pieni di rabbia o odio
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- Abele Ferrari
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1 Margot Sunderland AIUTARE I BAMBINI... pieni di rabbia o odio Attività psicoeducative con il supporto di una favola Guida
2 Editing e progettazione Silvia Larentis Sviluppo software Walter Eccher Coordinamento tecnico Matteo Adami Grafica, illustrazioni e animazioni Riccardo Beatrici Elaborazione grafica Riccardo Beatrici Illustrazioni della favola Nicky Armstrong Testing Aron Verga Audio Jinglebell Communication Musiche Simone Bordin Immagine di copertina Riccardo Beatrici Fotocomposizione e packaging Tania Osele 2008 Edizioni Centro Studi Erickson via Praga 5, settore E Gardolo (TN) tel fax info@erickson.it Tutti i diritti riservati. Vietata la riproduzione con qualsiasi mezzo effettuata, se non previa autorizzazione dell Editore.
3 INDICE Installazione e avvio del CD-ROM p. 4 Presentazione p. 5 Guida alla navigazione p. 12 Login p. 12 Menu p. 13 Tasti di scelta rapida p. 17 Le attività psicoeducative p. 18 Il mio diario p. 26 La favola di Odilla p. 29 Materiali da ritagliare p. 30
4 Installazione e avvio del CD-ROM Per usare il CD-ROM su computer Windows, assicurarsi che la propria macchina soddisfi i requisiti di sistema riportati in copertina. Avvio automatico 1. Inserite il CD-ROM nell apposito lettore. 2. Non premete nessun tasto. Il programma partirà automaticamente (il tempo medio è di 25 secondi). Avvio manuale 1. Inserite il CD-ROM nell apposito lettore. 2. Cliccate su Start/Avvio. 3. Cliccate su Esegui. 4. Digitate D:\AVVIOCD.EXE (dove D indica la lettera dell unità CD- ROM) e premete «Ok». In alternativa, premete il pulsante «Sfoglia», scegliete l unità CD-ROM nel campo «Cerca in» e fate doppio clic sul file «Setup». 5. Passate alle voce «Installazione del programma». Installazione del programma L installazione del programma può essere di due tipi: installazione automatica, ovvero il programma si autoinstalla; installazione personalizzata, in cui l utente può scegliere la cartella in cui installare il programma. Quando l installazione è stata completata, appare un messaggio «Installazione completata. Avviare ora l applicazione?». Cliccate «Sì» per avviare. Attenzione, se possedete un sistema operativo Windows XP o Windows Vista è possibile installare l applicazione in due modalità: 1. Per essere utilizzata da un solo utente. 2. Per essere utilizzata da tutti gli utenti che accedono al computer. Per poter fare questo tipo di installazione, l utente deve avere i diritti di amministratore. Con Windows Vista all inserimento del CD-ROM potrebbe comparire una finestra denominata «Controllo dell account utente» che chiede conferma prima di installare il programma, selezionare l opzione «consenti». A questo punto partirà l installazione Erickson. Se non disponete di un account utente con privilegi di amministratore prima di proseguire verrà chiesto di inserire la password di amministratore. Se non disponete di questa password non sarà possibile proseguire con l installazione. Leggimi Per ulteriori informazioni consultare il file «Leggimi». Per visualizzarlo cliccate su «Risorse del computer», selezionate con un clic l icona CD- ROM, dal menu «File» selezionate la voce «Esplora», fate doppio clic sul file «Leggimi» , Aiutare i bambini... pieni di rabbia o odio, Erickson
5 Presentazione La vita di un bambino chiuso nella propria rabbia La rabbia è una massiccia disorganizzazione del sé; come dice Damasio, «una perturbazione totale della mente e del corpo» (1996, p. 69). Durante uno scoppio d ira, il livello di tensione nel corpo e nella mente del bambino è talmente alto da suscitare il lui un incontrollato bisogno di scaricarlo, verbalmente o fisicamente. Alcuni bambini esplodono regolarmente, scaricando la terribile tensione che sentono nel corpo e nella mente attraverso morsi, calci, picchiando, imprecando, gridando, o perdendo il controllo. È come se dovessero eliminare sia la tensione sia la persona che reputano esserne la causa. Tutto ciò va ben oltre l essere responsabili di se stessi: per un bambino che picchia per scaricare un tale insopportabile livello di tensione, la possibilità di scegliere, sempre che esista, è molto esigua. L altissimo livello di stimolazione nel suo corpo conduce a un impulso motorio troppo pressante perché lui possa sopportarlo. Il bisogno di comunicare la confusione L immaginazione dei bambini fuori controllo durante i loro giochi tende a toccare temi ricorrenti: terremoti, vulcani, incendi che non si spengono mai, alluvioni che inondano tutto, morsi, esseri divoranti e cose che vanno in pezzi. Sono immagini che esprimono quell urgenza e quella forza interiori che li portano a sfogarsi. Un bambino di otto anni, che aveva rotto il dito a una bambina e il braccio a un altra, disse: «Il mio cuore diventa