Economia Provinciale - Rapporto Industria. 5.2 Edilizia CAMERA DI COMMERCIO

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1 Economia Provinciale - Rapporto Industria 5.2 Edilizia CAMERA DI COMMERCIO

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3 Edilizia Edilizia Andamento nazionale Nel 2001 è continuata la crescita del settore delle costruzioni che ha segnato un aumento della produzione del 2,6%; in particolare, nell edilizia abitativa la crescita media dell anno è stata pari al 5,4%, mentre nel settore dell edilizia non abitativa vi è stata una diminuzione dello 0,1%. L intero settore ha evidenziato però un rallentamento della tendenza positiva in atto; la fase di ripresa, iniziata nel 1999, si consoliderà se sostenuta con azioni di tipo strutturale. A questo proposito vi sono aspettative dettate dalla costituzione della società Infrastrutture Spa e dal conseguente impulso che nelle attese sarà promosso dal coinvolgimento dei privati nella realizzazione di infrastrutture importanti per il nostro Paese. Per misurare l andamento del comparto si fa generalmente riferimento a specifici indicatori che vengono pubblicati trimestralmente dall Istat. I principali sono: l indice generale di produzione che esprime il livello del volume fisico prodotto dalle imprese di costruzioni per la parte relativa alla nuova edilizia (residenziale e non residenziale) e che può quindi essere scomposto nei due corrispondenti indici; indicatori di quantità (volume, numero di abitazioni) per la sola edilizia residenziale, che vengono calcolati in base alle concessioni rilasciate dai Comuni e consentono quindi di prevedere l andamento futuro della produzione. In Italia, l indice generale di produzione edilizia considerando come base l anno ), nel corso dell ultimo triennio, è andato sempre migliorando: è passato dal 91,3 del 1999 al 103,2 del In particolare nel corso 1) Gli indici sono calcolati presupponendo come produzione =100 quella dell anno base RAPPORTO ECONOMIA PROVINCIALE

4 dell anno in esame, un andamento fortemente positivo ha registrato l edilizia residenziale con un aumento di 4,7 punti nell indice di produzione rispetto al Gli indicatori di quantità relativi alle concessioni rilasciate dai Comuni sia per il volume che per in numero di abitazioni per la realizzazione di nuova edilizia abitativa nel triennio sono anch essi positivi. Gli investimenti in costruzioni sono stati, nel 2001, secondo stime dell Associazione Nazionale Costruttori Edili, pari a miliardi di lire (valori a prezzi 1995) con una crescita stimata rispetto all anno precedente del 2,5% (2,8% nel 1999 e 3,6% nel 2000) così articolata: 2,1% per le abitazioni, 3,5% per i fabbricati non residenziali, 2,5% per le opere 260 RAPPORTO ECONOMIA PROVINCIALE 2001

5 Edilizia pubbliche. Per il 2002 le previsioni negli investimenti sono ancora positive, ma si contrarrà ulteriormente il tasso di crescita degli stessi al 2,3%. L incidenza percentuale degli investimenti in costruzioni sul P.I.L., nel 1999, secondo elaborazioni dell Ance su dati dell OCSE è stata pari in Italia al 7,9 e risulta più bassa rispetto a quella riscontrata in altri Paesi europei e negli Stati Uniti. Da qui la necessità di rilanciare gli investimenti anche in infrastrutture e di incentivare le opere, già avviate, per la riqualificazione delle nostre città. RAPPORTO ECONOMIA PROVINCIALE

6 Nell edilizia abitativa la crescita è stata sicuramente favorita dalle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie: secondo i dati dell Agenzia delle Entrate, da Maggio 1998 a ottobre 2001 sono stati più di 1 milione i contribuenti che ne hanno usufruito. In Liguria, per lo stesso periodo, sono il numero delle comunicazioni, pari al 16% di quelle pervenute in tutte le regioni del Nord- Ovest che sono state Le regioni in argomento sono quelle che comunque hanno maggiormente usufruito dei benefici; infatti, le comunicazioni inviate dalle regioni interessate rappresentano la percentuale 262 RAPPORTO ECONOMIA PROVINCIALE 2001

7 Edilizia più alta rispetto alle altre macroaree geografiche (il 35,92% contro il 33,35% del Nord- Est, il 19,08% del Centro ed l 11,65% del Mezzogiorno). RAPPORTO ECONOMIA PROVINCIALE

