THAILANDIA NORMATIVA
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- Lelia Monaco
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1 THAILANDIA NORMATIVA In Thailandia può essere liberamente importata la maggior parte delle merci. Ciònonostante, alcune categorie di beni sono soggette a controlli e devono essere importate con una licenza di importazione. I prodotti alimentari, farmaceutici e cosmetici sono oggetto di controlli specifici. Documenti di spedizione Oltre alla dichiarazione in dogana, usualmente richiesta per le spedizioni (salvo all`interno dell`unione europea), le spedizioni destinate alla Thailandia, devono essere accompagnate dai documenti di seguito riportati. a) Fattura commerciale Redatta in inglese, in triplice copia. Deve riportare le seguenti informazioni: 1. Paese di acquisto delle merci, paese di spedizione così come paese di origine. 2. Data del contratto di vendita 3. Menzionare: - se le merci sono state oggetto di vendita definitiva e se è stato concluso un contratto di vendita; - o se la vendita è fatta in consegna; - o se le merci sono spedite a destinazione di una succursale o filiale, etc. 4. Marchi, numero, valore e descrizione dei colli, così come il loro peso lordo: - indicare con precisione i marchi e il numero; - descrizione dettagliata dei colli precisando se si tratta di casse, di fusti, pacchi, etc.; - Indicare, eventualmente, il valore globale qualora i colli contengano la stessa categoria di merce e se il prezzo unitario è identico; - indicare il peso lordo di ciascun collo. 5. Dettaglio delle merci: - denominazione, specie, qualità, quantità, peso netto e altri particolari relativi a ciascun articolo, compresi i marchi commerciali e altri simboli; - dichiarare il peso netto e il contenuto, oltre la qualità e il peso di ciascun articolo. Le merci di diverse dimensioni e qualità devono essere dichiarate separatamente.
2 - per le merci contenenti o comportanti materie differenti, si dovrà riportare la loro percentuale; 6. Prezzo di vendita o valore unitario delle merci, espressi nella valuta del contratto. - Dichiarazione del prezzo unitario di ciascun tipo di merce o, - nel caso di vendita in consegna, il prezzo che è stato fissato nel paese di esportazione o il prezzo di esportazione a destinazione del mercato thailandese. 7. Sovvenzioni o aiuti eventuali all`esportazione di qualsiasi natura: - precisare la somma o il tasso applicabile al caso particolare. 8. Eventuali riduzioni: - Classificare per ordine e far risaltare distintamente l`ammontare delle riduzioni 9. Spese diverse: - costi d`imballaggio (eventuali); - premi assicurativi (nel caso di assicurazione extraterritoriale); - trasporto; - eventuali commissioni; - altre spese. Anche se i prezzi sono stabiliti CIF o C e F, la ripartizione e l`ammontare dei costi devono essere indicati separatamente. b) Certificato d`origine Solo su richiesta dell`importatore. Redatto sul formulario comunitario, il certificato d`origine deve essere vistato dalla Camera di commercio di competenza. E` opportuno farsi confermare questo obbligo dal proprio cliente. Le regole relative all`emissione e utilizzazione dei certificati d`origine sono precisate nell`allegato XI. c) Certificato fitosanitario Per la frutta, i legumi, le sementi.(2) d) Certificato sanitario per le carni (3) A causa del rischio di contaminazione della malattia della mucca pazza e della influenza aviaria, un certo numero di paesi tra cui la Thailandia, ha deciso di sospendere le importazioni di carni provenienti dall`unione Europea.
