PIANO FINANZIARIO TARES 2013

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1 PIANO FINANZIARIO TARES 2013 INTRODUZIONE Il presente documento riporta gli elementi caratteristici del Piano Finanziario TARES tributo comunale sui rifiuti e sui servizi anno 2013, nuovo tributo relativo alla gestione dei rifiuti urbani, così come previsto dall art. 14 del D.L. n. 201/2011, convertito con modificazioni dalla L. 214/2011 e s.m.i., con il quale viene stabilito quanto segue: - comma 1. A decorrere dal 1 Gennaio 2013 è istituito in tutti i comuni del territorio nazionale il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, a copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento, svolto in regime di privativa pubblica a i sensi della vigente normativa ambientale e dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni. - comma 22. Con regolamento da adottarsi ai sensi dell art. 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, il Consiglio Comunale determina la disciplina per l applicazione del tributo, concernente tra l altro: a. la classificazione delle categorie di attività con omogenea potenzialità di produzione dei rifiuti; b. la disciplina delle riduzioni tariffarie; c. la disciplina delle eventuali riduzioni ed esenzioni; d. l individuazione di categorie di attività produttive di rifiuti speciali alle quali applicare, nell obbiettiva difficoltà di delimitare le superfici ove tali rifiuti si formano, percentuali di riduzione rispetto all intera superficie su cui l attività viene svolta; e. i termini di presentazione della dichiarazione e di versamento del tributo; - comma 23. Il Consiglio Comunale deve approvare le tariffe del tributo entro il termine fissato da norme statali per l approvazione del bilancio di previsione, in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani, redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso e approvato dall autorità competente. - comma 46. A decorrere dal 1 gennaio 2013 sono soppressi tutti i vigenti prelievi relativi alla gestione dei rifiuti urbani, sia di natura patrimoniale sia di natura tributaria e pertanto cessa l applicazione della TIA e della TARSU. Pertanto la TARES sostituisce la TIA e la TARSU vigenti fino al Con l approvazione del D.L. 8 aprile 2013, n.35, sono state introdotte al comma 2 alcune disposizioni in materia di Tares, che operano limitatamente all anno Nello specifico: - lett. a) del citato comma 2 la scadenza e il numero delle rate di versamento del tributo sono stabilite dal comune con propria deliberazione adottata, anche nelle more della regolamentazione comunale del nuovo tributo, e pubblicata, anche sul sito web istituzionale, almeno trenta giorni prima della data di versamento. La disposizione in esame attribuisce, quindi, al comune la facoltà di intervenire con una propria delibera sul numero delle rate e sulla scadenza delle stesse, limitatamente al 2013 e in deroga al comma 35 dell art. 14 del D. L. n. 201 del 2011, che, a regime, prevede che il versamento del tributo, della tariffa di cui al comma 29 nonché della maggiorazione di cui al comma 13 per l anno di riferimento è effettuato in quattro rate trimestrali, scadenti nei mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre. - lett. b) comma 2 ai fini del versamento delle prime due rate del tributo, e comunque ad eccezione dell ultima rata dello stesso, i comuni possono inviare ai contribuenti i modelli di pagamento precompilati già predisposti per il pagamento della TARSU o della TIA 1 o della TIA 2, ovvero 1

