RELAZIONE ILLUSTRATIVA E DI CALCOLO OPERE GEOTECNICHE GT 02
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2 RELAZIONE ILLUSTRATIVA E DI CALCOLO OPERE GEOTECNICHE GT 02 INDICE 1. Indirizzi per la scelta delle tipologie di consolidamento Materiali Normativa Descrizione opere geotecniche di sostegno Parametri sismici e ipotesi di calcolo paratie Paratia intirantata n paratia di base a valle dei blocchi edifici C e D...19 Sezione di riferimento: Sez. A-A Paratia intirantata paratia di base a valle dei blocchi edifici A e B...21 Sezione di riferimento: Sez. C-C Paratia intirantata paratia di base zona parcheggi interrati lato est...23 Sezione di riferimento: Sez. Z-Z Paratie lungo il pendio NON intirantate Opere provvisionali e scatolare zona ingresso di monte Scatolare zona ingresso di monte Descrizione fasi esecutive opere a terra opere geotecniche opere strutturali Opere di drenaggio Fondazione ascensore panoramico Congruità delle soluzioni progettuali con i risultati geologici e geotecnici 42
3 2 COMUNE DI VENTIMIGLIA PROVINCIA DI IMPERIA Progetto definitivo con annesso S.U.A. per la realizzazione di un approdo turistico per la nautica da diporto (D.P.R. 509/97) PROPRIETA : Cala del Forte s.r.l. Lungomare Cap. D Albertis, 8 S.Stefano al Mare IM RELAZIONE ILLUSTRATIVA E DI CALCOLO OPERE GEOTECNICHE 1. Indirizzi per la scelta delle tipologie di consolidamento 1. Nello stato attuale (pendio naturale, assenza di sisma) il pendio naturale risulta globalmente stabile, con ampio margine di sicurezza. Ciò concorda con l osservazione della sostanziale stabilità del pendio che, eccettuata la parte superficiale (2 8 m) non tenuta in conto nelle analisi, non presenta movimenti franosi in atto. 2. Tale situazione peggiora se si tiene conto dell azione di un sisma, rappresentabile secondo quanto previsto dalla normativa vigente. Anche nel caso in cui si faccia riferimento all Eurocodice, riconosciuto essere nelle sue assunzioni conservativo rispetto al D.M , il pendio risulta in condizioni vicine a quelle di equilibrio limite. Ciò concorda con quanto osservato nell evento sismico del 1995, in concomitanza del quale non si sono registrati segni evidenti di movimenti franosi.
4 3 3. Dalla simulazione eseguita nelle verifiche di stabilità si è dedotto che gli scavi previsti lungo il pendio realizzati a gradoni partendo da monte e procedendo verso valle, essendo di entità decisamente contenuta, nel caso in cui non fossero sostenuti da paratie, porterebbero ad una piccola riduzione del Fattore di sicurezza che in condizioni statiche rimarrebbe comunque superiore in tutte le fasi di scavo al valore fissato dalla normativa mentre in condizioni sismiche scende seppur di poco al disotto di esso. Con l'opera di consolidamento si dovrà garantire la stabilità del pendio sia locale (durante le singole fasi di scavo) sia generale anche in condizioni sismiche. Le considerazioni fin qui fatte si riferiscono alla verifica di stabilità del pendio. Occorre tuttavia che le opere di consolidamento geotecniche tengano in conto altri due aspetti fondamentali del problema: 1. In relazione alla ridotta altezza degli scavi, gli edifici si verrebbero a fondare sullo strato di marne alterate superficiali, aventi caratteristiche meccaniche ridotte non adeguate a sopportare i carichi indotti dall elevazione. Per cui devono essere previste fondazioni profonde, capaci di trasmettere i carichi degli edifici in profondità alle argille marnose di migliori caratteristiche meccaniche. Tali pali di fondazione devono comunque essere disposti in modo tale da non costituire elementi di impedimento in caso di flusso di acqua nell ammasso. L azione drenante sarà altresì resa più efficace dall immissione di un sistema di dreni suborizzontali e da una trincea drenante posta sulla sommità del pendio nella zona dei parcheggi idoneo a drenare efficacemente lo strato di copertura eluviale, a permeabilità maggiore. 2. Avendo fin qui assicurato la stabilità del pendio e delle fondazioni, occorre prevedere opere geotecniche poste a stabilità del versante ed a fondazioni degli edifici che limitino la deformabilità dell ammasso. In questo senso l ammasso sarà reso meno deformabile mediante l introduzione di pali, di lunghezza appropriata a contenere gli spostamenti nello strato di materiale
5 4 interessato dalle deformazioni maggiori con azimuth variabile, messe in luce dalle misure inclinometriche. Per cui la progettazione esecutiva relativa alle fondazioni ed alle strutture di contenimento degli scavi è stata eseguita in modo da assicurare non solo la stabilità delle stesse strutture e del pendio ma anche ad apportare ad un irrigidimento complessivo del pendio stesso. Ciò potrà essere conseguito, oltre che con opportuni sistemi di drenaggio, anche e soprattutto mediante la scelta di fondazioni profonde che preveda la messa in opera di un numero di pali adeguato e di profondità idonea, non solo a garantire il sostegno degli edifici, ma anche ad inserire entro l ammasso elementi strutturali capaci di irrigidirlo, effettuando in tale modo un efficace consolidamento dell intera area. Le opere di tipo geotecnico saranno essenzialmente le seguenti: - fase di consolidamento del pendio mediante risagomatura mediante formazione di paratie di pali di grosso diametro (800 mm) posti a interasse di 150 cm con modesti salti di quota (dell'ordine dei 3-4,5 metri) e creazione di opportuni drenaggi con smaltimento delle acque superficiali nei vicini impluvi o in canali ex novo. - formazione di fondazioni di tipo profondo per permettere lo scarico delle sollecitazioni fondazionali sul substrato marnoso sano La struttura portante in elevazione degli edifici graverà mediante le pilastrature e i setti direttamente sulla testa delle paratie e/o sui plinti intermedi fondati su pali. In tal modo si garantirà lo scarico delle sollecitazioni fondazionali agli strati più profondi. In sintesi i pali di grosso diametro saranno utilizzati: 1) a formazione delle paratie alla base del pendio (le uniche previste intirantate mediante tiranti ancorati nello strato di marne sane) aventi l'esclusiva funzione di garantire la stabilità dell'intero pendio anche in condizioni sismiche, in modo tale da assorbire il deficit delle forze resistenti dedotto dalle verifiche di stabilità. Con l'esecuzione delle suddette paratie si porta in sicurezza anche in caso di sisma la stabilità globale del pendio nel pieno rispetto della
6 5 normativa in quanto solo queste poste alla base possono contrastare efficacemente la superficie di scivolamento più profonda coincidente con la superficie critica (evidenziata sulle tavole GT4 e GT5). 2) a formazione delle paratie non intirantate poste lungo il pendio a monte delle paratie di base, a sostegno dei modesti salti di quota ed aventi la funzione di garantire la stabilità LOCALE del pendio anche in condizioni sismiche e di fondazione degli edifici 3) come fondazioni puntuali degli edifici poste nello spazio compreso tra un salto e l'altro a sostegno delle singole pilastrature degli edifici Tutte le paratie in testa ed alla base saranno collegate tra loro mediante travi appoggiate sul terreno aventi anche la funzione di unione dei plinti posti su pali (sempre di grosso diametro). Tale reticolo di elementi strutturali inserito nel versante garantirà un irrigidimento della parte più instabile dell ammasso migliorandone in modo significativo la deformabilità messa effettivamente in luce dalle misure inclinometriche effettuate. Gli ancoraggi delle paratie di base saranno tutti di tipo permanente a tripla protezione. Essi dovranno poter essere monitorati per verificarne l efficacia nel tempo (vedere piano di monitoraggio del versante e delle opere geotecniche). A tal fine è stata imposto nel progetto architettonico la realizzazione di una intercapedine ispezionabile di larghezza pari ad almeno 150 cm posta anteriormente a tutte le paratie intirantate inserite alla base del pendio; per le paratie non intirantate poste lungo il pendio è stato richiesta la presenza di una intercapedine di almeno 50 cm al fine di verificare nel tempo l'efficacia dei dreni, l'eventuale intervento di pulizia nonché lo stato del copriferro delle strutture in calcestruzzo armato. Per la valutazione della tensione tangenziale limite di aderenza terreno- tirante si è proceduto in fase di calcolo basandosi su dati teorici di riferimento (AICAP "Ancoraggi nei terreni e nelle rocce") già utilizzati dai sottoscritti per ammassi aventi caratteristiche similari a quelli in esame. Sarà prevista comunque una conferma sperimentale con prove pilota di trazione in sito mediante l'esecuzione di una terna di tiranti preliminari di prova prima dell'esecuzione dell appalto non utilizzabili per l'impiego successivo secondo quanto previsto dalla normativa e dalle raccomandazioni AICAP.
