Il gelsomino notturno.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Il gelsomino notturno."

Transcript

1 Il gelsomino notturno. E s aprono i fiori notturni, nell ora che penso ai miei cari. Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari. 5 Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia. Sotto l ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia. Dai calici aperti si esala 10 l odore di fragole rosse. Splende un lume là nella sala. Nasce l erba sopra le fosse. Un ape tardiva sussurra trovando già prese le celle. 15La Chioccetta per l aia azzurra va col suo pigolio di stelle. Per tutta la notte s esala l odore che passa col vento. Passa il lume su per la scala; 20 brilla al primo piano: s è spento... È l alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova, dentro l urna molle e segreta, non so che felicità nuova. Il componimento, datato 1901, anche se se ne registrano degli abbozzi dei due anni precedenti, è uno dei più famosi dell intera produzione di Pascoli. Si tratta di un epitalamio, ode destinata alla celebrazione nuziale che Pascoli dedica all amico Gabriele Briganti, bibliotecario di Lucca. Tale evento fu sicuramente lieto, ma appare fin troppo partecipato dal poeta. Egli può vedere la casa romita dei due giovani coniugi che stanno per manifestare nella loro più segreta intimità il sentimento che li ha uniti, che si concluderà con il concepimento del piccolo Dante Gabriele, avvenimento citato dall autore stesso, che lo menziona in una nota al testo nei Canti di Castelvecchio. La lirica si apre con un immagine serale: è l ora in cui i gelsomini, fiori notturni che hanno grandi petali, rossi dall esterno e bianchi all interno, si schiudono impregnando l aria del loro profumo come di fragole e il poeta si raccoglie in se stesso e pensa ai suoi cari venuti a mancare. Ed ecco che tra i viburni punteggiati da fiori bianchi, appaiono le farfalle notturne. Da tempo tutto tace, soltanto in una casa, quella dei due novelli sposi, si odono ancora bisbigli. Gli uccellini dormono sotto le ali della madre, come gli occhi protetti dal velo delle ciglia. Ancora un segno di vita nel silenzio, e nel frattempo l erba, ravvivata dalla rugiada della notte, cresce sopra le tombe: è la natura che rinasce sulle tombe, la vita che s innesta su ciò che è morte. Il silenzio è così profondo che si riesce a percepire il sussurro di un ape giunta in ritardo, che vede occupate tutte le celle dell alveare. A quel lieve ronzio risponde la voce lontana del cielo con il suo pigolio di stelle la costellazione delle Pleiadi risplende nel cielo, simile ad una piccola chioccia seguita dai suoi pulcini, che procedono disordinati. Si vede una luce solare per la scala, giunge al primo piano,

2 poi si spegne. In quella luce che non c è più intuiamo l intimità dell atto d amore tra i due sposi. Al sopraggiungere dell alba i petali si richiudono, lievemente gualciti. Dentro un urna umida e segreta, il grembo materno, è germogliata una nuova vita. Da una prima lettura esplorativa si capisce il massiccio volume di sensazioni e suggestioni che Pascoli offre al lettore. Subito all inizio, nella prima strofa, ecco schiudersi i candidi gelsomini e si vedono apparire le farfalle notturne. Con un sapiente uso della liquida vibrante e della spirante è resa l idea del loro lievissimo e impercettibile svolazzo, mentre sbattono le ali. Nella seconda strofa si fa uso del verbo bisbiglia con valore onomatopeico, così come viene fatto nella quarta, dove troviamo il verbo sussurra, mentre nella terza e nella quinta ci sono allitterazioni di sibilanti che si insinuano fruscianti. Spesso troviamo il contrasto tra timbri vocalici cupi e chiusi ( notturni, viburni, sussurra ) con timbri aperti ( farfalle, calici, alba ), pronti a ricreare la sommessa polifonia della natura che non vuole sembrare indiscreta alla coppietta che sta per trascorrere finalmente insieme la prima notte di nozze. Il ricorso alle figure di suono per il Pascoli è uno dei marchi di fabbrica della sua produzione ed egli è spesso magistralmente abile nell ottenere effetti retorici non solamente con il linguaggio tradizionale, quello della lingua corrente, ma anche con quello pre-grammaticale e post-grammaticale, come sostiene Contini. Questa è la sua vera rivoluzione: già tanti tardo-romantici avevano fatto esperienza di ciò che è definito linguaggio postgrammaticale, ovvero il linguaggio specialistico dei nomi propri, fitto di riferimenti ipertestuali; Pascoli, però, risulta il solo ad unirvi il linguaggio pre-grammaticale, ovvero il linguaggio del suono e della suggestione, eterno ed internazionale. Da un punto di vista morfologico e lessicale il componimento non presenta difficoltà o particolari ricercatezze formali, ogni singola parola si inserisce nell ingranaggio di un sofisticato orologio perfettamente funzionante. Volendo dividere i sostantivi in tre categorie, ne troveremmo alcuni che esprimono gioia e rinascita ( fiori, erba, felicità ), alcuni che esprimono la morte e il ricordo ( cari, casa, fosse ) e altri che servono soltanto a creare immagini suggestive e potenti analogie ( ape, occhi, stelle ). La poesia è basata sulla forte dicotomia tra vita e morte, che spesso però si assottiglia fino a diventare l una causa dell altra e viceversa. Inoltre la definizione di Pascoli impressionista ben si addice all autore in questo caso, in quanto, leggendo la composizione si contano numerose pennellate tra di loro giustapposte, senza una vera logica né una continuità causale. Possiamo vederlo meglio attraverso l analisi degli aggettivi. Tra di essi registriamo che tra i qualificativi, molti hanno un significato semplice e strettamente denotativo. Il fiore, ad esempio, è notturno (v 1), mentre le farfalle sono crepuscolari (v 4), aggettivi necessari per rimarcare le loro peculiarità. L analisi si fa allora interessante se ciò che l autore inserisce è superfluo o totalmente arbitrario. L informazione che le fragole siano rosse è totalmente ininfluente ai fini della frase in cui è inserita. Ed è per questo che appare come una pennellata pittorica intenzionalmente adottata affinché il quadro prodotto evochi significati-altri e crei sensazioni plurisensoriali. I verbi sono utilizzati con tempo presente, per la maggior parte, ma se ne individuano anche due al passato prossimo (v 3 e 20) e uno al passato remoto (v 5). Quest ultimo è usato per ricordare che ormai gli schiamazzi della festa sono da tempo cessati, a testimonianza implicita che il poeta ha avuto occasione di vedere i due giovani coniugi per tutta la giornata, e come vedremo, anche il primissimo pensiero dell alba del giorno seguente è rivolto a loro. Tutti le forme verbali sono alla terza persona (sia singolare che plurale); c è solo un occasione in cui Pascoli inserisce il proprio io narrante: quando si abbandona al ricordo dei propri cari nel secondo verso. Nell ora che penso ai miei cari è un verso struggente un verso sfuggente e isolato che riesce comunque a schiudere un varco nell universo della psicologia dell autore in cui ci addentreremo dopo. Dal punto di vista della sintassi, Pascoli non smentisce il suo stile. Troviamo infatti una struttura molto semplice, ad altissima prevalenza di paratassi o addirittura frammentata in frasi di poche

