SCHEDA INFORMATIVA SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI

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1 SCHEDA INFORMATIVA SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI Ai sensi del D.lg. 17 Agosto 1999, n. 334 e s.m.i. Allegato V REVISIONI REV. N DATA MOTIVAZIONE REDIGE RSSP APPROVA DIR. ARCHIVIO STORICO 0 07/03/2007 AGGIORNAMENTO 1

2 SCHEDA DI INFORMAZIONI SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI Sezione 1 NOME DELLA SOCIETA NATALIZIA PETROLI SRL STABILIMENTO/DEPOSITO DI: FIUMICINO Via Portuense, Fiumicino (RM) PORTAVOCE DELLA SOCIETA (se diverso dal Responsabile) LA SOCIETA HA PRESENTATO LA NOTIFICA PRESCRITTA DALL ARTICOLO 6 DEL D.LG. 334/99 E S.M.I. SI LA SOCIETA HA PRESENTATO IL RAPPORTO DI SICUREZZA PRESCRITTO DALL ARTICOLO 8 DEL D.LG. 334/99 E S.M.I. NO RESPONSABILE DELLO STABILIMENTO Sig. GIANCARLO NATALIZIA Qualifica: Presidente del Consiglio di Amministrazione 2

3 Sezione 2 Indicazioni e recapiti amministrativi, enti, istituti, uffici o altri pubblici, a livello nazionale o locale, a cui è comunicata l assoggettabilità alla presente normativa, o a cui è possibile chiedere informazioni in merito da redigere a cura del gestore. Ente Indirizzo Telefono Ministero dell Ambiente Via Cristoforo Colombo, ROMA Regione Lazio Provincia di Roma Via R. Raimondi Garibaldi, 7 Servizio Prevenzione del Rischio Industriale Via IV Novembre, 119/A Palazzo Valentini ROMA Comune di Fiumicino Via Portuense, Fiumicino (ROMA) Prefettura di Roma Via IV Novembre, ROMA Comitato Tecnico Regionale Via del Ciclismo, ROMA Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Roma A.S.L. Via Genova 3/A ROMA Ufficio S.Pre.S.A.L. Via Lungomare Toscanelli, Roma (RM) ARPA Lazio Sezione Provinciale di Roma Via Saredo, Roma

4 Riportare le autorizzazioni e le certificazioni adottato in campo ambientale dal Deposito Elenco delle Certificazioni del Deposito in campo Ambientale, Sicurezza e Qualità Norma Ente di Certificazione Descrizione Data prima emissione Data di emissione attuale Elenco delle principali Autorizzazioni dello Stabilimento in Campo Ambientale. Settore Normativo Rischio di Incendio e di Incidenti Rilevanti Atti Autorizzativi collegati C.P.I. del 15/09/2005, con scadenza 06 Giugno Certificato di Prevenzione Incendi avente come attività principale quella individuata al n. 16 del D.M. 16/02/1982 (Depositi e/o rivendite di liquidi infiammabili e/o combustibili per uso commerciale. Oli Minerali Licenza fiscale UTF RMO00380S, per l esercizio di Deposito commerciale - oli minerali comma 1; rilasciata dalla Agenzie delle Dogane Ufficio tecnico di Finanza di Roma il 04 Ottobre