7 6 I tiranti prelimiari di prova dovranno essere realizzati comunque dopo l'esecuzione di quelle operazioni (scavi, riporti, mutamenti del regime idraulico etc.) che possano influire sulla resistenza della fondazione del tirante. e su ancoraggi selezionati nel corso della costruzione. Tali prove risultano necessarie in quanto il numero dei tiranti complessivo risulta maggiore di 30 e la stabilità dell'opera può coinvolgere l'incolumità delle persone. La prova dovrà essere eseguita in una zona ove venga intercettato esclusivamente il substrato marnoso senza raggiungere il conglomerato. Qualora la terna di prova non desse risultati congruenti occorrerà ripeterla. Per quanto riguarda invece il collaudo ed i controlli sugli ancoraggi, sulla base del numero di tiranti, le prove saranno almeno 15 (pari almeno al 2% del totale come richiesto per ancoraggi di tipo permanente). Inoltre TUTTI i tiranti saranno testati mediante un ciclo semplice di carico e scarico applicando una forza massima pari a 1,2 volte quella massima prevista in esercizio e verificando che gli allungamenti misurati siano nei limiti previsti in progetto e/o compatibili con le misure sui tiranti preliminari di prova. Un ulteriore verifica è prevista nella fase di collaudo secondo le modalità indicate dalla Normativa vigente (Eurocodice 7 Progettazione Geotecnica e Testo Unico). In alternativa ai tiranti di tipo tradizionale (diametro di calcolo bulbo di ancoraggio pari a 160 mm iniettato a più fasi), potranno essere utilizzati tiranti eseguiti mediante la nuova tecnologia "Mini-jet" che garantiscono diametri di bulbo maggiori intorno a 400 mm. Tale tecnica prevede l'iniezione ad altissima pressione contemporaneamente alla fase di perforazione e, una volta raggiunta la quota di progetto, si abbandona la batteria di perforazione che va a costituire l'armatura vera e propria. Nel caso di tiranti permanenti la batteria sacrificale verrà protetta con trattamento di zincatura superficiale e con rivestimento in polietilene del tratto libero. I calcoli di verifica della lunghezza di ancoraggio sono comunque stati eseguiti prevedendo la prima soluzione (diametro 160 mm).
8 7 2. Materiali Sono previsti i seguenti materiali da costruzione: a) CALCESTRUZZO MAGRO per sottofondazioni R ck > 150 Kg/cmq b) CONGLOMERATO CEMENTIZIO Rck > 20/25 N/mmq per getto pali di grosso diametro c) CONGLOMERATO CEMENTIZIO Rck > 45 N/mmq per fondazioni sommerse e in zone soggette a maree classe di esposizione XS3 d) CONGLOMERATO CEMENTIZIO Rck > 37/40 N/mmq per elevazioni, muri di placcaggio, cordoli classe di esposizione XS1 e) ACCIAIO LAMINATO A CALDO Tipo Fe 510 (travi di ripartizione testa tiranti, orditura micropali) f) ACCIAIO AD ADERENZA MIGLIORATA Tipo Fe B 44 k orditura pali di grosso diametro e muri controllato in stabilimento Rapporti di duttilità: σy/σy,k 1,35 (σt/σy) medio 1,13 in cui: σy = tensione di snervamento di un singolo campione σy,k = tensione caratteristica di riferimento normativo = 4300 kg/cmq σt = tensione di rottura Coefficiente di omogeneizzazione: n = 15 g) ACCIAIO ARMONICO (per tiranti a trefoli da 0,6 ) σa,k > Kg/cmq h) TIRANTI EURO NORM EN
9 8 3. Normativa Alla base del calcolo statico e delle verifiche di stabilità, sarà tenuta la seguente normativa: a) Legge 5 Novembre n Gazzetta Ufficiale n. 321 del 21/12/1971 "NORME PER LA DISCIPLINA DELLE OPERE DI CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO, NORMALE E PRECOMPRESSO ED A STRUTTURA METALLICA". b) Decreto Ministeriale 9 Gennaio 1996: Suppl.Gazzetta Ufficiale n. 29 del 5/2/1996 "NORME TECNICHE PER IL CALCOLO, L'ESECUZIONE ED IL COLLAUDO DELLE STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO, NORMALE E PRECOMPRESSO E PER LE STRUTTURE METALLICHE". c) Decreto Ministeriale 16 Gennaio 1996: Suppl.Gazzetta Ufficiale n. 29 del 5/2/1996 "NORME TECNICHE RELATIVE AI CRITERI GENERALI PER LA VERIFICA DI SICUREZZA DELLE COSTRUZIONI E DEI CARICHI DEI SOVRACCARICHI d) Decreto Ministeriale 16 Gennaio 1996: Suppl.Gazzetta Ufficiale n. 29 del 5/2/1996 "NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI IN ZONE SISMICHE e) Circolare , n. 252 AA.GG./S.T.C.: Istruzioni per l applicazione delle NORME TECNICHE PER IL CALCOLO, L ESECUZIONE ED IL COLLAUDO DELLE OPERE IN CEMENTO ARMATO NORMALE E PRECOMPRESSO E PER LE STRUTTURE METALLICHE di cui al Decreti Ministeriale f) Circolare Ministero LL.PP n. 65 AA.GG. Istruzioni per l applicazione delle NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI IN ZONE SISMICHE di cui al D.M