3 parole (v 21-24), solo l incipit viene costruito congiunzione partendo dalla coordinante e, in modo da creare un inizio in medias res. Può sfuggire alle prime letture più rapide e superficiali, ma il significato è chiaro: la produzione dell opera dedicata ai due sposini non è estemporanea, il poeta piuttosto sembra proseguire una propria linea di pensiero già ben configurata nella sua mente. Probabilmente da tempo voleva parlare d amore, ma non ne aveva mai avuto occasione: l epitalamio potrebbe essere in questo senso un semplice pretesto. Non ci sono strutture artificiose, se non qualche figura di inversione. E facilmente individuabile l iperbato al terzo e quarto verso, necessario probabilmente a isolare in un unico verso l immagine delle farfalle, che così acquistano una potente carica plastica. Meno evidenti, ma comunque costanti, sono le anastrofi tra soggetto e verbo (s aprono i fiori/ sono apparse le farfalle/ si tacquero i gridi, ecc.). Solamente nella quarta strofa, viene invertita questa tendenza, ristabilendo il normale ordine sintattico. Probabilmente questo è dovuto al fatto che la strofa ha contenuti prettamente analogici, per cui è possibile credere che il poeta abbia voluto semplificare il suo linguaggio per rendere più immediate le immagini dell ape e della costellazione delle Pleiadi. Il lessico è semplice ed elementare, il solo vocabolo ricercato è viburni, possibile omaggio a Virgilio e alle sue Bucoliche, ipotesto necessariamente presente nella poetica di Pascoli, il quale partecipò e vinse anche molte gare di produzione in lirica latina. La poesia si sviluppa in ventiquattro novenari con rima alternata raggruppati in sei quartine. Tuttavia si registra che il verso ventuno è ipermetro, poiché, essendo sdrucciola la parola petali, la vocale finale si elide con quella iniziale della parola di apertura del verso successivo un. C è un gioco costante e sapiente dell autore che costruisce i primi due con ictus che cadono sempre sulla 2, 5 e 8 sillaba e i secondi due in cui invece cadono su 3, 5 e 8. Il componimento ha versi brevi e rapidi, ma ben ritmati, sia per l espediente poc anzi illustrato, sia per il fatto che ben diciotto dei ventiquattro versi totali hanno una pausa determinata da un segno di interpunzione alla fine del verso mentre figurano tre inarcature: ai versi tre- quattro, nove- dieci e diciassette- diciotto. Il ritmo risulta quindi lento, regolare, quasi come il respiro della natura durante la notte. Benché Il gelsomino notturno sia un componimento non particolarmente ampio, risulta ricchissimo di artifici retorici che proverò ad analizzare uno per uno seguendo lo sviluppo della tessitura poetica. La prima figura retorica che incontriamo è un inversione, che pospone il soggetto fiori notturni al verbo che ne rappresenta lo schiudersi insolito, nell ora del crepuscolo, momento che favorisce nel poeta il ricordo dei familiari venuti a mancare (e non può non sentirsi l eco dei versi danteschi con l immagine dell ora che volge al desio\ ai navicanti e intenerisce il core dell ottavo canto del Purgatorio, dove appare struggente, proprio come nel caso di Pascoli la nostalgia). Subito dopo troviamo una metafora, ai versi tre e quattro: le farfalle notturne sono accostate ai fiori del gelsomino poiché hanno una vita brevissima, di addirittura una notte e nulla più. Ci sono poi due metonimie (come sostiene Ferroni): la prima al verso sei, la seconda al verso sette. A bisbigliare non è ovviamente la casa ma i suoi inquilini e sotto le ali della madre-uccello non dormono i nidi, ma i pulcini. In parallelo si delinea, così, l immagine della natura tutt intorno alla casa che diventa silenziosa (perfino gli uccelli che al tramonto avevano intrecciato voli e canti) e si assopisce, e quella della casa stessa, all interno della quale, invece, si infittiscono i bisbigli dei due sposi, che si immaginano in affettuose schermaglie d amore, che preludono all unione. Una similitudine fortissima è presente al verso otto. Appare inquietante e inatteso l occhio simbolista, descritto largo, esterrefatto nell altra poesia pascoliana Lampo. L autore avrebbe potuto scegliere soggetti più calzanti, ma nessuno più di quest occhio può rappresentare la sua apprensione in modo più significativo. Al verso dieci c è invece una forte sinestesia che associa il dolce odore delle fragole al loro colore acceso. Il risultato è un sovraccarico sensoriale nella mente del lettore. Va anche aggiunto che quando Pascoli canta l Eros spesso fa riferimenti olfattivi, privilegiando questo senso sugli altri. Ne è un esempio la Digitale Purpurea, il cui odore è tanto dolce e intenso da inebriare. Nella quarta strofa sono presenti le figure più ardite: si tratta di due analogie. La prima

4 associa il poeta ad un ape lasciata fuori dall alveare, che suggerisce una possibile interpretazione psicoanalitica che tratteremo dopo; la seconda invece trasforma una costellazione in una gallina ruspante che razzola nel cielo e sembra pigolare con il breve baluginare delle sue stelle. Per altro pigolio di stelle è un altra sinestesia. A questo proposito, è interessante la teoria di Squarotti, il quale afferma che le numerose analogie con il mondo ornitologico all interno delle varie produzioni pascoliane non siano casuali, ma abbiano un significato preciso. Gli uccelli, avendo la facoltà di volare, possono evadere da situazioni sconfortanti o di incompatibilità, realizzando l utopia che Pascoli bramerebbe per sé. Oltre a questo si può aggiungere che l universo ornitologico è sempre stato connotato di mistero ed ha sempre stimolato l immaginazione. Si pensi, ad esempio, all analisi del volo degli stormi a scopo divinatorio. Al ventesimo verso c è una reticenza che porta ad una ellissi molto discreta ed elegante che lascia da soli i due giovani sposi. Nell ultima strofa compare un altra analogia in cui si mettono in stretto rapporto il ventre della donna e il calice del fiore. Entrambi, fecondati, daranno nuova vita e nuova felicità, a cui il poeta però non può partecipare in pieno. Ora che abbiamo esaminato la poesia da un punto di vista stilistico possiamo procedere alla lettura più profonda, per capire i messaggi nascosti di Pascoli e ciò che la sua psiche celava. Il componimento in questione è il paradigma del simbolismo Pascoliano, della visione del mondo con occhi nuovi, puri, non ancora filtrati dai gravami della storia o dai codici della letteratura. Sono gli occhi del fanciullino, un fanciullino che rimane piccolo anche quando noi ingrossiamo e arrugginiamo nella voce. In questo modo il poeta vede il mondo in modo irrazionale e intuitivo, stupendosi e meravigliandosi di tutto, anche delle piccole cose. Il procedimento, spesso e volentieri, implica l abbandono della ragione, così da decretare la fine del positivismo. Non sempre, infatti, vengono colti i rapporti causa\effetto delle cose e ogni singola immagine con questa mentalità gioiosamente infantile diventa un simbolo, scatenando l immaginazione di chi partecipa a tali ragionamenti. Come prima anticipato, intendo ora riferirmi alla ragione dell accostamento tra il nido popolato di pulcini e l occhio protetto dalle ciglia. L occhio è ricorrente nella poesia pascoliana: in Lampo, ma anche in X Agosto [ ] Anche un uomo tornava al suo nido:\ l'uccisero: disse: Perdono;\ e restò negli aperti occhi un grido\ portava due bambole in dono...[ ]. L occhio diventa indiscutibilmente un simbolo che esprime inquietudine, angoscia, desiderio di sicurezza, garantita dalle mura domestiche. E l occhio del padre rimasto attonito di fronte alla crudeltà del mondo e della gente, ma è anche quello di ogni innocente colpito ingiustamente che lui ha poi trasferito in altre sue poesie. Inoltre c è il riferimento a Rimbaud e alla sua Vocali :[ ] - O l'omega, raggio viola dei suoi Occhi![ ]. Un altro nodo molto dibattuto di questa poesia è l approccio di Pascoli alla sessualità che traspare dalle righe, sia pure in maniera allusiva. Si potrebbe accusare Pascoli di voyeurismo, date le circostanze, ma sappiamo dalla storia che così non è dal momento che questa poesia era chiaramente destinata ad un vasto pubblico, poiché doveva figurare nell invito alle nozze fatto dai due sposi. Tuttavia l atto della fecondazione viene descritto in maniera indiretta, usando analogie naturali. Così la tematica sessuale viene svolta per rimandi ed appare oscura e indissolubilmente legata alla morte, come nel binomio classico di Eros e Thanatos, che troviamo chiaramente indicato dal vocabolo urna, descritta come molle e segreta, ad indicare sia l ovario del fiore e il grembo della sposa, sia l urna funeraria. Alla pulsione erotica naturale che spinge alla riproduzione, dunque, troviamo congiunta una pulsione di morte, altrettanto naturale e inevitabile. Per questo l autore sembra provare attrazione e insieme timore verso la sessualità, ma da questa sua consapevolezza scaturisce il rimpianto, che si evince dall ape tardiva nella quale adombra se stesso. D altra parte egli teme il male del mondo (come si legge in Novembre), teme di essere ancora ferito e si trattiene perciò dal tuffarsi nel flusso della vita: è per questo che il nido familiare rappresenta l ancoraggio, la serenità o, quanto meno, la protezione dal pericolo del vivere, anche se ciò comporta la privazione di possibili gioie o dello svelamento dell amore nelle sue declinazioni più intense.

