Permessi per l assistenza di familiari disabili

Transcript

1 UILCA UIL CREDITO, ESATTORIE E ASSICURAZIONI Aderente a Union Network International UNI DIPARTIMENTO POLITICHE PARI OPPORTUNITA SEDE ROMA VIA LOMBARDIA 30 TEL FAX e mail: dpo.uilca@uilca.it pagina web: Permessi per l assistenza di familiari disabili L. 104/92 "Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate." (Pubblicata in G. U. 17 febbraio 1992, Supplemento Ordinario n. 39) L. 423/93 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge27 agosto 1993, n. 324, recante proroga dei termini di durata in carica degli amministratori straordinari delle unità sanitarie locali, nonché norme per le attestazioni da parte delle unità sanitarie locali della condizione di handicappato in ordine all'istruzione scolastica e per la concessione di un contributo compensativo all'unione italiana ciechi." (Pubblicata in G.U. 27 ottobre 1993, n. 423) 1

2 L. 53/2000 "Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città" (Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 60 del 13 marzo 2000) D.L. 151/2001 "Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell'articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53" (Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 96 del 26 aprile 2001 Supplemento Ordinario n. 93) L. 289/2002 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2003)" (Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 305 del 31 dicembre 2002 Supplemento Ordinario n. 240) D.L. 216/2003 "Attuazione della direttiva 2000/78/CE per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro" (Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 187 del 13 agosto 2003) L. 350/2003 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2004)" (Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 299 del 27 Dicembre 2003 Supplemento ordinario n. 196) 2

3 AGEVOLAZIONI I riposi, i permessi e i congedi, previsti dalle Leggi sopra citate, a favore dei lavoratori che assistono familiari disabili (in maniera continuata) non sono subordinati alla mancanza di familiari in grado di assistere il portatore di handicap (Sentenza Consiglio di Stato n ), perché non è immaginabile che l assistenza al disabile si fondi esclusivamente su quella familiare (Sentenza Corte Costituzionale n ), pertanto il fatto che nell ambito del nucleo familiare della persona disabile si trovino conviventi familiari non lavoratori idonei a fornire l aiuto necessario non pregiudica il diritto del lavoratore a fruire dei riposi, permessi o congedi previsti dalla Legge e dal Dlgs (Circolare INPS n. 90 del 23 Maggio 2007). Scomparso l'obbligo della convivenza (L art.19), i permessi sono concessi anche a lavoratori che pur risiedendo o lavorando in luoghi distanti da quello in cui risiede la persona disabile offrano un ASSISTENZA SISTEMATICA E ADEGUATA. A tal fine, in sede di richiesta, sarà prodotto: un Programma di assistenza a firma congiunta del Lavoratore richiedente e del familiare disabile (Circolare INPS n , comma 4); la verifica della sussistenza dei requisiti di SISTEMATICITA E ADEGUATEZZA è un potere che compete esclusivamente al datore di lavoro (Circolare INPS n , comma 3). REQUISITI NECESSARI 1) Riconoscimento di Handicap grave ai sensi della Legge art. 3, comma 3 da parte della competente Commissione ASL prevista dalla Legge n. 295 ; tale riconoscimento produce i suoi effetti fino a quando una analoga (o superiore) Commissione ASL esprima un giudizio diverso. 2) Per i portatori di Sindrome di Down basta il certificato del medico di base, corredato da cariotipo. 3) Per i grandi invalidi di guerra (o equiparati grandi invalidi del Lavoro) basta la copia dell attestato di pensione o del decreto di concessione ( Circ. INPS n. 128 dell 11 Luglio 2003). 4) Non essere ricoverati a tempo pieno presso istituti specializzati, fatta eccezione per i ricoveri finalizzati ad un intervento chirurgico oppure a scopo riabilitativo (Circolare INPS n. 90 del ). TUTTAVIA i parenti o gli affini di un disabile, ricoverato a tempo pieno, hanno il diritto di fruire fino ad un massimo di 3 giorni (o l equivalente in ore) al mese per portare il disabile ad effettuare visite mediche o terapie (specialistiche) NON effettuabili all interno della struttura in cui sono ricoverati. Sussiste l obbligo di attestazione dell avvenuta visita da parte del medico. 3

