Azienda USL Toscana sud es Il servizio sociale professionale nell evoluzione del sistema sociosanitario in Toscana
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1 ww.uslsudest.toscana.it Milano, 24 febbraio 2017 Palazzo Marino, Sala Ale Azienda USL Toscana sud es Il servizio sociale professionale nell evoluzione del sistema sociosanitario in Toscana Patrizia Castellucci, Direttore dei Servizi Sociali
2 L integrazione sociosanitar criticità storiche e soluzioni sperimentate ( Origine delle criticità Bisogni definibili COMPLESSI Figure professionali diverse Enti diversi Strumenti e approcci diversi SOLUZIONE Definire processi che VINCOLINO tali figure alla COLLABORAZIONE L.R. 66/08 e Fondo non auto a livello regionale Risposte inefficaci o incomplete Difficoltàdel cittadino ad interagire col sistema Diseconomia di risorse umane e finanziarie Medesimi sistemi di valutazione Medesimi luoghi di decisione Offerta assistenziale unicacui riferirsi per la progettazione integrata degli interventi Servizio Sociale Professionale Integrato a livello locale
3 L integrazione sociosanitar criticità storiche e soluzioni sperimentate ( Origine delle criticità I servizi e gli interventi parte dell OFFERTA TERRITORIALE sono spesso finanziati con RISORSE afferenti a domini istituzionali diversi BILANCI COMUNALI BILANCIO AZIENDALE FONDI SPECIFICI REGIONALI SOLUZIONE Risulta DIFFICOLTOSO che PUR ALL INTERNO DI UN UNICO PROCESSO DI SERVIZIO SI CONSENTA ALLE DIVERSE FIGURE PROFESSIONALI DI UTILIZZARE RISORSE provenienti da vari Enti UN UNICO CONTENITORE DI RISORSE Società della Salute L.R. 80/2008 L.R.44/2014 L.R. 45/2014 Convenzione sociosanitaria
4 Le architetture istituzionali previst Società della Salute e Convenzione p l Integrazione Sociosanitar L.R. 44/2014 L.R. 45/2014 Convenzione per l Integrazione sociosanitaria Convenzione per delega gestione di servizi Ci si avvale della struttura e del personale di un altro Ente Necessita di forti meccanismi di controllo Consorzio di servizi Autonomia gestionale e organizzativa (personale, gare, bilancio, ) Propri organi L.R. 80/2008 Società della Salute Stesso strumento di programmazione Piano Integrato di Salute Stesso livello territoriale Di ambito L.R. 84/2015 Distretto FORTE
5 Il Distretto «forte L.R. 80/2008 L.R. 44/2014 Società della Salute Convenzione livello territoriale di ambito Accorpamento Aziende Sanitarie L.R. 84 del 2015 Distretto FORTE Per omogeneizzare i LIVEAS Per ridurre i costi gestionali Per assicurare la qualitàe l appropriatezza degli interventi Prossimità al bisogno e alla rete dei servizi Ottimizzazione nell utilizzo delle risorse
6 Il volto dei Servizi Sociali nella riforma de sistema sanitario (L.R. 84/2015 mantenimento della presenza del Direttore dei Servizi Sociali in relazione a quanto disposto dalla normativa nazionale D.L. 502/92 e D.L. 229/99 e quindi dalla normativa regionale L.R. 40/05; istituzione del Dipartimento aziendale dei Servizi Sociali (Dipartimento tecnico scientifico); mantenimento delle Unità Operative di Assistenza Sociale già previste dalla L.R 40/05 art. 62; mantenimento a livello di Zona-Distretto del Coordinatore Sociale già previsto dalla L.R. 40/05 art. 64 comma 6 punto d); mantenimento a livello di Zona-Distretto dell Unità Funzionale di Assistenza Sociale giàprevista dalla L.R. 40/05 art. 66 comma 4 punto d).
7 Il Direttore dei Servizi Socia Concorre alla Pianificazione strategica e programmazionein ambito aziendale Le funzioni Partecipa attivamente alla Programmazioneintegrata con gli EE.LL. nei settoridell integrazione sociosanitaria e del socioassistenziale Formula o concorre a formulare Indirizzi in materia di integrazione sociosanitaria e continuità assistenziale in ambito aziendale
8 Le funzioni del Direttore dei Servizi Socia Supporta la Conferenza aziendale dei sindaci(art. 10 LR 28/2015) nell'emanazione deg indirizzi per l'elaborazione del piano attuativo locale, di cui all'art. 22 LR. 40/2005, e l Conferenze zonali integrate nella programmazione sociosanitaria dell'azienda e nell programmazione socio assistenziale degli Enti locali territoriali. Partecipa, ove delegato dal D.G., alla Giunta Esecutiva delle SdS per i compiti di cu all art. 71bis e 71ter della L.R. 40/05. Coadiuva il Direttore Generale con funzione di coordinamento ed indirizzo delle attivit socio-sanitarie e di alta integrazione raccordandosi con la Direzione Sanitaria e gli En territoriali per garantire unitarietà e coerenza delle azioni.
