianti sono stati ceduti da SE Hydropower alla nuova società Eisackwerk Srl. Nuova cabina primaria Molini di Tures In occasione della realizzazione, a cura di TERNA, della nuova Stazione Elettrica 132 kv di Molini di Tures con relativi raccordi aerei entra-esci 132 kv con la C.P. di Brunico SELNET e Brunico HYDROS ed un raccordo con la centrale di Lappago di SE Hydropower, si è progettata una nuova Cabina Primaria di Molini di Tures. La nuova C.P. sarà dotata di n. 2 trasformatori da 40 MVA 130/20 kv per far fronte principalmente alle consistenti generazioni distribuite da fonte rinnovabile idroelettriche connesse alla rete MT. 4.2 Interventi su rete MT Connessioni Le soluzioni tecniche per la connessione di clienti passivi e di clienti produttori sono individuate in conformità a quanto previsto dalla Norma CEI Per i clienti produttori, un ulteriore riferimento è dato dalla Delibera ARG/elt n 99/08 dell Autorità per l energia elettrica e il gas e le successive modifiche e integrazioni. Nell individuazione della soluzione tecnica ottimale si prevede di mantenere e, se possibile, migliorare le caratteristiche elettriche, tecnologiche e strutturali della rete esistente, adottando componenti e schemi di connessione a elevata affidabilità. Si tratta in ogni caso di interventi che, stanti la dimensione impiantistica relativamente modesta e i conseguenti ridotti importi economici, solo eccezionalmente rientrano in un orizzonte temporale compatibile con l arco di Piano e di norma non assumono rilevanza tale da implicare un identificazione nominativa nel presente documento. Interventi di adeguamento al carico Gli interventi di sviluppo della rete MT di maggior rilevanza correlati all adeguamento al carico afferiscono prevalentemente alla realizzazione delle uscenti da nuove Cabine Primarie di cui al precedente paragrafo, al quale pertanto si rimanda. Sono previsti interventi puntuali di adeguamento di singole linee MT nel caso di superamento del grado di sfruttamento pianificato delle linee stesse, in conseguenza ad esempio, dell evoluzione fisiologica del valore massimo degli assorbimenti e/o del loro fattore di contemporaneità. 18

21 In questo secondo tipo di interventi, che solo eccezionalmente assumono rilevanza economica tale da implicare un identificazione nominativa nel Piano di Sviluppo, le soluzioni tecniche adottate possono comportare, secondo un livello orientativamente crescente di complessità: il potenziamento di tratti di linea esistente, la realizzazione di raccordi (trasversali) tra linee adiacenti ai fini della ridistribuzione del carico oppure la realizzazione di nuove uscenti da esistenti Cabine Primarie e del completamento del progetto di chiusura anelli fra impianti primari. Interventi per Qualità Gli investimenti finalizzati al miglioramento della qualità del servizio per i clienti finali trovano il proprio input negli obiettivi definiti dall AEEG con la nuova delibera per il quadriennio In particolare sono stati definiti i seguenti punti: - regolazione incentivante della Durata Cumulata delle Interruzioni senza preavviso Lunghe per utente BT in particolare nelle aree più critiche; - regolazione incentivante del Numero complessivo delle Interruzioni Lunghe e Brevi senza preavviso per utente BT in particolare nelle aree più critiche; - regolazione individuale per utenza MT, penali per il superamento delle soglie sul Numero di Interruzioni senza preavviso lunghe e brevi per singolo utente MT; - regolazione individuale delle Interruzioni prolungate o estese, rimborsi per mancato rispetto dei tempi massimi di ripristino delle alimentazioni a singoli utenti MT e BT. Di seguito sono indicate le principali modalità di intervento sugli impianti e le loro correlazioni con le variazioni dei parametri di qualità del servizio forniti dall AEEG. Il mix di interventi è definito puntualmente per ambito in relazione ai valori di partenza degli indicatori e dei premi/penali associati, nonché alla configurazione e composizione impiantistica della rete MT esistente. a) Provvedimenti con effetto prevalente sulla Durata Cumulata per cliente BT I provvedimenti con effetto prevalente sulla durata cumulata, indipendenti dal numero delle interruzioni, sono essenzialmente quelli che impattano sulle tempistiche di rialimentazione, completa o parziale, del tratto di rete interessato dal guasto, in parte correlate alla durata della singola interruzione. La durata della singola interruzione sta assumendo valori sostanzialmente omogenei su tutta la rete SELNET. Le azioni previste consistono in: - incremento dell omogeneità del passo di telecontrollo delle cabine secondarie; - incremento del grado di sezionabilità e rialimentabilità della rete MT; - automazione selezione del guasto. L incremento del grado di rialimentabilità della rete MT ha efficacia anche nei riguardi del contenimento delle interruzioni prolungate. b) Provvedimenti con effetto prevalente sul Numero delle interruzioni (Lunghe e Brevi) per Utente BT I provvedimenti con effetto prevalente sul numero di interruzioni per utente BT, indipendenti dalla durata cumulata, sono essenzialmente quelli che riducono le interruzioni non associate a significativi valori di durata cumulata, quali ad esempio le interruzioni brevi. Rientrano in questa tipologia le azioni, di norma associate ad investimenti di importo unitario limitato, volte 19

22 all incremento dell affidabilità dei componenti di rete e in particolare della disponibilità di trasformatori AT/MT e interruttori MT di Cabina Primaria. Si tratta di interventi che, per i motivi sopra esposti, solo in casi particolari sono citati espressamente nel presente piano. c) Provvedimenti con effetto su numero e durata delle interruzioni per Utente BT Si tratta di azioni volte a: - ridurre la probabilità di interruzione; - ridurre gli effetti delle interruzioni verificatesi con il telecontrollo degli interruttori BT. Rientrano nella prima fattispecie gli interventi di upgrade prestazionale dei componenti di rete, in particolare quelli di incremento del livello di isolamento. Tra questi si citano: - coordinamento dell isolamento; - sostituzione armamento rigido con armamento sospeso; - sostituzione linee aeree nude con linee in cavo; - sostituzione componenti di cabina isolati in aria. Della seconda categoria fanno invece parte gli interventi atti a incrementare la capacità di selezionare il guasto lungo la linea, ridistribuendo i clienti, e in particolare: - automazione della rete MT; - realizzazione di nuove linee MT o di nuovi elementi di rete (razionalizzazione); - realizzazione di Centri Satellite o Cabine Primarie. 4.3 Interventi su rete BT Generalità Gli interventi sulla rete BT non assumono rilevanza economica tale da comportare un evidenza puntuale nei piani di investimento. Indipendentemente dall entità degli impegni di spesa ad essi associati, tali interventi sono condotti in conformità a metodologie di analisi e criteri di sviluppo individuati con riferimento allo specifico livello di tensione, i cui tratti essenziali sono riepilogati in seguito. Connessioni L allacciamento di nuovi clienti alla rete di distribuzione di bassa tensione può richiedere: - la posa di un nuovo gruppo di misura su una presa esistente; - la realizzazione di una nuova presa o la modifica di una presa esistente (lavoro semplice); - la costruzione di nuove linee o porzioni di linea (lavoro complesso). Le linee sono realizzate in cavo aereo o sotterraneo, di norma utilizzando la stessa soluzione tecnica adottata per gli impianti già esistenti, ai quali ci si raccorda. 20

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