Indice. Mi prendo cura dei miei conigli 3

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Indice. Mi prendo cura dei miei conigli 3"

Transcript

1 Conigli

2 Indice Mi prendo cura dei miei conigli 3 Esigenze 4 Movimento 5 Riposo 6 Alimentazione, abbeveraggio, occupazione 6 Allevamento dei piccoli 7 Contatti sociali 8 Salute 9 Utilizzo 10 Il coniglio come animale da compagnia 10 Il coniglio come animale da esperimento 10 Il coniglio come animale da reddito in agricoltura 11 Transporto 11 Interventi 12 Allevamento 12 Appendice 13 Tenetevi informati abbonandovi alla newsletter: Trovate informazioni dettagliate sul sito Febbraio

3 Mi prendo cura dei miei conigli I conigli domestici si comportano come gli esemplari selvatici. L uomo detiene i conigli per diversi scopi: come animali da carne, di razza, animali da esperimento e da compagnia. Tutti gli esemplari discendono dal coniglio selvatico e, sebbene siano addomesticati da diversi secoli, in condizioni naturali manifestano sostanzialmente il medesimo comportamento dei propri antenati. I conigli sono animali sociali e vivono in gruppi con una gerarchia ben definita. Sono attivi al crepuscolo e mostrano un repertorio molto ampio di attività motorie. Si tratta di animali timidi e molto attenti che controllano lo spazio circostante con tutti i sensi. Se intervengono elementi di disturbo si avvisano reciprocamente e fuggono nella tana di gruppo: un sistema di cuniculi ampiamente ramificato che funge da rifugio. > 455 Legge federale del 16 dicembre 2005 sulla protezione degli animali (LPAn) > Ordinanza del 23 aprile 2008 sulla protezione degli animali (OPAn) > Ordinanza dell UFV del 27 agosto 2008 sulla detenzione di animali da reddito e di animali domestici > Ordinanza del DEFR sui programmi etologici > Ordinanza del 18 agosto 2004 sui medicamenti per uso veterinario (Ordinanza sui medicamenti veterinari, OMVet) Per saperne di più sulle esigenze dei conigli, su come riescano a soddisfarle e sulla loro convivenza con l uomo, invitiamo a consultare il portale animalidacompagnia.ch. Febbraio

4 Esigenze I conigli hanno bisogno di spazio, devono poter essere impegnati in qualche attività e necessitano del contatto con i propri conspecifici. I conigli hanno molteplici esigenze che, in una certa misura, devono essere soddisfatte. Solo in questo modo possono esprimere un comportamento normale. Ciò è importante non solo per il benessere degli animali, ma anche per il loro stato di salute e per garantire rendimenti eccellenti. Nelle sezioni seguenti sono illustrate nel dettaglio le singole esigenze dei conigli. Febbraio

5 Conigli \ Esigenze \ Movimento Movimento I conigli presentano diverse attività motorie. I conigli hanno bisogno di molto spazio per saltellare, correre, compiere salti, capriole. Necessitano di questi movimenti per allenare i propri muscoli, affinché lo scheletro (e in particolare la colonna vertebrale) si formino normalmente. L altezza della stalla dei conigli deve pertanto permettere agli animali di compiere salti e capriole e di drizzarsi sulle zampe posteriori. È inoltre necessario che le superfici siano sufficientemente ampie da consentire i movimenti di stiramento e le altre attività motorie proprie della specie; esse vanno inoltre adattate alla dimensione degli animali. Una zona all aperto accessibile almeno durante il giorno risponde alle esigenze di movimento dei conigli. Raccomandiamo quindi di alternare la stabulazione alla detenzione all aperto. Nell allevamento a titolo professionale, invece, l esclusiva custodia dei conigli all aperto si dimostra una pratica molto impegnativa e scarsamente sperimentata. > Ordinanza del 23 aprile 2008 sulla protezione degli animali (OPAn) Art. 7 Art. 65 cpv. 1 Una stalla a più piani offre maggiori opportunità di svago e movimento. I vari livelli consentono agli animali di disporre di diverse zone di temperatura e di luce. È indispensabile che le superfici siano sopraelevate di almeno 20 cm e la loro dimensione deve permettere agli animali di sdraiarsi completamente distesi. Il piano sopraelevato deve essere facilmente accessibile, senza spigoli aguzzi, antisdrucciolevole e di facile pulitura. Anche i suoli di un impianto per la tenuta dei conigli devono essere strutturati in modo tale da impedire agli animali di scivolare. Tra i suoli non cosparsi di lettiera la soluzione più indicata è rappresentata dalle griglie a graticcio o perforate (di metallo o di plastica, senza spigoli aguzzi), dotate di una distanza fra le maglie o un diametro dei fori adeguati alle dimensioni degli animali. A questo proposito occorre tener conto, in particolare, delle esigenze degli animali giovani, per evitare che cadano con le zampe nelle maglie o nei fori. Le griglie in rete metallica non sono raccomandabili poiché possono provocare danni, a causa dell esigua superficie di contatto. Febbraio

6 Conigli \ Esigenze \ Riposo Riposo È indispensabile che i conigli dispongano di un luogo dove potersi ritirare e riposare. I conigli sono per natura animali predati e facilmente soggetti a stress, per questo motivo devono disporre di zone dove potersi nascondere nel caso intervengano elementi di disturbo o eventualmente ritirarsi per riposare. La stalla dei conigli deve essere strutturata in modo adeguato per evitare, ad esempio, che gli animali attivi disturbino quelli che riposano e consentire alle femmine che allattano (= coniglie madri) di allontanarsi dai piccoli. Gli impianti per la tenuta dei conigli devono essere attrezzati con una zona di ritiro oscurata. Lo spazio che sottostà ad una superficie sopraelevata può, ad esempio, servire a questo scopo. Nel caso di detenzione in gabbia, è possibile realizzare una zona di ritiro coprendo parzialmente la gabbia con un panno. L area di ritiro può anche essere stretta. Affinché gli animali non siano confrontati con ostacoli quali vicoli ciechi e strettoie, detta zona, soprattutto per i gruppi più numerosi, deve essere tuttavia accessibile da più punti e suddivisa in comparti. Nel caso di parchi di grandi dimensioni la zona di ritiro deve corrispondere a circa un quarto della superficie complessiva. > Ordinanza del 23 aprile 2008 sulla protezione degli animali (OPAn) Art.65 cpv. 2 Conigli \ Esigenze \ Alimentazione, abbeveraggio, occupazione Alimentazione, abbeveraggio, occupazione I conigli necessitano di un alimentazione varia, di acqua della qualità dell acqua potabile e di oggetti che consentano loro di mantenersi occupati, in particolare di oggetti da rodere. Durante le fasi di attività i conigli si occupano regolarmente della ricerca di foraggio. Erba, erbette (aromatiche e medicinali), ma anche radici e scorze fanno parte del loro nutrimento preferito. Il sistema digerente dei conigli è particolarmente sensibile a un alimentazione inadeguata. Per questo motivo il foraggio deve essere fresco. Non è sufficiente somministrare agli animali solo le sostanze nutritive necessarie (per es. mangimi cubettati). I conigli devono ricevere quotidianamente foraggi grossolani. In tutti i tipi di custodia deve inoltre essere sempre disponibile acqua fresca della qualità dell acqua potabile. Per evitare la noia dovuta alla detenzione e i disturbi del comportamento che ne derivano (es. mordere le sbarre), i conigli devono disporre di oggetti da rodere e con cui potersi mantenere occupati. Sono particolarmente indicati rami verdi e pezzi di legno di dolce, provenienti da alberi e arbusti non velenosi o trattati, pannocchie secche di granoturco, mele, rape, pellets di fieno o di paglia, ecc. I suoli cosparsi di lettiera consentono ai conigli di raschiare e scavare. In caso di temperature ridotte rispondono inoltre all esigenza di caldo degli animali. Le gabbie senza lettiera possono essere utilizzate unicamente in locali nei quali la temperatura non scende al di sotto di 10 C e dove non sono presenti correnti d aria alle quali i conigli sono molto sensibili. Perché i conigli possano scegliere il loro ambiente a seconda dell esigenza del momento, in linea di principio, in tutti i tipi di custodia dei conigli, è comunque preferibile cospargere il suolo, almeno in parte, con lettiera. Oltre ai contenitori per pellets e granelle da foraggio e gli abbeveratoi, un impianto per la tenuta dei conigli deve essere dotato di attrezzature per la somministrazione di foraggi grossolani, affinché questi non vengano insudiciati dalle deiezioni e dall urina. Dette attrezzature (ad es. le rastrelliere per il fieno) non possono essere collocate al di sopra degli animali, poiché la polvere che discende può minacciarne la salute (ad es. infiammazioni agli occhi). > Ordinanza del 23 aprile 2008 sulla protezione degli animali (OPAn) Art. 4 cpv. 1 e 2 Art. 64 cpv. 1 Febbraio

7 Conigli \ Esigenze \ Allevamento dei piccoli Allevamento dei piccoli Le coniglie madri devono disporre di uno spazio dove costruire un nido, partorire i piccoli e allattarli una volta al giorno. Allo stato naturale, in presenza di condizioni climatiche favorevoli e di cibo in abbondanza, le femmine partoriscono più volte all anno. Il periodo di gestazione dura 31 giorni. A 3-5 giorni dal parto, le femmine iniziano la preparazione del nido. Crescono i propri piccoli in un nido imbottito con piante secche e pelo all interno di una galleria, allattandoli una volta al giorno. Dopo l allattamento, la galleria che ospita il nido viene chiusa e la coniglia lascia la zona circostante al nido. Per poter crescere indisturbate i propri piccoli anche all interno di un impianto per la tenuta dei conigli, le femmine devono disporre di spazi per la nidificazione da poter imbottire con paglia o altro materiale adatto alla preparazione del nido e con il pelo del loro ventre. I suoli cosparsi di lettiera offrono alle coniglie ulteriori opportunità di raccogliere il materiale per la preparazione del nido. L aerazione del nido deve allontanare l umidità che vi si forma. È opportuno che la coniglia possa chiudere essa stessa il nido. In caso contrario la madre sente costantemente l odore dei piccoli ed è indotta a credere che il nido non sia chiuso correttamente e a controllarlo ossessivamente, subendo così un forte stress. Nel caso di detenzione in gabbia gli spazi per la nidificazione vengono collocati preferibilmente al di fuori della gabbia. È possibile inoltre utilizzare un comparto adiacente. Nel qual caso lo spazio per la nidificazione deve essere delimitato e oscurato. Un passaggio oppure una soglia per entrare all interno del nido permettono alla madre di lasciare i piccoli dopo l allattamento. Questa soluzione evita inoltre che i giovani conigli lascino il nido prima del tempo. All incirca un mese dopo il parto, i coniglietti vengono svezzati. L allevatore può inoltre utilizzare una chiusura a chiavistello per controllare facilmente il nido. Per garantire che il nido sia tranquillo e che la coni glia possa allontanarsi, le zone di nidificazione devono trovarsi il più possibile distanti dalle attrezzature per l alimentazione o dalle zone di soggiorno dei conigli. Febbraio

