AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA DI FERRARA DIPARTIMENTO MEDICO SEZIONE UNIVERSITARIA DI MALATTIE INFETTIVE

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1 AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA DI FERRARA DIPARTIMENTO MEDICO SEZIONE UNIVERSITARIA DI MALATTIE INFETTIVE PROGRAMMA DI MALATTIE INFETTIVE TROPICALI E DEL MIGRANTE Direttore: Prof. Carlo Contini

2 Introduzione Ogni anno, più di 25 milioni di persone viaggiano dall Europa verso i Paesi in via di sviluppo. Di questi, fino al 60% può andare incontro a problemi di salute, nella maggior parte dei casi di lieve entità, ma che tuttavia possono essere in gran parte evitati con una corretta informazione prima della partenza e adottando alcune semplici attenzioni durante il viaggio e dopo il ritorno. Durante il soggiorno Fai un controllo generale Se è da un po di tempo che non lo fai, rivolgiti al tuo medico di base per un controllo del tuo stato di salute. Un controllo dal dentista inoltre può evitarti di dover ricorrere a cure odontoiatriche in zone con scarse condizioni igieniche. Rivolgiti a un ambulatorio specializzato Recati presso un ambulatorio specializzato in Malattie del Migrante per informarti circa le misure di prevenzione specifiche da adottare in viaggio, in particolare le vaccinazioni necessarie e la profilassi antimalarica. Se possibile, pianifica con la massima precisione il tuo itinerario, compresi gli spostamenti che intendi effettuare durante il soggiorno. Preparati una piccola farmacia da viaggio È indispensabile portare con sé i farmaci che si assumono abitualmente, in quantità maggiore a quella necessaria per coprire il periodo del viaggio. In più è bene portare con sé una scorta di farmaci e presidi. Chiedi consiglio al medico su cosa è utile portare e su come va usato; ricorda comunque che bisogna ricorrere all automedicazione solo nel caso in cui non sia possibile rivolgersi a una struttura sanitaria.

3 Durante il soggiorno Caldo, sole e bagni Se il soggiorno si svolge durante la stagione calda, soprattutto in presenza di elevata umidità: bevi acqua e bibite in elevata quantità, senza aspettare la sensazione della sete; indossa indumenti comodi e leggeri, copricapo e occhiali da sole; proteggi la pelle con creme solari, evitando di esporti al sole nelle ore più calde; evita di bagnarti in acque stagnanti, che spesso contengono parassiti o possono essere contaminate da escrementi umani e animali; non camminare a piedi nudi sulle spiagge e non sdraiarti a diretto contatto con il suolo o la sabbia; i bagni in mare non espongono a particolare rischio di malattie infettive, ricorda comunque di bagnarti solo in zone attrezzate per i turisti, osservando le comuni norme di prudenza in mare. Cibo e bevande Durante il soggiorno nelle zone tropicali e sub-tropicali è estremamente importante porre attenzione a cosa si mangia e si beve: lavati sempre le mani prima di mangiare; bevi solo acqua imbottigliata; se non è possibile fai bollire l acqua per almeno un minuto prima di berla; solo se non è possibile neanche la bollitura ricorri ai disinfettanti chimici a base di cloro o iodio; usa acqua in bottiglia anche per lavare i denti; evita il ghiaccio, i gelati e i dessert con crema o panna; evita i cibi crudi, in particolare uova, pesce e crostacei; mangia cibi ben cotti e serviti molto caldi; prima di aprire le lattine, pulisci la parte superiore con una salvietta, per evitare che la linguetta metallica veicoli germi all interno.