rosso, il mio sangue diventa rosso, e allora io picchio». Si tratta di una descrizione fisiologica accurata (tenuto conto che è di un bambino di otto anni) di quello che accade in uno stato di sovrastimolazione incontrollabile. Mentre giocano, molti bambini chiusi nella propria rabbia hanno bisogno di comunicare la confusione che sentono. Durante la terapia, può essere utile tenere sempre a disposizione due vasche di sabbia. Molto spesso una viene inondata, i bambini hanno un disperato bisogno di farlo. Come se volessero dire: «Guarda, questo sono io, che a volte vengo inondato da emozioni che generano un tremendo caos nella mia mente e intorno a me». I bambini chiusi nella propria rabbia stimolano spesso la rabbia negli altri: esattamente ciò di cui non avrebbero bisogno I bambini chiusi nella propria rabbia possono turbare molto l equilibrio emotivo e fisico di quelli che li circondano. Ciò non sorprende se si pensa al livello di sovrastimolazione in cui vivono. È facile che una maestra si arrabbi di fronte a un bambino che grida furioso. Per quanto possa sforzarsi di mantenere la calma, è plausibile che investa 2008, Aiutare i bambini... pieni di rabbia o odio, Erickson 5
6 il bambino di uno sguardo carico d odio e incitante alla vergogna, che sbatta la penna sulla cattedra gridando lei stessa qualcosa. Una maestra sovreccitata porterà il bambino, già di per sé sovreccitato, ad aumentare il livello di allarme nel suo cervello inferiore e ad adottare comportamenti di emergenza. Di fronte a un bambino perennemente arrabbiato e rabbioso, le reazioni più naturali, ma assolutamente indesiderabili, sono: non riuscire a pensare; sentirsi sopraffatti; non riuscire a sopportare la tensione che si crea nell ambiente circostante, non riuscire a contenerla, a comprenderla a trovare delle parole per descriverla; provare rabbia o odio. I bambini in preda agli istinti hanno disperatamente bisogno della reazione opposta. Hanno bisogno di essere calmati, e non di trovarsi di fronte a un adulto che si inalberi insieme a loro. Purtroppo, il problema giace spesso nella cultura domestica o scolastica, in cui il genitore (o l insegnante) è a sua volta poco supportato da un punto di vista emotivo, e abbastanza stressato da non essere in grado di calmare il bambino. È di vitale importanza che un bambino in preda agli istinti non venga seguito da un insegnante che, a sua volta, si arrabbi facilmente. Altrimenti, entrambi soffriranno di una reciproca sovrastimolazione. È fuori dubbio che insegnare sia una professione particolarmente difficile e delicata, ma se un insegnante grida in faccia a un bambino rabbioso, la scuola dovrebbe dedicarsi ad azioni di sostegno dell insegnante. È altrettanto tragicamente noto come si possano scatenare circoli viziosi di rabbia tra neonato e genitore. Le statistiche sugli omicidi domestici dicono che il numero maggiore di vittime si registra tra i minori di un anno. Come aiutare un bambino prigioniero della propria rabbia Insegnare a un bambino prigioniero della propria rabbia le regole della morale e dell educazione civica, se rimane l unica iniziativa, non servirà a nulla, come appare chiaro se si tiene conto della neurobiologia del bambino. Può andare bene per uno che abbia già stabilizzato nel cervello un meccanismo di regolazione chimica dello stress e dell ansia, e che possieda di fatto efficaci vie nervose. Il problema del bambino vittima della sua rabbia è che, quando perde il controllo, non può di fatto disporre della facoltà di pensare del suo cervello superiore. Al posto di comando è seduto il circuito della rabbia del suo cervello inferiore. Quindi, ripetergli frasi del tipo: «Ti rendi conto che hai fatto male a qualcuno?» è assolutamente inutile, di fronte all immensa forza ed energia selvaggia che si scatenano tutte le volte che si innesca il circuito della rabbia. Per aiutare il bambino, sarà dunque necessario proporgli una terapia attenta ai suoi bisogni, che costituisca un esperienza relazionale molto , Aiutare i bambini... pieni di rabbia o odio, Erickson
7 intensa e concentrata, in cui il ruolo del terapeuta sarà quello di offrire le quattro funzioni regolatrici: sintonizzarsi, convalidare, contenere e calmare. Genitori e insegnanti troppo impegnati, spesso, non hanno il tempo o l energia emotiva da dedicare a un bambino che ha bisogno di regredire anziché di crescere per stabilizzare nel suo cervello un sistema di regolazione dello stress. La terapia consente al bambino di farlo quanto vuole e quanto gli serve. Il terapeuta gli offre le basilari funzioni di regolazione, quelle che un genitore offre al neonato, per stabilizzare i fondamentali sistemi anti-aggressività per il suo corpo e la sua mente. Com è la vita di un bambino prigioniero dell odio Conosciamo tutti dei bambini che si presentano come duri e forti, con il corpo teso, in rigido atteggiamento di