La «Community Network dell Umbria» (CN-Umbria)
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- Erica Ferrero
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1 La «Community Network dell Umbria» (CN-Umbria) Un opportunità per gli Enti territoriali della Regione Umbria 1
2 La riforma della Pubblica Amministrazione La trasformazione dei processi della PA: Le riforme degli ultimi 20 anni determinano una revisione del ruolo della pubblica amministrazione da struttura di controllo del territorio a leva di competitività per l economia e la qualità della vita. Catena del valore La PA deve erogare servizi che massimizzino l utilità per cittadini e imprese attraverso l organizzazione di front-office pensati per produrre valore aggiunto per l utenza alla quale sono rivolti. Lavorazione di flusso La PA deve massimizzare l economicità dei processi interni di lavoro per continuare ad operare anche in condizioni di ristrettezza di risorse senza compromettere la qualità dei servizi erogati: la struttura funzionale è motivata a re-ingegnerizzarsi introno ai flussi di trasformazione/erogazione di servizio. L amministrazione digitale Le tecnologie ICT sono parte integrante del modello organizzativo e, per questa ragione, ne diventano lo strumento strategico per effettuare le scelte organizzative. 2
3 La pubblica amministrazione: le sfide di oggi Le amministrazioni pubbliche devono, sempre di più, affrontare continue sfide e cambiamenti, l uno legato all altro, di tipo: Organizzativo Tecnologico Normativo Gli Enti territoriali, normalmente, di fronte al cambiamento, si comportano come soggetti che: «subiscono» i cambiamenti istituzionali e normativi «rincorrono» tali cambiamenti sono «costretti» a pagare il cambiamento sia economicamente che umanamente Il processo di cambiamento deve essere sfruttato per: cogliere le opportunità che derivano dai cambiamenti diminuire i costi del cambiamento stesso utilizzare e mettere a fattor comune le esperienze maturate da un Ente 3
4 La pubblica amministrazione: le sfide di domani E fondamentale, per dare certezza degli obiettivi e dei risultati attesi, gestire il cambiamento in modo: condiviso tra enti diversi (orizzontalmente e verticalmente) che produca soluzioni «certificate» che sia vantaggioso economicamente e organizzativamente «COMUNITA DI PRATICHE» Produrre delle interpretazioni alle norme Collaborare nella stesura degli atti di indirizzo Definire i procedimenti organizzativi «standard» 4
5 La risposta della Regione Umbria > Legge regionale 16 settembre 2011, n. 8 (L.R. n. 8/2011) (..) CAPO III - SVILUPPO DELL'AMMINISTRAZIONE DIGITALE Art Servizi infrastrutturali regionali per l'amministrazione digitale 1. La Regione promuove e favorisce l'esercizio dei diritti per l'utilizzo degli strumenti informatici e telematici nei rapporti con la pubblica amministrazione da parte di cittadini e imprese, nel rispetto del disposto del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali) e del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (Codice dell'amministrazione digitale), garantendo i servizi infrastrutturali abilitanti per l'erogazione di servizi applicativi e telematici da parte delle pubbliche amministrazioni del territorio, compresi i servizi per la sicurezza, l'identità digitale e la cooperazione applicativa, che costituiscono la "community network regionale" a standard del Sistema Pubblico di Connettività (SPC). 2. La Regione opera per servizi integrati più efficienti e semplificati per i cittadini e le imprese sul territorio regionale concludendo, a tal fine, specifici accordi di collaborazione anche con le amministrazioni centrali, con le loro sedi sul territorio regionale nonché con le altre regioni e le province autonome. 3. La realizzazione di quanto previsto nel presente articolo costituisce svolgimento di funzioni istituzionali. 5
6 Community Network regionale: definizione Definizione (derivata dal DPCM 1 aprile 2008) una Community Network è l insieme di servizi infrastrutturali, standard/regole condivise e meccanismi di coordinamento, istituita da una disposizione regionale e rispondente ai requisiti previsti in SPC, con l obiettivo di porre le condizioni per collegare i soggetti su un territorio e rendere possibile la cooperazione applicativa tra i sistemi informativi delle pubbliche amministrazioni e tra queste e i cittadini e le imprese, per la concreta attuazione del CAD Caratteristiche Consolidamento delle reti informatiche locali in ambito territoriale regionale ai fini del Sistema Pubblico di Connettività (SPC) Condivisione di infrastrutture e servizi di interoperabilità, cooperazione applicativa ed identità digitale Condivisione di regole operative di gestione della interoperabilità e comunità di pratica per la semplificazione/dematerializzazione Obiettivo Creare le condizioni perché gli Enti di un territorio siano dotati di omogenee soluzioni e standard tecnici, in modo che possano comunicare tra loro attraverso un unica ossatura di trasporto, condividendo dati e applicazioni efficacemente.