2 indicare le altre modalità di pagamento già in uso per gli stessi prelievi. I pagamenti di cui al periodo precedente, sono scomputati ai fini della determinazione dell'ultima rata dovuta, a titolo di TARES, per l'anno Si ricorda inoltre che: o con l Art.1 del Decreto Ministeriale del 14 maggio Sono approvati i modelli di bollettino di conto corrente postale, allegati al presente decreto (Allegati 2 e 3), predisposti secondo le caratteristiche tecniche rese note sulla Gazzetta Ufficiale - Foglio Inserzioni - n. 115 del 19 maggio 2001, che possono essere utilizzati, a decorrere dal 1 luglio 2013 per il versamento del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi - di seguito denominato tributo - della tariffa avente natura corrispettiva - di seguito denominata tariffa - e della maggiorazione prevista a copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni - di seguito denominata maggiorazione. o Con la Risoluzione n. 37/E del 27 maggio 2013 dell Agenzia delle Entrate, sono stati istituiti i codici tributo per il versamento, tramite modello F24, del Tributo Comunale sui Rifiuti e sui Servizi, della tariffa e della maggiorazione - lett. c) comma 2 la maggiorazione standard pari a 0,30 euro per metro quadrato e' riservata allo Stato ed e' versata in unica soluzione unitamente all'ultima rata del tributo, secondo le disposizioni di cui all'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, nonche' utilizzando apposito bollettino di conto corrente postale di cui al comma 35 dell'articolo 14 del decreto-legge n. 201, del 2011; - lett. f) comma 2 i Comuni non possono aumentare la maggiorazione standard di cui alla lettera c ; - lett. g) comma 2 i Comuni possono continuare ad avvalersi per la riscossione del tributo dei soggetti affidatari del servizio di gestione dei rifiuti urbani. Ove deliberato dal Comune, fermo restando che il gettito della maggiorazione è comunque riservato allo Stato. Il comma 3 dell art.10 del D.L. n.35 del 2013, interviene invece sulla disciplina delle aree scoperte pertinenziali ed accessorie e prevede che Sono escluse dalla tassazione, ad eccezione delle aree scoperte operative, le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili e le aree comuni condominiali di cui all'articolo 1117 del codice civile che non siano detenute o occupate in via esclusiva.". 1 Normativa e natura del piano finanziario L art. 14 del D.L. n. 201/2011, convertito dalla L. 214/2011 e s.m.i., prevede l introduzione del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES) che presenta le seguenti caratteristiche essenziali: - creare una correlazione tra costi del servizio ed effettiva produzione dei rifiuti solidi urbani - coprire tutti i costi afferenti al servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani - contribuire a finanziare i costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni (sicurezza, illuminazione, manutenzione delle strade ) La redazione del piano finanziario è necessaria per la determinazione del costo del servizio da coprire con il gettito della tariffa determinata con metodo normalizzato, ed è costituito dai seguenti elementi: - il piano finanziario degli investimenti; - il programma degli interventi necessari; - la specificità dei beni, delle strutture e dei servizi disponibili, nonché il ricorso eventuale all utilizzo di bene e strutture di terzi, o all affidamento di servizi a terzi, - le risorse finanziarie necessarie; 2

3 Di fatto, la disciplina della TARES non è molto diversa dall attuale TIA2. In proposito, infatti, il comma 12 dell art 14 del D.L. 201 prevedeva: Con regolamento da emanarsi entro il 31 ottobre 2012, sono stabiliti i criteri per l'individuazione del costo del servizio di gestione dei rifiuti e per la determinazione della tariffa. Il regolamento emanato ai sensi del primo periodo del presente comma si applica a decorrere dall'anno successivo alla data della sua entrata in vigore. Si applicano comunque in via transitoria, a decorrere dal 1 gennaio 2013 e fino alla data da cui decorre l'applicazione del regolamento di cui al primo periodo del presente comma, le disposizioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1999, n Il ritardo nell emanazione del regolamento ministeriale, già previsto da oltre 6 anni dall art. 238 del testo unico ambientale per l attivazione della TIA 2, ha portato all abrogazione di questa disposizione da parte della legge di stabilità (art. 1 comma 387), con la conseguenza che la disciplina di riferimento per la regolamentazione del tributo è costituita dal DPR 158/1999 Regolamento recante norme per la elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani e dal D.Lgs. 22/1997 (Decreto Ronchi), ai quali già si riportava la disciplina della TIA2. Tali informazioni vengono fornite descrivendo: - il modello attuale del servizio e dei risultati relativi; - gli obiettivi di qualità del servizio - descrizione del modello gestionale ed organizzativo. 2 -Descrizione del servizio di raccolta e trasporto rifiuti In data 28/02/2013, è venuto a scadere il contratto di appalto che ha disciplinato il servizio di raccolta e trasporto rifiuti urbani del Comune di BRIGA ALTA nel periodo 2008/2013. Allo stato attuale è in corso di predisposizione la nuova gara d appalto per l affidamento del servizio di raccolta e trasporto rifiuti urbani del Lotto che comprende il Comune, il cui affidamento avverrà presumibilmente entro l autunno. Nelle more di espletamento del nuovo appalto, il servizio di raccolta era stato affidato, in proroga, alla ATI SEA RAIMONDI BRA SERVIZI, già affidataria del servizio nel periodo 2008/2013. In data 29/03/2013 la SEA s.r.l., mandataria dell ATI SEA RAIMONDI BRA SERVIZI, è stata dichiarata fallita dal tribunale di Torino con sentenza n. 115/13, come da comunicazione pervenuta all A.C.E.M. dal curatore fallimentare in data 22/05/2013. Tale circostanza, imprevista ed imprevedibile, nonché la necessità di assicurare la continuità del servizio senza attendere i tempi tecnici necessari per la pubblicazione di un bando e l espletamento delle relative procedure, inducono la scrivente amministrazione ad invocare l applicazione dell art. 57 del D. Lgs. N. 163/2006 e procedere quindi, all affidamento tramite procedura negoziata con il confronto tra le offerte che perverranno dalle ditte invitate. Alla data della presente è per tanto in corso tale procedura. Lo svolgimento del servizio avviene secondo le modalità già definite dalla scheda di servizio così come di seguito specificata: 3

