IMPLEMENTAZIONE DEL PORTALE DELL INTEGRAZIONE E SUA GESTIONE SPERIMENTALE A LIVELLO LOCALE Piano Operativo di Dettaglio (POD)

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1 Direzione Generale dell immigrazione e delle Politiche di Integrazione ANCI COMUNE DI MILANO IMPLEMENTAZIONE DEL PORTALE DELL INTEGRAZIONE E SUA GESTIONE SPERIMENTALE A LIVELLO LOCALE Piano Operativo di Dettaglio (POD) SOMMARIO 1. Introduzione Il contesto territoriale La rilevazione dei fabbisogni Ambiti di intervento e obiettivi generali Gli interventi di integrazione Valutazione ex ante Attività di comunicazione Introduzione Il Consiglio dei Ministri del 10 giugno 2010 ha approvato il documento Italia 2020 Piani per l integrazione nella sicurezza Identità e Incontro (di seguito, Piano per l integrazione) che riassume la strategia da perseguire in materia di politiche per l integrazione per le persone immigrate, coniugando accoglienza e sicurezza. Tale Piano, alla luce del Libro bianco sul futuro del modello sociale, individua le principali linee di azione e gli strumenti da adottare al fine di promuovere un efficace percorso di integrazione, in relazione a cinque assi prioritari: educazione e apprendimento, lavoro, alloggio e governo del territorio, accesso ai servizi essenziali, minori e seconde generazioni. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e l ANCI hanno sottoscritto, in data 29 Luglio 2010, una Convenzione Quadro finalizzata alla realizzazione di una cooperazione sinergica nello sviluppo delle azioni volte a dare attuazione agli obiettivi individuati nel citato Piano per l Integrazione. Quest ultimo, inoltre, indica, tra gli strumenti previsti, il Portale dell Integrazione precisando che, lo stesso, dovrà costituire il luogo di raccolta e scambio delle buone pratiche promosse, in un ottica di fattivo coinvolgimento, raccordo e interscambio tra Amministrazioni pubbliche ed operatori del privato sociale. L estrema articolazione delle competenze e delle politiche attive nel campo dell integrazione degli immigrati, ha suggerito di promuovere una Sperimentazione del citato Portale su base locale, valorizzando le specificità territoriali e gli interventi posti in essere da organismi pubblici e privati. A tal proposito, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e l ANCI hanno stipulato apposita Convenzione, per l attuazione del programma Implementazione del Portale dell Integrazione e sua gestione sperimentale a livello locale, finalizzata, in via generale, alla diffusione dei risultati delle azioni realizzate dagli Enti locali in materia di integrazione degli immigrati e di tutte le informazioni utili a facilitare i processi di inclusione sociale e partecipazione alla vita della comunità. In sintesi, la citata sperimentazione prevede le seguenti linee di attività:

2 1. predisposizione di una metodologia di rilevazione dei fabbisogni di intervento per l integrazione degli immigrati finalizzata al miglioramento della programmazione locale e all adeguamento dell offerta di servizi; 2. sperimentazione del modello di servizi in almeno due dei cinque assi di integrazione contemplati nel Piano per l'integrazione, nei Comuni di Roma, Milano e Prato; 3. applicazione della citata metodologia di rilevazione dei fabbisogni in altri quattro contesti territoriali, con il fine di verificare la trasferibilità dell intervento; 4. mappatura degli interventi di integrazione sociale realizzati nei Comuni sperimentatori e selezione di eventuali buone pratiche. 5. sviluppo di una apposita Sezione locale del Portale dell Integrazione, con il fine di dare adeguata evidenza alle azioni progettuali promosse nell ambito della Sperimentazione nonché promuovere una concreta condivisione della metodologia di lavoro tra i diversi soggetti sperimentatori. In tale contesto, conclusa la fase di rilevazione di cui al precedente punto 1, il presente documento riassume la proposta progettuale del Comune di Milano, volta all adeguamento della propria offerta di servizi in materia di integrazione. 2. Il contesto territoriale La città di Milano, come ben evidenziato nel documento Piano di sviluppo del welfare della città di Milano , approvato dalla Giunta Comunale con deliberazione n. 37/2012, può essere considerata un laboratorio delle principali nuove dinamiche di riproduzione sociale in atto nel Paese. E infatti attraversata da cambiamenti che, sebbene non ancora inquadrabili in tutti i loro aspetti, stanno ridefinendo alcune caratteristiche del tessuto sociale della popolazione: La riduzione di risorse dovuta alla crisi economico-finanziaria: si stimano circa individui e famiglie in condizioni di povertà relativa di cui circa il 70% è composto da stranieri. L invecchiamento della popolazione e l apporto degli stranieri alla crescita demografica della città: tra il 2002 e il 2011 sono aumentate l incidenza degli anziani con più di 75 anni e quella della fascia più giovane della popolazione tra 0 e 13 anni, grazie all apporto dei minori stranieri. L evoluzione del ruolo della famiglia, dei suoi componenti e delle sue caratteristiche: si registra un aumento delle famiglie monocomponente (52,7% dei nuclei familiari residenti in città), dei nuclei composti da due persone (23%), e delle cosiddette famiglie puzzle, ossia famiglie ricostituite che sono più frequenti a Milano, rispetto alla media nazionale. Anche rispetto alle dinamiche dei modelli familiari l incidenza della popolazione straniera influenza in maniera rilevante i cambiamenti in corso: una quota sempre più ampia di nuclei è composta solo da immigrati (15.5%) o misti (2%). Il 23,1% del totale delle nozze celebrate a Milano vedono protagonista almeno un coniuge di cittadinanza straniera. La sempre maggiore multiculturalità: Milano è il centro della Regione italiana con il più alto numero di immigrati (1 milione e 60 mila tra regolari e non in Lombardia pari al 25% degli stranieri in Italia), di cui residenti a Milano.. Al 31/12/2011, secondo i dati del Settore Statistica del Comune, gli stranieri rappresentavano il 17,7% della popolazione residente ( persone su una popolazione di ,a fronte dei del 2010 e degli 86mila del 1998), pari a quasi 1/5 del totale delle presenze in Lombardia, dove si concentra circa 1/4 degli stranieri in Italia. Tra il 2000 ed il 2008 i bambini nati da almeno un genitore straniero sono passati da a , pari al 24,41% del totale di nuovi nati in Lombardia. Gli immigrati residenti al 1 gennaio 2011 sono pressoché ugualmente ripartiti tra maschi ( ) e femmine ( ). Le famiglie d origine straniere residenti a Milano nel 2011 sono Secondo i dati del Settore Statistica del Comune di Milano al 31/12/2010, la popolazione straniera era così composta per fasce d età: 2,7% da 0 a 18 anni, 9,6% da 19 a 26 anni, 47,3% da 27 a 45 anni, 20,3% da 46 a 65, 2% over 65. Le prime 10 nazionalità presenti nel 2011, esclusa quella rumena (5,4%), sono Filippine (15,6%), Egitto (13,5%), Cina (8,8%), Perù (8,3%), Sri Lanka (6,1%), Ecuador (6%), Marocco (3,4%), Ucraina (2,9%), Albania (2,3%).