7 Community Network regionale: obiettivi > La strategia in Umbria Gli interventi di e-government realizzati dalla Regione Umbria si sono mossi nel rispetto di una strategia complessiva tesa a delineare un insieme integrato di Servizi infrastrutturali per l Amministrazione Digitale a disposizione sia dell Amministrazione Regionale che del sistema delle Autonomie Locali del territorio. > Rete territoriale in Umbria L Umbria è stata tra le prime regioni in Italia ad attuare una Community Network "a standard SPC attraverso la stretta collaborazione del Consorzio S.I.R. Umbria (ad adesione volontaria) e delle Province, coinvolgendo tutto il sistema istituzionale umbro Sono collegati attualmente più di 100 enti locali (tutti i comuni ed altri enti) e, per la parte del sistema sanitario regionale, tutte le ASL, le Aziende ospedaliere e la rete dei medici di medicina generale. > Oggi la Community Network non è solo «connettività» e non è solo «tecnologia», ma è anche «regole condivise» e «comunità di pratica»
8 CN-Umbria: componenti di servizio 8
9 Definizioni (1) Servizi di trasporto SPC Permettono ad ogni amministrazione l accesso e la comunicazione IP nei tre ambiti previsti dal SPC: Intranet, Infranet e Internet: intranet - ambito costituito dal dominio interno alla singola amministrazione, che connette tutte le sedi della stessa distribuite sul territorio; infranet - ambito di interconnessione che connette tra loro le singole amministrazioni; internet - ambito di interazione tra le singole amministrazioni e gli utenti esterni. Servizi di sicurezza SPC Si occupano della prevenzione, monitoraggio, coordinamento informativo ed analisi degli incidenti di sicurezza in ambito SPC Servizi di interoperabilità di base ed evoluta Indicano quell'insieme di servizi necessari allo scambio di dati e informazioni, come la posta elettronica, il trasferimento file (FTP) e l'accesso al web, posta elettronica certificata (PEC) e la videocomunicazione collaborativa. Servizi di cooperazione applicativa Indicano la capacità dei vari sistemi informativi di avvalersi dell interscambio automatico di informazioni con gli altri sistemi. Lo scopo è di consentire ai cittadini ed alle imprese di fruire on-line ed in modo semplice ed unitario di dati e servizi, riducendo il numero di interazioni con la PA. 9
10 Definizioni (2) Porta di Dominio La Porta di Dominio delimita il confine di responsabilità di un ente aderente all'spc e racchiude al suo interno tutte le applicazioni che esso gestisce. Le comunicazioni da e verso un dominio devono quindi attraversare la sua Porta di Dominio. Le Porte di Dominio si parlano tra di loro scambiandosi richieste e risposte in un formato standard, denominato busta egov. SICA I Servizi Infrastrutturali e di Cooperazione Applicativa (SICA) abilitano l interoperabilità e la cooperazione applicativa fra le Amministrazioni, oltre che l accesso ai servizi applicativi da queste sviluppati e resi disponibili sul SPC. SPCoop Il Sistema Pubblico di Cooperazione (SPCoop) è costituito da un insieme di specifiche, gestite da DigitPA, che normano le modalità di comunicazione ed organizzative relative alle comunicazioni applicative tra gli Enti, al fine di realizzare l'infrastruttura standard che permette la Cooperazione Applicativa. 10
11 Definizioni (3) Servizi di identità digitale ed accesso ai servizi Permette ad un utente di accedere ai servizi messi a disposizione della PA grazie ad un sistema che regolamenta i processi di accreditamento di un utente, di un dominio, di un certificatore, all interno del dominio di cooperazione. E articolato nelle seguenti componenti: Identità: l insieme delle caratteristiche essenziali ed uniche in grado di identificare un soggetto Autenticazione: il processo in cui si verifica la corrispondenza tra l identità dichiarata e le credenziali fornite Attributo: tutte le informazioni relative ad un utente necessarie a determinarne le caratteristiche Profilo utente: lista di attributi associati ad un singolo utente. Descrivono caratteristiche come professione, eventuale iscrizione ad albo, appartenenza a determinati gruppi Ruolo: sottoinsieme di attributi del Profilo utente che individuano il compito dell utente all interno dell organizzazione. 11