difesa. In una classe di alunni di cinque anni, nel mare dei visi belli e ingenui, il volto di questi bambini spicca immediatamente. I loro occhi sono freddi, non hanno nessuna innocenza, solo le tracce di ciò che l ha fatta smarrire. Sono i bambini che non riescono a commuovere, perché tutti i loro stati emotivi primari dal dolore alla gioia, dalla paura al piacere sono stati eliminati o repressi. Il potere di comunicare l innocenza infantile è evidente nei visi e nelle movenze corporee che esprimono emozioni indifese. È questo che spesso ci commuove all istante: il bambino con tutto il corpo che vibra dall estasi, gli occhi luminosi e le mani che applaudono, o quello in preda a un pianto disperato che trasuda tutto il suo immenso dolore buttandosi per terra. Questo tipo di innocenza non è presente nei bambini prigionieri dell odio, poiché hanno alzato le difese contro questi stati affettivi primari che considerano grezzi. Nei loro visi, non vi è nessuna traccia di dolore o gioia profondi; sono visi privi di vitalità, chiusi o appena turbati da emozioni tiepide. A causa delle loro difese, questi bambini non sono in grado di provare picchi di gioia intensa, né abissi di dolore profondo. In questo senso, il bambino chiuso nell odio è più simile a un adulto, le cui difese, coltivate per anni, fanno sì che raramente tali stati emotivi riescano a emergere espliciti e sfrontati in un espressione indifesa del volto. Poiché quello con cui abbiamo a che fare sono le difese del bambino chiuso nel proprio odio, e non il bambino stesso, tendiamo a essere freddi con lui, a trovarlo antipatico. Ha perso tutta la sua innocenza e la sua umanità, ciò che gli è rimasto è una ridotta gamma di sentimenti e una monodimensionalità emotiva. Molti bambini chiusi nell odio hanno smesso di piangere da parecchio tempo. Altri piangono, ma è un pianto di difesa, orientato di solito a manipolare e controllare, non è mai un pianto disperato, perciò non ci commuove. Nel bambino 2008, Aiutare i bambini... pieni di rabbia o odio, Erickson 7
8 pieno di odio, ogni aspetto vulnerabile del Sé è stato negato e dismesso, perché erano proprio questi aspetti che lo rendevano aperto alla sofferenza, all umiliazione o alla paura. Quello che questo bambino ha fatto, è stato di sostituire il dolore con l odio, per non patire più alcuna sofferenza. Ad essa ha opposto una volontà d acciaio. Di fatto, se ci si priva completamente della propria umana vulnerabilità, si perde molto, e talvolta si perde tutta la propria umanità. Come aiutare il bambino chiuso nell odio Perché non tutti i bambini che hanno subìto un abuso finiscono per compierne? La semplice risposta è che quelli che non lo fanno hanno ricevuto una quantità sufficiente di gentilezza e bontà. Ecco, ad esempio, il caso di Harold, un bambino di sette anni. Per la maggior parte del tempo Harold si comportava con gli altri in modo orribile. Sembrava divertirsi molto a rubare, danneggiare, distruggere e far piangere. Harold soffriva di stress posttraumatico, dopo aver visto molte volte il padre picchiare la madre. Era stato anche criticato e sgridato senza tregua e con violenza dal padre. Così tanto che aveva represso la sua vergogna. Ora, quando qualcuno lo sgridava, Harold si limitava a sghignazzare. Nessuno, guardandolo, si commuoveva, nessuno pensava: «Deve essergli successo qualcosa di orribile». Un giorno, però, una persona lo fece: la sua maestra. Tutte le volte che Harold si metteva nei guai, lei gli offriva confini chiari e solidi, ma senza mai sgridarlo. Cercava anche di comprendere ogni volta cosa potesse averlo portato a comportarsi così. Glielo diceva e molte volte aveva ragione. Questo per Harold ha significato una differenza determinante. Nel tempo, è passato dall odio al desiderio di risultare simpatico, dalla distruzione alla creatività. Quando era turbato, piangeva tra le sue braccia e lei sapeva consolarlo. Sono la gentilezza e le attenzioni che sciolgono il muro difensivo fatto d odio, molto più delle parole intelligenti, delle punizioni e delle sanzioni. Queste non riusciranno mai ad aiutare un bambino come Harold a tornare indietro dal suo odio per arrivare fino al dolore. Per un bambino come Harold, chiuso nell odio, le necessità relazionali sono moltissime (si veda l elenco fornito di seguito e intitolato Come ambino chiuso nell odio ho bisogno), ma un adulto affettuoso, calmo, compassionevole, che non stia rimuovendo le sue proprie emozioni di dolore, senso di abbandono, paura o rabbia, che sia preparato e motivato a dedicare del tempo di qualità a un bambino, farà tutte queste cose in modo naturale. «Come bambino chiuso nell odio ho bisogno»: 1) Di essere aiutato a vedere gli aspetti gioiosi delle relazioni, e non soltanto quelli dolorosi , Aiutare i bambini... pieni di rabbia o odio, Erickson
