Comunità educativa per minori La casa della luna piazza Cavour, 1 Barate di Gaggiano (MI) Tel. e fax:

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1 Comunità educativa per minori La casa della luna piazza Cavour, 1 Barate di Gaggiano (MI) Tel. e fax: Carta dei servizi Cooperativa Sociale Gamberina ONLUS Via Cornicione, Gaggiano (MI) Tel Fax Partita IVA n Trib. Di Milano C.C.I.A.A. Milano n

2 Indice Presentazione p. 2 La mission p. 2 La sede p. 3 La comunità educativa per minori La casa della luna Il personale p. 4 L intervento educativo p. 5 Accoglienza e dimissioni p. 7 Costo del servizio p. 8 1

3 Presentazione "La casa della luna" è una comunità educativa per minori, gestita dalla Cooperativa Sociale Gamberina ONLUS di Gaggiano (MI), da anni operativa nell'ambito sociale con interventi educativi (supporto scolastico, adm, gestione di asili nido) ed assistenziali (gestione di un centro diurno integrato per anziani e di una casa albergo). La cooperativa sociale Gamberina predilige interventi territoriali in modo da potersi concentrare attivamente sull'analisi dei bisogni della zona così da poter rispondere a questi con strumenti e interventi adeguati. La mission L'erogazione del servizio offerto dalla comunità educativa "La casa della luna" si fonda su alcuni principi fondamentali, esprimendo valori fondanti il lavoro dell'équipe educativa. uguaglianza ed imparzialità: gli interventi educativi vengono erogati nel rispetto dei diritti dei minori senza discriminazione di alcun genere, come sancito dalla Carta dei diritti del Fanciullo (Onu, 1989). centralità del minore: la centralità del minore è anteposta a quella della struttura; dopo un primo momento di accoglienza ed osservazione si definiscono gli obiettivi del percorso comunitario, che vengono periodicamente rivisti e valutati anche con l'ente inviante; sono tutelati i bisogni individuali ed effettivi di ogni minore. tutela ed accompagnamento: la comunità, oltre a definirsi come "spazio" tutelante e contenitivo, si pone l' obiettivo di accompagnare concretamente i minori durante il loro periodo di permanenza presso la struttura in ogni attività svolta, predisponendo le basi per un'autonomia socio-relazionale. continuità: la vita comunitaria di gruppo favorisce l'acquisizione di consapevolezza rispetto alle esperienze cognitive ed emotive attuali e pregresse del minore. Il minore è aiutato dall'educatore a inscrivere l'esperienza comunitaria nella propria storia di vita per proiettarsi costruttivamente verso il futuro. rispetto della privacy: la tutela dei dati sensibili è garantita. 2

4 La sede La comunità educativa "La casa della luna" si trova a Barate, piccola frazione di Gaggiano (campagne della zona sud ovest di Milano). La comunità è una casa gialla indipendente su due piani, con una disponibilità di 10 posti letto e una camera per l'educatore. Al piano terra si trovano l'ufficio dell'équipe educativa, la cucina con la sala pranzo (luogo privilegiato per lo studio pomeridiano e le attività in genere), il salotto e due servizi igienici (suddivisi per uso maschile e femminile). Al piano superiore si trovano le stanze dei minori (4 stanze con capienze diverse), 2 bagni (sempre suddivisi per uso maschile e femminile) e la stanza degli educatori (con servizio igienico personale). All'esterno la comunità è dotata di un ampio box-ripostiglio, una lavanderia e uno spazioso giardino con giochi vari, dove in estate viene allestita una grande piscina. La suddivisione degli spazi abitativi consente ai minori di usufruire di parti comuni ed individuali con la possibilità di personalizzarli, incrementando così il senso di appartenenza. 3

5 La comunità educativa per minori La casa della luna La comunità "La casa della luna" accoglie minori di età compresa tra i 5 e i 18 anni, italiani e stranieri, di entrambi i sessi, in situazione di bisogno, segnalati dai Servizi Sociali Territoriali e propone loro un percorso educativo residenziale. Non si effettuano inserimenti di minori portatori di handicap con grave compromissione dell'autonomia o di minori con patologia psichiatrica grave. La comunità accoglie anche minori in regime semi-residenziale, con permanenza diurna. Le modalità di inserimento diurno sono progettate in base alle esigenze personali del minore con un progetto individuale concordato e condiviso con i servizi sociali di riferimento e con la famiglia di origine. Il progetto prevede orari di permanenza, modalità di inserimento, presa in carico diversificati per ogni progetto di semi-residenzialità. Il progetto si fonda principalmente sull'adesione del minore. L'assenza reiterata o ingiustificata del minore ne comporta le dimissioni. Il personale L'équipe educativa è composta da: una coordinatrice, presente in comunità dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17, reperibile 24 ore su 24, festivi compresi; sei educatori che garantiscono una presenza diurna e notturna e due jolly per le sostituzioni. Gli educatori hanno esperienze pregresse in differenti ambiti sociali (comunità per minori, comunità per tossicodipendenti, comunità per disabili); un operatrice domestica che si occupa della pulizia della casa e della cucina. E ritenuta dai minori e dagli educatori una presenza fondamentale rispetto alla qualità e alla quantità del lavoro svolto, sia a livello professionale che personale. Con l équipe educativa collabora una psicologa-psicoterapeuta esperta in età evolutiva, disponibile a sostenere colloqui psicologici ai minori per cui è richiesto questo intervento, in rispetto al percorso educativo individualizzato e in accordo con il Servizio Sociale inviante. L'équipe educativa è supportata da un supervisore che quindicinalmente collabora con il gruppo educativo, sviluppando momenti di riflessione su casi complessi o nell'analisi delle proprie dinamiche di gruppo. 4

