LETTERA DEL PRESIDENTE

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1 BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2014

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3 BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2014

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5 LETTERA DEL PRESIDENTE 5 Fare impresa in Italia è difficile, molto difficile; ma essere un impresa italiana è un onore, un grande onore. Solo qui convivono bellezza, voglia di fare, storia, cultura, estro ed inventiva. Questa è la Dani: un impresa manifatturiera italiana, una conceria che produce pelli finite per tutte le destinazioni d uso. Prendiamo un sottoprodotto dell industria alimentare e lo trasformiamo in un prodotto bellissimo, nobile. La pelle è un materiale inimitabile, unico nel parlare ai sensi e, contemporaneamente, soddisfare i più stringenti requisiti tecnici. È un compendio di manualità artigianale e tecnologia industriale, dove è ancora cruciale il contributo di ogni lavoratore alla riuscita di ogni singolo pezzo. Siamo partiti dal sottoscala di casa nei primi anni 50 e siamo diventati una multinazionale tascabile : più di 200 milioni euro di fatturato distribuiti in più di 60 nazioni, con sedi commerciali negli Stati Uniti ed in Cina. Siamo anche un crogiolo di etnie. Delle 650 persone che lavorano negli stabilimenti di Arzignano, oltre la metà è di origine straniera. Sono più di 20 i paesi di provenienza di questi lavoratori. Senza dimenticare i reparti di taglio e cucito in Tunisia e Slovenia.Operiamo in un contesto socio-economico ed istituzionale contraddistinto da complessità e mutevolezza degli scenari, molteplicità di attori ed interlocutori rilevanti, rapidità nei tempi di azione e reazione, filiere transnazionali sempre più articolate. Questo è il quadro con cui ci confrontiamo quotidianamente: l incertezza è sovrana e prendere decisioni è sempre più complicato e rischioso. Abbiamo quindi bisogno di introdurre al nostro interno strumenti di gestione e comunicazione che ci aiutino a cogliere ed interpretare la realtà, ad indirizzare le nostre scelte strategiche ed operative, a spiegarle ai nostri stakeholder. Da una pluralità di prospettive: economica, sociale ed ambientale. Questi sono gli obiettivi che Dani si pone redigendo il suo primo bilancio di sostenibilità. Disporre di uno strumento capace di: fornire informazioni strutturate che siano di ausilio alle scelte aziendali permettere al personale di conoscere i valori e gli obiettivi dell organizzazione fornire informazioni attendibili sull organizzazione e favorire il dialogo tra la Dani ed i suoi stakeholder. Il bilancio rappresenta anche lo strumento attraverso cui ci impegniamo formalmente nei confronti dei nostri stakeholder. Al termine, in una apposita sezione, sono tratteggiati i progetti di miglioramento che porteremo avanti nel triennio successivo, con l impegno di rendere conto ogni anno del loro stato di avanzamento e dei risultati raggiunti. Tra gli stakeholder non possiamo dimenticare le generazioni future, quelle che si troveranno a vivere e lavorare in questi territori nei decenni futuri. È facile dimenticarle, la quotidianità ci induce a concentrarci sull oggi, a perdere di vista prospettive temporali di ampio respiro. Questo bilancio è rivolto anche a loro. Un richiamo a non appiattirci sul presente, a non dimenticare l idea di futuro nel nostro agire quotidiano. Cavaliere del Lavoro Giancarlo Dani Presidente e Amministratore Delegato Dani S.p.A.

6 6 Metodologia di rendicontazione La prima edizione del bilancio di sostenibilità di Dani S.p.A. è stata predisposta seguendo le linee guida Sustainability Reporting Guidelines predisposte dal Global Reporting Initiative (GRI), costituite da principi per individuare il contenuto del report e garantire la qualità delle informazioni fornite. Secondo il GRI, il reporting di sostenibilità consiste nella misurazione, comunicazione e assunzione di responsabilità (accountability) nei confronti di stakeholder 1 sia interni sia esterni, in relazione alla performance dell organizzazione rispetto all obiettivo dello sviluppo sostenibile. Sono state, inoltre, utilizzate le linee guida di redazione del Bilancio Sociale elaborate dal Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale (G.B.S.) e l AccountAbility 1000, standard di processo predisposto dall ISEA (Institute of Social and Ethical Accountability) che rivolge particolare attenzione all ascolto e al dialogo con gli stakeholder. Per realizzare il bilancio di sostenibilità di Dani è stato attuato un processo interno di coinvolgimento delle diverse aree organizzative. Le informazioni e i dati derivano in parte da documenti interni, in parte da fonti esterne e sono stati rilevati utilizzando i processi aziendali esistenti: il sistema di rendicontazione è stato strutturato attraverso l utilizzo di apposite schede di rilevazione indirizzate alle specifiche Aree e si riferisce agli aspetti delle linee guida GRI maggiormente significativi a livello economico, ambientale e sociale (si veda l analisi di materialità riportata a pag. 34). Dani S.p.A. è la denominazione assunta dalla nuova realtà nata dalla fusione per incorporazione della società Gruppo Dani S.p.A. all interno di Dani Automotive S.p.A. avvenuta a fine 2013 (atto notarile del 16 dicembre 2013): il perimetro e la periodicità di rendicontazione del 1 portatore di interesse: individuo o gruppo che ha un interesse in qualunque delle decisioni o attività di un organizzazione BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2014

7 METODOLOGIA DI RENDICONTAZIONE 7 presente bilancio di sostenibilità coincidono con quello del bilancio consolidato di Dani S.p.A. chiuso al 31 dicembre 2014, salvo specifiche deroghe appositamente segnalate. Si precisa che Dani è presente anche a livello internazionale con una filiale commerciale negli Stati Uniti, un ufficio di rappresentanza ed uno showroom in Cina, uno stabilimento in Tunisia e uno in Slovenia (tutte società dotate di personalità giuridica propria): il bilancio di sostenibilità fa riferimento solamente alle realtà italiane (Dani S.p.A.). Dani S.p.A. ha sviluppato e consolidato un processo di rendicontazione e un numero di indicatori tale da applicare il livello core dello standard: si veda la tavola di correlazione ai contenuti GRI-G4 a pag Il bilancio di sostenibilità non è stato oggetto di verifica da un soggetto terzo con caratteristiche di professionalità e indipendenza. CONTATTI E INDIRIZZI Dani S.p.A. Z.I. Via Della Concia, Arzignano (VI) - ITALY Tel Per maggiori informazioni contattare: sustainability@gruppodani.it I commenti e i suggerimenti saranno particolarmente graditi. Si ringrazia tutto il Gruppo di Lavoro interno e il personale coinvolto che hanno permesso lo sviluppo e la realizzazione del Bilancio di Sostenibilità 2014.