3 La più alta percentuale di minori è stata rilevata per le nazionalità cinese, egiziana e marocchina; mentre per i minori nati in Italia, la percentuale più elevata si registra tra i filippini. Il tasso di natalità tra gli stranieri è di 1,91, (contro un tasso di natalità delle donne italiane di 1,2). Gli irregolari sono stimabili in circa unità (il 13,9% rispetto agli stranieri regolari). Tra gli irregolari c è maggior disoccupazione (26,3% contro l 11,5% dei regolari) e redditi medi più bassi (800 contro 1000 ). Gli immigrati irregolari tendono maggiormente a vivere condividendo l affitto con altri immigrati (37,6%), mentre tra i regolari prevale la soluzione abitativa autonoma (78,4%), spesso insieme alla famiglia. Si tratta di una popolazione in progressiva stabilizzazione: trasformazione dell immigrazione da meramente economica a familiare, crescita di alunni stranieri nati in Italia e della seconda e terza generazione, aumento degli iscritti in anagrafe (80%), sensibile riduzione delle presenze irregolari (da 18,8% del 2009 a 12,8% del 2010), aumento di chi consegue un titolo di studio (i laureati sono il 22%), aumento dell acquisto di abitazioni (nel circa 1 straniero su 5 in Provincia di Milano possedeva una casa di proprietà). Il processo di radicamento sul territorio, non permette però ancora di parlare di una reale integrazione della popolazione straniera (tasso di disoccupazione al 11%, alti tassi di lavoro nero e grigio, segregazione ed etnicizzazione occupazionale, mobilità verticale a breve raggio, brain wasting, dispersione scolastica), che impatta in modo sempre più consistente nel circuito delle politiche sociali locali per servizi essenziali come l alloggio, l assistenza socio-sanitario-assistenziale, i servizi per minori e il sostegno al reddito. In questo quadro, il Comune di Milano ha richiamato nel documento programmatico Piano Generale di Sviluppo (approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 42/2011) la necessità di istituire una nuova stagione dei diritti di cittadinanza, caratterizzata dalla partecipazione di tutti gli stakeholder del sociale (le organizzazioni del terzo settore, della cooperazione e dell impresa sociale, del volontariato, dell associazionismo, delle forze sindacali, delle imprese, dei rappresentanti della comunità scientifica, dell università, del sapere diffuso, dei percorsi di cittadinanza attiva) e da una forte regia del pubblico, cui spetta la funzione di coordinare le iniziative sul territorio e fornire un orizzonte condiviso di senso agli attori del welfare locale. Coerentemente a questa vision, è stato promosso il primo Forum delle Politiche Sociali (dicembre 2012), quale avvio di un percorso di costruzione partecipata del Piano di Zona e di corresponsabilizzazione nella definizione degli obiettivi, nella gestione dei servizi e nella verifica dei risultati. Le linee di intervento individuate nel corso di questo percorso partecipato riguardano: 1. il sistema dei servizi del territorio (quindi anche i servizi per l integrazione degli stranieri e i servizi socio sanitari cui accede anche la popolazione straniera) a. Potenziare l integrazione fra servizi sociali e sanitari, la diffusione dei servizi nel territorio, l innalzamento dei livelli di protezione sociale ai cittadini/e, anche stimolando la costruzione di una governance del sistema metropolitano che tenda ad integrare sociale e sanitario. b. Offrire al cittadino una bussola per orientarsi tra le opportunità, riorganizzando la rete dei servizi, comunicandone la presenza, fornendo strumenti di comprensione delle diverse attività svolti nei luoghi del sociale. c. valorizzare le enormi potenzialità di tempo, saperi e voglia di fare, presenti nella cosiddetta terza età 2. le politiche di immigrazione e integrazione a. Promuovere il principio delle pari opportunità e del valore delle differenze, contrastando le discriminazioni, anche attraverso azioni che eliminino ostacoli e divari nell erogazione dei servizi, dando piena valorizzazione alla nuova generazione di italiane e di italiani, le seconde generazioni. b. Scommettere sul livello di internazionalizzazione di Milano, sull immigrazione senza paura, orientati dal principio del co-sviluppo, anche attraverso la costruzione di un grande centro, sul modello degli immigration centre di alcune grandi metropoli, dove i migranti sperimentino il primo contatto con le nostre istituzioni e le nostre comunità, dove possano

4 svolgere le pratica della regolarizzazione, dove entrino in relazione con le opportunità lavorative ed essere immediatamente connesse al circuito sociosanitario. 3. La rilevazione dei fabbisogni Da una prima lettura dei dati parziali raccolti attraverso la survey in atto a Milano che si rivolge ad immigrati, emerge una sostanziale soddisfazione del bisogno inerente ai servizi: la maggior parte ritiene che dallo sportello cui si è rivolto ha ricevuto o riceverà un servizio abbastanza (46,2%) o molto adeguato (34,5%) ai suoi bisogni. La maggioranza dei soggetti intervistati (88,3%) ritiene che l operatore del servizio abbia compreso le sue esigenze in modo soddisfacente. L esperienza con il servizio viene giudicata complessivamente abbastanza (47%) o molto (34,2%) soddisfacente. Il rapporto esperito con il personale di sportello, in termini di disponibilità e cortesia, viene giudicato abbastanza (32,1%) e molto (54,8%) soddisfacente. Questo dato va messo in relazione con il fatto che la domanda posta dall utenza immigrata ha ricevuto una risposta definitiva dal servizio nel 48% dei casi con esito positivo e solo nel 7% dei casi con esito negativo. Le informazioni vengono rilasciate in forma abbastanza o molto chiara e precisa in circa il 90% dei casi. Si precisa che la maggior parte degli intervistati si stava rivolgendo a servizi inerenti agli ambiti dell accesso ai servizi essenziali (61,1%), dei minori e seconde generazioni (17%) e del lavoro (15,9%). Circa la metà delle persone intercettate si rivolgeva ai servizi del Comune per la prima volta. Secondo il giudizio degli operatori (103) dei servizi - afferenti ai 5 assi (educazione e apprendimento (16,3%), lavoro (16,3%), alloggio e governo del territorio (26,6%), accesso ai servizi essenziali (25,6%), minori e seconde generazioni (16,3%) - la maggior parte dell'utenza è abbastanza (73,8%) o molto (19,4%) soddisfatta e il servizio risponde adeguatamente alle domande dell'utenza immigrata. Tuttavia quasi uno su due sentono l'esigenza di servizi di mediazione linguistico-culturale, di materiale plurilingue e di formazione. Dalla survey emerge anche il tema dell'utilità del lavoro di rete: "intensificare la rete tra servizi per ottimizzare le risorse e rendere gli interventi più efficaci". Secondo gli operatori la logica di rete dovrebbe coinvolgere anche "realtà associative e informali straniere" così da attivare una maggiore partecipazione della componente immigrata alla società civile cittadina. Inoltre, per rendere il servizio più rispondente ai bisogni dell'utenza immigrata, che risultano vari e numerosi e talvolta problematici, bisognerebbe anche rendere i "servizi maggiormente differenziati". Viene segnalata la necessità di ridurre i tempi burocratici che, in alcuni casi, comportano l'impossibilita della presa in carico e, più spesso, risultano poco comprensibili all'utenza e la necessità di rafforzare gli interventi a sostegno delle famiglie straniere con minori in situazioni di disagio (difficoltà legate al ricongiungimento, disagio scolastico, isolamento sociale). Infine, si segnala l esigenza di dare "maggior visibilità e accessibilità ai servizi". 4. Ambiti di intervento e obiettivi generali Il Comune di Milano ha deciso di sperimentare interventi su tre degli assi previsti dal Piano per l Integrazione: Asse I Educazione e apprendimento Sistema Lingua Italiana La conoscenza della lingua italiana rappresenta per tutti i cittadini migranti studenti, lavoratori, titolari di protezione internazionale o familiari al seguito, un veicolo fondamentale per un riuscito e soddisfacente inserimento nel nuovo contesto di vita. Nel 2011 il Comune di Milano ha pubblicato un opuscolo sui corsi di lingua italiana erogati sul territorio cittadino. I corsi si articolano in statali (n.16), privati (n.9) e di altra natura (associazioni, cooperative, istituti religiosi ecc - n.30). Alcuni degli enti erogatori dei corsi sono abilitati alla certificazione della lingua italiana, divenuta necessaria per l ottenimento del permesso di soggiorno CE di lungo periodo e per il rinnovo del permesso di soggiorno soggetto all accordo di integrazione (cosiddetto permesso di soggiorno a punti), che interesserà tutti i cittadini extra UE nella fascia d età tra i 16 e i 65 anni. Ai suddetti corsi si devono aggiungere tutti quelli promossi nell ambito di progettazioni finanziate sul territorio e i corsi promossi da associazioni di volontariato. Nonostante l offerta di corsi sia quindi molto ricca, i bassi livelli di apprendimento della lingua italiana restano uno dei maggiori ostacoli all integrazione sia scolastica sia lavorativa sia socio-culturale dei cittadini stranieri (come emerso dalla survey condotta nei servizi).

5 Il Comune di Milano ha quindi deciso di investire su: un maggiore coordinamento tra le istituzioni (Ufficio Scolastico Regionale, Università) e le direzioni (Direzione Educazione e Istruzione, Direzione Cultura, Direzione Sicurezza, Coesione Sociale e Volontariato) per progettare e monitorare gli interventi sul tema dell apprendimento della lingua italiana sul territorio miglioramento, in collaborazione con enti del Terzo Settore che si occupano di formazione e lavoro, dell accessibilità alle informazioni sulle opportunità di alfabetizzazione e formazione linguistica sul territorio, attraverso una mappatura continua delle iniziative in corso, la creazione di uno sportello di informazione e orientamento ai corsi di italiano (per livello, età, localizzazione, intensità, orario) e la sperimentazione di applicazioni Web e Webgis per la ricerca dei corsi sperimentazioni, in collaborazione con enti del Terzo Settore che si occupano di formazione e lavoro e con l Università, di nuove modalità di insegnamento/apprendimento della lingua italiana che valorizzino il volontariato e le nuove tecnologie Beneficeranno direttamente degli interventi gli immigrati sia minori che adulti, ma indirettamente le azioni coinvolgeranno tutto il sistema di alfabetizzazione e formazione linguistica operante sul territorio, la scuola e i servizi pubblici e privati. Asse IV Accesso ai servizi Verso l Immigration Center Garantire l accesso ai servizi, in un sistema pubblico-privato articolato, frammentato e complesso come quello milanese, richiede una conoscenza approfondita del fenomeno migratorio a livello locale e un ripensamento dell organizzazione della rete di servizi pubblici/privati per l integrazione, fondato: - sullo sviluppo della progettazione e della pianificazione interistituzionale e interassessorile degli interventi - su una governance partecipata con una forte regia del Comune - su un modello di rete che sostituisce al paradigma competitivo quello collaborativo e relazionale. Il Comune di Milano ha quindi deciso di investire sulla progettazione partecipata dell Immigration Center, una struttura che realizzerà a Milano il primo One Stop Shop dedicato al mondo delle migrazioni, pensato come punto di accesso ai servizi che faccia sintesi in modo flessibile dei flussi informativi e permetta agli immigrati di sperimentare il primo contatto con le nostre istituzioni e le nostre comunità e di entrare in relazione con l offerta di servizi amministrativi, socio-sanitari, educativi, culturali sul territorio. Obiettivo generale della sperimentazione è rafforzare la capacità delle Istituzioni e delle realtà del Terzo Settore presenti nel territorio del Comune di Milano di interagire con i cittadini stranieri, individuando le infrastrutture necessarie per sviluppare politiche e servizi per l immigrazione e l integrazione e promuovendo forme di consultazione e partecipazione, anche delle associazioni immigrate (secondo il principio del nulla su di noi senza di noi ). La sperimentazione intende in particolare promuovere, in collaborazione con Enti esperti di progettazione partecipata, co-sviluppo, ricerca sociale e organizzazione: un rafforzamento degli sforzi già condotti per una reale integrazione fra l Amministrazione nel suo complesso e le