BENESSERE DEGLI ANIMALI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "BENESSERE DEGLI ANIMALI"

Transcript

1 BENESSERE DEGLI ANIMALI CGO 11: Direttiva 2008/119/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli CGO 12: Direttiva 2008/120/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini CGO 13: Direttiva 98/58/CE del Consiglio ddegli animali negli allevamenti

2 CGO 13: Direttiva 98/58/CE del Consiglio del 20 luglio 1998, riguardante la protezione degli animali negli allevamenti Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 146 "Attuazione della direttiva 98/58/CE relativa alla protezione degli animali negli allevamenti"

3 CGO 13: Direttiva 98/58/CE del Consiglio del 20 luglio 1998, riguardante la protezione degli animali negli allevamenti Stabilisce le misure minime da osservare negli allevamenti per la protezione degli animali. Animale: qualsiasi animale, inclusi pesci, rettili e anfibi, allevato o custodito per la produzione di derrate alimentari, lana, pelli, pellicce o per altri scopi agricoli.

4 CGO 13: Direttiva 98/58/CE del Consiglio del 20 luglio 1998, riguardante la protezione degli animali negli allevamenti Sono esclusi dal campo di applicazione gli animali: che vivono in ambiente selvatico destinati a partecipare a gare, esposizioni, manifestazioni, ad attività culturali o sportive da sperimentazione o da laboratorio invertebrati.

5 CGO 13: Direttiva 98/58/CE del Consiglio del 20 luglio 1998, riguardante la protezione degli animali negli allevamenti Personale Gli animali sono custoditi da un numero sufficiente di addetti aventi adeguate capacità, conoscenze e competenze professionali.

6 CGO 13: Direttiva 98/58/CE del Consiglio del 20 luglio 1998, riguardante la protezione degli animali negli allevamenti Controllo Tutti gli animali tenuti in sistemi di allevamento devono essere ispezionati almeno una volta al giorno. Gli animali allevato in altri sistemi sono ispezionati a intervalli sufficienti. Deve essere disponibile un adeguata illuminazione per poter ispezionare in ogni momento gli animali.

7 CGO 13: Direttiva 98/58/CE del Consiglio del 20 luglio 1998, riguardante la protezione degli animali negli allevamenti Gli animali ammalati o feriti devono ricevere immediatamente un trattamento appropriato e se necessario essere isolati in appositi locali con lettiera asciutta e confortevole.

8 CGO 13: Direttiva 98/58/CE del Consiglio del 20 luglio 1998, riguardante la protezione degli animali negli allevamenti Registrazione Il proprietario o il custode degli animali tiene un registro dei trattamenti terapeutici effettuati. Libertà di movimento Non deve essere limitata in modo tale da causare inutili sofferenze o lesioni. Qualora l animale sia tenuto legato deve disporre di uno spazio adeguato alle sue esigenze.

9 CGO 13: Direttiva 98/58/CE del Consiglio del 20 luglio 1998, riguardante la protezione degli animali negli allevamenti Fabbricati e locali di stabulazione I materiali utilizzati per la costruzione dei locali non devono essere nocivi per gli animali e devono poter essere puliti e disinfettati. Nei locali di stabulazione non vi devono essere spigoli taglienti o sporgenze che possano provocare lesioni agli animali.

10 CGO 13: Direttiva 98/58/CE del Consiglio del 20 luglio 1998, riguardante la protezione degli animali negli allevamenti La circolazione dell aria, la quantità di polvere, la temperatura, l umidità relativa dell aria e la concentrazione di gas devono essere mantenute entro limiti non dannosi per gli animali. Gli animali non devono essere tenuti al buio, se non è sufficiente la luce naturale occorre provvedere con un adeguata illuminazione artificiale.

11 CGO 13: Direttiva 98/58/CE del Consiglio del 20 luglio 1998, riguardante la protezione degli animali negli allevamenti Animali custoditi al di fuori dei fabbricati Deve essere fornito, in funzione delle necessità e possibilità, un adeguato riparo dalle intemperie, dai predatori e dai rischi per la salute.

12 CGO 13: Direttiva 98/58/CE del Consiglio del 20 luglio 1998, riguardante la protezione degli animali negli allevamenti Impianti automatici o meccanici Ogni impianto deve essere ispezionato almeno una volta al giorno e eventuali difetti vanno corretti subito. Se ciò non fosse possibile bisogna salvaguardare comunque il benessere degli animali.

13 CGO 13: Direttiva 98/58/CE del Consiglio del 20 luglio 1998, riguardante la protezione degli animali negli allevamenti Se la salute e il benessere degli animali dipendono da un impianto di ventilazione artificiale deve essere previsto un impianto di riserva e anche un sistema di allarme che segnali il guasto. Anche il sistema d allarme deve essere sottoposto ad ispezione regolare.

14 CGO 13: Direttiva 98/58/CE del Consiglio del 20 luglio 1998, riguardante la protezione degli animali negli allevamenti Mangimi, acqua e altre sostanze Alimentazione sana adatta all età, alla specie e in quantità sufficiente. Mangimi e liquidi non devono contenere sostanze che possano causare sofferenze o lesioni. Tutti gli animali devono avere accesso ai mangimi ad intervalli adeguati. Tutti gli animali devono avere accesso ad una appropriata quantità d acqua.

15 CGO 13: Direttiva 98/58/CE del Consiglio del 20 luglio 1998, riguardante la protezione degli animali negli allevamenti Le attrezzature per la somministrazione di mangimi e acqua devono ridurre al minimo la possibilità di contaminazione degli alimenti e dei liquidi e anche le conseguenze negative derivanti dalla rivalità degli animali. Qualsiasi altra sostanza è vietata, tranne quelle somministrate per fini terapeutici, profilattici o in previsione di un trattamento zootecnico.

16 CGO 13: Direttiva 98/58/CE del Consiglio del 20 luglio 1998, riguardante la protezione degli animali negli allevamenti Mutilazioni cauterizzazione dell'abbozzo corneale al di sotto delle tre settimane di vita taglio del becco nei primi giorni di vita castrazione prima del raggiungimento della matura sessuale.

17 CGO 13: Direttiva 98/58/CE del Consiglio del 20 luglio 1998, riguardante la protezione degli animali negli allevamenti Procedimenti di allevamento Non devono essere praticati procedimenti che provochino sofferenze o lesioni agli animali. Nessun animale deve essere custodito in un allevamento se non sia ragionevole attendersi che ciò possa avvenire senza effetti negativi sulla sua salute o sul suo benessere.

18 CGO 11: Direttiva 2008/119/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli DECRETO LEGISLATIVO 7 luglio 2011, n. 126 Attuazione della direttiva 2008/119/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli.

19 CGO 11: Direttiva 2008/119/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli Le disposizioni di questa direttiva non si applicano ad azienda con meno di 6 vitelli o con vitelli mantenuti presso la madre ai fini dell allattamento (linea vacca-vitello). Vitello: animale della specie bovina di età inferiore ai 6 mesi

20 CGO 11: Direttiva 2008/119/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli Fino alle 8 settimane recinto individuale; caratteristiche del recinto individuale: larghezza pari all altezza dell animale al garrese, lunghezza = lunghezza dell animale dalla punta del naso alla tuberosità ischiatica x 1,1; le pareti divisorie traforate per consentire il contatto diretto, visivo e tattile tra i vitelli.

21 CGO 11: Direttiva 2008/119/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli Oltre le 8 settimane sono allevati in gruppo (a meno che lo stato di salute o il comportamento del vitello non richiedano l isolamento ai fini diagnostici o terapeutici).

