SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI. Sezione 1
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- Gennaro Di Pietro
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1 SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI Sezione 1 Nome della Società Dollmar Prodotti chimici industriali S.p.A. (ragione sociale) Stabilimento/deposito di SETTALA MI (comune) (provincia) Via Buozzi, 2 (indirizzo) Portavoce della Società (se diverso dal Responsabile) (nome) (cognome) 02/ / (telefono) (fax) La Società ha presentato la notifica prescritta dall art. 6 del D.Lgs. La Società ha presentato il Rapporto di Sicurezza prescritto dall art. 8 del D.Lgs. Responsabile dello stabilimento Enrico Zoia (nome) (cognome) Responsabile di produzione (qualifica)
2 Sezione 2 INDICAZIONI E RECAPITI DI AMMINISTRAZIONI, ENTI, ISTITUTI, UFFICI O ALTRI PUBBLICI, A LIVELLO NAZIONALE E LOCALE A CUI SI È COMUNICATA L ASSOGGETTABILITÀ ALLA PRESENTE NORMATIVA, O A CUI È POSSIBILE RICHIEDERE INFORMAZIONI IN MERITO DA REDIGERE A CURA DEL GESTORE. REGIONE LOMBARDIA GIUNTA REGIONALE DIREZIONE GENERALE POLIZIA LOCALE, PREVENZIONE E PROTEZIONE CIVILE UNITÀ ORGANIZZATIVA SISTEMA INTEGRATO DI SICUREZZA STRUTTURA PREVENZIONE RISCHI TECNOLOGICI VIA ROSELLINI, MILANO PROVINCIA DI MILANO SETTORE ECOLOGIA CORSO DI PORTA VITTORIA, MILANO COMUNE DI SETTALA UFFICIO ECOLOGIA VIA VERDI, 8/C SETTALA (MI) PREFETTURA DI MILANO CORSO MONFORTE, MILANO COMITATO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI, CVR REGIONE LOMBARDIA C/O UNITÀ ORGANIZZATIVA SISTEMA INTEGRATO DI SICUREZZA STRUTTURA PREVENZIONE RISCHI TECNOLOGICI VIA ROSELLINI, MILANO COMANDO PROVINCIALE DEI VIGILI DEL FUOCO VIA MESSINA, MILANO L azienda ha ottenuto le autorizzazioni per le emissioni in atmosfera e gli scarichi idrici previsti dalle rispettive normative. La Dollmar aderisce inoltre al programma Responsible Care dell industria chimica.
3 Sezione 3 Descrizione della/delle attività svolta/svolte nello stabilimento/deposito L attività è prevalentemente volta al confezionamento di solventi puri e di miscele di diluenti, preparate in un altro sito; si associano inoltre la produzione di vernici (trasparenti e pigmentate), la produzione di svernicianti, la produzione di detergenti in fase acquosa. Di seguito si sintetizzano le produzioni svolte. Produzioni t / a Confezionamento diluenti Confezionamento solventi puri Altri confezionamenti (adipato ottile, olio di soia, ecc.) 300 Vernici trasparenti 600 Vernici pigmentate 160 Svernicianti 100 Solventi Olio di soia epossidato 175 Oltre ai prodotti che vengono riconfezionati (solventi puri e diluenti), indicati nella precedente tabella, per la produzione di vernici, svernicianti e detergenti in fase acquosa vengono utilizzate le seguenti materie prime. Materie prime t / a Resine viniliche solide 150 Soda caustica 32 Potassa caustica 27 Acido fosforico 20 Additivi, (tensioattivi, sali inorganici, ecc.) 10 Nell insediamento di Caleppio di Settala non sono previsti serbatoi di stoccaggio né strutture impiantistiche nelle quali preparare miscele di solventi.
