INDICAZIONI GEOLOGICHE E GEOTECNICHE IN MERITO ALLA REALIZZAZIONE DEL RILEVATO INDICE 1. PREMESSE SITUAZIONE STRATIGRAFICA E IDROGEOLOGICA...
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- Sebastiano Masini
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1 PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI E DELLE MISURE DI MESSA IN SICUREZZA DA POSSIBILI ESONDAZIONI DEL FIUME ADIGE NELL AREA DI PROGETTO DELLA NUOVA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO DEI COMUNI DI BESENELLO, CALLIANO E VOLANO INDICAZIONI GEOLOGICHE E GEOTECNICHE IN MERITO ALLA REALIZZAZIONE DEL RILEVATO INDICE 1. PREMESSE SITUAZIONE STRATIGRAFICA E IDROGEOLOGICA REALIZZAZIONE DEL RILEVATO Piano di fondazione Strato anticapillare Corpo del rilevato Ultimo strato del rilevato (piano di posa della fondazione) CONCLUSIONI pag. 1 -
2 1. PREMESSE Il presente elaborato integra lo studio idrologico-idraulico, redatto dal dott. Silvio Grisotto, per quanto attiene agli aspetti geologici e geotecnici del rilevato previsto quale misura di messa in sicurezza da possibili esondazioni del fiume Adige, nell area di progetto della nuova scuola secondaria di I grado dei comuni di Besenello, Calliano e Volano. Il rilevato in oggetto occuperà una superficie complessiva di m 2 ed il volume di terreno da riportare è valutato in m 3. Esso si estenderà anche alla limitrofa p.f. 2186, futura sede della Residenza Sanitaria per Anziani (R.S.A.). L altezza media di tale rilevato è quindi dell ordine di 3,25m. Ovviamente tale altezza è variabile in funzione dell andamento topografico della superficie di campagna attuale, essendo lo scopo ultimo dell obiettivo quello di elevare l area ad una quota costante di 178,30m s.l.m., come risulta dai calcoli idraulici riportati nella relazione del dott. Grisotto. La relazione che viene di seguito presentata si prefigge di esprimere un parere in merito alla fattibilità geologico-geotecnica del rilevato in relazione al contesto geologico dell area, e, in caso affermativo, di fornire indicazioni di carattere generale circa le caratteristiche geotecniche che tale rilevato deve possedere. Si rimanda alle relazioni specialistiche geologiche e geotecniche relative alla costruzione della scuola e della Residenza per anziani per i necessari approfondimenti geologico-geotecnici che dovranno prendere in considerazione l interazione tra gli edifici previsti, il rilevato ed il terreno di fondazione di quest ultimo. 2. SITUAZIONE STRATIGRAFICA E IDROGEOLOGICA L area in oggetto si colloca in un contesto prettamente alluvionale, facente parte della piana alluvionale del Fiume Adige, edificata da quest ultimo durante le sue divagazioni sul fondovalle della Vallagarina, prima che venisse regimato a mezzo argini. Lo scrivente dispone di una serie di dati geologici e geotecnici acquisiti in relazione all incarico di predisposizione della relazione geologica che codesta amministrazione ha affidato allo scrivente a supporto della realizzazione della scuola secondaria di I livello, il - pag. 2 -
3 30 marzo L elaborato geologico non è ancora stato redatto dal momento che esso è successivo al Piano delle Misure. Tuttavia una certa parte delle indagini geologiche è già stata esperita. In particolare sono stati realizzati, nel novembre 2010 dalla Georicerche s.r.l. di Bolzano sotto la supervisione dello scrivente, n. 4 sondaggi meccanici a rotazione, spinti fino ad una profondità di -10/-12m dal p.c. S2 S1 S3 S4 S Sondaggio meccanico P prova penetrometrica Ubicazione indagini geognostiche sulla planimetria del progetto preliminare (scala a vista) - pag. 3 -