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9 INDICE 9 Indice INTRODUZIONE Lettera del Presidente 5 Metodologia di Rendicontazione 6 IDENTITÀ Profilo aziendale e storia 11 Missione, principi e valori 15 Codice Etico Aziendale 16 Contesto di riferimento 17 Governance e organizzazione 19 Il nostro ciclo produttivo 24 Sistema delle certificazioni 29 Ascolto, dialogo e coinvolgimento deglistakeholder 31 SOSTENIBILITÀ SOCIALE Persone 39 Clienti, prodotti e mercato 63 Ricerca e Innovazione 83 Territorio e cittadinanza d Impresa 93 Premi e riconoscimenti a DANI S.p.A. 105 SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE La gestione ambientale e le certificazioni di DANI 111 Materie prime, materiali e prodotti 115 Energia 118 Emissioni 121 Gestione delle risosrse idriche 127 Gestione dei rifiuti e dei sottoprodotti 130 SOSTENIBILITÀ ECONOMICA Fornitori e partner economici 135 Performance economica 145 Valore aggiunto generato e distribuito 148 OBIETTIVI FUTURI 154 TABELLA DI CORRELAZIONE GRI-G4 155

10 IDEN TITÀ

11 IDENTITÀ 11 Profilo aziendale e storia Dani Spa è localizzata ad Arzignano (Vicenza), il principale polo conciario nel mondo. L azienda produce pelli per tutte le destinazioni merceologiche: automotive, arredamento, information technology, calzatura, pelletteria e abbigliamento. Alla manifattura conciaria si affiancano i servizi di taglio e taglio-cucito delle pelli, principalmente per il settore automotive. Dani è oggi una manifattura industriale che occupa quasi 900 persone e realizza un fatturato di oltre 200 milioni di euro, di cui circa l 80% destinato all export. I mercati serviti sono così articolati: 45% interni auto, 23% Information technology, 18% arredamento, 14% calzatura e pelletteria. Alle tre sedi produttive italiane, in cui lavorano oltre 650 persone, si aggiungono due partner commerciali esteri, negli Stati Uniti e ad Hong Kong, un ufficio di rappresentanza in Cina, uno stabilimento per il servizio taglio in Tunisia ed uno per il servizio taglio e cucito in Slovenia. Dani Spa è articolata in due divisioni: Automotive Home Style & Fashion. La divisione Automotive lavora con le più affermate e prestigiose case automobilistiche del mondo. Per queste produce pelli pieno fiore e croste, sia intere che tagliate, destinate a diversi impieghi: volanti, sedili, pannelli, cuffie per pomelli, leve del cambio, cruscotti, poggiatesta e braccioli, soddisfacendo i più elevati standard del settore.

12 12 La divisione Home Style & Fashion offre un ampia varietà di articoli e colori con pregiate pelli anilina, nabuk e pigmentati. Per la casa si spazia dall imbottito classico e moderno ai complementi d arredo. Per la calzatura si va da pelli ad alto contenuto tecnico destinate alle scarpe da montagna, da moto e militari a pelli ad alto contenuto moda per le grandi marche del settore. Ampio anche il ventaglio di scelta nella pelletteria dove, alle pelli bovine, si affianca il settore di nicchia del pellame di cervo, peculiare per morbidezza ed elasticità La nostra storia Un bottale di piccole dimensioni, senza motore, posto dietro il giardino di casa e fatto girare a mano da Angelo Dani insieme con i sei figli maschi: nasce così quella che oggi è la Dani S.p.A.. L anno di fondazione è il 1950, quando Angelo Dani costruisce a mano il suo primo bottale per la lavorazione della pelle. La passione e la dedizione del proprietario assicurano una crescita costante che permette, nel 1961, di spostare l attività dal centro di Arzignano alla sua estrema periferia, in uno stabile di dimensioni consone alla realtà industriale che andava costituendosi. Nel 1970 l azienda passa nelle mani dei figli, modificando la propria ragione in Conceria F.lli Dani Snc. Abbiamo lavorato come muli dice Giancarlo Dani, il più giovane dei sei fratelli ed attuale Amministratore Delegato, facevamo gli impiegati, gli sceglitori, i tecnici e gli scaricatori dei camion. La crescita costante di esperienza e conoscenze si approfondiscono negli anni anche grazie all ingresso in azienda dei primi diplomati presso l Istituto Tecnico ad indirizzo conciario di Arzignano. BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2014

13 IDENTITÀ 13 I primi anni Ottanta sono cruciali: l azienda si trasferisce nella nascente zona industriale di Arzignano, uno dei primi esempi in Italia di aree industriali attrezzate. Sempre in quegli anni la Pubblica Amministrazione locale costruisce il primo impianto consortile per la depurazione delle acque reflue conciarie. L azienda supera la grave crisi che investe il settore conciario nella seconda metà del decennio e, a partire dal 1990, avvia una graduale crescita della capacità produttiva attraverso l acquisizione di due stabilimenti produttivi localizzati all interno della zona industriale: le concerie D.M.G. (1993) e D.M.T. (1995). Sempre di quel periodo (1997) l ottenimento della prima certificazione del proprio sistema di gestione per la qualità secondo la norma ISO Il nuovo millennio vede l avvio di un processo di internazionalizzazione che porta alla costituzione, nel 2004, di due filiali commerciali. Una negli Stati Uniti, in New Jersey e l altra in Cina, a Guangzhou. I cambiamenti sono ormai all ordine del giorno. Nel 2007 l azienda diventa Gruppo Dani S.p.A.. Nel 2009 la più importante diversificazione produttiva: con l acquisizione di Leather GBR l entrata nel settore automotive-primo equipaggiamento. Alla storica produzione per i settori arredamento, calzatura e pelletteria, si affianca quella delle pelli per le principali case automobilistiche mondiali. Nel 2012 Leather GBR diventa Dani Automotive S.p.A.. Nel 2011 i primi risultati della strategia orientata all innovazione ed all ambiente avviata negli anni precedenti. Gruppo Dani S.p.A. è la prima conceria al mondo ad ottenere la certificazione Carbon Footprint of Product e, sempre nel 2011, Giancarlo Dani riceve dalle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il Premio dei Premi per l Innovazione, prestigioso riconoscimento nato per premiare le organizzazioni italiane che si siano contraddistinte nella diffusione della cultura dell innovazione.

