DELIBERAZIONE N. 9/13 DEL

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1 Oggetto: L.R. n. 10/2006, art. 8, comma 1. Schemi-tipo di contratto per la regolamentazione dei rapporti tra le Aziende sanitarie locali e gli erogatori privati per l'assistenza a persone con disturbo mentale, per le prestazioni socio-sanitarie sanitarie a favore dei malati di AIDS e patologie correlate e per le dipendenze da sostanze d'abuso. Modifica della Delib.G.R. n. 35/23 del "Adeguamento delle rette per le prestazioni sanitarie e sociosanitarie dei d servizi residenziali e semiresidenziali per il trattamento delle dipendenze patologiche" L Assessore dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale ricorda che ai sensi del comma 1, art. 8, della legge regionale , n. 10 Tutela della salute e riordino del servizio sanitario della Sardegna. Abrogazione della legge regionale 26 gennaio 1995, n. 5, le ASL definiscono gli accordi con le strutture pubbliche ed equiparate e stipulano contratti con quelle private e con i professionisti accreditati, tenuto conto dei piani annuali preventivi e nell'ambito dei livelli di spesa stabiliti dalla programmazione regionale, assicurando trasparenza, informazione e correttezza dei procedimenti decisionali. La Giunta regionale definisce appositi indirizzi per la formulazione dei programmi di attività delle strutture interessate alla stipula di accordi e contratti e predispone uno schema-tipo degli stessi. L Assessore ricorda, inoltre, che con la deliberazione n. 31/14 del sono stati definiti gli schemi-tipo di contratto attualmente vigenti, ad eccezione degli schemi-tipo riveduti con la deliberazione n. 37/12 del L.R. n. 10/2006, art. 8, comma 1. Approvazione degli schemi-tipo di contratto per l'acquisizione di prestazioni di assistenza riabilitativa globale sanitaria e socio sanitaria, di assistenza residenziale territoriale, CDI e di assistenza alle persone con disturbo mentale. Modifica alla Delib.G.R. n. 31/14 del e annullamento Delib.G.R. n. 31/26 del L Assessore riferisce che, a seguito dell intenso confronto con i Servizi per le Dipendenze (SerD) della Sardegna ed il Coordinamento delle comunità operanti in Sardegna per il recupero dei tossicodipendenti e per i minori in difficoltà (CCS), è emersa la necessità di intervenire su molteplici aspetti del sistema di prevenzione, cura ed assistenza ai pazienti affetti da dipendenze patologiche. A riguardo, si intende pervenire entro un anno ad un analisi dettagliata sulla situazione delle dipendenze patologiche in Sardegna ed alla proposta di una revisione organica del sistema, 1/7

2 da sottoporre all esame della competente Commissione consiliare. Nell immediato, l evoluzione e la complessità intrinseca delle tematiche in esame e dei rapporti tra le strutture pubbliche e quelle private, nonché l implementazione del nuovo sistema informatizzato di rilevazione delle prestazioni erogate, rende necessario prevedere uno schema-tipo di contratto che introduca nuovi meccanismi operativi ed obbligazioni delle parti e definisca le relative sanzioni in caso di inadempimento. L Assessore riferisce che una prima analisi delle criticità emergenti è stata svolta a partire dalle esigenze dei pazienti così come evidenziate dai SerD e dal CCS. Sono state acquisite altresì le stime, a cura delle ASL, del fabbisogno assistenziale per il triennio Dagli incontri con i SerD ed il CCS è emersa la necessità di ampliare e differenziare l offerta di assistenza nelle strutture dedicate, in particolare, ai servizi residenziali per persone dipendenti da alcol, ai servizi residenziali per minori o giovani adulti dipendenti da sostanze d'abuso, ai servizi residenziali riabilitativi per minori o giovani adulti dipendenti ad sostanze d'abuso con patologie psichiatriche, ai servizi residenziali per dipendenze da cocaina e, ancorché in misura quantitativamente inferiore, ai servizi residenziali per madri tossicodipendenti in gravidanza e/o con bambino. Allo stesso tempo è stata rilevata una maggiore presenza, rispetto alle previsioni dei SerD per il triennio , di posti letto in servizi residenziali pedagogico-riabilitativi. Dal confronto sono emerse, inoltre, alcune esigenze di carattere amministrativo volte al miglioramento del sistema sia per quanto riguarda le attività svolte dai SerD che per quanto attiene l offerta del privato sociale operante in Sardegna. Ad esempio, è necessario sviluppare la rilevazione informatizzata delle anagrafiche e dei percorsi assistenziali dei pazienti in modo da consentire un monitoraggio in tempo reale delle attività e delle prestazioni erogate. L Assessore ricorda che con la Delib.G.R. n. 41/17 del Individuazione della ASL n. 7 di Carbonia quale Centro operativo per l'attivazione del Sistema Informativo Regionale, la realizzazione dei progetti SIND-SUPPORT sulle dipendenze e il trasferimento della somma di euro , è stato avviato il percorso di informatizzazione dei SerD che consentirà, oltre all adempimento del debito informativo nazionale in materia, di disporre di informazioni analitiche in tempo reale, utili per la verifica ed il miglioramento continuo della qualità dei servizi offerti e dell economicità conseguita nell impiego delle risorse disponibili. È opportuno stabilire che il debito informativo delle strutture private è costituito da tutti i dati e le informazioni necessarie alle ASL, e alla Regione Sardegna, al fine di adempiere in maniera tempestiva e completa ai propri debiti informativi e per supportare efficacemente l attività di programmazione e di controllo. Tale debito informativo, per le strutture non operanti in Sardegna, e sino all implementazione della piattaforma mfp per le strutture operanti in Regione, è assolto mediante l invio mensile del relativo database alla ASL di riferimento mediante posta elettronica certificata (PEC). La mancata o parziale 2/7