5 Sezione 3 Descrizione della/delle attività svolta/svolte nello stabilimento/deposito - Specificare l eventuale suddivisione in impianti/depositi - Descrizione del territorio circostante (ricettori sensibili quali: scuole; ospedali; uffici pubblici; luoghi di ritrovo; ecc altri impianti industriali presenti, ecc.) nel raggio di 5 Km. - Riportare una cartografia, in formato A3, secondo una adeguata scale, che metta in rilevo i confini dello stabilimento e delle principali aree produttive, logistiche e amministrative. DESCRIZIONE DEL SITO E DELLE ATTIVITA LOCALIZZAZIONE DELL AZIENDA Il deposito della Natalizia Petroli S.r.l. è situato a Fiumicino in Via Portuense Nell area circostante il deposito si rilevano verso: nord e ad una distanza di circa 230 m l Aeroporto Internazionale Leonardo Da Vinci, verso ovest e ad una distanza di 320 m la Stazione Ferroviaria (dismessa), verso sud-ovest la locale stazione della Polizia di Stato ad una distanza di poco superiore ai 50 m. Inoltre sono presenti edifici commerciali ed abitazioni senza soluzioni di continuità, e a circa 300 m in direzione sud un canale navigabile con sbocco diretto al mare. L impianto risulta, di fatto, posto nelle immediate vicinanze del centro cittadino. ATTIVITA Descrizione dell attività, ciclo produttivo e schema del processo lavorativo. L attività che viene svolta dalla Natalizia Petroli S.r.l. consiste nella ricezione, stoccaggio e trasporto di: - gasolio, Nello specifico le attività sono le seguenti: Ricezione La ricezione dei prodotti avviene normalmente attraverso autocisterne, provenienti dalle aziende fornitrici e di proprietà dell organizzazione. Le operazioni di scarico nei serbatoi avvengono nella parte distale del piazzale di ingresso, presso il Darco pompe. Stoccaggio Lo stoccaggio dei prodotti avviene in serbatoi atmosferici cilindrici verticali, o serbatoi interrati. In particolare all interno del deposito sono presenti: - N 11 serbatoi interrati per lo stoccaggio di combustibili (gasolio) della capacità di 100 MC ognuno; - N 3 serbatoi aerei del tipo a tetto fisso, rispettivamente di 285 MC per lo stoccaggio di acqua; 288 Mc per lo stoccaggio di olio combustibile e 1082 MC per lo stoccaggio di gasolio; - N 2 serbatoi aerei del tipo a tetto galleggiante, rispettivamente di 812 MC e 2000 MC per lo stoccaggio di combustibili (gasolio); Spedizione I prodotti vengono prelevati dai relativi serbatoi con l ausilio di pompe e quindi caricati sui tipici mezzi di trasporto stradale (autocisterne). Tale operazione viene svolta nella Baia di Carico presente nel piazzale per mezzo di quattro picchi di carico che consentono il carico delle autocisterne dall alto. 5

6 Gestione amministrativa, contabile e commerciale Parallelamente alle operazioni di ricezione/stoccaggio/trasporto vengono svolte le funzioni amministrative, contabili e le attività commerciali, tali fasi si svolgono internamente agli uffici deputati. Gli addetti utilizzano postazioni munite di videoterminale ed attrezzature similari (fotocopiatrici, stampante ecc..). Attività in esterno L attività della Natalizia Petroli, prevede la presenza di parte dei suoi dipendenti (soprattutto gli autisti) presso i siti dei clienti/fornitori. Sia per il rifornimento/carico di materiale, sia per la distribuzione/scarico dello stesso. E pertanto prevista una frequente attività all esterno dell unità produttiva sita in Fiumicino. I clienti a cui l impresa Natalizia Petroli s.r.l. fornisce i prodotti petroliferi possono essere di vario genere. In particolare si identificano, condomini per il gasolio da riscaldamento, privati, industrie, ecc.. In tal caso in funzione ai rischi correlati all attività del cliente gli addetti della Natalizia Petroli S.r.l devono essere perfettamente informati e formati circa le procedure di lavoro a cui si devono attenere per affrontare le problematiche sopraggiunte nel caso specifico di tal cliente. E inteso che tali clienti sono raggiunti dagli operatori mediante un automezzo con serbatoio. Gli addetti possono inoltre accedere ad ambienti di lavoro quali stabilimenti di raffineria dove avvengono le operazioni di carico delle autobotti a cura del personale della raffineria. Tali luoghi sono da intendersi sottoposti a procedure di lavoro in sicurezza dettate per le regole generali dalla Natalizia Petroli S.r.l. ma per tutte le specifiche dalle procedure dell azienda e/o stabilimento/raffineria a cui si sta chiedendo il rifornimento. DESCRIZIONE DEL TERRITORIO CIRCOSTANTE NEL RAGGIO DI 5 Km Il deposito è localizzato in area prevalentemente urbanistica con insediamenti abitativi e commerciali Nel raggio di 5 Km sono presenti i seguenti insediamenti e/o ricettori sensibili principali: A nord Deposito di olii lubrificanti (proprietario Nardi, piccolo stoccaggio in fusti d acciaio da 200 lt con coperchio non amovibile) Aeroporto Internazionale Leonardo Da Vinci A sud Via Portuense Canale di Traiano Deposito Max Oil (deposito liquidi infiammabili) Abitazioni civili A Est Via Coccia di Morto Deposito Seram (deposito liquidi infiammabili) Autostrada Roma Fiumicino Abitazioni civili 6