4 Insetti Le punture di zanzare e altri insetti nelle zone tropicali sono responsabili della trasmissione di molte malattie, alcune gravi e potenzialmente mortali, come la malaria e la dengue. evita di rimanere all aperto nelle ore serali e notturne; proteggi le zone di cute scoperta con un repellente per insetti: i più efficaci sono quelli a base di N,N-diethyl-m-toluamide o DEET (Off Scudo ) e Icaridina (Autan ); non usare profumi e dopobarba; la sera indossa abiti che coprano tutto il corpo e cospargili con insetticida per evitare che gli insetti pungano attraverso i tessuti; la notte dormi in locali con aria condizionata o con zanzariere alle finestre e utilizza i diffusori elettrici o le serpentine; proteggi il letto dove dormi con una zanzariera impregnata di insetticida; se ti è stata prescritta una profilassi farmacologica per la malaria ricordati di assumerla regolarmente e che i farmaci affiancano ma non sostituiscono le misure di profilassi citate. Sesso Chi viaggia alla ricerca di esperienze sessuali deve tenere presente che i rapporti non protetti costituiscono la principale via di acquisizione di molte malattie (malattie sessualmente trasmissibili, MST), come l infezione da HIV (agente dell AIDS), la sifilide, la gonorrea, l epatite B, l infezione da Chlamydia, ecc. La prevenzione rimane attualmente l unica via efficace per contrastare la maggior parte di queste malattie. evita i rapporti con prostitute; utilizza sempre il preservativo, in qualunque tipo di rapporto (orale, vaginale o anale); se usato correttamente dall inizio alla fine del rapporto, il preservativo è un mezzo sicuro ed efficace per la prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale; ricorda che in certi paesi il preservativo può essere difficilmente reperibile, pertanto, se pensi di avere rapporti durante il viaggio, portane una quantità sufficiente da casa.

5 Al rientro in Italia Sintomi da sorvegliare Rivolgiti con sollecitudine al nostro Ambulatorio se al ritorno dal viaggio si presenta qualunque sintomo. Fai particolare attenzione a: febbre, anche di modesta entità; diarrea o dolori addominali; eruzioni cutanee. LE PRINCIPALI MALATTIE DEL VIAGGIATORE: DOMANDE E RISPOSTE Malaria Che cos è? La malaria è una grave malattia infettiva causata da un parassita (plasmodio) trasmesso da zanzare del genere Anopheles. È diffusa in tutti i paesi tropicali, in relazione alla presenza delle zanzare vettore. Come ci si può infettare? L unica modalità di infezione è la puntura della zanzara infetta. Esiste anche la possibilità teorica di trasmissione con una trasfusione di sangue se il donatore era affetto da malaria al momento del prelievo. Non esiste trasmissione diretta da persona a persona. Come si manifesta? Il principale, e talvolta unico, sintomo è la febbre, che compare in media dai 7 ai 25 giorni dalla puntura della zanzara, anche se sono possibili periodi di incubazione più prolungati, raramente anche di mesi o anni. È pericolosa per la vita? Sì. La forma da Plasmodium falciparum può essere rapidamente mortale se non trattata tempestivamente), pertanto, qualunque episodio febbrile che insorga entro 3 mesi dal ritorno da un viaggio in zona endemica deve

6 essere considerato sospetto per malaria e richiede di rivolgersi immediatamente a un centro specializzato in Malattie Tropicali. Anche chi ha eseguito la profilassi deve aver presente questa attenzione, in quanto nessuna profilassi farmacologica è efficace al 100%; se i farmaci sono assunti in modo irregolare o interrotti troppo presto, inoltre, la loro efficacia è notevolmente ridotta. Quali sono i paesi a rischio? Alcuni tra i paesi maggiormente a rischio (per la presenza di plasmodi resistenti ad alcuni farmaci) sono: Africa sub sahariana, Madagascar, Brasile, Venezuela, Colombia, Thailandia, Laos, Vietnam, Cambogia, Malaysia, Nuova Guinea, Yemen, Pakistan, India, Nepal, Ceylon, Indonesia, Filippine. Le sole zone virtualmente immuni dalla malaria in area tropicale sono quelle a più di 2000 metri sul livello del mare, per l incapacità delle zanzare Anopheles di sopravvivere a questa altitudine Una lista completa dei paesi del mondo, con relativo rischio di malaria e tipo di profilassi consigliata è disponibile sul sito dell Organizzazione Mondiale della Sanità, all indirizzo: Esiste un vaccino? Attualmente non esiste un vaccino; per prevenire la malattia è quindi di fondamentale importanza, in tutti i paesi tropicali, seguire scrupolosamente le indicazioni ricordate in precedenza per evitare le punture di insetto. Chi si reca in alcuni paesi a rischio particolarmente elevato, deve inoltre eseguire una profilassi specifica, che consiste nella assunzione ininterrotta, da qualche giorno prima della partenza a qualche settimana dopo il ritorno in Italia, di farmaci antimalarici. In ogni caso, qualunque profilassi farmacologica per la malaria deve essere prescritta da un medico, pertanto, prima di partire per una zona tropicale, rivolgiti con ampio anticipo al nostro ambulatorio, dove ti verrà suggerito il farmaco migliore per il tuo caso. Esistono diversi farmaci per la cura della malaria (sostanzialmente gli