22 CGO 11: Direttiva 2008/119/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli Lo spazio libero disponibile per ciascun vitello nei recinti collettivi deve essere pari ad almeno: Peso Superficie Fino a 150 kg 1,5 m 2 Da 150 a 220 kg 1,7 m 2 Da 220 e oltre 1,8 m 2

23 CGO 11: Direttiva 2008/119/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli L allegato I prevede che: 1. I materiali utilizzati per la costruzione dei locali, dei recinti e delle attrezzature con le quali i vitelli vengono a contatto non devono essere nocivi per gli animali e devono poter essere puliti e disinfettati. 2. Apparecchiature e circuiti elettrici devono essere a norma per evitare pericolo di scosse elettriche.

24 CGO 11: Direttiva 2008/119/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli 3. La circolazione di aria, la quantità di polvere, la temperatura, l umidità relativa e le concentrazioni di gas devono essere mantenute entro limiti non dannosi per i vitelli.

25 CGO 11: Direttiva 2008/119/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli 4. Ogni impianto automatico o meccanico deve essere ispezionato almeno una volta al giorno e i difetti eliminati immediatamente. Se si utilizza un impianto di ventilazione artificiale occorre prevedere un sistema sostitutivo nonché un sistema di allarme da verificare regolarmente.

26 CGO 11: Direttiva 2008/119/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli 5. I vitelli non devono restare continuamente al buio. E opportuno prevedere una adeguata illuminazione naturale o artificiale (almeno 9.00/17.00).

27 CGO 11: Direttiva 2008/119/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli 6. I vitelli stabulati vanno controllati almeno due volte al giorno, quelli tenuti all esterno almeno una volta. I soggetti malati o feriti vanno curati immediatamente ed eventualmente isolati in locali idonei, con lettiera asciutta e confortevole.

28 CGO 11: Direttiva 2008/119/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli 7. I locali di stabulazione devono essere costruiti in modo da consentire al vitello di coricarsi, giacere, alzarsi e accudire a se stesso senza difficoltà.

29 CGO 11: Direttiva 2008/119/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli 8. I vitelli non devono essere legati se non per un tempo massimo di 1 ora al momento della somministrazione di latte o succedanei. Gli attacchi non devono provocare lesioni o pericolo di strangolamento.

30 CGO 11: Direttiva 2008/119/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli 9. La stalla, i recinti, le attrezzature e gli utensili devono essere puliti e disinfettati regolarmente per prevenire il rischio di infezioni. Vanno rimossi escrementi, urine e foraggi non mangiati, per ridurre al minimo gli odori e la presenza di mosche e roditori.

31 CGO 11: Direttiva 2008/119/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli 10.I pavimenti non devono essere sdrucciolevoli né avere asperità per non creare lesioni ai vitelli. La zona in cui si coricano i vitelli deve essere asciutta, confortevole e pulita.

32 CGO 11: Direttiva 2008/119/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli 11.L alimentazione dei vitelli deve essere adeguata all età e al peso e conforme alle loro esigenze comportamentali e fisiologiche per favorire buone condizioni di salute e di benessere. Gli alimenti devono avere un tenore in ferro sufficiente per raggiungere un tasso di Hb almeno di 4,5 mm/litro.

33 CGO 11: Direttiva 2008/119/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli Dopo la seconda settimana di età si deve somministrare una dose giornaliera di alimenti fibrosi che va aumentata da 50 grammi/die fino a 250 gr/die per i vitelli di età compresa tra 8 e 20 settimane. Non è consentito l uso della museruola.

34 CGO 11: Direttiva 2008/119/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli 12.Tutti i vitelli devono essere nutriti almeno due volte al giorno e, quando allevati in gruppo, ciascun vitello deve avere accesso al cibo contemporaneamente agli altri del gruppo stesso.

35 CGO 11: Direttiva 2008/119/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli 13.Dalla seconda settimana di età ogni vitello deve disporre di acqua fresca in quantità sufficiente al proprio fabbisogno. I vitelli malati o esposti a temperature elevate devono disporre di acqua fresca in ogni momento.

36 CGO 11: Direttiva 2008/119/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli 14.Le attrezzature per la somministrazione di mangimi e acqua devono essere concepite e mantenute in modo da ridurre al minimo le possibilità di contaminazione.

37 CGO 11: Direttiva 2008/119/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli 15.Ogni vitello deve ricevere colostro bovino quanto prima possibile dopo la nascita e comunque entro le prime 6 ore di vita.

38 CGO 12: Direttiva 2008/120/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini DECRETO LEGISLATIVO 7 luglio 2011, n. 122 Attuazione della direttiva 2008/120/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini.

39 CGO 12: Direttiva 2008/120/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini suini confinati per l allevamento e l ingrasso. suino verro scrofetta scrofa scrofa in allattamento scrofa asciutta e gravida lattonzolo suinetto suino all ingrasso Animale della specie suina, di qualsiasi età, allevato per riproduzione o ingrasso Suino di sesso maschile che ha raggiunto la pubertà ed è destinato alla riproduzione Suino di sesso femminile che ha raggiunto la pubertà, ma non ha ancora partorito Suino di sesso femminile che ha già partorito una prima volta Suino di sesso femminile nel periodo tra la fase perinatale e lo svezzamento dei lattonzoli Una scrofa nel periodo tra lo svezzamento e la fase perinatale Suino dalla nascita allo svezzamento Suino dallo svezzamento all età di 10 settimane Suino dall età di 10 settimane alla macellazione o all impiego come riproduttore

40 CGO 12: Direttiva 2008/120/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini Superfici libere per suinetto o suino all ingrasso allevato in gruppo: Peso vivo (kg) m 2 Fino a 10 0,15 Oltre 10 fino a 20 0,20 Oltre 20 fino a 30 0,30 Oltre 30 fino a 50 0,40 Oltre 50 fino a 85 0,55 Oltre 85 fino a 110 0,65 Oltre 110 1,00

41 CGO 12: Direttiva 2008/120/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini Le superfici libere totali a disposizione di ogni soggetto nel caso di allevamento in gruppi devono essere: categoria superficie scrofetta 1,64 m 2 scrofa 2,25 m 2

42 CGO 12: Direttiva 2008/120/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini Se i gruppi sono costituiti da meno di 6 animali, le superfici libere disponibili devono essere aumentate del 10%; Se i gruppi sono costituiti da 40 o più soggetti, le superfici possono essere ridotte del 10%. Una parte della superficie pari a 0,95 m 2 per scrofetta e 1,3 m 2 per scrofa deve essere costituita da pavimento pieno.

43 CGO 12: Direttiva 2008/120/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini Se si utilizzano pavimenti fessurati l ampiezza massima delle aperture deve essere: Categoria mm lattonzoli 11 suinetti 14 suini all ingrasso 18 scrofe e scrofette dopo fecondazione 20

44 CGO 12: Direttiva 2008/120/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini L ampiezza minima dei travetti deve essere: Categoria mm Lattonzoli e suinetti 50 suini all ingrasso, scrofe e scrofette dopo fecondazione 80

45 CGO 12: Direttiva 2008/120/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini I suini particolarmente aggressivi, quelli feriti o malati vanno temporaneamente isolati in recinti individuali che devono premettere agli animali di girarsi facilmente.

46 CGO 12: Direttiva 2008/120/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini CONDIZIONI GENERALI Evitare rumori di intensità pari a 85 dba nonché rumori costanti o improvvisi; Luce min. 40 lux per un periodo min. di 8 ore al giorno; I locali di stabulazione devono permettere agli animali di: avere accesso a una zona in cui coricarsi che consenta di stare a tutti di stare distesi contemporaneamente; riposare e alzarsi con movimenti normali; vedere altri suini.

47 CGO 12: Direttiva 2008/120/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini Accesso permanente a materiali che consentano attività di esplorazione o manipolazione: paglia, fieno, legno, segatura, ecc. Pavimenti non sdrucciolevoli e senza asperità Alimentazione almeno una volta al giorno; i suini in gruppo, se non sono alimentati ad libitum o con sistema automatico, devono ricevere il cibo tutti contemporaneamente. Dalla seconda settimana di vita i suini devono avere acqua fresca sempre a disposizione.