4 Modalità di espletamento del servizio Servizio Riferimento scheda Descrizione Frequenza Giorni di intervento raccolta a cassonetti tipo carico RSU N 2 posteriore Da definire con il 31 passaggi / anno Comune cassonetti da 1100 Lt : n 30 PLASTICA N 5 VETRO N 9 CARTA E CARTONE N 5 ALLUMINIO N 5 raccolta a cassonetti tipo carico posteriore 8 passaggi / anno Da definire cassonetti da 1100 Lt : n 8 raccolta a campane campane : n DA DEFINIRE Mensile (12 passaggi / anno) Da definire raccolta a cassonetti tipo carico posteriore 8 passaggi / anno Da definire cassonetti da 1100 Lt : n 10 raccolta a cassonetti tipo carico posteriore 8 passaggi / anno Da definire cassonetti da 1100 Lt : n 2 3 Quantitativi Ai fini della predisposizione del presente P.E.F. (Piano Economico Finanziario) sono stati presi come base i seguenti quantitativi di rifiuti: CODICE C.E.R. RIFIUTO IPOTESI QUANTITATIVO [ton] Imballaggi in plastica 1, Vetro 3, Alluminio Frigoriferi RAEE Legno Ferro Carta e cartone 2, Imballaggi di carta e cartone Ingombranti Spazzamento Rifiuti urbani non differenziati 34, Pile Farmaci B Inerti Organico 0, Verde 0,00 TOTALE 42,42 4

5 I rifiuti differenziati conferiti presso le piattaforme A.C.E.M., dopo un trattamento di selezione, sono avviati a recupero presso le filiere del CONAI, di seguito specificate: CONSORZIO DI FILIERA CONAI COMIECO COREPLA RILEGNO CIAL C.N.A.(Consorzio Nazionale per l acciaio) CO.RE.VE MATERIALE RECUPERATO CARTA/CARTONE PLASTICA LEGNO ALLUMINIO ACCIAIO VETRO Il prospetto seguente indica le percentuali di raccolta differenziata, da raggiungersi secondo la vigente normativa : ANNO PERCENTUALE MINIMA DI RACCOLTA DIFFERENZIATA PREVISTA NORMATIVA DI RIFERIMENTO % D.Lgs 152/2006-art. 205 I paragrafi che seguono rilevano i dati relativi alle dotazioni strumentali, al modello gestionale, agli obiettivi sociali (come richiesto dall art. 8 del D.P.R. 158/99), nonché, conseguentemente, i dati utili alla determinazione della tariffa (obiettivi economici, valore dei cespiti, risorse finanziarie). 4 - Obiettivi economici e costi 2013 Ai fini della pianificazione finanziaria, possono essere identificati i concreti parametri obiettivo di seguito riportati. COSTI DI RACCOLTA, TRATTAMENTO E SMALTIMENTO RIFIUTI PEF 2012 (COSTO AL NETTO DI IVA) PEF 2013 (COSTO COMPRENSIVO DI IVA) CLS - Costi di Raccolta e spazzamento stradale 5.803, ,13 CRT Raccolta e trasporto RSU 293,57 648,46 CTR Trattamento e riciclo (quota del canone per la raccolta 935,19 651,86 ed il trasporto dei rifiuti urbani relativo ai servizi di raccolta differenziata effettuati sul territorio monregalese) CTS Trattamento e smaltimento rifiuti 6.574, ,65 TOTALI , ,10 5