9 2) Che mi si mostri che all interno di una relazione può esistere il divertimento, e non solo il potere, il controllo e la manipolazione. 3) Di essere aiutato a integrare il pensiero con l emozione e poi esprimere tutto con le parole. 4) Che qualcuno riesca a immaginarsi cosa voglia dire essere me, e che mi mostri empatia. 5) Che qualcuno trovi le parole per trasmettere questa empatia, perché io sono troppo traumatizzato per riuscirci. 6) Che qualcuno si renda conto che la mia vita in certi momenti è stata molto dolorosa, che ho provato tremende angosce e tormenti. 7) Che ci sia qualcuno che non ha paura di parlare con me delle esperienze terribilmente dure che ho vissuto, delle azioni dolorose e ostili che ho commesso, e che riesca a mettere in relazione le due cose, perché io da solo non ci riesco. Che ci sia qualcuno che faccia tutto questo senza farmi provare vergogna. 8) Che ci sia qualcuno che mi aiuti a comprendere come mai sono diventato così crudele e distruttivo, perché faccio male agli altri, e che mi mostri compassione per questo, in modo che io non debba sentirmi sempre e soltanto cattivo. 9) Di essere aiutato a sentire la tristezza in presenza di un altro. 10) Di essere aiutato a sentire la paura in presenza di un altro. 11) Di essere aiutato ad accogliere la parte triste e spaventata di me, anziché escluderla. 12) Di trovare qualcuno che comprenda e mi spieghi perché certe volte ho bisogno di costruire dei muri intorno al mio cuore. 13) Di essere aiutato a capire che le persone possono trarre piacere dallo stare con me, e divertirsi in mia compagnia. 14) Che qualcuno comprenda davvero che per me essere vulnerabile e indifeso richiede un coraggio enorme e mi fa sentire in pericolo. 15) Che qualcuno comprenda quanto coraggio mi serve a sentire il dolore che si nasconde sotto il mio odio, e a sentire la paura e il senso di tradimento. Conclusioni Ci sono bambini talmente chiusi nella loro rabbia o imprigionati dall odio, che non riescono a elaborare le emozioni più intense, né a scaricare la tensione o lo stress se non per vie violente. Questo software, prendendo spunto dalla storia di Odilla vuole aiutare proprio quei 2008, Aiutare i bambini... pieni di rabbia o odio, Erickson 9
10 bambini pieni di rabbia o di odio, che feriscono, colpiscono, gridano e distruggono perché considerano l attacco, anche violento, come la miglior arma di difesa. La lettura e l ascolto della storia di Odilla (fornita anche in CD audio), l osservazione delle immagini e delle scenette, con il supporto delle numerose attività psicoeducative, aiuteranno i bambini a capire dove nasca il loro risentimento e a riconquistare così un po di fiducia e tranquillità. Ed ecco, in breve, i contenuti della favola. Odilla è una bambina che vive su un isola deserta, circondata solamente da animali appuntiti o che mordono: squali, granchi e millepiedi pungenti. Ogni volta che qualcuno le si avvicina per offrirle un po di amicizia e dolcezza, lei reagisce bruscamente e lo manda via con violenza. Ma quando un giorno tutti smettono di andare a trovarla e si accorge di essere rimasta veramente sola sull isola, comincia a stare male e si chiede per la prima volta cosa ci sia di sbagliato in lei, come possa essere così cattiva da odiare l amore e amare l odio. Fortunatamente la dolce «onda-che-le-accarezzava-gli-alluci» le mostrerà che non è cattiva, ma solo una bambina che è stata ferita e che non ha mai imparato cosa siano l amore e la dolcezza. La favola è stata scritta per tutti i bambini che, come Odilla, sono chiusi nella propria rabbia o imprigionati dall odio. Bambini chiusi nella propria rabbia: I bambini che feriscono, colpiscono, mordono, schiacciano, calciano, gridano, strillano. I bambini che hanno perso il controllo di loro stessi. I bambini che hanno spesso scoppi impulsivi di rabbia, anche senza motivo. I bambini che riescono a sfogare la propria rabbia soltanto attraverso aggressioni verbali o fisiche, senza essere in grado di pensare e riflettere sulle proprie emozioni. I bambini che si cacciano sempre nei guai per aver reagito in modo impulsivo. I bambini che sono arrabbiati perché è più facile che sentirsi feriti. I bambini che sono arrabbiati perché è più facile che sentirsi tristi. I bambini chiusi nella propria rabbia perché qualcuno li ha abbandonati. I bambini chiusi nella propria rabbia a causa della rivalità con un fratello o con una sorella. I bambini che non sono in grado di regolare il proprio livello di stress. I bambini sovraeccitati e iperattivi , Aiutare i bambini... pieni di rabbia o odio, Erickson