3 comunicazione del debito informativo comporta una riduzione del 20% delle tariffe relative al periodo di riferimento della mancata o parziale comunicazione. L Assessore riferisce, inoltre, che dalla situazione della domanda e dell offerta di servizi delineatasi negli ultimi anni è possibile evidenziare una carenza di offerta sul territorio regionale che determina l invio dei pazienti in strutture della penisola. Atteso che in alcuni casi è giustificato l allontanamento del paziente dal contesto isolano, la disomogeneità del ricorso a strutture extra regionali mostra la necessità di maggiore dialogo e collaborazione tra i SerD e le comunità terapeutiche. Come indicano diverse esperienze regionali, è possibile ottenere notevoli incrementi della qualità dell assistenza erogata anche favorendo l incontro delle esigenze dei pazienti, dei loro familiari e dei SerD con l offerta presente sul territorio regionale, rappresentata in Sardegna dal CCS. Al fine di garantire che il dialogo ed il principio di collaborazione trovi applicazione in maniera omogenea su tutto il territorio regionale è opportuno istituzionalizzare il confronto dei SerD con le comunità terapeutiche dando indicazioni alle ASL affinché istituiscano, anche in assenza di strutture private operanti sul proprio territorio, la Commissione aziendale per le dipendenze (CADP). Tale Commissione deve essere composta dai rappresentanti delle strutture, pubbliche e private, operanti nel territorio della ASL, nell ambito delle dipendenze patologiche, e dalle strutture che erogano prestazioni per la ASL ancorché operanti nel territorio di un'altra Azienda sanitaria locale. La CADP ha il fine di garantire l analisi congiunta delle problematiche emergenti, e dei risultati prodotti nell attività di assistenza, evidenziando l adozione di regolamenti e/o procedure operative codificate; inoltre, deve garantire l invio trimestrale di un apposita relazione all Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale secondo le modalità ed i contenuti minimi indicati con successiva determinazione del direttore del servizio regionale competente. La Commissione può essere integrata, per l apporto di competenze specificatamente individuate, da altri soggetti operanti nell ambito delle dipendenze. L Assessore riferisce che l analisi delle suddette relazioni costituirà, insieme ai dati del nuovo flusso informativo ed alle informazioni prodotte dall Osservatorio regionale per le dipendenze patologiche, la base per l attività di monitoraggio della qualità dell assistenza erogata e per la verifica dell efficacia dei percorsi terapeutici ed il miglioramento continuo dei servizi offerti. Atteso che è opportuno, tra l altro, individuare modalità di condivisione dei contributi e delle valutazioni inerenti la riorganizzazione dell assistenza, e che è necessario prevedere lo sviluppo di nuove strutture e di nuove forme assistenziali oltre che procedere ad una progressiva riduzione dei posti letto non più indispensabili è istituita la Commissione regionale per le dipendenze patologiche (CRDP). Tale Commissione, composta da due rappresentanti dei SerD, due rappresentanti del CCS, dal responsabile dell Osservatorio epidemiologico regionale per le dipendenze patologiche e dal 3/7