4 Sezione 3 Stoccaggio e preparazione miscele vengono eseguite da una società consociata, che consegna i prodotti finiti per le sole operazioni di confezionamento. Sono presenti n. 5 serbatoi di transito, che costituiscono un polmone per lo scarico delle autocisterne, con potenzialità complessiva di 30 m 3. Le operazioni di trasferimento delle materie prime liquide (solventi e diluenti) da autocisterna a serbatoi di transito sono eseguite in ciclo chiuso. L Azienda occupa una superficie totale di circa 6700 mq e dà lavoro a 54 dipendenti. Nella storia dell insediamento non si è verificato alcun incidente rilevante connesso al deposito o all utilizzo delle sostanze pericolose. Le misure di prevenzione e sicurezza adottate sono dettagliatamente specificate nella sezione 6. Lo stabilimento è situato in un area industriale. Nel raggio di 2 km sono presenti i seguenti ricettori sensibili: - Scuola Materna Ettore di Caleppio di Settala - Scuola Media di Settala Via Giuseppe Verdi - Scuola Elementare di Settala Via Trento - Scuola Materna di Settala Via Trieste - Scuola Elementare di Caleppio di Settala - Scuola Materna di Mombretto Via I Maggio.
5 Sezione 4 Sostanze e preparati suscettibili di causare un eventuale incidente rilevante Le quantità totali delle sostanze pericolose presenti nell impianto, suddivise per categoria di pericolosità, ed i corrispondenti limiti di soglia sono riportati nella tabella seguente. CATEGORIA QUANTITÀ LIMITI DI SOGLIA D. L.vo 334/99 Artt. 6-7 Art. 8 MOLTO TOSSICI 3,49 t 5 t 20 t TOSSICI 1,74 t 50 t 200 t TOSSICI + MOLTO TOSSICI (SOMMA PESATA RISPETTO AI LIMITI ART. 8) 0,183 1 TOSSICI + MOLTO TOSSICI (SOMMA PESATA RISPETTO AI LIMITI ARTT. 6-7) 0,733 1 PERICOLOSI PER L AMBIENTE (R50) 31,71 t 100 t 200 t PERICOLOSI PER L AMBIENTE (R51/53) 236,04 t 200 t 500 t PERICOLOSI PER L AMBIENTE (SOMMA PESATA RISPETTO AI LIMITI ART. 8) 0,631 1 PERICOLOSI PER L AMBIENTE (SOMMA PESATA RISPETTO AI LIMITI ARTT. 6-7) 1,497 1 INFIAMMABILI + FACILMENTE INFIAMMABILI 780,84 t 5000 t t COMBURENTI 0,545 t 50 t 200 t INFIAMMABILI + FACILMENTE INFIAMMABILI + COMBURENTI (SOMMA PESATA RISPETTO AI LIMITI ART. 8) 0,018 1 INFIAMMABILI + FACILMENTE INFIAMMABILI + COMBURENTI + (SOMMA PESATA RISPETTO AI LIMITI ARTT. 6-7) 0,167 1
6 Sezione 4 Sostanze e preparati suscettibili di causare un eventuale incidente rilevante In stabilimento sono presenti un elevato numero di sostanze e preparati pericolosi, tutti con caratteristiche comunque riconducibili alle tipologie elencate nella tabella precedente. Alle materie prime bisogna infatti aggiungere i prodotti finiti, che, pur con caratteristiche abbastanza simili all interno della stessa tipologia, sono in numero rilevante. Di seguito si riportano indicativamente i dati relativi al solvente coinvolto nella principale ipotesi di incidente analizzata. Numero CAS o altro indice identificativo della sostanza/ preparato Nome comune o generico Classificazione di pericolo Principali caratteristiche di pericolosità Max quantità presente (t) CAS Acetato di etile R11 R36 R66 R67 - Facilmente infiammabile - Irritante per gli occhi - L'esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolature della pelle - L'inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini Ca. 28
7 Sezione 5 Natura dei rischi di incidenti rilevanti Informazioni generali Incidente Sostanza coinvolta Sversamento di solvente (indicativamente acetato di etile) ed incendio della pozza Acetato di etile
8 Sezione 6 Tipo di effetti per la popolazione e per l ambiente I rischi teorici legati alle sostanze coinvolte negli incidenti ipotizzabili sono i seguenti: Rischi per la salute Rischi per l ambiente L acetato di etile e gli altri solventi presenti in stabilimento hanno prevalentemente un modesto livello di tossicità. Possono tuttavia provocare per inalazione tosse, vertigini, sonnolenza, mal di testa, nausea, mal di gola, stato d'incoscienza, debolezza. In caso di contatto con la cute o con gli occhi si può avere arrossamento e dolore. Diversi prodotti (principalmente quelli contenenti esano) sono classificati come pericolosi per l ambiente. Sono cioè tossici o altamente tossici per gli organismi acquatici e possono provocare danni a lungo termine nell