8 Mercato Immobiliare italiano Il settore immobiliare è indubbiamente al centro di un nuovo interesse da parte degli investitori e degli operatori economici italiani, sia dei grandi proprietari che dei risparmiatori, infatti, - data la propria tradizionale capacità di conservazione del valore costituisce, nell attuale fase di incertezza e di instabilità dei mercati finanziari caratterizzati da una riduzione progressiva dei tassi di interesse, un alternativa particolarmente apprezzata. Una modalità di approdo al settore è rappresentata dai Fondi Immobiliari, una tipologia d investimento relativamente nuova nel panorama del risparmio gestito nazionale, ma il cui peso è destinato ad un sicuro incremento in analogia con quanto avviene all estero. Secondo la società di studi economici Nomisma, non sembra essere significativa, quindi, la percezione che il rallentamento dell attività economica possa avere effetti negativi sulle prospettive del settore che, anzi da alcune conseguenze del mutato clima - prima tra tutte le difficoltà della 264 RAPPORTO ECONOMIA PROVINCIALE 2001

9 Edilizia Borsa sembra trarre vantaggio. La crescita in corso è anche testimoniata, secondo l Osservatorio sul Mercato Immobiliare curato dalla suddetta società di ricerca, dall aumento dei prezzi che dopo la diminuzione registrata tra il 1992 e il 1997/98 sono risaliti per tutte le destinazioni immobiliari come si nota nella tabella sotto riprodotta. Oltre ai prezzi, dal 1999, sono migliorati anche altri parametri quali il numero delle transazioni (+7,6%) per le abitazioni ed il tempo medio di vendita (30-90 giorni) che cala in tutte le tipologie di immobili, confermano l immagine di un mercato in salute. Sarebbe però riduttivo analizzare il cambiamento in corso nell attuale congiuntura attraverso la sola lettura dei tradizionali indicatori poiché sono in atto fenomeni come l invecchiamento demografico e l introduzione della moneta unica europea che sono destinati a consegnarci un settore profondamente diverso da quello attuale. Alla luce di queste considerazioni, analizzando i dati relativi al numero degli atti di trasferimento di diritti reali di proprietà nella nostra provincia, si riscontra come essi siano aumentati passando da del 2000 ai RAPPORTO ECONOMIA PROVINCIALE

10 del Nel dettaglio si nota però come l incremento abbia riguardato il territorio facente capo all Agenzia delle Entrate di Sarzana, dove il numero degli atti è passato da del 2000 a del 2001, al contrario gli atti registrati all Ufficio delle Entrate della Spezia sono diminuiti (da del 2000 a del 2001), forse anche per il negativo andamento demografico in atto nell area. Edilizia in provincia Nella provincia della Spezia sono iscritte al Registro Imprese imprese edili (di cui artigiane) che rappresentano il 14,61% del totale imprese attive. Gli agenti immobiliari iscritti al Ruolo provinciale al 31/12/01 sono 504. Se ordiniamo le province liguri in ordine decrescente rispetto al peso delle imprese di costruzione sul totale delle imprese attive, la nostra provincia risulta essere al terzo posto prima di Imperia. A livello nazionale la percentuale delle imprese del settore è pari al 12,52%, più bassa di quella riscontrata nello spezzino. 266 RAPPORTO ECONOMIA PROVINCIALE 2001

11 Edilizia Negli ultimi cinque anni l incidenza del settore delle costruzioni a livello locale e nazionale è sempre stato crescente sia per il numero di imprese che per il peso percentuale sul totale delle imprese attive; in provincia della Spezia il peso è sempre stato maggiore. L età media delle imprese di costruzioni attive operanti in provincia, calcolata considerando la data di iscrizione al Registro Imprese, è di circa 10 anni, di poco più bassa rispetto a quella calcolata a livello nazionale e regionale (11 anni). RAPPORTO ECONOMIA PROVINCIALE