11 I bambini talmente chiusi nella propria rabbia, che le loro emozioni più gentili e affettuose vengono eclissate o sono del tutto assenti. I bambini che non sono in pace con loro stessi. Bambini chiusi nel proprio odio: I bambini che rispondono alla vita con sentimenti d odio. I bambini prigionieri di un atteggiamento distruttivo. I bambini in preda a un desiderio di controllo e a un atteggiamento punitivo. I bambini che sfidano regolarmente l autorità. I bambini a cui è stato diagnosticato un disordine del comportamento. I bambini che compiono atti spietati e crudeli. I bambini che feriscono gli animali. I bambini che non piangono più. I bambini che non si sentono in colpa quando feriscono gli altri. I bambini che gioiscono nel fare del male perché li fa sentire potenti. I bambini che danneggiano, rompono o distruggono quello che altri hanno fatto o costruito. I bambini che spaventano gli altri, perché hanno soppresso le loro paure. I bambini che non desiderano piacere agli altri. I bambini che non riescono a fidarsi. I bambini che hanno smesso di cercare amore e approvazione. I bambini che credono fermamente di non avere bisogno di nessuno. I bambini che appaiono insensibili agli apprezzamenti. I bambini che sembrano non sapere cosa voglia dire farsi piacere qualcuno e non sanno assolutamente cosa voglia dire amare. I bambini che appaiono affettuosi soltanto quando vogliono ottenere qualcosa. I bambini che fanno fatica a essere tristi. Riferimenti bibliografici Damasio A. (1996), The feeling of what happens, London, Vintage. Panksepp J. (1998), Affective neuroscience, Oxford, Oxford University Press. Taylor G.J., Bagby R.M. e Parker J.D.A. (1997), Disorder of affect regulation, Cambridge, Cambridge University Press. 2008, Aiutare i bambini... pieni di rabbia o odio, Erickson 11
12 Guida alla navigazione Login Per accedere al programma è necessario innanzitutto registrarsi con un nome. Il bambino deve scrivere il proprio nome sul cancello o selezionarlo dalla lista dei nomi. Per scorrerla si possono usare le due frecce. Quindi deve cliccare il cartello «Entra» per entrare nel menu e iniziare le attività. Per attivare i fumetti contenenti le istruzioni scritte, basta cliccare il pulsante «Attiva istruzioni scritte» e per disattivarli è sufficiente cliccare «Disattiva istruzioni scritte». Per continuare la lettura dei testi, si clicca sui fumetti con il mouse. Per visualizzare la guida breve e la guida estesa in formato.pdf, si deve cliccare sulla «Guida». Login: registrazione di un nuovo utente Digita il tuo nome o selezionalo dalla lista Clicca «Entra» per iniziare a lavorare Clicca qui per vedere le istruzioni scritte Clicca qui per leggere la guida , Aiutare i bambini... pieni di rabbia o odio, Erickson
13 Menu Dopo aver inserito il nome nel login e cliccato «Entra», si accede al menu principale nel parco, dove sono presenti gli elementi di accesso alle varie aree, descritti da Samuele, il personaggio guida: Menu: scelta delle attività Joel Marco Le attività La favola di Odilla Il diario Spiega pulsanti La foto ricordo Maiuscolo/ minuscolo a) Marco Cliccando su Marco si accede alla prima scenetta con la sua storia. Ecco in breve il contenuto. Marco è un bambino pieno di rabbia, che, alla minima sollecitazione, sbotta con violenza. Emblematico è l episodio dello scontro con Kaori che, per distrazione, lo urta in corridoio provocandogli una reazione del tutto sproporzionata (pesanti minacce e percosse alla malcapitata) e violenta. 2008, Aiutare i bambini... pieni di rabbia o odio, Erickson 13
14 Scenetta 1: Marco b) Joel Cliccando su Joel si accede invece alla seconda scenetta con la sua storia. Ecco in breve il contenuto. Scenetta 2: Joel , Aiutare i bambini... pieni di rabbia o odio, Erickson
15 Joel è un bambino che odia tutti, perché così si sente più forte e meno vulnerabile. Odia specialmente Susy, una delle bambine di maggior successo della scuola: la odia così tanto, da scaraventarla senza motivo in piscina, rischiando di farle molto male. c) La vecchietta del parco (La favola di Odilla) La vecchietta del parco è la «cantastorie». Cliccando su di lei si apre la sezione con la favola illustrata «La storia di Odilla che odiava la dolcezza», che può essere letta e ascoltata con l accompagnamento dell audio. È consigliabile far leggere la favola al bambino prima di cominciare le attività, ma anche durante lo svolgimento degli esercizi come sostegno e supporto, come suggerisce anche Samuele, il personaggio guida. La vecchietta del parco e la favola di Odilla d) Il cancello (Le attività) Le 37 attività proposte, presentate in una cornice piacevole spesso sotto forma di gioco o di scenette, sono state pensate per aiutare i bambini imprigionati dalla rabbia o dall odio come Odilla. Per evitare di sottoporre il bambino a un carico di impegno eccessivo, talvolta gli si chiede solo di scegliere un illustrazione, una frase o un immagine. 2008, Aiutare i bambini... pieni di rabbia o odio, Erickson 15