14 14 Si arriva ai giorni nostri. Nel 2013 nasce Dani S.p.A., frutto della fusione tra Gruppo Dani S.p.A. e Dani Automotive S.p.A.. L attuale azienda si articola in due divisioni: Dani Automotive, per la produzione di pelli e set tagliati per il settore automotive. Dani Home Style & Fashion per la produzione di pelli per arredamento, calzatura e pelletteria. Il 2014 è un anno di consolidamento che vede comunque: l apertura di Dani Asia, uno showroom con sede ad Hong kong l acquisizione di uno stabilimento in Slovenia, Dani AFC, che effettua servizio di taglio e cucito delle pelli per il settore auto È inoltre da sottolineare la nomina a Cavaliere del Lavoro attribuita dal Presidente della Repubblica all amministratore delegato Giancarlo Dani. BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2014

15 IDENTITÀ 15 Missione, principi e valori Interpretiamo i valori come elementi fondanti della nostra identità: quotidianamente accompagnano le nostre scelte strategiche, ponendo al vertice il rispetto della persona. Valori La nostra attività aziendale si basa sui principi dell imprenditorialità e dell intraprendenza, così come nella costante ricerca e sviluppo di soluzioni e prodotti innovativi di massima qualità nel rispetto della sostenibilità ambientale. I nostri Valori si fondano sull etica dei rapporti con i nostri collaboratori, i clienti, fornitori e con il contesto sociale del nostro territorio. Missione La nostra Missione è: fornire ai nostri clienti prodotti in pelle di massima qualità con un elevato grado di valore aggiunto, al miglior rapporto qualità/prezzo, con il minimo impatto ambientale, ottenendo la loro soddisfazione così come il miglior risultato per i nostri azionisti, lo sviluppo dei nostri collaboratori e dei nostri fornitori. Visione Dani deve posizionarsi tra le prime dieci aziende leader del settore entro i prossimi due anni e tra le prime cinque entro i prossimi cinque anni assumendo la leadership per la ricerca d innovazione nell ambito della sostenibilità ambientale. Questi valori e principi sono ripresi dal codice etico aziendale.

16 16 Codice Etico Aziendale Dani è sempre stata impegnata nel miglioramento, dal punto di vista etico, delle relazioni lavorative con clienti, collaboratori, partner, fornitori, istituzioni e competitor. Questo valore è formalizzato nel Codice Etico che costituisce un riferimento per tutti i soggetti che collaborano con l azienda, ed in primo luogo per chi è chiamato a governarla. Il Codice Etico è la Carta Costituzionale dell impresa, il compendio di diritti e doveri morali volti a rendere comuni e diffusi i valori in cui Dani si riconosce e attraverso i quali crea fiducia verso l esterno. Legalità Efficienza e qualità Riservatezza Legalità Responsabilità Tutela dell individuo Efficienza e qualità Onestà Riservatezza Tutela dell ambiente Trasparenza Onestà Lealtà e integrità aziendale Tutela dell ambiente Lealtà e integrità aziendale CorrettezzaRiservatezza Legalità Responsabilità Onestà Efficienza e qualità Trasparenza Correttezza Trasparenza Responsabilità Lealtà e integrità aziendale Tutela dell individuo Tutela dell individuo Tutela dell ambiente Correttezza Dani ha come principio imprescindibile il rispetto di leggi e regolamenti vigenti in tutti i Paesi in cui opera e a tal fine le attività dei propri Collaboratori sono oggetto di opportuna vigilanza con le modalità indicate nel Codice Etico stesso. La vigilanza sull applicazione del Codice spetta all Organismo di Vigilanza, istituito e regolato dal Modello Organizzativo ai sensi del d.lgs. 231/01 (normativa nazionale) che opera controlli e monitora il rispetto in ossequio a quanto previsto dal Modello (vedi pag. 22). BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2014

17 IDENTITÀ 17 Contesto di riferimento Scenario economico 2 Nel 2014 l Italia ha confermato per l ennesimo anno il proprio primato economico nel settore conciario, sia in termini di qualità e valore della produzione (con una quota pari al 65% sul totale europeo e del 18% a livello mondiale) che sul piano dell internazionalizzazione (incidenza del 26% sull export globale di pelli finite). L industria è prevalentemente formata da piccole e media imprese ed a fine 2014 il loro numero è pari a unità (-1,2% sul 2013) che impiegano addetti (-0,1% sul 2013). La produzione conciaria nel 2014 è stata pari a 126 milioni di metri quadri e 32 mila tonnellate di cuoio da suola, per un valore complessivo di oltre 5,3 miliardi di euro. Le variazioni rispetto al 2013 offrono un quadro di sostanziale stabilità, con crescita in valore ma leggero calo di volume di produzione in metri quadri. Si è trattato di un altro anno con differenze tra tendenze in valore e volume, a causa dei continui aumenti dei prezzi della materia prima e delle conseguenti revisioni dei listini di vendita. Il settore conciario italiano si posiziona su segmenti sempre più alti, con prezzi medi più elevati a fronte di quantitativi di produzione minori, dal momento che il settore si sta consolidando su fasce di mercato più alte. Il valore della produzione è tornato ai livelli pre-crisi 2009, mentre i volumi si confermano sui bassi livelli di fine anni 70 e inizio anni 80 (nonché simili a quelli registrati nel 2009). Per il secondo anno di fila, la crescita delle vendite è equamente suddivisa tra mercati internazionali (export ufficiale ISTAT +1,6%) e mercato interno apparente (+1,2%). 2 Fonte: Unione Nazionale Industria Conciaria - Rapporto di sostenibilità 2015

