PROGETTO GENERALE PER L ACCOGLIENZA DEL TURISMO ITINERANTE

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1 ASSOCIAZIONE DI IMPRENDITORI ED OPERATORI DEL TURISMO ALL ARIA APERTA PROGETTO GENERALE PER L ACCOGLIENZA DEL TURISMO ITINERANTE MOTIVAZIONI E RAGIONI, ASPETTI ISTITUZIONALI, FORMA E GESTIONE ORIENTAMENTI E INDICAZIONI OPERATIVE PER LA PROGRAMMAZIONE, PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE E PROMOZIONE DELLE STRUTTURE E DELLE RETI RICETTIVE Ravenna, settembre 2008

2 UN PROGETTO DI TURISMO SOSTENIBILE: IL TURISMO ITINERANTE PROMOCAMP, l Associazione di imprenditori del turismo all aria aperta che rappresenta, con le oltre 80 aziende aderenti, l intera filiera dei mezzi, prodotti e servizi relativi a questo comparto turistico, pone all attenzione del mondo istituzionale, politico, delle organizzazioni interessate ad uno sviluppo qualitativo del territorio, le sue proposte e si rende disponibile ad una collaborazione per realizzarle. La sua attività, sin dal suo sorgere, è stata caratterizzata da una forte azione di sensibilizzazione e di promozione dell intero settore sul piano strategico-politico e dei rapporti con le maggiori organizzazioni nazionali (non solo di settore), come il WWF, Legambiente e le città d arte, la Società Autostrade, soprattutto in occasione di grandi eventi fieristici. Col Programma triennale , l Associazione propone una forte accelerazione di questo processo, allargando la massa critica a quello che noi definiamo turismo itinerante in senso lato o turismo della mobilità e cercando di creare le condizioni perché si avvii, in modo coordinato ed integrato, la messa in valore del territorio con una rete capillare di accoglienza, che faccia dell Italia un punto di riferimento per il turismo itinerante europeo. La proposta centrale della nostra iniziativa programmatica sta soprattutto nella promozione del PROGETTO GENERALE PER L ACCOGLIENZA DEL TURISMO ITINERANTE legato ad una progettazione integrata di valorizzazione territoriale, possibilmente fatta propria, a livello nazionale, dalla Conferenza Stato-Regioni o dalla Conferenza degli Assessori regionali e/o dal Sottosegretario con delega al Turismo, e/o da Enti Locali, da Enti di gestione dei Parchi, organizzazioni di promozione turistica, Sistemi Turistici Locali, ecc.. Le ragioni e l importanza di questa proposta sono quelle che seguono: 1) Non esiste nel nostro paese un punto di riferimento centrale (es. Ministero del Turismo) per dar vita ad un progetto coordinato ed integrato di questo tipo: la Conferenza Stato -Regioni o, per essa, la Conferenza degli Assessori Regionali al turismo, ha questo ruolo di indirizzo, di coordinamento e promozione di iniziative nei riguardi delle singole Regioni e degli altri enti locali. Essa si configura come il foro ideale deputato alla concertazione ed alla definizione anche degli indirizzi generali della politica turistica nazionale presupposto per un esercizio più efficace delle competenze di cui ciascuna Regione è depositaria ed è altresì la condizione per uno sviluppo più armonico del sistema nazionale di offerta turistica (dall Agenzia della Conferenza Stato- Regioni). Il turismo itinerante e della mobilità ha, in quanto tale, la maggiore esigenza di normative locali omogenee per la circolazione dei mezzi, per la promozione della varie forme di ricettività comune, che purtroppo varia da Regione a Regione per le tipologie, classificazione, per gli incentivi alla diffusione. 2) Il Turismo, inteso nel senso tradizionale (soprattutto alberghiero), è in una fase matura ed ha bisogno di un azione di forte riconversione per rispondere alle trasformazioni dei comportamenti dell utenza ed alle nuove modalità di fare vacanza. La sua riconversione richiede progettazioni complesse ed una quantità di risorse pubbliche e private difficili da reperire velocemente. Le giuste esigenze di sostenibilità ambientale poi sono spesso incompatibili con la realizzazione di megastrutture e contrastano con la necessità di mantenere appetibili l ambiente e le bellezze territoriali. Ancora, tali strutture in genere si giustificano economicamente in luoghi di forte attrazione turistica e di grande impatto antropico.

