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1 Macro e Micro clima in agricoltura

2 MICROCLIMA E il clima degli ambienti confinati MACROCLIMA E l insieme dei fenomeni climatici di una ampia regione (interessa soprattutto i Lavori all aperto)

3 GLI ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO IL CLIMA sono : Radiazione solare, temperatura dell aria, pressione atmosferica e i venti, umidità dell aria e le precipitazioni L uomo è un animale OMEOTERMO deve, cioè mantenere costante la sua temperatura corporea. Deve mantenere in equilibrio il bilancio termico

4 TEMPERAURA CORPOREA E la Temperatura del nucleo viscerale (Cervello, organi interni) che deve Sempre essere di 37 orale e rettale. TEMPERATURA Cutanea è, invece, in funzione di: - Attività metabolica - Attività muscolare - Clima esterno - Protezione ei vestiti

5 BILANCIO TERMICO Definizione è la somma del calore metabolico con il calore dell ambiente Calore Metabolico è dovuto : - Attività dei vari organi - Attività muscolare - Attività fisica

6 Se l ambiente esterno è più freddo il calore viene ceduto, se l ambiente esterno è più caldo, l organismo acquista calore dall esterno. BENESSERE TERMICO Si ha quando il Bilancio Termico è in pareggio, non vi è eccessiva perdita di calore né acquisto: la Temperatura è costante

7 SCAMBIO DI CALORE CON L AMBIENTE CONVEZIONE : gli strati di aria a contatto con la pelle si riscaldano o si raffreddano scambiando calore Lo scambio dipende dalla: - Temperatura dell aria - Dalla velocità dell aria

8 Radiazione : lo scambio di calore avviene indipendentemente dall aria (es. raggi solari, termosifone, etc. ) Dipende da : - Estensione della superficie radiante - Temperatura

9 EVAPORAZIONE : l acqua evaporando Raffredda la pelle sudorazione in estate o durante il lavoro fisico. Lo scambio è a senso unico, va cioè verso l esterno del corpo e dipende : dall umidità dell aria ambiente dalla velocità dell aria ambiente

10 VALUTAZIONE DEL MACRO e del MICRO CLIMA Si basa su 4 parametri : - Temperatura dell aria - Umidità - Velocità dell aria - Temperatura Radiante La combinazione di questi 4 parametri definisce la sensazione di BENESSERE o DISAGIO TERMICO

11 Come misurare il MICRO/MACRO CLIMA Temperatura Secca : QUATTRO PARAMETRI: si misura con un Termometro la cui parte sensibile (Bulbo) è secca e protetta contro il minimo assorbimento di calore. E posto dentro un contenitore dove vi è costante una ventilazione di 3 m/sec per assicurare gli scambi per convezione

12 Umidità dell aria : Si determina attraverso la misurazione contemporanea di due parametri : T secca e T umida con degli apparecchi detti PSICROMETRI. L apparecchio è costituito da 2 termometri, di cui uno ha il bulbo ricoperto di mussola mantenuta umida con acqua distillata. Si usano poi appositi diagrammi detti Carte Psicromeriche per integrare i valori letti dai due termometri

13 Velocità dell aria : si misura con l ANEMOMETRO a filo caldo Temperatura radiante : Si misura con il GLOBOTERMOMETRO. E una sfera di rame cava con le pareti annerite con vernice opaca al cui centro è posto un termometro a mercurio

14 Influenza dell abbigliamento negli scambi termici L abbigliamento rappresenta una barriera tra la Superficie cutanea e l ambiente,modificando gli Scambi termici per convezione,irraggiamento e Evaporazione del sudore, in rapporto alla resistenza termica dei vestiti. La resistenza termica del vestiario dipende dallo spessore e dalla porosità di ogni singolo strato che lo compone. Sono state costruite delle tabelle che danno valori indicativi per alcuni tipi di vestiario.

15 Gli Indici Termici Dall integrazione dei 4 parametri si sono costruiti diversi Indici Termici che permettono di valutare abbastanza bene lo stress termico, soprattutto le situazioni estreme, ma nessun indice è perfetto perché molto dipende dal calore metabolico dell organismo diverso per ogni lavoratore anche in funzione di altre variabili quali la acclimatazione, l attività fisica, il vestiario, l età, il sesso (le donne sono più soggette), lo stato di salute, la tipologia corporea (obesità ed eccessiva magrezza sono fattori favorenti), assunzione di alcolici e/o farmaci

16 La Norma Tecnica UNI EN 2743:1996 Valutazione dello stress termico per l uomo negli ambienti di lavoro, basata sull Indice WBGT (Temperatura a bulbo umido, del globotermometro e la temperatura dell aria). Questa norma indica il WBGT come l Indice di Valutazione più adeguato per lo stress termico nel lavoro all aperto in ambiente caldo. E un indice di facile determinazione : permette di valutare l effetto medio del caldo sull uomo durante un periodo di tempo rappresentativo della sua attività lavorativa.