8 Conigli \ Esigenze \ Contatti sociali Contatti sociali I conigli devono vivere in gruppi o a coppie. Inoltre hanno bisogno del contatto con i propri conspecifici. I conigli sono animali gregari e dovrebbero essere tenuti per quanto possibile in gruppi. La vita con gli altri conigli offre svago e stimoli (ad esempio giochi per animali giovani) e consente la formazione di gruppi strutturati sotto il profilo sociale. La continua esigenza di adeguarsi al comportamento del gruppo contribuisce a vincere la noia legata alla detenzione. > Ordinanza del 23 aprile 2008 sulla protezione degli animali (OPAn) Art. 64 cpv. 1 > Ordinanza del DEFR sui programmi etologici Di norma, gli animali giovani e le coniglie abituate sin da giovani a stare insieme, con o senza maschio, e i rispettivi piccoli possono essere custoditi insieme, senza particolari difficoltà, in ricoveri appositamente strutturati e sotto attenta sorveglianza. I conigli presentano tuttavia notevoli differenze individuali per quanto riguarda la tollerabilità. Una femmina ed un maschio possono ad esempio essere tenuti in coppia senza che si verifichino problemi mentre, in altri casi, può succedere che si molestino di continuo. Un tale rapporto di coppia va pertanto controllato di frequente. Gli animali giovani non devono essere tenuti da soli durante le prime otto settimane di vita. Vanno custoditi individualmente quando si teme che, per effetto del processo di maturazione sessuale, si manifestino, soprattutto da parte dei maschi, comportamenti intolleranti che potrebbero portare ad aggressioni o ferimenti gravi. In questo caso gli animali che disturbano la quiete del gruppo devono essere allontanati. Per riconoscerli è indispensabile un attenta osservazione. Morsi e graffi all interno dei gruppi di conigli sono comunque inevi tabili: le dispute tra conspecifici sono parte integrante della vita dei conigli come lo è il rosicchiare le carote. I gruppi vanno formati preferibilmente con animali giovani. Se i conigli hanno più di quattro mesi, è difficile introdurre altri esemplari a causa delle violenti lotte gerarchiche in seno al gruppo. Per questo motivo, in caso si intervenga all interno della struttura del gruppo gli animali vanno osservati attentamente. In impianti ben strutturati i ripari e le pareti divisorie permettono agli esemplari di rango inferiore di sottrarsi al campo visivo dell animale alfa. Febbraio

9 Conigli \ Esigenze \ Salute Salute Una detenzione e un alimentazione non adeguate alla specie, come pure lo stress e condizioni igieniche precarie, possono rendere i conigli maggiormente soggetti alle malattie. Per non compromettere la loro salute, l impianto per la tenuta dei conigli deve essere pulito e asciutto. La mucosa del naso dei conigli è sensibile e si irrita facilmente per le esalazioni che contengono ammoniaca. Per questo motivo questa specie soffre se il parco non viene pulito regolarmente. La sporcizia aumenta inoltre il pericolo di malattie infettive, come la coccidiosi che spesso ha un decorso mortale. Per questo motivo è necessario pulire e disinfettare gli impianti regolarmente, in particolare anche in occasione dello svuotamento delle gabbie. I defecatoi devono essere puliti il più spesso possibile o cosparsi con paglia fresca. È necessario osservare e controllare i conigli giornalmente. A seconda dello stato in cui si trovano, gli animali ammalati e feriti devono essere ricoverati, curati o eventualmente uccisi. Le ferite agli arti e alla regione genitale nonché la presenza di ectoparassiti richiedono una particolare attenzione. > Ordinanza del 23 aprile 2008 sulla protezione degli animali (OPAn) Art. 7 cpv. 1 L umidità molto spesso causa affezioni alle zampe, è quindi indispensabile che i suoli cosparsi o meno di lettiera vengano mantenuti asciutti e puliti. La lettiera inoltre dovrebbe formare la minor quantità possibile di polvere in modo da evitare infiammazioni agli occhi e altri problemi di salute. Febbraio

10 Utilizzo Oltre che come animali da compagni e di razza, nel nostro Paese i conigli vengono tenuti dall uomo principalmente per la produzione di carne e come animali da esperimento. Conigli \ Utilizzo \ Il coniglio come animale da compagnia Il coniglio come animale da compagnia I conigli sono animali gregari e dovrebbero essere tenuti per quanto possibile in gruppi. Gli uomini e i porcellini d India non sono in grado di sostituire i loro conspecifici. I conigli, soprattutto i piccoli e le razze nane, sono animaletti graziosi e molto graditi ai bambini. Ma attenzione: non si tratta di peluche e non amano essere portati in giro e sbaciucchiati. Il fatto che rimangano seduti immobili quando ricevono simili attenzioni non significa che le apprezzino. Tutt altro! Sono impietriti dal terrore. Accade spesso che gli animali si difendano, graffiando o mordendo i bambini. Un adeguata custodia dei conigli permette ad adulti e bambini di divertirsi a osservare il loro comportamento naturale degli animali senza che questi vengano tenuti stretti e tolti dalla gabbia. Vale la regola: i bambini non sono in grado di assumersi la piena responsabilità di un animale. Devono essere assolutamente istruiti e controllati dagli adulti. Devono imparare a trattare con riguardo gli animali che vengono affidati loro e a rispettare le loro esigenze. I conigli sono animali prettamente gregari e non dovrebbero mai essere tenuti singolarmente. Sebbene a volte accada che si tengano insieme un coniglio nano e un porcellino d India, una simile soluzione non corrisponde alle esigenze degli animali. Gli uomini o i porcellini d India non sono in grado di rimpiazzare la mancanza di un conspecifico! Conigli \ Utilizzo \ Il coniglio come animale da esperimento Il coniglio come animale da esperimento In Svizzera, nel 2006, quasi 6000 conigli sono stati utilizzati negli esperimenti sugli animali. I conigli vengono spesso impiegati per testare i prodotti dermatologici perché la loro pelle presenta molte affinità con quella umana. Anche gli esami tossicologici per scoprire gli effetti di nuove sostanze sulle donne in gravidanza vengono effettuati principalmente sui conigli. Un gran numero di esemplari viene inoltre utilizzato per garantire l assenza di rischi nel sangue conservato e per la produzione di anticorpi nell ambito della ricerca. > Haltung von Kaninchen zu Versuchszwecken Febbraio

11 Conigli \ Utilizzo \ Il coniglio come animale da reddito in agricoltura Il coniglio come animale da reddito in agricoltura I conigli vengono allevati in agricoltura per la produzione di carne. La loro pelliccia non possiede una rilevanza a livello economico ma è molto apprezzata nella sfera amatoriale. In Svizzera, la carne di coniglio rappresenta un prodotto di nicchia. L attuale produzione deve garantire un trattamento rispettoso degli animali da macello e condizioni igieniche ineccepibili nella fase di trasformazione. L eccessivo stress direttamente prima della macellazione si ripercuote negativamente sulla qualità della carne. Pertanto, in questa ultima fase di vita, è particolarmente importante che i conigli da ingrasso vengano trattati in modo adeguato all animale da parte di personale specializzato. Le pelli di coniglio sono un sottoprodotto della produzione di carne e sono richiestissime per guarnire baveri, polsini e scarpe. Per le caratteristiche termiche e l estrema morbidezza e lucentezza vengono inoltre trasformate in cappelli, gilet o altri accessori. Nel nostro Paese le pelli di coniglio non hanno comunque rilevanza a livello economico. > 455 Legge federale del 16 dicembre 2005 sulla protezione degli animali (LPAn) Art > Ordinanza del 23 aprile 2008 sulla protezione degli animali (OPAn) Art. 184 cpv. 1e Convenzione europea del 10 maggio 1979 sulla protezione degli animali da macello WRSA: World Rabbit Science Association world-rabbit-science.org Prima della macellazione i conigli devono essere storditi. I procedimenti ammessi sono l elettricità o lo stordi mento per commozione cerebrale. Lo stordimento può essere provocato anche tramite proiettile captivo o proiettile libero nel cervello. Non è ammesso lo stordimento o l uccisione per mezzo di un colpo sulla testa o sulla nuca. Conigli \ Utilizzo \ Transporto Trasporto Che si tratti di consegnarli a un altro proprietario, di portarli dal veterinario o al macello, anche i conigli affrontano numerosi viaggi durante la loro vita. Tuttavia, i trasporti rappresentano per gli animali un enorme fonte di stress e pertanto andrebbero limitati il più possibile. Gli animali possono essere trasportati soltanto se è presumibile che sopporteranno il trasporto senza danni. E devono essere adeguatamente preparati per il trasporto, durante il quale vanno trattati con riguardo. > Ordinanza del 23 aprile 2008 sulla protezione degli animali (OPAn) Art. 159 Art. 164 Febbraio

12 Conigli \ Utilizzo \ Interventi Interventi In linea di massima gli interventi dolorosi possono essere effettuati esclusivamente sotto anestesia. A tre mesi i conigli possono già aver raggiunto la maturità sessuale. Se si intende evitare che i propri animali da compagnia si riproducano, è necessario castrare per tempo gli esemplari maschi giunti a maturità sessuale. La stessa procedura va applicata per prevenire scontri tra gli stessi. La castrazione può avvenire esclusivamente su animali narcotizzati e deve essere eseguita da un veterinario specializzato. Se gli artigli non si consumano naturalmente, devono essere tagliati a intervalli regolari e in modo appropriato. Conigli \ Utilizzo \ Allevamento Allevamento L allevamento dei conigli viene praticato secondo obiettivi ben precisi, prestando particolare attenzione alle caratteristiche esteriori specifiche della razza, al rendimento e alla qualità della carne. L allevamento deve essere praticato in modo tale che gli animali siano in buone condizioni di salute, escludendo il ricorso a metodi che ne pregiudichino il benessere e la dignità. > Ordinanza del 23 aprile 2008 sulla protezione degli animali (OPAn) Art. 65 cpv. 4 Allegato 1, tabella 8 Conigli domestici In particolare, è vietato allevare animali privi, per motivi ereditari, di parti del corpo o organi tipici della specie o che presentano malformazioni che potrebbero provocare sofferenze all animale. Eventuali interventi sull animale nell ambito dei metodi riproduttivi artificiali possono essere eseguiti unicamente da esperti in possesso di una specifica formazione. Febbraio

13 Appendice Appendice 1 Appendice 2 Appendice 3 Appendice 4 Appendice 5 Appendice 6 Appendice 7 Appendice 8 Appendice 9 Misure minime per la detenzione di conigli Zona di ritiro per i conigli Detenzione in gruppo dei conigli Oggetti da rodere per conigli Nidi per i conigli Fabbisogno di acqua dei conigli Contatti sociali per i conigli Macellazione di conigli Quando un allevamento può essere definito «professionale»? Febbraio