12 Confrontando i dati significativi della dinamica del settore delle costruzioni a livello provinciale si evince come il totale delle iscrizioni sia, nel periodo considerato, numericamente superiore al totale delle cessazioni; da sottolineare che, pur rimanendo l impresa individuale la forma preferita per le nuove unità, aumentano le iscrizioni di società di capitali (nel 2000 erano 8, sono 21 nel 2001) e delle società di persone. Tassi di natalità, mortalità e di crescita Nel 2001 il tasso di natalità 2) delle imprese spezzine di costruzione è stato del 9,35%, quello di mortalità 3) dell 8,03%; entrambi risultano più alti rispetto ai corrispondenti tassi calcolati a livello regionale e nazionale, segnalando perciò un più alto turn-over del settore nella nostra provincia. Il tasso di crescita 4) invece, dopo l ottimo incremento registrato nel 2000, rimane positivo, ma minore rispetto a quello regionale e nazionale. 2) Tasso di natalità: Imprese iscritte nell anno/registrate all inizio dell anno 3) Tasso di mortalità: Imprese cessate nell anno/registrate all inizio dell anno 4) Tasso di crescita: (Imprese iscritte-cessate + o variazioni)/registrate all inizio dell anno. Per variazioni si intendono le modifiche che non danno luogo a cessazioni o re-scrizioni ad esempio modifica dell attività economica svolta o forma giuridica. 268 RAPPORTO ECONOMIA PROVINCIALE 2001

13 Edilizia La dinamica dei tre indicatori tra il 1997 ed il 2001, nella provincia spezzina, è caratterizzata da una sostanziale stabilità nella natalità, da una lieve ripresa della mortalità (dopo il calo del 2000); il tasso di crescita anch esso sempre positivo presenta invece un andamento a fasi alterne. Struttura per forma giuridica La struttura del settore delle costruzioni alla Spezia continua ad essere fortemente caratterizzata dalla presenza di imprese individuali che corrispondono al 73,17% del totale, le società di persone rappresentano il 12,59%, quelle di capitale il 10,11%. RAPPORTO ECONOMIA PROVINCIALE

14 Dal 1999 è tuttavia diminuita la percentuale di imprese individuali, mentre è aumentata quella relativa alle altre forme giuridiche, in particolare è lievemente aumentato il peso sia per le società di capitali che per le società di persone. Per comprendere meglio la trasformazione della struttura giuridica in atto anche per le imprese di costruzioni della nostra provincia confrontiamo i rispettivi tassi di crescita a livello locale e nazionale. Da notare che - nel in provincia il tasso di crescita delle società di capitali e di persone è quasi il doppio di quello registrato a livello nazionale, mentre risulta molto più basso quello riferito alle imprese individuali. 270 RAPPORTO ECONOMIA PROVINCIALE 2001

15 Edilizia Ripartizione delle imprese di Costruzioni nelle sub-aree Il 41% delle imprese di costruzioni della provincia ha sede nell area del Golfo, il 35% in Val di Magra seguono la Media e Bassa Val di Vara con l 11%, la Riviera con il 9% e l Alta Val di Vara con il 4%. In valore assoluto il numero delle imprese attive nel corso dell ultimo quadriennio, è in costante lieve aumento nell Area del Golfo, in Val di Magra e nella Media e Bassa Val di Vara ed in Riviera, mentre diminuisce in Alta Val di Vara. RAPPORTO ECONOMIA PROVINCIALE

16 Gli occupati Al 31/12/2001 le imprese con dipendenti risultano, dagli archivi Inps, 730 ed occupano lavoratori. Di queste, 455 (62%) sono imprese artigiane con dipendenti, le altre 275 (37%) sono classificate industria con occupati. Complessivamente nel settore, considerando sia gli imprenditori che i lavoratori alle dipendenze, operano circa persone. Il dato, arrotondato alle migliaia, risulta dall indagine Istat Forze Lavoro ed è calcolata come media dei dati relativi alle 4 rilevazioni trimestrali annuali. Nel 2002, nella nostra provincia per il settore dell edilizia sono previste secondo l indagine Excelsior realizzata annualmente da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro e recentemente pubblicata 291 assunzioni di cui 104 dovrebbero interessare extracomunitari; il 75,3% dei contratti stipulati per le nuove assunzioni sono previsti a tempo indeterminato, l 85,9% delle assunzioni dovrebbero coinvolgere operai specializzati. 272 RAPPORTO ECONOMIA PROVINCIALE 2001