18 18 Il Distretto conciario della Valle del Chiampo La Concia italiana è un tipico esempio di successo del modello distrettuale che caratterizza una parte rilevante dell economia manifatturiera nazionale. Oltre il 90% della produzione conciaria si concentra infatti all interno di comprensori produttivi, che nel corso degli anni hanno sviluppato le loro caratteristiche peculiari in termini di prodotto e processo. Dani opera ad Arzignano (VI), al centro del distretto conciario della valle del Chiampo, il più importante polo conciario per produzione e numero di addetti. La peculiarità di quest area conciaria è rappresentata, dal punto di vista industriale, dalla contemporanea presenza di imprese medio-piccole e grandi gruppi industriali all avanguardia nell automazione e standardizzazione delle fasi di processo. Sul piano produttivo la principale specializzazione sono le pelli bovine medio-grandi che vengono principalmente destinate ai clienti dell arredamento e degli interni auto, della calzatura e della pelletteria. All interno del distretto Dani è una delle più importanti e dinamiche realtà produttive, con un incidenza superiore al 7% sia in termini di fatturato che di occupati. I grafici che seguono illustrano in termini quantitativi il peso di Dani nel settore concia Veneto, dal punto di vista del numero degli addetti e del fatturato. N. Dipendenti Dani sul totale regionale Fatturato Dani sul totale regionale ,2% ,8% ,6% ,6% TOT. addetti settore Concia in Veneto Fatturato totale settore Concia in Veneto mln BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2014

19 IDENTITÀ 19 Governance e organizzazione Il capitale sociale è costituito da azioni ordinarie del valore di 50 cadauna; al 31 dicembre 2013, il capitale sociale sottoscritto e versato è pari a ed è ripartito tra DAFIN (90%), la finanziaria della famiglia Dani, ed altre partecipazioni minori Gli organi di governo di Dani S.p.A. sono l Assemblea degli Azionisti, il Consiglio di Amministrazione e l Amministratore Delegato. I principali organi di controllo sono il Collegio Sindacale e l Organismo di Vigilanza ai sensi del D. Lgs. 231/2001. Al 31 dicembre 2014, il Consiglio di Amministrazione è formato da cinque Amministratori, tutti esecutivi, e risulta così composto: Presidente e Amministratore Delegato Dani Giancarlo Consigliere Dani Andrea Consigliere Dani Silvana Consigliere Mecenero Roberto Consigliere Fumei Silvano

20 20 Il Collegio Sindacale, in carica dal 07 maggio 2014 è composto da: Presidente Eberle Cristiano Sindaco Dall'Agnola Mirko Sindaco Trivellin Giuliano Sindaco supplente Bomitali Ruggero Sindaco supplente Nizzaro Alberto La Società di Revisione è DELMAR AUDIT S.R.L. BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2014

21 IDENTITÀ 21 L assetto organizzativo Dani si configura come una struttura funzionale, graficamente rappresentata dall organigramma riportato di seguito Amministratore Delegato Cav. Giancarlo Dani Consiglio di Amministrazione Qualità Dr. Bruno Bazzoni Sicurezza e Ambiente Andrea Dani Organismo di Vigilanza Direttore Generale Valerio Mazzasette Voce del cliente Silvano Fumei Sostenibilità e Innovazione Dr. Guido Zilli Dir. Commerciale Silvano Fumei Dir. Tecnica R&S Dr. Mariano Mecenero Dir. Acquisti Valerio Mazzasette* Dir. Produzione Valerio Mazzasette* Dir. Ingegneria e Qualità Dr. Bruno Bazzoni Dir. Amministr. e Finanziaria Sergio Manfrin Dir. Risorse Umane Dr. Luigi Carlotto Aggiornamento luglio 2014 *Ad interim

22 22 Dani S.p.A. si è dotata di un modello di organizzazione, gestione e controllo volto alla realizzazione di un sistema strutturato ed organico di procedure e di attività di controllo, diretto a prevenire la commissione di reati. Dani S.p.A. intende affermare e diffondere, tramite l adozione del Modello, i principi di legalità, trasparenza e correttezza, ribadendo che nessun comportamento illecito può ritenersi consentito, anche qualora commesso nell interesse o a vantaggio dell impresa. In particolare, il Modello si propone di: sensibilizzare i soggetti che collaborano, a vario titolo, con Dani S.p.A. (dipendenti, consulenti, fornitori, ecc.), richiedendo loro di adottare comportamenti corretti e trasparenti nell ambito delle attività svolte nell interesse della società; trasmettere, a tutti coloro che operano per e con Dani S.p.A., la consapevolezza che l agire in violazione delle prescrizione del Modello può configurare ipotesi di illecito assoggettate a sanzioni penali ed amministrative per la Società; informare tutti coloro che operano per e con la Società che la violazione delle prescrizioni contenute nel Modello comporterà l applicazione di sanzioni ovvero la risoluzione del rapporto contrattuale; istituire e/o rafforzare controlli che consentano di prevenire o di reagire tempestivamente per impedire la commissione di illeciti. Il Modello si compone: del Codice Etico: documento che rappresenta un principio di autoregolamentazione della Società, stabilendo un insieme di diritti, doveri e responsabilità della stessa nei confronti degli stakeholders; di una Parte Generale: che definisce le regole di funzionamento del Modello di organizzazione e gestione, nonché i meccanismi di concreta attuazione dello stesso; BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2014

23 IDENTITÀ 23 di una Parte Speciale che riguarda: i reati previsti dal D.Lgs.231/2001; le attività suscettibili di configurare una responsabilità in capo all ente (c.d. attività sensibili); l Organigramma funzionale della Società; i protocolli di condotta per prevenire la commissione dei reati nell ambito delle attività sensibili; le procedure e le regole previste dai Sistemi di Gestione implementati; il sistema sanzionatorio in caso di violazione delle regole del Modello. Il Sistema dei controlli interni è costituito dall insieme delle regole e procedure attraverso le quali le singole funzioni concorrono al conseguimento degli obiettivi aziendali, quali: efficacia ed efficienza delle attività; rispetto di procedure e protocolli; conformità alla normativa vigente; affidabilità delle informazioni economico/finanziarie.