14 Informazioni tecniche Protezione degli animali N. 5.1_(1) 25 febbraio 2013 Misure minime per la detenzione di conigli Le misure delimitano sempre spazi liberi (luce netta). Luce netta Nella legislazione sono indicate esclusivamente le superfici minime: nei limiti del possibile, i detentori dovrebbero offrire ai propri animali spazi maggiori (inserendo ad es. una superficie sopraelevata, oppure un collegamento orizzontale o verticale tra due gabbie o compartimenti, assicurando agli animali l uscita regolare). Le tabelle citate nell articolo 65 capoverso 1 lettera a contengono i seguenti requisiti minimi: Categoria animale Conigli adulti kg Fino a 2,3 2,3-3,5 3,5-5,5 >5,5 1 Parchi senza superfici sopraelevate: 11 Superficie al suolo 3) cm Altezza 4) cm Parchi con superfici sopraelevate: 21 Superficie globale 3) (superficie al suolo e superficie sopraelevata) cm di cui superficie minima al suolo cm Altezza 4) cm Superficie complementare per il compartimento del nido cm Categoria animale Animali giovani dallo svezzamento alla maturità sessuale 4 Superfici e altezze come per gli animali adulti 41 Numero massimo (n) di animali giovani su questa superficie n Per ogni altro animale giovane con un peso fino a 1,5 kg 5) in gruppi fino a 40 animali in gruppi oltre 40 animali Per ogni altro animale giovane con un peso superiore a 1,5 kg 5) in gruppi fino a 40 animali in gruppi oltre 40 animali cm cm cm cm ) 2) 1/3

15 Informazioni tecniche Protezione degli animali N. 5.1_(1) 25 febbraio ) Coniglie madri con figliata fino al 35 giorno di vita, maschi, coniglie senza figliata. Sul doppio della superficie minima (box doppio), può essere tenuta una coniglia con la figliata fino al 56 giorno di vita dei piccoli. 2) Non è necessario adeguare le gabbie costruite prima del 1 dicembre 1991 se hanno più dell 85 per cento della superficie di cui alla tabella 8 cifra 11. 3) Su questa superficie si possono tenere uno o due animali adulti compatibili, senza figliata. 4) Almeno il 35 per cento della superficie complessiva deve avere quest altezza. 5) Per gli animali giovani tenuti con la madre dal 36 o dal 57 giorno di vita (cfr. osservazione 1) fino alla maturità sessuale, valgono le superfici minime indicate nella tabella 8 cifre 42 e 43. Nota bene Nel caso dei conigli, per superficie complessiva si intende la superficie calpestabile senza il nido. Superfici per coniglie madri con figliata oltre il 35 giorno: se i piccoli con un peso fino a 1,5 kg restano con la madre, alla superficie prevista per quest ultima vanno aggiunti 1000 cm 2 per ogni animale giovane. Nel caso di animali giovani con un peso superiore a 1,5 kg, è necessario prevedere 1500 cm 2 per esemplare. Quando si chiude il secondo compartimento in cui è collocato il nido, il primo deve presentare una superficie complessiva di almeno 7200 cm 2. Calcolo della superficie in caso di contenitori per escrementi con pareti non perpendicolari: si misura la distanza da parete a parete e non la superficie al suolo del contenitore. Determinazione della superficie complessiva con l altezza netta richiesta: la superficie con l altezza netta richiesta, fissata al 35 per cento della superficie complessiva, si riferisce ai requisiti minimi che deve soddisfare la superficie complessiva e non alla superficie più grande eventualmente presente in un determinato parco. Questa indicazione va tenuta presente in particolare se le dimensioni del parco sono superiori rispetto ai requisiti minimi. Il nido non fa parte della superficie complessiva ai fini del calcolo della superficie con l altezza netta richiesta. La superficie, pari al 35%, che soddisfa l altezza minima deve essere continua. Superficie sopraelevata La superficie sopraelevata serve alla strutturazione del sistema di stabulazione e favorisce le capacità motorie degli animali, consente la ricerca di settori diversi dal punto di vista del microclima e permette alle madri di allontanarsi temporaneamente dai piccoli. Almeno un suo lato lungo dovrebbe coincidere con una parete dell impianto. Non dovrebbe essere collocata direttamente sopra il nido. Valori indicativi per le dimensioni della superficie sopraelevata per le coniglie madri: - per razze di piccole dimensioni: larghezza min. 25 cm, lunghezza min. 50 cm - per razze di medie dimensioni: larghezza min. 30 cm, lunghezza min. 60 cm - per razze di grandi dimensioni: larghezza min. 35 cm, lunghezza min. 70 cm La superficie deve essere sopraelevata di almeno 20 cm (art. 65 cpv. 1 lett. a OPAn), si consigliano tuttavia cm. 2/3

16 Informazioni tecniche Protezione degli animali N. 5.1_(1) 25 febbraio 2013 Basi legali Ordinanza sulla protezione degli animali (OPAn) Art. 3 OPAn Detenzione adeguata degli animali 1 Gli animali devono essere tenuti in modo che non siano turbati nelle loro funzioni corporee o nel comportamento e che la loro facoltà di adattamento non sia messa alla prova in modo eccessivo. 2 I ricoveri e i parchi devono essere provvisti di luoghi adeguati in cui gli animali possano alimentarsi, abbeverarsi, urinare e defecare, di luoghi coperti in cui possano riposarsi e ritirarsi, di materiali che permettano loro di soddisfare le esigenze comportamentali tipiche della specie, di dispositivi per la cura del corpo e di ambienti climatizzati. 3 L alimentazione e la cura sono adeguati se, alla luce delle esperienze acquisite e delle conoscenze fisiologiche, etologiche e igieniche, rispondono alle esigenze degli animali. 4 Gli animali non possono essere tenuti costantemente legati. Art. 10 OPAn Requisiti minimi 1 I ricoveri e i parchi devono soddisfare i requisiti di cui agli allegati Se nei sistemi di stabulazione vengono effettuati lavori di manutenzione che non si limitano alla sostituzione dei singoli elementi dell impianto di stabulazione, occorre verificare se il locale è suddivisibile in modo tale che per le poste, i box di riposo, i settori di riposo, le corsie, le poste di foraggiamento e le aree di foraggiamento siano rispettate le misure minime di cui all allegato 1 per le stalle di nuova realizzazione. 3 L autorità cantonale può autorizzare deroghe ai requisiti minimi nei casi menzionati al capoverso 2. Essa considera a tal fine l onere risultante per il detentore di animali e il benessere degli animali. Art. 65 OPAn Parchi 1 I parchi devono: a. avere una superficie di cui nell allegato 1 tabella 8 cifra 1 oppure, se la superficie è inferiore a tali misure, presentare una superficie sopraelevata di almeno 20 cm, sulla quale gli animali possono sdraiarsi con il corpo totalmente disteso; b. avere un settore sufficientemente alto da permettere agli animali di stare seduti in posizione eretta. 3/3

17 Informazioni tecniche Protezione degli animali N. 5.2_(1) 25 febbraio 2013 Zona di ritiro per i conigli I parchi devono disporre di una zona oscurata in cui gli animali possano ritirarsi (art. 65 cpv. 2 OPAn). Nei gruppi con più di cinque animali, detta zona deve essere accessibile da più lati; nei gruppi con oltre dieci animali essa deve essere suddivisa (tab. 8 Conigli domestici osservazione 5 OPAn). Background Se intervengono elementi di disturbo, i conigli selvatici fuggono nella tana comune, che funge anche da luogo di riposo. Nei conigli domestici, l istinto protettivo è certamente meno spiccato rispetto ai propri antenati. Essi tuttavia si ritirano in un luogo riparato, in caso di rumore molesto o della comparsa di una persona sconosciuta. Se ai conigli viene concessa questa opportunità, si riduce la loro costante propensione alla fuga e vengono meno le reazioni di panico. Una zona di ritiro è contraddistinta dalle seguenti caratteristiche: minore illuminazione rispetto al settore circostante, pareti solide cui appoggiarsi con il corpo, copertura superiore. Detta zona espleta appieno la propria funzione se, una volta intervenuto l elemento di disturbo, gli animali ritornano in breve tempo calmi e non mostrano più alcun indizio di essere pronti a fuggire (non stanno ad esempio seduti con i muscoli tesi, la testa incassata e le orecchie aderenti al corpo, pronti a saltare in qualsiasi momento). Struttura minima della zona di ritiro Nella detenzione in box, l oscuramento dei settori può avvenire allestendo una superficie sopraelevata o un altra struttura coperta superiormente, oppure mediante una copertura parziale della grata frontale. In caso di stabulazione in gruppo, le possibilità di ritirarsi servono anche ad evitare situazioni di conflittualità tra i vari animali. L OPAn non definisce le dimensioni minime per la zona di ritiro. Nei parchi di grandi dimensioni, suggeriamo di destinare ad essa ca. ¼ della superficie complessiva. In questo modo si consente a tutti i conigli di ritirarsi contemporaneamente in quella area e ad almeno la metà di utilizzarla anche come luogo di riposo. Zone di ritiro adatte All interno delle gabbie, è possibile adibire a zona di ritiro un area leggermente oscurata, posta al di sotto di una superficie sopraelevata. Questa soluzione può essere ulteriormente perfezionata ad esempio fissando al lato lungo della superficie sopraelevata un divisorio oppure fissando al lato corto una tavola con un foro d accesso al nascondiglio. 1/3

18 Informazioni tecniche Protezione degli animali N. 5.2_(1) 25 febbraio 2013 Foto 1: settore oscurato, al di sotto di una superficie sopraelevata Foto 2: foro d accesso al nascondiglio, lungo il lato corto Foto 3: divisorio applicato al lato lungo Si può inoltre optare per la copertura parziale della grata frontale della gabbia, nel qual caso è bene accertarsi che quest ultima disponga di sufficiente luce naturale. Nel settore in cui si trovano gli impianti per il foraggiamento e l abbeverata, come pure al centro della restante area in cui gli animali sono attivi, l intensità luminosa deve essere almeno di 15 lux. È possibile inserire all interno della gabbia anche casette o cuniculi. La copertura della zona di ritiro può essere fissa (prestando attenzione all igiene) o costituita da una griglia. In linea di principio, per i gruppi composti da oltre 5 animali, le zone di ritiro devono essere accessibili da più punti, in modo da evitare vicoli ciechi e strettoie. Nel caso di gruppi non eccessivamente numerosi (fino a ca. 10 esemplari), è ammesso anche un settore più ampio, chiuso nella parte superiore e su tre lati e completamente aperto sul lato frontale, sebbene esso non sia accessibile da più punti. Nei gruppi composti da oltre 10 animali, la zona di ritiro deve essere suddivisa in comparti oppure si devono predisporre almeno due aree di ritiro. Nella disposizione delle zone di ritiro, ad es. all interno di una stalla, occorre far sì che gli animali siano sempre visibili al detentore. Zone di ritiro meno adatte Nei box per l allevamento dei piccoli, non è opportuno conferire a uno spazio la duplice funzione di zona di nidificazione e di ritiro (a meno che il nido non disponga di due aree oppure di un ampiezza tale per cui la presenza della madre non rappresenta un fattore di disturbo per i piccoli). Zone di ritiro non adatte Zone di ritiro aperte nel lato superiore o di dimensioni insufficienti. Foto 4: zona di ritiro troppo piccola 2/3