7 A Ovest Caserma della Polizia di Stato Residuo lotto di terreno libero Caserma della Capitaneria di Porto Caserma della Guardia di Finanza Deposito costiero della Raffineria di Roma S.p.A. Tra le principali aziende comprese nel raggio di 5 Km meritano particolare attenzione quelle rientranti nel campo di applicazione del D.lg. 334/99 e s.m.i. Le notizie che seguono sono desunte da Inventario Nazionale degli Stabilimenti suscettibili di causare Incidenti Rilevanti redatto dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio in collaborazione con APAT, servizio Rischio Industriale, aggiornamento di Ottobre 2006: Articolo 6 del D.lg 334/99 e s.m.i. MAX OIL S.p.A. Fiumicino Deposito di oli minerali RAFFINERIA DI ROMA S.p.A. Fiumicino Deposito di oli minerali Articolo 8 del D.lg 334/99 e s.m.i. SERAM S.p.A. Fiumicino Deposito di oli minerali. SI RIPORTA IN ALLEGATO 2 AL PRESENTE DOCUMENTO LA CARTOGRAFIA IN FORMATO A3 DELLO STABILIMENTO 7

8 Sezione 4 Sostanze e preparati pericolosi al D.lg. 334/99 e s.m.i. A) Sostanze pericolose di cui all Allegato I, parte 1: Numero CAS o altro identificativo Nome comune o generico Classificazione di pericolo Principali caratteristiche di pericolosità Max Quantità presente o che può essere presente (t) Note N CAS Gasolio R 40 R 51/53 Pericoloso per l ambiente 4095,08 Liquido Dalle tabelle in esame si evince che il Deposito rientra nel campo di applicazione degli articoli 6 e 7 per il superamento del limite fissato nell allegato I, colonna 2, parte 1. Il deposito non rientra nel campo di applicazione dell articolo 8, in quanto applicando il metodo della sommatoria dei rapporti, previsto al punto 4 delle note all allegato 1, parte 2 del D.lg. 334/99, così come modificato dal D.lg. 238/05, non si riscontra il superamento del valore 1. Si riporta di seguito l applicazione del suddetto metodo per ciascuna categoria di pericolosità, prevista dal decreto, applicabile al Deposito. Pericolo associato all ecotossicità per la presenza del gasolio: (4095,08/25000) = 0,16 inferiore a 1. 8

9 Sezione 5 Natura del rischio di incidenti rilevanti Informazioni generali Incidente* Sostanza coinvolta Possibile rilascio accidentale di sostanza classificata pericolosa per l ambiente. Gasolio (*) Incendio, esplosione, rilascio di sostanze pericolose 9

10 Sezione 6 Tipo di effetto per la popolazione e per l ambiente Effetto sull ambiente Nel caso di un ipotetico rilascio di sostanze pericolose, in base alle condizioni ambientali di contorno al deposito ed allo stato fisico della sostanza (liquido), si può determinare un incidente che abbia la seguente tipologia di effetto: Intossicazione e/o contaminazione dell ambiente dovuto al pericolo di bioaccumulazione che presentano alcuni componenti del prodotto stesso. Effetto sulla popolazione. Sono ipotizzabili effetti dannosi sulla salute umana, tipo irritazioni, arrossamenti e dermatiti, solo dopo ripetuto e prolungato contatto con la pelle. Vista la bassa tensione di vapore che, anche a temperatura ambiente, non è sufficiente a produrre una significativa concentrazione di vapori, non sono ipotizzabili incidenti che abbiano la seguente tipologia di effetto: 1. danni da irraggiamento termico conseguente ad un incendio 2. danni da incendio di nubi di vapori infiammabili. Misure di prevenzione e protezione adottate Il deposito ha adottato i seguenti sistemi di prevenzione: 1. Rete antincendio estesa a tutta l area dello Stabilimento in grado di funzionare in ogni condizione, con punti di prelievo schiumogeno distribuiti lungo l intera rete; 2. I serbatoi aerei sono dotati di bacini di contenimento e sistema di misurazione visiva in tempo reale; 3. I serbatoi di stoccaggio interrati sono dotati di pozzetti e sfiato, indicante il riempimento massimo; 4. Addestramento periodico con esercitazione degli operatori; 5. Formazione del personale neo assunto sui rischi specifici della attività; 6. Manutenzione ed ispezioni periodiche preventive dei serbatoi e dei sistemi antincendio; 7. Sorveglianza del funzionamento degli impianti con personale altamente specializzato; 8. Adozione ed applicazione di norme e istruzioni operative di esercizio 9. Il deposito risulta provvisto di un sistema di raccolta e trattamento per la depurazione delle acque di prima pioggia e delle soluzioni accidentalmente versate; 10. Il deposito è provvisto di un sistema di protezione contro le scariche elettriche durante le fasi di carico e scarico, nonché di un impianto di protezione contro le scariche atmosferiche; 11. Adozione del piano di emergenza interno che prevede l intervento degli operatori dell impianto per far fronte a qualsiasi potenziale evento accidentale in modo da ridurne l impatto; 12. Sistema di Gestione della Sicurezza conforme alla Norma UNI e a quanto previsto dal D.M. 09/08/