17 VALUTAZIONE DEL RISCHI Il datore di lavoro deve valutare, come per tutti gli altri rischi, il lavoro in ambiente con clima caldo. Nel lavoro all aperto le condizioni di temperatura, umidità e ventilazione sono sostanzialmente legate alle Condizioni Atmosferiche che possono cambiare da un giorno all altro

18 VALUTAZIONE DEI RISCHI - Individuazione degli Esposti: - indicare n, nominativo, attività svolta dagli - esposti - Misurazione dei vari indici - Tempi di permanenza dei lavoratori in quelle condizioni climatiche - Dotazione di adeguati mezzi di protezione personali - Fatica fisica - Esistenza ripari e posti di ristoro. - Sorveglianza Sanitaria

19 Periodo e durata delle misure (WBGT) I sensori dei vari strumenti di misura devono essere posti il più possibile in corrispondenza del luogo di lavoro abituale. La determinazione del WBGT in accordo con la presente norma può essere fatta una sola volta purché le misure vengano effettuate nel periodo di massimo stress termico: durante il periodo più caldo della stagione estiva e nelle prime ore del pomeriggio.

20 VALORI LIMITE I valori limite sono rappresentativi dell effetto medio dell energia termica sull uomo per un periodo di lavoro abbastanza lungo. Essi non tengono conto dei valori di punta cui i lavoratori possono essere esposti per brevi periodi (alcuni minuti), sia in presenza di un ambiente particolarmente caldo, sia a seguito di momenti di attività particolarmente intensa. Lo stress termico può superare, per poco tempo, i Valori Limite permessi senza superare,nel totale delle ore di lavoro, i V.L. rappresentativi di una attività media o di un ambiente a media temperatura.

21 Bisogna anche tenere conto di vari fattori : - Abbigliamento indossato : idoneo o no - Il rapporto fra periodi di lavoro e di riposo - L acclimatazione (processo fisiologico di adattamento) : una parziale acclimatazione si raggiunge in alcuni giorni con un aumento graduale dello stress termico. Il tutto vale per individui normalmente vestiti, fisicamente idonei all attività considerata e in buona salute

22 Valori Limite WBGT per vari tipi attività Tasso metabolico Max WBGT C 0 (a Riposo ) 1 (25% lavoro 75% riposo) 2 ( 50% e 50%) 3 (75% lavoro 25% riposo 4 (lavoro continuo) Lavor.acclimatato Rifer. T rettale di 38 C Max WBGT lavor. Non acclimat

23 RAPPORTO DI VALUTAZIONE Il rapporto di valutazione dello stress termico cui è sottoposto un lavoratore deve indicare i seguenti dati 1. Luogo in cui la valutazione è stata effettuata 2. Periodo di tempo in cui si fatta la valutazione (ora giorno, mese, anno) 3. Nominativo della persona che ha effettuato la valutazione (Firma al termine del documento) 4. Risultati dettagliati delle misure 5. Valore medio dell indice WBGT e la sua posizione rispetto ai valori limite

24 VALUTAZIONE DEL RISCHIO Occorre, però, avere a disposizione un metodo per una valutazione semplificata di questa tipologia di rischio, che si ritiene sufficiente nella maggior parte delle attività lavorative all esterno, nelle quali le condizioni di temperatura, umidità e ventilazione sono sostanzialmente legate alle: condizioni atmosferiche, che possono essere rapidamente variabili da un giorno all altro. Un metodo semplice utilizzabile tutti i giorni dal DDL per prevedere l andamento climatico della giornata.

25 Nei periodi in cui si prevede caldo intenso la prima e più importante cosa da fare ogni giorno è verificare le previsioni e le condizioni meteorologiche, al fine di valutare il rischio. In questi casi occorre valutare sempre due semplici parametri: la temperatura dell aria e l umidità relativa: devono sempre essere considerate a rischio quelle giornate in cui si prevede che la Temperatura all ombra superi i 30 e/o l umidità relativa sia superiore al 70%.

26 Il rischio è poi accresciuto quando la T notturna rimane al di sopra dei 25, perché ciò non favorisce un recupero dell organismo e determina una cattiva qualità del sonno. Per valutare in modo semplificato il rischio sulla base dei due parametri temperatura dell aria e l umidità relativa si ritiene utile il seguente diagramma (Carta dell indice di calore), proposto dall Istituto Nazionale Francese per la Ricerca sulla Sicurezza: Si misura la temperatura all ombra nelle immediate vicinanze del posto di lavoro con un comune termometro e la percentuale di umidità con un igrometro

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28 L indice riferito ad una determinata situazione lavorativa si ottiene incrociando la verticale passante per la temperatura misurata all ombra nelle immediate vicinanze del posto di lavoro, mediante un semplice termometro, con l orizzontale passante per la percentuale di umidità relativa, misurata con un igrometro

29 Indice di calore da 80 a 90 da 90 a 104 da 105 a 129 Da 130 e piu Disturbi possibili per prolungata esposizione a calore e/o fatica fisica intensa Fatica Crampi muscolari, esaurimento fisico, Colpo di sole Esaurimento fisico, possibile colpo di calore Rischio elevato di colpo di calore

