MASSIME CIVILI OBBLIGAZIONI E CONTRATTI. Corte di Cassazione Sez. III civ. 15 Maggio 2013, n (Pres.
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1 MASSIME CIVILI OBBLIGAZIONI E CONTRATTI Corte di Cassazione Sez. III civ. 15 Maggio 2013, n (Pres. G.M. Berruti; Rel. G. Carleo) Obbligazioni e contratti Giocata Biglietto vincente Smarrimento del tagliando Riscossione della vincita Possibile La perdita del tagliando figlia del biglietto vincente non preclude la riscossione della vincita se sussistono ampi ed obiettivi elementi di identificazione dell avente diritto 1. All atto della giocata il giocatore scommettitore stipula un contratto la cui interpretazione costituisce attività discrezionale del giudice di merito la quale, risolvendosi in un accertamento di fatto, è censurabile in sede di legittimità, oltre che in presenza di vizi della motivazione, esclusivamente in caso di violazione dei criteri dell ermeneutica contrattuale 2. 1 La Corte riconosce la legittimità del pagamento dei premi all acquirente di due quote, di cui ha smarrito i tagliandi, di un sistema del totocalcio, sulla base della denuncia di smarrimento del tagliando figlia e della testimonianza del titolare della ricevitoria presso cui la giocata è stata effettuata. 2 chi in sede di legittimità intenda dolersi di una errata interpretazione del contratto da parte del giudice di merito, per violazione dell art c.c., deve tener presente che la violazione dedotta postula un oggettiva divergenza tra l interpretazione effettuata sulla sola base letterale della singola clausola e quella che si sarebbe ottenuta con il coordinamento delle varie clausole. Pertanto ha l onere di spiegare perché l interpretazione della clausola non è avvenuta secondo le regole stabilite dal 1
2 AVVOCATO E PROCURATORE Corte di Cassazione Sez. II civ. 23 Maggio 2013, n (Pres. Oddo; Rel. Bursese) Avvocato e procuratore Avvocato Parcella Riduzione ad opera del giudice Mancata motivazione Illegittima Interessi di mora - Decorrenza Il magistrato che intende ridurre la parcella dell avvocato non può procedere ad una liquidazione sintetica senza indicare le voci eventualmente escluse ed i relativi motivi. In materia di determinazione del compenso spettante all avvocato nel caso di successione di tariffe professionali nel corso del processo, mentre gli onorari del legale devono essere liquidati in base alla tariffa esistente al momento in cui l opera complessiva è stata portata a termine con l esaurimento o la cessazione dell incarico professionale, i diritti di procuratore, invece, vanno liquidati alla stregua delle tariffe vigenti al momento delle singole prestazioni, che si esauriscono nell atto stesso in cui sono compiute 3. In presenza di controversia tra avvocato e cliente circa il compenso per prestazioni professionali il debitore non può essere considerato in mora Legislatore, indicando perché, malgrado il chiaro significato della singola clausola, sarebbe stato necessario interpretarla a mezzo delle altre (Cass., n /2011) 3 Cass., n /2010; Cass., n. 5426/2005; Cass., n /1998; 2
3 prima della liquidazione del debito, che avviene con l ordinanza che conclude il procedimento 4. Pertanto è a partire da quella data, e nei limiti di quanto liquidato dal magistrato, e non da prima che va riportata la decorrenza degli interessi 5. Corte di Cassazione Sez. I civ. 10 Maggio 2013, n (Pres. U. Vitrone; Rel. Di Amato) Avvocato e procuratore Avvocato Compenso Mancato accordo preventivo o successivo tra cliente e professionista Liquidazione ad opera del magistrato Minimi tariffari Secondo quanto previsto dalla disciplina dettata dal D.l. n. 223/ e prima dell abrogazione delle tariffe professionali ad opera del D.l. n. 1/2012, il cliente ed il professionista possono concordare, sia prima che dopo l espletamento della prestazione professionale, un compenso in deroga ai minimi tariffari. Però, in assenza di tale accordo, il giudice delegato deve provvedere a liquidare il compenso spettante al professionista sulla base della tariffa professionale ed avendo riguardo al valore della causa determinato secondo le norme del codice di procedura civile; soltanto in presenza del parere obbligatorio del competente Consiglio dell Ordine il magistrato può liquidare il compenso in misura 4 L. n. 794, 13/06/ Cass., Sez. II civ., 02/02/2011, n D.l. n. 223/2006 (c.d. decreto Bersani) 3