24 24 Il nostro ciclo produttivo l ciclo produttivo conciario si articola in una lunga serie di operazioni fisiche, meccaniche e chimiche che trasformano un sottoprodotto dell industria alimentare in un componente essenziale ed insostituibile di interni auto, salotti, borse e scarpe. Macro-fasi del processo produttivo conciario Da pelle grezza a pelle conciata 1. Operazioni preliminari Le pelli grezze, sia fresche che salate, in arrivo alla conceria sono controllate per verificarne qualità e stato di conservazione. Le pelli salate sono poi sottoposte a sbattimento meccanico in un bottale a rete per asportare il sale in superficie. BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2014

25 IDENTITÀ Operazioni chimiche di riviera Questa fase include una serie di operazioni chimiche successive effettuate nei bottali 3 di calcinaio: rinverdimento per reidratare le pelli grezze ed eliminare le impurità; depilazione per rimuovere il pelo; calcinaio per rilassare e rigonfiare le fibre delle pelli. 3. Operazioni meccaniche di riviera Le pelli calcinate, dette pelli in trippa, sono scaricate dai bottali per essere scarnate. La scarnatura permette di asportare il grasso e parte del tessuto sottocutaneo. Le pelli sono quindi rifilate e spaccate. Con l operazione di spaccatura in trippa si taglia longitudinalmente la pelle uniformandone lo spessore e rendendola più adatta alle lavorazioni successive. La parte superiore è chiamata fiore, quella inferiore è detta crosta. 4. Concia La concia comprende una serie di lavorazioni successive eseguite in bottale: decalcinazione per ridurre il rigonfiamento delle pelli eliminando la calce in eccesso e favorendo la penetrazione dei concianti; macerazione per avere un fiore ben pulito e completare la distensione delle fibre; pickel per portare le pelli a valori di ph acido in modo da favorire l azione dei concianti; concia per rendere impustrescibile la pelle e conferire proprietà fisicomeccaniche attraverso l impiego di un prodotto conciante. Per il loro aspetto le pelli conciate al cromo prendono il nome di pelli wet blue, le altre pelli wet white. 3 Il bottale è un grande cilindro, solitamente in legno, posto orizzontalmente e supportato da un albero cavo, posto su cuscinetti a sfera che gli permettono di ruotare. All interno del bottale si introducono, attraverso un apertura, l acqua e le sostanze chimiche necessarie. La superficie interna è dotata di pioli che aumentano il movimento delle pelli quando il bottale gira.

26 26 Da pelle conciata a pelle in crust 5. Operazioni meccaniche post concia Le pelli conciate sono di norma sottoposte alle seguenti operazioni di preparazione alla tintura: pressatura, in modo da ridurre ed uniformare il contenuto d acqua e distenderle; spaccatura, nel caso non siano già state spaccate in trippa; rasatura, per egualizzare lo spessore delle pelli. 6. Tintura Le pelli rasate sono pronte per le lavorazioni di tintura: riconcia, che conferisce pienezza e consistenza alle pelli; tintura, che dà alla pelle la tonalità richiesta dal cliente; ingrasso, che conferisce alle pelli pienezza e morbidezza a seconda dell articolo. 7. Asciugaggio Le pelli tinte necessitano di essere asciugate combinando differenti modalità di asciugatura in funzione delle caratteristiche prestazionali dell articolo finale. Le modalità più diffuse sono: Essicazione sottovuoto Essicazione ad aria Essicazione su telaio a pinze 8. Palissonatura Una volta essiccate, le pelli sono di norma palissonate. La palissonatura è un operazione meccanica effettuata per ammorbidire le pelli, mediante il passaggio delle stesse tra pannelli ondulanti o punzoni vibranti. Le pelli asciugate e palissonate sono definite pelli in crust. Da pelle in crust a pelle finita 9. Lavorazioni intermedie e di rifinizione Nella maggior parte dei casi le pelli in crust necessitano ancora di una BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2014

27 IDENTITÀ 27 serie di lavorazioni meccaniche e trattamenti chimici superficiali di nobilitazione volti a conferire l aspetto definitivo. Si tratta di operazioni eseguite secondo un ordine definito dalle caratteristiche richieste all articolo finale: smerigliatura, per rimuovere parzialmente il fiore in modo da eliminare/ridurre i difetti della pelle o per ottenere un effetto vellutato; follonaggio, che è una operazione di bottalatura a secco che consente di ottenere pelli più morbide e un disegno accurato del fiore; spruzzatura, che consiste nell applicazione di prodotti - coloranti, resine, pigmenti, cere e agenti filmanti -, al fine di conferire alla pelle particolari effetti estetici e proprietà fisico - meccaniche. stampa, che consente di imprimere particolari disegni sulla pelle mediante la pressione di cilindri opportunamente zigrinati. 10. Selezione finale e misurazione Le pelli finite sono quindi selezionate una ad una, misurate e spedite. Una parte delle pelli destinate al settore auto è invece inviata al reparto taglio per la preparazione dei set tagliati per gli interni. Da pelle finita a set tagliati 11. Identificazione difetti e taglio Le pelli che devono essere tagliate, sono sottoposte ad un processo di individuazione e identificazione dei difetti sulla base di un catalogo fornito dal cliente. Segue il taglio automatico, effettuato con macchine dotate di un software per la scansione delle pelli e la gestione del database progetti. L operatore inserisce il programma di lavoro individuando il progetto da tagliare. Il software permette la scansione delle pelli per individuare le zone libere da difetti e distribuisce i particolari da tagliare in modo da massimizzare la resa. La macchina procede quindi al taglio automatico dei particolari che saranno ulteriormente selezionati, identificati, imballati e spediti. Quando necessario i particolari sono portati a spessore attraverso l operazione di spaccatura.

28 2 certificazioni di sistema gestione qualità per tutta l azienda 5certificazioni di prodotto per divisione Home, Style & Fashion

29 IDENTITÀ 29 Sistema delle certificazioni Le certificazioni rappresentano il risultato finale di un processo volto a introdurre in azienda modelli organizzativi evoluti per migliorare la capacità di soddisfare le esigenze degli stakeholder. I sistemi di gestione e di prodotto sono poi certificati da organismi di terza parte indipendenti, per garantire all esterno trasparenza e correttezza della comunicazione. Processi e prodotti costantemente monitorati e migliorati in termini di qualità, ambiente e sicurezza dei lavoratori rappresentano un valore non solo per Dani, ma anche per clienti, dipendenti e comunità locale. Le certificazioni di Dani S.p.A La Dani S.p.A. ha conseguito le seguenti certificazioni dei prodotti e dei sistemi gestione per la qualità: divisione Automotive: UNI ISO/TS ottenuto nell anno 2010; divisione Home Style and Fashion: UNI EN ISO 9001 ottenuto nell anno 1997.