16 Sottomenu con l indice delle attività e) Il diario Per stimolare ulteriormente i bambini a lavorare su loro stessi, si è pensato di offrire loro uno spazio «libero», «autogestito», dove poter scrivere ogni pensiero o rappresentare per immagini quello che sentono e che non hanno voglia di raccontare esponendosi direttamente. f) La lente di ingrandimento (Spiega pulsanti) Al clic sulla lente di ingrandimento si apre la videata con la spiegazione delle funzioni dei pulsanti principali usati all interno del programma. La videata è stampabile. g) «A» maiuscola e «a» minuscola (Testo maiuscolo e minuscolo) Se si vuole visualizzare e scrivere i testi degli esercizi in stampato maiuscolo si deve cliccare la «A» maiuscola, mentre se si vuole lo stampato minuscolo la «a» minuscola. h) La macchina fotografica (La foto ricordo) A conclusione delle attività, o quando lo si ritenga opportuno, sarà possibile fare una foto ricordo con Odilla. Per visualizzare la foto è necessario cliccare la macchina fotografica: è poi possibile stampare la videata. La fotografia è personalizzata con la data di «stampa» e con i nomi di Odilla e del bambino che ha effettuato il login , Aiutare i bambini... pieni di rabbia o odio, Erickson
17 La foto ricordo da personalizzare Tasti di scelta rapida Al clic sulla lente d ingrandimento nel menu si apre la videata stampabile con la spiegazione delle funzioni principali del programma. FUNZIONI DEL PROGRAMMA/PULSANTI Generali Personaggio guida Esci/Chiudi Esci dal software sì/no Login Entra Seleziona utente Elimina Guida Menu Spiega pulsanti Foto ricordo Il mio diario Favola di Odilla Menu/Dov ero? COMBINAZIONE DI TASTI Ctrl + Barra spaziatrice Ctrl + x s/n Invio Frecce alto/basso Ctrl + e F1 F1 Ctrl + a Ctrl + d Ctrl + e 2008, Aiutare i bambini... pieni di rabbia o odio, Erickson 17
18 FUNZIONI DEL PROGRAMMA/PULSANTI Scrolla testo su/giù Apri opzioni carattere Chiudi opzioni carattere Avanti/indietro Stampa Lista esercizi Scrolla lista su/giù Esercizi Scrolla lista su/giù Ho finito Avanti/indietro Stampa COMBINAZIONE DI TASTI Ctrl + Frecce alto/basso Ctrl + o Ctrl + x Ctrl + Frecce avanti/indietro F10 Ctrl + Frecce alto/basso Ctrl + Frecce alto/basso Ctrl + invio Ctrl + Frecce avanti/indietro F10 Le attività psicoeducative Cliccando sul cancello si accede alle 37 attività psicoeducative che aiuteranno il bambino a dare voce alla rabbia e all odio che lo schiacciano in una morsa inestricabile. Indice delle attività 1) Pieno di rabbia Obiettivo principale di questa attività è aiutare il bambino a descrivere per immagini la rabbia che ha dentro di sé. 2) Se tu fossi una bomba Obiettivo principale di questa attività è capire con il bambino se in passato qualcuno si sia mai occupato della sua rabbia, o abbia mai tentato di aiutarlo. 3) Un mondo freddo e duro Obiettivo principale di questa attività è provare a capire quanto la vita del bambino sia influenzata dalla rabbia che prova. 4) Spacca, rovina e spara Obiettivo principale di questa attività è farsi raccontare dal bambino, con l aiuto delle immagini, quali siano le reazioni che la rabbia provoca in lui. 5) Chi sveglia il vulcano Obiettivo principale di questa attività è capire quali situazioni creino molto disagio al bambino portandolo a reazioni «violente» , Aiutare i bambini... pieni di rabbia o odio, Erickson
19 Pieno di rabbia 6) I suoni che gridano Obiettivo principale di questa attività, che agisce tramite l immagine e il suono, è stimolare il bambino a ragionare su quali situazioni lo abbiamo segnato in particolar modo. I suoni che gridano 2008, Aiutare i bambini... pieni di rabbia o odio, Erickson 19
20 7) Il mostro della rabbia Obiettivo principale di questa attività è aiutare il bambino a far uscire pian piano la rabbia e raccontare in brevi fumetti cosa potrebbe dire alle persone che lo fanno molto arrabbiare. 8) L arte della rabbia Obiettivo principale di questa attività è aiutare il bambino a far uscire la sua rabbia e a giocare con essa sdrammatizzandola. L arte della rabbia 9) oltre la rabbia Obiettivo principale di questa attività è capire con il bambino se, mescolati alla rabbia, ci siano altri sentimenti differenti. 10) La foresta degli alberi scribacchini Obiettivo principale di questa attività è continuare con il bambino a tirare fuori la rabbia che fino ad ora si è tenuto dentro. 11) La rabbia che esplode Obiettivo principale di questa attività è riflettere assieme al bambino quali trasformazioni la rabbia provochi in lui. 12) Esplosioni! Obiettivo principale di questa attività è simulare assieme al bambino un esplosione di rabbia con l aiuto di alcuni oggetti , Aiutare i bambini... pieni di rabbia o odio, Erickson