6 Il combinato disposto dell art. 5 della L.R. 21/04/2006 n. 14, delle DGR n del 23/10/2006 e n del 27/11/2006, prevede, a partire dal 01/01/2007, nuovi importi per il tributo speciale spettante alla Regione Piemonte per il deposito in discarica dei rifiuti, diversificando a seconda se il rifiuto collocato in vasca sia stato sottoposto o meno a trattamento presso un impianto tecnologico. Pertanto, visto che l Impianto di Magliano Alpi esegue sui rifiuti urbani conferiti un trattamento tecnologico rientrante fra le fattispecie previste dal D.Lgs 36/2003, i nuovi importi del tributo speciale spettante alla Regione Piemonte ai sensi della L. 549/1995 e s.m.i, sono i seguenti: TIPOLOGIA DI RIFIUTO CONFERITO IN DISCARICA IMPORTO TRIBUTO SPETTANTE ALLA REGIONE PIEMONTE Rifiuti speciali non pericolosi, inclusi i rifiuti urbani sottoposti a trattamento (cod. CER ) 5,17 /tonn. Rifiuti urbani non sottoposti a trattamento CER spazzamento stradale) (cod. 25,00 /tonn Rimangono invariati gli altri contributi ambientali di legge spettanti alla Provincia di Cuneo ed al Comune sede di impianto, riassunti nella seguente tabella: TIPOLOGIA DI CONTRIBUTO AMBIENTALE Contributo ambientale spettante alla Provincia di Cuneo ai sensi L.R. 24/2002, art. 16 comma 7 Contributo ambientale spettante al Comune sede di impianto ai sensi L.R. 24/2002, art. 16 comma 1 IMPORTO TRIBUTO 2,50 /tonn. 5,00 /tonn Con nota prot. n / del l ACEM ha trasmesso il file concernente i dati di propria competenza relativi al PEF TARES 2013 (sezione CG del PEF redatto ai sensi del DPR 158/1999), evidenziando che Il PEF TARES è stato redatto sulla base dei quantitativi prodotti dal Vs. Comune nell anno 2012 e con l utilizzo delle tariffe approvate in sede di Bilancio Preventivo esercizio Al fine di attualizzare i costi da sostenere nel 2013, è stato previsto per il canone di raccolta, un adeguamento ISTAT del 5% (valore di riferimento indice ISTAT NIC al 4,80% al 31/12/2012)., calcolato sulla base dei costi anno Il modello gestionale 6

7 Per quanto riguarda le modalità di svolgimento del servizio di igiene ambientale, si veda la relazione introduttiva. La Tabella indica le diverse fasi/attività del ciclo dei rifiuti gestite secondo le seguenti modalità: Modalità gestionale/attività In economia Concessione/ Appalto a terzi Azienda speciale Azienda Mista Consorzio Spazzamento e lavaggio Rifiuto indifferenziato Raccolta differenziata Piattaforme ecologiche Discarica 5 - Impianti per trattamento, riciclo e smaltimento Tutti i rifiuti prodotti dal Comune di BRIGA ALTA sono conferiti presso le piattaforme di conferimento dell A.C.E.M. I rifiuti indifferenziati sono conferiti presso l Impianto consortile di Magliano Alpi, dove subiscono un processo di trattamento per separare la frazione organica stabilizzata (FOS) dalla frazione seccoleggera. In discarica viene conferita soltanto la frazione organica stabilizzata (FOS), pari a circa il 46 % del rifiuto indifferenziato in ingresso presso l Impianto. Le ecotasse (contributi ambientali spettanti a Regione Piemonte, Provincia di Cuneo e Comune sede di impianto ai sensi della Legge 549/95 e della Legge Regionale 24/2002) sono applicate soltanto sul rifiuto conferito in discarica (FOS e residui da spazzamento stradale). I rifiuti differenziati si suddividono in due categorie: RIFIUTI DIFFERENZIATI RECUPERABILI: sono i rifiuti che, attraverso un processo di selezione e/o pressatura, possono essere avviati a recupero attraverso i Consorzi di filiera del CONAI, come dettagliati nella seguente tabella: 7