48 CGO 12: Direttiva 2008/120/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini Sono permesse le operazioni di: riduzione degli incisivi dei lattonzoli e delle zanne dei verri; mozzamento di parte della coda; castrazione dei maschi con mezzi diversi dalla lacerazione dei tessuti; apposizione dell anello al naso (solo se gli animali sono in allevamenti all aperto).

49 CGO 12: Direttiva 2008/120/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini La riduzione degli incisivi e il mozzamento della coda non devono essere operazioni di routine. Le operazioni di cui sopra devono essere praticate da un veterinario o da una persona formata che disponga di esperienza.

50 CGO 12: Direttiva 2008/120/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini DISPOSIZIONI SPECIFICHE PER LE VARIE CATEGORIE DI SUINI Verri I recinti devono permettere il contatto uditivo, olfattivo e visivo con altri suini e l animale deve avere la possibilità di girarsi. La superficie deve essere minimo di 6 m 2 ; se il recinto viene utilizzato per l accoppiamento di 10 m 2.

51 CGO 12: Direttiva 2008/120/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini Scrofe e scrofette: per l allevamento delle scrofe e scrofette è vietato l utilizzo di attacchi; vanno allevate in gruppo dalle 4 settimane dalla fecondazione fino a una settimana prevista per il parto; nelle aziende di meno di 10 scrofe, le stesse possono essere allevate individualmente se hanno recinti in cui possano girarsi facilmente.

52 CGO 12: Direttiva 2008/120/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini Scrofe e scrofette: misure per ridurre le aggressioni: devono avere accesso permanente a materiale manipolabile; devono essere alimentate utilizzando un sistema che garantisca a ciascun animale l accesso ad una quantità di cibo sufficiente senza essere aggredito; devono ricevere mangime riempitivo o ricco in fibre in quantità sufficiente per calmare la fame e tenuto conto del bisogno di masticare, così come alimenti ad alto tenore energetico.

53 CGO 12: Direttiva 2008/120/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini Scrofe e scrofette se necessario trattamento antiparassitario; nella settimana precedente il parto: lettiera sufficiente; dietro la scrofa deve essere prevista una zona libera per rendere agevole il parto naturale o assistito; gli stalli da parto devono essere provvisti di sbarre destinate a proteggere i lattonzoli.

54 CGO 12: Direttiva 2008/120/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini Lattonzoli Una parte del pavimento deve essere piena (o ricoperta da un tappetino o da paglia, ecc) per il riposo; Negli stalli da parto ci deve essere spazio sufficiente perché i lattonzoli siano allattati senza difficoltà; Non si può svezzare prima dei 28 giorni; Lo svezzamento una settimana prima è consentito se i lattonzoli vengono spostati in allevamenti specializzati.

55 CGO 12: Direttiva 2008/120/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini Suinetti e suini all ingrasso Prendere misure per evitare lotte che eccedano il comportamento normale; Nella formazione dei gruppi ci deve essere meno commistione possibile;

56 CGO 12: Direttiva 2008/120/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini Suinetti e suini all ingrasso In caso di segni di lotta violenta indagare le cause e prendere le idonee misure: fornire agli animali abbondante paglia o altro materiale esplorabile; I soggetti a rischio o particolarmente aggressivi vanno isolati; La somministrazione di tranquillanti per facilitare la commistione va limitata a situazioni eccezionali e solo dopo consulto veterinario.

57 Ispezioni Gli stati membri provvedono affinché siano effettuate ispezioni annuali su un campione statisticamente rappresentativo.

I principali aspetti legislativi del BA in allevamento

I principali aspetti legislativi del BA in allevamento I principali aspetti legislativi del BA in allevamento Paolo Rossi, CRPA SpA di Reggio Emilia - SANA Salone Internazionale del Naturale EU Food-CT-2004-506508 BA, ambiente e strutture umidità velocità

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute ALLEGATO 3 Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA SANITA ANIMALE E DEI FARMACI VETERINARI REGIONE.. ASL EXTRAPIANO SI NO PROTEZIONE DEGLI ANIMALI IN ALLEVAMENTO - DATI ANNUALI SUINI RISULTATI

Dettagli

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 534 Pubblicato nella Gazz. Uff. 11 gennaio 1993, n. 7, S.O Attuazione della direttiva 91/630/CEE che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini. Visti gli articoli

Dettagli

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali DIPARTIMENTO PER LA SANITA PUBBLICA VETERINARIA, LA NUTRIZIONE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI DIREZIONE GENERALE DELLA SANITA ANIMALE E DEL FARMACO

Dettagli

BENESSERE ANIMALE E CONDIZIONALITA

BENESSERE ANIMALE E CONDIZIONALITA BENESSERE ANIMALE E CONDIZIONALITA Nicoletta Colombo Veterinario L.P. Servizio Tecnico SATA Lodi 1 marzo 2011 Pagamento unico per azienda (PUA) slegato dalla produzione (disaccoppiamento). L erogazione

Dettagli

La presente direttiva stabilisce i requisiti minimi per la protezione dei vitelli confinati per l'allevamento e l'ingrasso.

La presente direttiva stabilisce i requisiti minimi per la protezione dei vitelli confinati per l'allevamento e l'ingrasso. Direttiva 91/629/CEE del Consiglio, del 19 novembre 1991 che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli IL CONSIGLIO DELLE COMUNITÀ EUROPEE, visto il trattato che istituisce la Comunità economica

Dettagli

INDAGINE EPIDEMIOLOGICA PER MALATTIA DI AUJESZKY DEL SUINO SIEROPOSITIVITA * CORRELAZIONE EPIDEMIOLOGICA SINTOMI CLINICI

INDAGINE EPIDEMIOLOGICA PER MALATTIA DI AUJESZKY DEL SUINO SIEROPOSITIVITA * CORRELAZIONE EPIDEMIOLOGICA SINTOMI CLINICI INDAGINE EPIDEMIOLOGICA PER MALATTIA DI AUJESZKY DEL SUINO L INFEZIONE E STATA DIAGNOSTICATA/SOSPETTATA IN SEGUITO A: SIEROPOSITIVITA * CORRELAZIONE EPIDEMIOLOGICA SINTOMI CLINICI * controllo eseguito

Dettagli

Il B.A. nel trasporto degli animali

Il B.A. nel trasporto degli animali Il B.A. nel trasporto degli animali Dr. Franco GUIZZARDI - SANA Salone Internazionale del Naturale EU Food-CT-2004-506508 CRITICITA DEL REGOLAMENTO 1/2005 Il significato della citura in relazione ad un

Dettagli

Sede allevamento. Sede legale ... ... Responsabile legale.. nato a il. residente a. Conduttore/i Detentore/i degli animali

Sede allevamento. Sede legale ... ... Responsabile legale.. nato a il. residente a. Conduttore/i Detentore/i degli animali REGIONE VENETO Misure minime di protezione dei vitelli Ispezione in allevamento D.Lgs. 146/2001-D.Lgs. 533/1992 e successive modificazioni ed integrazioni Az. ULSS n CODICE ALLEVAMENTO RAGIONE SOCIALE

Dettagli

LA CONDIZIONALITA NELLE AZIENDE ZOOTECNICHE

LA CONDIZIONALITA NELLE AZIENDE ZOOTECNICHE Misura 215 - Annualità 2015/2016 Pagamenti per il benessere degli animali LA CONDIZIONALITA NELLE AZIENDE ZOOTECNICHE Agenzia Laore Sardegna Monni Narciso Area di supporto in materia di Condizionalità

Dettagli

Ordinanza del DFE concernente i sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali

Ordinanza del DFE concernente i sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali Ordinanza del DFE concernente i sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali (Ordinanza SSRA) 910.132.4 del 7 dicembre 1998 (Stato 6 febbraio 2001) Il Dipartimento federale dell economia,

Dettagli

Tipologie e parametri dimensionali di cuccette per bovini da latte

Tipologie e parametri dimensionali di cuccette per bovini da latte SEMINARIO C.R.P.A. Stalle a cuccette per vacche da latte Reggio Emilia, 30 maggio 2007 Tipologie e parametri dimensionali di cuccette per bovini da latte Dott. Agr. Paolo Rossi Settore Edilizia Strutture

Dettagli

FONTI DI DOLORE ACCERTATE E POTENZIALI NEGLI ANIMALI DA REDDITO

FONTI DI DOLORE ACCERTATE E POTENZIALI NEGLI ANIMALI DA REDDITO FONTI DI DOLORE ACCERTATE E POTENZIALI NEGLI ANIMALI DA REDDITO giorgia della rocca ALLEVAMENTO, SOSTENIBILITÀ E SICUREZZA ALIMENTARE: MEDICINA VETERINARIA, QUO VADIS? Facoltà Medicina veterinaria Perugia,

Dettagli

Rischio Biologico D.lgs. 81/08

Rischio Biologico D.lgs. 81/08 Rischio Biologico D.lgs. 81/08 TITOLO X - ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 266 - Campo di applicazione 1. Le norme del presente Titolo si applicano a tutte le attività

Dettagli

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali DIPARTIMENTO PER LA SANITA PUBBLICA VETERINARIA, LA NUTRIZIONE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI DIREZIONE GENERALE DELLA SANITA ANIMALE E DEL FARMACO

Dettagli

La consistenza degli allevamenti bovini e suini al 1 giugno 2005

La consistenza degli allevamenti bovini e suini al 1 giugno 2005 25 Novembre 2005 La consistenza degli allevamenti bovini e suini al 1 giugno 2005 Allevamenti bovini e bufalini Ufficio della comunicazione Tel. + 39 06 4673.2243-2244 Centro di informazione statistica

Dettagli

CONTROLLO UFFICIALE IN ALLEVAMENTO BOVINO CHECK LIST STATO CLINICO E BENESSERE ANIMALE. A.T.V. di

CONTROLLO UFFICIALE IN ALLEVAMENTO BOVINO CHECK LIST STATO CLINICO E BENESSERE ANIMALE. A.T.V. di Pag. 1 di 9 VERBALE N. del / / (rif. registrazione attività: cod. AC2B (se generale) AC2V (per vitelli) In data alle ore il/i sottoscritto/i Veterinario Ufficiale/i si è/sono recato/i presso l allevamento

Dettagli

Benessere animale e bovini da ingrasso

Benessere animale e bovini da ingrasso Fondazione CRPA Studi Ricerche (FCSR) Viale Timavo 43/2 Reggio Emilia Sito internet. www.crpa.it CONVEGNO Benessere animale e bovini da ingrasso 11 maggio 2015 Eurocarni Fiera di Verona Benessere animale

Dettagli

http://www.normativasanitaria.it/jsp/dettaglio.jsp?aggiornamenti=&attocompleto=si...

http://www.normativasanitaria.it/jsp/dettaglio.jsp?aggiornamenti=&attocompleto=si... Page 1 of 8 Atto suddiviso in articoli Stampa Indietro DECRETO LEGISLATIVO 7 luglio 2011, n.122 Attuazione della direttiva 2008/120/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini. (11G0164)

Dettagli

Criticità del trasporto dei pesci. DR. Carlo Spezzani Ministero della Salute UVAC/PIF Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige

Criticità del trasporto dei pesci. DR. Carlo Spezzani Ministero della Salute UVAC/PIF Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige Criticità del trasporto dei pesci DR. Carlo Spezzani Ministero della Salute UVAC/PIF Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige Da Piscicoltura d Acqua dolce del Dott. London (1895) Da tempo il

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E DELLA COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA SANITA VETERINARIA E DEGLI ALIMENTI UFFICIO X Roma, AGLI ASSESSORATI ALLA SANITA DELLLE REGIONI E PROVINCE

Dettagli

Panoramica sul benessere dei pesci. Claudio Ghittino (IZSUM Sezione Diagnostica di Terni)

Panoramica sul benessere dei pesci. Claudio Ghittino (IZSUM Sezione Diagnostica di Terni) Panoramica sul benessere dei pesci Claudio Ghittino (IZSUM Sezione Diagnostica di Terni) In acquacoltura il benessere deve essere considerato importante per due aspetti: 1) quello dell eticità d allevamento

Dettagli

(Testo rilevante ai fini del SEE) (2011/874/UE)

(Testo rilevante ai fini del SEE) (2011/874/UE) 23.12.2011 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 343/65 DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 15 dicembre 2011 che stabilisce l'elenco dei paesi terzi e dei territori da cui sono autorizzati

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute ALLEGATO 2 Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA SANITA ANIMALE E DEI FARMACI VETERINARI REGIONE.. ASL EXTRAPIANO SI NO PROTEZIONE DEGLI ANIMALI NEGLI ALLEVAMENTI - DATI ANNUALI GALLINE OVAIOLE

Dettagli

DAL D.P.R. 547/55. AL NUOVO DLgs 81/08

DAL D.P.R. 547/55. AL NUOVO DLgs 81/08 DAL D.P.R. 547/55 AL NUOVO DLgs 81/08 DLgs del 9 / 4 / 08 n. 81 TESTO UNICO SULLA SICUREZZA ART. 80. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO 1) Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché i materiali,

Dettagli

REGIONE PIEMONTE ASSESSORATO CACCIA E PESCA

REGIONE PIEMONTE ASSESSORATO CACCIA E PESCA REGIONE PIEMONTE ASSESSORATO CACCIA E PESCA DISPOSIZIONI IN ORDINE ALL IMPIANTO E ALL ESERCIZIO DEGLI ALLEVAMENTI DI FAUNA SELVATICA A SCOPO DI RIPOPOLAMENTO O A SCOPO ALIMENTARE. (ART. 22 L.R. 4 SETTEMBRE

Dettagli

Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 146

Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 146 Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 146 "Attuazione della direttiva 98/58/CE relativa alla protezione degli animali negli allevamenti" Gazzetta Ufficiale n. 95 del 24 aprile 2001 IL PRESIDENTE DELLA

Dettagli

Classificazione degli allevamenti avicoli, suinicoli e bovini

Classificazione degli allevamenti avicoli, suinicoli e bovini Società Italiana Medicina Veterinaria Preventiva Allevamenti: Aspetti ambientali e zootecnici Classificazione degli allevamenti avicoli, suinicoli e bovini dott. Nicola Benini dott. Fabrizio Cestaro VERONA

Dettagli

Programma di tecniche delle produzioni animali Classe V CT (2 ore sett)

Programma di tecniche delle produzioni animali Classe V CT (2 ore sett) Programma di tecniche delle produzioni animali Classe V CT (2 ore sett) MODULO N. 1 Titolo: Bovini Competenza/capacità: Riconoscere l importanza della specie bovina nell economia zootecnica da latte e

Dettagli

~ 2 ~ 2. DESCRIZIONE DELLA MISURA 3. LOCALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI.