altre istituzioni (a partire dalla Prefettura, dalla Questura, dall Ufficio Scolastico Provinciale e dalla ASL fino a coinvolgere la Regione, l INPS, l Agenzia delle Entrate, l INAIL, i Consolati, la Camera di Commercio e le Università) sul tema dell immigrazione, attraverso l istituzione di un tavolo interistituzionale finalizzato alla sottoscrizione di un accordo di programma per la realizzazione dell Immigration center; un rafforzamento della cooperazione e dell integrazione tra l Amministrazione nel suo complesso, le Istituzioni, il Terzo Settore, la Cooperazione, l Associazionismo immigrato, le forze sindacali e le imprese, finalizzate alla semplificazione e alla razionalizzazione delle prassi e delle procedure di accesso dei cittadini stranieri ai servizi pubblici e privati a sostegno dell integrazione, attraverso tavoli di confronto sulle linee guida per la progettazione dell Immigration Center; lo sviluppo della capacità del Comune di Milano di pianificare e promuovere politiche integrate a sostegno dell inclusione dei cittadini stranieri, attraverso cicli di formazione finalizzati al capacity

6 building di dirigenti, funzionari e responsabili dei servizi, e attraverso l istituzione di un tavolo interassessorile, rivolto alla definizione di accordi interni per la realizzazione dell Immigration Center. Beneficiari dell Immigration Center sono potenzialmente tutti gli stranieri presenti a Milano e, in particolare, le categorie che più attraversano processi di inserimento/integrazione sul territorio cittadino: i neo-arrivati per ricongiungimento familiare e lavoro, le famiglie con minori inseriti a scuola, i neoarrivati in città per studio, lavoro e per Expo. A beneficiare direttamente della sperimentazione saranno invece le direzioni del Comune di Milano e le realtà del territorio coinvolte nella progettazione partecipata. Asse IV Minori e seconde generazioni 1. Sistema Ricongiungimento Negli ultimi anni il ricongiungimento familiare ha assunto in Italia, come anche in Europa, proporzioni sempre maggiori, divenendo uno dei principali canali di immigrazione regolare. La legislazione italiana ha regolamentato gli ingressi per il ricongiungimento familiare attraverso un iter burocratico complesso e procedure che esigono tempi di attuazione, che in città come Milano, dove le domande sono più numerose e quindi le fasi di analisi e valutazione della documentazione sono più lunghe, comportano circa due anni di attesa dal momento dell inoltro dell istanza alla concreta possibilità di realizzazione del ricongiungimento. Il processo di ricongiungimento familiare è complesso non solo per le procedure onerose e per i tempi lunghi, ma soprattutto perché costituisce un momento di snodo delicato e cruciale, a volte traumatico, per la famiglia immigrata, sia per chi accoglie, sia per chi viene accolto. Il Comune di Milano da alcuni anni ha avviato, attraverso un gruppo di lavoro con operatori pubblici e privati, una attività di studio e di ricerca-azione per monitorare e comprendere il fenomeno del ricongiungimento attraverso un approccio multidisciplinare in grado di integrare competenze istituzionali e legislative, socio-pedagogiche e psicologiche. Le esperienze di lavoro sviluppate da diversi soggetti presenti sul territorio, le molteplici e complesse richieste di assistenza rivolte a servizi socio sanitari da parte di nuclei familiari, spesso con minori a rischio di devianza, hanno messo sempre più in evidenza la necessità di investire su un sistema integrato di intervento pubblico e privato a sostegno del processo di ricongiungimento, in tutte le sue fasi, sia dal punto di vista burocratico, sia dal punto di vista sociosanitario. Il Comune di Milano ha quindi deciso di investire nella co-progettazione interistituzionale e interassessorile e nella sperimentazione di un innovativo sistema a rete di servizi pubblici e privati a sostegno del processo di ricongiungimento familiare (con una particolare attenzione ai minori neoricongiunti), coordinato dal Comune di Milano. La sperimentazione intende in particolare promuovere, in collaborazione con le Istituzioni coinvolte nel processo di Ricongiungimento (Prefettura, Questura, Ufficio Scolastico Regionale, ASL) e con Enti esperti di servizi di sostegno educativo e psicologico per minori e famiglie: l avvio di uno sportello per il sostegno alle procedure burocratiche per il Ricongiungimento; l avvio di un sistema di servizi individuali e di gruppo a sostegno delle varie fasi del Ricongiungimento con una equipe mista di operatori del pubblico e del privato (assistenti sociali, educatori e psicologi); l avvio di una sperimentazione di sostegno a distanza del ricongiungimento; l istituzione di un Osservatorio permanente sul fenomeno del Ricongiungimento. Beneficiari diretti dell intervento sono stranieri in fase di avvio o perfezionamento delle pratiche di ricongiungimento, stranieri ricongiunti; beneficiari indiretti sono le istituzioni (Questura, Prefettura, ASL, scuola) e i servizi pubblici e privati. 2. Sistema Seconde generazioni Da luglio 2011 l assessorato alle Politiche sociali e Cultura della salute del Comune di Milano ha avviato una serie di iniziative sul tema della cittadinanza: ha istituito un gruppo di lavoro permanente con esponenti delle Seconde Generazioni milanesi, con l obiettivo di avviare un confronto costante e periodico sui temi della nuova cittadinanza con giovani di origine straniera nati o cresciuti in Italia; ha inviato una lettera ai cittadini stranieri che stanno per compiere diciotto anni per informarli della possibilità di acquisire la cittadinanza italiana in tempi brevi; ha aderito al Network italiano delle città interculturali e alla campagna