6 Si offre agli operatori un percorso di formazione ed aggiornamento professionale di qualità, sollecitando la partecipazione ad una formazione individuale e garantendone una di gruppo annuale, organizzata sulla base delle concrete esigenze del gruppo educativo. Ad affiancare il lavoro degli educatori concorrono una serie di "amici della comunità", volontari che affiancano quotidianamente il gruppo professionale in modo da favorire soluzioni che restituiscano benessere al minore nel suo percorso di vita. La comunità inoltre accoglie studenti tirocinanti della facoltà di scienze della formazione. L Intervento educativo Gli interventi educativi tendono al riconoscimento delle risorse individuali del minore al fine di permettergli - mettendo in campo gli adeguati strumenti di intervento - un' armonica maturazione psico-sociale, dando così senso alla sua situazione personale. La dimensione del gruppo comunitario vuole essere un ambito in cui sperimentare la comprensione e il riconoscimento da parte dell'altro; il gruppo, attraverso l'acquisizione del saper esprimere i propri bisogni, vuole essere un aiuto ad uscire dalla chiusura, dalla passività e da disfunzionali modalità relazionali. Un obiettivo che caratterizza l'accoglienza residenziale è la consapevolezza e la necessità di rappresentare un intervento a termine. La comunità è un passaggio da una situazione di pericolo o disagio a una nuova situazione di cura e tutela. Il tempo di permanenza è un tempo di acquisizione e/o recupero dell'identità personale, della sicurezza interiore e delle competenze relazionali, in cui il minore può vivere esperienze stabili, supportato nei momenti di separazione e nei processi evolutivi e accompagnato nel costruire un progetto realistico di vita futura. La modalità fondamentale attraverso cui si articolano e prendono senso gli interventi educativi è la gestione e la condivisione del quotidiano. La condivisione di regole e la relazione educativa con figure di riferimento autorevoli costituiscono il fondamento per la costruzione del senso di responsabilità verso se stessi, della capacità di porsi degli obiettivi e di perseguirli nel pieno raggiungimento dell'autonomia. Il ruolo educativo di ascolto e di accoglienza e la relazione affettiva rinforzano la stima di sé e aprono lo sguardo verso il futuro, ricostruendo un atteggiamento di progettualità. 5

7 Il ruolo dell educatore prevede di stabilire, innanzi tutto, una relazione da persona a persona, basato sull accettazione dell altro nella sua interezza. L educatore non è solo chi deve far fare, ma colui che vive le cose che si stanno facendo insieme agli ospiti della comunità, sostenendo e curando, attraverso l affetto e l empatia, il sostegno e l esempio. Anche la gestione della casa è un occasione per imparare ad essere responsabili, acquisire competenze, sperimentare e scoprire capacità e diventare autonomi; la comunità diventa luogo in cui le responsabilità quotidiane condivise creano il senso del limite, di appartenenza e autenticità nelle relazioni. Le piccole pulizie e il riordino della cucina sono programmati in turni di servizio in cui si collabora in coppia o in piccoli gruppi. Il periodo trascorso in comunità, intenso per relazioni e coinvolgimento emotivo, permette a ogni minore, in un contesto protetto, di affrontare individualmente le proprie esperienze precedenti per auto-definirsi nel proprio progetto di vita. Per ogni minore è tenuta e periodicamente aggiornata una cartella personale (soggetta alla legge sulla privacy), contenente la documentazione personale e quella relativa agli interventi educativi in corso. Sul frontespizio sono indicate informazioni di veloce reperibilità: i dati sensibili del minore e della famiglia d'origine, i riferimenti telefonici dei servizio inviante e la data di ingresso in comunità. La cartella è suddivisa in sezioni: - sanitaria, contenente la documentazione medica pregressa e attuale del minore; - progettuale, contenente relazioni e comunicazioni del Servizio Sociale inviante, i decreti del Tribunale dei Minori, le relazioni di osservazione e aggiornamento redatte dall' educatore di riferimento, il progetto educativo individuale; - scolastica, contenente le comunicazioni tra la scuola e la comunità e le schede di valutazione. La proposta del percorso comunitario, gli strumenti e gli obiettivi educativi - in continuo confronto con il Servizio Sociale inviante - vengono proposti al minore attraverso un progetto educativo individuale, volto ad offrire tutela e protezione, ma anche e soprattutto a costruire un concreto percorso di accompagnamento che costituisce il filo conduttore degli interventi educativi. Il progetto educativo è costruito tenendo in considerazione le diverse aree del percorso di crescita individuale, il benessere psico-fisico, la dimensione affettiva ed emotiva, l'autonomia funzionale e personale e l'investimento progettuale. Nel P.E.I. sono delineati gli obiettivi, gli strumenti pedagogici e terapeutici e la tempistica relativa a ciascuna fase del percorso. 6