10 9 g) Circolare 4 Luglio 1996 n. 156 AA.GG./STC.: Istruzioni per l applicazione delle NORME RELATIVE AI CRITERI GENERALI PER LA VERIFICA DI SICUREZZA DELLE COSTRUZIONI E DEI CARICHI E SOVRACCARICHI di cui al D.M h) Legge 2 Febbraio 1974 n.64 Gazzetta Ufficiale n. 76 del PROVVEDIMENTI PER LE COSTRUZIONI CON PARTICOLARI PRESCRIZIONI PER LE ZONE SISMICHE i) Decreto Ministero 27 Luglio 1982 Gazzetta Ufficiale n. 224 del AGGIORNAMENTO DELLE ZONE SISMICHE DELLA REGIONE LIGURIA l) Decreto Ministeriale 11 Marzo 1988: Gazzetta Ufficiale n. 127 suppl. del 1/6/1988 "NORME TECNICHE RIGUARDANTI LE INDAGINI SUI TERRENI E SULLE ROCCE, LA STABILITA' DEI PENDII NATURALI E DELLE SCARPATE, I CRITERI GENERALI E LE PRESCRIZIONI PER LA PROGETTAZIONE, L'ESECUZIONE ED IL COLLAUDO DELLE OPERE DI SOSTEGNO DELLE TERRE E DELLE OPERE DI FONDAZIONE". m) Circolare Ministero LL.PP n.30483: Legge 2 Febraio 1974 n.64 Art.1 D.M "NORME TECNICHE RIGUARDANTI LE INDAGINI SUI TERRENI E SULLE ROCCE LA STABILITA DEI PENDII NATURALI E DELLE SCARPATE E LE PRESCRIZIONI PER LA PROGETTAZIONE L ESECUZIONE ED IL COLLAUDO DELLE OPERE DI SOSTEGNO DELLE TERRE E DELLE OPERE DI FONDAZIONE PER L APPLICAZIONE. N) Ordinanza P.C.M. 20 marzo 2003 n.3274 (suppl.ll.pp. alla G.U n.105) PRIMI ELEMENTI IN MATERIA DI CRITERI GENERALI PER LA CLASSIFICAZIONE SISMICA DEL TERRITORIO NAZIONALE E DI NORMATIVE TECNICHE PER LE COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA
11 10 O) D.M. Infrastrutture e Trasporti Testo Unico NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI P) Decreto 14 gennaio 2008 APPROVAZIONE DELLE NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI Q) Eurocodice 7 PROGETTAZIONE GEOTECNICA R) Eurocodice 8 INDICAZIONI PROGETTUALI PER LA RESISTENZA SISMICA DELLE STRUTTURE S) D.Min. Infrastrutture 14 gennaio "NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI
12 11 4. Descrizione opere geotecniche di sostegno Sulla base di quanto sopra le opere geotecniche a sostegno del versante indicate nella seguente planimetria, stralcio della tavola GT3, possono essere schematizzate e descritte come segue:
13 Sezione di riferimento: Sez. A-A stralcio della tavola GT4 12
14 13 Sezione di riferimento: Sez. A-A - Paratia intirantata 1 (paratia di base a valle dei blocchi edifici C e D) quota testa muro +4,00 m.s.l.m. - lunga circa 25,00 ml, altezza di calcolo 5,00 ml fuori terra, con due ordini di tiranti realizzata mediante pali di grosso diametro ø800 mm L= 10 ml armati con armatura con gabbia in acciaio tipo FeB44 k e staffatura di tipo spiroidale; interasse i= 1,50 m (interasse di calcolo 1,66 ml); i pali vengono resi solidali in sommità mediante la creazione di un cordolo armato in conglomerato cementizio intirantato. Il sistema di intirantatura é realizzato mediante una serie di tiranti a 6 trefoli da 0,6 a tripla protezione inclinati di 20 rispetto all orizzontale posti a interasse 3,50 ml La trave testa della seconda fila di tiranti sarà realizzata mediante n.2 putrelle tipo HEB 220 poste affiancate. Inoltre il suo spostamento sarà ulteriormente bloccato alla base anche mediante la realizzazione di una platea in calcestruzzo con funzione di diaframma orizzontale ancorata a sua volta su pali ammorsati al substrato in conglomerato pliocenico (tale contributo è stato trascurato nel dimensionamento della suddetta paratia a favore di sicurezza). - Paratia 2 quota testa muro +10,00 m.s.l.m., lunga circa 27,00 ml, alta mediamente 3,80 ml fuori terra realizzata mediante pali di grosso diametro ø800 mm L= 12 ml armati con armatura con gabbia in acciaio tipo FeB44 k e staffatura di tipo spiroidale; interasse i= 1,50 m (interasse di calcolo 1,66 ml); i pali vengono resi solidali in sommità mediante la creazione di un cordolo armato in conglomerato cementizio. - Paratia 3 quota testa muro +13,20 m.s.l.m. -lunga circa 29 ml, alta mediamente 3,80 ml fuori terra realizzata mediante pali di grosso diametro ø800 mm L= 14 ml armati con armatura con gabbia in acciaio tipo FeB44 k e staffatura di tipo spiroidale; interasse i= 1,50 m (interasse di calcolo 1,66 ml); i pali vengono resi solidali in sommità mediante la creazione di un cordolo armato in conglomerato cementizio.
15 14 - Paratia 4 quota testa muro m.s.l.m. -lunga circa 30 ml, alta mediamente 3,80 ml fuori terra realizzata mediante pali di grosso diametro ø800 mm L= 13 ml armati con armatura con gabbia in acciaio tipo FeB44 k e staffatura di tipo spiroidale; interasse i= 1,50 m (interasse di calcolo 1,66 ml); i pali vengono resi solidali in sommità mediante la creazione di un cordolo armato in conglomerato cementizio. - Paratia 5 quota testa muro +18,10 m.s.l.m. -lunga circa 17,50 ml, alta mediamente 3,00 ml fuori terra realizzata mediante pali di grosso diametro ø800 mm L= 16 ml armati con armatura con gabbia in acciaio tipo FeB44 k e staffatura di tipo spiroidale; interasse i= 1,50 m (interasse di calcolo 1,66 ml); i pali vengono resi solidali in sommità mediante la creazione di un cordolo armato in conglomerato cementizio. - Paratia 6 quota testa muro +21,60 m.s.l.m. lunga circa ml, alta mediamente 3,80 ml fuori terra realizzata mediante pali di grosso diametro ø800 mm L= 15 ml armati con armatura con gabbia in acciaio tipo FeB44 k e staffatura di tipo spiroidale; interasse i= 1,50 m (interasse di calcolo 1,66 ml); i pali vengono resi solidali in sommità mediante la creazione di un cordolo armato in conglomerato cementizio. - Paratia 7 quota testa muro +26,00 m.s.l.m. lunga circa ml, alta mediamente 4,50 ml fuori terra realizzata mediante pali di grosso diametro ø800 mm L= 16 ml armati con armatura con gabbia in acciaio tipo FeB44 k e staffatura di tipo spiroidale; interasse i= 1,50 m (interasse di calcolo 1,66 ml); i pali vengono resi solidali in sommità mediante la creazione di un cordolo armato in conglomerato cementizio.