17 Edilizia Cassa Edile La Cassa Edile della Spezia, costituita nel 1960 da un accordo sindacale tra l Associazione dei costruttori edili e i rappresentanti sindacali dei lavoratori dell edilizia al fine di garantire forme di mutualità e di assistenza, conta alla fine del 2001, 530 imprese iscritte. Nel triennio sia il numero delle imprese che quello degli operai, è aumentato: il primo ha registrato un incremento maggiore nel 2000, il secondo nel A livello regionale si assiste, nel corso del 2001, ad un incremento delle imprese operanti, degli operai attivi e delle ore lavorate (+8,09%, +9,54%, +0,48% rispettivamente). La provincia di Imperia ha avuto un alto incremento nel numero delle imprese operanti (+41,04%) e degli operai attivi (+54,34%) ; a Genova invece si è registrato il più alto incremento di ore lavorate (+3,07%). RAPPORTO ECONOMIA PROVINCIALE

18 Delle 530 imprese iscritte alla Cassa Edile spezzina, 415 sono di piccolissima dimensione e sono in costante lieve diminuzione, sono invece in crescita sia quelle che occupano da 6 a 9 dipendenti che quelle che occupano da 10 a 19 dipendenti. Diminuisce, nel 2001, il numero medio degli operai impiegati dalle imprese più piccole mentre aumenta il numero medio degli occupati nelle imprese di media dimensione. 274 RAPPORTO ECONOMIA PROVINCIALE 2001

19 Edilizia Se esaminiamo i lavoratori iscritti alla Cassa Edile distinti per classi di età si nota che, rispetto al 2000, si registra un incremento dei dipendenti più giovani, mentre diminuiscono i lavoratori ultra cinquantenni. L aumento nel numero totale dei lavoratori (da a 2.711) è dovuto soprattutto all incremento registrato nel numero degli operai qualificati (+ 51), ed in quello degli apprendisti (+ 29), sono invece diminuiti gli operai specializzati (-24) e quelli comuni (-13). RAPPORTO ECONOMIA PROVINCIALE

20 Concessioni edilizie Nell ambito della rilevazione statistica curata dall Istat sull attività edilizia, la Camera di Commercio della Spezia dispone dei dati forniti dai vari Comuni della provincia relativi al numero delle concessioni rilasciate ed ai volumi. I dati sono però parziali, a causa della mancata comunicazione dei suddetti dati da parte di alcuni Comuni (solo 18 su 32 hanno risposto con regolarità e completezza d informazione). Nel corso del 2001 le concessioni rilasciate sono risultate 128 pari a metri cubi: 100 si riferiscono a fabbricati residenziali (78% del totale concessioni) e 28 a non residenziali (22%); anche per quanto riguarda i volumi, la maggior parte (78%) ha riguardato i fabbricati residenziali. 276 RAPPORTO ECONOMIA PROVINCIALE 2001

21 Edilizia Analizzando la destinazione d uso delle concessioni rilasciate per i fabbricati non residenziali, si osserva che, nel 2001, il maggior numero di concessioni rilasciate ha riguardato costruzioni per uso agricolo e per il commercio; ma il volume corrispondente per ciascuna di queste destinazioni è però solo del 2% del totale. La maggior percentuale in termini volumetrici ha riguardato le 5 concessioni industriali (87% del totale dei volumi progettati), esse hanno interessato metri cubi: e sono state rilasciate per la maggior parte dal Comune di Follo, seguito da quello di Bolano, Riccò del Golfo ed infine dal Comune capoluogo. Dei 463 metri cubi di concessioni non residenziali ad uso commerciale rilasciate complessivamente in tutta la provincia, 293 metri cubi hanno riguardato il territorio del Comune di Vezzano Ligure, le restanti 170 quello di Rocchetta Vara. Le concessioni ad uso agricolo (mc. 457) hanno interessato Arcola (mc.178), Sesta Godano (mc.104), ed in parte minore Bolano, Portovenere e Rocchetta Vara. Il maggior volume di concessioni ad uso turistico è stato rilasciato dal Comune di Riomaggiore (mc.588). RAPPORTO ECONOMIA PROVINCIALE

22 Rispetto al 2000 si è registrata una diminuzione sia nel numero (- 44 concessioni) che nei volumi, ( mc) con una diminuzione del 59%. La diminuzione nel numero delle concessioni è per la maggior parte attribuibile ai fabbricati residenziali (-36), mentre la flessione dei volumi è stata maggiore nei fabbricati non residenziali ( ). 278 RAPPORTO ECONOMIA PROVINCIALE 2001

