ANALISI DEI FENOMENI DEVIANTI
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- Irma Bianchini
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1 LIBERA UNIVERSITA MARIA SS. ASSUNTA Dipartimento di Giurisprudenza Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali ANALISI DEI FENOMENI DEVIANTI Gli autori e le vittime docente Maurizio BORTOLETTI a.a
2 Per capire perché ogni giorno, in tutti i paesi del mondo, vengono commessi dei reati, i sociologi hanno studiato le caratteristiche sociodemografiche di coloro che li compiono. 1. Per lungo tempo hanno concentrato la loro attenzione sulla classe sociale di appartenenza. 2. Più recentemente il loro interesse si è spostato all analisi dell età e del genere. 3. OGGI : le indagini contemplano solitamente l esame di ETA GENERE CLASSE SOCIALE
3 Altro aspetto di interesse è quello della organizzazione sociale della devianza, cioè di come i devianti si organizzano per far fronte alla complessità dell essere deviante, del vivere da deviante, del commettere atti devianti; in relazione : 1. alla frequentazione reciproca al di fuori delle attività devianti 2. all associarsi per commetterli 3. all esistenza di una suddivisione del lavoro per delinquere o, di più, di una organizzazione delinquenziale di tipo formale Solitari Colleghi Pari Squadre - Associazioni delinquenziali
4 LA CLASSE SOCIALE Per definizione, i reati dei colletti bianchi vengono commessi dalle persone delle classi medio alte. Per gli altri, i sociologi hanno a lungo sostenuto che essi vengono compiuti dagli appartenenti alle classi sociali svantaggiate. L idea che vi sia una relazione inversa fra la classe sociale e la disponibilità a commettere reati emerge da teorie anche diverse : quella della tensione, della sub-cultura o dell etichettamento. In Italia, ci fu Vincenzo Manzini ( 1905 ), ma anche recentemente Bandini e Gatti ( 1987 ).
5 LA CLASSE SOCIALE Negli ultimi 20 anni, basandosi sui dati di ricerche statunitensi, alcuni studiosi hanno sostenuto l esatto opposto : che non vi è cioè o quasi alcuna relazione tra classe sociale e criminalità. Ma anche alcune ricerche giovanili condotte con la tecnica dell autoconfessione ( e non sui condannati ) hanno confermato questa posizione. IN REALTA : questi dati non sono così contraddittori come sembrano. Infatti, i dati e le ricerche si riferiscono a violazioni delle norme assai diverse. In Italia, come in tutti gli altri paesi europei occidentali, la relazione fra classe sociale e tendenza a delinquere esiste ed è tanto più forte quanto più grave è il reato.
6 IL GENERE E una delle variabili più importanti per predire la criminalità : in tutti i paesi è molto più probabile, infatti, che sia un maschio piuttosto che una femmina a violare una norma penale. Vi sono importanti differenze a seconda del tipo di reato : quanto è più grave il reato, tanto è più probabile che a commetterlo sia un uomo. Molti studiosi hanno sostenuto che nell ultimo quarto di secolo la criminalità femminile è aumentata molto di più di quella maschile. Ma le spiegazioni che vengono date sono molto diverse : per alcuni questo è avvenuto solo nei reati contro il patrimonio ed è dovuto alle grandi trasformazioni che vi sono state nell economia e nella società; per altri, l aumento è generalizzato per tutte le categorie di reati ed è dovuto all affermarsi del movimento femminista ( Adler, 1975 ).
7 IL GENERE In Italia, come negli altri paesi europei occidentali, i mutamenti dell ultimo trentennio sono stati assai diversi a seconda del tipo di reato e sembrano confermare la prima delle due tesi. In una prospettiva comparata, le differenze rispetto ai Paesi di Africa, Asia e America Latina sono rilevanti nella percentuale di donne condannate per reati contro il patrimonio, mentre appare irrilevante per i reati più violenti.
8 L ETA 160 anni fa, il belga Adolphe Quételet sostenne di essere riuscito a ricavare dai suoi dati una vera e propria legge di sviluppo della tendenza al crimine, che valeva per tutti i paesi europei : cresce molto rapidamente verso l età adulta, raggiunge un massimo e, in seguito, decresce, ma lentamente, fino agli ultimi anni di vita. Questo è ancor oggi : confermato dai dati in nostro possesso per tutti quei reati a commissione indistinta, mentre è diversa per alcuni reati particolari : per quella che era l emissione di assegni a vuoto è più un altipiano che una montagna.
9 L ETA La tendenza comunque, in generale, varia molto a seconda della fase del ciclo di vita e del tipo di reato ( pur conservando il profilo della montagna ). Inoltre, si può rilevare che, in tutti i paesi occidentali, nell ultimo secolo e mezzo vi è stato un abbassamento di 5 o 6 anni dell età a cui più frequentemente si commettono alcuni reati predatori ( furti e rapine ). In una prospettiva comparata, l età modale ( quella del vertice della montagna ) resta più alta, a volte anche decisamente per alcuni reati, nei paesi in via di sviluppo, nonostante la gran parte della popolazione abbia un età media notevolmente inferiore a quella dei paesi occidentali.