7 di comunicazione sociale a livello nazionale promossa dalle comunità locali Inside-out L Italia sono anch io. Dal confronto con i ragazzi ed in attuazione del principio comunitario nulla su di noi senza di noi, è emersa la proposta di un coinvolgimento più attivo dei ragazzi nelle iniziative e nei progetti di promozione e sensibilizzazione sul tema della cittadinanza, con una particolare attenzione al mondo della scuola. Si è così deciso di sperimentare, in collaborazione con le Istituzioni, la Direzione Decentramento e Servizi al Cittadino (Anagrafe), le associazioni della rete G2 ed enti esperti in comunicazione sociale: l avvio di uno sportello di informazione e orientamento alla acquisizione della cittadinanza gestito da associazioni rappresentative delle c.d. Seconde Generazioni; la promozione di azioni e progetti di sensibilizzazione sul tema della cittadinanza, costruiti anche insieme alla scuola (es. arte partecipata, fotografia, Festival Rigenerazioni) finalizzati a promuovere i diritti di cittadinanza dei Nuovi cittadini. Beneficiari diretti della sperimentazione sono cittadini stranieri (target 0-30 anni) ricongiunti o nati in Italia (giovani di c.d. seconda generazione); beneficiari indiretti sono gli studenti delle scuole che parteciperanno alla sperimentazione e la cittadinanza in generale. La metodologia di intervento prevede, per tutte le assi, l impiego di quattro approcci: il lavoro di rete, rivolto alla costruzione di reti interistituzionali, oltre che tra istituzioni e privato sociale; l approccio partecipativo, rivolto alla capacitazione e all empowerment dei soggetti coinvolti nella produzione delle politiche locali; l approccio valutativo, rivolto alla costruzione di un circolo virtuoso tra valutazione, pianificazione, programmazione ed implementazione delle politiche pubbliche; l approccio della ricerca sociale, rivolto alla comprensione delle dinamiche e delle tensioni proprie dei fenomeni di immigrazione e integrazione che le sperimentazioni intendono affrontare. La scelta di operare con metodologie integrate corrisponde alla collocazione delle azioni sperimentali in un contesto multistakeholder, che costringe a ragionare in termini di flessibilità (per rispondere a esigenze e livelli di accessibilità ai processi diverse) e di connessione (per riuscire a integrare in un processo unitario soggetti molto diversi). 5. Gli interventi di integrazione Intervento 1 - Sistema Lingua Italiana Descrizione L asse si compone delle seguenti attività: 1. Istituzione di un Tavolo tematico per la progettazione degli interventi sulla Lingua L2 2. Mappatura e creazione sportello di informazione e orientamento ai corsi di italiano esistenti sul territorio 3. Creazione e sperimentazione di nuove modalità di insegnamento/apprendimento della lingua italiana Obiettivi specifici Gli obiettivi dell intervento sono: - Promuovere la cooperazione e l integrazione tra le Istituzioni sul tema della formazione italiano L2 - Migliorare l'accessibilità alle informazioni delle opportunità di formazione della lingua italiana erogate sul territorio cittadino dalle istituzioni scolastiche, università, terzo settore, centri di formazione, progetti finanziati, ecc. - Promuovere nuove modalità di apprendimento linguistico (italiano L2) Beneficiari Immigrati in procinto di sostenere il test di conoscenza della lingua italiana al cui superamento è subordinato il rilascio del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, stranieri neoricongiunti, neoarrivati, studenti e turisti stranieri Beneficiari indiretti: studenti italiani, cittadini italiani, scuole, servizi pubblici e privati Enti coinvolti

8 Istituzioni: Ufficio Scolastico Regionale, Università, Comune di Milano (Direzione Educazione e Istruzione, Direzione Sicurezza, Coesione Sociale e Volontariato, Direzione Cultura) Sotto-attività 1. Istituzione di un Tavolo tematico per la progettazione degli interventi sulla Lingua L2 I. Incontri con Ufficio Scolastico Regionale e coinvolgimento Tavolo Università II. Sottoscrizione protocollo di intesa (vedasi Immigration Center) III. Calendarizzazione tavolo di progettazione dello sportello e delle sperimentazioni IV. Incontri tavolo interistituzionale (progettazione e monitoraggio) V. Preparazione testo e validazione accordo di programma 2. Mappatura e creazione sportello dei corsi di italiano esistenti sul territorio I. Creazione di un database per la mappatura dei corsi di italiano II. Mappatura opportunità di formazione linguistica e corsi di lingua avviati sul territorio III. Progettazione di APPS web e webgis per telefonia mobile e PC IV. Avvio e conduzione di uno sportello di informazione e orientamento ai corsi di lingua italiana 3. Creazione e sperimentazione di nuove modalità di apprendimento della lingua italiana I. Creazione di una banca del tempo on-line per lo scambio di conversazioni tra italiani e stranieri II. Individuazione e accreditamento di insegnanti in pensione per insegnamento della lingua italiana nelle scuole elementari III. Individuazione e formazione di tutor di origine straniera per sperimentare interventi innovativi di apprendimento della lingua italiana nelle biblioteche Modalità di attuazione e risorse coinvolte Il gruppo di lavoro prevede il coinvolgimento di tre Direzioni Centrali del Comune di Milano coordinate dalla Cabina di Regia del progetto. Quest ultima garantirà il puntuale e costante orientamento delle azioni previste nell asse e il confronto con gli enti terzi coinvolti. Il gruppo di lavoro è così composto: - Cabina di Regia - Comitato di Pilotaggio composto dai referenti individuati dalle Direzioni coinvolte e dai referenti degli enti terzi - Coordinatore Tecnico - Staff Operativo (Operatore di sportello, tecnici informatici, tutor e insegnanti del Comune e di enti terzi) - Staff di Monitoraggio e Valutazione Tempi di realizzazione - Fase preliminare: Dicembre 2012 Gennaio Fase operativa: Febbraio - Settembre Fase di monitoraggio e valutazione: Febbraio Settembre 2013 (intermedia e finale) Risultati attesi 1) Miglioramento del coordinamento delle attività di insegnamento della lingua italiana sul territorio Indicatori di realizzazione: n. Incontri, n. partecipanti; Indicatori di risultato: Enti Coinvolti, calendario definito, Incontri tematici effettuati, Accordo validato 2) Mettere a sistema e razionalizzare la formazione della lingua italiana Indicatori di realizzazione : N. corsi di italiano mappati, N. applicazioni realizzate, N. Sperimentazioni avviate, N. accessi allo sportello Indicatori di risultato: Database realizzato, Apps scaricabili, Sportello Avviato 3) Valorizzazione di nuove figure di prossimità, in particolare terza età e giovani di origine immigrata o di seconda generazione Indicatori di realizzazione: N. Volontari coinvolti, N. scuole e biblioteche coinvolte Indicatori di risultato: Utenti registrati - % Soddisfazione servizio, Insegnanti accreditati, Tutor individuati Indicatore di Impatto: % Percezione accessibilità alle informazioni sui corsi di italiano Intervento 2 Verso l Immigration Center