16 Sezione di riferimento: Sez. C-C stralcio della tavola GT5 15
17 16 Sezione di riferimento: Sez. C-C - Paratia intirantata 8 (paratia di base a valle dei blocchi edifici A e B) quota testa muro +10,10 m.s.l.m. - lunga circa 43,00 ml, alta mediamente 4,00 ml fuori terra, con due ordini di tiranti realizzata mediante pali di grosso diametro ø800 mm L= 10 ml armati con armatura con gabbia in acciaio tipo FeB44 k e staffatura di tipo spiroidale; interasse i= 1,50 m (interasse di calcolo 1,66 ml); i pali vengono resi solidali in sommità mediante la creazione di un cordolo armato in conglomerato cementizio intirantato. Il sistema di intirantatura é realizzato mediante una serie di tiranti a 6 trefoli da 0,6 a tripla protezione inclinati di 20 rispetto all orizzontale posti a interasse 3,00 ml La trave testa della seconda fila di tiranti sarà realizzata mediante n.2 putrelle tipo HEB 200 poste affiancate. - Paratia 9 quota testa muro +13,20 m.s.l.m., lunga circa 29,50 ml, alta mediamente 3,80 ml fuori terra realizzata mediante pali di grosso diametro ø800 mm L= 12 ml armati con armatura con gabbia in acciaio tipo FeB44 k e staffatura di tipo spiroidale; interasse i= 1,50 m (interasse di calcolo 1,66 ml); i pali vengono resi solidali in sommità mediante la creazione di un cordolo armato in conglomerato cementizio. - Paratia 10 quota testa muro +17,70 m.s.l.m. -lunga circa 16.5 ml, alta mediamente 3,80 ml fuori terra realizzata mediante pali di grosso diametro ø800 mm L= 12 ml armati con armatura con gabbia in acciaio tipo FeB44 k e staffatura di tipo spiroidale; interasse i= 1,50 m (interasse di calcolo 1,66 ml); i pali vengono resi solidali in sommità mediante la creazione di un cordolo armato in conglomerato cementizio. - Paratia 11 quota testa muro +20,92 m.s.l.m. -lunga circa ml, alta mediamente 3,80 ml fuori terra realizzata mediante pali di grosso diametro ø800 mm L= 12 ml armati con armatura con gabbia in acciaio tipo FeB44 k e staffatura di tipo spiroidale; interasse i= 1,50 m (interasse di calcolo 1,66 ml); i
18 17 pali vengono resi solidali in sommità mediante la creazione di un cordolo armato in conglomerato cementizio. - Paratia 12 quota testa muro +24,02 m.s.l.m. -lunga circa ml, alta mediamente 3,80 ml fuori terra realizzata mediante pali di grosso diametro ø800 mm L= 12 ml armati con armatura con gabbia in acciaio tipo FeB44 k e staffatura di tipo spiroidale; interasse i= 1,50 m (interasse di calcolo 1,66 ml); i pali vengono resi solidali in sommità mediante la creazione di un cordolo armato in conglomerato cementizio. - Paratia 13 quota testa muro +27,12 m.s.l.m. lunga circa 38 ml, alta mediamente 3,80 ml fuori terra realizzata mediante pali di grosso diametro ø800 mm L= 12 ml armati con armatura con gabbia in acciaio tipo FeB44 k e staffatura di tipo spiroidale; interasse i= 1,50 m (interasse di calcolo 1,66 ml); i pali vengono resi solidali in sommità mediante la creazione di un cordolo armato in conglomerato cementizio. Sezione di riferimento: Sez. Z-Z - Paratia intirantata 14 (paratia di base zona parcheggi interrati e locali commerciali lato est) quota testa muro +4,70 m.s.l.m. - lunga circa 82,00 ml, alta mediamente 6,00 ml fuori terra, con due ordini di tiranti realizzata mediante pali di grosso diametro ø800 mm L= 10 ml armati con armatura con gabbia in acciaio tipo FeB44 k e staffatura di tipo spiroidale; interasse i= 1,50 m (interasse di calcolo 1,66 ml); i pali vengono resi solidali in sommità mediante la creazione di un cordolo armato in conglomerato cementizio intirantato. Il sistema di intirantatura é realizzato mediante una serie di tiranti a 6 trefoli da 0,6 a tripla protezione inclinati di 20 rispetto all orizzontale posti a interasse 3,00 ml La trave testa della seconda fila di tiranti sarà realizzata mediante n.2 putrelle tipo HEB 200 poste affiancate.
19 18 - Muro di placcaggio in conglomerato cementizio armato posto anteriormente alle paratie suddette e collegato in testa nonché in corrispondenza dei vari ordini di tiranti alla paratia di base Il paramento anteriore è verticale. Lo spessore é costante e pari a 20 cm; lo zoccolo di fondazione é spesso 40 cm mentre la sua larghezza totale é pari a 100 cm ed appoggia su uno strato di magrone di sottofondazione di 10 cm. A tergo del muro di placcaggio sarà posizionato verticalmente su tutto il prospetto un materassino drenante costituito da doppio strato di tessuto non tessuto con interposto materiale drenante in pvc con funzione di isolare l'elevazione dei muri dalle venute d'acqua provenienti dalla coltre detritica e smaltirle velocemente mediante barbacani e canalette di raccolta nei vicini impluvi.
20 19 5. Parametri sismici e ipotesi di calcolo paratie Le paratie intirantate alla base e le paratie non intirantate a monte sono sempre state calcolate in presenza di sisma. L intervento è sito in zona classificata sismica di Terza Categoria con accelerazione orizzontale massima sul suolo con la possibilità di superamento del 10% in 50 anni ag = 15% g ove g è l accelerazione di gravità. Ai fini della definizione dell azione sismica di progetto si è definita la stratigrafia di progetto del suolo di fondazione come di tipo B Depositi di sabbie o ghiaie molto addensate o argille molto consistenti Si ricorda che le paratie alla base hanno la funzione di garantire la stabilità dell'intero pendio anche in condizioni sismiche, in modo tale da assorbire il deficit delle forze resistenti dedotto dalle verifiche di stabilità mentre le paratie a monte non intirantate hanno la funzione di garantire solo la stabilità LOCALE del pendio in condizioni sismiche e di trasmettere i carichi degli edifici negli strati più profondi 5.1 Paratia intirantata n.1 paratia di base a valle dei blocchi edifici C e D Sezione di riferimento: Sez. A-A Per la paratia di base n.1 la condizione di carico più gravosa risulta essere quella indotta dal deficit di versante (pari a 18,7 ton/ml) Nel presente caso, ai soli fini del calcolo mediante programma, è stato considerato un ammasso spingente di tipo fittizio con parametri geotecnici (quali peso specifico nullo, angolo d attrito 45 e coesione 5 kg/cmq) tali da non avere altre spinte oltre quella del deficit dedotta dall analisi di stabilità generale, espressa in kg/ml di paratia e applicata su tutta l altezza fuoriterra. Il sistema di intirantatura é realizzato mediante una serie di tiranti a 6 trefoli da 0,6 a tripla protezione inclinati di 20 rispetto all orizzontale posti a interasse 3,50 ml - diametro bulbo di ancoraggio 160 mm.
