Le terapie inalatorie termali nelle patologie respiratorie dello sportivo

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1 La Pratica Sportiva e gli Aspetti Preventivi e Terapeutici delle Acque Termali Viterbo Giugno 2012 Le terapie inalatorie termali nelle patologie respiratorie dello sportivo Dott. Francesco Strinati (Centro di Otorinolaringoiatria e Audiologia Terme dei Papi)

2 Le affezioni croniche e recidivanti delle vie aeree superiori che colpiscono l atleta condizionano in maniera rilevante la qualità e la quantità dell attività sportiva.

3 Lo sportivo è, tranne particolari categorie, un organismo integro, che è in buona forma fisica o la deve raggiungere, mantenere e migliorare, che deve fornire prestazioni ottimali in allenamento ed in gara se agonista, che necessita spesso di veloci tempi di recupero e che in seguito ad infortunio o malattia deve recuperare in maniera completa.

4 La qualità dell attività respiratoria nell attività sportiva è oggetto di crescente attenzione anche in ambito medico termale, dall evidenza che patologie croniche e/o recidivanti delle vie aeree sono di frequente riscontro ed in costante aumento, senza ovviamente risparmiare lo sportivo.

5 La ridotta efficienza della funzione respiratoria causa cali di forma e sospensioni dell attività fisica frequenti in quanto legati a patologie banali ma estremamente diffuse e che, data la natura cronica o spesso virale, non dispongono di rimedi risolutivi o rapidamente efficaci né di terapia etiologica.

6 La terapia termale è in grado di ridurre l intensità e la frequenza degli episodi acuti infiammatori ed attenuare la sintomatologia di fondo interepisodica spesso presente nelle malattie croniche.

7 Caratteristiche ed esigenze dello sportivo Organismo in buona salute Organismo in buona forma fisica Resa ottimale Recupero veloce dalle patologie Recupero veloce da traumi o handicap

8 Patologie delle vie aeree nello sportivo Infezioni acute e croniche delle vie aeree (riniti, rinosinusiti, otiti, faringiti, tonsilliti, laringiti, tracheiti, bronchiti, sindrome rinosinusobronchiale) Asma bronchiale Patologie da barotrauma

9 Patologie delle vie aeree nello sportivo Le infezioni di origine virale e batterica rappresentano uno dei principali problemi sanitari che intralciano allenamenti e gare negli atleti agonisti e amatoriali. Esiste un momento preciso nella vita dell atleta, durante il quale il sistema immunitario si trova in condizioni di non poter garantire un adeguata risposta nei confronti dei microrganismi patogeni. E noto che i linfociti vengono attivati nel sangue prima e durante l esercizio fisico, tuttavia la loro concentrazione si riduce notevolmente dopo lo sforzo. Si assiste quindi ad un calo generalizzato dell attività del sistema immunitario nella fase post esercizio fisico che viene definito come open window ed è rilevabile anche in diverse condizioni di stress fisico (l esercizio, la chirurgia, le ustioni, i traumi, l infarto miocardico acuto, le infezioni severe).

10 Patologie delle vie aeree nello L esercizio fisico intenso e prolungato, può infatti rappresentare una situazione di stress per l organismo, poiché è capace di innescare complesse modificazioni neuroimmunoendocrine che possono compromettere l omeostasi dell organismo. Durante una sessione intensa di esercizio fisico, si scatena una serie di segnali di pericolo nell organismo, come reazione di risposta allo stress al quale è sottoposto, ed un ruolo fondamentale in questo senso è svolto dalle catecolamine. sportivo

11 Patologie delle vie aeree nello sportivo Tale risposta si traduce in acuto, in un iniziale richiamo di fattori proinfiammatori ed un aumento delle cellule immunitarie nel sangue, per un fenomeno di redistribuzione mediato da complesse reazioni esistenti tra sistema nervoso e sistema immunitario. A tale reazione iniziata dall esercizio fisico intenso, segue però una stimolazione del rilascio in circolo di cortisolo, un ormone che regola in senso contrario tale risposta; pertanto la fase successiva che si verifica negli esercizi fisici intensi o particolarmente duraturi è rappresentata da un viraggio in senso antiinfiammatorio e una depressione del sistema immunitario nella fase post esercizio (open window).