12 Definizioni (4) Servizi per la dematerializzazione Permette la conservazione a norma, o sostitutiva, dei documenti informatici per garantirne nel tempo la validità legale Unità locale di sicurezza Struttura dedicata al coordinamento, al mantenimento ed alla verifica del livello di sicurezza minimo garantito per l'intera Community Network. Centro regionale gestione contratti Svolge le funzioni di gestione del contratto, misurazione, valutazione delle penali, misurazione degli SLA, raccolta e distribuzione dei dati relativi ai livelli di qualità e sicurezza dei servizi erogati Comunità di pratica su temi specifici Le comunità di pratica e di apprendimento sono gruppi sociali che hanno come obiettivo finale il generare conoscenza organizzata e di qualità cui ogni individuo può avere libero accesso. Reti sociali informali Sono strutture di relazione e interazione tra persone e gruppi. Sono regolari e persistenti, possiedono una qualche norma ma si trovano al di fuori del dominio del contratto, della regolazione e dell organizzazione formale. (D. Schoen) 12
13 Servizi di trasporto e sicurezza (Comnet-Umbria) Trasporto dati (per i singoli Enti) Soluzione progettuale coerente con il Sistema Pubblico di Connettività che prevede un architettura generale nella tutti gli Enti hanno un accesso VPN (Virtual Private Network) tramite il quale colloquiano con gli altri nodi all'interno della stessa rete (Intranet) in modalità sicura ed escano verso Internet, o verso altre Amministrazioni (Infranet), tramite un unico nodo. Sicurezza locale ed help desk (per i singoli Enti) A fronte di un problema di rete e di sicurezza, dovrà fare escalation della criticità verso gli altri fornitori, fornendo il massimo grado di assistenza agli utilizzatori finali Sicurezza centrale (verso QXN, altre Regioni e PA centrali ) Permette di garantire la sicurezza dell intera rete, essendo un unico punto di accesso messo in sicurezza secondo standard SPC 13
14 Servizi di trasporto e sicurezza: trasporto dati Ad ogni socio del Consorzio SIR Umbria viene garantito un Punto di Accesso al Servizio (PAS) con determinate caratteristiche di connettività su standard SPC Viene fornito un dispositivo firewall, gestito dalla ULS-R, in grado di garantire la sicurezza dell intera rete Comnet Il Consorzio SIR Umbria controlla i livelli di servizio offerti dal fornitore di connettività SPC in maniera tale da garantire i propri soci circa i servizi offerti 14
15 Servizi di trasporto e sicurezza: sicurezza locale ed help desk (ULS-R) Compiti Responsabilità garantire la realizzazione ed il mantenimento dei livelli di sicurezza previsti per il domino di competenza Community Network dell Umbria definire le policy della sicurezza centrale del dominio di competenza consultando, in via preventiva gli Enti territoriali, per le politiche di interesse generale svolgere il ruolo di help desk di primo livello per tutte le componenti di servizio della Community Network per quanto attiene alle problematiche di rete e di sicurezza e con possibilità di escalation verso i fornitori delle singole componenti svolgere il ruolo di help desk di secondo livello per quanto attiene alla sicurezza locale, compreso il supporto agli Enti territoriali in merito a problematiche di connettività e sicurezza assicurare il coordinamento delle Unità Locali di Sicurezza degli Enti territoriali (ULS-T) se costituite, ovvero di fornire funzioni sussidiarie di sicurezza per gli Enti territoriali che non ritengono conveniente dotarsi direttamente di tali strutture o avvalersi, per l espletamento dei compiti, di fornitori qualificati definire le caratteristiche dei sistemi di confine in grado di garantire i livelli di sicurezza previsti e le relative politiche di sicurezza del dominio di competenza svolgere attività di prevenzione degli incidenti informatici anche mediante la produzione di documenti tecnici e di bollettini di sicurezza sulle minacce e sui potenziali attacchi 15
16 Servizi di trasporto e sicurezza: sicurezza territoriale (ULS-T) Gli Enti territoriali che aderiscono alla Community Network, là dove possibile ed opportuno, costituiscono una Unità Locale di Sicurezza Territoriale (ULS-T) supportata e coordinata dalla ULS-R Compiti garantire la realizzazione ed il mantenimento dei livelli di sicurezza previsti per il domino dell Ente territoriale, indipendentemente dai sistemi di confine della ULS-R garantire che la politica di sicurezza presso il domino dell Ente territoriale sia conforme agli indirizzi e alle politiche di sicurezza definiti da SPC e dalla ULS-R notificare alla USL-R ed al Consorzio SIR Umbria, secondo le modalità stabilite, eventuali incidenti informatici o situazioni di attenzione o vulnerabilità adottare le necessarie misure volte a limitare il rischio di attacchi informatici ed eliminare eventuali vulnerabilità della rete, causate dalla violazione e utilizzo illecito di sistemi o infrastrutture della pubblica amministrazione 16