21 20 La trave testa della seconda fila di tiranti sarà realizzata mediante n.2 putrelle tipo HEB 220 poste affiancate. Per la valutazione della tensione tangenziale limite di aderenza terreno- tirante si è proceduto in fase di calcolo basandosi su dati teorici di riferimento (AICAP "Ancoraggi nei terreni e nelle rocce") già utilizzati dai sottoscritti per ammassi aventi caratteristiche similari a quelli in esame. Nel caso specifico è stato ipotizzato che l'ancoraggio dei tiranti avvenga esclusivamente nello strato marnoso sano e mai nei conglomerati pliocenici con un valore della tensione tangenziale limite di aderenza terreno- tirante pari a 2,50 [kg/cmq]. Geometria della paratia Altezza fuori terra [m] 5,00 Profondità di infissione [m] 5,00 Altezza totale della paratia [m] 10,00 Interasse fra i pali [m] 1,66 Diametro dei pali [cm] 80,00 Schema statico non in scala
22 21 Descrizione terreni γ γ w φ δ c - Terreno fittizio non spingente ,00 5,000 - marne sane ,33 0,250 - substrato conglomeratico ,66 0,587 Carico distribuito sulla paratia Ys=0,00 Yi=5,00 Vs=3740 Vi=3740 Per cui: Risultante carico distribuito dovuto al deficit di versante R=18700 kg/ml di paratia 5.2 Paratia intirantata 8 paratia di base a valle dei blocchi edifici A e B Sezione di riferimento: Sez. C-C Per la paratia di base n.8 la condizione di carico più gravosa risulta essere quella indotta dal deficit di versante (pari a 28 ton/ml) Analogamente al caso precedente, ai soli fini del calcolo mediante programma, è stato considerato un ammasso spingente di tipo fittizio con parametri geotecnici (quali peso specifico nullo, angolo d attrito 45 e coesione 5 kg/cmq) tali da non avere altre spinte oltre quella del deficit dedotta dall analisi di stabilità generale, espressa in kg/ml di paratia e applicata su tutta l altezza fuoriterra. Il sistema di intirantatura é realizzato mediante una serie di tiranti a 6 trefoli da 0,6 a tripla protezione inclinati di 20 rispetto all orizzontale posti a interasse 3,00 ml - diametro bulbo di ancoraggio 160 mm La trave testa della seconda fila di tiranti sarà realizzata mediante n.2 putrelle tipo HEB 220 poste affiancate. L'ancoraggio dei tiranti è stato ipotizzato esclusivamente nello strato marnoso sano con un valore della tensione tangenziale limite di aderenza terreno- tirante pari a 2,50 [kg/cmq].
23 22 Geometria della paratia Altezza fuori terra [m] 4,00 Profondità di infissione [m] 6,00 Altezza totale della paratia [m] 10,00 Interasse fra i pali [m] 1,66 Diametro dei pali [cm] 80,00 Schema statico non in scala Descrizione terreni γ γ w φ δ c - Terreno fittizio non spingente ,00 5,000 - coltri detritiche e marne alterate ,00 0,150 - marne sane ,33 0,250 Carico distribuito sulla paratia Ys=0,00 Yi=5,00 Vs=7000 Vi=7000 Per cui: Risultante carico distribuito dovuto al deficit di versante R= kg/ml di paratia
24 Paratia intirantata 14 paratia di base zona parcheggi interrati lato est Sezione di riferimento: Sez. Z-Z Per la paratia di base n.14 la condizione di carico più gravosa risulta essere quella indotta dal deficit di versante (pari a 27.3 ton/ml) Analogamente ai casi precedenti, ai soli fini del calcolo mediante programma, è stato considerato un ammasso spingente di tipo fittizio con parametri geotecnici (quali peso specifico nullo, angolo d attrito 45 e coesione 5 kg/cmq) tali da non avere altre spinte oltre quella del deficit dedotta dall analisi di stabilità generale, espressa in kg/ml di paratia e applicata su tutta l altezza fuoriterra. Il sistema di intirantatura é realizzato mediante una serie di tiranti a 6 trefoli da 0,6 a tripla protezione inclinati di 20 rispetto all orizzontale posti a interasse 3,00 ml - diametro bulbo di ancoraggio 160 mm La trave testa della seconda fila di tiranti sarà realizzata mediante n.2 putrelle tipo HEB 220 poste affiancate. L'ancoraggio dei tiranti è stato ipotizzato esclusivamente nello strato marnoso sano con un valore della tensione tangenziale limite di aderenza terreno- tirante pari a 2,50 [kg/cmq]. Geometria della paratia Altezza fuori terra [m] 6,00 Profondità di infissione [m] 4,00 Altezza totale della paratia [m] 10,00 Interasse fra i pali [m] 1,66 Diametro dei pali [cm] 80,00
25 24 Schema statico non in scala Descrizione terreni γ γ w φ δ c - Terreno fittizio non spingente ,00 5,000 - sabbie marine ,00 0,00 - marne sane ,33 0,250 Profondità della falda a monte rispetto alla sommità della paratia [m] 5,00 Profondità della falda a valle rispetto alla sommità della paratia [m] 5,00 Carico distribuito sulla paratia Ys=0,00 Yi=6,00 Vs=4550 Vi=4550 Per cui: Risultante carico distribuito dovuto al deficit di versante R= kg/ml di paratia
26 Paratie lungo il pendio NON intirantate La progettazione esecutiva relativa alle fondazioni ed alle strutture di contenimento degli scavi è stata eseguita in modo da assicurare non solo la stabilità delle stesse strutture e del pendio ma anche ad apportare ad un irrigidimento complessivo del pendio stesso. Ciò è conseguito, oltre che con i sistemi di drenaggio, anche e soprattutto mediante la scelta di fondazioni profonde che preveda la messa in opera di un numero di pali adeguato e di profondità idonea, non solo a garantire il sostegno degli edifici, ma anche ad inserire entro l ammasso elementi strutturali capaci di irrigidirlo, effettuando in tale modo un efficace consolidamento dell intera area. Le paratie non intirantate (n indicate sulla planimetria - tavola GT3) poste lungo il pendio a monte delle paratie di base, hanno quindi una duplice funzione: - sostegno dei modesti salti di quota e cucitura degli strati superficiali e garantire la stabilità LOCALE del versante anche in condizioni sismiche - fondazione profonda per gli edifici soprastanti Al fine della verifica delle paratie non intirantate è stata considerata come paratia tipo a cui fare riferimento, la paratia 13 (vedi sezione di riferimento C-C blocco edifici B ) ritenuta fra tutte nella condizione di carico più gravosa Dall analisi di stabilità locale condotta per tale paratia si è rilevato un modestissimo valore del deficit per cui è stata considerata la condizione di carico di seguito descritta ritenuta la più gravosa ai fini del dimensionamento. La paratia presenta altezza fuori terra pari a 4,00 ml, soggetta, oltre ai carichi indotti dal terreno e dalle fascette soprastanti, anche dallo scarico degli edifici in testa muro pari a 8000 kg/ml e dalla componente orizzontale sismica valutata pari a 400 kg/ml. Inoltre dovendo operare in condizioni di spinta a riposo per ottenere spostamento nullo in testa ed evitare ogni possibile movimento delle fondazioni degli edifici, è stato calcolato un angolo di attrito fittizio che produca lo stesso valore di coefficiente di spinta a riposo Ko = 1 - senφ; Per cui l angolo d attrito da assegnare all ammasso spingente costituito dalle coltri superficiali e marne alterate, già ridotto in accordo con i coefficienti degli Eurocodici 7 e 8, viene ulteriormente