7 stessi che si usano in profilassi, ma a dosi più elevate e per più tempo). Il trattamento va effettuato in regime di ricovero ospedaliero per il rischio di evoluzione pericolosa della malattia. C è rischio in Italia? In Italia non esiste rischio di malaria per l assenza di zanzare Anopheles in grado di trasmettere efficacemente i parassiti. Dengue Che cos è? È una malattia virale trasmessa dalla puntura di zanzare del genere Aedes, che, a differenza delle Anopheles (vettori della malaria) pungono preferibilmente di giorno. Il periodo di incubazione varia dai 3 ai 14 giorni. Come ci si può infettare? L unica via di trasmissione è attraverso la puntura della zanzara. Non esiste trasmissione diretta da persona a persona. Come si manifesta? Nei casi lievi si ha una sindrome simili-influenzale: febbre, mal di testa, dolori muscolari e articolari, talora molto intensi (febbre rompi-ossa ); nei casi più gravi si possono avere manifestazioni emorragiche. È pericolosa per la vita? Sì. La forma emorragica può determinare perdite di sangue pericolose per la vita. La forma emorragica è più frequente al secondo e successivi episodi di Dengue. Quali sono i paesi a rischio? La Dengue è presente in tutti i paesi tropicali. È particolarmente diffusa nel Sud-est asiatico.

8 Esiste un vaccino? No. La profilassi dell infezione si basa sulle già citate norme per evitare le punture di insetto. La terapia è sintomatica, non esistendo farmaci specifici. I pazienti vanno ricoverati in ospedale, per il rischio di complicanze gravi. Dato che il secondo episodio di dengue è spesso più grave del primo, è importante porre una diagnosi precisa. Nel sospetto di febbre dovuta alla dengue, vanno evitati i farmaci a base di aspirina (acido acetilsalicilico) che possono favorire i fenomeni emorragici. C è rischio in Italia? Al momento no. Non si può tuttavia escludere che le zanzare tigre (Aedes albopictus) acquisiscano in futuro la capacità di trasmettere il virus. Chikungunya Che cos è? È una malattia virale trasmessa dalla puntura di zanzare del genere Aedes, analogamente a quanto avviene per la dengue. Il periodo di incubazione è di 2-4 giorni. Come ci si può infettare? L infezione si contrae in seguito alla puntura di una zanzara che ha precedentemente punto una persona infetta. Non si può escludere la trasmissione mediante trasfusione di sangue. Non si trasmette direttamente da persona a persona. Come si manifesta? Le manifestazioni sono simili a quelle della dengue, ma generalmente molto più lievi: febbre, dolori articolari (anche intensi) e macchie sulla cute. Le manifestazioni emorragiche sono rarissime.

9 È pericolosa per la vita? No. A differenza della dengue, i casi con complicanze gravi sono eccezionali. Quali sono i paesi a rischio? La Chikungunya è diffusa nei paesi tropicali dell Asia (in particolare in India, Indonesia, Polinesia e isole del Sud-est asiatico) e dell Africa (isola de La Réunion, Gabon, Congo) Esiste un vaccino? No. La profilassi si basa sulle già citate norme per evitare le punture di insetto. Non esiste terapia specifica. I pazienti vanno ricoverati per escludere le rare complicanze. C è rischio in Italia? Nel 2007 si sono verificati 130 casi in provincia di Ravenna. Non si possono escludere altre epidemie in futuro, vista la presenza in Italia della zanzara tigre (Aedes albopictus). Tifo Che cos è? È una malattia causata dall ingestione con il cibo o con l acqua di alcune specie di Salmonella, batteri ubiquitari. L incubazione varia dai 5 ai 21 giorni. Come ci si può infettare? Il contagio avviene attraverso il cibo e l acqua contaminati da feci di soggetti malati (anche in piccole quantità). In particolare a rischio sono verdura, acqua non potabile e frutti di mare.