~ 2 ~ 2. DESCRIZIONE DELLA MISURA 3. LOCALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI. 1. PREMESSA I pagamenti per il benessere degli animali di allevamento sono concessi per incoraggiare gli agricoltori ad adottare elevati standard sulle condizioni di vita per i propri capi allevati andando

Dettagli

Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni

Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni 2005D0779 IT 21.08.2009 004.001 1 Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni B DECISIONE DELLA COMMISSIONE dell 8 novembre 2005 relativa

Dettagli

NORMATIVA EUROPEA DISABILITA

NORMATIVA EUROPEA DISABILITA In Cammino con lo PSIR Welfare di seconda generazione Focus sulla filiera Disabili NORMATIVA EUROPEA DISABILITA 7 MAGGIO 2015 Paola Cermelli Presidente dell Ordine Assistenti Sociali Regione Liguria NORMATIVA

Dettagli

Allevamento suincolo all aperto:

Allevamento suincolo all aperto: Allevamento suincolo all aperto: A) allevamento all aperto: prevalente impiego di alimenti esogeni rotazione delle superfici impiegate fasi all aperto: riproduzione, raramente il finissaggio B) allevamento

Dettagli

T B A. Tutela e Benessere Animale. A.A. 2015-2016 Corso integrato Strutture ed impianti per animali e allevamento Dott. Alfredo Di Domenicantonio

T B A. Tutela e Benessere Animale. A.A. 2015-2016 Corso integrato Strutture ed impianti per animali e allevamento Dott. Alfredo Di Domenicantonio Corso di Laurea in Tutela e Benessere Animale T B A A.A. 2015-2016 Corso integrato Strutture ed impianti per animali e allevamento Dott. Alfredo Di Domenicantonio Presentazione 3_A_2016 Canili Norme di

Dettagli

Lampade con LED rossi per benessere notturno degli animali da allevamento

Lampade con LED rossi per benessere notturno degli animali da allevamento Serie-LCS Lampade con LED rossi per benessere notturno degli animali da allevamento 2 Nozioni sul benessere delle bovine da latte Il benessere animale porta ad un miglioramento delle rese produttive delle

Dettagli

Macchina: KD. Scheda. Lavorazione: FINISSAGGIO

Macchina: KD. Scheda. Lavorazione: FINISSAGGIO Scheda 22 Lavorazione: FINISSAGGIO Macchina: KD Scopo della lavorazione La lavorazione di KD o decatissaggio in autoclave sotto pressione, fa parte delle lavorazioni di decatissaggio in discontinuo. Gli

Dettagli

INTRODUZIONE, PREPARAZIONE E SOMMINISTRAZIONE DI LATTE DI FORMULA AL NIDO D INFANZIA

INTRODUZIONE, PREPARAZIONE E SOMMINISTRAZIONE DI LATTE DI FORMULA AL NIDO D INFANZIA INTRODUZIONE, PREPARAZIONE E SOMMINISTRAZIONE DI LATTE DI FORMULA AL NIDO D INFANZIA AZIENDA SANITARIA LOCALE DI MILANO Dipartimento di Prevenzione Medica S.C. Igiene Alimenti e Nutrizione S.s. Igiene

Dettagli

LA SCRAPIE: programma 2010 2012 e identificazione degli animali

LA SCRAPIE: programma 2010 2012 e identificazione degli animali LA SCRAPIE: programma 2010 2012 e identificazione degli animali CARATTERISTICHE DELLA MALATTIA Caratterizzata da lungo periodo di incubazione Dura a lungo ed è mortale Colpisce gli animali di età compresa

Dettagli

HZ157 Batteria al Piombo ricaricabile 12V 7Ah Manuale di istruzioni

HZ157 Batteria al Piombo ricaricabile 12V 7Ah Manuale di istruzioni HZ157 Batteria al Piombo ricaricabile 12V 7Ah Manuale di istruzioni CARATTERISTICHE GENERALI Le batterie al piombo ermetico Matsuyama, sono costruite secondo la tecnologia AGM (elettrolita assorbito) con

Dettagli

Obblighi di pubblicazione concernenti i controlli sulle imprese (art.25) - Servizio Veterinario di Igiene degli Allevamenti e Produzioni zootecniche

Obblighi di pubblicazione concernenti i controlli sulle imprese (art.25) - Servizio Veterinario di Igiene degli Allevamenti e Produzioni zootecniche allevamenti vitelli a carne bianca, tutti minime per la protezione dei vitelli D.Lvo 7 luglio 2011, n.126 - Piano Nazionale Benessere Animale nota Ministero della Salute prot. 0013029 - P- 13/07/2010 -

Dettagli

Manuale d istruzioni per uso Alimentatore di rete a sicurezza intrinseca

Manuale d istruzioni per uso Alimentatore di rete a sicurezza intrinseca KERN & Sohn GmbH Ziegelei 1 D-72336 Balingen E-mail: info@kern-sohn.com Telefon: +49-[0]7433-9933-0 Fax: +49-[0]7433-9933-149 Internet: www.kern-sohn.com Manuale d istruzioni per uso Alimentatore di rete

Dettagli

Segnaletica Segnaletica di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro

Segnaletica Segnaletica di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro Segnaletica Segnaletica di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro Una segnaletica che, riferita ad un oggetto, ad una attività o ad una situazione determinata, fornisce una indicazione o una prescrizione

Dettagli

Data n. Azienda. Indirizzo Comune N telefono. N iscrizione CCIAA N fax. Non Conformità rilevate Gravi n Riferimento punto Piano di Controllo:

Data n. Azienda. Indirizzo Comune N telefono. N iscrizione CCIAA N fax. Non Conformità rilevate Gravi n Riferimento punto Piano di Controllo: Ispettore Incaricato Verifica Ispettiva Cod. identificativo Azienda - Oppure INDICARE ISCRIZIONE Data n. Azienda Indirizzo Comune N telefono N iscrizione CCIAA N fax Referente Aziendale Qualifica Non Conformità

Dettagli

Rintracciabilità nella filiera del latte alimentare

Rintracciabilità nella filiera del latte alimentare Rintracciabilità nella filiera del latte alimentare Produzione Agricola Reg. CE 852/04 Reg. CE 178/02 Reg. CE 178/02 Mangimificio Produzione zootecnica Reg. CE 852/04 Reg. CE 178/02 Prima trasformazione

Dettagli

A - TABELLA DELLE NORME IN MATERIA DI AMBIENTE, IGIENE E BENESSERE DEGLI ANIMALI

A - TABELLA DELLE NORME IN MATERIA DI AMBIENTE, IGIENE E BENESSERE DEGLI ANIMALI Allegato C DOCUMENTO DIVULGATIVO RELATIVO AI REQUISITI MINIMI IN MATERIA DI AMBIENTE, IGIENE E BENESSERE DEGLI ANIMALI CHE UNA AZIENDA AGRICOLA DEVE RISPETTARE PER POTER AVERE I CONTRIBUTI E I PREMI PREVISTI

Dettagli

Piano per vigneti in allevamento (nuovi impianti 1 e 2 anno)

Piano per vigneti in allevamento (nuovi impianti 1 e 2 anno) GERMINA VITE Obiettivi colturali Di per sé la concimazione della vite non è complicata, ma diventa complessa nel momento in cui si desidera ottenere uve di qualità. In questo caso, allora, non é solo importante

Dettagli

BENESSERE DEL BROILER IN ALLEVAMENTO

BENESSERE DEL BROILER IN ALLEVAMENTO Dipartimento di Prevenzione Servizio di Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche 36100 Vicenza V.le Camisano 61/69 Tel. 0444 202127 Fax. 0444 202111 BENESSERE DEL BROILER IN ALLEVAMENTO

Dettagli

Dipartimento affari generali, tecnico e per la sicurezza

Dipartimento affari generali, tecnico e per la sicurezza SCHEDA LABORATORIO Dipartimento di Sez. di Direttore di Dipartimento Responsabile sezione LABORATORIO RESPONSABILE/I del laboratorio: SIG. / DOTT. / PROF. AMBIENTI DI LAVORO indicare il numero di stanze

Dettagli

PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS AREA DEI SERVIZI AMBIENTALI

PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS AREA DEI SERVIZI AMBIENTALI Allegato n.4 TABELLA DELLE ATTIVITA E DEI VALORI LIMITE DI EMISSIONE Le soglie di produzione e di consumo indicate nella tabella si intendono riferite all insieme delle attività esercitate nello stesso