21 13) Troppa rabbia, che paura! Obiettivo principale di questa attività è approfondire con il bambino quali potrebbero essere le sue reazioni durante un esplosione di rabbia. 14) Il bello e il brutto di arrabbiarsi Obiettivo principale di questa attività è pensare con il bambino quali siano gli aspetti positivi e quali invece quelli negativi dell essere pieni di rabbia. 15) Stelle e serpenti Obiettivo principale di questa attività è indagare la consapevolezza emotiva del bambino, mettendo in luce con lui quali siano le emozioni che peggiorano il suo stato di rabbia e quali elementi possano invece farlo stare meglio. 16) SOS rabbia Obiettivo principale di questa attività è capire, assieme al bambino, di cosa abbia bisogno per evitare di esplodere. SOS rabbia 17) Dal fiume rabbioso al lago tranquillo Obiettivo di questa attività è ripensare con il bambino alle situazioni che lo hanno fatto arrabbiare tantissimo, raccontare le emozioni di quei momenti e valorizzare chi o che cosa lo abbia aiutato a tranquillizzarsi. 2008, Aiutare i bambini... pieni di rabbia o odio, Erickson 21
22 18) Niente esplosione Obiettivo di questa attività è far focalizzare l attenzione del bambino su chi o che cosa abbia impedito che facesse esplodere la sua rabbia. Niente esplosione 19) Storie arrabbiate Obiettivo di questa attività è far rappresentare al bambino, sotto forma di brevi racconti, come si senta a vivere con tutta la rabbia dentro di sé. 20) Quando gli adulti soffiano sul fuoco Obiettivo di questa attività è approfondire quali siano gli atteggiamenti che destabilizzano ulteriormente il bambino, e quali invece potrebbero essergli di aiuto. 21) La galleria dell odio Obiettivo di questa attività è capire verso chi sia indirizzato l odio del bambino e quale grado di intensità assuma. 22) Guerriero, lottatore o bambino? Obiettivo di questa attività è capire, tramite un piccolo gioco di ruolo, fino a che punto il bambino abbia rinunciato alla propria infanzia e quali strategie di autodifesa abbia sviluppato. 23) Autoprotezione Obiettivo di questa attività è approfondire con maggior dettaglio le strategie di autodifesa messe in atto dal bambino , Aiutare i bambini... pieni di rabbia o odio, Erickson
23 Guerriero, lottatore o bambino? 24) Cosa ne pensi? Obiettivo di questa attività è capire quale sia la percezione che il bambino ha del mondo circostante e di se stesso. Cosa ne pensi? 2008, Aiutare i bambini... pieni di rabbia o odio, Erickson 23
24 25) Poteri magici Obiettivo di questa attività è aiutare il bambino a capire, attraverso il gioco e la metafora, quali siano le strategie di autodifesa che potrebbe mettere in atto. Poteri magici 26) La palla spinosa Obiettivo di questa attività è iniziare a delineare assieme al bambino quale sia la «catena dell odio» che lo sta coinvolgendo. 27) A chi tocca? Obiettivo di questa attività è approfondire con il bambino la «catena dell odio», delineandone anche protagonisti e ruoli. 28) Calpestare i piccoli e i deboli Obiettivo di questa attività è far capire al bambino che, probabilmente, se lui adesso tratta male e odia gli altri, è perché da piccolo è stato a sua volta trattato male e non amato. 29) E tu, chi sei? Obiettivo di questa attività è capire quanto il bambino abbia indurito il proprio cuore e si sia immedesimato nel ruolo di aggressore, o, viceversa, quanto spazio «vulnerabile» abbia ancora. 30) Squalo o piranha? Obiettivo di questa attività è approfondire, in un piccolo gioco di ruoli, come il bambino percepisca se stesso e il suo rapporto con gli altri , Aiutare i bambini... pieni di rabbia o odio, Erickson
25 31) Le persone che non ti hanno mai chiesto scusa Obiettivo di questa attività è scoprire e indagare con il bambino quali siano le origini del proprio odio, ripensando a tutte le scuse che non ha mai ricevuto da chi lo ha profondamente ferito. 32) La rabbia-spazzatura Obiettivo di questa attività è aiutare il bambino a riportare alla luce quali siano stati gli episodi o le persone che hanno alimentato, con il passare del tempo, il suo odio. 33) Odiare per immagini Obiettivo di questa attività è aiutare il bambino a raccontare l enormità del suo odio e le sue fantasie di vendetta. Soltanto parlando con qualcuno delle proprie emozioni, il bambino potrà cominciare a sentire quel dolore che sta alla base della sua rabbia e del suo odio. 34) La direzione sbagliata Obiettivo di questa attività è aiutare il bambino a rinforzare la percezione della sua vita, fargli capire in che modo e perché sia arrivato a ritrovarsi in una determinata situazione, in modo tale da potergli offrire l aiuto necessario. Per questo, l esercizio è molto adatto ai bambini più grandi e ai ragazzi che hanno imboccato la strada della crudeltà o della delinquenza, per i quali i comportamenti antisociali sono diventati ormai un abitudine. Viceversa se ne sconsiglia l uso con bambini molto piccoli, per i quali l impegno emotivo potrebbe risultare eccessivamente gravoso. La direzione sbagliata 2008, Aiutare i bambini... pieni di rabbia o odio, Erickson 25