27 26 ridotto da 21 a 12 in modo da simulare un terreno che dia una spinta equivalente a quella a riposo. Inoltre si è trascurato a favore di sicurezza il contributo della coesione posta pari a zero. La paratia è stata calcolata in presenza di sisma. Geometria della paratia Altezza fuori terra [m] 4,00 Profondità di infissione [m] 8,00 Altezza totale della paratia [m] 12,00 Interasse fra i pali [m] 1,66 Diametro dei pali [cm] 80,00 Schema statico non in scala Descrizione terreni γ γ w φ δ c - coltri spinta "a riposo" ,00 0,000 - coltri e marne alterate ,00 0,150 - marne sane ,33 0,250 Carico concentrato sulla paratia (kg/ml= Y=0,00 F x =400 F y =8000 M=0 Dovuto allo scarico in fondazione degli edifici
28 Opere provvisionali e scatolare zona ingresso di monte Al fine di poter garantire il collegamento dalla via Verdi ai parcheggi previsti posti a monte delle residenze, occorrerà creare una nuova strada, di larghezza almeno pari a 4,50 ml a doppio senso, che passi al di sotto dell'attuale viadotto. Sfruttando il sottopasso esistente si dovrà necessariamente allargare il passaggio mediante la creazione di una nuova galleria artificiale ed una serie di muri in c.a. di contenimento. Dove il pendio al di sopra di via Verdi verrà sezionato dall'ingombro della nuova strada, per un'altezza massima di 5 metri, sarà necessaria la realizzazione di una galleria artificiale. Le fasi esecutive saranno le seguenti: - formazione di riempimento per creazione pista per macchina dei pali - realizzazione di paratia di pali di grosso diametro per tutta la lunghezza della futura galleria - scavo di sbancamento fino a quota magrone (massimo previsto 5 ml fuoriterra) - realizzazione di scatolare in c.a. collegato alla paratia - riempimento su solaio dello scatolare con materiale proveniente dallo scavo e terreno vegetale Il risultato finale sarà quello di ottenere una riduzione della pendenza del profilo del versante rispetto a quella attuale e la creazione di un nuovo spazio sistemato a verde a raso della strada via Verdi al posto dell'attuale vuoto (tra pendio e viadotto) ricettacolo di spazzatura e materiale di ogni genere. Nel complesso la situazione finale risulterà migliorata dal punto di vista della stabilità del pendio in quanto la pendenza del profilo del pendio viene dimezzata e i carichi permanenti a seguito dell'inserimento di una struttura scatolare al posto del terreno in sito sono sensibilmente ridotti Entrando nel dettaglio, dall'analisi di versante si è dedotto che in fase statica in corrispondenza della sezione più critica lungo la futura strada, il deficit di versante risulta praticamente nullo mentre in condizioni sismiche è pari a kg/ml di paratia. La paratia dopo la realizzazione della galleria sarà vincolata in altezza alla quota del solaio di copertura e sarà soggetta esclusivamente a forza di taglio. Il deficit di versante in condizioni sismiche verrà assorbito dalla struttura costituita da galleria scatolare+paratia. Infatti la sollecitazione di taglio indotta dal deficit sismico pari a kg/ml sarà contrastata dalla sezione circolare in calcestruzzo armato formata dai pali diam.800 posti ad interasse di calcolo 1,66 e dalla
29 28 sezione rettangolare del piedritto di monte dello scatolare di spessore 50 cm. Il valore del deficit pari a kg/ml viene così scomposto: Deficit totale = Quota parte Deficit palificata + Quota parte deficit scatolare Area reagente a Taglio massimo di palificata costituita da pali diam.800 mm interasse 1,66 ml : 3 Apalo)/ (4 x1.66) = 3x 5024/4x1.66 = cmq Area reagente a Taglio massimo di scatolare di spessore 50 cm : 2 Ascatolare)/ 3= 2x 50*100/3 = cmq Si deduce: - quota parte paratia = 40% ==> *0.4= kg - quota parte scatolare = 60% ==> *0.6= kg Per cui ai fini dei calcoli strutturali è stata verificata la paratia secondo due condizioni di carico: - svincolata in testa, durante la fase provvisionale propedeutica alla realizzazione degli scavi - collaborante con la galleria scatolare, vincolata lungo l'altezza, soggetta ad azione di taglio massimo alla base indotta dalla quota parte del deficit di versante Di seguito si indicano le ipotesi di calcolo Geometria della paratia Altezza fuori terra [m] 5,50 Profondità di infissione [m] 6,50 Altezza totale della paratia [m] 12,00 Interasse fra i pali [m] 1,50 (1,66 di calcolo considerando che ogni 15 ml un palo non viene eseguito per favorire un miglior deflusso delle acque) Diametro dei pali [cm] 80,00
30 29 Per la paratia svincolata in testa durante la fase provvisionale la condizione di carico più gravosa risulta essere quella indotta dalla spinta locale di tipo statico. Schema statico non in scala Descrizione terreni γ γ w φ δ c - coltri e marne alterate ,00 0,150 - marne sane ,33 0,250 Carico distribuito su terrapieno ai fini di simulare il terreno in pendio Variabile da 1000 a 3000 kg/ml
31 30 Per la paratia collegata alla struttura scatolare la condizione di carico più gravosa risulterà essere quella indotta dalla quota parte del deficit sismico pari kg/5,50= 3.070kg/m di altezza paratia a cui corrisponde il seguente schema di calcolo Schema statico non in scala Descrizione terreni γ γ w φ δ c - terreno fittizio non spingente ,000 - coltri e marne alterate ,00 0,150 - marne sane ,33 0,250 Carico distribuito sulla paratia Ys=0,00 Yi=5,50 Vs=3070 Vi=3070 Per cui: Risultante carico distribuito dovuto al deficit di versante R= kg/ml di paratia
32 Scatolare zona ingresso di monte Secondo quanto indicato al paragrafo precedente il deficit di versante in condizioni sismiche verrà assorbito dalla struttura costituita da galleria scatolare+paratia. La quota parte di deficit da assegnare allo scatolare risulta = 60% ==> *0.6= kg /4.50 m = kg/ml di altezza scatolare Con tali ipotesi è stato dimensionato lo scatolare con la seguente geometria: Altezza esterna 4,00 [m] Larghezza esterna 5,50 [m] Spessore piedritto sinistro 0,50 [m] Spessore piedritto destro 0,50 [m] Spessore fondazione 0,50 [m] Spessore traverso 0,50 [m]