Dettagli

Classe quinta Scuola Primaria scienze - COMPETENZE EUROPEE CONTENUTI E ATTIVITA APPRENDIMENTO

Classe quinta Scuola Primaria scienze - COMPETENZE EUROPEE CONTENUTI E ATTIVITA APPRENDIMENTO COMPETENZE EUROPEE TRAGUARDI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI E ATTIVITA Comunicazione nella madrelingua (CAPACITA DI ESPRIMERE E INTERPERTARE IN FORMA ORALE E SCRITTA) 1. Espone in forma chiara ciò

Dettagli

REGISTRO DEI CONTROLLI ANTINCENDIO

REGISTRO DEI CONTROLLI ANTINCENDIO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO SCUOLA COMUNE DI PREMESSA L art. 5 del D.P.R. 37/98 obbliga i responsabili di attività soggette ai controlli di prevenzione incendi a mantenere in stato di efficienza i sistemi,

Dettagli

Prevenzione e Sicurezza - Rischio Atex in ambiente di lavoro Lista di controllo per la verifica dell applicazione del Titolo XI del D.Lgs.

Prevenzione e Sicurezza - Rischio Atex in ambiente di lavoro Lista di controllo per la verifica dell applicazione del Titolo XI del D.Lgs. Prevenzione e Sicurezza - Rischio Atex in ambiente di lavoro Lista di controllo per la verifica dell applicazione del Titolo XI del D.Lgs. 81/08 data operatore/i Ragione Sociale, Indirizzo, timbro dell

Dettagli

Più acqua significa più latte

Più acqua significa più latte Più acqua significa più latte DeLaval bacinelle e vasche di abbeverata La soluzione giusta per te... ogni giorno Il latte è composto per il 90% da acqua, la cui assunzione influisce pesantemente sul livello

Dettagli

Macomer, 12 Ottobre 2009 - Unione dei Comuni Marghine. P.A. Enrico Costa Tecnico Bonifiche Sarde S.P.A.

Macomer, 12 Ottobre 2009 - Unione dei Comuni Marghine. P.A. Enrico Costa Tecnico Bonifiche Sarde S.P.A. Macomer, 12 Ottobre 2009 - Unione dei Comuni Marghine P.A. Enrico Costa Tecnico Bonifiche Sarde S.P.A. Abbiamo sempre convissuto con i bovini Stabulazione fissa; Stabulazione libera. Gli animali sono curati

Dettagli

25 Buste x 500 g Benessere Ruminale ed aumenta l ingestione di sostanza secca tutte le volte che il normale equilibrio ruminale è stato interrotto o compromesso. Probiotico Un integratore per vitelli

Dettagli

Benessere dei suini. Aspetti normativi per l allevamento, il trasporto e la pre-macellazione. macellazione. Paolo Candotti IZSLER, Brescia

Benessere dei suini. Aspetti normativi per l allevamento, il trasporto e la pre-macellazione. macellazione. Paolo Candotti IZSLER, Brescia Rassegna Suinicola Internazionale, Reggio Emilia 16.04.09 Benessere dei suini Aspetti normativi per l allevamento, il trasporto e la pre-macellazione macellazione Paolo Candotti IZSLER, Brescia Un po di

Dettagli

DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA DIREZIONE CENTRALE DI SANITA MISURE IGIENICO-PREVENTIVE NEI SERVIZI DI ASSISTENZA, SOCCORSO E SCORTA A MIGRANTI

DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA DIREZIONE CENTRALE DI SANITA MISURE IGIENICO-PREVENTIVE NEI SERVIZI DI ASSISTENZA, SOCCORSO E SCORTA A MIGRANTI Ministero dell Interno DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA DIREZIONE CENTRALE DI SANITA MISURE IGIENICO-PREVENTIVE NEI SERVIZI DI ASSISTENZA, SOCCORSO E SCORTA A MIGRANTI PRECAUZIONI GENERALI Lavarsi

Dettagli

PRINCIPI DI GESTIONE E CONDUZIONE DEI CANILI DI PRIMA ACCOGLIENZA E DEI CANILI RIFUGIO

PRINCIPI DI GESTIONE E CONDUZIONE DEI CANILI DI PRIMA ACCOGLIENZA E DEI CANILI RIFUGIO Corso di formazione per operatori di canili Alessandria, 19-20 settembre 2012 PRINCIPI DI GESTIONE E CONDUZIONE DEI CANILI DI PRIMA ACCOGLIENZA E DEI CANILI RIFUGIO Giovedi, 20 settembre 2012 dr. angelo

Dettagli

D. Lgs. 81 del e s.m.i.

D. Lgs. 81 del e s.m.i. Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia Dipartimento di Sanità Pubblica SERVIZI PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO (S.O. n. 108 - G.U. n. 101 del 30-4-2008) D. Lgs. 81 del 9.4.2008 e s.m.i.

Dettagli

2. Sicurezza 2. Sicurezza generale delle macchine

2. Sicurezza 2. Sicurezza generale delle macchine 2. Sicurezza 2. Sicurezza generale delle macchine 2.2.5.2 DISPOSITIVI DI COMANDO A DUE MANI UNI EN 574/98 Descrizione Il comando a due mani è un dispositivo di sicurezza che garantisce, se correttamente

Dettagli

SCHEDA DI INDAGINE EPIDEMIOLOGICA

SCHEDA DI INDAGINE EPIDEMIOLOGICA Centro di Referenza Nazionale per le Salmonellosi Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Centro Regionale di Epidemiologia Veterinaria - Regione Veneto SCHEDA INDAGINE EPIDEMIOLOGICA POSITIVITA

Dettagli

Il bovino da carne in allevamenti convenzionali e biologici

Il bovino da carne in allevamenti convenzionali e biologici ISTITUTO ISTITUTO ZOOPROFILATTICO DELLE DELLEREGIONI REGIONILAZIO ETOSCANA L adattamento degli animali agli ambienti di allevamento: ricadute su patologie e consumo di farmaci Il bovino da carne in allevamenti

Dettagli

4.11 CONTROLLO DELLE APPARECCHIATURE

4.11 CONTROLLO DELLE APPARECCHIATURE Unione Industriale 61 di 94 4.11 CONTROLLO DELLE APPARECCHIATURE PER PROVA, MISURAZIONE E COLLAUDO 4.11.1 Generalità Il capitolo indica le modalità con cui devono essere gestite le apparecchiature di controllo,

Dettagli

ALLEVAMENTO DELLA SPECIE SUINA

ALLEVAMENTO DELLA SPECIE SUINA ALLEVAMENTO DELLA SPECIE SUINA PATRIMONIO SUINO CONSISTENZA NAZIONALE AL 1 GIUGNO 2012: 9.272.000 (AUMENTO DELLO 0,8 % RISPETTO ALL ANNO PRCEDENTE) Categorie della specie suina Lattonzolo: dalla nascita

Dettagli

IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI CORRELATI ALL ATTIVITÀ

IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI CORRELATI ALL ATTIVITÀ MANSIONE: DOCENTE SCUOLA MATERNA Lavoro notturno Colpiurti Lavori su mezzi in movimento Lavori su scale ed impalcature Vibrazioni meccaniche Rumore IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI CORRELATI ALL ATTIVITÀ Vietato

Dettagli

Cosa è necessario sapere e saper fare se in classe ho un bambino con diabete Dr Alberto Gaiero e Dr.ssa Graziella Fichera S.C.