4 direttore del servizio regionale responsabile delle dipendenze patologiche, definisce gli indicatori per la valutazione della qualità dell assistenza erogata e per la verifica dell efficacia dei percorsi terapeutici, analizza la capacità delle strutture regionali di rispondere al meglio alle mutevoli esigenze dei pazienti affetti da dipendenze patologiche per proporre soluzioni migliorative e/o innovative dei servizi, esamina le criticità emergenti nelle realtà locali e definisce linee guida e buone prassi per garantire il miglioramento continuo, l omogeneità nell assistenza e la comparabilità delle strutture, redige annualmente un rapporto sulla situazione delle dipendenze patologiche nella Regione Sardegna ed esprime una valutazione preventiva sull invio di pazienti in strutture extra regionali. La Commissione regionale può essere integrata, per l apporto di competenze specifiche, da ulteriori soggetti individuati con determinazione del direttore del servizio regionale competente in materia di dipendenze patologiche. Inoltre, l Assessore riferisce che al fine di migliorare la qualità e la tempestività delle informazioni amministrative e sanitarie a disposizione delle ASL, tenuto conto dell avvio del nuovo sistema informatizzato di acquisizione ed elaborazione dei dati, fermo restando il rispetto del tetto di spesa regionale, è necessario modificare lo schema-tipo di contratto inserendo nuovi obblighi per le parti. A riguardo, l introduzione di deleghe di committenza opportunamente disciplinate e monitorate, anche mediante le CADP e la CRDP, può rafforzare il rapporto tra i SerD e le comunità terapeutiche; infatti, negli ultime anni si è prodotta una moltitudine di accordi contrattuali in ragione del fatto che ogni ASL ha dovuto stipulare un contratto con ogni comunità terapeutica in base alle proprie previsioni di fabbisogno assistenziale. L Assessore riferisce, inoltre, che le comunità terapeutiche ed, in parte, anche i SerD hanno valutato positivamente la possibilità di reintroduzione delle deleghe di committenza purché si consenta ai SerD, mantenendo fermo il tetto di spesa aziendale, di riprogrammare le giornate previste sulla base di quelle effettivamente acquistate nel primo semestre di attività. A tal fine, lo schema tipo di contratto, allegato alla presente deliberazione, prevede che ogni ASL stipuli direttamente accordi esclusivamente con le strutture private presenti sul proprio territorio, avendo preventivamente acquisito dalle altre ASL regionali le stime sul loro fabbisogno. Il contratto, che stabilisce il numero massimo ed il costo delle giornate di assistenza acquistabili presso ogni struttura privata, e costituisce una previsione delle giornate di assistenza necessarie alle ASL, si perfeziona tramite l invio di una comunicazione formale (PEC), che la ASL responsabile del paziente invia alla comunità, contenente la specifica richiesta d inserimento ed il piano individuale di trattamento del paziente. Fermo restando il tetto di spesa per singola ASL e tenuto conto delle difficoltà indicate dai SerD nello stimare in maniera analitica il fabbisogno di giornate da acquisire presso le singole strutture si è accolta la proposta di prevedere la possibilità di riprogrammare gli accordi con ogni struttura, nell ipotesi di accordo di tutte le parti 4/7

5 coinvolte, sulla base dei dati del primo semestre di attività. Quindi, fermo restando il tetto di spesa, dopo il primo semestre di ogni anno le ASL, mediante opportuna integrazione al contratto, possono stornare le giornate previste in eccesso per alcune tipologie di assistenza ed incrementare quelle che, a seguito del monitoraggio semestrale, risultano necessarie. L Assessore, inoltre, sottolinea che al fine di tenere conto della pluralità di esigenze emerse e dei vincoli di natura normativa ed economica esistenti è necessario intervenire in maniera sistematica su più tematiche con provvedimenti articolati come di seguito. Innanzitutto, con la presente deliberazione si provvede ad individuare nel confronto continuo tra SerD e comunità terapeutiche un momento fondamentale per il miglioramento dei servizi mediante le CADP, ad istituire la CRDP, ad approvare un nuovo schema-tipo di contratto e le nuove tariffe per l acquisizione di prestazioni di assistenza alle persone dipendenti da sostanze d abuso. L Assessore riferisce che, con ulteriori deliberazioni, si provvederà a definire i tetti di spesa, per singola ASL, destinati all acquisizione da privati di prestazioni di assistenza, per il triennio , alle persone dipendenti da sostanze d abuso, alla revisione dei requisiti di accreditamento delle strutture e delle relative tariffe tenuto conto delle indicazioni della Commissione regionale per le dipendenze patologiche, oltreché dei requisiti di accreditamento e delle relative tariffe per le nuove tipologie di struttura al fine di integrare l offerta esistente in Sardegna. Infatti, dal confronto con i SerD ed il CCS è emersa la necessità di qualificare maggiormente le strutture residenziali prevedendo, in alcuni casi, l incremento del numero di ore di operatori specialistici dedicati ed, in altri casi, la riduzione delle ore per figure professionali non richieste dalle caratteristiche dell assistenza prevista e dalla tipologia di utenza. L incremento di costi derivante dall istituzione di nuove strutture residenziali nel territorio regionale potrà essere compensato dalla riduzione degli invii in strutture extraregionali e dalla parziale riconversione dei posti letto esistenti. Inoltre, sulla base delle osservazioni dei SerD e del CSS, sono state individuate alcune nuove tipologie di strutture e servizi che verranno assoggettati all esame della CRDP anche al fine di specificare e coordinare i soggetti competenti per gli interventi di natura sanitaria, socio-sanitaria e sociale. Si tratta di: a) Gruppo appartamento per minori e/o giovani adulti dipendenti da sostanze d abuso anche con patologie psichiatriche volti a garantire l assistenza a pazienti di età compresa tra 15 e 21 anni in un contesto maggiormente idoneo a tutelarne la fragilità rispetto alla convivenza in strutture aperte agli adulti; b) Gruppo appartamento per donne tossicodipendenti in gravidanza e/o con bambino volto a garantire l assistenza specifica per la tutela della salute della madre e del bambino in un contesto dedicato. Insieme a quelle eventualmente proposte dai componenti della CRDP, le nuove strutture residenziali consentiranno di assistere un numero sempre maggiore di pazienti sul territorio Sardo. 5/7