9 Descrizione L asse si compone delle seguenti attività: 1. Istituzione di un Tavolo interistituzionale 2. Progettazione partecipata delle pratiche di integrazione dell Immigration Center 3. Cicli di formazione e capacity building per dirigenti, funzionari e responsabili dei servizi del Comune di Milano e costituzione di un tavolo interassessorile Obiettivi specifici Gli obiettivi dell intervento sono: Promuovere la cooperazione e l integrazione tra le Istituzioni sul tema dell immigrazione Promuovere la cooperazione e l integrazione tra le Istituzioni, il Terzo Settore e le associazioni di Migranti, finalizzata alla semplificazione delle prassi e delle procedure di accesso dei cittadini di Paesi terzi ai beni e servizi pubblici e privati con particolare riguardo per quelli relativi alle politiche per l immigrazione e per l integrazione; Sviluppare la capacità del Comune di Milano di pianificare e promuovere politiche integrate a sostegno dell integrazione dei cittadini di Paesi terzi e della gestione delle diversità Beneficiari L Immigration Center si rivolge potenzialmente a tutta la popolazione straniera presente a Milano. Tra tutti gli immigrati presenti, gli stranieri che saranno maggiormente coinvolti dagli esiti del servizio saranno le categorie che più attraversano processi di integrazione/inserimento sul territorio cittadino: i neo arrivati per ricongiungimento famigliare e lavoro, le famiglie con minori inseriti nel sistema scolastico cittadino, i neo-arrivati in città per studio, affari, lavoro e per l Expo e le associazioni di migranti attive sul territorio. Beneficiari della sperimentazione sono i servizi pubblici e privati coinvolti nella progettazione partecipata. Enti coinvolti Istituzioni: Questura, Prefettura, Regione, ASL, Provincia, INPS, INAIL, Agenzie Entrate, Camera di Commercio, ALER e Ufficio Scolastico Regionale, Consolati, ecc.. Altri soggetti: Esperti delle diverse Istituzioni coinvolte e delle altre realtà (privato sociale, organizzazioni di categoria, gruppi di interesse, associazioni di migranti, ecc ), Comune di Milano (Direzione Servizi Civici e Decentramento, Direzione Centrale Casa, Educazione e Istruzione, Direzione Politiche per il Lavoro, Direzione Cultura, Direzione Risorse Umane) Sotto-attività 1. Istituzione di un Tavolo interistituzionale I. Sottoscrizione protocolli di intesa II. Calendarizzazione tavolo interistituzionale III. Incontri tavolo interistituzionale IV. Preparazione e validazione testo accordo di programma 2. Progettazione partecipata delle pratiche di integrazione dell Immigration Center I. Selezione e affidamento incarico enti terzi II. Elaborazione proposta per la conduzione dei tavoli di progettazione partecipata III. Istituzione e conduzione di tavoli di progettazione partecipata con esperti delle istituzioni, privato sociale, organizzazione di categoria, gruppi di interesse, associazioni di migranti, ecc. IV. Mappatura delle associazioni promosse da cittadini di Paesi Terzi a Milano, delle eccellenze associative e di singoli migranti qualificati attivabili quali formatori, esperti, consulenti del Comune di Milano; V. Attivazione di momenti di partecipazione attiva della popolazione migrante per la realizzazione dell Immigration Center VI. Realizzazione di uno studio comparativo su esperienze di Immigration Center in alcune metropoli Europe VII. Costruzione e validazione di uno strumento di certificazione da parte del Comune della qualità dei servizi sull integrazione (brand di qualità) VIII. Progettazione del sistema informatico per l Immigration Center IX. Elaborazione del progetto di dettaglio dell'ic (comprendente la pianificazione dei servizi e la loro

10 organizzazione) e validazione da parte del Comune X. Elaborazione del libro bianco XI. presentazione Progetto immigration center e inaugurazione della sede 3. Cicli di formazione e capacity building per dirigenti, funzionari e responsabili dei servizi del Comune di Milano e costituzione di un tavolo interassessorile I. Presentazione del Progetto alla Giunta Comunale II. Individuazione degli Assessorati da coinvolgere III. Incontri tavolo assessorile per definire eventuali attività legate all Immigration Center IV. Raccolta adesioni, programmazione e calendarizzazione degli incontri di capacity building, coinvolgimento del settore Risorse Umane V. cicli di formazione per capacitazione dei dirigenti e dei funzionari sui temi delle migrazioni, dell integrazione e della comunicazione interculturale, del co-sviluppo, dell associazionismo dei migranti, delle relazioni interetniche e della pianificazione strategica rivolta all integrazione dei cittadini di Paesi Terzi VI. realizzazione dispensa dei cicli di formazione VII. Preparazione e validazione accordi interni Modalità di attuazione e risorse coinvolte Il gruppo di lavoro prevede del coinvolgimento di 6 Direzioni Centrali del Comune di Milano coordinate dalla Cabina di Regia del progetto. Quest ultima garantirà il puntuale e costante orientamento delle azioni previste nell asse e il confronto con gli enti terzi Il gruppo di lavoro è così composto: - Cabina di Regia - Comitato di Pilotaggio composto dai referenti individuati dalle Direzioni coinvolte e dai referenti degli enti terzi - 1 Coordinatore Scientifico - 1 Coordinatore Tecnico - Staff Operativo (Formatori enti terzi, coordinatori tavoli, esperti e consulenti in logistica e certificazione di qualità) - Staff di Monitoraggio e Valutazione Tempi di realizzazione - Fase preliminare: Dicembre Fase operativa: Gennaio Settembre Fase di monitoraggio e valutazione: Febbraio Settembre 2013 (intermedia e finale) Risultati attesi 1. Definizione Accordo di Programma Indicatori di realizzazione: n. Incontri; Indicatori di risultato: Enti Coinvolti, calendario definito, Accordo validato 2) Approvazione linee guida per il progetto di dettaglio dell Immigration Center Indicatori di realizzazione : N. Incontri dei tavoli Indicatori di risultato: % Soddisfazione partecipanti ai tavoli di lavoro 3) Creazione di un database delle associazioni promosse da cittadini di Paesi Terzi a Milano, delle eccellenze associative e di singoli migranti qualificati attivabili quali formatori, esperti, consulenti del Comune di Milano Indicatori di realizzazione: N. Incontri con associazioni di migranti Indicatori di risultato: Documento per la definizione dei migranti nell Immigration Center 4) Creazione di un branding di qualità sui servizi di informazione e supporto ai migranti, a tutela dei migranti e come stimolo all upgrading degli enti Indicatori di realizzazione: N. Verifiche di applicabilità dello strumento Indicatori di risultato: Toolkit di branding 5) Accordi interni con le Direzioni per definire eventuali attività legate a Immigration Center Indicatori di realizzazione: N. Tavoli Indicatori di risultato: Assessorati Coinvolti 6) Aumento delle competenze di dirigenti/ funzionari/operatori del Comune di Milano sui temi connessi alle migrazioni e alla pianificazione delle politiche d integrazione Indicatori di realizzazione: N. Incontri di formazione; N. partecipanti

11 Indicatori di risultato: % Soddisfazione su ciclo di formazione Indicatore di Impatto sull Asse: Miglioramento della partecipazione alla costruzione di servizi per gli stranieri (Istituzioni, Comune, Terzo Settore, Associazioni di Migranti) (questionario iniziale e questionario finale) Intervento 3 Sistema ricongiungimento e Seconde Generazioni Descrizione L asse si suddivide in due macroazioni: a) Attività di Ricongiungimento articolata in: A1.1. Progettazione della sperimentazione del sistema dei servizi per il Ricongiungimento familiare A1.2. Sperimentazione di un sistema di servizi per il Ricongiungimento Familiare A1.3. Creazione di un Osservatorio Permanente per migliorare la conoscenza del fenomeno del ricongiungimento familiare in tutte le sue manifestazioni a livello locale b) Network seconde generazioni A1.1. Progettazione del servizio Orientamento e informazione sull acquisizione della cittadinanza A1.2. Sperimentazione di uno spazio di informazione e orientamento all acquisizione della cittadinanza gestito da associazioni rappresentative delle c.d. Seconde Generazioni A1.3. Sperimentazione di azioni e progetti di sensibilizzazione finalizzati a promuovere i diritti di cittadinanza dei Nuovi cittadini (Festival Rigenerazioni) Obiettivi specifici Gli obiettivi dell intervento sono: Per l attività di ricongiungimento gli obiettivi sono: a) Promuovere la cooperazione e l integrazione tra le Istituzioni, finalizzata alla semplificazione delle prassi e delle procedure di ricongiungimento familiare b) Promuovere un appropriato accesso ai servizi del territorio dei cittadini stranieri un tutte le fasi del ricongiungimento per favorire il percorso di integrazione dei neo-ricongiunti c) Sviluppare la capacità del Comune di Milano di pianificare e promuovere politiche integrate a sostegno dell integrazione dei cittadini neo-ricongiunti Per l attività a favore delle seconde generazioni gli obiettivi sono: a) Promuovere la cooperazione e l integrazione tra le Istituzioni, finalizzata alla semplificazione/facilitazione delle procedure per il riconoscimento della cittadinanza b) Facilitare le procedure per il riconoscimento della cittadinanza e promuovere il protagonismo delle seconde generazioni c) Facilitare le procedure per il riconoscimento della cittadinanza e promuovere il protagonismo delle seconde generazioni Beneficiari Stranieri in fase di avvio o perfezionamento delle pratiche di ricongiungimento, stranieri ricongiunti, cittadini stranieri (target 0-30 anni) ricongiunti o nati in Italia (giovani di seconda generazione) Beneficiari indiretti: istituzioni (Questura, Prefettura, scuola), servizi pubblici e privati Enti coinvolti Istituzioni: Questura, Prefettura, Ufficio Scolastico Regionale, Consolati, ASL, Altri enti: Sindacati, enti del terzo settore Direzione Generale dell Immigrazione Sotto-attività Attività di ricongiungimento a) Progettazione della sperimentazione del sistema dei servizi per il ricongiungimento familiare I. Costituzione tavoli interistituzionali/interassessorili II. Calendarizzazione tavolo di progettazione dello sportello e delle sperimentazioni III. Incontri tavolo interistituzionale IV. Accordo di programma VI. Preparazione testo accordo di programma b) Sperimentazione Ricongiungimento Famigliare I. Affidamento incarico

12 II. Sperimentazione di una rete di servizi per il Ricongiungimento: Sportello pratiche burocratiche, Spazio Ricongiungimento (servizi di informazioni giuridico procedurali, informazione e orientamento sul sistema dei servizi territoriali scolastici, educativi, sociali, di accompagnamento educativo, gruppi di auto mutuo aiuto e percorsi di accompagnamento a favore dei neoricongiunti minori e adulti); Sostegno psicosociale; Sostegno al ricongiungimento in un'ottica transnazionale; Sportello Orientamento Neoricongiunti c) Creazione di un Osservatorio permanente per migliorare la conoscenza del fenomeno del ricongiungimento familiare in tutte le sue manifestazioni a livello locale IV. Mappatura dei servizi a sostegno del ricongiungimento famigliare erogati sul territorio V. Monitoraggio e analisi dati sul ricongiungimento Seconde generazioni a) Progettazione del servizio Orientamento e informazione sull acquisizione della cittadinanza I. Costituzione Tavolo interassessorile e interdirezionale per progettazione servizio II. Incontri tavolo interassessorile III. Sottoscrizione accordi di collaborazione b) Sperimentazione di uno spazio di informazione e orientamento all acquisizione della cittadinanza gestito da associazioni rappresentative delle c.d. Seconde Generazioni I. Individuazione e formazione degli operatori II. Avvio e conduzione del servizio III. Partecipazione delle Associazioni G2 ai tavoli di confronto e consultazione per la progettazione dell Immigration Center c) Sperimentazione di azioni e progetti di sensibilizzazione finalizzati a promuovere i diritti di cittadinanza dei Nuovi cittadini (Festival Rigenerazioni) I. Definizione Piano di sensibilizzazione II. Incontri con la rete nazionale