3 3) Oggi i finanziamenti a cui si può fare principalmente riferimento sono quelli provenienti dall Unione Europea ed una risoluzione del Parlamento Europeo (settembre 2005) recita: Si riconosce il contributo del turismo itinerante, così come quello del turismo su caravan ed autocaravan, nel ridurre gli effetti negativi del turismo di massa Si sottolinea il bisogno di promuovere misure di sostegno che contribuiscano al suo sviluppo Progetti di questo tipo sono anche finanziati dai fondi strutturali dell Unione Europea. 4) Una delle proposte per generare nuovo sviluppo nel settore turistico in tempi brevi, salvaguardando le compatibilità di vario tipo, è certamente quella di raccogliere le risorse e di mettere assieme i vari livelli istituzionali ed il mondo privato per una capillare azione di recupero, valorizzazione, promozione delle nostre tipicità naturalistiche, culturali, archeologiche, museali, artistiche, artigianali, urbanistiche, eno-gastronomiche, ecc di cui è ricco il nostro paese (il suo vero valore aggiunto rispetto ai concorrenti). E s intende riferirsi soprattutto a quel tessuto territoriale diffuso dove sono presenti le decine di migliaia di piccoli Comuni, frazioni e località, che così possono mettere in valore la loro offerta fatta di innumerevoli opportunità, invertendo la tendenza allo spopolamento ed al degrado: una miriade di piccole realtà ma certamente le più attente e sensibili a questo discorso. 5) Esiste inoltre un patrimonio edilizio ed urbanistico (casali, case rurali, conventi, edifici di centri storici, sedi di antiche lavorazioni, ecc ), che, opportunamente restaurato ed attrezzato, consente di creare un offerta qualificata, unica e capillare dell accoglienza, con risorse possibili (col concorso dei privati proprietari) e senza impegnare nuovo territorio per costruire. 6) Nel consumo turistico sono in atto grandi cambiamenti. Il nuovo turista è sempre più emancipato, ama fare un turismo di qualità distribuito per più periodi nell anno, vuole la massima libertà di scelta e sta sempre più preferendo la piccola realtà, tranquilla, accogliente, autentica, ricca di relazioni umane vere per una vacanza attiva e di scoperta: la domanda in sostanza sta modificandosi profondamente - anche in relazione alle mutate capacità di spesa - e corrisponde sempre di più a quella che originariamente era quasi solo quella del nostro tipo di turista (all aria aperta), considerata in passato (ed ancora) qualitativamente e numericamente di nicchia. Un turismo che raccoglie tutti coloro che la vacanza, o almeno gran parte di essa, se la vogliono costruire e gestire da soli e che vanno alla scoperta del mondo senza tanti vincoli e programmazioni (spesso con il last minute). Il telefono, il fax, i cellulari, internet, il navigatore satellitare permettono questo, così come la flessibilità di molteplici strutture quali gli agriturismi, i bed breakfast, gli alloggi vari, i rifugi, le country house, gli ostelli di qualità, le residenze storiche e quelle del turismo all aria aperta come i camping, i villaggi turistici, le aree di sosta, i camper service: già oggi rappresentano ed accolgono circa il 50% dei turisti. Stiamo quindi parlando di una realtà che contribuisce al 5/6% del PIL nazionale e di oltre una decina di milioni di persone interessate, in fase espansiva a livello nazionale ed europeo. Tutti questi noi li definiamo come i nuovi turisti itineranti o turisti della mobilità, perché in loro prevale l interesse agli spostamenti, a fare una specie di zapping territoriale, fermandosi laddove trovano risposte alle loro esigenze di scelta libera ed emancipata. Generalmente per turismo itinerante si intende spesso quello riferito ai soli mezzi per la mobilità ( es.camper,), il concetto va notevolmente ampliato in quanto dobbiamo considerare la persona che fa turismo (e le sue motivazioni al viaggio) e non solo il mezzo che utilizza. Se assumiamo questo nuovo approccio, la platea turistica di potenziale riferimento si allarga enormemente, anche se variegata e complessa ed interessata a varie e mutevoli tipologie di turismo. Le motivazioni al viaggio ed alla vacanza di questi vari tipi di turisti della mobilità sono l elemento unificante e comune su cui lavorare per uscire da un ottica ancora troppo legata al camperismo,