33 32 Caratteristiche strati terreno Strato di ricoprimento Descrizione Terreno di ricoprimento Spessore dello strato 0,70 [m] Peso di volume 1800,00 [kg/mc] Peso di volume saturo 2000,00 [kg/mc] Angolo di attrito 30,00 [ ] Coesione 0,00 [kg/cmq] Strato di rinfianco non considerato Strato di base Descrizione coltri e marne alterate Peso di volume 2000,00 [kg/mc] Peso di volume saturo 2000,00 [kg/mc] Angolo di attrito 26,00 [ ] Angolo di attrito terreno struttura 20,00 [ ] Coesione 0,24 [kg/cmq] Costante di Winkler 4,00 [kg/cmq/cm]
34 33 6. Descrizione fasi esecutive opere a terra 7.1 opere geotecniche Le opere geotecniche e di scavo lungo il versante verranno eseguite in più fasi coincidenti sostanzialmente con i gradoni previsti in progetto, partendo da monte e proseguendo verso valle. Le opere a terra inizieranno nel momento in cui sarà realizzata, seppur parzialmente la banchina di terra che potrà ospitare man mano a tergo il materiale proveniente dagli scavi di monte, previa necessaria verifica delle terre. Da tale momento in poi le opere a mare ed a terra potranno proseguire insieme. Le paratie e gli scavi saranno eseguiti su due fronti che procederanno paralleli: - fronte di levante corrispondente alla zona ove sono ubicati i blocchi edifici A e B - fronte di ponente corrispondente alla zona ove sono ubicati i blocchi edifici C e D FASE 0: Durata 30 giorni. Allestimento del campo base di cantiere delle opere a terra con eventuale integrazione di quello delle opere a mare, realizzazione degli accessi, montaggio baracche di cantiere, uffici, impianti di cantiere (elettrico, terra, idrico, fogna), posizionamento macchinari (betoniera a bicchiere, sega circolare ecc. ) Realizzazione della viabilità lato mare e formazione percorso lungo il versante. L'approvvigionamento dei materiali, il passaggio di mezzi leggeri e degli addetti al lavoro potrà avvenire sfruttando anche una viabilità di cantiere di monte attraverso il sottopasso esistente sotto via Verdi al fine di non interferire con la viabiltà dei mezzi pesanti. L'area a monte dove verranno realizzati i parcheggi potrà essere utilizzata anche come zona di stoccaggio e ricovero dei macchinari.
35 34 FASE 1G: Durata 90 giorni - nuovo ingresso di monte da via Verdi: formazione di rilevato per formazione area manovra macchina perforatrice, realizzazione paratia di pali diam.800, esecuzione cordolo testa pali, scavo di sbancamento a valle della paratia, realizzazione scatolare in calcestruzzo armato, riempimento su copertura, formazione di tracciato di cantiere di monte con ottimizzazione ingresso-uscita su via Verdi FASE 2G: Durata 60 giorni - fronte di levante: realizzazione paratia di pali diam.800 n.7, esecuzione cordolo testa pali, scavo di sbancamento a valle della paratia, realizzazione pali di fondazione di tipo puntuale, stesa di magrone di pulizia - fronte di ponente realizzazione paratia di pali diam.800 n.13, esecuzione cordolo testa pali, scavo di sbancamento a valle della paratia, realizzazione pali di fondazione di tipo puntuale, stesa di magrone di pulizia FASE 3G: Durata 60 giorni - fronte di levante: realizzazione paratia di pali diam.800 n.6, esecuzione cordolo testa pali, scavo di sbancamento a valle della paratia, realizzazione pali di fondazione di tipo puntuale, stesa di magrone di pulizia - fronte di ponente realizzazione paratia di pali diam.800 n.12, esecuzione cordolo testa pali, scavo di sbancamento a valle della paratia, realizzazione pali di fondazione di tipo puntuale, stesa di magrone di pulizia FASE 4G: Durata 60 giorni - fronte di levante: realizzazione paratia di pali diam.800 n.5, esecuzione cordolo testa pali, scavo di sbancamento a valle della paratia, realizzazione pali di fondazione di tipo puntuale, stesa di magrone di pulizia - fronte di ponente realizzazione paratia di pali diam.800 n.11, esecuzione cordolo testa pali, scavo di
36 35 sbancamento a valle della paratia, realizzazione pali di fondazione di tipo puntuale, stesa di magrone di pulizia FASE 5G: Durata 60 giorni - fronte di levante: formazione di scarpata provvisoria per poter raggiungere la quota di perforazione della paratia 3 e 4, realizzazione paratia di pali diam.800 n.3/4, esecuzione cordolo testa pali, scavo di sbancamento a valle della paratia, stesa di magrone di pulizia - fronte di ponente realizzazione paratia di pali diam.800 n.10, esecuzione cordolo testa pali, scavo di sbancamento a valle della paratia, realizzazione pali di fondazione di tipo puntuale, stesa di magrone di pulizia FASE 6G: Durata 60 giorni - fronte di levante: realizzazione paratia di pali diam.800 n.2, esecuzione cordolo testa pali, scavo di sbancamento a valle della paratia, realizzazione pali di fondazione di tipo puntuale, stesa di magrone di pulizia - fronte di ponente realizzazione paratia di pali diam.800 n.9, esecuzione cordolo testa pali, scavo di sbancamento a valle della paratia, realizzazione pali di fondazione di tipo puntuale, stesa di magrone di pulizia FASE 7G: Durata 120 giorni - fronte di levante: realizzazione paratia di base intirantata n.1, esecuzione cordolo testa pali e tiranti, realizzazione primo ordine di tiranti, scavo di sbancamento fino a quota secondo ordine tiranti previa verifica e collaudo degli ancoraggi, realizzazione seconda fila di tiranti, scavo di sbancamento fino a quota di progetto previa verifica e collaudo degli ancoraggi, realizzazione pali di fondazione di tipo puntuale, stesa di magrone di pulizia - fronte di ponente realizzazione paratia di base intirantata n.8, esecuzione cordolo testa pali e tiranti, realizzazione primo ordine di tiranti, scavo di sbancamento fino a quota secondo ordine tiranti previa