10 Alcune considerazioni generali: 1. La quasi totalità degli autori (80-90%) sono di sesso maschile 2. nella maggior parte dei reati violenti hanno un età compresa tra i 21 e i 40 anni, mentre negli scippi è abbastanza consistente la percentuale di giovanissimi 3. la collaborazione tra più autori aumenta la probabilità del successo del reato Maria Giuseppina Muratore, Linda Laura Sabbadini, L indagine di vittimizzazione: una fonte fondamentale per capire la situazione della criminalità del paese, per l ISTAT.
11 Alcune considerazioni territoriali: 1. Al sud gli autori degli scippi e delle aggressioni sono molto più giovani 2. Al sud gli autori agiscono di più in complicità rispetto a quelli del nord 3. Nei reati commessi al sud gli autori di scippi e rapine agiscono più spesso usando il motorino Maria Giuseppina Muratore, Linda Laura Sabbadini, L indagine di vittimizzazione: una fonte fondamentale per capire la situazione della criminalità del paese, per l ISTAT.
12 In questo approccio si studiano i cicli di vita dei soggetti coinvolti nella criminalità. 1. I cambiamenti nel ciclo di vita influenzano sia la possibilità di commettere reati che quella di subirne. 2. I cambiamenti che interessano in questo contesto sono quelli delle abitudini quotidiane, non quelli morali. A livello macro, i cambiamenti che interessano sono quelli legati alle abitudini di divertimento, familiari, economici, del lavoro, ecc. I cambiamenti macro piu significativi da considerare sono quelli legati alla occupazione, alle trasformazioni della famiglia. Rossella Selmini, introduzione al Corso. I concetti fondamentali della sociologia giuridica, della devianza e del mutamento sociale.
13 I cambiamenti macro più significativi da considerare sono quelli legati alla occupazione, alle trasformazioni della famiglia e in particolare: tassi di occupazione e disoccupazione tassi di lavoro femminile e giovanile tassi di separazioni e divorzi Questi cambiamenti sono importanti per la criminalità : 1. sono cresciute le probabilità che le donne vengano aggredite e/o derubate e che li appartamenti e le case, rimasti vuoti, siano più accessibili. 2. la distribuzione degli adulti in più nuclei familiari ha comportato maggiori opportunità per i potenziali autori 3. le persone che vivono sole sono aumentate e sono più esposte al rischio della criminalità. Rossella Selmini, introduzione al Corso. I concetti fondamentali della sociologia giuridica, della devianza e del mutamento sociale.
14 La probabilità di successo degli autori varia moltissimo a seconda dei reati: diminuisce all aumentare della gravità del reato e del coinvolgimento della vittima e delle precauzioni prese per proteggere i beni. Ad esempio: Furto di oggetti personali 88,5% Borseggio 75,9% Furto in abitazione principale 69,9% Scippo 66,0% Rapina 50,8% Furto di automobile 43,6% Maria Giuseppina Muratore, Linda Laura Sabbadini, L indagine di vittimizzazione: una fonte fondamentale per capire la situazione della criminalità del paese, per l ISTAT.
15 La probabilità di successo degli autori varia moltissimo anche nel territorio: 1. Per il furto di oggetti personali è max. al centro 91,5% e min. nelle isole 80,3% 2. Per il borseggio è max. al nord-est 81% e min. nelle isole 70,4% 3. Per il furto in abitazione principale è max. al sud 78,2% e min. al nord-ovest 62,2% 4. Per lo scippo è max. al nord-est 76,4% e min. al nord-ovest 57,1% 5. Per la rapina è max. nelle isole 65,4% e min. al nord-est 12,5% 6. Per il furto di automobile è max. nelle isole 50,3% e min. nel nord-est Maria Giuseppina Muratore, Linda Laura Sabbadini, L indagine di vittimizzazione: una fonte fondamentale per capire la situazione della criminalità del paese, per l ISTAT.
16 1. La quasi totalità degli scippi e delle rapine viene compiuta da estranei 2. per le aggressioni aumenta la presenza delle persone conosciute RELAZIONE CON L AUTORE Scippo Rapina Aggressione Tutti estranei 92,9 85,4 65,1 Almeno una persona conosciuta 1,8 14,0 33,0 Altro, non so 5,2-1,9 Totale 100,0 100,0 100,0 Fonte: Istat, Indagine sulla Sicurezza dei Cittadini - Anno e più il reato è grave, più stretta è la relazione con la vittima (ad es. violenza sessuale) Maria Giuseppina Muratore, Linda Laura Sabbadini, L indagine di vittimizzazione: una fonte fondamentale per capire la situazione della criminalità del paese, per l ISTAT.
17 Fine della I parte grazie
Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.
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