30 30 Ad esse si affianca la certificazione Leather from Italy Full Cycle (UNI 11239), che garantisce che Dani svolge in Italia l intero processo produttivo di trasformazione delle pelli, da grezzo a finito. La divisione Home Style and Fashion ha inoltre le seguenti certificazioni di prodotto: UNI ISO/TS Carbon Footprint of Product, (calcolo dell impronta climatica) ottenuta nell anno 2011; UNI EN ISO Environmental Product Declaration (calcolo dell impatto ambientale) ottenuta nell anno 2012; RAL UZ Der Blaue Engel e RAL GZ Golden M (pelli per arredamento a ridotto impatto ambientale) Ottenuta nell anno BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2014

31 IDENTITÀ 31 Ascolto, dialogo e coinvolgimento degli stakeholder La conceria Dani è un attore sociale che sviluppa rapporti con altri enti, organizzazioni, persone ecc. che ne influenzano le azioni e ne sono viceversa influenzati. Tutti questi interlocutori rappresentano gli stakeholder di Dani. Dani ha intrapreso un percorso di definizione ed attuazione dell attività di stakeholder engagement in parallelo alla redazione del Bilancio di sostenibilità, con l obiettivo di riconoscere agli stakeholder sia il diritto ad essere ascoltati, sia ad accettare l impegno di rendicontare le proprie attività e le proprie scelte 4. Si evidenziano di seguito le categorie di interlocutori con cui Dani entra in contatto ed i relativi canali di coinvolgimento. 4 Linee guida AA1000SES e principio di materialità previsto dalle linee guida GRI

32 32 Mappatura degli stakeholder In riferimento alla loro relazione con la Dani, gli stakeholder si possono suddividere in primari (tutti quegli individui e gruppi ben identificabili da cui l impresa dipende per la sua sopravvivenza) e secondari (che possono influenzare o essere influenzati dall attività dell organizzazione in termini di prodotti, politiche e processi lavorativi). secondari Media, web, organi di stampa Associazioni di Categoria Ambiente primari interni Clienti AZIONISTI primari esterni Authority e Enti di controllo Gestrore servizio idrico integrato Enti di formazione, Università ed Enti di ricerca Scuole Consumatore finale PERSONALE Altri fornitori di beni e servizi Fornitori strategici (pelli, lavorazioni, prodotti chimici) Istituzioni e pubblica amministrazione locale, nazionale, europea Partne progetti internazinali Comunità locale (cittadinanza, nonprofit, territorio) BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2014

33 IDENTITÀ 33 Canali di ascolto e dialogo Le relazioni ed i rapporti con gli stakeholder sono considerati prioritari. Al fine di realizzare specifiche attività di engagement sui temi della sostenibilità Dani, in questa prima fase, ha effettuato una ricognizione delle attività di gestione delle relazioni già presenti in azienda, prima ancora di definire i principi con i quali selezionare i principali stakeholder. Per questo motivo è stata sviluppata un analisi dell engagement esistente identificando tutti i canali di comunicazione, dialogo e coinvolgimento attivati verso ciascuna categoria di stakeholder: in alcuni casi il dialogo è continuo per esempio attraverso il sito o il Dani news, in altri casi, attraverso specifici progetti di ricerca si ricercano particolari feedback dagli stakeholder. Intensità del coinvolgimento - Canali utilizzati Stakeholder Informazione Ascolto Coinvolgimento attivo Clienti Visite guidate in conceria Materiali commerciali Eventi territoriali Fiere di settore Customer care e Customer satisfaction Visite guidate in conceria Ricerche di mercato Audit da parte dei clienti Adesione a Codici di Condotta Protocolli di monitoraggio dei Clienti Iniziative congiunte Co-progettazione nuovi articoli Consulenza e assistenza post vendita Coinvolgimento in progetti di innovazione e R&S Gestione dei reclami Piani di miglioramento a seguito analisi soddisfazione clienti Personale Formazione Bacheche e cartellonistica Giornalino aziendale (Dani News) Momenti informali di dialogo con il management aziendale Analisi dei fabbisogni formativi per lo sviluppo professionale Indagine soddisfazione personale Eventi interni (es.5s e kaizen..) Proposte di miglioramento dal personale Team building Organizzazione feste aperte anche alle famiglie Riunioni ad hoc Partner economici Brochure Bilancio di esercizio Bilancio di sostenibilità Incontri conoscitivi Presentazioni progettuali o di iniziative Partecipazione a incontri Sviluppo rete e partnership Contratti di fornitura e collaborazione Attività di controllo (audit) sui fornitori Ambiente Comunicazione interna Comunicati per la stampa o interviste Audit ambientali Attività legate alla sostenibilità Formazione interna

34 34 Stakeholder Informazione Ascolto Coinvolgimento attivo Collettività e comunità territoriali Sito internet Visite guidate in conceria Testimonianze in aula Incontri e progetti per le scuole Fabbriche aperte (questionari) Supporto a progetti (anche ricerche) delle Università e tesi di laurea Stage di studenti università e scuole superiori Supporto diretto progetti realizzati ad hoc per la solidarietà, lo sport, la cultura ecc. Fabbriche Aperte Istituzioni Comunicazione istituzionale Bilancio di esercizio Sito internet Bilancio di sostenibilità Inviti occasionali alle principali autorità e cariche istituzionali a visitare l azienda Premi e riconoscimenti istituzionali per il buon operato dell azienda Risposta a richieste, moduli e adempimenti amministrativi Partecipazione a survey o questionari Partecipazione a tavoli tematici, indagini e progetti promossi dal Distretto della Concia e Associazioni di Categoria Analisi di materialità 5 L analisi della materialità punta a definire i temi considerati più rilevanti e significativi per l azienda e per tutti gli stakeholder di riferimento. Con il primo bilancio di sostenibilità Dani ha condotto tale analisi con riferimento ai propri clienti considerando le loro segnalazioni e aspettative che emergono dai numerosi canali e strumenti di dialogo e coinvolgimento. L analisi di materialità ha permesso di: identificare le questioni rilevanti per l azienda e per i clienti identificare rischi e opportunità associate alla sostenibilità. Il grafico che segue riporta una rappresentazione sintetica dell analisi di materialità sulla base delle percezioni degli Area Manager Dani. I principali temi di responsabilità sociale sono rappresentati attraverso un grafico avente come variabili gli impatti economici, ambientali e sociali che Dani ritiene strategici nonché la loro importanza per i clienti. 5 Linee guida UNI ISO 26000:2010 e GRI-G4 BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2014