3 Essendo la lista dei paesi chiusi in continua evoluzione, si suggerisce di informarsi direttamente presso il proprio importatore. e) Certificato o attestato di libera vendita per i prodotti cosmetici Redatto sulla base delle informazioni fornite dall`esportatore, attesta che i prodotti spediti sono conformi alla legislazione italiana e in libera e corrente vendita sul territorio nazionale. Dovrà essere vistato e legalizzato dalla CCIAA, e il Consolato. E` necessario per la registrazione dei prodotti in Thailandia. (4) Allo stesso tempo il certificato di libera vendita è richiesto per altri prodotti quali: alimentari, chimici, farmaceutici... si suggerisce pertanto di informarsi presso il proprio importatore. f) Certificato di non contaminazione radioattiva Richiesto per i prodotti agro-alimentari, soprattutto prodotti caseari. (5) Si suggerisce farsi confermare l`obbligo dal proprio cliente. Trasporto a) Documenti di trasporto. b) Lista dei colli c) Assicurazione trasporto Non vi è l`obbligo di assicurare le merci localmente. d) Trattamento degli imballaggi in legno La Thailandia non ha ancora adottato la norma NIMP 15, è tuttavia raccomandato l`utilizzo di imballaggi trattati secondo le procedure previste dalla norma. Spedizione temporanea é possibile l`esportazione temporanea in Thailandia, secondo procedura del Carnet ATA, per le seguenti tipologie di merci: - campioni commerciali;
4 - merci destinate ad essere presentate a fiere, mostre e altre manifestazioni commerciali; - materiale professionale; - merci in transito; - materiale scientifico. Il Carnet ATA non è utilizzabile per il traffico postale Carnet ATA E` possibile esportare temporaneamente nel Paese con i carnet ATA che permette l`esportazione temporanea di: - campioni commerciai - merci destinate ad essere presentate a fiere ed esposizioni - materiale professionale - merci in transito - materiale scientifico. Il carnet ATA non è più impiegabile per le spedizioni postali. Costo dei visti a) Costi consolari Su richiesta dell`importatore i dcumenti possono essere legalizzati dal Consolato e precedentemente dalla Camera di Commercio. I costi sono variabili ed è quindi consigliabile rivolgersi direttamente al Consolato. b) Visto d`affari sul passaporto L`importo è di 50 euro ed è valido per un solo ingresso ed un soggiorno di tre mesi, oltre i quali è necessario richiedere un permesso speciale. E` richiesta una nota della ditta ospitante che specifichi il motivo del soggiorno nel Paese. SPECIFICA NOTE (1) Codificazione iso-alfa per i paesi e per le monete: - una codificazione iso-alfa su due caratteri per i paesi e territori; - una codificazione iso-alfa su tre caratteri per le monete.
5 La versione della nomenclatura di paesi e territori per le statistiche del commercio estero della UE e del commercio tra i suoi Stati membri valida a decorrere dal 1 giugno 2005 è allegata al regolamento (CE) n.750/2005 della Commissione, del 18 maggio 2005 (GUUE L 156, del 19 maggio 2005, p.12 Le due codificazioni sono utilizzate per la compilazione delle dichiarazione in dogana (DAU) e delle dichiarazioni di scambio di beni. (2) I certificati fitosanitari, vengono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza (su richiesta dell'interessato 10 giorni prima della partenza del prodotto). (3) I certificati sanitari per le carni vengono rilasciati dalle ASL di appartenenza - Servizio veterinario. (4) Per i prodotti cosmetici può essere richiesto sia il certificato di libera vendita, sia l`attestato di libera vendita. Il certificato di libera vendita va richiesto al Ministero della Salute (la richiesta va fatta alla sede centrale di Roma, c.a 30 giorni prima della spedizione delle merci e per conoscenza all`assessorato della sanità locale - sito web: L`attestato di libera vendita va richiesto alle Camere di commercio di competenza (Allegato XV fac-simile attestato). (5) Rilasciato dagli Uffici Veterinari per gli Adempimenti degli obblighi Comunitari (U.V.A.C.) dislocati su tutto il territorio nazionale. LAZIO Piazzale Marconi, 25 - Palazzo Italia (7 piano) Roma tel: 06/ ; Fax: 06/ UVAC.Lazio@sanita.it. La lista completa degli uffici è consultabile sul sito del Ministero della salute:
6 CLAUSOLA DI ESCLUSIONE DI RESPONSABILITÀ LE INFORMAZIONI CONTENUTE IN QUESTO SITO SONO SOGGETTE AD UNA CLAUSOLA DI ESCLUSIONE DELLA RESPONSABILITÀ DI BANCA DATI SERVIZI. L OBIETTIVO PERSEGUITO È QUELLO DI FORNIRE UN INFORMAZIONE TEMPESTIVA E PRECISA; QUALORA DOVESSERO ESSERE SEGNALATI DEGLI ERRORI I PROVVEDERÀ ALLA LORO CORREZIONE.
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