Regione Toscana. I percorsi di presa in carico della persona non autosufficiente. Legge Regionale n. 66 del 18 dicembre 2008

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1 Regione Toscana. I percorsi di presa in carico della persona non autosufficiente. Legge Regionale n. 66 del 18 dicembre 2008 DG Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale Settore Residenzialità Territoriale, Cure Intermedie e Protezione Sociale Antonella Vassalle

2 Contesto Programmatorio e Legislativo Delibera di Giunta RT n. 402/2004 Azioni di riqualificazione del processo assistenziale a favore delle persone anziane non autosufficienti in attuazione del P.S.R. 2002/2004. La legge regionale 41/2005 Disciplina del sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale. art. 54 La legge regionale 40/2005 Disciplina il sistema sanitario regionale Piano Integrato Sociale Regionale 2007/2010 par Attivazione di un sistema integrato di servizi socio sanitari verso la persona non autosufficiente e stanziamento risorse dedicate Legge regionale 66/2008 Istituzione del Fondo regionale per la non autosufficienza DGRT n. 385/2009 Atto di indirizzo regionale per le modalità di compartecipazione al costo delle prestazioni di cui all'art. 14 legge regionale 66/2008 DGRT 370/2010 Approvazione Progetto regionale per l'assistenza continua alla persona non autosufficiente

3 Iter di approvazione della legge regionale 66/2008: la fase pilota DGRT dicembre 2007 avvio fase pilota del progetto per l'assistenza continuativa alla persona non autosufficiente: 1) sottoscrizione Intese interistituzionali (Regione Toscana-soggetti attuatori territoriali, USL, Comuni, Società della Salute) per adozione di requisiti di natura istituzionale ed organizzativa necessari per l'attuazione del Progetto, quali, primariamente, provvedimenti formali di costituzione e funzionamento dei presidi PUA e UVM ; il governo e la gestione integrata del fondo da parte di Aziende USL e Comuni, l'attivazione di una banca dati dedicata. 2) Piano di Comunicazione attraverso diffusione di materiale informativo, inaugurazione dei primi 12 Punti Insieme della Regione (attualmente ve ne sono 272), attivazione di un numero verde regionale, pubblicità su stampa, tv e radio locali 3)Piano di Formazione pluriennale rivolto agli operatori dei Punti Insieme, UVM e PUA, oltre a iniziative e sostegno a eventi formativi organizzati ad hoc su richiesta dei singoli attori del sistema.

4 Organizzazione territoriale La legge regionale 40/2005, modificata lr 60/2008, ha istituito le Società della Salute in Toscana, quale luogo di integrazione politico istituzionale e professionale delle attività sociali e sanitarie, organismiconsortilicompostidaaziendeusl e Comuni compresi negli ambiti territoriali della medesima zona distretto. Funzioni: - il governo dei servizi territoriali e le soluzioni organizzative adeguate per assicurare la presa in carico integrata del bisogno sanitario e sociale e la continuità del percorso diagnostico, terapeutico ed assistenziale. - La piena integrazione delle attività sanitarie e socio-sanitarie con le attività assistenziali di competenza degli enti locali, evitando duplicazioni di funzioni tra gli enti associati. - La programmazione delle attività territoriali coerentemente con i bisogni di salute della popolazione. In Toscana vi sono 12 Aziende USL suddivise in 34 Zone Distretto. Le Società della Salute si sono costituite in 28 Zone su 34 interessando un territorio pari al 79% della popolazione toscana.

5 LR 66/2008: Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. Il livello di governo: Il PUA La Società della Salute. Art.10 Il PUA, presente in ogni Società della Salute (o Zona Distretto, laddove non costituita), assicura la presa in carico del cittadino attraverso la gestione e coordinamento della rete territoriale dei servizi per la non autosufficienza (articolo10). Il PUA è coordinato dal Direttore SdS/ZD supportato da uno staff di professionisti necessari alle connesse funzioni di regia e di coordinamento, pertanto rappresenta il luogo dove la punto di vista professionale e gestionale di realizza compiutamente l'integrazione sociosanitaria. La Società della Salute e, in sua mancanza, la Conferenza Zonale dei Sindaci attraverso la ZD, disciplinano l'organizzazione interna del PUA

6 LR 66/2008: Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. Il livello di accesso: Il Punto Insieme. Art. 10 I Punti Insieme costituiscono i presìdi di accesso al sistema integrato dei servizi per la non autosufficienza. E' un servizio istituzionale collegato alla rete integrata dei servizi sociali e sanitari, quale articolazione funzionale del PUA. E' caratterizzato da elevata prossimità al cittadino, sia nella localizzazione che nella strutturazione facilitandone l'accesso unificato alle prestazioni. Il cittadino, infatti, presenta al PI il proprio bisogno, lasciando che sia la struttura organizzativa a proseguire la presa in carico attraverso modalità e tempi certi. Il PI ha struttura accessibile e riconoscibile e requisiti organizzativi e tecnologici in grado di assolvere tempestivamente alle funzioni di cui è incaricato. La rete dell'accesso è connotata da logo ufficiale regionale