Cosa è necessario sapere e saper fare se in classe ho un bambino con diabete Dr Alberto Gaiero e Dr.ssa Graziella Fichera S.C. Cosa è necessario sapere e saper fare se in classe ho un bambino con diabete Dr Alberto Gaiero e Dr.ssa Graziella Fichera S.C. di Pediatria e Neonatologia Ospedale San Paolo di Savona ASL-2 Diabete Terapia

Dettagli

La sicurezza nella manutenzione degli impianti fotovoltaici su coperture

La sicurezza nella manutenzione degli impianti fotovoltaici su coperture ATTI Seminario La sicurezza nella manutenzione degli impianti fotovoltaici su coperture Venerdì 24 giugno In partnership con Seminario La sicurezza nella manutenzione degli impianti fotovoltaici su coperture

Dettagli

SCALE DOPPIE E SGABELLI: PICCOLO MANUALE DESCRITTIVO

SCALE DOPPIE E SGABELLI: PICCOLO MANUALE DESCRITTIVO Cosa c è da sapere sulle scale doppie Le scale doppie non devono superare i 5 metri di altezza 1. scala doppia a gradini o a pioli a un tronco di salita: è una scala che quando è pronta per l uso si sostiene

Dettagli

Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari DOTAZIONI DI SICUREZZA PER I LOCALI DESTINATI ALLA VENDITA E AL DEPOSITO

Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari DOTAZIONI DI SICUREZZA PER I LOCALI DESTINATI ALLA VENDITA E AL DEPOSITO Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari DOTAZIONI DI SICUREZZA PER I LOCALI DESTINATI ALLA VENDITA E AL DEPOSITO DOTAZIONI DI SICUREZZA PER I LOCALI DESTINATI ALLA VENDITA E AL DEPOSITO -

Dettagli

In base a come i segnali di sicurezza trasferiscono l informazione possiamo distinguere tra:

In base a come i segnali di sicurezza trasferiscono l informazione possiamo distinguere tra: 4.12 SEGNALETICA DI SICUREZZA Con tale termine si indica una segnaletica che, riferita ad un oggetto, ad una attività o ad una situazione determinata, fornisce una indicazione o una prescrizione concernente

Dettagli

SICUREZZA ALIMENTARE: MANUALE DI CORRETTA PRASSI OPERATIVA. Area Sicurezza Alimentare e Produttiva

SICUREZZA ALIMENTARE: MANUALE DI CORRETTA PRASSI OPERATIVA. Area Sicurezza Alimentare e Produttiva SICUREZZA ALIMENTARE: MANUALE DI CORRETTA PRASSI OPERATIVA Area Sicurezza Alimentare e Produttiva I Regolamenti comunitari sulla sicurezza alimentare e dei mangimi Regolamento 178/2002 Reg.854/2004 Alimenti

Dettagli

LA NORMA UNI Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione. Progettazione e installazione

LA NORMA UNI Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione. Progettazione e installazione LA NORMA UNI 7129-4 Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione Progettazione e installazione Parte 4: MESSA IN SERVIZIO DEGLI ing. Michele Chieregato SI APPLICA PER

Dettagli

ELLISSE AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA

ELLISSE AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA Organismo Abilitato Il primo organismo abilitato dal Ministero delle Attività Produttive ad effettuare le verifiche di legge degli impianti ai sensi del DPR 462/01 AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA Abilitazione

Dettagli

PALL GASKLEEN FILTRO PRECONDIZIONATO PER GAS ISTRUZIONI DI INSTALLAZIONE /SOSTITUZIONE

PALL GASKLEEN FILTRO PRECONDIZIONATO PER GAS ISTRUZIONI DI INSTALLAZIONE /SOSTITUZIONE PALL GASKLEEN FILTRO PRECONDIZIONATO PER GAS ISTRUZIONI DI INSTALLAZIONE /SOSTITUZIONE 1. INSTALLAZIONE SUGGERITA Figure 1 2. INSTALLAZIONE E SOSTITUZIONE DEL FILTRO È raccomandata la seguente procedura

Dettagli

MARCOTHERM CILINDRO 70/125 Cod. CILxxxSP07

MARCOTHERM CILINDRO 70/125 Cod. CILxxxSP07 DESCRIZIONE I cilindri di montaggio MARCOTHERM CILINDRO corrispondono a cilindri stampati per espansione, in EPS, tinti in massa in colore blu, con superficie ondulata della guaina e peso specifico elevato.

Dettagli

BOLLETTINO dei controlli della produttività del latte 2015

BOLLETTINO dei controlli della produttività del latte 2015 ASSOCIAZIONE ITALIANA ALLEVATORI ENTE MORALE D.P.R. N. 1051 DEL 27-10-1950 UFFICIO CENTRALE DEI CONTROLLI DELLA PRODUTTIVITÁ ANIMALE SOTTOPOSTO ALLA VIGILANZA DEL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI

Dettagli

TRANSITO ED ESECUZIONE DEI LAVORI IN COPERTURA

TRANSITO ED ESECUZIONE DEI LAVORI IN COPERTURA CRITERI PROGETTUALI Scheda: CR003 Rev: 17/06/2009 20.28.00 Pagina 1/1 TRANSITO ED ESECUZIONE DEI LAVORI IN COPERTURA a) ELIMINAZIONE E RIDUZIONE DEL RISCHIO Dispositivi permanenti Il Regolamento Regionale

Dettagli

Ottimizzare la gestione della scrofa e del suinetto per migliorare il profitto. Reggio Emilia, 5 giugno 2015

Ottimizzare la gestione della scrofa e del suinetto per migliorare il profitto. Reggio Emilia, 5 giugno 2015 Ottimizzare la gestione della scrofa e del suinetto per migliorare il profitto Reggio Emilia, 5 giugno 2015 Gestione della scrofa e del suinetto Ottimizzare le prestazioni dell'allevamento Redditività

Dettagli

GILGEN SLA BREAK-OUT IN COMBINAZIONE CON PS50. PORTE AUTOMATICHE PER VIE DI FUGA

GILGEN SLA BREAK-OUT IN COMBINAZIONE CON PS50. PORTE AUTOMATICHE PER VIE DI FUGA GILGEN SLA BREAK-OUT IN COMBINAZIONE CON PS50. PORTE AUTOMATICHE PER VIE DI FUGA NUOVO PROFILO PS50 E AUTOMATISMO SLA. UNO STANDARD PER TUTTI GLI INGRESSI AUTOMATICI Caratteristiche tecniche e dimensioni

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2015-2016 REGOLAMENTO DEL LABORATORIO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO NORME GENERALI

ANNO SCOLASTICO 2015-2016 REGOLAMENTO DEL LABORATORIO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO NORME GENERALI ISTITUTO COMPRENSIVO DI BOTRUGNO, NOCIGLIA, SAN CASSIANO E SUPERSANO Via Puccini, 41 73040 Supersano (LE) Tel/Fax 0833631074-3669084850 E-mail: LEIC8AH00Q@istruzione.it www.istitutocomprensivobotrugnonocigliasancassianosupersano.gov.it

Dettagli

7 Disegni sperimentali ad un solo fattore. Giulio Vidotto Raffaele Cioffi

7 Disegni sperimentali ad un solo fattore. Giulio Vidotto Raffaele Cioffi 7 Disegni sperimentali ad un solo fattore Giulio Vidotto Raffaele Cioffi Indice: 7.1 Veri esperimenti 7.2 Fattori livelli condizioni e trattamenti 7.3 Alcuni disegni sperimentali da evitare 7.4 Elementi

Dettagli

TTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2008/120/CE (Dlgs 122/2011) norme minime per la protezione dei suini

TTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2008/120/CE (Dlgs 122/2011) norme minime per la protezione dei suini ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2008/120/CE (Dlgs 122/2011) norme minime per la protezione dei suini Esperienze sul territorio dell Azienda USL di Modena Dott.ssa Giovanna Trambajolo Dott Luca Ferri Dott.ssa

Dettagli

Fabbisogni nutritivi suini

Fabbisogni nutritivi suini Fabbisogni nutritivi suini Mantenimento Produzione zootecnica Fabbisogni nutritivi espressi come: - valore energetico (TDN, MJ, UFL, Kcal) - valore proteico (PG, prot. Degradabile ed indegradabile, aa.