9 Il Dipartimento dei Servizi Soci Definisce Standards, linee-guida, protocolli tecnico-scientifici Le funzioni Controlla Definisce Percorsi formativi specifici garantendo l acquisizione dei crediti formativi Le Commissioni Multidisciplinari per le autorizzazioni al funzionamento e l accreditamento Concorre Alla rilevazione e definizione del fabbisogno di risorse umane per singola struttura e linea prof.le
10 La Direzione e il Dipartimen nell Azienda Sud E staff Direttore Servizi Sociali Dipartimento dei Servizi Sociali Ambito Residenzialità Ambito Professionale Ambito Servizio Civile U.O. professionali A.S. U.F. A.S. Vigilanza e Controllo Ricerca e Sviluppo Commissione AR Commissione SI Commissione GR Gestione strutture Protocolli e procedure Formazione Minori, famiglie, Codice rosa, Mamma segreta Vulnerabilità sociale, Dipendenze, Salute Mentale Fragilità, Non autosufficienza, Disabilità, Continuità H/T Medicina Legale, Amministratore di sostegno Z/D Aretina Z/D Valdichiana Aretina Z/D Valdarno Z/D Casentino Z/D Valtiberina Z/D Senese Z/D Valdichiana Senese Z/D Valdelsa Z/D Amiata Valdorcia Z/D Grossetana Z/D Amiata Grossetana Z/D Colline dell Albegna Z/D Colline Metallifere
11 Il Servizio Sociale Professiona nella Zona-Distrett Valoreaggiunto Convenzione per l Integrazione sociosanitaria Società della Salute Servizio Sociale Professionale Valorizzazion Attitudine al lavoro multidisciplinare Capacitàdi mediazione Costruzione e attivazione di reti formali e informali (sociale d iniziativa e proattivo) Consuetudine alla progettazione in contesti di scarsitàdi risorse(assenza di LEA)
12 Elementi di organizzazion del Servizio Sociale nella Zona-Distrett Specializzazione per aree tematiche Gestione diretta e operativa dei budget per servizio/intervento Contiguità con i processi amministrativi della zona-distretto, anche attraverso l utilizzo di comuni applicativi informatici Diretti riferimenti professionale e funzionale nell U.O. Assistenza Sociale e nel Coordinatore Sociale e responsabile di U.F., che collaborano a loro volta coni Responsabili delle singole U.F. specialistiche Cosìla L.R. 40/2005 Il personale delle strutture organizzative professionali dipende, sotto il profilo tecnico professionale, dal responsabile della unitàoperativa di appartenenza, sotto il profilo organizzativo dal responsabile della struttura organizzativa funzionale in cui è collocato (ART. 58 L.R. 40/05). Le strutture organizzative professionali (tra cui l U.O. «assistenza sociale») sono costituite in previsione dei seguenti risultati annualmente verificati (ART. 61 L.R. 40/05): a) Miglioramento degli standard qualitativi delle attività svolte; b) tempestività ed adeguatezza di risposta ai problemi operativi e professionali tipici delle funzioni svolte; c) costante aggiornamento professionale e corrispondente miglioramento della capacità operativa. Il coordinatore sociale(art. 64 L.R. 40/05): a) è responsabile dell attuazione e della verifica delle prestazioni sociali previste negli atti di programmazione zonale; b) coordina gli interventi previsti nella rete locale dei servizi; c) fa parte dell ufficio di direzione di cui all articolo 64, comma 6, della l.r. 40/2005.
13 Gli elementi (critici) dell integrazion I magnifici T n le più recenti riforme (dal 2014) la Regione Toscana ha preso atto che centra ll integrazione sociosanitaria è l organizzazione (più che la governance) come si fanno le cose e gli strumenti operativi di cui ci si dota (più che la prescrizio rmativa dei diritti). rre le basi normativamente o negozialmente su come organizzare la gestione d ocessi e dei servizi offre maggiori garanzie che sia effettivamente offerta una rispos propriata ai bisogni complessi. a tutti occorre dare evidenza a tre elementi fondamentali per l assetto organizzativo: Il budget unitario di programmazione Il servizio sociale professionale integrato Il sistema informativo gestionale
14 Gli elementi dell integrazione (1 il budget di programmazion Conferenza Zonale dei Sindaci scana L 8 Arezzo e zionale ne, 54 zo Comuni Azienda USL Regione bilancio fondo sanitario risorse vincolate Budget integrato di programmazion e Offerta territoriale processi di servizio unitari LEA Politiche sanitarie regionali e nazionali UNICITA DELLA RISPOSTA
15 Gli elementi dell integrazione (2 il servizio sociale professional Formazione unitaria Servizio Sociale Aziendale Anziani non auto disabilità Salute mentale Materno infantile Dipendenze Coordinamento professionale Servizi Sociali Comunali scana L 8 Arezzo e zionale ne, 54 zo Comando del personale COMMISSIONI MULTIPROFESSIONALI VALUTAZIONE MULTIDISCIPLINARE BUDGET INTEGRATO / PACCHETTI INTEGRATI Risposte APPROPRIATE INTEGRATE e specialistiche
16 Gli elementi dell integrazione (3 il sistema informativo gestional Gestisce tutte le FASI del processo di servizio E utilizzato da tutte le tipologie di operatori SANITARI, SOCIALI, MMINISTRATIVI PROFESSIONALI Fornisce le informazioni funzionali ai PROCESSI DECISIONALI ianificazione, programmazione) PUA A.S. Medici spec. MMG Inf. UVM Responsabili Erogatori Amministr ativi Conferenz a dei Sindaci Regione Ministeri Supporto ai proc decisionali Accesso Valutazione Progetta zione Autorizza zione Erogazione Rendicon tazione Anagrafe pazienti Schede di valutazione Repository Servizi Procedimento amministrativo Data Mining
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