12 Patologie delle vie aeree nello sportivo La fase di open window ha una durata variabile sia nel soggetto che nella popolazione, si attesta su tempi oscillanti tra le 3 e le 72 ore, in funzione del livello immunitario basale del soggetto e si concretizza in un elevato rischio di infezioni nel corso di allenamenti intensivi o durante le due settimane seguenti eventi sportivi di particolare impegno atletico.

13 Patologie delle vie aeree nello sportivo Durante la fase di open window il soggetto viene a trovarsi in una situazione di particolare rischio di contrarre infezioni. Nel dopo gara, infatti, il contatto con i tifosi, la permanenza negli spogliatoi con altre persone, il vapore acqueo nelle docce, l aria condizionata degli ambienti o dei mezzi di trasporto rappresentano ovviamente un ottimo veicolo attraverso il quale possono essere contratti agenti potenzialmente infettivi.

14 Patologie delle vie aeree nello sportivo Concause che possono poi contribuire ad elevare la suscettibilità dell atleta alle infezioni sono: Elevati ritmi respiratori con conseguente secchezza delle mucose orali e aumento della viscosità del muco, che determinano una ridotta clearance a livello nasale e tracheale Situazioni climatiche (attività sportiva praticata all aperto d inverno, microclima degli ambienti quali palestre e piscine) Inquinamento Alimentazione sbagliata (carente apporto alimentare di glutamina, arginina, L-carnitina, acidi grassi essenziali, vit. B6, acido folico, vit. E) che può determinare una riduzione della mobilizzazione linfocitaria Pratica dell attività sportiva nel corso di infezioni delle prime vie aeree (soprattutto nello sportivo amatoriale) Traumi importanti (se non completamente recuperati possono determinare una deviazione di leucociti verso la sede di lesione, rendendoli quindi indisponibili per una efficace difesa immunitaria)

15 Patologie delle vie aeree nello sportivo L asma bronchiale, considerata un infiammazione cronica delle vie aeree, è una patologia caratterizzata da una iper-reattività bronchiale, che può essere indotta o peggiorata dall attività fisica. L aumentata frequenza degli atti respiratori durante l esercizio fisico è il fattore scatenante, negli atleti predisposti, per l insorgenza del broncospasmo. Più è elevato il livello ventilatorio richiesto dall attività sportiva tanto più è alto il rischio di broncospasmo; come fattore essenziale c è l iper-reattività bronchiale indotta dall infiammazione cronica. Molto spesso nel soggetto asmatico concomitano patologie quali sinusite, poliposi nasale, rinite allergica, sindrome rinosinusobronchiale, che possono essere anche fattori scatenanti dell attacco d asma.

16 Patologie delle vie aeree nello La patologia da barotrauma (otite, sinusite) colpisce frequentemente i praticanti attività sportive in cui vi sono variazioni della pressione atmosferica (attività subacquea, volo sportivo). sportivo

17 Patologie delle vie aeree nello Sia che vi sia un aumento che una diminuzione della pressione atmosferica, si instaura uno squilibrio relativo tra la pressione esterna e quella interna al cavo del timpano ed ai vari seni paranasali. Patologie infiammatorie a carico del naso, del rinofaringe e della tuba di Eustachio sono ovviamente fattori fortemente favorenti tali patologie, dato che possono determinare una stenosi o comunque una ostruzione degli osti di sbocco dei seni paranasali e delle tube. sportivo

18 Patologie delle vie aeree nello La mancata compensazione dello squilibrio pressorio che si crea determina la comparsa di ischemia/edema a livello della mucosa endocavitaria, con conseguenti fenomeni essudativi ed emorragici che causano la comparsa di versamento liquido all interno della cavità (sinusale o timpanica), dolore ed ipoacusia nel caso dei interessamento dell orecchio medio, sino ad arrivare alla possibile perforazione della membrana timpanica. sportivo

19 La terapia termale in medicina dello sport è utilizzata con finalità di prevenzione, cura e riabilitazione. Gli obiettivi di prevenzione si identificano fondamentalmente in tutti i provvedimenti volti ad ottenere (o recuperare) e mantenere lo stato di forma fisica. Avendo per obiettivo la sicurezza nelle prestazioni e la qualità delle medesime, i provvedimenti preventivi hanno particolare significato sia per l uomo-atleta che, soprattutto, per il raggiungimento delle sue massime potenzialità di espressione sportiva. La prevenzione e la terapia interessano lo stato di salute soprattutto attraverso:

20 Terapia Termale Prevenzione Cura Raggiungimento e mantenimento FORMA FISICA Trattamento patologie ricorrenti e cronico recidivanti

21 Forma fisica La forma fisica è un concetto che in maniera semplificata può essere espresso dall affermazione La buona forma fisica comincia quando si possono fornire prestazioni leggermente superiori a quelle richieste dalla vita di tutti i giorni, ed è quantizzabile con parametri in gran parte riferiti alla funzione respiratoria (VO2 max, VO2/kg, PO2, PCO2, ph plasmatico, soglia anaerobica,ecc.). L attenzione dei ricercatori e degli operatori deve dunque essere rivolta anche e soprattutto alla funzione respiratoria, troppo spesso data per garantita nella sua integrità. Anche se nello sportivo non è presente un alterazione patologica evidente della funzione respiratoria, la sua compromissione (od il suo stato non ottimale) cronicamente mantenuta o episodico/recidivante interviene alterando la prestazione sportiva ed esponendo il soggetto a rischi traumatici di natura endogena.

22 Patologie ricorrenti e cronico - recidivanti Con particolare riferimento alla vie aeree, hanno un opzione di privilegio nella terapia termale, che si è dimostrata in grado di ridurre sensibilmente le recidive flogistiche sia a carico delle vie aeree superiori che inferiori. Alla riduzione degli episodi acuti riscontrabili nelle casistiche (con conseguente ed evidente calo dell assenteismo lavorativo e del consumo di farmaci) corrisponde verosimilmente una altrettanto importante riduzione ed attenuazione della frequenza di allontanamento dall attività di allenamento e dalle competizioni. Anche in caso di pazienti nei quali le recidive si manifestano in conseguenza di una patologia cronica (asma bronchiale, bronchite cronica, più raramente broncopneumopatie croniche ostruttive o restrittive) l intervento di prevenzione secondaria riduce il numero delle recidive e si oppone all evoluzione ingravescente della compromissione anatomo-patologica e funzionale di base.

23 Riabilitazione termale La Riabilitazione Termale intesa come mezzo di recupero alla normale capacità di funzione mediante il mezzo crenoterapico, svolge oggi un ruolo fondamentale in molte patologie, anche in quelle dell apparato respiratorio. E pertanto evidente come una attenta prevenzione ed una efficace e mirata terapia termale possano, nello sportivo, contribuire a mantenere una corretta funzione delle vie aeree superiori ed inferiori, andando in ultima analisi a migliorare la performance sportiva dell atleta.

24 Terapia Termale Prevenzione Cura Riabilitazione Raggiungimento e mantenimento FORMA FISICA Trattamento patologie ricorrenti e cronico recidivanti Miglioramento della performance sportiva

25 Ruolo della terapia termale nelle FUNZIONI DELLE VIE AEREE Funzione di difesa Funzione di detersione vie aeree AZIONI DELLA CRENOTERAPIA Potenziamento attività immunitaria Azione desensibilizzante Azione su produzione e qualità del muco e sulla motilità ciliare Funzione di riscaldamento ed umidificazione Trasporto delle sostanze gassose e non da o verso i polmoni Azione eutrofica sulle mucose Azione antiossidante

26 Obiettivi della terapia termale per le vie aeree nello sportivo Migliorare l efficienza respiratoria e la ventilazione massima volontaria (esercizi preparatori che interessano i muscoli respiratori) Innalzare il VO2 max e l A.T. (soglia anaerobica) Contrastare le malattie respiratorie dovute ad immunocarenze da sforzo Contrastare la tendenza all evolversi delle patologie (recidive - cronicizzazioni - estensioni)

27 Principali patologie delle vie aeree in cui trovano indicazione le terapie termali Rinite cronica Rinite vasomotoria Rinite allergica Rinosinusite cronica e/o recidivante Faringite e faringotonsillite cronica e/o recidivante Otite media catarrale cronica Otite media sierosa Otite media purulenta cronica non colesteatomatosa Stenosi tubarica Patologie da barotrauma (otiti e sinusiti) Laringiti croniche e/o recidivanti Sindrome rinosinusobronchiale Tracheite Bronchite cronica semplice o accompagnata da componente ostruttiva Bronchiectasie Pneumoconiosi