10 Come si manifesta? In genere si ha febbre alta e intenso malessere generale, preceduti da diarrea e dolori addominali; possono inoltre comparire macchie cutanee e alterazioni del sensorio. In alcuni casi può esserci una perforazione dell intestino. È pericolosa per la vita? Sì. Se non si interviene prontamente con la terapia adeguata, circa il 15% dei pazienti muore. Con la terapia i casi mortali sono rarissimi. Quali sono i paesi a rischio? Le Salmonelle che causano il tifo sono presenti in tutto il mondo. I paesi più a rischio sono quelli a basso tenore igienico-sanitario, in particolare India, Sudest asiatico, America centro-meridionale e Africa. Esiste un vaccino? Attualmente esistono in commercio tre tipi di vaccino per il tifo: uno in capsule da assumere per bocca (Vivotif ) e due sotto forma di iniezioni intramuscolari (Typhim Vi, Typherix ). Non tutti i viaggiatori sono obbligati a effettuare la vaccinazione, che è raccomandata soprattutto a chi si reca in aree rurali o in piccoli centri. Poiché nessuno di questi vaccini conferisce immunità al 100%, è sempre necessario osservare scrupolosamente le norme igieniche ricordate nel paragrafo Cibo e bevande. Con la terapia antibiotica e di supporto generale iniziata tempestivamente, il tifo guarisce pressoché nella totalità dei casi. C è rischio in Italia? Anche se in Italia i controlli sull igiene del cibo e delle bevande sono presenti, qualora non si rispettino le comune norme igieniche nel mangiare e nel bere esiste il rischio di contrarre il tifo.

11 Diarrea del viaggiatore Che cos è? È una sindrome che colpisce frequentemente i viaggiatori che si recano in paesi a tenore igienico più basso rispetto a quello di provenienza, da 5 a 15 giorni dopo l arrivo. L agente causale più frequentemente coinvolto è un batterio chiamato Escherichia coli. Può essere causata anche da altri batteri, virus o parassiti. Come ci si può infettare? Il contagio avviene, analogamente al tifo, per ingestione di acqua e cibo contaminati. Come si manifesta? I sintomi più frequenti sono malessere, dolori addominali, seguiti da diarrea acquosa, senza muco né sangue. Possono associarsi vomito e febbre. È pericolosa per la vita? Nella maggior parte dei casi no, a meno che la diarrea non si prolunghi tanto da dare disidratazione severa (rischio soprattutto nei bambini). Quali sono i paesi a rischio? Tutti i Paesi in via di sviluppo, in particolare dove non è garantita la potabilità dell acqua. Esiste un vaccino? Il vaccino contro il colera (Dukoral ) fornisce una certa protezione (non nel 100% dei casi) anche contro la diarrea del viaggiatore. In genere la sintomatologia si risolve da sola in alcuni giorni. È importante reintegrare le perdite di liquidi con un adeguata idratazione. In alcuni casi può essere necessaria la somministrazione di antibiotici (chinolonici). C è rischio in Italia? Come ricordato per il tifo, se non si rispettano le comuni norme igieniche

12 nel mangiare e nel bere, è possibile contrarre infezioni gastro-intestinali anche in Italia. Epatite A ed epatite E Che cosa sono? Le epatiti sono infezioni del fegato, che possono essere causate da diversi virus. Il virus A e il virus E provocano malattie molto simili, ad andamento acuto, di intensità variabile e, in genere, a risoluzione spontanea. Come ci si può infettare? Le modalità di infezione sono analoghe a quelle del tifo, del colera e della diarrea del viaggiatore: tramite ingestione di acqua e cibo contaminati da feci di soggetti malati. Come si manifestano? La manifestazione più evidente è l ittero (colorazione giallastra della cute); si hanno inoltre colorazione scura delle urine (in genere il primo segno) e feci più chiare del normale; si associa una sindrome similinfluenzale (febbre, malessere, perdita di appetito, mal di testa) Sono pericolose per la vita? Generalmente no. La forma più grave di epatite (fulminante) compare in meno del 5% dei casi e di questi, meno di un quinto sono mortali. La percentuale di forme potenzialmente mortali sale, esclusivamente per l epatite E, nelle donne in gravidanza. Quali sono i paesi a rischio? Il virus A è presente in tutto il mondo, ma è più diffuso nei Paesi in via di sviluppo, dove le condizioni igienico-sanitarie sono scadenti e dove non esiste un adeguato sistema di smaltimento dei liquami. Il virus E è meno diffuso ed è presente soprattutto nel Sudest asiatico e in Africa.