35 IDENTITÀ 35 Questioni di sostenibilità nel rapporto con i clienti Questioni strategiche Questioni rilevanti Questioni secondarie Il processo di rendicontazione, di cui il Bilancio di Sostenibilità è espressione, conferma la costante attenzione di Dani per la creazione di valore responsabile e la gestione della reputazione del marchio, ma anche per la riduzione dell impatto dei processi produttivi. L azienda è inoltre chiamata a rispondere ad istanze quali le attese di tutela della salute per il consumatore, la sicurezza sul luogo di lavoro, l opportunità e l esigenza di innovare, la garanzia di qualità. Dani intende rispondere alle sfide che il contesto economico sta ponendo puntando sulla cultura del made in Italy e sulla sostenibilità del prodotto e del modello di business.

36 SOSTE NIBILITÀ SOCIA LE

37

38 648 persone occupate al 31 dicembre 2014 (+9% sul 2013) 87% dei dipendenti risiede nel territorio provinciale delle sedi DANI +15% la presenza dei giovani (under 30) in azienda rispetto al ore complessive di formazione (+34% sul 2013), di cui 3302 ore sulla sicurezza nel luogo di lavoro

39 SOSTENIBILITÀ SOCIALE 39 Persone Politica delle Risorse Umane L obiettivo primario nella gestione del personale è valorizzare e sviluppare le potenzialità delle risorse umane, all interno di un ambiente di lavoro sicuro, equo e stimolante. L impegno di DANI per la crescita e la motivazione del personale si basano sui seguenti riferimenti internazionali e nazionali e nei valori in essi espressi: La Costituzione della Repubblica Italiana; La Convenzione Europea per la salvaguardia dei Diritti dell Uomo; Le Convenzioni ILO (International Labour Organisation); Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il settore della Concia. A fondamento di questi principi vi è il più generale rispetto dei Diritti Umani che Dani tutela e richiama esplicitamente all interno del proprio del Codice Etico che prevede clausole sul rispetto dei Diritti Umani in tutti i comportamenti e in tutti i rapporti con gli stakeholder. L applicazione del Codice Etico e il monitoraggio su eventuali violazioni sono garantite anche dalla presenza dell Organismo di Vigilanza (ex d.lgs. 231/01). Questi principi sono implementati all interno dell azienda attraverso una serie di programmi ad azioni: 1. Partecipazione e coinvolgimento. Dani incentiva tutti i suoi collaboratori a partecipare alle attività di miglioramento continuo. La partecipazione e il coinvolgimento sono favoriti da specifici strumenti previsti dal Sistema di Gestione della Qualità tra i quali: Analisi delle non conformità interne Analisi dei reclami dei Clienti Analisi dei ritorni dal campo e analisi dei guasti in esercizio

40 40 Comunicazione delle performances attraverso i Quality Point, le bacheche (Visual Management) ed il giornalino periodico aziendale Dani News. 2. Formazione. Dani considera fondamentale un adeguata crescita professionale di tutti i suoi collaboratori attraverso la formazione costante, sulla base delle esigenze aziendali e dei fabbisogni personali/professionali dei lavoratori. 3. Soddisfazione e clima interno. Per analizzare e migliorare il clima aziendale Dani organizza, con cadenza annuale, l inchiesta di soddisfazione del personale attraverso il Questionario di Soddisfazione dei Dipendenti. Gli esiti dei questionari vengono analizzati con l obiettivo di dare opportune risposte alle tematiche prioritarie emerse. Composizione e caratteristiche del personale A fine 2014 Dani Spa conta 648 dipendenti a fronte dei 592 del dicembre 2013, con un incremento nell ultimo anno del 9%. Si è avuta inoltre una stabilizzazione del personale assunto, attraverso la trasformazione di 70 contratti passati da tempo determinato a tempo indeterminato. L incremento della forza lavoro è stato determinato soprattutto dall aumento della produzione e del fatturato. Dipendenti DANI S.p.A % % BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2014

41 SOSTENIBILITÀ SOCIALE 41 Dani ritiene molto importante dare il proprio contributo alla tutela e crescita del capitale umano presente nel territorio ove opera. Il principale contributo è senza dubbio la creazione di posti di lavoro dal momento che i dipendenti di Dani risultano prevalentemente risiedere nella provincia dove ha sede l azienda: in particolare, il 77% risiede all interno della Valle del Chiampo (zona di massima concentrazione del Distretto vicentino della Concia e all interno del quale ha sede l azienda), il 10% proviene da altri comuni della provincia di Vicenza, il 12% risiede in provincia di Verona. Tutti i senior manager (Direzione) risiedono nelle zone limitrofe alla conceria. Dipendenti suddivisi per luogo di residenza (2014) 12% 1% Comuni della Vallata del Chiampo 10% Altri comuni della provincia di Vicenza Provincia di Verona Altro 77% L età media dei dipendenti in Dani è di circa 40 anni e le classi di età, a fine 2014, sono così ripartite: Dipendenti per fasce di età 18% 2% 17% % oltre 60 34%

42 42 La tabella mostra come il 34% ha un età compresa tra i 41 e i 50 anni, mentre il 29% tra i 31 e i 40. I lavoratori over 50 sono il 18% del totale, mentre i giovani con meno di 30 anni rappresentano il 17% del totale della forza lavoro. La dinamica delle assunzioni evidenzia tassi di crescita concentrati principalmente nelle seguenti classi di età: e Classi di età M F Totale M F Totale M F Totale Diff 14 vs oltre Totale Oltre la metà dei dipendenti di Dani è di origine straniera mentre i lavoratori italiani rappresentano il 48% del totale. Le comunità più numerose di lavoratori non italiani sono rappresentate dal personale proveniente da Bangladesh, Ghana, India e Romania. I lavoratori stranieri sono principalmente occupati in attività produttive. Dipendenti per Nazionalità (31 dicembre 2014) 48% italiani stranieri 52% BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2014