28 DEFINIZIONE DELLE ACQUE TERMALI ACQUE BATTERIOLOGICAMENTE PURE, DI ORIGINE SORGIVA E DOTATE DI ATTIVITA TERAPEUTICA AZIONI LOCALI E GENERALI AZIONI SPECIFICHE ED ASPECIFICHE

29 CLASSIFICAZIONE DELLE ACQUE MINERALI SECONDO MAROTTA E SICA, IN BASE A TRE PARAMETRI: TEMPERATURA RESIDUO FISSO A 180 C COMPOSIZIONE CHIMICA (IONI PREVALENTI) In tal modo le acque sono classificate come: OLIGOMINERALI SALSOBROMOIODICHE SALSE BICARBONATE ARSENICALI-FERRUGINOSE SULFUREE RADIOATTIVE SOLFATE CARBONICHE

30 ACQUE TERMALI UTILIZZATE NELLE PATOLOGIE DELLE VIE AEREE SUPERIORI ACQUE SALSOBROMOIODICHE ACQUE SOLFATE ACQUE SULFUREE

31 AZIONE DELLE ACQUE SALSOBROMOIODICHE Sono acque di origine marina, reperibili in prossimità di località costiere o lungo la dorsale appenninica della pianure padana. In queste acque prevale la presenza di cloruro di sodio, bromuri e ioduri, oltre a calcio, magnesio, solfati, bicarbonati e solfuri. Alla fonte possono avere temperature diverse e contenere elementi radioattivi. La concentrazione ionica può essere diversa, ovvero ipo, iso o ipertonica. In quest ultimo caso vanno diluite per l uso clinico. I principali effetti terapeutici sono: AZIONE ANTIEDEMIGENA STIMOLAZIONE DEL SISTEMA IMMUNITARIO ( attività sistema reticolo endoteliale, potere fagocitario dei leucociti, produzione Ig secretorie e circolanti) AZIONE ANTISETTICA VASODILATAZIONE A LIVELLO SOTTOMUCOSO INCREMENTO SECREZIONE MUCOSA REGOLARIZZAZIONE CLEARANCE MUCO CILIARE ATTIVAZIONE SISTEMA NEUROENDOCRINO (ASSE IPOTALAMO- IPOFISI-SURRENE) INIBIZIONE SINTESI DELLE PROSTAGLANDINE (con effetto simile ai FANS) AZIONE SEDATIVA MEDIATA DAL BROMO

32 AZIONE DELLE ACQUE SOLFATE Sono acque caratterizzate dalla presenza del solfato o ione solforico (SO4-), nel quale lo zolfo è esavalente, differenziandosi dallo zolfo bivalente delle acque solfuree. Lo zolfo esavalente si presta ad una varietà di combinazioni con diversi elementi mineralizzatori, che dipendono dalle caratteristiche delle rocce attraversate. Si possono così identificare varie sottoclassi (solfato-bicarbonate, solfatocalciche, solfato-bicarbonato-calciche, solfato-alcalino-terrose). La varietà e la complessità delle acque solfate rendono ragione della diversità dei meccanismi d azione che dipendono dai vari elementi chimici contenuti. In termini generali vengono riconosciuti alle acque solfate i seguenti effetti terapeutici: AZIONI TROFICHE SPECIFICHE SULLE MUCOSE AZIONI ASPECIFICHE TROFICHE SULLE MUCOSE AZIONE MUCOLITICA AZIONE ANTINFIAMMATORIA