37 36 verifica e collaudo degli ancoraggi, realizzazione seconda fila di tiranti, scavo di sbancamento fino a quota di progetto previa verifica e collaudo degli ancoraggi, realizzazione pali di fondazione di tipo puntuale, stesa di magrone di pulizia Le opere di drenaggio verranno realizzate sfalsate temporalmente di una /due fasi rispetto alle opere strutturali in maniera tale da non interferire in alcun modo con le macchine operatrici. Stesso di scorso per i muri di placcaggio fronte paratie che mediante la formazione delle canalette poste sul piede potranno rendere agevole lo smaltimento delle acque. A tal proposito dovrà essere sempre assicurato il corretto disciplinamento delle acque di cantiere sfruttando anche gli impluvi esistenti da mantenere costantemente efficienti e puliti e tubazioni provvisorie. Il trasporto del materiale di scavo avverrà prioritariamente dall'alto verso il basso e scaricato a tergo della banchina (previo trattamento di vagliatura) o trasportato a discarica. Una volta completate le opere di tipo geotecnico nella zona degli edifici, messo in sicurezza il versante, sistemata l'area a quota banchina ( che permette di allargare l'area a disposizione per il cantiere), si proseguirà con le opere di tipo speciale e di scavo previste nella zona dei futuri parcheggi interrati e locali commerciali lato est. FASE 8G: Durata 120 giorni - zona parcheggi interrati lato est: realizzazione paratia intirantata n.14, esecuzione cordolo testa pali e tiranti, realizzazione primo ordine di tiranti, scavo di sbancamento fino a quota secondo ordine tiranti previa verifica e collaudo degli ancoraggi, realizzazione seconda fila di tiranti, scavo di sbancamento fino a quota di progetto previa verifica e collaudo degli ancoraggi, stesa di magrone di pulizia
38 opere strutturali Le opere strutturali relative alle residenze (blocchi A, B. C e D) potranno iniziare una volta completate le paratie e sistemata l'area. Analogamente alle opere geotecniche lungo il versante verranno eseguite in più fasi coincidenti sostanzialmente con i gradoni realizzati partendo da monte e proseguendo verso il basso. Gli edifici saranno eseguiti procedendo su due fronti che avanzeranno paralleli: - fronte di levante corrispondente alla zona ove sono ubicati i blocchi edifici A e B - fronte di ponente corrispondente alla zona ove sono ubicati i blocchi edifici C e D Consecutivamente verranno realizzati le opere di sistemazione esterna e di ingegneria naturalistica (muri a secco, in pietra e cemento, palificate vive) insieme alla regimazione definitiva delle acque. Il sistema di smaltimento delle acque dovrà essere sempre garantito anche mediante tubazioni di tipo provvisorio. Sulla base della disponibilità delle aree di cantiere, potranno iniziare anche le opere strutturali del parcheggio interrato e zone commerciali lato est.
39 38 7. Opere di drenaggio dove: Al fine di garantire l'eventuale drenaggio delle acque a tergo delle paratie, oltre l'interasse adeguato che determina uno spazio di circa 70 cm tra un palo e l'altro, non verrà eseguito un palo ogni 10. Inoltre, oltre i barbacani sui paramenti dei muri di placcaggio, saranno realizzati tubi microfessurati e frontalmente ai pali saranno posizionati sistemi ulteriori di drenaggio quali materassini in pvc e doppio strato di tessuto non tessuto. L inserimento di dreni microfessurati suborizzontali, disposti perpendicolarmente al versante, in corrispondenza di ognuno dei diversi gradoni che si prevede di realizzare, avrà il duplice scopo sia di contribuire a consolidare la parte più superficiale dell ammasso, in cui affiorano i materiali eluviocolluviali più permeabili ed a caratteristiche tecniche mediocri e sia quello di intercettare l infiltrazione verso il basso, contribuendo così a ridurre la quantità di acqua che, attraverso questa coltre, viene trasmessa alle porzioni inferiori dell ammasso stesso; con ciò soprattutto giocando un ruolo importante nel limitare la trasmissione delle pressioni interstiziali entro le argille marnose a permeabilità ridotta (k = 4-8 *10-7 m/s). La stima della massima portata drenabile dai dreni suborizzontali può essere effettuata utilizzando la formula di Darcy, facendo le seguenti ipotesi: Permeabilità dei depositi superficiali pari a 2 *10-5 m/s; Falda coincidente con il piano campagna; Altezza media della falda in condizioni statiche rispetto al dreno pari a 2.5 m; Lunghezza media del dreno entro la falda indisturbata pari a 4 m; Distanza fra due dreni contigui pari a 10 m. Applicando la relazione: Q = k * i * h m * L Q = massima portata drenabile dal singolo dreno; k = permeabilità; i = gradiente idraulico; h m = carico piezometrico; L = distanza fra due dreni adiacenti ; si ottiene che la massima portata drenata da ogni singolo dreno suborizzontale risulta pari a circa 0.25 m3/h e circa 6.0 m3/d.
40 39 Tale valore risulta essere compatibile con l infiltrazione prodotta da eventi meteorici rilevanti, caratterizzati da valori di precipitazione dell ordine di mm/d, con l ipotesi cautelativa di assenza di runoff superficiale e che tutta la pioggia caduta al suolo contribuisca all infiltrazione. Tale intervento tramite dreni suborizzontali risulta così idoneo ed efficace per : 1. eliminare l accumulo di acqua a tergo dei diaframmi di pali, diaframmi che per la loro stessa conformazione comportano una locale riduzione di permeabilità, anche se limitata dalla stessa distanza prevista come interasse fra i pali; 2. drenare in modo pressoché continuo lo strato superiore del versante, strato in cui, dato il valore intermedio di permeabilità, è prevedibile, in caso di evento piovoso intenso e prolungato, il formarsi di un modesto flusso di acqua dovuta all infiltrazione; 3. consolidare, tramite l azione drenante, i terreni più superficiali, migliorandone le caratteristiche tecniche; 4. ridurre drasticamente l acqua che può ristagnare nello strato superiore ed in conseguenza a ciò far diminuire contemporaneamente in modo consistente il possibile travaso di essa nello strato inferiore, costituito da argille marnose a permeabilità molto ridotta; 5. permettere tramite questa riduzione di abbattere eventuali incrementi delle pressioni interstiziali all interno dello strato inferiore, incrementi che potrebbero verificarsi in corrispondenza di eventi infiltrativi eccezionali; è comunque da notare che in condizioni naturali in assenza di opere di drenaggio - tali incrementi di pressione (misurati tramite piezometro di casagrande in misurazione continua) sono risultati piuttosto bassi. Per cui saranno previsti dreni sub-orizzontali costituiti da tubi microfessurati diametro 110 mm, profondi mediamente 5 ml, posti ad interasse massimo di 5 ml inseriti nello strato di coltre detritica superficiale Naturalmente il sistema di dreni dovrà essere periodicamente verificato, ripristinando, qualora ciò fosse necessario, la capacità drenante dei singoli elementi che eventualmente fossero intasati.
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