5 BIBLIOGRAFIA: G. FERRONI- A. CORTELLESSA- I. PANTANI- S. TATTI, Storia e testi della letteratura italiana, Milano, Einaudi editore, pp G. CONTINI, Il linguaggio di Pascoli, Torino, Einaudi editore, pp A. MOMIGLIANO, Storia della letteratura italiana, Principato edizioni, Milano- Messina, pp , da La critica e Pascoli, a cura di Antonio Prete, pp C. SALINARI, Miti e coscienza del decadentismo italiano, Feltrinelli edizioni, Milano, pp ,, da La critica e Pascoli, a cura di Antonio Prete, pp G. BARBERI SQUAROTTI, Simboli e strutture della poesia del Pascoli, D Anna edizioni, Messina- Firenze, pp , 36-37, 67-71, da La critica e Pascoli, a cura di Antonio Prete, pp

6 L'ASSIUOLO 1 Dov era la luna? ché il cielo 2 notava in un alba di perla, 3 ed ergersi il mandorlo e il melo 4 parevano a meglio vederla. 5 Venivano soffi di lampi 6 da un nero di nubi laggiù; 7 veniva una voce dai campi: 8 chiù... 9 Le stelle risplendevano rare 10 tra mezzo alla nebbia di latte: 11 sentivo il cullare del mare, 12 sentivo un fru fru tra le fratte; 13 sentivo nel cuore un sussulto, 14 com eco d un grido che fu. 15 Sonava lontano il singulto: 16 chiù Su tutte le lucide vette 18 tremava un sospiro di vento: 19 squassavano le cavallette 20 finissimi sistri d argento 21 (tintinni a invisibili porte 22 che forse non s aprono più?...); 23 e c era quel pianto di morte chiù... La poesia si apre subito con una frase interrogativa in cui Pascoli, tuffato nel ricordo, si chiede dove fosse la luna,in quell'alba imprecisata quando, in solitari momenti di inquieta contemplazione, vedeva il cielo tinto della sua luce tenue e perlacea. Il mandorlo e il melo sembrava drizzassero i

7 loro rami per cercare di scoprire dove fosse la luna, che non si era nascosta, ma la cui presenza si intuiva dal chiarore diffuso all'intorno. Un ammasso di nuvoloni scuri preannunciavano la tempesta, mentre dai campi si sentiva un grido: era il verso dell' assiuolo, un piccolo rapace notturno, simile al gufo e alla civetta. Poche stelle brillavano nel chiarore quasi lattiginoso, che effondeva la luna. Si sentiva il dolce suono delle onde del mare, il fruscio prodotto dai cespugli che si muovevano per il vento, e un sussulto nel cuore, come la risonanza di un grido. Da lontano si sentiva ancora quello strano suono. Un soffio di vento sopraggiungeva sulle cime dei monti, visibili e lucenti, poiché illuminate dalla luna. Le cavallette emettevano un verso stridulo, con il frullare delle ali. E il poeta si pone una nuova domanda, che inserisce in un inciso: il suono prodotto da questi animaletti evoca quello dei sistri, antichi strumenti legati a rituali religiosi ed egli li associa a quello immaginato proveniente da porte invisibili (forse quelle della morte?) che si chiede se mai si sarebbero riaperte. Il componimento si chiude con il verso dell'assiuolo, interpretato da una credenza popolare come un presagio di morte. La poesia è composta da tre strofe di novenari, ad eccezione dell'ultimo verso di ogni strofa composto da un monosillabo onomatopeico che rima con il sesto verso tronco. Le rime sono alternate secondo lo schema ababcxc (dove la x è appunto la rima in ù). Nella prima ottava, infatti, i due enjambement ai versi uno e tre sfalsano la cadenza ritmica costante che presenta il resto del componimento, obbligando la voce a inseguire la sintassi, mentre la triplice anafora ai versi undici, dodici e tredici la rinforzano, rendendola avvolgente. Ben sei versi su otto, nella seconda strofa, terminano con un segno di interpunzione. Sul piano fonologico la poesia è tanto ricca di spunti di osservazione da risultare un paradigma per l'intera produzione pascoliana. Il primo artificio a saltare all'occhio è l'inserimento in fine di verso di ogni strofa del grido dell'assiuolo. Non si tratta di una vera parola, poiché non ha un valore semantico in sé per sé. Si tratta di una onomatopea particolarmente forte, frutto di una ricerca fono-espressività da parte del poeta che compie lo stesso procedimento per il fru fru delle frasche al verso dodici. In questo caso si discende nel linguaggio pre-grammaticale, componente ancestrale e slegata da qualunque normativizzazione logica della lingua. Fu questo l'aspetto che fece di Pascoli un grande innovatore nella letteratura italiana. L'autore ha, infatti, lo sguardo del fanciullino, capace di cogliere aspetti e significati della realtà che la cultura e il disincanto dell'età adulta rendono inaccessibili. Il fanciullino si stupisce del verso appena udito e lo carica di significato: l'assiuolo è il proverbiale uccello del malaugurio, poiché il suo grido è associato alla morte, a cui Pascoli, suo malgrado è anche troppo legato. Ci sono poi altri tre vocaboli onomatopeici (sussulto al verso tredici, sospiro al verso diciannove, squassavano al

8 verso diciannove e tintinni al verso ventuno) e un accorto utilizzo dei timbri vocalici, spesso chiusi, come la u e la o ( versi sei, tredici e ventidue): efficacissimo, inoltre, il gioco della ripetizione esasperata del timbro vocalico medio della i ai versi venti e ventuno, dove i finissimi sistri e i tintinni invisibili obbligano a una pronuncia a denti stretti, resa ancora più singolare dal gioco delle allitterazioni della sibilante e della dentale, cosicché la voce quasi riproduce il suono dell'antico strumento che si trasforma in un suono misterioso. Ulteriori allitterazioni contribuiscono alla ricca trama fonica di questa poesia: quella della nasale n al verso sei (in particolare) e al verso dieci dove si incrocia con la liquida l, che risuona anche nei versi nove e undici, collocandosi in posizione centrale nel cullare del mare. Ho già detto della spirante f ( il fru fru tra le fratte ) che davvero riproduce il fruscio improvviso tra le piante. Da un punto di vista morfologico la poesia presenta alcune peculiarità molto interessanti. L'aggettivazione è scarna e in due casi viene usata con funzione predicativa del soggetto in sostituzione degli avverbi che compaiono, invece, al verso quattro ( meglio ) e al verso sei ( laggiù ). Quest'ultimo, essendo un deittico, di per sé senza significato (asinsemantico), sembra adottato dal poeta per farci vedere meglio, indicandoci con il dito. Un solo aggettivo è al grado superlativo ( finissimi ) e, non a caso, si riferisce ai sistri, che rivestono grande importanza nel testo, quasi stangati per introduci in un'altra dimensione. Tra i sostantivi registriamo il già menzionato impiego del linguaggio pre-grammaticale di continiana definizione e un verbo utilizzato come nome ( il sostantivato cullare dal verso undici), ma anche altri nomi sono utilizzati per determinare la qualità in sostituzione dell'aggettivo (l'alba di perla al verso due, nero di nubi al verso sei, la nebbia di latte al verso dieci, il pianto di morte al verso 26). I verbi sono quasi tutti all'imperfetto: il poeta stesso descrive un paesaggio visto precedentemente, inevitabilmente modificato ed edulcorato dall'immaginazione e reso nostalgico dal ricordo. C'è soltanto un verso all'indicativo presente (s'aprono del verso 22), che si ricollega alla morte senza resurrezione: l'ossessivo verso lamentoso dell'assiuolo è quasi un memento mori, visto che l'uccello è considerato presagio di morte. La sintassi è assolutamente elementare e piana: si notano solamente i costrutti paratattici che si susseguono per asindeto, in quanto le rare subordinate (per esempio la finale a meglio vederla del verso quattro o la relativa che forse non s'aprono del verso ventidue) appaiano come assorbite dalle principali. Questa scelta può risultare significativa ai fini dell'immediatezza della descrizione, che viene effettuata con pennellate tra loro giustapposte, non necessariamente legate da un rapporto causa-effetto rigoroso. Ecco il Pascoli impressionista.

9 Numerose sono le figure retoriche. Subito nella prima strofa troviamo una personificazione (verso tre), una metafora (verso due) e una sinestesia (verso cinque). È presente una metafora al verso dieci e una similitudine al verso quattordici, mentre nell'ultima strofa si registra una analogia, marchio di fabbrica della poesia decadente e del fanciullino pascoliano. Subito ci accorgiamo di quanto l'autore sia abile a coinvolgere più sfere sensoriali: vista, tatto e udito. Tra di esse non c'è, però, un confine così netto e insormontabile: esse spesso si intersecano o si sovrappongono proprio come nella realtà in cui facciamo esperienza simultaneamente di più sensazioni. Dalle suddette personificazioni e da altre scelte ( il cullare del mare) abbiamo l'impressione che la natura intera assuma atteggiamenti tipicamente umani per partecipare al dolore del poeta. Egli è profondamente solo e alla deriva, nel grande mare del dolore e dell'incertezza: non figura nessun personaggio umano ad attenuare il senso di solitudine e di esclusione del poeta. L'assiuolo è, inserito come monito o anticipazione della morte verso la quale Pascoli prova una insopprimibile pulsione. Se dunque la maggior parte degli animali citati nella produzione pascoliana sono uccelli, animali dotati della capacità di volare via per salvaguardarsi da situazioni potenzialmente pericolose o di disagio e comunque molto legati al mondo del misticismo e dell'arte divinatoria, l'assiuolo è quello che rappresenta più di tutti il richiamo della morte. Infine il lessico è piano e accessibile, con nessun vocabolo ardito, se non sistri al verso venti. COMMENTO Secondo la critica moderna questa lirica si può considerare la più perfetta dell'arte pascoliana per il suo linguaggio simbolico. Essa è frutto di una lunga elaborazione, documentata da una prima stesura in prosa e poi da varie versioni nelle quali si può constatare il lavoro di limatura e di ricerca lessicale. Pubblicata per la prima volta nella rivista Il Marzocco, nel gennaio del 1897, venne più tardi inserita nella quarta edizione (sempre del '97) della raccolta Myricae, nella sezione intitolata In campagna, a testimonianza dell'argomento generale che in essa si può rintracciare, benché si deduca chiaramente come il motivo descrittivo sia soprattutto un pretesto. L'assiuolo è dunque, una poesia che, a una prima superficiale lettura, appare un semplice quadretto oleografico, elegante, ma anche facilmente leggibile, se non addirittura rivolto a un pubblico di ragazzini, soprattutto per le onomatopee che vi sono disseminate. È questo, forse, il grande equivoco che è toccato a Pascoli per molto tempo: essere considerato un poeta che scrive cose semplici per onori semplici. Oggi, invece, sappiamo che non è per niente così e che, anzi, egli è un poeta modernissimo, le cui inquietudini sono spesso anticipazioni di quelle della poesia successiva: questo componimento lo dimostra in