17 Servizi di interoperabilità e cooperazione applicativa (CA-Umbria) La Cooperazione Applicativa definisce un modello logico ed una serie di specifiche per la realizzazione di una infrastruttura tecnologica che consenta a sistemi ed organizzazioni eterogenee di interoperare in modalità standard. L'esigenza è di far comunicare secondo modalità definite e condivise le diverse Amministrazioni Centrali e Locali La comunicazione tra i sistemi che entrano nel sistema di cooperazione applicativa è resa possibile da elementi architetturali che hanno lo scopo di disaccoppiare i contenuti tecnologici dei vari sistemi da quelli applicativi 17
18 CA-Umbria: le porte di dominio e il Centro Servizi della Regione Umbria per la Cooperazione Applicativa La Regione Umbria ha attivato una serie di interventi per implementare la propria infrastruttura di cooperazione applicativa nel rispetto dei principi e delle regole del SPC e del progetto interregionale ICAR Ha quindi realizzato un Centro Servizi Regionale per la Cooperazione Applicativa e l interoperabilità regionale e messo a disposizione di tutti gli Enti della regione una Porta di Dominio Attualmente gli enti dotati di porta di dominio sono: >La Regione Umbria >Le Province di Perugia e Terni >Tutti i 92 comuni dell Umbria >Le 4 ASL, le aziende ospedaliere di Perugia e Terni, il centro dei medici di medicina generale >Le comunità montane e le unioni dei comuni >L ARPA Umbria 18
19 CA-Umbria: flusso dominio organizzativo 19
20 Servizi di identità digitale ed accesso ai servizi (FED-Umbria) > E il sistema della Regione Umbria per la gestione delle identità digitali e l autorizzazione all accesso delle risorse informatiche messe a disposizione dagli Enti locali della Regione Umbria. > Il sistema FedUmbria consente ad un Cittadino di accedere con le stesse credenziali a tutti i Servizi messi a disposizione dagli Enti della P.A. umbra che utilizzano FedUmbria come sistema per la gestione delle identità digitali. > Per accedere ai servizi messi a disposizione dalla comunità degli enti della P.A. umbra è necessario che l utente effettui alcune operazioni che hanno lo scopo di renderlo noto al sistema. REGISTRAZIONE A seguito della registrazione potrà accedere a quei servizi che non richiedono un ulteriore fase di accertamento dell identità. IDENTIFICAZIONE Per usufruire di alcuni servizi aggiuntivi l utente deve essere identificato. Per usufruire di questi servizi la sola registrazione non è sufficiente. 20
21 Servizi di identità digitale ed accesso ai servizi (FED-Umbria) 21
22 Servizi per la dematerializzazione (AIR-Umbria) > Mette a disposizione degli Enti, tra l altro, una piattaforma per consentire la conservazione a norma o sostitutiva > La conservazione a norma, o sostitutiva, è una procedura legale/informatica regolamentata da norme ben precise, in grado di garantire nel tempo la validità legale di un documento informatico 22
23 Ambiente di sviluppo condiviso (ASC-Umbria) > Con la Legge Regionale n.11 del 25 luglio 2006 Norme in materia di pluralismo informatico, sulla adozione e la diffusione del software a sorgente aperto (..) l'umbria è stata la prima Regione in Italia a dotarsi di uno strumento normativo per l open source. > Con l art.15 della Legge Regionale n.8 del 16 settembre 2011 Semplificazione amministrativa e normativa (..) l'umbria è stata la prima Regione in Italia a dotarsi di uno strumento normativo per l open data. > Per l attuazione delle strategie regionali dell open source e dell open data, sarà implementato un Ambiente di Sviluppo Cooperativo a disposizione della Regione e degli Enti del territorio nell ambito della Community Network, con lo scopo di supportare i processi di condivisione e diffusione di documentazione, dati e codice sorgente riusabile all interno di tutti i progetti regionali (sia dell Amm.ne Regionale che degli Enti locali e delle Scuole, realizzati sia con finanziamenti derivanti dalla L.R. n.11/2006 che con fondi diversi) oltre a garantire uno strumento operativo per la collaborazione online degli utenti delle Comunità di pratica sui vari temi. 23
24 Soggetti partecipanti CN-Umbria e relativi ruoli 24