4 certamente per ottime ragioni: di business di settore, di grande visibilità sulla strada e nelle Fiere, di associazioni, club e stampa che ruotano attorno al camper. I camperisti in Italia sono 500/ , chi fa turismo all aria aperta 7/ , chi fa turismo itinerante o della mobilità complessivamente circa 11/ , i potenziali turisti della mobilità svariate decine di milioni in Europa. Per rivedere ed allargare le strategie imprenditoriali del turismo all aria aperta all intero mondo del turismo itinerante e per far comprendere all universo istituzionale politico ed economico-turistico le forti potenzialità di una proposta di tal genere è quindi necessario tener conto di questi numeri e delle tendenze in atto, altrimenti si rischia di continuare a dare messaggi di nicchia, procedendo col piccolo cabotaggio della singola richiesta di un camper service o, quando va bene, dell area di sosta. La nostra analisi intende inserirsi in un quadro strategico politico-economico generale che necessariamente sarà costretto nei prossimi anni a fare i conti con un obiettivo imprescindibile del turismo come prima industria, in quanto una delle grandi ricchezze nazionali non delocalizzabile. All appuntamento, il turismo della mobilità dovrà presentarsi, cercando di accelerarne i tempi di realizzazione, con il suo vero peso complessivo e concorrere a determinare un forte sviluppo turistico sostenibile e possibile sul piano delle risorse, distribuito sull intero territorio in tutte le stagioni e per tutte le tasche. Infatti tutto il nostro territorio nazionale - e non solo i luoghi più belli e già turistici - deve essere l obiettivo di un Progetto generale di accoglienza turistica, fatto di recupero e valorizzazione delle singole specificità territoriali, di formazione di operatori, di relazioni umane e soprattutto, per capitalizzarne al massimo il risultato, di una rete plurima, diffusa e multifunzionale di strutture ricettive in grado di rispondere alla nuova domanda. Il tutto va naturalmente programmato e realizzato capillarmente ed in forme integrate con il resto dell offerta turistica (le famose tipicità ed eccellenze territoriali) e promosso unitariamente a livello territoriale, sia a livello nazionale (per aree o macro-aree italiane), sia e soprattutto europeo con apposite campagne di marketing (per grandi aree o per l intero Paese). Fino ad oggi il Turismo itinerante ed in particolare il Turismo all Aria Aperta è stato per lo più una realtà dalla crescita spontanea e lasciata alla sensibilità locale di amministratori e singoli operatori turistici, sollecitati spesso dalle associazioni, club e gruppi di camperisti: questa azione meritoria nel corso di quasi venti anni ha prodotto un offerta ricettiva importante ma ancora insufficiente per un paese come il nostro che ha moltissime zone, soprattutto al sud (peraltro il territorio più interessante per clima, natura e beni culturali), carenti o addirittura prive di strutture. CONTENUTO, FORME E GESTIONE DEL PROGETTO Nella migliore delle ipotesi, il principale riferimento istituzionale per avviare compiutamente il Progetto è il Sottosegretariato al Turismo e la Conferenza Stato Regioni, che dovrebbero promuovere, tra le scelte di indirizzo di sviluppo turistico per le varie Regioni, quella di un Progetto nazionale di accoglienza del Turismo itinerante (all interno del Progetto nazionale di sviluppo turistico), stabilendone gli indirizzi generali per una crescita concertata in tutte le Regioni ed affidando alla Conferenza degli Assessori Regionali al Turismo il coordinamento per seguirne l attuazione. Ogni Regione poi dovrebbe prevedere, all interno del proprio Piano di sviluppo turistico od economico (triennale-quinquennale) e del relativo Programma turistico operativo o esecutivo (annuale), la parte riguardante la promozione e lo sviluppo del turismo itinerante, rivolto soprattutto a valorizzare il territorio rurale, collinare, montano, in particolare indirizzato ai piccoli Comuni; così come, nelle aree turisticamente più frequentate, a promuoverne una migliore distribuzione territoriale, che renda più fruibile e più sostenibile le presenze turistiche nell alta stagione. Spetta poi ai vari enti di promozione e sviluppo turistico regionali ed ai Sistemi turistici locali (laddove esistono) la gestione della progettazione e dei finanziamenti a sostegno dei loro territori.