10 modo esemplare, proprio con la trasfigurazione dal paesaggio reale (già filtrato dal ricordo) a quello dell'anima, fatto di simboli e popolato di misteri. Il tema principale del componimento è quello della tensione, con un susseguirsi convulso di sensazione visive ( luna, alba, lampi, nubi, stelle, nebbia) presenti fino al verso dieci e poi anche sensazioni uditive (voce dai campi, il cullare del mare, il grido, il singulto, il suono dei finissimi sistri d'argento) fino al verso ventitré. Dai sistri d'argento del verso venti scaturisce l' altra tematica altrettanto importante: quella del mistero dell'esistenza. I sistri erano infatti usati dagli Egiziani nel culto di Iside, dea della maternità e fertilità, ma soprattutto della resurrezione, nella quale il poeta non sembra credere, come parrebbe dalle invisibili porte, presumibilmente dell'aldilà, che forse non s'aprono più, laddove il punto di domanda e il forse hanno lo scopo di attenuare una drammatica realtà. I temi prevalenti della nostra poesia, ovvero il mistero e la morte sono trattati anche in altre liriche. Una di questa ad esempio è Sapienza, in cui il poeta spiega che il sapere, nella sua essenza, rimarrà per noi umani sempre un mistero nonostante che ognuno di noi cerchi di dare risposta ai tanti interrogativi dell'esistenza. Anche in Novembre e in Nebbia rintracciamo tali tematiche. A. Gianni M. Balestrieri A. Pasquali, Antologia delle letteratura italiana, vol. III, Messina- Firenze, Cada Editrice D Anna, 1968 G. Ferroni- A. Cortellessa- I. Pantani- S. Tatti, Storia e testi della letteratura italiana, vol. III A, Milano, Einaudi, 2004 F. Civile P. Floriani C. Forti A. Ricci, Leggere e scrivere, Torino, Loescher, 1991 A.Rosa Guerriero- N. Palmieri, Scenari, Letteratura e linguaggi tra fine Ottocento e primo Novecento, Vol III A, Milano RCS per La Nuova Italia, 2005

IL GELSOMINO GIOVANNI PASCOLI

IL GELSOMINO GIOVANNI PASCOLI IL GELSOMINO GIOVANNI PASCOLI Il gelsomino notturno E s'aprono i fiori notturni, nell'ora che penso a' miei cari. Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari. Da un pezzo si tacquero i gridi:

Dettagli

Scritto da Domenico Crea Mercoledì 01 Luglio :17 - Ultimo aggiornamento Martedì 26 Aprile :14

Scritto da Domenico Crea Mercoledì 01 Luglio :17 - Ultimo aggiornamento Martedì 26 Aprile :14 Il gelsomino notturno di Giovanni PASCOLI Ho sempre inserito questa poesia nei miei programmi scolastici, in quanto racchiude tanti interessanti elementi della tematica di questo grande Poeta, a me caro,

Dettagli

Pascoli. Il gelsomino notturno

Pascoli. Il gelsomino notturno Pascoli Il gelsomino notturno Il gelsomino notturno fu composto e pubblicato in occasione del matrimonio di un amico di Pascoli, Raffaele Briganti, un bibliotecario e poeta lucchese, e affronta con delicatezza

Dettagli

Gio G v io anni P ascoli anni P l assassi- nio del padre

Gio G v io anni P ascoli anni P l assassi- nio del padre Giovanni Pascoli Giovanni Pascoli nacque nel 1855 a S. Mauro in Romagna. Era il quarto di otto fratelli e il padre era l amministratore delle terre di una nobile famiglia del posto. Nel 1867 accadde l

Dettagli

1876 deve interrompere gli studi per aver aderito a una manifestazione contro il Ministero della Pubblica Istruzione Si avvicina alle posizioni

1876 deve interrompere gli studi per aver aderito a una manifestazione contro il Ministero della Pubblica Istruzione Si avvicina alle posizioni GIOVANNI PASCOLI La vita Nasce a San Mauro di Romagna il 31 dicembre 1885 (quarto di 10 figli) 10 agosto 1867 viene ucciso il padre 1871 dopo la morte della madre e di due fratelli deve lasciare il collegio

Dettagli

IMPARIAMO A LEGGERE LA POESIA. (V) Qualità e intensità dell espressione, impostazioni particolari della voce

IMPARIAMO A LEGGERE LA POESIA. (V) Qualità e intensità dell espressione, impostazioni particolari della voce BENITO CALONEGO IMPARIAMO A LEGGERE LA POESIA (V) Qualità e intensità dell espressione, impostazioni particolari della voce INDICE LETTURA ESPRESSIVA a) traduzione del testo scritto in immagini; b) espressione

Dettagli

ANALISI DE L assiuolo di Giovanni Pascoli

ANALISI DE L assiuolo di Giovanni Pascoli ANALISI DE L assiuolo di Giovanni Pascoli Questa lirica, emblematica della parte più autentica della produzione pascoliana, fu pubblicata nel 1897 sul Marzocco. Da un punto di vista metrico, la poesia

Dettagli

Giovanni Pascoli 1855-1912. significativa espressione del decadentismo in Italia riferimento per gli autori successivi

Giovanni Pascoli 1855-1912. significativa espressione del decadentismo in Italia riferimento per gli autori successivi Giovanni Pascoli 1855-1912 significativa espressione del decadentismo in Italia riferimento per gli autori successivi Temi principali: fuga dalla realtà; ricerca poetica come strumento di conoscenza. Il

Dettagli

NASCE a San Mauro di Romagna (1855) MUORE a Bologna (1912)

NASCE a San Mauro di Romagna (1855) MUORE a Bologna (1912) GIOVANNI PASCOLI NASCE a San Mauro di Romagna (1855) MUORE a Bologna (1912) La vita (1855-1912) EVENTO TRAGICO: assassinio del padre (10 agosto 1867) LAUREA A BOLOGNA: 1882 INSEGNANTE DI LATINO E GRECO:

Dettagli

X AGOSTO. Giovanni Pascoli

X AGOSTO. Giovanni Pascoli X AGOSTO Giovanni Pascoli INFORMAZIONI GENERALI SULLA POESIA Scritta da Pascoli nel 1896 Appartiene alla raccolta MYRICAE La poesia è composta da 6 quartine con schema ABAB Il titolo ha un rapporto diretto

Dettagli

I.C. Bernardino Luini Luino Diapositive L.C.

I.C. Bernardino Luini Luino Diapositive L.C. I.C. Bernardino Luini Luino Diapositive L.C. 1 2 La vita mappa da completare (p. 281 del libro di testo) Dai 7 anni ai 16 anni Frequenta il.(urbino) A 12 anni Il, amministratore dei principi di viene assassinato

Dettagli

GIOVANNI PASCOLI E IL POETA FANCIULLINO VITA OPERE PENSIERO E POETICA AUTOVALUTAZIONE LETTURE

GIOVANNI PASCOLI E IL POETA FANCIULLINO VITA OPERE PENSIERO E POETICA AUTOVALUTAZIONE LETTURE E IL POETA FANCIULLINO Giovanni Pascoli (San Mauro di Romagna, Forlì 1855 - Bologna 1912), Padri scolopi. 12 anni (1867) il padre, amministratore tenuta la torre dei principi Torlonia fu ucciso Seguirono

Dettagli

5 Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia. Sotto l ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia. Dai calici aperti si esala

5 Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia. Sotto l ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia. Dai calici aperti si esala 91 Op. Grande biblioteca della letteratura italiana ACTA G. D Anna Thèsis Zanichelli E s aprono i fiori notturni, nell ora che penso a miei cari. Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.

Dettagli

GIOVANNI PASCOLI. contatto con la natura, poi c è il tema della morte e delle sventure familiari.