L Italia sono anch io III. Organizzazione di eventi di sensibilizzazione con il coinvolgimento delle scuole Modalità di attuazione e risorse coinvolte Il gruppo di lavoro prevede il coinvolgimento di tre Direzioni Centrali del Comune di Milano coordinate dalla Cabina di Regia del progetto. Quest ultima garantirà il puntuale e costante orientamento delle azioni previste nell asse e il confronto con i partner. Il gruppo di lavoro è così composto: - Cabina di Regia - Comitato di Pilotaggio composto dai referenti individuati dalle Istituzioni e Direzioni coinvolte e dai referenti degli enti terzi - Coordinatore Tecnico - Staff Operativo (Operatori dei servizi pubblici e privati, psicologi, ecc. del Comune di Milano e di enti terzi) - Staff di Monitoraggio e Valutazione Tempi di realizzazione - Fase preliminare: Dicembre 2012 Gennaio Fase operativa: Febbraio Settembre Fase di monitoraggio e valutazione: Febbraio Settembre 2013 (intermedia e finale) Risultati attesi Ricongiungimento 1) Perfezionamento Accordi tra gli Assessorati/ Direzioni e tra istituzioni e Comune di Milano per la semplificazione delle prassi e procedure di ricongiungimento familiare Indicatori di realizzazione: n. Incontri, n. partecipanti; Indicatori di risultato: Progetto di dettaglio definito e accordo di collaborazione sottoscritto 2) Riduzione dei tempi di perfezionamento delle pratiche di ricongiungimento attraverso una corretta presentazione della documentazione Indicatori di realizzazione: n. accessi, numero percorsi di accompagnamento; Indicatori di risultato: % Soddisfazione servizio e % famiglie che usufruiscono dei servizi sul totale delle pratiche avviate 3) Miglioramento della conoscenza del fenomeno del ricongiungimento per una migliore

13 programmazione e un più efficace coordinamento delle attività sul territorio Indicatori di realizzazione : N. enti mappati Indicatori di risultato: Mappatura realizzata Indicatore di Impatto % Diminuzione Numero abbandoni e insuccessi scolastici ad un anno dalla fine del progetto Seconde Generazioni 1) Perfezionamento Accordi tra gli Assessorati/ Direzioni per la facilitazione delle pratiche di acquisizione della cittadinanza Indicatori di realizzazione: n. Incontri; Indicatori di risultato: Progetto di dettaglio definito e accordo di collaborazione sottoscritto 2) Attivazione di momenti di partecipazione attiva della rete G2 Indicatori di realizzazione: N. scuole e biblioteche, N. ragazzi Indicatori di risultato: % Soddisfazione lavori del tavolo 3) Incremento della percezione da parte della cittadinanza sulle questioni relative alla acquisizione della cittadinanza da parte dei cittadini stranieri Indicatori di realizzazione: N. Eventi Indicatori di risultato: Scuole coinvolte, Festival realizzato Indicatore di Impatto: % Aumento richieste di cittadinanza nel corso del 2013 rispetto al Valutazione ex ante Il Comune di Milano ha destinato nel 2011 all area socio-assistenziale Euro ,001 di cui il 5% sono stati utilizzati dall area adulti, immigrazione e inclusione sociale. La policy dell ente relativa all immigrazione si basa su diversi servizi dedicati e suddivisi in: servizi di informazione e orientamento che comprendono lo sportello immigrazione/rifugiati e ricongiungimento che supporta ogni anno utenti, lo sportello del Centro Aiuto Stazione Centrale, che supporta utenti; servizi socio assistenziali dedicati che prevedono il supporto e la presa in carico tramite il servizio immigrazione per utenti; contributi al reddito per 139 utenti; progetti di accoglienza notturna e diurna che prevedono il supporto per utenti stranieri e, infine, un servizio di accompagnamento al lavoro dedicato a stranieri. Il tasso di copertura della domanda è equivalente al 16% rispetto alle richieste che arrivano allo sportello immigrazione e allo sportello del Centro Aiuto Stazione Centrale. Analizzando il tasso di copertura del bisogno è possibile identificare che il 9% degli immigrati che mediamente ogni anno arrivano a Milano trovano risposta all interno dei servizi del Comune. Gli interventi previsti dal progetto si integrano pienamente nelle politiche dell ente a favore dell integrazione dei migranti che, come specificato nel documento Piano di Sviluppo , mira a potenziare l integrazione tra i servizi stimolando la costruzione di una governance del sistema metropolitano. Per questo motivo le azioni proposte contengono la sottoscrizione di protocolli di intesa sia tra le direzioni interne sia tra le istituzioni e gli enti esterni al fine di integrare le risorse pubbliche e generare servizi integrati e unitari. Il risultato finale che si vuole raggiungere con la messa in atto di tutti questi interventi si esplica nella creazione di un sistema coerente e unitario. Anche il Piano di Zona prevede di ridisegnare la struttura organizzativa costruendo una interfaccia sempre più unitaria per gli utenti e sistemi di accesso unificati, superando progressivamente le canne d organo per area di disagio, anche con sistemi informativi capaci di cogliere tutte le caratteristiche e i profili di assistenza pubblica e privata di ogni cittadino ed il contesto familiare e sociale in cui è inserito. Per quanto concerne la sostenibilità futura degli interventi, gli stessi rispondono all obiettivo primario di riorganizzazione del servizio sociale basato sull aumento dell incidenza degli stranieri residenti, che è attualmente pari al 18% della totalità dei residenti. E pertanto auspicabile un accorpamento dei servizi aperti ai cittadini stranieri attualmente distribuiti in 4 poli e la messa a disposizione di equipe specialistiche di secondo livello in grado di rispondere ai vari tipi di bisogno (accoglienza, ricongiungimento familiare, housing sociale, ecc.). Il miglioramento dell efficienza amministrativa sarà garantito dalla creazione di un approccio integrato alle politiche dell integrazione attraverso la valorizzazione delle attività e delle iniziative realizzate dal terzo settore e dal volontariato, il cui contributo è molto rilevante, sia in termini finanziari, sia in termini di altre risorse strumenti, esperienze, saperi - messe in gioco. L efficacia degli interventi sarà assicurata dalla

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