5 Lo sviluppo del Turismo itinerante per il suo carattere di trasversalità dovrebbe essere l obiettivo unificante (ed il supporto) di una serie di Progetti integrati, rivolti a valorizzare le peculiarità e le eccellenze territoriali, che rappresentano i veri e propri attrattori per il viaggiatore, che poi deve trovare una capillare e variegata rete di accoglienza per potersi fermare ed apprezzare le opportunità dell offerta complessiva in ogni stagione. Gli interessi del turista di cui stiamo trattando si rivolgono generalmente agli aspetti naturalistici (mare, parchi naturali, montagna), culturali (centri storici vivibili e ben recuperati, monumenti, mostre, musei, laboratori artistici ed artigianali), eno-gastronomici, termalismo, ecc e viene molto apprezzato quanto un territorio offre secondo la sua vera vocazione storica. Un turismo alla ricerca di un modo di vivere la vacanza in armonia con l ambiente locale, la sua storia e le sue tradizioni più autentiche e sensibile alla comunione con un paesaggio conservato nelle sue forme originarie (quale ad esempio quello agricolo-rurale) in cui si ritrovano le comuni radici, così diverse dalle spesso nevrotizzanti atmosfere cittadine in cui si svolge la vita quotidiana. Quindi i Progetti integrati debbono riguardare soprattutto le grandi opzioni preferite dal turista con una forte declinazione territoriale ed una dimensione coordinata tra queste opzioni. Progetti quindi soprattutto di valorizzazione naturalistica e degli aspetti ambientali, culturale in senso lato, enogastronomica, con la programmazione di una rete ricettiva multipla e multifunzionale, fatta soprattutto del recupero di strutture esistenti e di nuove strutture che tengano conto del principio di sostenibilità e di compatibilità. La finalità principale del nostro Progetto per l Accoglienza del Turismo Itinerante è in sostanza quella di promuovere nuovi flussi turistici soprattutto in aree territoriali considerate minori e che autonomamente non potrebbero gestire interventi di recupero e di valorizzazione territoriale, né naturalmente un efficace promozione. Inoltre e contemporaneamente, determinare nelle aree più frequentate condizioni di permanenza più accettabili ed attente all intero territorio circostante, in considerazione del fatto che ci stiamo rivolgendo ad un turista in grado di apprezzare e praticare la mobilità e la pluralità dell offerta. Le altre ipotesi istituzionali da percorrere, più realistiche ed in alcune realtà già attive, sono quelle riferite a livelli territoriali omogenei, pluriprovinciali (a volte riguardanti territori di più regioni), provinciali e comunali, con un grande interesse dei piccoli Comuni e delle Comunità montane. Come si diceva sopra, la creazione graduale di una rete ricettiva diffusa ad impatto leggero e quindi con un impegno economico iniziale contenuto (aree di parcheggio e di sosta con servizi minimi, campeggi di transito, aree di parcheggio anche presso realtà come agriturismi, case rurali, fattorie didattiche, casali, ostelli di qualità, locande, ristoranti, bed breakfast, stazioni ferrioviarie), supportata da un adeguata comunicazione e promozione nelle sedi nazionali ed internazionali (es. Fiere del turismo) può generare o incrementare da subito nuovi flussi turistici. Quando poi si potranno fare investimenti pubblici e/o privati più consistenti nasceranno le altre strutture ricettive che favoriranno maggiormente la stanzialità dei turisti e quindi lo sviluppo economico complessivo del territorio interessato.

6 CONSIDERAZIONI FINALI SUL PROGETTO Le argomentazioni riportate hanno lo scopo di mettere in rilievo quale grande risorsa economica possa rappresentare il turismo itinerante e della mobilità nel nostro paese se affrontato con strumenti nuovi e con politiche di programmazione integrata a livello nazionale o a livelli territoriali significativi, potendo oggi far leva anche su una maggior disponibilità al finanziamento e sostegno da parte dell Unione Europea, oltre che in sede nazionale e locale. La geografia istituzionale attuale prevede che le competenze in tema di indirizzi per lo sviluppo turistico nazionale facciano capo al Sottosegretariato al Turismo ed alla Conferenza Stato Regioni, ed è da qui che si deve partire per promuovere un simile Progetto. Mentre, come noto, i maggiori poteri in campo turistico fanno capo alle Regioni, che li gestisce attraverso organismi di promozione e sviluppo o attraverso i STL, i Comuni e le Province (a seconda delle Regioni). Accanto a questa azione ai livelli nazionali, che purtroppo dimostrano ancora una scarsa attenzione ai problemi del turismo in generale (figuriamoci quindi per il turismo itinerante!), diventa quindi fondamentale procedere, in termini più realistici, a livello locale, con singoli Progetti generali d accoglienza del turismo itinerante, aventi come obiettivo azioni sistematiche rivolte all intero territorio interessato e per tutti i tipi di turismo della mobilità (ecco perché generale). Così come continueremo ad insistere per la realizzazione (peraltro è obbligatoria per legge) degli impianti igienico-sanitari per il turismo itinerante lungo la rete stradale ed autostradale con l obiettivo di creare un offerta di camper service nelle stazioni di servizio. Il Progetto generale viene costruito quindi soprattutto dal basso, operando poi le necessarie integrazioni e connessioni per poter dar vita ad offerte funzionanti in termini più sistematici, più adatti a costruire un adeguata promocommercializzazione a livelli di mercato turistico nazionale ed internazionale.