33 AZIONE DELLE ACQUE SOLFUREE Vengono definite solfuree le acque il cui contenuto di acido solfidrico (H2S) è pari superiore a 1 mg/lt. L acido solfidrico si trova in equilibrio dinamico con la sua forma dissociata (H2S= H++ /HS-), dunque a differenza delle acque solfate, lo zolfo in queste acque è bivalente e l idrogeno solforato si presente in forma combinata (H2S) e in parte dissociata (HS-). L equilibrio tra le due forme è dinamico e reversibile e dipende dal ph della soluzione, se acida (ph<7) prevale la forma combinata, se basica (ph>7) prevale la forma dissociata. In Italia la acque solfuree presentano generalmente un ph<8 con contenuto medio alto di H2S. Quest ultimo è un gas altamente volatile e tale caratteristica è esaltata dall incremento della temperatura dell acqua, pertanto gli effetti terapeutici sono maggiori utilizzando l acqua in prossimità della sorgente. Una perdita del gas e dei suoi effetti terapeutici si verifica in seguito ai processi di imbottigliamento, stoccaggio, conservazione e apertura dei contenitori e immissione nelle apparecchiature di utilizzo. Generalmente le acque solfuree contengono altri elementi chimici attivi, quali: i solfati, l anidride carbonica, sodio e cloruri, ioduri, bromuri, bicarbonato e calcio. L elemento caratterizzante e maggiormente studiato per valutarne le azioni biologiche è proprio l H2S, i cui effetti principali sono:

34 AZIONE DELLE ACQUE SULFUREE AZIONE ANTISETTICA DIRETTA DELL IDROGENO SOLFORATO (stimolo dell attività fagocitaria locale) AZIONE BATTERIOSTATICA E ANTIMICOTICA (riconducibile al potere riducente, infatti l acido solfidrico tende a ossidarsi e sottrae ossigeno ai microorganismi per formare solfati e zolfo allo stato nascente. La conseguente sintesi di acido pentationico da parte di alcuni batteri e/o processi enzimatici è con buona probabilità responsabile dell azione germicida) AZIONE EUTROFICA SULLE CELLULE MUCIPARE E SULLA MUCOSA RESPIRATORIA AZIONE MUCOLITICA E MUCOREGOLATRICE (rottura dei ponti disolfurici delle mucine) ATTIVITA FLUIDIFICANTE ASPECIFICA (per della secrezione sierosa, mediata dalla stimolazione vagale) ATTIVAZIONE LOCALE DELLA CIRCOLAZIONE (vasodilatazione e della permeabilità capillare a livello della sottomucosa) AUMENTO DELLE PLASMACELLULE ED ATTIVITA ANTISTAMINICA AUMENTO DELLA PRODUZIONE E SECREZIONE DELLE IgA S E DELLE IgG E IgM CIRCOLANTI STIMOLAZIONE DEL SITEMA RETICOLO ENDOTELIALE CON DELL ATTIVITA GRANULOPESSICA AUMENTO DELLA PRODUZIONE DI LISOZIMA RUOLO PROTETTIVO A FAVORE DELLA MUCOSA NEI CONFRONTI DI SOSTANZE TOSSICHE INALATE NORMALIZZAZIONE E STIMOLO DELLA PRODUZIONE DI SURFACTANTE (per aumento della produzione di fosfolipidi) AZIONE ANTIEDEMIGENA (acque ipertoniche) AZIONE PARASIMPATICOTONICA CON RIFLESSI A DISTANZA (aumento degli atti respiratori ed aumento della capacità vitale) REGOLAZIONE DEI FENOMENI OSSIDORIDUTTIVI (protezione dal danno da radicali liberi) Il calore esercita effetti benefici sulla mucosa in senso decongestionante, eutrofico, analgesico e immunostimolante.

35 Caratteristiche chimiche e fisico-chimiche dell acqua termale utilizzata presso le Terme dei Papi di Viterbo (Sorgente Bullicame) Valutazione chimico e chimico fisica Gas Disciolti Temperatura alla sorgente 56 C Anidride carbonica 243,30 cc/l Residuo fisso a ,40 mg/l Ossigeno 1,56 cc/l Durezza totale in gradi francesi (G.F.) 185 Gas Inerti 5,64 cc/l Alcalinità totale (HCl N/10) ml/l Idrogeno solforato libero 1,34 cc/l Abbassamento crioscopico 0,09224 C Pressione osmotica 1,1134 atm Conduc. Elettrica spec a 18 C 25,20x10ˉ³Wˉ¹cmˉ¹ ph a 18 C (misura potenziometrica) 6,66 Ione nitroso assente Ione nitrico assente Ossigeno consumato 3,50 mg/l Grado solfidrimetrico 6 Risultati analitici Cl ˉ 22,72 mg/l Fˉ 1,80 mg/l SO4ˉ 1085,00 mg/l HCO3ˉ 970,82 mg/l HSˉ 3,92 mg/l PO4ˉˉˉ 0,10 mg/l Na+ 31,70 mg/l K+ 32,50 mg/l Ca++ 525,00 mg/l Mg++ 124,00 mg/l Li+ 0,16 mg/l Sr+ 11,00 mg/l Acqua sulfureo-solfatobicarbonato-alcalinoterrosa