26 35) quale strada? Obiettivo di questa attività è proseguire nel percorso di autocoscienza intrapreso nell esercizio precedente. Per questa ragione si rimanda ai suggerimenti proposti per l attività ) Cuore che odia Obiettivo di questa attività è comprendere, assieme al bambino, quanto l odio stia consumando la sua vita. Cuore che odia... 37) o cuore felice? Obiettivo di questa attività è aiutare il bambino a capire se nel suo cuore ci sia anche qualche sentimento positivo, o sia viceversa totalmente imbevuto dall odio. Il mio diario Sezione di scrittura Dopo aver digitato il titolo del lavoro si clicca il pulsante «Visualizza» per accedere alla videata in cui si possono inserire dei testi, scrivendoli, copiandoli o importandoli da un altro programma. Per digitare un testo, si possono utilizzare gli strumenti presenti nella barra in basso: carattere: per scegliere la font preferita; , Aiutare i bambini... pieni di rabbia o odio, Erickson
27 stile: per avere la parola selezionata in versione normale (N), grassetto (G), o corsivo (C); dimensione: per aumentare o ridurre la dimensione dei caratteri; colore: per scegliere il colore delle scritte. Il pulsante con la freccia permette di annullare l ultima operazione compiuta. Nella barra in alto sono presenti i pulsanti per editare il testo: taglia: per tagliare il testo selezionato; copia: per copiare il testo selezionato; incolla: per incollare il testo selezionato (con il procedimento «taglia + incolla» e «copia + incolla» si perde lo stile dei caratteri); gomma: per cancellare il contenuto della videata. Creazione di un testo Nella barra a destra sono presenti i pulsanti: disegna: per accedere alla videata in cui è possibile creare o importare un immagine da inserire nel testo; guida: per aprire la guida scritta; salva: per salvare il testo; stampa: per stampare. Per copiare un testo da un altro programma basta utilizzare il procedimento di «copia + incolla». Il mio diario: la sezione di scrittura 2008, Aiutare i bambini... pieni di rabbia o odio, Erickson 27
28 Sezione grafica A questa sezione si accede cliccando il pulsante «Disegna» presente nella videata «Scrivi». Gli strumenti grafici presenti a sinistra sono: barattolo: per riempire di colore gli spazi chiusi del disegno o dell intero foglio; matita: per disegnare all interno del foglio; contagocce: per selezionare un colore all interno del disegno e riprodurlo uguale; gomma: per cancellare parte del disegno o tutto; linea tratteggiata: per selezionare la parte di disegno che si intende riprodurre; «A» maiuscola: per inserire scritte nel disegno; quadrato: per inserire un quadrato nel disegno; cerchio: per inserire un cerchio nel disegno; linea retta: per tracciare con precisione linee rette; livelli: 5 livelli per creare gli sfondi delle immagini; tratto: per scegliere lo spessore del tratto; colore: per aprire la palette in cui selezionare il colore desiderato. Il mio diario: la sezione grafica Nella barra in alto sono presenti gli stessi pulsanti per editare il testo e a destra i pulsanti per accedere alle varie funzioni (con «Scrivi» si torna alla videata di scrittura e il disegno creato viene automaticamente , Aiutare i bambini... pieni di rabbia o odio, Erickson
29 inserito). Per digitare un testo, dopo aver cliccato sulla «A» di sinistra, appaiono in basso gli stessi strumenti della videata «Scrivi». Sul foglio del disegno il bambino può anche incollare un immagine realizzata o acquisita con un altro programma di grafica (procedimento di «copia + incolla», usando il tasto Windows per spostarsi da un applicazione all altra). La favola di Odilla «La storia di Odilla che odiava la dolcezza», presentata con l accompagnamento delle illustrazioni e dell audio e disponibile come audiofiaba nel secondo CD-ROM, racconta ai bambini la storia di un personaggio simile a loro: Odilla, che vive su un isola deserta, circondata solamente da animali appuntiti o che mordono. Una bambina che respinge ogni offerta di amicizia e dolcezza, che reagisce bruscamente all affetto degli altri e li manda via con violenza. Ma quando un giorno tutti smettono di andare a trovarla e si accorge di essere rimasta veramente sola sull isola, comincia a riflettere e a soffrire. Fino a che la dolce «onda-che-le-accarezzava-gli-alluci» le mostrerà che non è cattiva, ma solo una bambina che non ha mai imparato cosa siano l amore e la dolcezza. La favola di Odilla 2008, Aiutare i bambini... pieni di rabbia o odio, Erickson 29
30 Materiali da ritagliare Per conservare un ricordo del lavoro svolto, oltre alla «foto ricordo» personalizzata e stampabile dal programma sono stati inseriti dei materiali da ritagliare: il segnalibro di Samuele con la dedica «Lascia che l onda gentile accarezzi il tuo cuore!» e i 2 puzzle di Odilla. Scarica l immagine che trovi all interno del CD-ROM e impostala come sfondo del tuo computer! , Aiutare i bambini... pieni di rabbia o odio, Erickson
31 2008 Edizioni Centro Studi Erickson.Tutti i diritti riservati. via Praga 5, settore E Gardolo (TN) tel fax info@erickson.it
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