19 Informazioni tecniche Protezione degli animali N. 5.2_(1) 25 febbraio 2013 Basi legali Ordinanza sulla protezione degli animali (OPAn) e ordinanza dell UFV sulla detenzione di animali da reddito e di animali domestici Art. 65 OPAn Parchi 1 I parchi devono: a. avere una superficie di cui all allegato 1 tabella 8 cifra 1 oppure, se la superficie è inferiore a tali misure, presentare una superficie sopraelevata di almeno 20 cm, sulla quale gli animali possano sdraiarsi con il corpo totalmente disteso; b. avere un settore sufficientemente alto da permettere agli animali di stare seduti in posizione eretta. 2 I parchi devono disporre di una zona oscurata in cui gli animali possano ritirarsi. 3 I parchi senza lettiera sono ammessi soltanto se i locali sono climatizzati. 4 I parchi per le coniglie in gestazione avanzata devono disporre di spazi per la preparazione del nido. Gli animali devono poterli imbottire con paglia o altro materiale adatto. Le coniglie devono potersi allontanare dai loro piccoli in un altro compartimento oppure su una superficie sopraelevata. Art. 33 Ordinanza dell UFV sulla detenzione di animali da reddito e di animali domestici Settori oscurati L oscuramento dei settori può avvenire in modi differenti: allestendo una superficie sopraelevata o un altra struttura coperta superiormente, oppure mediante una copertura parziale della grata frontale. Nel settore in cui si trovano gli impianti per il foraggiamento e l abbeverata come pure al centro della restante area in cui gli animali sono attivi, l illuminamento deve essere almeno 15 lux. 3/3

20 Informazioni tecniche Protezione degli animali N. 5.3_(1) 25 febbraio 2013 Detenzione in gruppo dei conigli La legislazione sulla protezione degli animali non esige la detenzione in gruppo, unica eccezione è rappresentata dagli animali giovani, che devono essere detenuti in gruppo nelle prime otto settimane di vita (art. 64 cpv. 2 OPAn). Sulla superficie prevista per un animale, si possono tenere due esemplari adulti compatibili, senza figliata (detenzione a coppie) (all. 1 tab. 8 Conigli domestici OPAn). Sebbene la detenzione in gruppo dei conigli adulti non sia obbligatoria, di seguito forniamo alcune raccomandazioni e suggerimenti da seguire. Background I conigli selvatici sono animali gregari e vivono in colonie. Diverse femmine, i loro piccoli e uno o massimo due maschi dominanti vivono in un gruppo, all interno di una tana. Di norma, con il raggiungimento della maturità sessuale, i maschi e parte delle femmine giovani devono abbandonare il gruppo originario, al cui interno possono avvenire violente lotte gerarchiche. L aggressività delle femmine deriva principalmente dal loro comportamento sessuale e dall allevamento dei piccoli. Gli intrusi vengono cacciati dal territorio del gruppo. Un comportamento sociale positivo comprende la pulizia reciproca, il contatto fisico tra gli animali sdraiati, lo stare stretti gli uni agli altri, coccolarsi, ecc. I numerosi studi condotti su gruppi di conigli femmine e maschi, domestici e selvatici, osservati in condizioni naturali o seminaturali, oppure detenuti in laboratorio o in agricoltura, rivelano che i conigli hanno una spiccata vita sociale all interno del gruppo. Per gli animali che hanno sviluppato una simile struttura sociale, la presenza di conspecifici rappresenta uno dei fattori essenziali a livello di detenzione. A differenza degli oggetti presenti all interno dell impianto che hanno un carattere statico, il conspecifico comporta situazioni nuove e imprevedibili alle quali l animale deve reagire. Si giunge così a una maggiore attenzione e a un più spiccato comportamento esplorativo, che consentono al coniglio di svagarsi e di soddisfare le proprie esigenze comportamentali, e forse anche di sentirsi al sicuro all interno di un gruppo stabile e armonioso. Ulteriori vantaggi della detenzione in gruppo sono: superfici più ampie, migliori opportunità di strutturare l impianto, una vasta scelta di spazi per il riposo, maggiori possibilità di movimento. In generale, si tratta di una soluzione che offre una gamma più varia di comportamenti naturali. Punti critici Per diversi motivi, la detenzione in gruppo dei conigli non è semplice. Comporta requisiti notevoli in termini di gestione, di organizzazione degli spazi e di igiene. Sistemi di detenzione alternativi, soprattutto la detenzione in gruppo o all aperto, richiedono conoscenze specifiche da parte del personale che accudisce gli animali, una precisa metodologia lavorativa e una spiccata capacità di osservazione. È indispensabile disporre di ampie conoscenze sulla biologia e il comportamento dei propri animali. 1/3

21 Informazioni tecniche Protezione degli animali N. 5.3_(1) 25 febbraio 2013 In linea di massima, per garantire un efficace detenzione in gruppo, è bene tenere conto dei seguenti punti relativi ai sistemi di detenzione e alla gestione: Suddivisione del parco in ambiti funzionali destinati ad alimentazione, riposo, ritiro e attività; nell allevamento devono essere presenti inoltre settori per la nidificazione e rifugi per i piccoli. Strutturazione: il maggior numero possibile di luoghi dove ritirarsi. Ciò può essere ottenuto con superfici sopraelevate, rifugi "idonei" e pareti divisorie. È necessario tuttavia evitare che si formino vicoli ciechi. Esigenze comportamentali: il maggior numero possibile di materiali eterogenei per soddisfare le esigenze comportamentali tipiche della specie e dare la possibilità agli animali di distrarsi (foraggio grezzo ad libitum, una lettiera che stimoli gli animali a cercare il cibo, rami, oggetti da rosicchiare sostituiti regolarmente). Composizione del gruppo: di norma, gli animali giovani, le femmine non destinate alla riproduzione oppure i gruppi composti da un maschio e da diverse femmine abituate sin da giovani a stare insieme e dalla madre con i propri piccoli fino al raggiungimento della maturità sessuale (ca. 2,5 3 mesi) non creano particolari problemi se tenuti insieme all interno di impianti appositamente strutturati e sotto attenta sorveglianza. I conigli presentano notevoli differenze personali per quanto riguarda la tollerabilità. Nei limiti del possibile, sarebbe bene evitare l inserimento di singoli, nuovi elementi all interno del gruppo. Può rappresentare un vantaggio introdurli all interno di un parco, sconosciuto al gruppo. Anche in questo caso, tuttavia, l operazione deve avvenire sotto attenta e costante sorveglianza. Una volta formati, i gruppi vanno costantemente controllati. Gli animali giovani dovrebbero essere detenuti da soli, quando si teme che, per effetto del processo di maturazione sessuale, si manifestino, soprattutto da parte dei maschi, comportamenti intolleranti che potrebbero portare a ferimenti reciproci. Dimensione del gruppo: le dimensioni ideali sono di 3-15 esemplari non destinati alla riproduzione, 4-6 conigli nell allevamento e animali da ingrasso. In alcuni casi si rivelano efficaci anche i gruppi di maggiori dimensioni. Igiene: poiché la detenzione in gruppo di numerosi animali aumenta il pericolo di malattie, bisogna prestare un attenzione particolare all igiene. I defecatoi devono essere puliti con la maggior frequenza possibile o cosparsi con paglia fresca. È indispensabile che i materiali utilizzati siano di facile pulitura. Sempre per garantire una maggiore igiene, è opportuno utilizzare una grata come fondo nel settore destinato al foraggiamento e agli abbeveratoi. Oltre a queste raccomandazioni, per la detenzione in gruppo si applicano i medesimi requisiti di legge della detenzione individuale (oggetti da rodere, zona di ritiro destinata alle femmine per consentire loro di allontanarsi dai piccoli, settore oscurato, ecc.). Superfici Nel caso della detenzione in gruppo, l OPAn non fissa superfici minime per gli animali adulti (eccezione: detenzione a coppie). Le misure minime consigliate, riportate di seguito, corrispondono in linea di massima a quelle degli stabulari di laboratorio (European Convention for the Protection of Vertebrate Animals used for Experimental and other Scientific Purposes ETS 123). Animali di peso intermedio, senza cucciolata, con/senza piani sopraelevati: 1 animale 7200 cm 2 / 2 animali 7200 cm 2 / 3 animale 5000 cm 2 supplementari = cm 2 4 animale 5000 cm 2 supplementari = cm 2 / 5 animale 4000 cm 2 supplementari = cm 2 e per ogni ulteriore animale 4000 cm 2. Nel caso di madri con cucciolata: la superficie minima prevista per coniglia 7200 cm 2 più la superficie richiesta per il nido, secondo quanto disposto nell OPAn. Nel caso di animali di peso inferiore, le dimensioni minime possono essere ridotte di un terzo, ovvero si deve applicare un fattore pari a 0.67 (che equivale a ca cm 2 supplementari per il 3 animale). 2/3

22 Informazioni tecniche Protezione degli animali N. 5.3_(1) 25 febbraio 2013 Per gli animali appartenenti alla classe massima di peso è necessario ampliare le dimensioni minime, moltiplicandole per un fattore pari a 1.2. C è una totale mancanza di studi per quanto concerne le superfici necessarie in caso di detenzione in gruppo di conigli adulti e le esperienze di detenzione di gruppo, in box intercomunicanti, di coniglie destinate alla riproduzione. È pertanto ipotizzabile che in futuro vengano formulati requisiti minimi più severi. Nel caso degli animali giovani e da ingrasso valgono le dimensioni minime riportate nella tabella 8 Conigli domestici dell allegato 1 dell OPAn. Gruppi da ingrasso Misure attuabili in caso di ferimenti: nel caso degli esemplari più giovani è bene migliorare la strutturazione del parco e i materiali che permettono loro di soddisfare le esigenze comportamentali tipiche della specie. Per quanto concerne gli animali più adulti, i maschi devono essere macellati il prima possibile e non appena ciò si renda indispensabile. Nell ingrasso, il principio tutto dentro tutto fuori è opportuno dal punto di vista igienico. Il parco dovrebbe essere costruito in modo tale da poter essere smontato e pulito facilmente. Gruppi di conigli d allevamento Nell ambito della detenzione di conigli in gruppi d allevamento, oltre a una strutturazione accurata del parco è necessario garantire a ogni coniglia madre almeno un nido. Gli accessi al nido devono essere distanziati il più possibile gli uni dagli altri o visivamente separati, per evitare lotte. È indispensabile che i cuccioli non neonati dispongano di un rifugio accessibile solo da loro, per impedire che gli stessi entrino in nidi con esemplari più giovani e siano infastiditi da coniglie madri sconosciute. Basi legali Ordinanza sulla protezione degli animali (OPAn) Art. 64 OPAn Esigenze comportamentali e detenzione in gruppo degli animali giovani 1 I conigli devono ricevere quotidianamente foraggio grezzo quale fieno o paglia e disporre in permanenza di oggetti da rodere. 2 Gli animali giovani non possono essere tenuti individualmente nelle prime otto settimane di vita. 3/3