36 La crenoterapia solfureo-solfatobicarbonato-alcalino-terrosa dimostra una chiara attività farmacospecifica normalizzante, a breve termine, dei vari parametri fisico-chimici del muco nasale. Essa sembra in grado di contribuire efficacemente a spezzare il circolo vizioso che autoperpetua il processo flogistico rinofaringeo cronico e ne giustifica la particolare torpidità particolarmente significativo è l aumento post-cura delle IgAs, nonché delle altre classi di Ig non secretive.

37 La crenoterapia con acqua solfureo-solfato-bicarbonatoalcalino-terrosa ha sostanzialmente migliorato la clearance mucociliare nasale, riportando i valori del ttmc nel range di normalità nel 76% dei casi. Al contrario, il trattamento dei casi controllo con soluzione fisiologica non ha dato a considerare variazione alcuna nel 80% dei casi Riguardo alle variazioni rinomanometriche delle resistenze nasali globali i risultati dei casi-campione sono nettamente più favorevoli relativamente ai casi-controllo trattati con acqua non termale.

38 L analisi dei risultati ha evidenziato differenze statisticamente significative nel gruppo campione: diminuzione dei neutrofili nel 52.4% dei casi (p<0.005), aumento delle plasmacellule nel 66.6% dei casi (p<0.005), diminuzione del tappeto batterico nel 57% dei casi e scomparsa, ove presente all inizio dello studio, della metaplasia squamosa a carico delle cellule epiteliali. Al contrario, non si sono osservate variazioni significative nel gruppo di controllo. Pertanto le differenze riscontrate tra i due gruppi sono riconducibili alle azioni specifiche farmacologiche delle componenti chimiche proprie dell acqua solfureo-solfato-bicarbonato-alcalinoterrosa tradottesi nella normalizzazione del quadro rinocitologico nell immediato periodo postcrenoterapico.

39 TRATTAMENTO TERMALE DELLA RINOSINUSITE CRONICA: UTILIZZO DI UN ACQUA TERMALE SOLFUREO-SOLFATO-BICARBONATO-ALCALINO- TERROSA PER VIA INALATORIA ED IDROPINICA Francesco Strinati, Maria Cristina Cristi, Roberto Conigliaro Clin. Term. 56 (1-2): 33-40, Nell ottica di un trattamento della rinosinusite a lungo termine, anche di prevenzione, la terapia termale assume un ruolo centrale ed imprescindibile, riuscendo a ripristinare delle condizioni locali buone, interrompendo il ciclo sinusale patologico. Ciò che emerge dallo studio effettuato è che oltre alla tradizionale terapia termale topica (inalatoria) con acque sulfuree, può rivestire un ruolo importante anche una terapia sistemica (idropinica) con le stesse acque, di non abituale utilizzo presso gli stabilimenti termali. Essa è infatti probabilmente in grado di potenziare gli effetti della terapia inalatoria migliorando sia la sintomatologia che la funzionalità nasale... Vi è stato infatti un generale miglioramento della sintomatologia in circa i 2/3 dei pazienti, oltre che un miglioramento dei parametri della rinomanometria (aumento dei flussi aerei e diminuzione delle resistenze nasali) ed una regolarizzazione dei tempi di trasporto mucociliare. Tali effetti positivi sono stati più evidenti nel gruppo trattato contemporaneamente con supplementazione idropinica Azione antiossidante, per riduzione dei radicali liberi (la cui produzione è favorita da processi infiammatori cronici, esposizione ad inquinanti ambientali, allergie, carenze alimentari, farmaci) Azione detossicante a livello epatobiliare dove avvengono molte delle reazioni a cui debbono soggiacere i radicali liberi perché il loro potere lesivo venga annullato, sia mediante ossidazione e riduzione determinata da numerosi enzimi, sia mediante coniugazioni (solfatazione e glicuronazione) con vari gruppi chimici