8 E' articolato nelle aree "personale" (autostima-autonomia), "affettivorelazionale" (rapporti con adulti e coetanei), "scolastica" (competenzemotivazione) e "familiare" (legami-conflitti). La verifica del percorso è annuale; il monitoraggio costante, consentito dalla convivenza con il minore, permette in ogni momento di valutare con attenzione ed eventualmente modificare il P.E.I rispetto a processi evolutivi importanti di ogni minore. Particolare attenzione viene posta al rapporto con la famiglia d origine; nel rispetto di quanto stabilito dal Tribunale dei Minori e della regolamentazione dei Servizi Sociali, il percorso comunitario tutela l'incontro con la famiglia e favorisce l'avvio di rapporti costruttivi, in modo da poter affiancare al percorso del minore una concreta revisione della capacità di accoglienza e di crescita della famiglia stessa. Se previsto, i rapporti con la famiglia d'origine vengono osservati e monitorati attraverso visite che hanno luogo in comunità o, in alternativa, i minori vengono accompagnati nello spazio neutro di riferimento. Il monitoraggio attento permette di adeguare la frequenza e la durata degli incontri all'andamento del percorso di ogni minore e della famiglia stessa, garantendo - quando previsto - periodi di rientro a casa. La comunità "La casa della luna" si propone come nodo della rete di interventi attuati per lo sviluppo individuale e sociale del minore accolto. Conscia dell'importanza del concetto di rete nell'espletamento del proprio servizio, si impegna a creare e mantenere rapporti con i servizi sociali, le agenzie educative territoriali e l'autorità giudiziaria. In quest'ottica diventa fondamentale la ricerca e la costante collaborazione con l'ente inviante, con cui si tengono periodici incontri volti a condividere il progetto sul minore, nell'ottica di un continuo confronto e nel rispetto delle specifiche competenze. Accoglienza e dimissioni La richiesta di inserimento di un minore in comunità va inoltrata alla coordinatrice, presso la comunità stessa, allegando tutta la documentazione in possesso (decreto del Tribunale, relazioni del Servizio Sociale). La coordinatrice e l'équipe educativa valutano la possibilità di inserimento e rendono nota la decisione al servizio inviante. Valutata positivamente la richiesta, gli operatori concordano tempi e modalità per l'inserimento del minore. L'inserimento del minore è monitorato per un breve periodo di tempo - circa un mese - durante il quale si osserva la convivenza del minore inserito con il gruppo; se questo non dovesse avvenire la comunità potrebbe decidere di dimettere il minore e chiedere al servizio inviante un nuovo collocamento in tempi relativamente brevi. 7

9 Al momento dell'accoglienza del minore in comunità si prevedono tre priorità specifiche: la spiegazione al minore dei motivi per cui si è reso necessario il collocamento in comunità; la presentazione della quotidianità e delle regole comunitarie; la condivisione con il minore del suo progetto educativo. Il momento dell'accoglienza è organizzato in modo che siano assicurate trasparenza, nel fornire informazioni al minore e attenzione rispetto alle sue necessità psicologiche e materiali. La comunità può valutare inserimenti in via d'urgenza. Non si accolgono minori in assenza del decreto del Tribunale dei Minori. Le dimissioni avvengono di norma al termine del progetto educativo (reinserimento nella famiglia d'origine, affido, adozione, raggiungimento della maggiore età, trasferimento presso altra comunità) e sono sempre condivise e organizzate con il servizio sociale inviante in base al progetto educativo individuale. Alla fase conclusiva del percorso comunitario viene data particolare attenzione tenendo conto della sfera affettivo-emozionale del minore, alle dinamiche interne e relazionali sia del minore che del gruppo comunitario. L équipe può decidere per una dimissione anticipata del minore, avvertendo almeno 7 giorni prima i servizi di riferimento, qualora si presentassero urgenti e giustificate motivazioni. Costo del servizio La retta in regime residenziale è fissata fino ad un massimo di 105* giornalieri (come precedentemente specificato comprendente anche la possibilità di sostegni psicologici interni). La retta in regime diurno è pari a 30* giornalieri con trasporto escluso. La retta per il regime diurno con trasporto incluso viene stabilita, in accordo con il Servizio inviante, in base alle caratteristiche dell accompagnamento richiesto. Le suddette rette sono passibili di modifica rispetto alla tipologia del progetto educativo richiesto. La comunità, in questo momento, ha una convenzione con il Comune di Milano. Per il soggiorno estivo, a cui partecipa l'intero gruppo comunitario, si richiede sempre un'integrazione della retta pari a 30 giornalieri (+ iva 4%) da calcolarsi per un periodo di 3/4 settimane annuali Queste tariffe si intendono escluse IVA del 4%. 8

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