23 Edilizia Patrimonio abitativo. Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni - dati provvisori. In base ai dati provvisori del 14 Censimento, alla data dell 11 Ottobre 2001, risultano ubicate in provincia della Spezia abitazioni, di cui (pari al 79%) occupate da residenti e (pari al 21%) abitazioni non occupate o abitate solamente da persone che non hanno dimora abituale nelle abitazioni stesse. Più della metà del totale delle abitazioni sono ubicate nei 3 principali comuni della provincia: alla Spezia sono situati il 37,4% degli edifici, a Sarzana e a Lerici, rispettivamente l 8% e il 6,4%. Tra i comuni della Riviera Deiva Marina ha la percentuale più alta di abitazioni non occupate ( il 66,5% del totale ), seguono Bonassola con il 63,3%, Monterosso (53,6%), Framura (49,7% ), Vernazza (48,1%), Riomaggiore ( 41,7%), Levanto (36,6%). Numerose sono le case non occupate anche nei comuni dell Alta Val di Vara, tra questi quello con percentuale più alta di abitazioni vuote è Carro (60%), seguito da Maissana (54,6%); Zignago, Rocchetta e Carrodano hanno più del 50% delle abitazioni che risultano non occupate mentre per Varese Ligure la corrispondente percentuale è notevolmente inferiore ( 39%). I comuni con la più bassa percentuale di case vuote risultano Vezzano Ligure (3%), La Spezia (8,6%), Santo Stefano Magra ( 4%), ed Arcola (9,5%). Edilizia Popolare Nel territorio della provincia, sono ubicati alloggi e 113 fondi commerciali di edilizia pubblica la cui gestione è affidata agli ex-i.a.c.p. oggi, trasformati dalla L.R.9/98, in A.R.T.E. Aziende Regionali Territoriali per l Edilizia, Ente Pubblico Economico strumentale della Regione. Ad esse compete, oltre che la gestione degli alloggi, la riscossione dei canoni, la manutenzione e, nei casi di convenzione con i Comuni, l assegnazione degli alloggi. RAPPORTO ECONOMIA PROVINCIALE

24 È compito dell A.R.T.E. anche provvedere alle nuove costruzioni, al recupero di immobili, alla riqualificazione di aree e quartieri in attuazione a piani di recupero. Nel corso del 2001 l Azienda ha sostenuto di costi di manutenzione ordinaria e di straordinaria. Gli investimenti in nuove costruzioni sono stati e per recupero di alloggi. Nell anno in corso e nel biennio successivo sono previsti investimenti di notevole entità (Euro nel 2002, Euro nel 2003 e Euro nel 2004) per nuove costruzioni (106 alloggi) e per recupero di immobili, oltre alla realizzazione di un Centro Commerciale, mq di superficie coperta, parcheggi ed altre opere di urbanizzazione. Appalti Nella provincia della Spezia, nel corso del 2001, sono stati appaltati lavori per , di questi, si riferiscono a gare bandite da Enti pubblici ed economici della provincia, mentre i restanti sono di competenza dei Comuni. In particolare il comune della Spezia ha appaltato per di cui con licitazione privata semplificata. 280 RAPPORTO ECONOMIA PROVINCIALE 2001

25 Edilizia Tra gli altri Comuni, spicca Lerici con lavori appaltati, seguono poi Monterosso, Vezzano Ligure e Varese Ligure. RAPPORTO ECONOMIA PROVINCIALE

26 Per quel che riguarda le gare bandite da Enti pubblici ed economici, da notare che gli appalti più consistenti sono stati quelli dell Arte, dell Acam, dell Asl, e della Amministrazione Provinciale. Rispetto al 2000 ( ), il volume degli appalti è diminuito; in particolare, nel 2001, vi è stata una flessione del 63% per le gare bandite dagli Enti, mentre gli appalti comunali sono aumentati del 66% (La Spezia + 81% gli altri comuni +44% ). In materia di prevenzione infortuni e sicurezza sui luoghi di lavoro, il Comitato Paritetico Territoriale della Provincia della Spezia, nel corso del 2001, ha effettuato 441 visite su altrettanti cantieri di 395 imprese. Nel 2000 erano state 372 le visite e le imprese interessate RAPPORTO ECONOMIA PROVINCIALE 2001

27 Edilizia RAPPORTO ECONOMIA PROVINCIALE

28 284 RAPPORTO ECONOMIA PROVINCIALE 2001

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