11 Sezione 7 Le informazioni devono fare esplicito riferimento ai Piani di emergenza interni di cui all articolo 11 e ai Piani di emergenza esterni di cui all articolo 20 del presente decreto. Qualora i Piani di emergenza esterni non siano stati predisposti, il gestore dovrà riportare le informazioni desunte dal Rapporto di sicurezza ovvero dalla pianificazione di emergenza di cui all allegato III, lettera c), punto v) Il PEE è stato redatto dall Autorità competente? Si No Mezzi si segnalazione di incidenti Le modalità di segnalazione interna e/o esterna di un incidente sono disciplinate dal Piano di Emergenza Interno (PEI). Questo prevede che lo stato di Emergenza Interna venga segnalato, all interno del Deposito, a mezzo sirena. Lo stesso piano prevede tempi e modalità dell eventuale segnalazione alle Autorità Competenti. Gli eventi incidentali che possono provocare effetti all esterno, vengono sempre segnalati alle Autorità Competenti preposte mediante comunicazione telefonica. Comportamento da seguire Il personale interno, le ditte ed i visitatori presenti presso il deposito di Natalizia Petroli srl di Fiumicino, in caso di incidente o di emergenza in generale, adottano i comportamenti previsti dal Piano di Emergenza Interno, riassunti nel documento Stralcio del piano di emergenza affisso in tutti i locali del deposito e consegnato ai visitatori ed alle Ditte Esterne operanti presso l insediamento. Alle ditte esterne viene anche consegnata copia dell intero PEI. Per gli altri soggetti potenzialmente coinvolti, esterni all Azienda, a titolo puramente esemplificativo, si ritiene utile riportare quanto in merito viene previsto nel documento L informazione preventiva alla popolazione sul rischio industriale Linea guida predisposto dal Dipartimento della Protezione civile. In particolare sono previsti i seguenti comportamenti: Rifugiarsi al sicuro; Evitare l uso di ascensori Non occupare l area limitrofa al deposito (anche in caso di familiari coinvolti) Lasciare libere le vie di comunicazione e gli accessi al deposito Chiudere le finestre e le porte esterne Mantenersi sintonizzati mediante radio o TV sulle stazioni emittenti indicate dall autorità competente ovvero prestare attenzione ai messaggi mediante rete telefonica o altoparlanti Non usare il telefono Fermare i sistemi di ventilazione o condizionamento siano essi centralizzati o locali Spegnere gli apparecchi di riscaldamento a fiamme libere Non andare a prendere i bambini a scuola, sono protetti e a loro pensano gli insegnanti Seguire le istruzioni impartite dalle Autorità competenti facendo fede ai canali di comunicazione da quelle ritenuti più adeguati alla situazione. Mezzi di comunicazione previsti La comunicazione ai Lavoratori, alle autorità ed alla Popolazione, del verificarsi di un incidente, o più generale di uno stato di emergenza, può essere effettuata secondo le modalità previste dal Piano di Emergenza Interno, con uno o più dei seguenti mezzi: Telefono Sirena 11

12 Presidi di pronto soccorso V.V.F. Comando Provinciale di Roma Tel: 115 Guardia Medica Tel: 118 Ospedale G.B. Grassi Lido di Ostia Tel: Pronto soccorso di Fiumicino Tel: Comune di Fiumicino Tel: Polizia Municipale centro operativo Tel: Carabinieri di Fiumicino Tel: Polizia di stato Tel: Capitaneria di porto Tel: Guardia Costiera Tel: Centro antiveleni Policlinico Tel:

13 Informazioni per le autorità competenti sulle sostanze elencate nella Sezione 4 Le informazioni che seguono sono generalmente desunte dalle schede di Sicurezza a 16 punti nell ultima edizione, disponibile presso il deposito alla data di compilazione del presente documento. Sezione 8/1 Allegato I, parte 1 del D.lg. 334/99 e s.m.i. Sostanza: Gasolio Codice aziendale: Utilizzazione materia prima intermedio prodotto finito Identificazione solvente catalizzatore altro Nome chimico: Gasoli non altrimenti specificati Nomi commerciali: Gasolio Nomenclatura Chemical Abstracts: Fuels, Diesel Numero di Registro CAS: Formula bruta: Miscela complessa di idrocarburi aventi atomi di carbonio prevalentemente C 9 C 20 Peso molecolare: N.A. Formula di struttura: N.A. Caratteristiche chimico fisiche Stato fisico: Liquido Colore: > 5 (metodo ASTM D1500) Odore: caratteristico Solubilità in acqua: nulla Solubilità nei principali solventi organici: Totale Densità: kg/dmc Peso specifico dei vapori, relativo all aria: N.D. Punto di fusione: N.D. Punto di ebollizione: C Punto di infiammabilità in aria: > 55 C Limite inferiore e superiore di infiammabilità in aria (% in volume): inf. 0.6 % - sup. 6.5 % Temperatura di autoaccensione: C Tensione di vapore: 0.4 kpa (a 37 C) Reazioni pericolose: Stabile. Non avvengono reazioni pericolose. Evitare il contatto con agenti ossidati forti Classificazione ed etichettatura Di legge provvisoria Non richiesta Simbolo di pericolo Xn N Indicazione di pericolo: Nocivo - Pericoloso per l ambiente 13

14 Frasi di Rischio R40 Possibilità di effetti cancerogeni prove insufficienti R 51/53 Tossico per gli organismi acquatici. Può provocare a lungo termine effetti negativi nell ambiente acquatico. R65 Può provocare danni ai polmoni se ingerito Consigli di prudenza S61 Non disperdere nell ambiente Vie di penetrazione S62 Non provocare il vomito; consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o l etichetta Informazioni tossicologiche Ingestione Inalazione Contatto Rischio legato all aspirazione del liquido nei polmoni a seguito di ingestione o vomito Tossicità acuta: DL 50 via orale (4 ore): CL 50 per inalazione (4 ore): DL 50 via cutanea (4 ore): CL 50 su uomo (30 minuti): I.D.L.H.: Tossicità cronica: > 2000 mg/kg > 5 mg/l > 2000 mg/kg N.D. N.D. Non riscontrata Potere corrosivo: Possibili irritazioni e dermatiti Cute Occhio Vie respiratorie Potere irritante: Potere sensibilizzante: Cancerogenesi: Mutagenesi: Teratogenesi: Biodegradabilità: Cancerogeno di III classe (prove insufficienti) Informazioni ecotossicologiche Aria Acqua Suolo Dispersione: galleggia facilmente disperso Persistenza: Bioaccumulo/ bioconcentrazione non solubile 14

15 Sezione 9 Informazioni per le autorità competenti sugli scenari incidentali con impatto all esterno dello stabilimento (fare riferimento alle zone individuate nel Piano di Emergenza Esterno. Quando il PEE non è stato predisposto o non è previsto dalla normativa vigente, il gestore fa riferimento al RdS o all analisi dei rischi) Indicare le coordinate del baricentro dello stabilimento in formato UTM : X: Y: Fuso: 33 Geografiche: Latitudine: Nord Longitudine: Est Evento Iniziale Condizioni Modello sorgente Incendio Incendio da recipiente (Tank fire) In fase liquida Si Incendio da pozza (Pool fire) Localizzato in aria In fase gas/vapore ad Getto di fuoco (Jet fire) No alta velocità Incendio di nube (flash fire) In fase gas/vapore Sfera di fuoco (Fireball) Esplosione Reazione sfuggente (run-away reaction) Si Confinata Miscela gas/vapori infiammabili Polveri infiammabili No Non confinata Miscela gas/vapori infiammabili (U.V.C.E.) Transizione rapida di fase Esplosione fisica Rilascio Dispersioni liquido/liquido (fluidi solubili) Si Emulsioni liquido/liquido (fluidi insolubili) In fase liquida In acqua Sul suolo Evaporazione da liquido (fluidi insolubili) I zona (m) II zona (m) III zona (m) Dispersione da liquido (fluidi insolubili) Dispersione No Evaporazione da pozza In fase gas/vapore Ad alta o bassa Dispersione per turbolenza (densità della nube velocità di rilascio inf. a quella dell aria) Dispersione per gravità (densità della nube superiore a quella dell aria) Non avendo effetti acuti sull uomo non vengono valutate le distanze di danno relative alle zona I, II e III. Per le distanze relativa all estensione del danno sull ambiente acquatico si fa riferimento alla valutazione del rischio di Incidenti Rilevanti disponibile in Aziende. 15

16 Note alla sezione 9 Le coordinate Geografiche sono riferite al meridiano di Greenwich e sono state valutate su mappa. Quelle in formato UTM sono state calcolate a partire da quelle Geografiche, utilizzando il programma di conversione CartLab1 (disponibile sul sito 16

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