GIOVANNI PASCOLI. contatto con la natura, poi c è il tema della morte e delle sventure familiari. GIOVANNI PASCOLI Giovanni Pascoli, nato a San Mauro di Romagna nel 855, visse un infanzia lieta e spensierata, ma l assassinio del padre lasciò tracce in tutta la sua opera. La precoce esperienza di dolore

Dettagli

MODULO MO Disciplina: Italiano Docente: Laura Lugli PROGRAMMA SVOLTO

MODULO MO Disciplina: Italiano Docente: Laura Lugli PROGRAMMA SVOLTO Classe: II Indirizzo: EB Anno scolastico: 2014-2015 Disciplina: Italiano Docente: Laura Lugli POESIA Tutti gli argomenti di sono stati accompagnati dalla lettura e analisi di testi coerenti con il tema

Dettagli

Ugo Foscolo A ZACINTO

Ugo Foscolo A ZACINTO Ugo Foscolo A ZACINTO Livello tematico. Il sonetto (componimento di 14 versi endecasillabi, inventato da Jacopo da Lentini nel Duecento, divisi in due quartine e due terzine, con rima alternata o incrociata)

Dettagli

ANALISI DELLA POESIA DI PASCOLI INTITOLATA GELSOMINO NOTTURNO

ANALISI DELLA POESIA DI PASCOLI INTITOLATA GELSOMINO NOTTURNO K o r n é l ia H o r v à t h ANALISI DELLA POESIA DI PASCOLI INTITOLATA GELSOMINO NOTTURNO Si sa che Pascoli scrisse questa poesia per le nozze di un suo caro amico ed in essa canta il miracolo dell unione

Dettagli

Giovanni Pascoli. Pensiero e poetica

Giovanni Pascoli. Pensiero e poetica Pensiero e poetica Visione del mondo Matrice positivista Non esistono gerarchie tra gli oggetti Il minimo può essere ingrandito, ciò che è grande rimpicciolito crisi positivismo Usa la nomenclatura ornitologica

Dettagli

DIDATTICA DELL ITALIANO L2) PER LA SCUOLA PRIMARIA E DELL INFANZIA. Dott.ssa Fallea Floriana

DIDATTICA DELL ITALIANO L2) PER LA SCUOLA PRIMARIA E DELL INFANZIA. Dott.ssa Fallea Floriana DIDATTICA DELL ITALIANO (L1-L2) L2) PER LA SCUOLA PRIMARIA E DELL INFANZIA IL TESTO POETICO Il testo poetico è un testo che attraverso un uso speciale della lingua esprime i contenuti più diversi. Lo caratterizzano

Dettagli

Edoardo Canale LIBERTÀ DI VOLARE

Edoardo Canale LIBERTÀ DI VOLARE Libertà di volare Edoardo Canale LIBERTÀ DI VOLARE poesie LA MIA AMATA Dov è andata la mia amata tra i sorrisi del mondo è stata ingannata. Dov è andata la mia amata tra gli inganni di una società malata

Dettagli

LA POETICA DEL SIMBOLISMO

LA POETICA DEL SIMBOLISMO LA POETICA DEL SIMBOLISMO In Francia, negli stessi anni in cui si afferma il Naturalismo nella narrativa, la poesia è caratterizzata da un rinnovamento tematico e formale, che trova la sua espressione,

Dettagli

Verso l invalsi. Allora... in un tempo assai lunge felice fui molto; non ora: ma quanta dolcezza mi giunge da tanta dolcezza d allora!

Verso l invalsi. Allora... in un tempo assai lunge felice fui molto; non ora: ma quanta dolcezza mi giunge da tanta dolcezza d allora! Invalsi Allora Allora... in un tempo assai lunge fui molto; non ora: ma quanta dolcezza mi giunge da tanta dolcezza d allora! 5 Quell anno! per anni che poi fuggirono, che fuggiranno, non puoi, mio pensiero,

Dettagli

Ambito di contenuto. Poesia FARE POESIA

Ambito di contenuto. Poesia FARE POESIA Destinatari Competenza Ambito di contenuto Contenuto Classe II Scuola Secondaria di primo grado Ricercare strategie per comporre testi poetici Poesia Fare poesia FARE POESIA Introduzione Tra la Prosa e

Dettagli

Caratteristiche della poesia ermetica

Caratteristiche della poesia ermetica Corrente ermetica È da inquadrare nel periodo che va più o meno dal 1915 al 1930. Si parla di corrente perché non ne sono definite le tecniche e gli autori non partecipano coscientemente ad un progetto

Dettagli

TRA FANGO E POESIA: LA GUERRA DEI 99

TRA FANGO E POESIA: LA GUERRA DEI 99 TRA FANGO E POESIA: LA GUERRA DEI 99 Con la attuale classe seconda del liceo Scientifico Romano Bruni abbiamo preparato l allestimento di una mostra in occasione del Centenario della Grande Guerra. Tale

Dettagli

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto d Istruzione Superiore Severi-Correnti IIS Severi-Correnti

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto d Istruzione Superiore Severi-Correnti IIS Severi-Correnti Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto d Istruzione Superiore Severi-Correnti IIS Severi-Correnti ( 02-318112/1 via Alcuino 4-20149 Milano 7 02-89055263 codice fiscale 97504620150

Dettagli

PROGRAMMA SVOLTO ANNO SCOLASTICO 2017/2018 DISCIPLINA: ITALIANO CLASSE: 2 SEZ. BSA INSEGNANTE: MARIA LUCIA PAPILLO

PROGRAMMA SVOLTO ANNO SCOLASTICO 2017/2018 DISCIPLINA: ITALIANO CLASSE: 2 SEZ. BSA INSEGNANTE: MARIA LUCIA PAPILLO I.I.S. PRIMO LEVI Pag. 1di 2 ANNO SCOLASTICO 2017/2018 DISCIPLINA: ITALIANO CLASSE: 2 SEZ. BSA INSEGNANTE: MARIA LUCIA PAPILLO LIBRO DI TESTO: GRAMMATICA: MARCELLO SENSINI, LE FORME DELLA LINGUA POESIA

Dettagli

CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE TERZA

CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE TERZA CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE TERZA CONTENUTI ABILITA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE INDICATORI DESCRITTORI LINGUA PER NARRARE Testo fantastico fiaba favola mito leggenda racconto Testo realistico racconto

Dettagli

Nozioni essenziali di Metrica METRICA ITALIANA 1

Nozioni essenziali di Metrica METRICA ITALIANA 1 METRICA ITALIANA 1 La METRICA è l insieme delle norme che regolano la composizione del VERSO 2. La metrica italiana, a differenza di quella greca e latina 3, è accentuativa, cioè basata sull alternanza

Dettagli

ISTITUTO: Liceo delle Scienze umane CLASSE: II MATERIA: Italiano

ISTITUTO: Liceo delle Scienze umane CLASSE: II MATERIA: Italiano ISTITUTO: Liceo delle Scienze umane CLASSE: II MATERIA: Italiano Modulo n 1 Riepilogo euristico della morfosintassi della lingua italiana. L argomentazione saggistica U. D. 1: La punteggiatura e l uso

Dettagli

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto d Istruzione Superiore Severi-Correnti IIS Severi-Correnti

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto d Istruzione Superiore Severi-Correnti IIS Severi-Correnti Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto d Istruzione Superiore Severi-Correnti IIS Severi-Correnti ( 02-318112/1 via Alcuino 4-20149 Milano 7 02-89055263 codice fiscale 97504620150

Dettagli

Il Bianco, Il Nero e l Arcobaleno

Il Bianco, Il Nero e l Arcobaleno Antonio Simeone Il Bianco, Il Nero e l Arcobaleno e altri racconti d Amore Edizioni www.corebook.net redazione@corebook.net A mia Mamma, a mio Padre, mie prime impronte d amore. Indice Introduzione Il

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto d Istruzione Secondaria Superiore di II^ Grado LICEO ARTISTICO A. FRATTINI Via Valverde, 2-21100 Varese tel: 0332820670 fax: 0332820470

Dettagli

Percorso didattico n. 1 : il mondo dei testi

Percorso didattico n. 1 : il mondo dei testi Liceo Scientifico Statale Alberto Romita Campobasso Programma di Lingua e letteratura italiana Classe II, sez. H Anno scolastico 2015-2016 Docente prof. ssa Biancamaria Venditti Percorso didattico n. 1

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO G. MARCONI - FOGGIA ANNO SCOLASTICO 2017/2018 CLASSE II SEZIONE H PROGRAMMA MATERIA: Italiano ANTOLOGIA

LICEO SCIENTIFICO G. MARCONI - FOGGIA ANNO SCOLASTICO 2017/2018 CLASSE II SEZIONE H PROGRAMMA MATERIA: Italiano ANTOLOGIA LICEO SCIENTIFICO G. MARCONI - FOGGIA ANNO SCOLASTICO 2017/2018 CLASSE II SEZIONE H PROGRAMMA MATERIA: Italiano ANTOLOGIA Libro di testo:. M. Gineprini B. Livi S. Seminara, L isola-la poesia e il teatro,

Dettagli

Tanto gentile e tanto onesta pare Dante, La vita nova ( )