7 PROGETTO GENERALE PER L ACCOGLIENZA DEL TURISMO ITINERANTE Una grande risorsa a basso investimento per un turismo sostenibile, destagionalizzato e diffuso ORIENTAMENTI ED INDICAZIONI OPERATIVE PER LA PROGRAMMAZIONE, PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE PROMOZIONE DELLE STRUTTURE E DELLE RETI RICETTIVE L obiettivo è quello di creare gradualmente una rete capillare di accoglienza, a partire dai singoli territori, per tutti i tipi di turismi itinerante e della mobilità e mettere a sistema l offerta ricettiva raggiunta, attivando i livelli adeguati di promozione turistica e di marketing territoriale. Il sistema di accoglienza per questi turismi rappresenta una grande opportunità soprattutto per le aree meno note, in grado di offrire occasioni di viaggio e scoperta delle loro peculiarità territoriali, presenti ovunque nel nostro Paese, così come può rappresentare un turismo aggiuntivo per le realtà più turistiche, durante tutto l anno, oltre a riequilibrare ed integrare l offerta territoriale complessiva (città + dintorni, mare + interno, lago + collina, ecc ). Gli aspetti naturalistici ed ambientali, culturali in senso lato (eventi, musei, scavi archeologici, luoghi della storia, della tradizione, della fantasia, ecc ), enogastronomici, la capacità di accoglienza ed ospitalità rappresentano buone ragioni per un incontro con il turismo nuovo, che si muove alla ricerca di relazioni autentiche con il territorio e con chi ne è il testimone primo. La ricettività certa e diffusa, con la presenza delle strutture essenziali per tende, camper e caravan e per escursionisti e turisti vari, rappresenta la condizione favorente la scelta «temporanea» del viaggiatore di cui stiamo parlando, tendenzialmente mobile ed orientato a fare scelte con una sorta di zapping territoriale. Le motivazioni al viaggio (destinazione/i, esigenze di vita diversa, nuove relazioni ambientali e personali, ecc ) sono quelle che determinano l itinerario; i mezzi utilizzati vanno dal camper alla caravan (legata oggi per lo più ad una stanzialità nei campeggi), alla moto e auto, treno, bus e con tenda al seguito o alla ricerca di altre soluzioni abitative temporanee di tipo flessibile. Come programmare la ricettività del turismo itinerante? A livello di territorio, prendendo come riferimento di massima un estensione di 10/15 km (es. un Comune o un gruppo di piccoli Comuni), va programmata una rete di accoglienza che preveda una pluralità di proposte ed una grande diffusione di soluzioni logistiche, anche minime (due/tre posti per sostare, per campeggiare), in strutture multifunzionali (più turismi nella stessa sede): dalla più semplice a quella più complessa in relazione alle caratteristiche turistiche, ambientali ed alle valutazioni di compatibilità economiche, con una forte integrazione tra intervento pubblico e privato.