13 Esiste un vaccino? Solo per l epatite A. Si tratta di due dosi da iniettare per via intramuscolare a distanza di circa 6 mesi. L immunità è completa e duratura in pressoché tutti i soggetti vaccinati. Rimane comunque importante osservare le norme igieniche ricordate, per il rischio di altre infezioni. Non esiste una terapia specifica. I pazienti vanno tenuti sotto controllo e ricoverati in ospedale qualora compaiano segni di epatite grave. In caso di forma fulminante è necessario il trapianto di fegato. C è rischio in Italia? Sì, solo per l epatite A, se non si osservano le comuni norme igieniche o si consumano frutti di mare crudi cresciuti in acque contaminate da materiale fecale. Febbre gialla Che cos è? È una malattia virale acuta, ad alta letalità, trasmessa dalla puntura di zanzare dei generi Aedes ed Hemagogus. L incubazione è di 3-6 giorni. Come ci si può infettare? L unica via di trasmissione è la puntura della zanzara infetta. Non esiste trasmissione diretta da uomo a uomo. Come si manifesta? Nei primi 3 giorni di malattia ( fase rossa ) si hanno: febbre, dolori articolari, mal di testa, arrossamento della cute del volto, a volte sintomi gastro-intestinali e disturbi del sistema nervoso. Nei giorni successivi ( fase gialla ) persiste o aumenta la febbre, compaiono ittero (colorazione giallastra della cute), emorragie diffuse, compromissione renale.

14 È pericolosa per la vita? Sì, la mortalità varia nelle varie epidemie, ed in alcuni casi è molto elevata. Quali sono i paesi a rischio? La febbre gialla è presente nelle aree tropicali (tra i 15 di latitudine nord e i 15 di latitudine sud) dell Africa e dell America centromeridionale. Non è mai stata segnalata in Africa. Sul sito dell organizzazione mondiale della sanità è disponibile l elenco di tutti i paesi del mondo, con relativo rischio di febbre gialla e malaria, al link Esiste un vaccino? Sì. Si tratta di un iniezione sottocutanea che conferisce una buona immunità per almeno 10 anni. È obbligatoria per i viaggiatori che soggiornano o transitano in Paesi dove la malattia è diffusa. È controindicata nei bambini sotto i 6 mesi di età. Non esiste una terapia specifica. I pazienti devono essere ricoverati in ospedale e spesso richiedono intense terapie di supporto. C è rischio in Italia? Attualmente il rischio per chi rimane in Italia non esiste. Meningite Che cos è? Le meningiti sono infezioni delle meningi, membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale. Possono essere causate da diversi agenti infettivi: virus, batteri, funghi e parassiti. Il 90% circa delle meningiti è causato da un batterio tra Neisseria meningitidis (meningococco), Haemophilus influenzae e Streptococcus pneumoniae (pneumococco).

15 Come ci si può infettare? Le forme più contagiose, per cui è possibile la trasmissione diretta da uomo a uomo, sono quella da meningococco e quella da Haemophilus; la forma da pneumococco si sviluppa in genere in presenza di traumi cranici o altri fattori predisponenti. Non tutti i contatti dei soggetti malati sviluppano però una meningite; molti possono rimanere portatori sani. Come si manifesta? Le manifestazioni sono molteplici, non sempre tutte presenti contemporaneamente e comprendono: febbre, intenso mal di testa, vomito, rigidità del collo e della schiena, iperestesia (eccessiva sensibilità a stimoli come luce, dolore, rumori, ecc.), segni neurologici come convulsioni o paralisi, agitazione psico-fisica o torpore fino al coma. È pericolosa per la vita? Sì, se non trattata tempestivamente. La mortalità è variabile a seconda dell agente in causa. Quali sono i paesi a rischio? I batteri che causano la meningite sono diffusi in tutto il mondo. Il meningococco è particolarmente diffuso nei paesi dell Africa Sub-sahariana, dal Senegal all Etiopia, in particolare in Burkina-Faso, Niger ed Etiopia. Esiste un vaccino? Sì, esiste un vaccino per ognuno dei tre batteri più frequentemente causa di meningite. Il vaccino anti-meningococco è sotto forma di puntura sottocutanea; è importante ricordare che la protezione che conferisce non è rivolta a tutti i ceppi, in particolare non è coperto il ceppo B (uno dei più diffusi in Europa). Il vaccino anti-haemophilus è somministrato ai bambini in 3 dosi più un richiamo; attualmente in Italia fa parte delle vaccinazioni obbligatorie Le meningiti batteriche devono essere curate in regime di ricovero ospedaliero con alte dosi di antibiotico. Nelle forme più contagiose può essere necessario l isolamento del paziente e la profilassi farmacologica dei soggetti venuti in contatto.