23 Informazioni tecniche Protezione degli animali N. 5.4_(1) 25 febbraio 2013 Oggetti da rodere per conigli I conigli devono ricevere quotidianamente foraggio grezzo quale fieno o paglia e disporre in permanenza di oggetti da rodere (art. 64 cpv. 1 OPAn). Background Il foraggio grezzo è importante per la digestione e per tutti i comportamenti che hanno attinenza con la ricerca del cibo, l esplorazione del territorio e il nido. Gli oggetti da rodere determinano un ampio repertorio di comportamenti, come ovviamente l istinto di rodere, ma anche di segnare il territorio (chinning = marcare con le ghiandole del mento) e di esplorare (fiutare). La carenza di stimoli e di materiali che permettano ai conigli di soddisfare le esigenze tipiche della specie sfociano in disturbi del comportamento, come l abitudine di mordere le sbarre. Avendo a disposizione oggetti adatti ad essere rosicchiati, i conigli sono in grado di soddisfare le proprie esigenze comportamentali, ovvero sono maggiormente attivi e non si annoiano. Oggetti da rodere adatti In generale, i rami verdi non velenosi risultano particolarmente indicati. Nella pratica, vengono utilizzati con ottimi risultati i rami di nocciolo, salice e abete. Sono adatti anche il legno degli alberi da frutta con nocciolo, tiglio, betulla, pioppo, ecc. Sono indicati come materiali da rodere anche pezzi e strutture di legno dolce, posizionati all interno del parco e provenienti da alberi e arbusti non trattati. È inoltre possibile montare pezzi di legno da rosicchiare alle pareti o negli angoli degli impianti. In questo senso è particolarmente indicato il legno di abete. Gli oggetti da mangiare come pane secco, rape, pannocchie di granturco, ecc. devono essere rimpiazzati non appena si esauriscono, soprattutto se si tratta degli unici oggetti da rodere. È bene inoltre garantirne la massima igiene. Per stimolare maggiormente gli animali è opportuno variare la tipologia dei materiali e degli oggetti da rodere. Oggetti da rodere non adatti Non sono indicati come oggetti da rodere i pezzi e le strutture di legno duro (es. faggio, quercia, legni tropicali, ecc.) come pure il legno laminato, compensato o laccato. Andrebbero offerti solo rami di alberi da frutta non trattati. Neppure i pellet di fieno di dimensioni analoghe alle granaglie si addicono all impiego sopraccitato. La loro grandezza deve essere tale da non permettere all animale di metterli in bocca interi. L oggetto deve consentire al coniglio di eseguire tutti i movimenti propri alla masticazione dei roditori, così come è osservabile ad esempio con il pane duro. 1/2

24 Informazioni tecniche Protezione degli animali N. 5.4_(1) 25 febbraio 2013 Basi legali Ordinanza sulla protezione degli animali (OPAn) Art. 64 OPAn Esigenze comportamentali e detenzione in gruppo degli animali giovani 1 I conigli devono ricevere quotidianamente foraggio grezzo quale fieno e paglia e disporre in permanenza di oggetti da rodere. 2 Gli animali giovani non possono essere tenuti individualmente nelle prime otto settimane di vita. 2/2

25 Informazioni tecniche Protezione degli animali N. 5.5_(1) 25 febbraio 2013 Nidi per i conigli I parchi o le gabbie per le coniglie in gestazione avanzata devono disporre di spazi per la preparazione del nido. Gli animali devono poterli imbottire con paglia o altro materiale adatto (art. 65 cpv. 4 OPAn). La superficie minima del compartimento del nido varia a seconda del peso degli animali ed è compresa tra cm 2 (all.1 tab. 8 Conigli domestici OPAn). Background Allo stato naturale, oppure in parchi concepiti in modo da ricostruire le condizioni naturali, a qualche giorno dal parto, le femmine scavano una galleria provvista di un compartimento per il nido. Esse provvedono a rivestire questa zona con materiale reperito all esterno della tana. Poco prima della nascita dei cuccioli, la madre si strappa il pelo dal petto, dall addome e dai fianchi per imbottire ulteriormente il nido. I piccoli vengono allattati per 2-3 minuti, a intervalli di circa 24 ore. Dopo l allattamento, la galleria che ospita il nido viene chiusa e la coniglia lascia la zona circostante al nido. Materiale adatto alla preparazione del nido Sono idonei materiali come la paglia, il fieno, la paglia trinciata, i ritagli di carta, ecc., a condizione che le femmine possano portarli personalmente nel nido. Strutturazione minima dello spazio per la preparazione del nido Una soluzione di massima è rappresentata, ad esempio, da un settore all interno della gabbia, delimitato da una parete fissa e da una soglia. La soglia (min. 8 cm) serve a far staccare i piccoli che non lasciano i capezzoli della madre una volta conclusa la poppata e a impedire loro di lasciare il nido prima del tempo. Lo spazio per la preparazione del nido può anche essere aperto verso l alto. Spazi adatti per la preparazione del nido I nidi devono essere collocati il più distante possibile dalle zone di soggiorno delle femmine (zona di foraggiamento, luoghi di riposo). Nel caso di detenzione in gabbia, è preferibile collocare gli spazi per la nidificazione al di fuori della gabbia. È inoltre possibile utilizzare un comparto adiacente. Nel qual 1/2

26 Informazioni tecniche Protezione degli animali N. 5.5_(1) 25 febbraio 2013 caso lo spazio per la nidificazione deve essere oscurato. Se si opta per questa soluzione, non è necessaria alcuna ulteriore delimitazione dal nido e una parte del secondo comparto può essere utilizzata dagli animali come superficie aggiuntiva. È opportuno che la femmina possa chiudere personalmente l accesso al nido; si addicono a questo scopo gli ingressi dotati di aperture particolari o quelli a galleria. Gli spazi per la nidificazione devono essere ben aerati al fine di consentire la dispersione dell umidità che si forma naturalmente. Spazi per la nidificazione meno adatti Gli spazi per la nidificazione collocati all interno della gabbia risultano meno adatti. A causa delle scosse e poiché si deve evitare l immediata vicinanza del nido alle zone di soggiorno delle femmine, non è bene che queste possano saltare sul tetto dei suddetti spazi. Ciò significa che il piano sopraelevato non può coincidere con la copertura del nido. Una regola che vale soprattutto per le stalle in cui non sono presenti ulteriori superfici sopraelevate. Basi legali Ordinanza sulla protezione degli animali (OPAn) Art. 65 OPAn Parchi 1 I parchi devono: a. avere una superficie di cui nell allegato 1 tabella 8 cifra 1 oppure, se la superficie è inferiore a tali misure, presentare una superficie sopraelevata di almeno 20 cm, sulla quale gli animali possono sdraiarsi con il corpo totalmente disteso; b. avere un settore sufficientemente alto da permettere agli animali di stare seduti in posizione eretta. 2 I parchi devono disporre di una zona oscurata in cui gli animali possano ritirarsi. 3 I parchi senza lettiera sono ammessi soltanto se i locali sono climatizzati. 4 I parchi per le coniglie in gestazione avanzata devono disporre di spazi per la preparazione del nido. Gli animali devono poterli imbottire con paglia o altro materiale adatto. Le coniglie devono potersi allontanare dai loro piccoli in un altro compartimento oppure su una superficie sopraelevata. 2/2

Informazioni tecniche Protezione degli animali. Detenzione in gruppo dei conigli. Background. Punti critici

Informazioni tecniche Protezione degli animali. Detenzione in gruppo dei conigli. Background. Punti critici Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Protezione degli animali Informazioni tecniche Protezione degli animali Detenzione in gruppo dei

Dettagli

Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Protezione degli animali

Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Protezione degli animali Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Protezione degli animali Informazioni tecniche Protezione degli animali Pavimenti nella detenzione

Dettagli

Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Protezione degli animali

Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Protezione degli animali Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Protezione degli animali Informazioni tecniche Protezione degli animali Misure minime per la detenzione

Dettagli

Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV

Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Protezione degli animali Informazioni tecniche Protezione degli animali Misure minime per la detenzione

Dettagli

Ordinanza del DFE concernente i sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali

Ordinanza del DFE concernente i sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali Ordinanza del DFE concernente i sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali (Ordinanza SSRA) del 7 dicembre 1998 Il Dipartimento federale dell economia, visti gli articoli 59 capoverso

Dettagli

Ordinanza del DFE concernente i sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali

Ordinanza del DFE concernente i sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali Ordinanza del DFE concernente i sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali (Ordinanza SSRA) 910.132.4 del 7 dicembre 1998 (Stato 6 febbraio 2001) Il Dipartimento federale dell economia,

Dettagli

Manuale di controllo Protezione degli animali

Manuale di controllo Protezione degli animali Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Direttive tecniche concernenti la protezione degli animali dal profilo dei requisiti edili e della

Dettagli

Impiego di pavimenti perforati nella detezione di bovini

Impiego di pavimenti perforati nella detezione di bovini Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Protezione degli animali Informazioni tecniche Protezione degli animali Impiego di pavimenti perforati

Dettagli

Ordinanza del DFE concernente i sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali

Ordinanza del DFE concernente i sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali Ordinanza del DFE concernente i sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi (Ordinanza SSRA) Modifica dell 11 dicembre 2000 Il Dipartimento federale dell economia ordina: I L ordinanza del DFE del

Dettagli

I principali aspetti legislativi del BA in allevamento

I principali aspetti legislativi del BA in allevamento I principali aspetti legislativi del BA in allevamento Paolo Rossi, CRPA SpA di Reggio Emilia - SANA Salone Internazionale del Naturale EU Food-CT-2004-506508 BA, ambiente e strutture umidità velocità

Dettagli

Detenzione permanente dei cavalli all aperto

Detenzione permanente dei cavalli all aperto Informazioni tecniche - Protezione degli animali N..8_()_i aprile 20 Detenzione permanente dei cavalli all aperto Si parla di detenzione permanente all aperto se i cavalli vivono al pascolo giorno e notte

Dettagli

Il gestore conferma l esattezza di tutte le annotazione e di tutti i dati forniti oralmente. sì, sono soddisfatte Riduzione del contributo di Fr.