30 Misure di prevenzione - Verificare quotidianamente le condizioni meterologiche, valutare il rischio, prendere le necessarie misure di prevenzione - Informare i lavoratori - Mettere a disposizione quantità sufficienti di acqua fresca - Preparare aree di riposo ombreggiate - Aumentare la frequenza delle pause di recupero

31 - Effettuare una rotazione nel turno fra lavoratori esposti - Organizzare il lavoro in modo da minimizzare il rischi (programmare i lavori più pesanti nelle ore più fresche); programmare in modo che si lavori il maggior tempo possibile nelle zone meno esposte al sole - Variare l orario di lavoro,sfruttando le ore meno calde - Evitare lavoratori isolati

32 Malattie da calore Si hanno quando le condizioni climatiche rendono difficile la dispersione del calore accumulato (Termolisi) per convezione ed irraggiamento. Tutto il calore accumulato deve essere disperso per 4 Sudorazione ed evaporazione del sudore (questo è reso ancora più difficile in mancanza di ventilazione e in presenza di particolare tasso di umidità) Si ha: Aumento della gittata di cardiaca Tachicardia Vasodilatazione periferica

33 Aumenta la secrezione attiva di sudore : perdita di acqua e sali ( anche un litro/ora ) e perdita di 2-3 grammi di cloruro di sodio. AUMENTO NOTEVOLE DELLA TEMPERATURA NUCLEO DEL CORPO. Limiti OMS : 38 C di T interna, 160 Battiti / min, 5 litri di sudore nelle otto ore. N.B. È molto importante durante il lavoro bere in abbondanza bibite contenenti Sali.

34 Disordini da protratto funzionamento dei meccanismi di termoregolazione Crampi da calore : sono dovuti a una sudorazione abbondante e prolungata che porta ad una perdita di sali minerali Disidratazione : legata a perdite di liquidi con la sudorazione e ad un insufficiente reintegro

35 Disordini da protratto funzionamento dei meccanismi di termoregolazione Sincope da calore : improvvisa perdita di coscienza di breve durata, in genere preceduta vertigini, senso di stanchezza eccessiva e nausea. Causa : intensa vasodilatazione periferica, diminuzione della Pressione arteriosa, diminuzione dell apporto di sangue al cervello. Sintomi : perdita di coscienza con cute pallida, fredda e lucida, polso piccolo e frequente e diminuzione della pressione arteriosa.

36 Primo soccorso 1- Trasportare la persona in ambiente fresco o all ombra 2- Posizione antishock ( coricare la persona con gli arti inferiori sollevati in modo da permettere il rapido ritorno del sangue verso il cuore e il cervello) 3- Slacciare quello che stringe (colletto e cintura) 4- Allontanare la folla per permettere all infortunato di respirare meglio

37 Cosa non si deve mai fare : Mai dare schiaffi non servono a niente! Mai dare alcolici : aumentano la vasodilatazione e peggiorano la situazione Mai spruzzare acqua gelata sul viso ---- provoca brividi (aumento T corporea) MAI dare da bere fino a che l infortunato non si è ripreso e può stare seduto, per deglutire bene NON abbandonarlo quando riprende coscienza deve stare ancora sdraiato per vari minuti, poi va posto in posizione seduta con la schiena appoggiata per almeno altri minuti fino alla ripresa completa. Alzarlo in piedi adagio!

38 Colpo di calore Causa : probabile blocco centrale dei meccanismi di termoregolazione. Fattori Favorenti : Temperatura ambientale (Lavoro pesante bastano 29 C) Acclimatazione inadeguata Età, sesso, costituzione ( prevale negli uomini di mezza età o anziani, è più frequente negli obesi) Dieta ricca : grassi, carboidrati alcool. Farmaci Malattie intercorrenti : es. diabete, nefropatie, cirrosi, ipertensione

39 Precedenti malattie da calore Incapacità di apprezzare il pericolo dello stress da calore Si può avere immediata perdita di coscienza Vi possono essere sintomi premonitori : cefalea, vertigini, astenia, confusione mentale e incoordinazione motoria, disturbi addominali. Casi più gravi confusione psichica seguita da delirio e coma

40 Es. Obiettivo : prostrazione profonda, temperatura rettale superiore a 41 C ( anche fino a 45 C) Pelle calda e priva di sudore. Polso frequente ( batt/min ) Respirazione rapida e superficiale Muscoli flaccidi e diminuzione dei riflessi osteo-tendinei Si può arrivare allo shock e alla morte E una vera emergenza medica ad alto livello di mortalità

41 CHIAMARE SUBITO PRONTO SOCCORSO In attesa dell ambulanza cercare di raffreddare il soggetto trasportandolo in ambiente fresco, avvolgendolo in un lenzuolo bagnato, in presenza di ventilatore. Evitare la somministrazione di qualunque farmaco. Possono comparire dopo uno/due gg. gravi danni epatici e insufficienza renale

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