6 L Assessore ricorda, inoltre, che con la Delib.G.R. n. 35/23 del sono state adeguate le rette per le prestazioni sanitarie e sociosanitarie dei servizi residenziali e semiresidenziali per il trattamento delle dipendenze patologiche e riferisce che, nel confronto avviato nel 2012, il CCS ha presentato una propria proposta di revisione dei requisiti di accreditamento e delle tariffe basata su una comparazione con i valori medi nazionali delle dotazioni di personale e delle tariffe. Tuttavia, per le ragioni esposte in precedenza si ritiene opportuno che, per la revisione dei requisiti di accreditamento delle strutture e la coerente ridefinizione delle tariffe, si debba acquisire l analisi ed il parere preventivo della CRDP. L Assessore riferisce che, comunque, è stato possibile condividere con il CCS la decisione di adottare le tariffe previste in diminuzione, così come indicate nella proposta del CCS, rinviando la valutazione sulle tariffe proposte in aumento e sull adeguamento dei requisiti di accreditamento alla preventiva valutazione della Commissione regionale per le dipendenze patologiche. Questa scelta permetterà di incrementare dal 2013, a parità di costi per il Servizio Sanitario Regionale, il numero di prestazioni rese ai cittadini e di garantire la partecipazione dei SerD e dell Osservatorio epidemiologico regionale per le dipendenze patologiche alla ridefinizione dell intero sistema di assistenza. L Assessore evidenzia inoltre che, contestualmente al completamento dell offerta di assistenza residenziale e semiresidenziale, è necessario ampliare l offerta di prestazioni nell ambito del reinserimento sociale e lavorativo dei pazienti. A tal fine la Commissione regionale per le dipendenze patologiche costituisce la sede opportuna per la realizzazione di un lavoro congiunto e per l elaborazione condivisa di percorsi in grado di rispondere al meglio alle esigenze dei pazienti e delle loro famiglie. La Giunta regionale, udita e condivisa la proposta dell Assessore dell Igiene e Sanità e dell Assistenza sociale, visto il parere favorevole di legittimità espresso dal Direttore generale della Sanità DELIBERA di approvare, per il triennio , il nuovo schema-tipo di contratto per l acquisizione di prestazioni di assistenza alle persone dipendenti da sostanze di abuso, come da allegato n. 1; di approvare la revisione delle tariffe, con decorrenza , per l acquisizione di prestazioni di assistenza alle persone dipendenti da sostanze di abuso, come da allegato n. 2; di approvare che le ASL, nella regolamentazione dei rapporti con gli erogatori privati per l assistenza a persone con disturbo mentale, e per le prestazioni socio-sanitarie a favore dei 6/7

7 malati di AIDS e patologie correlate proseguano con l adozione degli schemi-tipo di contratti in essere; di istituire presso l Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale la Commissione regionale per le dipendenze patologiche (CRDP) con le caratteristiche e finalità indicate in premessa; di incaricare le ASL dell istituzione dalle Commissioni aziendali per le dipendenze patologiche (CADP) con le caratteristiche e finalità indicate in premessa. Il Direttore Generale Gabriella Massidda Il Vicepresidente Simona De Francisci 7/7

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