4 inferiore ai minimi di tariffa, se ritiene che sussista una chiara sproporzione tra le prestazioni dell avvocato e l onorario previsto 7. Corte di Cassazione Sez. Unite civ. 3 Maggio 2013, n (Pres. R. Preden; Rel. R. Botta) Avvocato e procuratore Avvocato Pubblicità occulta Violazione disciplinare - Sussiste È sempre sanzionabile la pubblicità occulta dello studio. In materia di responsabilità disciplinare degli avvocati, la pubblicità informativa che lede il decoro e la dignità professionale costituisce illecito, poiché l abrogazione del divieto di svolgere pubblicità informativa per le attività libero professionali, stabilita dall art. 2 del dl 04/07/2006, n. 223, convertito nella l. 04/08/2006, n. 248, non preclude all organo professionale di sanzionare le modalità ed il contenuto del messaggio pubblicitario, quando non conforme a correttezza. La pubblicità informativa deve essere funzionale all oggetto, veritiera e corretta, non deve violare l obbligo di segreto professionale e non deve essere equivoca, ingannevole o denigratoria 8. 7 L art. 9 D.l. n. 1/2012, dopo aver abrogato le tariffe, ha previsto che nel caso di liquidazione da parte di un organo giurisdizionale, il compenso del professionista è determinato con riferimento a parametri stabiliti con decreto del Ministro vigilante. 8 Cass., Sez. Unite civ., 13/11/2012, n ; Cass., Sez. Unite civ., 10/08/2012, n ; 4
5 Indiscusso è il diritto al libero esercizio di una pubblicità promozionale dell attività professionale a condizione che sia realizzata nel doveroso rispetto di precisi e specifici limiti deontologici disciplinarmente rilevanti. Corte di Cassazione Sez. I civ. 16 Maggio 2013, n (Pres. Vitrone; Rel. Aciemo) Procedura civile Appello Atto incompleto di alcune pagine Inammissibilità - Non sussiste Non è nullo l atto di appello mancante di alcune pagine se il significato risulta comprensivo. Secondo consolidata giurisprudenza di legittimità, l atto di appello è nullo qualora non consenta la valutazione anche sommaria delle ragioni di fatto e di diritto su cui si fonda, e/o non siano indicate le parti della sentenza impugnata con la conseguenza che l incertezza riguardi l intero contenuto dell atto, ovvero che l appellante si richiami genericamente alle deduzioni, eccezioni e conclusioni della comparsa depositata in primo grado o ad altri scritti difensivi 9. CIRCOLAZIONE STRADALE Corte di Cassazione Sez. VI civ. 23 Maggio 2013, n (Pres. Finocchiaro; Rel. Giacalone) 9 Cass., n /2012; Cass., n /2006; Cass., n /2006; 5
6 Circolazione stradale Incidente stradale Violazione dell obbligo di precedenza - Sinistro Responsabilità concorrente Accertamento Secondo consolidata giurisprudenza di legittimità, nel caso di scontro tra veicoli, la presunzione di pari responsabilità, art c.c., ha carattere sussidiario, dal momento che trova applicazione solo qualora sia impossibile accertare in concreto il grado di colpa di ciascuno dei conducenti coinvolti nell incidente; l accertamento dell intervenuta violazione, ad opera di uno dei conducenti, dell obbligo di dare la precedenza, non dispensa il magistrato dal verificare il comportamento dell altro conducente per stabilire se quest ultimo abbia a sua volta violato o meno le norme sulla circolazione stradale nonché i normali precetti di prudenza, potendo l eventuale inosservanza di tali norme comportare l affermazione di una colpa concorrente 10. Dott.ssa Sciotto Fortunata Serena 10 Cass., n. 9528/2012; Cass., n. 4055/2009; Cass., n. 4755/2004; 6
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