8 CONSORZIO DI FILIERA CONAI COMIECO COREPLA RILEGNO CIAL C.N.A.(Consorzio Nazionale per l acciaio) CO.RE.VE MATERIALE RECUPERATO CARTA/CARTONE PLASTICA LEGNO ALLUMINIO ACCIAIO VETRO RIFIUTI DIFFERENZIATI NON RECUPERABILI ATTRAVERSO IL CONAI: sono tipologie di rifiuti che, a norma della vigente legislazione, dopo aver subito un preventivo trattamento, devono essere avviati a smaltimento presso centri autorizzati, come specificato nella seguente tabella: CODICE CER RIFIUTO Apparecchiature contenenti CFC (frigoriferi) Pneumatici esausti Pile esaurite Farmaci scaduti RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) Inerti da demolizioni Batterie al piombo Oli esausti 6 Investimenti Per l anno 2013 non sono previsti investimenti. Per quanto attiene agli interventi si rimanda alla lettura di quanto esposto al precedente punto Obiettivi sociali. 7 - Le risorse finanziarie Questo punto riepiloga la quantificazione delle risorse finanziarie necessarie a coprire le varie componenti di costo e gli investimenti programmati (I) (art. 8, comma 2, lettera d, D.P.R. 158/99). Le risorse finanziarie totali necessarie per realizzare il servizio e gli investimenti nell esercizio di riferimento sono evidenziate nella tabella seguente. I dati indicati, sono al netto dell I.V.A per l esercizio 2012 e al lordo dell IVA per l anno

9 Costi Operativi di Gestione (CG) ,00 PEF PEF ,07 Costi Comuni (CC) 3.569, ,21 Costo d uso del capitale (CK) 551,32 958,36 Totale Costi di Gestione (CG+CC+ CK) , ,64 Investimenti programmati (I) Fabbisogno finanziario totale ,33 Al netto dell IVA ,64 Comprensivo di IVA Prospetto economico riepilogativo E il quadro di sintesi che evidenzia: I costi che dovranno essere totalmente coperti dalla tariffa nell esercizio di riferimento; Le entrate a copertura dei costi per la gestione del ciclo dei rifiuti urbani (esse sono rappresentate dagli introiti tariffari). Il documento, elaborato anche sulla base delle informazioni provenienti dal Consorzio di Bacino ACEM, costituisce il quadro contabile che riassume le informazioni quantitative rilevanti, richieste dall art. 8 del DPR 158/99 e analizzate nei punti precedenti. Il DPR 27/4/99, n 158 e s.m. stabilisce le modalità di calcolo della tariffa. Quest ultima deve coprire tutti i costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani, evidenziati nella precedente tabella. I costi, così come stabilito dal DPR 158/99, sono suddivisi tra FISSI e VARIABILI nelle seguenti componenti: - COSTI OPERATIVI DI GESTIONE: riguardano i costi di gestione del ciclo dei rifiuti indifferenziati e della raccolta differenziata al netto di eventuali proventi derivanti dalla vendita di quanto raccolto. - COSTI COMUNI: sono i costi relativi al personale direttamente impiegato nella gestione del servizio nonché quelli afferenti alla riscossione, all accertamento ed al contenzioso. - COSTI D USO DEL CAPITALE comprendono gli ammortamenti dei cespiti, gli accantonamenti e la remunerazione del Capitale investito. 1 I costi inseriti nella presente tabella sono al netto dell IVA applicata 2 I costi inseriti nella presente tabella sono al lordo dell IVA applicata 9

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