Il gestore conferma l esattezza di tutte le annotazione e di tutti i dati forniti oralmente. sì, sono soddisfatte Riduzione del contributo di Fr. Pagina 1 Rapporto di controllo Protezione degli animali Cognome: Indirizzo: Risultato del controllo Categoria di animali Pagina * 1. Bovini Protezione degli animali dal profilo edile 2a 2. Bovini Spazio

Dettagli

Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV

Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Protezione degli animali Informazioni tecniche Protezione degli animali Alternative al giogo elettrico

Dettagli

Obbligo di autorizzazione e formazione per le borse di settore, i mercatini e le esposizioni in cui si commercia

Obbligo di autorizzazione e formazione per le borse di settore, i mercatini e le esposizioni in cui si commercia .0.04 Dipartimento federale dell interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Informazioni tecniche Protezione degli animali Obbligo di autorizzazione e formazione per

Dettagli

Informazioni tecniche Protezione degli animali. Detenzione permanente dei cavalli all aperto. Protezione dalle condizioni meteorologiche estreme

Informazioni tecniche Protezione degli animali. Detenzione permanente dei cavalli all aperto. Protezione dalle condizioni meteorologiche estreme Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Protezione degli animali Informazioni tecniche Protezione degli animali Detenzione permanente dei

Dettagli

Informazioni tecniche Protezione degli animali

Informazioni tecniche Protezione degli animali Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Protezione degli animali Informazioni tecniche Protezione degli animali Prescrizioni legali per

Dettagli

Il B.A. nel trasporto degli animali

Il B.A. nel trasporto degli animali Il B.A. nel trasporto degli animali Dr. Franco GUIZZARDI - SANA Salone Internazionale del Naturale EU Food-CT-2004-506508 CRITICITA DEL REGOLAMENTO 1/2005 Il significato della citura in relazione ad un

Dettagli

IL BENESSERE ANIMALE I PRINCIPI CARDINE PER UNA VITA SANA DELL ANIMALE

IL BENESSERE ANIMALE I PRINCIPI CARDINE PER UNA VITA SANA DELL ANIMALE IL BENESSERE ANIMALE I PRINCIPI CARDINE PER UNA VITA SANA DELL ANIMALE Convenzione sulla protezione degli animali negli allevamenti (Strasburgo 10/03/1976), ratificata con Legge 14 ottobre 1985, n. 623

Dettagli

Ambienti tipici di un allevamento a ciclo chiuso nei suini

Ambienti tipici di un allevamento a ciclo chiuso nei suini Ambienti tipici di un allevamento a ciclo chiuso nei suini Disciplina: Produzioni animali Classe di concorso A052 Prof.ssa Marina Gentili SISTEMI DI ALLEVAMENTO: MAPPA CONCETTUALE SISTEMI DI ALLEVAMENTO

Dettagli

Ordinanza del DFE concernente l uscita regolare all aperto degli animali

Ordinanza del DFE concernente l uscita regolare all aperto degli animali 910.132.5 Ordinanza del DFE concernente l uscita regolare all aperto degli animali da reddito (Ordinanza URA) del 7 dicembre 1998 (Stato 6 febbraio 2001) Il Dipartimento federale dell economia, visti gli

Dettagli

Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Protezione degli animali

Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Protezione degli animali Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Protezione degli animali Informazioni tecniche Protezione degli animali Esempi di realizzazione

Dettagli

Obbligo di formazione per la detenzione di animali domestici e per il trattamento professionale di animali domestici

Obbligo di formazione per la detenzione di animali domestici e per il trattamento professionale di animali domestici Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Protezione degli animali Informazioni tecniche Protezione degli animali Obbligo di formazione per

Dettagli

Prescrizioni legali per la decornazione dei capretti eseguita dal detentore degli animali

Prescrizioni legali per la decornazione dei capretti eseguita dal detentore degli animali Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Protezione degli animali Informazioni tecniche Protezione degli animali Prescrizioni legali per

Dettagli

Ordinanza del DFE concernente i sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali

Ordinanza del DFE concernente i sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali Ordinanza del DFE concernente i sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali (Ordinanza SSRA) 910.132.4 del 7 dicembre 1998 (Stato 13 dicembre 2005) Il Dipartimento federale dell economia,

Dettagli

Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Informazioni tecniche Protezione degli animali Allevamento di cavalli giovani

Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Informazioni tecniche Protezione degli animali Allevamento di cavalli giovani Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Protezione degli animali Informazioni tecniche Protezione degli animali Allevamento di cavalli giovani

Dettagli

Norme minime per la protezione dei suini

Norme minime per la protezione dei suini Norme minime per la protezione dei suini Benessere degli animali Pamela Possenti Atto C17 direttiva 2008/120/Ce articoli 3 e 4. Ambiti di interesse Questa misura interessa le aziende che si occupano dell

Dettagli

Guide Pratiche Europee al trasporto di equini da macello ed ovini. Roma, Auditorium del Ministero della Salute - 26 Ottobre 2107

Guide Pratiche Europee al trasporto di equini da macello ed ovini. Roma, Auditorium del Ministero della Salute - 26 Ottobre 2107 Guide Pratiche Europee al trasporto di equini da macello ed ovini Roma, Auditorium del Ministero della Salute - 26 Ottobre 2107 Nel viaggio 1. Controllare gli equini a ogni sosta per eventuali segnali

Dettagli

Principali norme che disciplinano le condizioni di allevamento dei suini in termini di benessere animale:

Principali norme che disciplinano le condizioni di allevamento dei suini in termini di benessere animale: Il benessere animale negli allevamenti suini Principali norme che disciplinano le condizioni di allevamento dei suini in termini di benessere animale: D.lgs. N. 534/1992 in attuazione della Direttiva 91/630/CEE

Dettagli

Tipologie e parametri dimensionali di cuccette per bovini da latte

Tipologie e parametri dimensionali di cuccette per bovini da latte SEMINARIO C.R.P.A. Stalle a cuccette per vacche da latte Reggio Emilia, 30 maggio 2007 Tipologie e parametri dimensionali di cuccette per bovini da latte Dott. Agr. Paolo Rossi Settore Edilizia Strutture

Dettagli

Informazioni tecniche Protezione degli animali. Allevamento di cavalli e di altri equidi giovani

Informazioni tecniche Protezione degli animali. Allevamento di cavalli e di altri equidi giovani Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Protezione degli animali Informazioni tecniche Protezione degli animali Allevamento di cavalli e

Dettagli

Legislazione e benessere vitello

Legislazione e benessere vitello Legislazione e benessere vitello Centro Veterinario S. Martino Dott. Marmiroli Mauro quindi... NASCITA in luogo pulito IMMEDIATA disinfezione RISCALDAMENTO IDENTIFICAZIONE VI RICORDO... CONDIZIONALITA

Dettagli

l ordinanza sulla detenzione di animali da reddito e di animali domestici

l ordinanza sulla detenzione di animali da reddito e di animali domestici Note esplicative concernenti l ordinanza sulla detenzione di animali da reddito e di animali domestici A. PREMESSA Conformemente all articolo 208 capoverso 1 dell ordinanza sulla protezione degli animali

Dettagli

Ordinanza del DFE concernente l uscita regolare all aperto degli animali da reddito

Ordinanza del DFE concernente l uscita regolare all aperto degli animali da reddito Ordinanza del DFE concernente l uscita regolare all aperto degli animali da reddito (Ordinanza URA) Modifica del 15 dicembre 2004 Il Dipartimento federale dell economia ordina: I L ordinanza URA del 7

Dettagli

Ordinanza del DFE concernente l uscita regolare all aperto degli animali

Ordinanza del DFE concernente l uscita regolare all aperto degli animali 910.132.5 Ordinanza del DFE concernente l uscita regolare all aperto degli animali da reddito (Ordinanza URA) del 7 dicembre 1998 (Stato 28 dicembre 2004) Il Dipartimento federale dell economia, visti

Dettagli

Il benessere dei suini in allevamento: criticità e soluzioni possibili

Il benessere dei suini in allevamento: criticità e soluzioni possibili Il benessere dei suini in allevamento: criticità e soluzioni possibili Mercoledì 25 settembre 2013 Sicura & QsA Giuseppe Diegoli Servizio Veterinario ed Igiene degli alimenti Regione Emilia Romagna 1 Normativa

Dettagli

Prescrizioni relative all uscita dei cavalli e degli altri equidi

Prescrizioni relative all uscita dei cavalli e degli altri equidi Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Protezione degli animali Informazioni tecniche Protezione degli animali Prescrizioni relative all

Dettagli

Ordinanza del DFE concernente i programmi etologici

Ordinanza del DFE concernente i programmi etologici Ordinanza del DFE concernente i programmi etologici (Ordinanza sui programmi etologici) Modifica del 18 novembre 2009 Il Dipartimento federale dell economia (DFE) ordina: I L ordinanza del 25 giugno 2008

Dettagli

Dipartimento federale dell'interno DFI

Dipartimento federale dell'interno DFI Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Centro specializzato nella detenzione adeguata dei ruminanti et dei suini Commenti sui punti di

Dettagli

Ordinanza del DFE concernente l uscita regolare all aperto degli animali

Ordinanza del DFE concernente l uscita regolare all aperto degli animali Ordinanza del DFE concernente l uscita regolare all aperto degli animali da reddito (Ordinanza URA) del 7 dicembre 1998 Il Dipartimento federale dell economia, visti gli articoli 59 capoverso 4 e 61 capoversi

Dettagli

T B A. Tutela e Benessere Animale. A.A Corso integrato Strutture ed impianti per animali e allevamento. Dott. Alfredo Di Domenicantonio

T B A. Tutela e Benessere Animale. A.A Corso integrato Strutture ed impianti per animali e allevamento. Dott. Alfredo Di Domenicantonio Corso di Laurea in Tutela e Benessere Animale T B A A.A. 2015-2016 Corso integrato Strutture ed impianti per animali e allevamento Dott. Alfredo Di Domenicantonio Segue da presentazione 2_A_2016 8. Mangimi,

Dettagli

Obbligo di autorizzazione e formazione per il commercio di animali da compagnia a titolo professionale

Obbligo di autorizzazione e formazione per il commercio di animali da compagnia a titolo professionale Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Protezione degli animali Informazioni tecniche Protezione degli animali Obbligo di autorizzazione

Dettagli

I raschiatori per letame nelle stalle a stabulazione libera per il bestiame da latte

I raschiatori per letame nelle stalle a stabulazione libera per il bestiame da latte Dipartimento federale dell interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Comunicazione Informazioni tecniche Protezione degli animali I raschiatori per letame nelle stalle

Dettagli

Attività professionali con animali domestici: accudimento, allevamento, pensioni e rifugi

Attività professionali con animali domestici: accudimento, allevamento, pensioni e rifugi Scheda informativa Attività professionali con animali domestici: accudimento, allevamento, pensioni e rifugi Le attività professionali che coinvolgono direttamente gli animali da compagnia (cani e gatti),

Dettagli

CHECK LIST: PROTEZIONE DEGLI ANIMALI NEGLI ALLEVAMENTI (dettaglio Galline ovaiole ) D.Lgs. 267/2003 e s.m.i., Dec.2006/778/CE