16 C è rischio in Italia? Sì, sia il meningococco che lo pneumococco che Haemophilus sono presenti in Italia. In genere le epidemie da meningococco vengono controllate efficacemente dall isolamento e dalla profilassi nei contatti. Influenza A H1N1 (cosiddetta influenza suina ) Che cos è? È una forma di influenza causata da un virus analogo a quello responsabile dell influenza stagionale, ma con mutazioni che fanno sì che un ampia percentuale della popolazione sia suscettibile all infezione. Come ci si può infettare? Come per l influenza stagionale, la trasmissione da persona a persona si può verificare per via aerea attraverso le gocce di saliva provocate da starnuto o colpi di tosse di persone infette, per mezzo del contatto con materiale infetto (ad esempio fazzolettini usati), toccando con le mani superfi ci contaminate dalle secrezioni respiratorie, e attraverso contatti stretti con persone malate (baci, abbracci ). Come si manifesta? I sintomi dell influenza sono febbre improvvisa, di norma superiore a 38 gradi, e manifestazioni respiratorie (tosse, mal di gola, raffreddore) associati ad almeno uno dei seguenti sintomi: brividi, dolori muscolari, dolori articolari e, in particolare nei bambini, mal di pancia, diarrea o vomito. È pericolosa per la vita? Tutti i tipi di influenza (anche quella stagionale) presentano una certa percentuale di forme gravi e potenzialmente mortali, dovute principalmente al coinvolgimento respiratorio in soggetti predisposti. Sono maggiormente a rischio bambini piccoli, anziani e portatori di malattie respiratorie croniche (asma, BPCO, ecc.).

17 Quali sono i paesi a rischio? La nuova forma di influenza è stata riconosciuta dall Organizzazione Mondiale della Sanità come pandemia. Ciò significa che il virus circola attualmente in tutti i paesi del mondo. Esiste un vaccino? Sì. Il vaccino è disponibile dal 2009 e, a partire dalla stagione 2010/2011 viene effettuato contemporaneamente al vaccino per l influenza stagionale. L influenza A H1N1 si manifesta nella grande maggioranza dei casi con sintomatologia lieve. È opportuno rimanere a casa, restare a riposo, e limitare i contatti con altre persone per evitare di diffondere la malattia. È sconsigliata l assunzione di farmaci a base di acido acetilsalicilico (aspirina) in particolare da parte di bambini e ragazzi; in ogni caso è opportuno consultare il proprio medico di famiglia C è rischio in Italia? Come detto in precedenza, tutti i Paesi del mondo, Italia compresa, sono interessati dalla diffusione dell influenza A H1N1. Febbre del Nilo Occidentale Che cos è? È una infezione causata dal virus West Nile (WNV), che provoca nella maggior parte dei casi un infezione asintomatica; in alcuni casi si può avere una sindrome simil-influenzale e, in meno dell 1% degli individui infettati, una infezione a carico del sistema nervoso centrale (encefalite). Come ci si può infettare? L infezione è trasmessa all uomo dalla puntura di zanzara; la specie principalmente coinvolta è Culex pipiens, la zanzara comunemente presente alle nostre latitudini. Gli uccelli sono suscettibili all infezione e fungono da

18 serbatoi del virus. Come si manifesta? Come già detto, circa l 80% delle infezioni sono asintomatiche. Nei casi con sintomi, questi sono estremamente aspecifici (febbre alta con brividi, malessere, mal di testa, male alle ossa e alle articolazioni, calo dell appetito, mausea, vomito, diarrea, tosse, mal di gola); in alcuni casi si manifesta un transitorio rash cutaneo. Nei rari casi con interessamento dell encefalo si possono manifestare paralisi, convulsioni e altre manifestazioni neurologiche fino al coma. È pericolosa per la vita? Il rischio di morte o di gravi effetti residui sulle funzioni neurologiche esiste solo per le forme di encefalite. Nelle restanti forme si ha guarigione spontaneo. Quali sono i paesi a rischio? Il virus WNV è stato identificato da molto tempo in Africa, Medio Oriente, Asia e Australia; negli ultimi anni sono state descritte epidemie negli Stati Uniti e in Italia. Esiste un vaccino? No. Non esiste una terapia specifica. Nelle forme senza coinvolgimento neurologico la sintomatologia si risolve spontaneamente; nei casi gravi si ricorre a una terapia di supporto. C è rischio in Italia? Sì, per la presenza diffusa delle zanzare del genere Culex, presenti in particolar modo tra il Veneto e l Emilia-Romagna.

19 Direzione Medici Specializzandi Segreteria Laboratori Studi Medici e Docenti ; ; Biblioteca Degenza ordinaria Caposala Sede amministrativa Via Fossato di Mortara 23, Ferrara Day Hospital e Ambulatorio

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