4 La situazione stratigrafica emersa è quella tipica delle piane alluvionali, con alternanze di livelli fini (limi argillosi e sabbiosi e sabbie fini) alternati a livelli granulari ghiaioso-sabbiosi. E molto chiaramente distinguibile in tutti i sondaggi un livello superficiale di limi argillosi e sabbiosi e sabbie fini seguito al letto da un livello granulare di ghiaie e sabbie (inglobate al suo interno locali lenti fini). In particolare la stratigrafia emersa è la seguente: LIVELLO GEOLOGICO 1: limi argillosi e sabbiosi e sabbie fini: da p.c. a -3m/-7,5m: LIVELLO GEOLOGICO 2: ghiaie e sabbie con locali lenti di sabbie fini limose da - 3m/-7,5m a -12m. Il livello fine tende ad aumentare di spessore procedendo da sudest verso nordovest. Il sondaggio S2, ubicato nella zona sud dell area investigata, ha messo infatti in evidenza uno spessore di fino pari a 7,50m, mentre il Sondaggio S1, posto nel settore nord delle particelle fondiarie interessate dalla costruzione della scuola, uno spessore di fino di soli 3m. Gli altri sondaggi, ubicati in posizione intermedia tra S1 e S2, hanno a loro volta mostrato spessori di fino intermedi (5m in S3, 6m in S4). Associati ai sondaggi sono state eseguite alcune prove SPT, che assumono verosimilmente una valenza scientifica solamente per i livelli ghiaioso-sabbiosi (LIVELLO GEOLOGICO 2) mentre per quelli fini posti al tetto (LIVELLO GEOLOGICO 1) possono fornire un indicazione di massima circa la resistenza offerta da tale materiale. La media dei valori di N SPT per il LIVELLO 1 è risultata pari a 6, mentre per il LIVELLO 2 pari a 58. Ciò mette in evidenza un netto incremento della resistenza alla penetrazione della punta tra i due livelli che si traduce in termini qualitativi in caratteristiche geotecniche scadenti per quanto attiene al LIVELLO 1 e decisamente buone per quanto riguarda il LIVELLO 2. Dal LIVELLO GEOLOGICO 1 sono stati estratti alcuni campioni indisturbati da sottoporre a specifiche prove di laboratorio geotecnico, in particolare per quanto attiene alla determinazione dei parametri di resistenza al taglio e del coefficiente di consolidazione per il calcolo dei cedimenti di consolidazione. Alla data di stesura del presente elaborato i risultati non sono ancora noti ma essi sono fondamentali per le necessarie verifiche geotecniche in merito al cedimento di tali livelli fini sottoposti alla pressione di contatto esercitata dal rilevato associato al futuro edificio scolastico. La caratterizzazione geotecnica dei LIVELLO 1 deve essere effettuata sulla base delle risultanze delle prove di laboratorio eseguite. - pag. 4 -
5 Sono state inoltre effettuate prove penetrometriche statiche e dinamiche al fine di incrementare le conoscenze geologiche e geotecniche dell area in esame. L elaborazione dei dati non è ancora disponibile ma dai risultati emersi nel corso delle prove (eseguite sotto la Direzione dello scrivente), sembra sia confermata la situazione emersa sopra esposta ottenuta a seguito della realizzazione dei sondaggi. Dal punto di vista idrogeologico, il sondaggio meccanico S1, attrezzato a piezometro, ha messo in evidenza un altezza della falda freatica fino a profondità, rispetto al piano campagna, comprese tra -1,60m e -1m, durante il periodo di novembre 2010, caratterizzato da una piovosità superiore alla media. Tali dati risultano quindi significativi e si ritiene che in periodi di eccezionale piovosità (tipo novembre 2000), la falda possa innalzarsi ulteriormente fino a profondità prossime al piano campagna. 3. REALIZZAZIONE DEL RILEVATO Gli elementi che compongono il rilevato sono: il piano di fondazione: esso è rappresentato dal terreno in sito su cui andrà a poggiare il rilevato, previa asportazione del terreno vegetale per uno spessore di 20cm; lo strato anticapillare: è lo strato basale del rilevato ed è costituito da terreno arido ossia privo di fino; il corpo del rilevato o rilevato; piano di posa della fondazione: è l ultimo strato del rilevato, su cui andrà a poggiare l edificio; esso rappresenta quindi il piano di fondazione dell edificio. 3.1 Piano di fondazione Il terreno costituente il piano di fondazione è rappresentato dal LIVELLO GEOLOGICO 1 le cui caratteristiche geologiche e geotecniche sono state esposte nel capitolo 2. Non viene a priori preso in considerazione lo strato vegetale superficiale, di spessore pari a 20cm, che deve essere preventivamente asportato. - pag. 5 -