ambiente acquatico. L Analisi di sicurezza ha evidenziato che gli eventi incidentali che potenzialmente si possono configurare come rilevanti sono quelli conseguenti a uno sversamento durante la fase di travaso dei prodotti. I solventi infiammabili possono essere poi anche coinvolti in un incendio. Dall analisi delle possibili concatenazioni di eventi che possono condurre agli incidenti, è risultato che la probabilità di accadimento degli stessi è piuttosto ridotta. Per definire l area di impatto in caso di incendio (in base all irraggiamento) i criteri di riferimento sono i seguenti. La ZONA DI ATTENZIONE, caratterizzata dal possibile verificarsi di danni, generalmente non gravi, in soggetti particolarmente vulnerabili o comunque da reazioni fisiologiche che possono determinare situazioni di turbamento, può coincidere con la zona corrispondente a lesioni reversibili secondo il D.M. 09/05/01 (irraggiamento > 3 kw/m 2 ). La ZONA DI DANNO, caratterizzata da possibili danni, anche gravi ed irreversibili, per persone mediamente sane che non intraprendano le corrette misure di autoprotezione e da possibili danni anche letali per persone maggiormente vulnerabili (neonati, bambini, malati, anziani, ecc.), coincide con la zona di PERICOLO PER BREVI ESPOSIZIONI (irraggiamento > 5 kw/m 2, tollerabile dal personale non dotato di protezioni specifiche per brevissime esposizioni). La ZONA DI SICURO IMPATTO, caratterizzata da effetti sanitari comportanti una elevata probabilità di letalità anche per le persone mediamente sane, coincide all incirca con la zona nella quale si possono avere DANNI A STRUMENTAZIONE, MATERIALI PLASTICI, LEGNO (irraggiamento > 12,5 kw/m 2 ).
9 Sezione 6 Tipo di effetti per la popolazione e per l ambiente Dai calcoli eseguiti, la ZONA DI SICURO IMPATTO ha raggio 6 m, la ZONA DI DANNO ha raggio 15 m e la ZONA DI ATTENZIONE 20 m. La simulazione è stata eseguita anche per il caso di incendio da nube (flash fire), ma ha dato distanze di danno inferiori. Pertanto si può affermare che le eventuali conseguenze di questo incidente restano confinate all interno dello stabilimento. La presenza di un sistema di drenaggio e raccolta di eventuali sversamenti, e in particolare una vasca di emergenza di dimensioni sufficienti (volume 57 m 3 ), consente inoltre di escludere in caso di incidente contaminazioni della rete fognaria o di corsi d acqua superficiali. Misure di prevenzione e sicurezza adottate Le precauzioni per prevenire incidenti, oltre a quelle impiantistiche e di progettazione degli impianti e depositi (realizzati nel rispetto delle leggi e norme vigenti) sono di tipo operativo: - limitato accatastamento dei contenitori nelle rispettive aree di stoccaggio; - assidua sorveglianza da parte del personale; - procedure operative di movimentazione; - buona ventilazione dei locali di deposito. La sorveglianza da parte del personale addetto, la manutenzione di routine e quella programmata, il controllo e l'ispezione delle tubazioni e degli apparecchi sono a cura di personale specializzato. Per il personale vengono tenuti periodicamente corsi di addestramento e formazione, con particolare attenzione alla sicurezza, anche con la partecipazione di consulenti specialisti esterni. Tutto il personale destinato ad operare in reparto, prima di essere inserito nella mansione, è affiancato ad un operatore esperto per un adeguato periodo di tempo ed è istruito su tutti gli aspetti inerenti la sicurezza. In caso di sversamenti massicci di sostanze e/o preparati pericolosi, attraverso sistemi di contenimento, è possibile il recupero e/o la neutralizzazione e/o l assorbimento dello sversato. Tutti i fusti e i contenitori utilizzati per lo stoccaggio e il trasporto delle sostanze pericolose sono resistenti agli urti e dotati di chiusura a tenuta. Per la protezione contro gli incendi l'attività produttiva è dotata di: rete antincendio; estintori portatili. I dispositivi antincendio sono verificati semestralmente da personale appositamente incaricato ed il loro controllo è attestato dalle vidimazioni (firma o foratura) apposti sul cartellino di corredo. Nelle zone antistanti gli estintori non vengono accumulati materiali che ne ostacolino la visibilità e l'accesso.