4 Se il disabile è figlio (anche adottivo) minorenne del richiedente, competono i permessi descritti nelle tabelle sotto riportate; STESSA COSA se il disabile figlio (anche adottivo) maggiorenne CONVIVE col richiedente, in caso contrario deve sussistere il requisito dell Assistenza Continuata (Circ. INPS n ). La domanda deve essere presentata all INPS e, in copia, al datore di lavoro. Un lavoratore disabile (anche soltanto con il riconoscimento della Legge , art 3, comma 1) con rapporto di lavoro sia pubblico che privato, e un lavoratore che assista un parente disabile (anche soltanto con il riconoscimento della Legge , art.3, comma 1), hanno il diritto di scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio e non possono essere trasferiti ad altra sede senza il loro consenso. (Legge , art. 33, comma 5 e comma 6 ). MINORI CON HANDICAP GRAVE HANDICAP GRAVE BENEFICIARIO BENEFICIO Minore fino a 1 Anno Genitore Possibile accumulo delle 2 ore per allattamento, con le 2 ore per assistenza disabili Msg. INPS n del 9 Maggio 2007 HANDICAP GRAVE BENEFICIARIO BENEFICIO Minore fino a 3 anni non ricoverato a tempo pieno presso Istituti specializzati. Minore fra 3 e 17 Anni ( 3 < Minore < 18 ) Msg. INPS n del ) Un genitore anche adottivo. 2) Parente o affine entro il 3 grado. 3) Affidatario. Come sopra o coniuge Prolungamento dell astensione facoltativa fino a 3 anni di vita del bambino. 2 ore di permesso al dì fino al 36 mese. 3 giorni, frazionabili in permessi orari al mese di permesso retribuito per ogni familiare con handicap grave. 4

5 MAGGIORENNI CON HANDICAP GRAVE HANDICAP GRAVE BENEFICIARIO BENEFICIO Maggiorenne (Circ. n ) (Se figlio convivente del richiedente non esistono vincoli limitativi; in tutti gli altri casi valgono i limiti descritti a pag.4 Come sopra o coniuge I permessi possono essere ripartiti fra 2 o più persone che si alternano nella assistenza all handicappato.* *(Messaggio della Direzione Centrale INPS del , Dott. Guido Polettini). Dlgs , art 53, comma 3. Non può essere obbligato a turni di notte. In alternativa ai permessi succitati, il coniuge convivente (Sentenza Corte Costituzionale n.158 / ), i genitori (i fratelli conviventi, in caso di loro morte o di loro totale inabilità Sentenza Corte Costituzionale n. 233 del 16 Giugno 2005) e i figli conviventi (Sentenza Corte Costituzionale n.19 / ) di un handicappato hanno diritto (complessivamente) a 24 MESI di congedo retribuito (fino a un massimo di ,13 annui) totalmente flessibile e parcellizzabile, entro 60 giorni dalla richiesta (Decreto Legislativo n. 151, art. 42, comma 5, così come modificato dalla Legge n. 350, art. 3, comma 106). LAVORATORI CON HANDICAP GRAVE HANDICAP GRAVE BENEFICIARIO BENEFICIO Lavoratore Handicappato grave Il lavoratore stesso 3 giorni, frazionabili in 1/2 g., al mese di permesso retribuito. 2 ore al giorno di permesso retribuito. 5

6 Un lavoratore handicappato grave che fruisca per se stesso dei permessi previsti dalla Legge (permessi orari frazionabili o 3 giorni al mese), ha il diritto di usufruire di ulteriori 3 giorni di permesso retribuito, per assistere un familiare handicappato (Circ. INPS n , comma 6) e un familiare del malato al quale è assicurata la possibilità di assisterlo nelle cure ha il diritto di usufruire degli stessi permessi di cui gode il lavoratore handicappato grave; i permessi devono essere fruiti contestualmente da chi assiste e chi è assistito (Circolare del Ministero del Lavoro N. 40 / 05, Prot. 15 / V / / del 22 Dicembre 2005). I giorni di permesso non fruiti in un mese non possono essere cumulati con quelli spettanti in un mese successivo; pertanto se non goduti SONO PERDUTI VALIDITA' DELLA DOMANDA In caso di handicap irreversibile la domanda è valida per sempre e decorre dal giorno successivo alla presentazione; nel caso di Handicap rivedibile la domanda è valida, dal giorno successivo alla presentazione fino alla comunicazione dell avvenuta variazione di giudizio da parte ASL (Circolare INPS n , comma 4). Nel caso che un RINNOVO di domanda (com era previsto dalla Circ. n ) sia stato presentato all INPS in ritardo rispetto alla data di revisione, e il lavoratore abbia fruito dei permessi prima della presentazione, tale fruizione deve essere considerata legittima. 6