CHECK LIST: PROTEZIONE DEGLI ANIMALI NEGLI ALLEVAMENTI (dettaglio Galline ovaiole ) D.Lgs. 267/2003 e s.m.i., Dec.2006/778/CE CHECK LIST: PROTEZIONE DEGLI ANIMALI NEGLI ALLEVAMENTI (dettaglio Galline ovaiole ) D.Lgs. 267/2003 e s.m.i., Dec.2006/778/CE Integrare dalla Check list PROTEZIONE DEGLI ANIMALI NEGLI ALLEVAMENTI (dettaglio

Dettagli

Allevamento A Anamnesi generale di allevamento

Allevamento A Anamnesi generale di allevamento Attività di Gruppo Stimare la prevalenza aziendale Analizzare le singole fasi di rischio Stendere un piano di gestione sanitaria in funzione del rischio evidenziato in ogni fase Allevamento A Anamnesi

Dettagli

Protezione da condizioni meteorologiche estreme nella detenzione permanente di caprini all aperto

Protezione da condizioni meteorologiche estreme nella detenzione permanente di caprini all aperto Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Protezione degli animali Informazioni tecniche Protezione degli animali Protezione da condizioni

Dettagli

Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Protezione degli animali

Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Protezione degli animali Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Protezione degli animali Informazioni tecniche Protezione degli animali Pavimenti delle corsie nelle

Dettagli

TUTELA DELLA SALUTE E DEL BENESSERE

TUTELA DELLA SALUTE E DEL BENESSERE TUTELA DELLA SALUTE E DEL BENESSERE DEGLI EQUIDI Dott. Alberto SBRANA 11 Marzo 2016 1. DETENZIONE DEGLI EQUIDI Il proprietario e il detentore devono considerare le esigenze etologiche e fisiologiche dell

Dettagli

LINEE GUIDA PER L ALLEVAMENTO DEL CONIGLIO

LINEE GUIDA PER L ALLEVAMENTO DEL CONIGLIO pag 1 LINEE GUIDA PER L ALLEVAMENTO DEL CONIGLIO NORMATIVA DI RIFERIMENTO: REGOLAMENTO CE n. 1804/1999 NOTA: sia a livello europeo che a livello nazionale non vi sono normative vigenti in merito all allevamento

Dettagli

BENESSERE DEGLI ANIMALI

BENESSERE DEGLI ANIMALI BENESSERE DEGLI ANIMALI CGO 11: Direttiva 2008/119/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli CGO 12: Direttiva 2008/120/CE del Consiglio del 18

Dettagli

Competenze e responsabilità

Competenze e responsabilità Ministero della Salute Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari NORME NAZIONALI NORME NAZIONALI La protezione rappresenta una priorità sancita da leggi nazionali e internazionali.

Dettagli

Il Riccio Africano: Caratteristiche:

Il Riccio Africano: Caratteristiche: Il Riccio Africano: Il riccio africano è uno dei nuovi pet più diffusi, soprattutto per le sue caratteristiche di docilità e socialità. inoltre, le differenti sfumature di colorazione degli aculei hanno

Dettagli

Informazioni tecniche Protezione degli animali n. 10.4

Informazioni tecniche Protezione degli animali n. 10.4 Dipartimento federale dell interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Comunicazione Informazioni tecniche Protezione degli animali n. 10.4 La detenzione amatoriale di

Dettagli

Corso di laurea in Tutela e Benessere Animale Anno accademico ZOOCOLTURE Avicoli 5. Dr. Agr. Oreste VIGNONE

Corso di laurea in Tutela e Benessere Animale Anno accademico ZOOCOLTURE Avicoli 5. Dr. Agr. Oreste VIGNONE Corso di laurea in Tutela e Benessere Animale Anno accademico 2016-2017 ZOOCOLTURE Avicoli 5 Dr. Agr. Oreste VIGNONE ALLEVAMENTO DEL TACCHINO Allevati circa 31 milioni di capi. Produzione di carne di tacchino

Dettagli

SSPV di RE CONTROLLO UFFICIALE IN ALLEVAMENTO DI OVINI E CAPRINI LISTA DI RISCONTRO/ CHECK LIST BENESSERE

SSPV di RE CONTROLLO UFFICIALE IN ALLEVAMENTO DI OVINI E CAPRINI LISTA DI RISCONTRO/ CHECK LIST BENESSERE del 229/0/203 Edizione n Rev. n. 0 Pag. di 9 CONTROLLO UFFICIALE IN ALLEVAMENTO DI OVINI E CAPRINI LISTA DI RISCONTRO/ Rev. N. MOTIVAZIONE DELLA REVISIONE DATA 0 Aggiornamento normativo e Formattazione

Dettagli

RODITORI E CONIGLI DETENZIONE ADEGUATA. Parchi e attrezzature idonei

RODITORI E CONIGLI DETENZIONE ADEGUATA. Parchi e attrezzature idonei RODITORI E CONIGLI DETENZIONE ADEGUATA Parchi e attrezzature idonei 2 Weitere Informationen zur artgerechten Haltung von Heimtieren und Gehegen finden Sie auf www.blv.admin.ch und www.tierschutz.com COLOPHON

Dettagli

CHECK-LIST INTEGRATA SUINI

CHECK-LIST INTEGRATA SUINI CHECK-LIST INTEGRATA SUINI DATA / / Operatori. Tempistica. COD / / ASL PROPRIETARIO DETENTORE Indirizzo.. Tipologia allevamento: riproduzione ciclo chiuso riproduzione ciclo aperto solo ingrasso altro

Dettagli

«Sulle tracce di Clara»

«Sulle tracce di Clara» «Sulle tracce di Clara» Un quiz «animale» per tutti i sensi BENVENUTI al quiz degli animali! Come vivono gli animali nelle fattorie svizzere? Di cosa hanno bisogno per stare bene? Scegli il tuo animale

Dettagli

Benessere animale e bovini da ingrasso

Benessere animale e bovini da ingrasso Fondazione CRPA Studi Ricerche (FCSR) Viale Timavo 43/2 Reggio Emilia Sito internet. www.crpa.it CONVEGNO Benessere animale e bovini da ingrasso 11 maggio 2015 Eurocarni Fiera di Verona Benessere animale

Dettagli

Ufficio federale di veterinaria UFV Conigli

Ufficio federale di veterinaria UFV Conigli Schweizerische Eidgenossenschaft Confédération suisse Confederazione Svizzera Confederaziun svizra Ufficio federale di veterinaria UFV Conigli Indice Mi prendo cura dei miei conigli 3 Esigenze 4 Movimento

Dettagli

CITTÀ DI FOLIGNO. Regolamento in materia ambientale

CITTÀ DI FOLIGNO. Regolamento in materia ambientale CITTÀ DI FOLIGNO Regolamento Approvato con D.C.C. n. 20 del 30/01/2004 Modificato con D.C.C. n. 33 del 03/05/2012 Titolo I - Regole per la gestione e custodia degli animali Art. 1 - Principi generali 1.

Dettagli

Francia, terra di allevamento

Francia, terra di allevamento Francia, terra di allevamento La Francia è il paese che detiene la più grande superficie di pascoli in Europa (più di 13 milioni di ettari), che rappresentano la base essenziale dell alimentazione dei

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE COMPETITIVE, DELLA QUALITÀ AGROALIMENTARE E DELLA PESCA DIREZIONE GENERALE PER LA PROMOZIONE DELLA QUALITÀ AGROALIMENTARE

Dettagli

Indice. Mi prendo cura dei miei caprini 3

Indice. Mi prendo cura dei miei caprini 3 Caprini Indice Mi prendo cura dei miei caprini 3 Esigenze 4 Movimento 4 Riposo 5 Alimentazione, abbeveraggio, occupazione 6 Gestazione e parto 6 Contatti sociali 7 Salute 7 Utilizzo 8 Carne 8 Latte 9 Transporto

Dettagli

COMUNE DI GALLIATE PROVINCIA DI NOVARA

COMUNE DI GALLIATE PROVINCIA DI NOVARA COMUNE DI GALLIATE PROVINCIA DI NOVARA REGOLAMENTO PER AREE ATTREZZATE PER SGAMBAMENTO CANI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 22 del 28.04.2016 1 INDICE Art. 1 - FINALITA Art. 2 DEFINIZIONI

Dettagli

Ordinanza sui medicamenti per uso veterinario

Ordinanza sui medicamenti per uso veterinario Ordinanza sui medicamenti per uso veterinario (Ordinanza sui medicamenti veterinari, OMVet) Modifica del... Avamprogetto dicembre 2014 ll Consiglio federale svizzero ordina: I L ordinanza del 18 agosto

Dettagli

La normativa e gli sviluppi futuri in Europa

La normativa e gli sviluppi futuri in Europa 81 a Fiera Agricola Zootecnica Italiana BENESSERE ANIMALE: LA VACCA DA LATTE dalle parole ai fatti e gli sviluppi futuri Luigi Bertocchi Istituto Zooprofilattico Sperimantale della Lombardia ed Emilia-Romagna

Dettagli

Bisogno di occupazione, foraggio con fibre grezze, materiale per la costruzione del giaciglio e lettiera nella detenzione di suini

Bisogno di occupazione, foraggio con fibre grezze, materiale per la costruzione del giaciglio e lettiera nella detenzione di suini Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Protezione degli animali Informazioni tecniche Protezione degli animali Bisogno di occupazione,

Dettagli

Programma di Sviluppo Rurale Sardegna

Programma di Sviluppo Rurale Sardegna Allegato 5 Direzione generale Servizio Sostenibilità e qualità delle produzioni agricole e alimentari Programma di Sviluppo Rurale Sardegna 2014-2020 MISURA 14 Benessere Annualità 2019 TABELLA DEGLI ED

Dettagli

INIZIATIVA FORMATIVA

INIZIATIVA FORMATIVA INIZIATIVA FORMATIVA SICUREZZA IN AMBIENTE DI LAVORO RURALE : I REQUISITI STRUTTURALI DELLE AZIENDE AGRICOLE ZOOTECNICHE E LA BIOSICUREZZA Asti, 4 dicembre 2013 1 CARATTERISTICHE DEGLI AMBIENTI DI LAVORO

Dettagli

controlli di base sulla protezione degli animali nelle aziende detentrici di bovini, ovini, caprini, suini, equidi, lama / alpaca, conigli e/o pollame

controlli di base sulla protezione degli animali nelle aziende detentrici di bovini, ovini, caprini, suini, equidi, lama / alpaca, conigli e/o pollame Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria Protezione degli animali Direttive tecniche concernenti i controlli di base sulla protezione degli animali

Dettagli

Protezione degli animali: procedimenti penali segnalati dai Cantoni nel 2018

Protezione degli animali: procedimenti penali segnalati dai Cantoni nel 2018 Dipartimento federale dell interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Divisione Servizio giuridico Protezione degli animali: procedimenti penali segnalati dai Cantoni