40 TRATTAMENTO TERMALE INALATORIO ED IDROPINICO DELLA RINOSINUSITE CRONICA. EFFETTI A BREVE E LUNGO TERMINE Francesco Strinati, Delio Fagotto, Roberto Conigliaro. Clin. Term. 58 (1-2): 69-78, 2011 Prendendo spunto da un precedente lavoro realizzato sempre presso le Terme dei Papi, in cui venivano analizzati i risultati a breve termine, nel presente lavoro è stata ampliata la casistica dei pazienti e soprattutto allungato il periodo di osservazione per poter analizzare anche eventuali effetti a lungo termine di tale tipo di terapia termale Sono stati selezionati e studiati 55 soggetti adulti, afferiti presso le Terme dei Papi di Viterbo per un ciclo di cure termali per rinosinusite cronica, per la prima volta nell anno 2008 e successivamente nel 2009 e L analisi dei risultati ha previsto la valutazione dei risultati a breve termine mediante la misurazione della severità della sintomatologia mediante SAV, delle resistenze totali e del flusso totale della rinomanometria e del tempo di trasporto muco ciliare prima e dopo ogni ciclo di terapia termale. Per ciò che concerne i risultati nel lungo periodo sono stati calcolati e confrontati i risultati degli scores ottenuti mediante somministrazione del questionario per la valutazione della qualità della vita (RSDI) all inizio di ogni ciclo.. il miglioramento degli scores del questionario RSDI, ha evidenziato come la terapia termale della rinosinusite cronica sia stata in grado non solo di migliorare le condizioni generali del paziente nell immediatezza dell intervento terapeutico, ma sia stata capace anche di avere un ruolo riabilitativo fondamentale, consentendo ai pazienti di migliorare la qualità della vita percepita, in relazione alla patologia, durante tutto l anno. Nell ottica di un trattamento a lungo termine, anche di prevenzione, la terapia termale assume pertanto un ruolo centrale ed imprescindibile, riuscendo a ripristinare delle condizioni locali buone, interrompendo il ciclo sinusale patologico. In particolare agendo sulla congestione della mucosa (riducendola), regolarizzando il ph della mucosa nasosinusale, fluidificando le secrezioni, e ripristinando la morfologia e la funzione delle cellule ciliate.

41 MEZZI DI CURA TERMALE PER LE VIE 1 NEBULIZZAZIONI COLLETTIVE AEREE 2 INALAZIONI 4 HUMAGES a getto diretto di vapore a getto diretto di aria compressa spruzzatori di acqua in faringe per le vie aeree superiori: DAMM >3 3 AEROSOL per le vie aeree inferiori: DAMM <3 aerosol termico individuali collettivi aerosol-humages 5 INSUFFLAZIONI TUBO-TIMPANICHE mediante catetere di Itard mediante Politzer secondo Silimbani 6 IRRIGAZIONI irrigazioni nasali docce nasali micronizzate irrigazioni orali o gengivali

42 Modalità di trattamento termale per le vie respiratorie utilizzate presso le Terme dei Papi Inalazioni a vapore Aerosol Humage Doccia nasale micronizzata Cateterismo tubarico Politzer crenoterapico

43 Inalazione a vapore Consiste nell inalazione di acqua termale nebulizzata. Il processo di nebulizzazione viene ottenuto con un apparecchio specifico costituito da un tubo, in cui passa il vapore ad una pressione di 1-2 atmosfere, e che comunica con un tubo che pesca nell acqua; l uscita del vapore aspira l acqua e determina la formazione di un getto, risultante dalla miscela di acqua e vapore. Tale getto, urtando piastre, filtri o campane, si riduce in particelle nebulizzate della grandezza di 8-12 micron. Le particelle, uscendo ad una temperatura di C, formano una fitta nebbia. Il paziente si pone con la bocca aperta davanti all apparecchio posto ad una distanza di circa 25 cm e respira lentamente e profondamente. In ogni seduta, della durata di 10 minuti, vengono inalati ml di acqua termale nebulizzata da parte dei pazienti adulti e 500 ml se si tratta di bambini. Le applicazioni vengono eseguite una volta al giorno, per un periodo medio di due settimane.