8 Queste le strutture che servono: a) AREE DI PARCHEGGIO O PUNTI SOSTA (con o senza servizi minimi), molti e diffusi nel territorio anche per accogliere poche unità b) un AREA DI SOSTA ATTREZZATA (con i servizi) per camper e caravan con informazioni essenziali per il turista, in ogni località, nelle vicinanze del centro storico o raggiungibile con la bicicletta o mezzi pubblici (bus, treno); c) almeno un CAMPER SERVICE, gratuito o a costi contenuti, anche a funzionamento automatico (es. colonnine per lo scarico e carico acque): può essere in qualche parcheggio di cui sopra o presso stazioni di servizio carburanti (peraltro obbligatorio per legge sopra i mq di superficie), nei camping (a tariffa concordata), in luogo territorialmente baricentrico ; d) la disponibilità almeno di un CAMPEGGIO DI TRANSITO (con servizi essenziali) per tende, caravan e camper, a costi «europei», sostituibile con piccole aree (AREE PER SOSTE BREVI) all interno di campeggi esistenti o in aree adiacenti, presso agriturismi o aziende agricole disponibili o locande, ristoranti, alberghi, privati con aree o mini aree a disposizione. Un attenzione particolare va data alla sorveglianza, alla manutenzione e gestione di queste strutture e servizi, in relazione alle situazioni locali di sicurezza, pena il degrado in poco tempo ed un uso improprio. La gestione in strutture turistiche multifunzionali risulta più semplice e può essere assicurata per tutto l anno, in quanto i servizi di accoglienza ed amministrativi sono comuni. Così come può essere affidata, a costi concordati, a gestori istituzionali come i campeggi, agriturismi, alberghi, ristoranti, nonché, soprattutto nelle piccole località, alle associazioni del volontariato. e) un CAMPEGGIO con le caratteristiche per tutti i tipi di accoglienza (area per la sosta breve con uso di camper service per camper e caravan, campeggio di transito per tende e soluzioni simili, campeggio tradizionale). L essenzialità e semplicità delle attrezzature e delle strutture ricettive, oltre a ridurre i costi di investimento e gestione, sono anche giustificate da una permanenza generalmente ridotta (max 48 ore) del turista in questione; f) ostelli di qualità, centri di educazione ambientale, centri di documentazione ed informazione turistica, ecc con la possibilità di ospitare qualche mezzo e, possibilmente, con piccole aree per chi utilizza tende o soluzioni simili. Nella distribuzione territoriale e realizzazione delle varie strutture ricettive va considerata la presenza di turisti disabili, che si rivolgono sempre più al turismo itinerante perché offre un contatto diretto con il territorio e la sua fruibilità, evitando molte barriere ed impedimenti delle strutture tradizionali. Oggi ci sono mezzi attrezzati per favorire queste possibilità di fare turismo, occorre un attenzione per la collocazione di parcheggi e di aree di sosta vicine a servizi e percorsi adatti alle esigenze di tutti. La messa a punto e realizzazione del PROGETTO dovrebbe avvenire attraverso la concertazione con le associazioni di categoria (commercianti, agricoltori, agriturismi, campeggi, associazioni del volontariato e club del turismo all aria aperta) e la supervisione di un comitato consultivo che comprenda gli attori della iniziativa complessiva, essendo necessaria una condivisione del disegno generale per testarne l effettiva sostenibilità ed assicurarne un funzionamento ottimale ed integrato con il resto dell offerta territoriale. Importante risulta la progettazione formalizzata, soprattutto per territori estesi, che offre la possibilità di accedere ai vari tipi di finanziamenti: progetti LEADER, fondi strutturali U.E., fondi nazionali per il turismo (finanziaria), fondi INTERREG, fondi per lo sviluppo agricolo, fondi regionali, risorse locali.

9 INDICAZIONI OPERATIVE PICCOLISSIMI PAESI E LOCALITA Nei territori caratterizzati da piccolissimi paesi e località, a breve distanza tra di loro, spesso ad economia agricola e con inesistenti aspetti relativi alla sicurezza, appare utile avere aree di parcheggio e/o punti sosta in prossimità del centro o delle strutture di maggior interesse (parco archeologico, oasi naturalistica, parco naturale, zona sportiva, centri di produzioni agricole o manifatturiere, ecc ), possibilmente con verde e con un camper service presente o nelle vicinanze (anche presso una vicina area di servizio carburanti, in una delle aree stesse o presso aziende agricole), tenendo presente che il raggio indicativo di circa 10/15 km può essere utile per servire quel territorio, che va individuato sulla base dei riferimenti storici (es. più piccoli Comuni) e/od ambientali In sintesi: area di parcheggio o punto sosta (o parte di questo) con un fondo adatto alla sosta anche in caso di pioggia (prato o stabilizzato o grigliato) o pavimentazione classica con stalli adatti a mezzi delle dimensioni dei camper e caravan in ciascuna località; un area di sosta attrezzata per camper e caravan con possibilità eventualmente per tende ( che funzioni anche come campeggio di