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8 LR 66/2008: Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. Il livello operativo: la U.V.M. Art. 11 In ogni SdS/ZD è costituita con atto formale la UVM. La UVM effettua la valutazione multidisciplinare delle condizioni di bisogno, secondo i contenuti della Delibera di GRT 370/2010 che approva il Progetto per l'assistenza continua alla persona non autosufficiente e avvalendosi di specifiche procedure valutative approvate con decreto regionale n. 1354/2010, relative allo stato di salute funzionale/organico, alle condizioni cognitivo-comportamentali e alla situazione socio-ambientale e familiare. La UVM individua sulla base delle suddette scale valutative, un indice di gravità del bisogno e definisce il relativo progetto Assistenziale Personalizzato appropriato in condivisione con la famiglia.

9 La legge regionale 66/2008. Caratteristiche principali:

10 I percorsi della domanda assistenziale

11 LR 66/2008: Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. Innovazione Organizzativa: - I Punti Insieme - Il PUA -La UVM la società della salute Certezza della prestazione: - entro 30 gg dall'istanza al PI, proposta di risposta assistenziale; - entro 60 gg dall'istanza, erogazione della prestazione; in caso di impossibilità momentanea, entro 90 e cmq con prestazione alternativa. LE PAROLE CHIAVE Semplificazione: -accesso unitario alle prestazioni; - semplificazione dei passaggi; - condivisione del progetto con famiglia; - verifica periodica degli obiettivi del PAP Equità: - compartecipazione ai costi delle prestazioni non coperti dai LEA, secondo atto di indirizzo regionale DGRT 385/2009

12 LR 66/2008: Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. Alcuni dati L assetto organizzativo: N. 272 sportelli Punto Insieme operanti nelle 34 SdS/Zone Distretto N.34 PUA e N. 34 U.V.M costituiti ed operativi in ciascuna SdS/Zona distretto Le risorse finanziarie: Fase pilota anno 2008 Anno 2009 Anno 2010 Anno 2011 Anno ,9 mln 80 mln 80 mln 80,8 mln 80 mln (36,8FRNA) (55 FRNA) (61 FRNA) (46 FRNA)

13 Alcuni dati Le domande pervenute Dati da applicativo fondo Non Autosufficienza e flusso regionale AD-RSA Anno 2008 Anno 2009 Anno 2010 Anno 2011 Domande pervenute Valutazioni bisogno complesso con redazione PAP

14 Le prestazioni erogate con il Fondo Servizi domiciliari 63,8% 74,5% 79,1% 87,8% (ADI diretta ed indiretta) (13.707) (23.536) (24.282) (38223) RSA permanente 18,4% 10,3% 8,5% 5,1% (3.951) (3.267) (2.610) (2.237) RSA temporanea 9,7% 8,6% 6,4% 4,9% (2.087) (2.727) (1.974) (2.119) Centri diurni 5,3% 4,2% 4,8% 0,9% (1.127) (1.329) (1.471) (394) Altri servizi 2,8% 2,4% 1,2% 1,3% (604) (743) (371) (574) totale 100% 100% 100% 100% Le liste di attesa per l accesso in RSA (persone) 31/12/ /12/ /12/ /12/ /12/

15 Monitoraggio 2009/2010: interviste semi-strutturate sottoposte agli operatori territoriali sul livello di attuazione del progetto. Risultati più significativi: - Integrazione tecnico-operativa e condivisione azioni progettuali; - Incremento offerta assistenziale; - Appropriatezza/certezza delle risposte; - Fiducia e chiarezza per il cittadino - Miglioramento rapporti con altri livelli organizzativi territoriali. Maggiori criticità: - Carenza risorse umane; - Scarsa condivisione istituzionale delle priorità di intervento; - Difficoltà utilizzo schede valutative del bisogno; - Equilibrio esigibilità/sostenibilità del sistema. - Disponibilità/appropriatezza dei ricoveri in RSA

16 Monitoraggio 2011: incontri con referenti istituzionali, sindacali e terzo settore per analisi risultati monitoraggio e adozione azioni di miglioramento Le azioni di miglioramento attualmente in essere, sistematizzate in DGRT n. 1044/2011 sono: Revisione delle procedure valutative del bisogno al fine di accrescere appropriatezza dell assistenza, la sostenibilità economica e l omogeneità territoriale; Mappatura e valutazione del sistema residenziale al fine di ottimizzare la qualità e i costi dei servizi e potenziare l offerta assistenziale Monitoraggio dell applicazione dell atto di indirizzo regionale sulla compartecipazione ai costi delle prestazioni ai fini della semplificazione e dell omogeneizzazione territoriale Semplificazione ed ottimizzazione delle procedure operative dei Punti Insieme e della UVM.

17 Grazie per l attenzione..

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