La città è di tutti. Urbanistico Generale
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- Giordano Mariotti
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1 Il Piano La città è di tutti. Urbanistico Generale L obiettivo prioritario del Piano è garantire la crescita di una qualità della vita diffusa, investendo sullo spazio pubblico e rispondendo ai bisogni di chi vive, abita, investe, lavora a Lecce.
2 Il passato: Se Lecce non ha ancora un Pug è per l incapacità delle amministrazioni Sedici anni, un milione di euro e un piano (ancora) da costruire precedenti di definire una sintesi chiara di quale assetto dovrà avere la città nei prossimi anni. Tra il 2003 e il 2017 il Comune di Lecce ha coinvolto due università, ha accumulato studi e ricerche, speso risorse per oltre 1 milione di euro, senza mettere a fuoco in modo consapevole il passato e il futuro della città.
3 Il presente: In diciotto mesi di governo Abbiamo colmato le carenze conoscitive con gli studi geologici. Ottenuto un co-finanziamento per completare il Piano. Integrato il Dpp dell amministrazione precedente. Avviato progetti di rigenerazione delle marine. Portato avanti il Piano delle Coste.
4 Il futuro: Un PUG condiviso con la città Il Pug è un percorso di crescita collettiva della città. Per completarlo saranno attivati un programma di coinvolgimento della cittadinanza in ogni quartiere e un bando pubblico per l assegnazione dell incarico di chiusura del Piano. Perché tutti devono sentirsi coinvolti e misurarsi con questa sfida.
5 Gli obiettivi del Piano Lecce coesa con l hinterland e al suo interno, tra i quartieri. Lecce è il cuore di un territorio di 200mila abitanti: servono servizi condivisi e accessi semplificati all area urbana. In città bisogna eliminare le barriere urbanistiche tra i quartieri. Le persone al centro dello spazio pubblico. Piazze, strade e parcheggi, percorsi e fermate del bus, parchi, giardini pubblici, infrastrutture primarie e attrezzature collettive saranno l ossatura portante che disegna la città.
6 Le sfide del Piano Centro Storico: il Pug favorirà i cambi di destinazione d uso e i processi di rigenerazione degli immobili, rispettando le tutele e salvaguardando la presenza di più funzioni: residenza, cultura, commercio, accoglienza turistica e attrezzature. Garantirà vitalità ai piani terra di vicoli e piazze, favorendo una offerta diversificata. Garantirà ai commercianti che oggi vivono nell incertezza della natura della propria licenza una possibilità di riconversione, nel rispetto degli standard igienici ed urbanistici.
7 Le sfide del Piano Marine e Piano Coste: valorizzare i 6 siti naturalistici di interesse comunitario e i beni ambientali e culturali della costa, per restituire bellezza e sicurezza idrogeomorfologica. Garantirà usi diversificati: balneari, naturalistici, sportivi e culturali. Investire sulla natura, eliminare immobili fatiscenti, creare servizi, percorsi e parcheggi. Il Pug definirà un sistema di approdi tra Frigole e San Cataldo e riconvertirà le aree edificate a ridosso delle dune per creare nuovi servizi turistici: stabilimenti balneari con più spazio verso il mare, chioschi e ristorazione, sport e campeggi.
8 Le sfide del Piano Una nuova porta della città: l ingresso da Brindisi. Abbiamo un nuovo prezioso biglietto da visita per chi arriva a Lecce. Il Piano dovrà migliorare il sistema viario, prevedere nuovi parcheggi di interscambio, percorsi ciclabili e bus, garantire la visuale delle Mura della città. Riqualificare il Quartiere Ferrovia. Dopo il ribaltamento della stazione occorrerà ripensare un altro nuovo quartiere di ingresso alla città: edifici e spazi vuoti negli isolati che costeggiano la ferrovia e le vie Don Bosco e di Ussano.
9 Le sfide del Piano Nuova vita per Manifatture ed edifici industriali a San Pio e Borgo Pace. Edifici industriali dismessi, ex fabbriche, manifatture dovranno trovare nuove funzioni e nuovi assetti, con progetti di trasformazione e nuove funzioni da definire con il Pug, per dare nuova centralità a Borgo Pace e rivitalizzare il quartiere San Pio.
10 Le sfide del Piano Un area grandi eventi. Per rispondere alla domanda di grandi eventi musicali, che oggi gravano sul centro città per assenza di adeguati spazi attrezzati; per intercettare il filone del turismo congressuale; per dotarsi di un spazio fieristico adeguato alternativo a quello situato oggi a Piazza Palio.
11 Le strategie Rigenerare la città. Lecce non si trasforma più per espansione, consumando ancora suolo e risorse, si modifica rigenerando se stessa, riconvertendo gli edifici e le aree che hanno perso la loro funzione originaria e sono in abbandono in attesa di nuova vita.
12 Le strategie Rendere la città più attrattiva per famiglie giovani, sostenibile per single, famiglie mono genitoriali, studenti e anziani. Il Pug può farlo incentivando la rigenerazione degli edifici in edilizia residenziale sociale mista a residenza tradizionale.
13 Le strategie Il Documento strategico del Commercio servirà a investire sul rilancio del piccolo commercio essendo stato saturato lo spazio della grande e media distribuzione. Il commercio sarà un elemento di rigenerazione dei quartieri, favorendo il ripopolamento di quartieri oggi svuotate di attività.
14 Le strategie Promuovere la qualità dell architettura. Nelle regole del nuovo Pug sarà favorita la pratica dei concorsi di progettazione per innalzare la qualità dell architettura, lo spazio pubblico e il paesaggio. In applicazione alla legge regionale 14/2008 il Piano dovrà garantire incentivi sugli oneri per i privati che nei progetti di trasformazione intendono avvalersi della procedura del concorso di progettazione.
15 La città è di tutti.
DUE NUOVE CITTÀ DI BOLOGNA DA COSTRUIRE IN EMILIA-ROMAGNA
10% utilizzo urbano di suolo (2.280 km 2 ) 23% dispersione urbanistica (Insediamenti situati al di fuori di contesti urbani) Previsti 250 km 2 di espansione urbanistica DUE NUOVE CITTÀ DI BOLOGNA DA COSTRUIRE
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