transito, se non ci sono alternative nel raggio considerato); in una località baricentrica camper service (es. una colonnina di carico e scarico acque) a servizio delle zone restanti, la possibilità di accoglienza presso strutture multifunzionali (agriturismi, aziende agricole, fattorie didattiche, locande e ristoranti, centri sportivi, privati in genere), disponibili ad ospitare per brevi periodi (24/48 ore) questo turismo nelle varie forme, dall ospitalità classica a quella del camper, caravan, tenda, sull esempio francese. PICCOLI PAESI E CITTA DI PICCOLE DIMENSIONI Per quanto riguarda i piccoli paesi e le città di piccole dimensioni (entro i 5 mila abitanti), è ipotizzabile una programmazione di strutture tenendo conto sempre di comparti territoriali di riferimento storicamente significativi (indicativamente gravitanti sempre nel raggio di 10/15 km, oppure il Comune). Anche qui un area di parcheggio o punto sosta per ogni piccolo centro, una o più aree di sosta attrezzate, uno o più camper service (anche solo colonnine) strategicamente collocati, strutture di accoglienza multifunzionali varie. In alcune zone, dove attualmente non sono presenti e dove è possibile ipotizzare nuovi flussi di turismo itinerante, possono essere previsti campeggi essenziali (campeggi di transito) da poter implementare in relazione agli andamenti turistici. Laddove esistono già, programmarne l utilizzo in collegamento con le altre strutture per completare l offerta ricettiva locale e per integrarli pienamente (periodi di apertura, tariffe, utilizzo camper service, campeggio di transito, area per sosta breve, collegamenti con mezzi pubblici, piste ciclabili e percorsi vari, ecc ) nel Progetto generale di accoglienza e valorizzazione turistica dell area di riferimento.

10 CITTA DI MEDIE DIMENSIONI Per le città di medie dimensioni (fino a 200 mila abitanti), l area territoriale di riferimento è il Comune, ed in linea di massima va prevista almeno un area di sosta attrezzata per camper e caravan ( per i maggiori problemi della sicurezza), più aree di parcheggio o punti sosta, anche con una piccola parte di stalli dedicatii e vari camper service (possono naturalmente essere nelle stesse aree di parcheggio) collocati negli ingressi principali di ogni località (aree collegate al centro con piste ciclabili, con bus o treno locale) e in aree periferiche del territorio comunale per valorizzare il rapporto città-campagna o collina, o per incentivare i flussi turistici verso aree più tranquille, in genere con scarse presenze di strutture ricettive tradizionali, assicurando in questo caso il collegamento con il centro od i punti di maggior interesse turistico. Anche qui, nel caso non sia presente, va previsto un campeggio vero e proprio, sempre naturalmente integrato con il resto della ricettività. Le strutture multifunzionali diffuse rappresentano anche in questo caso elementi importanti del completamento dell offerta, soprattutto per le zone rurali ed a bassa presenza antropica. CITTA DI GRANDI DIMENSIONI Per le città di grandi dimensioni e per quelle turisticamente più frequentate (soprattutto in alta stagione) occorre una programmazione delle strutture di accoglienza più complessa, che ipotizzi un vero e proprio Piano territoriale del turismo della mobilità, come componente del Piano Strutturale Territoriale (ex Piano Regolatore) del Comune. Sull esempio dell esperienza di Roma, Città del Plein Air, è richiesto il lavoro di èquipe composte da urbanisti, esperti della programmazione e sviluppo territoriale per una collocazione ed una distribuzione della ricettività in base al sistema dei trasporti interni, alle aree di maggior interesse artistico, naturalistico o di grande richiamo turistico (es. spiagge, parchi vari, ecc ), al problema sicurezza, ecc Vale anche qui ancora di più, naturalmente, la pluralità delle strutture, la multifunzionalità delle stesse, l integrazione con piste ciclabili-bus-metro-treno locale, adeguati sistemi di custodia e sorveglianza, di informazione turistica e di organizzazione della prenotazione anche cumulativa di offerte (trasporto + entrate mostre e/o musei e/o parchi, ecc ). Ancora più importante, in queste realtà, diventa il problema sicurezza ed il rapporto cittàcampagna/collina, mare-interno, ecc.. per distribuire i flussi turistici e per alleggerire l impatto turistico in alta stagione, soprattutto per mezzi come i camper, che possono spostarsi facilmente e possono sostare lontano dai punti di maggiore interesse turistico (es. spiaggia, centro storico), se incentivati da servizi comodi e sicuri, a costi ridotti (es. parcheggi gratuiti + bus-navetta, camper service gratuito) e dalla tranquillità del soggiorno. In queste realtà sono indispensabili campeggi, aree di sosta attrezzate, aree di parcheggio e punti sosta, distribuiti nel territorio e tutte le altre strutture di cui abbiamo trattato sopra, soprattutto vari camper service (sostituibili con colonnine automatiche per lo scarico e carico acque ed utilizzabili anche per i bus turistici).