44 Aerosol Si pratica attraverso il naso, la bocca o entrambe, applicando rispettivamente una forcella nasale alle narici, una boccheruola alla bocca o una mascherina sul viso. Le apparecchiature pneumatiche emettono micro particelle di acqua termale di dimensione compresa tra i 3 ed i 10 micron, alla temperatura di 30 C che si depositano su tutto l albero respiratorio. Le applicazioni della durata di 10 minuti, per un totale di circa 1 litro di acqua termale utilizzata, vengono effettuate giornalmente per due settimane.

45 Humage Consiste nella inalazione di vapori e gas, ottenuti per gorgogliamento dell acqua termale, che costituiscono una nebulizzazione di fini particelle, capace di depositarsi facilmente su tutta la mucosa delle vie aeree. Come l aerosol può essere praticato attraverso il naso (mediante forcella nasale) o bocca e naso (mediante mascherina). Le sedute giornaliere della durata di 10 minuti durano due settimane.

46 Doccia nasale micronizzata Metodica di lavaggio delle fosse nasali mediante acqua termale micronizzata in particelle di micron alla temperatura di 36 C. L acqua viene incanalata alternativamente nelle due fosse nasali mediante specifico adattatore. La durata di ogni seduta giornaliera è di 10 minuti, la quantità è pari a circa 300 cc di acqua termale. Le sedute durano due settimane e normalmente la DNM rappresenta la prima terapia che viene effettuata ogni giorno a precedere gli altri tipi di terapie inalatorie.

47 Cateterismo tubarico Si pratica inserendo un catetere specifico di materiale plastico, detto di Itard, attraverso la fossa nasale orientandone l estremità interna verso l ostio faringeo della tuba di Eustachio. Il gas termale ottenuto con le stesse modalità dell Humage può essere così convogliato sotto pressione (circa 1-1,5 atmosfere) nella tuba sino a raggiungere la cavità timpanica. Le applicazioni eseguite, da personale medico specialista dedicato, per ciascun lato una volta al giorno hanno la durata di alcuni minuti e richiedono un grado di collaborazione non compatibile in genere con l età pediatrica

48 Politzer crenoterapico Nei soggetti che per malformazioni nasali (deviazioni settali fortemente stenosanti e/o marcata ipertrofia dei turbinati) o per mancata compliance (età infantile, ritardi cognitivi) non possono essere sottoposti a cateterismo tubarico, è possibile ricorrere alla metodica del Politzer crenoterapico. In questo caso si introduce il gas termale non attraverso il catetere di Itard, ma mediante una oliva nasale che chiude ermeticamente la narice omolaterale alla tuba da trattare. L insufflazione di gas termale viene effettuata mentre la narice controlaterale viene tenuta chiusa ed il soggetto compie ripetute manovre ( es. deglutizione) volte a sollevare il velo palatino, così da impedire la fuga di aria attraverso l orofaringe, facilitando nello stesso tempo l apertura dell orifizio di sbocco della tuba stessa. La manovra viene ripetuta più volte per ciascun lato una volta al giorno per due settimane.

49 CONTROINDICAZIONI DELLE CURE TERMALI Affezioni acute a carico delle vie respiratorie Riacutizzazioni di patologie croniche Tubercolosi in fase essudativa Neoplasie maligne delle vie respiratorie Insufficienza respiratoria acuta Grave insufficienza respiratoria cronica Broncorrea acquosa Atopia grave (acque solfuree) Asma bronchiale (acque solfuree) Perforazioni del timpano (insufflazioni) Otite cronica colesteatomatosa (insufflazioni)

50 Da quanto esposto finora, appare pertanto evidente il ruolo di assoluto rilievo che le cure termali possono svolgere, nella gestione delle patologie delle vie aeree nello sportivo, sia agonista che amatoriale. CONCLUSIONI

51 La crenoterapia inalatoria rappresenta infatti un efficace implementazione della terapia farmacologica classica in tutte le patologie infiammatorie delle via aeree superiori ed inferiori a cui sono soggetti gli sportivi. CONCLUSIONI

52 E infatti in grado di intervenire in momenti diversi, sia andando ad agire in senso preventivo, sia ripristinando attraverso meccanismi multipli il corretto funzionamento dell apparato respiratorio, condizione evidentemente indispensabile per raggiungere e mantenere una performance sportiva ottimale. CONCLUSIONI

53 Grazie per l attenzione

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