Tanto gentile e tanto onesta pare Dante, La vita nova ( ) Tanto gentile e tanto onesta pare Dante, La vita nova (1293-1295) Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia quand ella altrui saluta, ch ogne lingua deven tremando muta, e li occhi no l ardiscon di

Dettagli

Interminati spazi parte 2^ di Lucia Pantani

Interminati spazi parte 2^ di Lucia Pantani Interminati spazi parte 2^ di Lucia Pantani La poesia dilata la parola e moltiplica i suoi significati Dolce e chiara è la notte e senza vento, E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna,

Dettagli

PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE

PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE TECNICA AGRARIA Mario Rigoni Stern Bergamo PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE Classe II Italiano Pagina 1 di 9 COMPETENZE PRIMO BIENNIO Le competenze chiave del primo

Dettagli

Programma svolto fino al 15/02/2017

Programma svolto fino al 15/02/2017 Programma svolto fino al 15/02/2017 Manuale adottato: Baldi, Giusso, Razzetti, Zaccaria,"Attualità della letteratura", casa ed.paravia: edizione bianca vol. 3.1 "Da Leopardi al primo Novecento" (ISBN 978

Dettagli

ANNO SCOLASTICO

ANNO SCOLASTICO ANNO SCOLASTICO 2016-2017 PROGRAMMA DI ITALIANO CLASSE II O PROF.SSA IOLANDA DI BERNARDO POESIA E LETTERATURA I METODI DELLA POESIA IL SIGNIFICATO: il linguaggio della poesia Le caratteristiche della poesia

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE INDIVIDUALE ANNO SCOLASTICO 2013/2014

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE INDIVIDUALE ANNO SCOLASTICO 2013/2014 ANNO SCOLASTICO 2013/2014 Classe: 1LC (IV Ginnasio) Disciplina: GRECO Docente: TONELLI NADIA Indirizzo: CLASSICO 1 2 Elenco moduli Argomenti Strumenti / Testi Letture Fonetica L alfabeto greco; Campanini

Dettagli

CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE QUARTA

CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE QUARTA CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE QUARTA CONTENUTI ABILITA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE INDICATORI DESCRITTORI LINGUA PER NARRARE Testo fantastico fiaba favola mito leggenda racconto di fantasia Testo realistico

Dettagli

scienza. Quando si parla di scienza, il pensiero va immediatamente alla

scienza. Quando si parla di scienza, il pensiero va immediatamente alla PAPA FRANCESCO UDIENZA GENERALE Piazza San Pietro - Mercoledì, 21 maggio 2014 I doni dello Spirito Santo: 5. La Scienza Cari fratelli e sorelle, buongiorno. Oggi vorrei mettere in luce un altro dono dello

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI LASTRA A SIGNA PROGRAMMAZIONE ITALIANO CLASSI TERZE

ISTITUTO COMPRENSIVO DI LASTRA A SIGNA PROGRAMMAZIONE ITALIANO CLASSI TERZE ISTITUTO COMPRENSIVO DI LASTRA A SIGNA PROGRAMMAZIONE ITALIANO CLASSI TERZE Tematiche portanti Nuclei fondanti Obiettivi relativi a competenze TEMATICHE SPECIFICHE DEI NUCLEI FONDANTI IL TESTO DESCRITTIVO

Dettagli

collana ragnatele 87

collana ragnatele 87 collana ragnatele 87 Vai al contenuto multimediale Maria Rosa Grillo Antologia poetica www.aracneeditrice.it www.narrativaracne.it info@aracneeditrice.it Copyright MMXIX Gioacchino Onorati editore S.r.l.

Dettagli

LICEO STATALE G. MAZZINI

LICEO STATALE G. MAZZINI LICEO STATALE G. MAZZINI LINGUISTICO - SCIENZE UMANE - ECONOMICO SOCIALE Viale Aldo Ferrari, 37-19122 La Spezia Tel. 0187 743000 Fax 0187 743208 C.F. 80011230119 P. Iva 01195940117 Pec: sppm01000d@pec.istruzione.it

Dettagli

IL LAMPO. Myricae - Giovanni Pascoli 1894

IL LAMPO. Myricae - Giovanni Pascoli 1894 IL LAMPO Myricae - Giovanni Pascoli 1894 Parafrasi E cielo e terra si mostrò qual era: la terra ansante, livida, in sussulto; il cielo ingombro, tragico, disfatto: bianca bianca nel tacito tumulto una

Dettagli

NEL MONDO DEGLI UCCELLI

NEL MONDO DEGLI UCCELLI NEL MONDO DEGLI UCCELLI Il freddo attenua la sua morsa. L aria si fa tiepida, mentre le giornate si allungano a poco a poco e la campagna si ricopre d erba tenera e dei primi fiori. E il ritorno della

Dettagli

Istituto Tecnico Trasporti e Logistica Buccari Cagliari. Programma di Italiano

Istituto Tecnico Trasporti e Logistica Buccari Cagliari. Programma di Italiano Istituto Tecnico Trasporti e Logistica Buccari Cagliari Programma di Italiano a. s. 2016 2017 CLASSE: 2^ E DOCENTE: STEFANIA FARCI Testo: A.A. V.V., Grammantologia, Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori

Dettagli

Denotazione e connotazione sono termini con i quali si designano due diversi valori del significato di una parola.

Denotazione e connotazione sono termini con i quali si designano due diversi valori del significato di una parola. Denotazione e connotazione sono termini con i quali si designano due diversi valori del significato di una parola. Denotazione è la caratteristica che identifica il significato di base di ogni parola,

Dettagli

OBIETTIVI COGNITIVI LATINO CLASSI PRIME. Competenze specifiche Abilità Conoscenze ABILITÀ MORFO-SINTATTICHE

OBIETTIVI COGNITIVI LATINO CLASSI PRIME. Competenze specifiche Abilità Conoscenze ABILITÀ MORFO-SINTATTICHE OBIETTIVI COGNITIVI LATINO CLASSI PRIME Fonetica sue strutture morfosintattiche di base. 3. Arricchire il proprio bagaglio lessicale, imparando a usarlo consapevolmente. 4. Comprendere lo stretto rapporto

Dettagli

Giuseppe Ungaretti

Giuseppe Ungaretti Giuseppe Ungaretti 1880-1970 mondo spirituale e poetica punto di partenza della poesia è la disperazione spinta ai suoi estremi UOMO DI PENA creatura generata e vissuta nel dolore L anima, ritornata vergine

Dettagli

Scintille d amore... Come può il mondo continuare a vivere senza Cristina?

Scintille d amore... Come può il mondo continuare a vivere senza Cristina? Scintille d amore... Come può il mondo continuare a vivere senza Cristina? Enzo Casagni SCINTILLE D AMORE... Come può il mondo continuare a vivere senza Cristina? Diario autobiografico www.booksprintedizioni.it

Dettagli

PROGRAMMA ITALIANO. Classe 2 sez. E a.s. 2017/2018. prof.ssa Caldara Cristiana

PROGRAMMA ITALIANO. Classe 2 sez. E a.s. 2017/2018. prof.ssa Caldara Cristiana PROGRAMMA ITALIANO Classe 2 sez. E a.s. 2017/2018 prof.ssa Caldara Cristiana PROMESSI SPOSI= -Introduzione promessi sposi -Vita e opere di Manzoni;cronologia della vita e delle opere di Manzoni; Barocco

Dettagli

MORA EDITRICE SANREMO

MORA EDITRICE SANREMO 1 2 MORA EDITRICE SANREMO 3 ISBN 978-88-942513-3-3 Copyright 2017 by Mora Editrice Edizioni Leucotea Srl Via Fratti 18 18038 Sanremo (IM) Per l immagine di copertina e nel testo: Copyright 2017 by Silvia

Dettagli

EDUCANDATO STATALE SAN BENEDETTO PROGRAMMA SVOLTO

EDUCANDATO STATALE SAN BENEDETTO PROGRAMMA SVOLTO EDUCANDATO STATALE SAN BENEDETTO PROGRAMMA SVOLTO Anno Scolastico 2016/2017 Materia insegnata : Italiano-Antologia Classe : 1 a sez.: B Docente: GIORGETTA ANTONELLA N 1 La favola, la fiaba, la narrativa

Dettagli

Iacopo da Lentini: Amor è uno desio

Iacopo da Lentini: Amor è uno desio Iacopo da Lentini: Amor è uno desio È un sonetto, di cui è protagonista la fenomenologia della genesi dell'amore N.b. Fenomenologia: descrizione del modo in cui si manifesta una realtà Fa parte di una

Dettagli

DIDATTICA E TECNOLOGIE DELL ISTRUZIONE (a cura di Nicola Scognamiglio) LE MAPPE CONCETTUALI

DIDATTICA E TECNOLOGIE DELL ISTRUZIONE (a cura di Nicola Scognamiglio) LE MAPPE CONCETTUALI DIDATTICA E TECNOLOGIE DELL ISTRUZIONE (a cura di Nicola Scognamiglio) LE MAPPE CONCETTUALI UNA MAPPA DEFINITIVA NON ESISTE E NON HA ALCUN SENSO RICERCARLA POSSIAMO CONSIDERARE LA MAPPA COME: LA MEMORIA

Dettagli

Competenza 1 al termine della classe quinta di scuola primaria

Competenza 1 al termine della classe quinta di scuola primaria Italiano Competenza 1 al termine della classe quinta di scuola primaria Competenza 1 Abilità Conoscenze Interagire e comunicare oralmente in contesti di diversa natura Quando ascolta, l alunno è in grado

Dettagli

Umberto Saba. Quando nacqui mia madre ne piangeva... Da Autobiografia internetculturale.it. umbertosabalapoesiadiunavita.blogspot.