25 Convenzione per la realizzazione della CN-Umbria tra Regione e Consorzio S.I.R. Umbria Regola i rapporti tra le parti per la realizzazione della «Community Network dell Umbria» La Regione ha l obbligo di: provvedere ad istituire l Unità locale di sicurezza regionale (ULS-R), ed assicurare che la stessa applichi le procedure operative per la gestione della sicurezza della CN-Umbria assicurare, attraverso la propria struttura organizzativa e società in-house, livelli ottimali di affidabilità e continuità dei propri sistemi in rete (hw, sw di base, connettività, etc.) in relazione alla realizzazione del progetto Il Consorzio SIR Umbria ha l obbligo di: costituire il Gruppo di coordinamento della CN-Umbria con i rappresentanti della Regione, del Consorzio ed i referenti degli Enti partecipanti nominare e supportare il Direttore dell esecuzione dalle adeguate competenze tecniche ed organizzative, individuando un eventuale Staff di supporto nominare e supportare gli esperti Collaudatori necessari per le verifiche in corso d opera e finali coordinare operativamente i rapporti tra tutti gli Enti partecipanti alla CN-Umbria curare la gestione amministrativa, esclusa quella relativa ai rapporti tra la Regione e la sua società inhouse 25
26 Centro regionale gestione contratti (CG-SPC-R) Il Consorzio SIR Umbria provvede a: istituire Centro regionale gestione contratti (CG-SPC-R) avente il ruolo di terza parte nei confronti dei fornitori che gestiscono le componenti di servizio della CN-Umbria e svolgendo funzioni di gestione del contratto, misurazione, valutazione delle penali, raccolta e distribuzione dei dati relativi ai livelli di qualità e sicurezza dei servizi erogati, volte a consentirne la verifica anche da parte degli Enti partecipanti; effettuare il monitoraggio periodico delle attività svolte e fornire tutti i dati necessari per alimentare il sistema di monitoraggio stabilito in accordo tra le Parti; assumere il coordinamento generale della migrazione e della sperimentazione operativa 26
27 CN-Umbria: il gruppo di coordinamento Il Gruppo di coordinamento è guidato dal Direttore dell esecuzione ed ha il compito di: mantenere il collegamento tra gli Enti partecipanti consentendo un costante allineamento con le loro volontà ed aspettative rispetto ai risultati attesi del progetto; Ogni Ente partecipante dovrà nominare un referente per ognuna delle componenti di servizio previste nella CN-Umbria. Una stessa persona potrà essere nominata referente per più componenti di servizio, e per più Enti partecipanti diversi Il Consorzio fornirà il supporto operativo necessario al funzionamento del Gruppo di coordinamento, compresa la convocazione delle sedute e la redazione dei relativi resoconti. Le sedute e i lavori potranno svolgersi anche a distanza attraverso strumenti ICT. A tal fine saranno predisposte e gestite dal Consorzio delle mailing list di componente, che includano i referenti delle singole componenti di servizio e/o organizzative, ed una mailing list generale, che includa tutto il Gruppo di coordinamento. 27
28 CN-Umbria: il direttore dell esecuzione Il Direttore dell esecuzione ha i seguenti compiti: provvede al coordinamento, alla direzione e al controllo tecnico/contabile dell esecuzione della presente convenzione e dei conseguenti affidamenti dei vari interventi previsti; assicura la regolare esecuzione della presente convenzione da parte dei fornitori, verificando che le attività e le prestazioni siano eseguite in conformità a quanto previsto; cura la rendicontazione delle attività di progetto per il complesso degli interventi, nonché tutte le attività che si rendano opportune per assicurare il perseguimento dei compiti a questo assegnati. 28
29 Comunità di pratiche su temi specifici (CP) > Le comunità di pratica (CP) vengono costituite, dentro il singolo ente o tra più enti, per trovare risposte comuni ai problemi inerenti l'esercizio del proprio lavoro. > Le comunità di pratica sono gruppi sociali che hanno come obiettivo finale il generare conoscenza organizzata e di qualità cui ogni individuo può avere libero accesso. In queste comunità gli individui mirano a un apprendimento continuo e hanno consapevolezza delle proprie conoscenze. Non esistono differenze di tipo gerarchico: tutti hanno uguale importanza perché il lavoro di ciascuno è di beneficio all'intera comunità. La finalità è il miglioramento collettivo. Chi entra nella comunità mira quindi alla condivisione; Non esistono spazi privati o individuali, tutti condividono tutto. Chi ha conoscenza e la tiene per sé è come se non l'avesse. it.wikipedia.org 29
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