6 Una volta avvenuto il decorticamento è opportuno eseguire alcune prove di carico su piastra al fine di determinare la portanza, espressa attraverso il Modulo di deformazione M d il quale, facendo riferimento ai capitolati ANAS 2009, deve essere 20 MPa nell intervallo compreso fra 0,05 e 0,15 N/mm 2. Un altra valutazione importante da eseguire una volta disponibili le prove edometriche, è il calcolo del cedimento di consolidazione del terreno di sottofondo per effetto del sovraccarico indotto dal rilevato. Ovviamente tale valutazione andrà fatta in sede di stesura della relazione geotecnica a supporto dei due edifici. 3.2 Strato anticapillare Questo strato, di spessore compreso tra 30 e 50cm è composto da materiali con granulometria assortita da 2mm a 50mm, con passante al vaglio dei 2mm non superiore al 15% in peso e un passante al vaglio UNI 0,075mm non superiore al 3%. E consigliabile stendere alla base di tale strato capillare uno foglio di geotessile, del tipo non tessuto, in polipropilene, a filo continuo, prodotto per estrusione del polimero. La predisposizione di tale strato è decisamente opportuna, data la possibile risalita della falda fino a -1m dal piano campagna, ed in casi eccezionali, anche a quote maggiori. 3.3 Corpo del rilevato I terreni costituenti il corpo del rilevato debbono appartenere ai gruppi A1, A2-4, A2-5, A3 (se A3 D 60 /D 10 7) della classifica stradale HRB-AASHTO (CNR-UNI 10006) con dimensione massima degli elementi lapidei pari a 20cm. Di norma le dimensioni delle massime pezzature ammesse non deve superare i 2/3 dello spessore dello strato compattato. Il materiale di grossa pezzatura (tra 7cm e 20cm) non deve costituire più del 30% del volume del rilevato. Il materiale deve essere posato a strati, opportunamente compattati, la cui altezza non deve superare i 50cm. La densità secca di ciascun strato compattato costituente il rilevato deve essere >90% della densità massima AASHO modificata ottenuta in laboratorio. Il valore del Modulo di deformazione M d (nell intervallo 0,05-0,25 N/mm 2 ) deve essere 20 MPa. - pag. 6 -
7 Si può prendere in considerazione anche l impiego di terre appartenenti ai gruppi A2-6 e A2-7 (Ghiaia o sabbia limosa o argillosa) ma solo se provenienti dagli scavi e soltanto fino a 2m dal piano di posa della fondazione, previa la predisposizione di uno strato anticapillare di almeno 30cm e con stesura dei singoli strati non superiore a 30cm. Tenuto conto dello spessore medio del rilevato, si deduce che terreni appartenenti a tali classi hanno una scarsa applicazione per il caso in esame. Nella denegata ipotesi di utilizzare terreni fini limosi e argillosi della classe A4, A5, A6, A7, provenienti da scavi di sbancamento e stabilizzati con leganti quali ad es. calce, in percentuali dell ordine del 3% mediante miscelazione con macchine stabilizzatrici, deve essere valutato di volta in volta il loro utilizzo. In tal caso deve comunque essere attuata un idonea campagna sperimentale ed in ogni caso lo spessore di ogni strato non deve superare i 30cm. Per qualsiasi sistema adottato si prescrivono le necessarie misure in sito che consistono in misure di densità in sito e prove di carico su piastra da 300 mm di diametro con una frequenza di ciascuna prova ogni 1500m 3 di materiale posato. Tale valore indicativo potrà essere variato in corso d opera in funzione di valori ottenuti. Chiaramente prima dell inizio dei lavori è necessario comunicare il sistema che verrà adottato in modo da procedere alla determinazione della densità mediante prova proctor modificata. 3.4 Ultimo strato del rilevato (piano di posa della fondazione) Deve essere di almeno 30cm e costituito tassativamente da terre A1 e A3, caratterizzato da densità maggiore del 95% della prova Proctor, Modulo di deformazione >50 MPa in un intervallo di carico compreso fra 2,5 e 3,5 dan/cm CONCLUSIONI Sulla base della situazione geologica e geotecnica illustrata, si ritiene che la realizzazione del rilevato, quale elemento di difesa idraulica nei confronti della piena centenaria del Fiume Adige, possa essere sostenuto dal punto di vista geologicogeotecnico sempreché ci si attenga a quanto esposto nel presente elaborato Trento, dicembre 10 il Relatore - pag. 7 -
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