Umberto Saba. Quando nacqui mia madre ne piangeva... Da Autobiografia internetculturale.it. umbertosabalapoesiadiunavita.blogspot. Umberto Saba Quando nacqui mia madre ne piangeva... atrieste.eu internetculturale.it umbertosabalapoesiadiunavita.blogspot.com Da Autobiografia - 1924 1. Struttura SONETTO : 4 strofe ( 4 quartine 2 terzine)

Dettagli

PIANO DI STUDIO DELLA DISCIPLINA DISCIPLINA: ITALIANO PIANO DELLE UDA DEL QUINTO ANNO SETTORE TECNOLOGICO CLASSI QUINTE ITIS

PIANO DI STUDIO DELLA DISCIPLINA DISCIPLINA: ITALIANO PIANO DELLE UDA DEL QUINTO ANNO SETTORE TECNOLOGICO CLASSI QUINTE ITIS DISCIPLINA: ITALIANO PIANO DELLE UDA DEL QUINTO ANNO SETTORE TECNOLOGICO CLASSI QUINTE ITIS UDA 1 L età del realismo e del positivismo Periodo: I trimestre L età del Positivismo: caratteri generali. Il

Dettagli

PIANO DI STUDIO DELLA DISCIPLINA DISCIPLINA: ITALIANO PIANO DELLE UDA DEL QUINTO ANNO SETTORE TECNOLOGICO CLASSI QUINTE ITIS

PIANO DI STUDIO DELLA DISCIPLINA DISCIPLINA: ITALIANO PIANO DELLE UDA DEL QUINTO ANNO SETTORE TECNOLOGICO CLASSI QUINTE ITIS DISCIPLINA: ITALIANO PIANO DELLE UDA DEL QUINTO ANNO SETTORE TECNOLOGICO CLASSI QUINTE ITIS UDA 1 L età del realismo e del positivismo Periodo: I trimestre L età del Positivismo: caratteri generali. Il

Dettagli

DANTE. Le opere. a cura della prof.ssa Maria Isaura Piredda

DANTE. Le opere. a cura della prof.ssa Maria Isaura Piredda DANTE Le opere a cura della prof.ssa Maria Isaura Piredda Titoli delle opere di Dante OPERE SCRITTE IN VOLGARE La Vita nuova Le Rime Il Convivio La Divina Commedia OPERE SCRITTE IN LATINO Del vulgari eloquentia

Dettagli

San martino. La nebbia agl irti colli Piovigginando sale E sotto il maestrale Urla e biancheggia il mar.

San martino. La nebbia agl irti colli Piovigginando sale E sotto il maestrale Urla e biancheggia il mar. San martino La nebbia agl irti colli Piovigginando sale E sotto il maestrale Urla e biancheggia il mar. Ma per le vie del borgo Dal ribollir dei tini Va l aspro odor dei vini L anime a rallegrar. Gira

Dettagli

ANALISI DEL TESTO. Anna Pietra Ferraro POESIE SULL'ACQUA. L'acqua che esce dal ghiacciaio di R. Tagore. La Fonte di A. Graf

ANALISI DEL TESTO. Anna Pietra Ferraro POESIE SULL'ACQUA. L'acqua che esce dal ghiacciaio di R. Tagore. La Fonte di A. Graf ANALISI DEL TESTO Anna Pietra Ferraro POESIE SULL'ACQUA La Fonte di A. Graf L'acqua che esce dal ghiacciaio di R. Tagore 1 LA FONTE Gelida, cristallina, dalla rupe zampilla l onda: giù per la china fugge

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE. Classe II Sezione Scienze Applicate A.S. 2015/2016

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE. Classe II Sezione Scienze Applicate A.S. 2015/2016 Istituto Statale d'istruzione Superiore R.FORESI LICEO CLASSICO LICEO SCIENTIFICO LICEO SCIENZE UMANE FORESI ISTITUTO PROFESSIONALE PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO BRIGNETTI ISTITUTO ALBERGHIERO E DELLA

Dettagli

Indice generale. L organizzazione della frase PARTE I. 1 Che cos è la frase 12 Frasi senza verbo 13

Indice generale. L organizzazione della frase PARTE I. 1 Che cos è la frase 12 Frasi senza verbo 13 PARTE I L organizzazione della frase CAPITOLO 1 La frase 12 1 Che cos è la frase 12 Frasi senza verbo 13 Proviamo insieme 13 2 La frase come struttura predicativa 14 La frase minima 15 La frase semplice

Dettagli

Molto Bello Analisi Grammaticale

Molto Bello Analisi Grammaticale Molto Bello Analisi Grammaticale 1 / 6 2 / 6 3 / 6 Molto Bello Analisi Grammaticale L'analisi grammaticale è il procedimento per identificare la categoria lessicale (e le relative sottocategorie) di ogni

Dettagli

La poesia crepuscolare

La poesia crepuscolare novembre 13, 2011 La poesia crepuscolare e la tradizione pascoliana Luca Gervasutti - 2009 - L'eredità pascoliana Giovanni Pascoli fu tra i principali ispiratori della poesia cosiddetta crepuscolare: nei

Dettagli

ANALISI DI ALCUNE POESIE

ANALISI DI ALCUNE POESIE MOTIVI, STRUTTURA E FORMA DELLA POESIA PASCOLIANA PROF.SSA NUNZIA SOGLIA Indice 1 TEMI E STILE -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

Programmazione di italiano A.S. 2018/2019

Programmazione di italiano A.S. 2018/2019 Classe: II Br Docente: prof.ssa Federica D ANDREA Programmazione di italiano A.S. 2018/2019 Competenze di ambito (comuni alle discipline dell asse dei linguaggi): utilizzare gli strumenti espressivi indispensabili

Dettagli

Istituto Comprensivo

Istituto Comprensivo CLASSE I - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO COMPRENSIONE ORALE (ASCOLTO) Comprendere frasi semplici, brevi registrazioni trattanti argomenti con significati molto immediati per ricavare informazioni essenziali

Dettagli

UNA CONCEZIONE DOLOROSA DELLA VITA.

UNA CONCEZIONE DOLOROSA DELLA VITA. Il Pensiero UNA CONCEZIONE DOLOROSA DELLA VITA. Il Pascoli ebbe una concezione dolorosa della vita, influenzata dalla tragedia familiare a dalla crisi del Positivismo. Alla morte del padre seguirono rapidamente

Dettagli

Alla ricerca di me stesso. Scrivo ogni parola

Alla ricerca di me stesso. Scrivo ogni parola Alla ricerca di me stesso Scrivo ogni parola Antonio Diaferio ALLA RICERCA DI ME STESSO Scrivo ogni parola Poesie www.booksprintedizioni.it Copyright 2017 Antonio Diaferio Tutti i diritti riservati A coloro

Dettagli

DANIEL TAMMET E LA SINDROME DI ASPERGER. Riflessioni e commenti al filmato a cura di Mirella Carosi

DANIEL TAMMET E LA SINDROME DI ASPERGER. Riflessioni e commenti al filmato a cura di Mirella Carosi DANIEL TAMMET E LA SINDROME DI ASPERGER Riflessioni e commenti al filmato a cura di Mirella Carosi tipo high functioning di savant autistico Facciamo parlare Daniel Tammet Filmato DanielTammet_2011-480p.mp4

Dettagli

PIANO DI STUDIO DELLA DISCIPLINA DISCIPLINA: ITALIANO PIANO DELLE UDA DEL QUINTO ANNO SETTORE TECNOLOGICO

PIANO DI STUDIO DELLA DISCIPLINA DISCIPLINA: ITALIANO PIANO DELLE UDA DEL QUINTO ANNO SETTORE TECNOLOGICO UDA 1 L età del realismo e del positivismo Periodo: I trimestre DISCIPLINA: ITALIANO PIANO DELLE UDA DEL QUINTO ANNO SETTORE TECNOLOGICO CLASSE CLASSI QUINTA QUINTE ITIS SERALE ITIS A.S. 2018/2019 L età

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO A.MORO SELVINO PIANO DI LAVORO DI ITALIANO CLASSE 1^A e 1^B Libro di testo in adozione: Rosanna Bisacca, Maria

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO A.MORO SELVINO PIANO DI LAVORO DI ITALIANO CLASSE 1^A e 1^B Libro di testo in adozione: Rosanna Bisacca, Maria SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO A.MORO SELVINO PIANO DI LAVORO DI ITALIANO CLASSE 1^A e 1^B Libro di testo in adozione: Rosanna Bisacca, Maria Palella, Biblioteca Tre, Lattes Editore UNITA DI APPRENDIMENTO

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO ANAGNI 2 A.S. 2015/2016

ISTITUTO COMPRENSIVO ANAGNI 2 A.S. 2015/2016 ISTITUTO COMPRENSIVO ANAGNI 2 A.S. 2015/2016 METODO ANALOGICO di CAMILLO BORTOLATO Teoria dell apprendimento intuitivo della matematica INTRODUZIONE COSA E IL METODO ANALOGICO? Il Metodo Analogico è basato

Dettagli

IL CORPO LA MENTE LA COMUNICAZIONE 2

IL CORPO LA MENTE LA COMUNICAZIONE 2 IL CORPO LA MENTE LA COMUNICAZIONE 2 www.ani.ac Jared Blackburn, 1997 Cosa pensano dell Autismo le persone che hanno Autismo. I sintomi dell autismo possono variare ampiamente da un individuo all altro.