11 AREE DI GRANDE IMPORTANZA NATURALISTICA Per le aree di grande importanza naturalistica (es. Parchi Nazionali e Regionali, Riserve naturali, Oasi), il PROGETTO GENERALE DI ACCOGLIENZA deve tener conto delle caratteristiche territoriali specifiche e complesse dell area vasta di riferimento (in genere più Comuni e Province, Sub-Regioni, anche di più Regioni). Per ogni centro abitato o luogo significativo (es. lido marino, oasi, area tematica, punto di entrata, centro di documentazione e di informazione, ecc ) va prevista in linea di massima un area di sosta attrezzata e/o una serie di aree di parcheggio o punti sosta con camper service baricentrici (circa nei 10/15 km.), da programmare in relazione alla presenza e disponibilità di altre strutture come i campeggi nella zona, di grande importanza in questi territori. La valorizzazione di tutte le possibilità di accoglienza in strutture multifunzionali generalmente presenti come agriturismi, aziende agricole con prodotti del Parco, centri di documentazione ed educazione ambientale, ostelli, country house, ostelli, locande, alberghi e ristoranti, privati in genere. I parchi sono una grande meta dei turisti itineranti di qualsiasi tipo, particolarmente amanti della natura, che richiedono una molteplicità di strutture ricettive, da quelle più semplici e spartane a quelle che offrono una serie di servizi più strutturati e comunque ad impatto ambientale sostenibile. Laddove soprattutto non esistono problemi di sicurezza, vanno previste più aree di parcheggio o punti sosta, serviti territorialmente da servizi igienico-sanitari minimi (es. colonnina per scaricocarico in zona baricentrica, servizi igienico-sanitari automatici) per turisti con tenda (anche sopra la vettura), caravan e camper. Anche qui l ambito territoriale di riferimento per programmare tutti i tipi di accoglienza resta quello dei 10/15 km, in relazione naturalmente ai punti di maggiore interesse turistico, alla consistenza dei flussi turistici ed alle caratteristiche del territorio stesso.

12 CONCLUSIONI Le proposte sopra presentate hanno lo scopo di fornire un quadro organico di elementi orientativi per rendere fattibile la Programmazione dello sviluppo di un territorio in funzione della risorsa turismo itinerante e la realizzazione (o l ottimizzazione) graduale di un PROGETTO DI ACCOGLIENZA, superando l estemporaneità di scelte singole o parziali, che necessariamente non portano alla piena valorizzazione delle grandi potenzialità della risorsa stessa. Ogni territorio va poi analizzato nelle sue specificità e caratteristiche per costruire, assieme a chi lo governa e a chi ci vive ed opera, un PROGETTO su misura. L Associazione PROMOCAMP è in grado di offrire attraverso i suoi imprenditori associati, che rappresentano l intera filiera produttiva e di servizio di tale turismo, il supporto e la propria collaborazione alle amministrazioni, alle organizzazioni turistiche ed ambientaliste interessate, oltre ai privati, che intendono adoperarsi per lo sviluppo turistico delle loro zone, con un sostegno tecnico-progettuale (anche ai loro tecnici di fiducia) e con la messa a disposizione di proposte imprenditoriali di qualità (anche con formule a basso costo) per la realizzazione delle strutture ricettive del turismo all aria aperta e per i servizi necessari per il turismo itinerante: una collaborazione che va dalla A alla Z, dalla programmazione alla progettazione territoriale e delle singole strutture e relativa realizzazione, agli impianti igienico-sanitari per le acque di scarico, alla regolamentazione, all informazione turistica ed alla promozione in rete, ecc ). Il recentissimo Protocollo firmato a Rimini (il 19 settembre 2008) tra Promocamp e Legambiente Turismo e la sua Associazione Piccola Grande Italia (oltre Comuni associati) sul turismo itinerante, consente inoltre di poter riconoscere tali strutture ricettive con l Ecolabel Legambiente Turismo e le località accoglienti come Piccola Grande Italia/Voler bene all Italia, avvalendosi dei loghi, della rete e del circuito nazionale ed internazionale delle due importanti ed influenti organizzazioni. Ravenna, settembre 2008 PROMOCAMP Associazione di imprenditori ed operatori del turismo all aria aperta Segreteria: Viale Randi, Ravenna Tel Cell info@promocamp.com -

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