Dettagli

Sistema orientabile >

Sistema orientabile > Perchè scegliere ALIKA Alika è una tapparella in alluminio a lamelle orientabili, in grado di scorrere all interno delle guide standard e di avvolgersi completamente all interno del cassonetto. In posizione

Dettagli

L attività del Consorzio del Prosciutto Toscano

L attività del Consorzio del Prosciutto Toscano L attività del Consorzio del Prosciutto Toscano Regione Toscana 26 febbraio 2013 Il Prosciutto Toscano Riconoscimento della DOP nel 1996 Inizio produzione tutelata: settembre 1997 Materia prima: cosce

Dettagli

Regolamento UE 333 End of Waste. End of Waste 1

Regolamento UE 333 End of Waste. End of Waste 1 Regolamento UE 333 End of Waste Giugno 2011 Aspetti tecnici End of Waste 1 Il sistema di gestione - 1 controllo di accettazione dei rifiuti utilizzati nel recupero monitoraggio dei processi e delle tecniche

Dettagli

GUARNIZIONI PER PORTE BLINDATE

GUARNIZIONI PER PORTE BLINDATE GUARNIZIONI PER PORTE BLINDATE Catalogo 2016 Normal Size t en m ure on at vir er En emp T una maggior tenuta all aria 50% expanded una miglior acustica He at ing un estetica gradevole 100% expanded He

Dettagli

3 Le verifiche nel corso dell esercizio di Giovanna Ricci e Giorgio Gentili

3 Le verifiche nel corso dell esercizio di Giovanna Ricci e Giorgio Gentili di Giovanna Ricci e Giorgio Gentili 3.1 Premessa L art. 37 del d.lgs. n. 39/2010 ha abrogato l art. 2409-ter c.c. relativo alle funzioni di controllo contabile, ora nuovamente denominato revisione legale,

Dettagli

Il servizio crea sicurezza Le offerte di manutenzione per la ventilazione dinamica

Il servizio crea sicurezza Le offerte di manutenzione per la ventilazione dinamica Il servizio crea sicurezza Le offerte di manutenzione per la ventilazione dinamica Il servizio professionale per il marchio e numerosi altri marchi di produzione. Igiene ed efficienza energetica grazie

Dettagli

Diarrea e vomito: è possibile la consulenza telefonica? Analisi dei dati di uno studio pediatrico di gruppo

Diarrea e vomito: è possibile la consulenza telefonica? Analisi dei dati di uno studio pediatrico di gruppo Diarrea e vomito: è possibile la consulenza telefonica? Analisi dei dati di uno studio pediatrico di gruppo B. Tagliabue, S. Coronini, L. Venturelli Studio pediatrico di gruppo, Bergamo OBIETTIVO Valutare

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DELL'AGRICOLTURA, DELLO SVILUPPO RURALE E DELLA PESCA MEDITERRANEA L ASSESSORE

REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DELL'AGRICOLTURA, DELLO SVILUPPO RURALE E DELLA PESCA MEDITERRANEA L ASSESSORE D.A. n 89/GAB REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DELL'AGRICOLTURA, DELLO SVILUPPO RURALE E DELLA PESCA MEDITERRANEA L ASSESSORE Integrazione prezzario regionale per opere ed interventi in

Dettagli

PROTEZIONE DEI CONTATORI DAL GELO

PROTEZIONE DEI CONTATORI DAL GELO PROTEZIONE DEI CONTATORI DAL GELO Nelle Condizioni generali di Fornitura Acqua viene esplicitamente espressa la responsabilità del Cliente nella protezione e custodia del contatore: AcegasAps installa

Dettagli

MEZZI MOBILI DI ESTINZIONE INCENDI RETI DI IDRANTI IMPIANTI AUTOMATICI DI INCENDIO

MEZZI MOBILI DI ESTINZIONE INCENDI RETI DI IDRANTI IMPIANTI AUTOMATICI DI INCENDIO Comando Prov.l Vigili del Fuoco MEZZI MOBILI DI ESTINZIONE INCENDI RETI DI IDRANTI IMPIANTI AUTOMATICI DI INCENDIO Dott. Ing. Salvatore RIZZO MEZZI MOBILI DI ESTINZIONE INCENDI ESTINTORI NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Dettagli

QUESTIONARIO di AUTOVALUTAZIONE SULLA SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO

QUESTIONARIO di AUTOVALUTAZIONE SULLA SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO QUESTIONARIO di AUTOVALUTAZIONE SULLA SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO Ufficio Sicurezza ed Ambiente Ottobre 2008-1 - Domanda 1: E stato nominato il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione

Dettagli

WATER SAFETY PLAN: SALUTE, INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ NELLA GESTIONE DELL ACQUA POTABILE. Contesto sanitario. 15/01/2016 Montanelli Maurizio

WATER SAFETY PLAN: SALUTE, INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ NELLA GESTIONE DELL ACQUA POTABILE. Contesto sanitario. 15/01/2016 Montanelli Maurizio WATER SAFETY PLAN: SALUTE, INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ NELLA GESTIONE DELL ACQUA POTABILE Contesto sanitario 1 COMPITI DELLE AZIENDE SANITARIE LOCALI 2 Decreto Legislativo 2 febbraio 2001, n. 31 Il presente

Dettagli

LINEE GUIDA PER L UTILIZZO DELLE APPARECCHIATURE DELL OFFICINA MECCANICA

LINEE GUIDA PER L UTILIZZO DELLE APPARECCHIATURE DELL OFFICINA MECCANICA LINEE GUIDA PER L UTILIZZO DELLE APPARECCHIATURE DELL OFFICINA MECCANICA Il Presente documento ha lo scopo di riassumere alcune linee guida relative all utilizzo delle apparecchiature presenti nell Officina

Dettagli

DIRITTI. e DOVERI. del MALATO GUIDA PER L UTENTE. www.istituto-besta.it

DIRITTI. e DOVERI. del MALATO GUIDA PER L UTENTE. www.istituto-besta.it DIRITTI e DOVERI del MALATO GUIDA PER L UTENTE www.istituto-besta.it DIRITTI Il paziente ha diritto a Qualità delle cure Ricevere le cure più efficaci e di provata validità grazie a conoscenze scientifiche

Dettagli

Rischi connessi all uso di Macchine e Attrezzature di lavoro

Rischi connessi all uso di Macchine e Attrezzature di lavoro Rischi connessi all uso di Macchine e Attrezzature di lavoro D. Lgs. 81-2008 Titolo III CAPO I -Articolo 69 - Definizioni 1. Agli effetti delle disposizioni di cui al presente Titolo si intende per: a)

Dettagli

Pulizia Sistema GPL con micrologic PREMIUM 136 Pulitore rail e iniettori GPL TUNAP Kit regolatore di pressione TUNAP Kit accessori GPL

Pulizia Sistema GPL con micrologic PREMIUM 136 Pulitore rail e iniettori GPL TUNAP Kit regolatore di pressione TUNAP Kit accessori GPL Pulizia Sistema GPL con micrologic PREMIUM 136 Pulitore rail e iniettori GPL TUNAP 138 00 Kit regolatore di pressione TUNAP 138 60 Kit accessori GPL Introduzione Il sistema TUNAP consente di utilizzare

Dettagli

DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGA. santabolizzanti? Informazioni per i giovani. www.droganograzie.it

DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGA. santabolizzanti? Informazioni per i giovani. www.droganograzie.it DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGA i d i o r e santabolizzanti? Informazioni per i giovani www.droganograzie.it STEROIDI ANABOLIZZANTI Anno 2009 A cura di: Dipartimento Politiche Antidroga - Presidenza del

Dettagli