7 CERTIFICAZIONE PROVVISORIA In attesa dell'esito della visita medica da parte della Commissione preposta, il lavoratore potrà fruire dei permessi previsti dalla Legge presentando la ricevuta della domanda alla ASL e, un Certificato Medico Specialistico di una struttura pubblica (Circ. INPS n. 32/ ) in cui, oltre ad essere specificata la patologia da cui è affetto il portatore di handicap, sia dichiarato che la minorazione, singola o plurima, ha ridotto l autonomia personale, correlata all età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione (oppure che esistono le condizioni previste dalla Legge Art.3 Comma 3). La succitata certificazione provvisoria vale fino all accertamento definitivo da parte della Commissione. In caso di reiezione della domanda i permessi fruiti saranno trasformati in ferie o congedo non retribuito (Circolare INPS n , comma 5). RETRIBUZIONE I permessi retribuiti previsti dall articolo 33 della Legge sono TOTALMENTE a carico dell INPS (o di altro Istituto Previdenziale preposto) e sono equiparati a SERVIZIO EFFETTIVAMENTE PRESTATO (D.L ), lo stesso vale per i permessi previsti dal D.l art. 42, comma 5, quando non siano cumulati con il congedo parentale (Msg. INPS n del 6 Marzo 2006). Sono pertanto da considerarsi utili ai fini: della corresponsione della retribuzione incentivante, dell attribuzione del buono pasto se utilizzati come permessi orari, della maturazione delle ferie, della maturazione di 13, mensilità aggiuntive, gratifiche, indennità, premi, etc. La fruizione dei permessi da parte di un lavoratore in stato di handicap grave o di un lavoratore che assiste un familiare handicappato NON può comportare decurtazioni economiche di alcun genere, siano esse dirette, indirette (es. riduzione dei giorni di ferie o mancato riconoscimento ai buoni pasto) o differite nel tempo (riduzione dell importo delle liquidazione o della pensione) poiché, in tal caso si configurerebbe una discriminazione illegittima a danno dei disabili e di chi li assiste. 7

8 Quanto sopra vale sia nel settore privato che in quello pubblico. (Msg. INPS del ) che recepisce una comunicazione del Ministero del Lavoro, la quale recepisce i contenuti del Decreto Legislativo n.216 del 2003, il quale recepisce i contenuti di una Direttiva del Parlamento Europeo del 2000). L indennità relativa ai congedi straordinari (fino a 24 Mesi complessivi), previsti dal D.L art. 42 comma 5, è corrisposta nella misura della retribuzione percepita nell ultimo mese di lavoro che precede il congedo (comprensiva del rateo di 13 mensilità, altre mensilità aggiuntive, gratifiche, indennità, premi, etc.) sempre che la stessa, rapportata a un anno, non superi il limite di ,13 (nel 2009). Il beneficio è frazionabile anche a giorni interi (Circolare INPS 15 Marzo 2001 n. 64, comma 4), l indennità (pari alla retribuzione effettiva, oppure a quella inferiore connessa ai limiti massimi annui suddetti), è da corrispondere per tutti i giorni per i quali il beneficio è richiesto. INCOMPATIBILITA I permessi previsti dalla Legge non possono essere fruiti nelle stesse giornate in cui vengono fruiti i congedi straordinari previsti dall art.42 comma 5 del D.L , mentre possono essere fruiti alternativamente (da familiari aventi diritto) anche nel corso dello stesso mese (Circ. INPS n , comma 7). FRAZIONAMENTO DEI PERMESSI In caso di frazionamento in ore, il massimale orario mensile di permessi viene determinato dal seguente algoritmo di calcolo : Orario normale di lavoro settimanale x 3 = ore mensili fruibili. Numero dei giorni lavorativi settimanali (Msg. INPS n /06/07) La presente elaborazione ha soltanto scopo divulgativo e non può essere citata come fonte di diritto a cura di Andrea Zerbo ex funzionario Inps 8