Dettagli

LE OPERAZIONI DA COMPIERE PER ANALIZZARE UN TESTO POETICO VANNO DIVISE NEI TRE MOMENTI DELLA COMPRENSIONE, ANALISI/ INTERPRETAZIONE, APPROFONDIMENTI

LE OPERAZIONI DA COMPIERE PER ANALIZZARE UN TESTO POETICO VANNO DIVISE NEI TRE MOMENTI DELLA COMPRENSIONE, ANALISI/ INTERPRETAZIONE, APPROFONDIMENTI LE OPERAZIONI DA COMPIERE PER ANALIZZARE UN TESTO POETICO VANNO DIVISE NEI TRE MOMENTI DELLA COMPRENSIONE, ANALISI/ INTERPRETAZIONE, APPROFONDIMENTI COMPRENSIONE Leggi il testo in modo orientativo. Leggi

Dettagli

Il percorso è pensato per alunni di una classe Seconda Media, in un attività di tipo modulare.

Il percorso è pensato per alunni di una classe Seconda Media, in un attività di tipo modulare. LA SELVA OSCURA INDICAZIONI PER L INSEGNANTE DESTINATARI Il percorso è pensato per alunni di una classe Seconda Media, in un attività di tipo modulare. PREREQUISITI DI CONTENUTO Conoscenza del testo poetico:

Dettagli

L essenza di un sogno

L essenza di un sogno L essenza di un sogno Rossella Tridico L ESSENZA DI UN SOGNO poesie www.booksprintedizioni.it Copyright 2013 Rossella Tridico Tutti i diritti riservati A me stessa per la forza e la tenacia dimostrate

Dettagli

a cura del prof. Marco Migliardi Giovanni Pascoli

a cura del prof. Marco Migliardi Giovanni Pascoli a cura del prof. Marco Migliardi Giovanni Pascoli Giovanni Pascoli 1855-1912 Pascoli l infanzia v Nasce a San Mauro di Romagna nel 1855 da famiglia agiata v Quarto di dieci fratelli v Primi anni felici

Dettagli

Simposio didattico 5-10 febbraio 2018

Simposio didattico 5-10 febbraio 2018 Simposio didattico 5-10 febbraio 2018 TITOLO DELL ATTIVITÀ AUTRICE DELL ATTIVITÀ Ed è subito poesia Ann De Latter Sono fiamminga di nascita, ma italiana nel cuore. Sono innamorata della lingua e della

Dettagli

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO DAL DOCENTE

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO DAL DOCENTE Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto d Istruzione Superiore Severi-Correnti IIS Severi-Correnti 02-318112/1 via Alcuino 4-20149 Milano 02-89055263 codice fiscale 97504620150

Dettagli

ITET AULO CECCATO - THIENE (VI) Anno scolastico

ITET AULO CECCATO - THIENE (VI) Anno scolastico ITET AULO CECCATO - THIENE (VI) Anno scolastico 2018-2019 Programma finale Classe: 5ªAt Materia: Lingua e letteratura italiana Docente: Enrico Campana Libro di testo adottato: M. Sambugar, G. Salà; Letteratura

Dettagli

Leggere per studiare

Leggere per studiare Leggere per studiare A cura di Silvana Loiero Che cosa vuol dire leggere per studiare? Quando si legge un testo per studiare si devono fare diverse operazioni per capire il testo letto: rielaborare le

Dettagli

...innovare e consolidare...

...innovare e consolidare... LICEO SCIENTIFICO - LINGUISTICO - SCIENZE UMANE - ECONOMICO SOCIALE viale Papa Giovanni XXIII, 25 10098 Rivoli tel. 011-95.86.756 fax 011-95.89.270 sede di SANGANO 10090 via S. Giorgio tel. e fax 011-90.87.184

Dettagli

PROGRAMMA D ESAME DI ITALIANO

PROGRAMMA D ESAME DI ITALIANO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAMERANO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO S. PELLICO ANNO SCOLASTICO 2016-2017 CLASSE 3 C PROF. ALBERTO PINCINI PROGRAMMA D ESAME DI ITALIANO ARGOMENTI SVOLTI NEL CORSO DELL

Dettagli

11/05/2011. La verità al malato San Camillo - 14 aprile La verità al malato. La verità al malato. La verità al malato

11/05/2011. La verità al malato San Camillo - 14 aprile La verità al malato. La verità al malato. La verità al malato San Camillo - 14 aprile 2011 Fabrizio Fracchia Giovanni pensa di non sapere ciò che lui pensa che Maria pensa che lui non sa. Ma Maria pensa che Giovanni lo sa. Così Maria non sa di non sapre che Giovanni

Dettagli

CREDENZE SULLA LETTURA E COMPRENSIONE - INTERPRETAZIONE DEL TESTO NARRATIVO

CREDENZE SULLA LETTURA E COMPRENSIONE - INTERPRETAZIONE DEL TESTO NARRATIVO CREDENZE SULLA LETTURA E COMPRENSIONE - INTERPRETAZIONE DEL TESTO NARRATIVO punto di vista transmission: il significato risiede nel testo. L obiettivo primario del lettore è capire l intenzionalità comunicativa

Dettagli

Percorso didattico n. 1 : il mondo dei testi

Percorso didattico n. 1 : il mondo dei testi Liceo Scientifico Statale Alberto Romita Campobasso Programma di Lingua e letteratura italiana Classe II, sez. F Anno scolastico 2015-2016 Docente prof. ssa Biancamaria Venditti Percorso didattico n. 1

Dettagli

PIANO DI LAVORO DI ITALIANO CLASSE 1^A e 1^ B a.s

PIANO DI LAVORO DI ITALIANO CLASSE 1^A e 1^ B a.s PIANO DI LAVORO DI ITALIANO CLASSE 1^A e 1^ B a.s. 2010-2011 Libro di testo in adozione: Rosanna Bissaca, Maria Paolella, Biblioteca Tre, Lattes Editore UNITÀ DI APPRENDIMENTO N.1 TITOLO: VIAGGIANDO NEL

Dettagli

Come ad esempio in questa immagine, l occhio vede 4 gambe, invece ad un osservazione più attenta se ne vedono 8.

Come ad esempio in questa immagine, l occhio vede 4 gambe, invece ad un osservazione più attenta se ne vedono 8. Percezione Visiva Semplicità Il nostro cervello, quando vede un immagine cerca sempre di semplificarla il più possibile. La nostra percezione è sempre disposta ad organizzare ciò che vediamo in un insieme

Dettagli

ODE AL CANE. Il cane mi domanda. e non rispondo. Salta, corre pei campi e mi domanda. senza parlare. e i suoi occhi

ODE AL CANE. Il cane mi domanda. e non rispondo. Salta, corre pei campi e mi domanda. senza parlare. e i suoi occhi ODE AL CANE Il cane mi domanda e non rispondo. Salta, corre pei campi e mi domanda senza parlare e i suoi occhi sono due richieste umide, due fiamme liquide che interrogano e io non rispondo, non rispondo

Dettagli

Chi è Massimo Tirinelli

Chi è Massimo Tirinelli I fiori alla finestra possono essere interpretati come doni che il poeta porge al lettore, proprio come un davanzale colmo di fiori è un regalo per gli occhi di un passante. A questa chiave di lettura

Dettagli

CLASSE SECONDA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ITALIANO A) ASCOLTARE 1 BIMESTRE 2 BIMESTRE 3 BIMESTRE 4 BIMESTRE

CLASSE SECONDA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ITALIANO A) ASCOLTARE 1 BIMESTRE 2 BIMESTRE 3 BIMESTRE 4 BIMESTRE OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CLASSE SECONDA ITALIANO A) ASCOLTARE 1 1. Ascoltare e comprendere vari messaggi 1. Ascoltare messaggi orali di vario genere e individuare l'argomento centrale 2. Ascoltare

Dettagli