43 SOSTENIBILITÀ SOCIALE 43 Paese vs 13 Italia Bangladesh Ghana India Romania Burkina Faso = Serbia Albania = Argentina = Bosnia Marocco Repubblica Moldava Senegal Nigeria 3 / Altri Totale Dipendenti per area geografica di provenienza Italia Resto UE Africa Asia Altri

44 44 Gli altri paesi con meno di 4 persone sono: Belgio, Benin, Brasile, Costa D Avorio, Croazia, Gran Bretagna, Liberia, Polonia, Svizzera e Ucraina. Nel 2014 la presenza femminile è pari al 22% sul totale del personale: rispetto al 2013, la percentuale del personale femminile sul totale risulta inferiore dell 1% a causa delle assunzioni di personale di reparto, quasi interamente maschile. 7 lavoratrici, nel 2014, hanno richiesto di usufruire dei congedi parentali. Al termine del periodo di congedo sono regolarmente rientrate al lavoro, tranne due persone per scelta personale. Dipendenti per genere 22% Uomini Donne 78% BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2014

45 SOSTENIBILITÀ SOCIALE 45 Presenza femminile per reparto Magazzino Taglio Uffici Altri Rapporto di lavoro Il personale dipendente di Dani si distribuisce quasi equamente rispetto alle due divisioni: il 53% opera all interno della divisione Automotive, mentre il 47% in quella Home Style & Fashion. Dipendenti per Divisione (31 dicembre 2014) 53% Automotive Home, Style & Fashion 47%

46 46 La suddivisione dei dipendenti tra i vari livelli contrattuali evidenzia una presenza rilevante di lavoratori inquadrati a livello operai (85% del totale a fine 2014) e il 15% a livello impiegati. Coerente con la natura manifatturiera dell industria conciaria Figure professionali U D Totale U D Totale U D Totale Dirigenti Quadri Impiegati Operai Totale A seguito delle aumentate dimensioni aziendali dell ultimo periodo e della fusione delle diverse divisioni, a partire dal 2014 l azienda ha deciso di dotarsi di una adeguata struttura organizzativa nominando due dirigenti: non si tratta di figure provenienti dall esterno bensì provenienti dall azienda stessa (figure che in precedenza rivestivano già ruoli direttivi). I dipendenti si distribuiscono in modo abbastanza uniforme tra tutti i reparti (vedi grafico sottostante). Quelli con più personale sono: taglio (90 persone), magazzino (101 persone) e rifinizione (101). Totale dipendenti per Reparti (2014) 1% 1% 14% 14% 12% 4% 9% 9% Concia Tintura Pretintura Asciugaggio Magazzino Taglio Laboratorio Manutenzione Rifinizione Uffici 16% Colori 19% 1% BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2014

47 SOSTENIBILITÀ SOCIALE 47 Dani Spa Dipendenti per Reparti 31 dicembre dicembre dicembre 2014 Var. 14 vs 13 Concia Tintura Pretintura Asciugaggio Rifinizione Colori Magazzino Taglio Laboratorio Manutenzione = Uffici Totale Generalmente in tutti i reparti si è assistito ad un aumento del personale occupato, tranne nel caso del reparto taglio. Ciò è dipeso sia dal termine di alcuni contratti in scadenza (personale non confermato), sia da volontarie fuoriuscite di personale sia, soprattutto, per trasferimento di personale in altri reparti. In particolare, il trasferimento in altri reparti è collegato alla scelta strategica dell azienda di operare in misura maggiore con le proprie sedi estere (specializzate nel taglio), che ha comportato il trasferimento di alcuni progetti in Tunisia e Slovenia. Tutti i lavoratori, comunque, sono stati mantenuti all interno dell azienda.

48 48 N. dipendenti per tipologia contrattuale tempo indeterminato tempo determinato/inserimento A tutto il personale viene applicato il contratto nazionale dell industria della concia. Coerentemente con la linea aziendale di creare occupazione stabile e duratura per i propri lavoratori, nel 2014 l 89% del personale è assunto con contratti a tempo indeterminato, mentre l 11% ha un contratto a tempo determinato o di inserimento. La variazione rispetto all anno precedente è dovuta al numero di assunzioni operate nell anno, per le quali la forma contrattuale tipica è quella di apprendistato/inserimento. La quota di lavoratori assunti a tempo indeterminato conferma la stabilità dei rapporti di lavoro soprattutto se confrontati con il dato medio rilevato a livello nazionale da UNIC (Rapporto di sostenibilità 2014): nelle concerie italiane i contratti a tempo indeterminato sono l 85% Nel 2014, a differenza dell anno precedente, il ricorso a forme atipiche di collaborazione è stato molto limitato: al 31 dicembre 2014 era infatti attivo un solo contratto di somministrazione (i contratti di somministrazione presenti all inizio dell anno - circa 20 - sono stati successivamente trasformati a tempo determinato). BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2014

49 SOSTENIBILITÀ SOCIALE 49 Ripartizione per tipologia contrattuale (Uomini - Donne) U D Totale U D Totale U D Totale Tempo indeterminato Tempo determinato Totale Contratti di somministrazione Stagisti Nel 2014, 70 contratti a tempo determinato/apprendistato sono stati trasformati in contratti a tempo indeterminato (44 nel 2013). Questo dato è molto significativo e denota la volontà della Direzione aziendale di stabilizzare quanto più possibile i contratti dei propri dipendenti. Il ricambio dei dipendenti evidenzia un saldo positivo: nel periodo analizzato sono entrati in azienda 88 nuovi lavoratori, mentre ne sono usciti 32 (il tasso di assunzioni è pari al 13,6%). Le uscite sono state dovute principalmente a esigenze personali dei lavoratori (trasferimenti di residenza) N nuove Assunzioni N Cessazioni Tasso Assunzioni* Tasso Cessazioni* Uomini ,6% 3,7% <30 anni ,6% 0,3% ,3% 1,7% >50 anni ,6% 1,7% Donne ,0% 1,2% <30 anni 8 2 1,2% 0,3% ,8% 0,6% >50 anni - 2-0,3% Totale ,6% 4,9% * Modalità di calcolo: N. assunzioni o N. cessazioni diviso il numero totale di dipendenti alla fine del 2014

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