Dettagli

GLI OBIETTIVI. u PRODUZIONE ZOOTECNICA LEGATA ALLA TERRA. u EVITARE L'INQUINAMENTO DELLE RISORSE NATURALI. u RIGOROSO BENESSERE ANIMALE

GLI OBIETTIVI. u PRODUZIONE ZOOTECNICA LEGATA ALLA TERRA. u EVITARE L'INQUINAMENTO DELLE RISORSE NATURALI. u RIGOROSO BENESSERE ANIMALE GLI OBIETTIVI u PRODUZIONE ZOOTECNICA LEGATA ALLA TERRA u EVITARE L'INQUINAMENTO DELLE RISORSE NATURALI u RIGOROSO BENESSERE ANIMALE u CICLI PRODUTTIVI INTERAMENTE BIOLOGICI u RISPONDERE ALLA DOMANDA DI

Dettagli

E DI SALUTE PER LA LOGISTICA DI CANTIERE

E DI SALUTE PER LA LOGISTICA DI CANTIERE ALLEGATO XIII PRESCRIZIONI Dl SICUREZZA E DI SALUTE PER LA LOGISTICA DI CANTIERE I I luoghi di lavoro al servizio dei cantieri edili devono rispondere, tenuto conto delle caratteristiche del cantiere e

Dettagli

Protezione da condizioni meteorologiche estreme nella detenzione permanente di bovini all aperto

Protezione da condizioni meteorologiche estreme nella detenzione permanente di bovini all aperto Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Protezione degli animali Informazioni tecniche Protezione degli animali Protezione da condizioni

Dettagli

Direttive tecniche - Procedura d autorizzazione dei macelli

Direttive tecniche - Procedura d autorizzazione dei macelli Dipartimento federale dell'economia DFE Ufficio federale di veterinaria UFV Direttive tecniche - Procedura d autorizzazione dei macelli del 24 maggio 2006 (rev. giugno 2008) L Ufficio federale di veterinaria

Dettagli

Ordinanza concernente la banca dati sul traffico di animali

Ordinanza concernente la banca dati sul traffico di animali Ordinanza concernente la banca dati sul traffico di animali 916.404 del 18 agosto 1999 (Stato 15 maggio 2001) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 14 capoverso 2, 15a capoverso 4 e 15b capoverso

Dettagli

Alimentazione e sport. Scritto da Annamaria Prioletta

Alimentazione e sport. Scritto da Annamaria Prioletta L attività fisica è fondamentale per favorire e mantenere un buono stato di salute e un alimentazione corretta rappresenta un requisito indispensabile per chi pratica uno sport, sia esso a livello amatoriale

Dettagli

Mi prendo cura del mio animale. Grazie alla formazione!

Mi prendo cura del mio animale. Grazie alla formazione! Dipartimento federale dell economia DFE Ufficio federale di veterinaria UFV Comunicazione (COM) Mi prendo cura del mio animale. Grazie alla formazione! Per prendersi cura dei propri animali nel modo giusto

Dettagli

Informazioni tecniche Protezione degli animali N Uccisione corretta di uccelli ornamentali

Informazioni tecniche Protezione degli animali N Uccisione corretta di uccelli ornamentali Dipartimento federale dell interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Protezione degli animali Informazioni tecniche Protezione degli animali N. 6.7 Uccisione corretta

Dettagli

Obbligo di autorizzazione e formazione per lʼallevamento professionale di animali da compagnia

Obbligo di autorizzazione e formazione per lʼallevamento professionale di animali da compagnia Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Protezione degli animali Informazioni tecniche Protezione degli animali Obbligo di autorizzazione

Dettagli

Ordinanza del DFI concernente le formazioni per la detenzione e il trattamento degli animali

Ordinanza del DFI concernente le formazioni per la detenzione e il trattamento degli animali [Signature] [QR Code] Versione provvisoria - Fa fede solo la versione pubblicata nella Raccolta ufficiale delle leggi federali RU Ordinanza del DFI concernente le formazioni per la detenzione e il trattamento

Dettagli

CHECK LIST: PROTEZIONE DEGLI ANIMALI NEGLI ALLEVAMENTI

CHECK LIST: PROTEZIONE DEGLI ANIMALI NEGLI ALLEVAMENTI CHECK LIST: PROTEZIONE DEGLI ANIMALI NEGLI ALLEVAMENTI (dettaglio Suini ) D.Lgs. 122/2011, Dec.2006/778/CE Integrare dalla Check list PROTEZIONE DEGLI ANIMALI NEGLI ALLEVAMENTI (dettaglio Altre specie

Dettagli

Manuale di controllo Protezione degli animali

Manuale di controllo Protezione degli animali Dipartimento federale dell interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Direttive tecniche concernenti la protezione degli animali dal profilo dei requisiti edili e della

Dettagli

Canili e gattili: requisiti strutturali, organizzativi e biosicurezza

Canili e gattili: requisiti strutturali, organizzativi e biosicurezza Corso per operatori addetti alla cattura e custodia dei cani vaganti Canili e gattili: requisiti strutturali, organizzativi e biosicurezza Dott. Mario MARINO Canili e gattili: requisiti strutturali Regolamento

Dettagli

ALLEVAMENTO DI CONIGLI IN ITALIA: NUOVE SOLUZIONI DAL BENESSERE ANIMALE

ALLEVAMENTO DI CONIGLI IN ITALIA: NUOVE SOLUZIONI DAL BENESSERE ANIMALE ALLEVAMENTO DI CONIGLI IN ITALIA: NUOVE SOLUZIONI DAL BENESSERE ANIMALE L allevamento cunicolo in Italia e le opportunità rappresentate dall'adozione di sistemi di allevamento più sostenibili e rispettosi

Dettagli

COMUNE DI CALESTANO (PROVINCIA DI PARMA) REGOLAMENTO AREA DI SGAMBATURA CANI

COMUNE DI CALESTANO (PROVINCIA DI PARMA) REGOLAMENTO AREA DI SGAMBATURA CANI COMUNE DI CALESTANO (PROVINCIA DI PARMA) REGOLAMENTO AREA DI SGAMBATURA CANI APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI GC N.45 DEL 19/09/2017 Art. 1 Oggetto del regolamento Art. 2 Definizioni Art. 3 Accessibilità

Dettagli

Ordinanza del DEFR concernente i programmi etologici

Ordinanza del DEFR concernente i programmi etologici Ordinanza del DEFR concernente i programmi etologici (Ordinanza sui programmi etologici) 910.132.4 del 25 giugno 2008 (Stato 1 gennaio 2013) Il Dipartimento federale dell economia, della formazione e della

Dettagli

procedura d autorizzazione dei macelli e degli stabilimenti per la lavorazione della selvaggina

procedura d autorizzazione dei macelli e degli stabilimenti per la lavorazione della selvaggina Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Derrate alimentari e nutrizione Direttive tecniche concernenti la procedura d autorizzazione dei

Dettagli

Voliere di allevamento

Voliere di allevamento Fase fredda, di preparazione al rilascio Voliere di allevamento Le voliere di allevamento, totalmente chiuse dovrebbero prevedere: colture erbacee per almeno il 20% della superficie (-servono essenzialmente

Dettagli

Decreto Legislativo 20 febbraio 2004, n. 53. "Attuazione della direttiva n. 2001/93/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini"

Decreto Legislativo 20 febbraio 2004, n. 53. Attuazione della direttiva n. 2001/93/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini Decreto Legislativo 20 febbraio 2004, n. 53 "Attuazione della direttiva n. 2001/93/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini" pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 49 del 28 febbraio

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA FRUIZIONE DELL AREA DI SGAMBATURA PER CANI

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA FRUIZIONE DELL AREA DI SGAMBATURA PER CANI COMUNE DI SANTA CROCE SULL ARNO Provincia di Pisa REGOLAMENTO COMUNALE PER LA FRUIZIONE DELL AREA DI SGAMBATURA PER CANI Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 6 del 28 Febbraio 2019 INDICE Art.

Dettagli

LATTE ALLEVAMENTO DI VACCHE DA LATTE INGRASSO. TORI >18 mesi TORELLI 6-18 mesi. VITELLI < 6 mesi VACCHE

LATTE ALLEVAMENTO DI VACCHE DA LATTE INGRASSO. TORI >18 mesi TORELLI 6-18 mesi. VITELLI < 6 mesi VACCHE ALLEVAMENTO DI VACCHE DA LATTE TORI >18 mesi TORELLI 6-18 mesi VACCHE VITELLI < 6 mesi MANZETTE 6-12 mesi MANZE 12-20 mesi GIOVENCHE (prima gravidanza) LATTE SCOTTONE 6-15 mesi VITELLONI 6-15 mesi VITELLI

Dettagli

2. TECNOLOGIE PER IL RISPARMIO ENERGETICO

2. TECNOLOGIE PER IL RISPARMIO ENERGETICO 2. TECNOLOGIE PER IL RISPARMIO ENERGETICO L'Azione 3 del progetto, intitolata Analisi delle tecnologie per il risparmio energetico, si propone di analizzare i costi e i benefici dell'applicazione di alcune

Dettagli

Relazione tecnica per rifugio animali

Relazione tecnica per rifugio animali Rev. 1.0 del 01/01/2015 [spazio riservato all ente] Relazione tecnica per rifugio animali Classificazione meticci Provenienza/scopo dell allevamento animali allevati razze selezionate Razze allevate peso

Dettagli

Circolare P-12/12/2012 sul benessere animale dei suini

Circolare P-12/12/2012 sul benessere animale dei suini Circolare 0022766-P-12/12/2012 sul benessere animale dei suini Finalmente dopo lunghi mesi di attesa è uscita il 12 Dicembre 2012 la circolare ministeriale sugli ambiti interpretativi della Direttiva 2008/120/CE

Dettagli

Gestione del benessere animale all atto della macellazione

Gestione del benessere animale all atto della macellazione Gestione del benessere animale all atto della macellazione Dr. Luca Pennisi Facoltà di Medicina Veterinaria Università degli Studi di Teramo Dr. G. Nervi ERITEMA DA TRASPORTO forte affaticamento fisico,

Dettagli

I rischi riferibili all Organizzazione del Lavoro AMBIENTI DI LAVORO. Corso di Formazione per RLS Agenzia delle Dogane

I rischi riferibili all Organizzazione del Lavoro AMBIENTI DI LAVORO. Corso di Formazione per RLS Agenzia delle Dogane I rischi riferibili all Organizzazione del Lavoro AMBIENTI DI LAVORO Agenzia delle Dogane Requisiti minimi dei locali e luoghi di lavoro Caratteristiche strutturali Stabilità e solidità rispetto al tipo

Dettagli

DATI IN INTERNO IN ESTERNO

DATI IN INTERNO IN ESTERNO DATI IN INTERNO IN ESTERNO numero suinetti 40 40 peso totale e medio 279/6,97 241/6,0 età 21 20 scarti prodotti 1 di kg.5 1 di kg.5 morti prodotti 1 di kg.13 0 alimento kg. 677 630 età finale 59 58 peso

Dettagli