10 Sezione 7 Il PEE (Piano di Emergenza Esterno) è stato redatto dall Autorità competente? Sì No Mezzi di segnalazione di incidenti Sirena e allertamento telefonico delle autorità competenti. Comportamento da seguire È prevedibile che gli effetti incidentali siano sostanzialmente limitati all interno del perimetro dello stabilimento; in tal caso, il personale è adeguatamente formato sui comportamenti da seguire. In ogni caso, qualora si manifestassero situazioni tali da provocare effetti pericolosi al di fuori dello stabilimento, la popolazione dovrà seguire le istruzioni delle Autorità preposte alla gestione dell emergenza. Mezzi di comunicazione previsti Le Autorità preposte, sulla base delle informazioni già disponibili in questa scheda e delle informazioni ricevute dall azienda nel corso dell emergenza, provvederanno, se necessario, ad informare la popolazione, utilizzando i mezzi che riterranno più opportuni, ad esempio: - Emittenti radio/tv locali. - Altoparlanti fissi o montati su automezzi. Presidi di pronto soccorso In caso di incidente, in rapporto alla gravità saranno immediatamente allertati: - VV.F. e prefettura per le attivazioni di competenza. - Servizio di emergenza sanitaria. - Carabinieri e Polizia. - ASL. - Vigili urbani.
11 INFORMAZIONI PER LE AUTORITÀ COMPETENTI SULLE SOSTANZE ELENCATE NELLA SEZIONE 4 Sezione 8 Sostanza Utilizzazione: Acetato di etile materia prima solvente Codice aziendale: intermedio catalizzatore prodotto finito altro Nome chimico: Nomi commerciali: Nomenclatura Chemical Abstracts: Numero di registro CAS: Formula bruta: Peso molecolare: Formula di struttura: Identificazione Acetato di etile Acetato etile puro, X25, X185, X860 Ethyl Acetate C 4 H 8 O 2 88,11 g/mol CH 3 COOC 2 H 5 Caratteristiche chimico-fisiche Stato fisico: Liquido Colore: Incolore Odore: Caratteristico, simile all etere, ricorda l ananas Solubilità in acqua: 64 g/l a 25 C Solubilità nei principali solventi organici: Solubile in alcool, etere, acetone, benzene Densità: 0,9 g/cc Peso specifico dei vapori, relativo all aria: 3,04 Punto di fusione: - 83 C Punto di ebollizione: 77 C Punto di infiammabilità: - 4 C Limite inferiore e superiore di infiammabilità in aria (% in volume): 2% e 11,5% Temperatura di autoaccensione: 426 C Tensione di vapore: 9480 Pa a 20 C Reazioni pericolose: Incompatibile con nitrati, forti ossidanti, acidi e basi forti. Può reagire violentemente con acido clorosolfonico, oleum, k-terz-butossido. Reazione esplosiva con tetraidroalluminato di litio. Classificazione ed etichettatura di legge provvisoria non richiesta Simbolo di pericolo: F, Xi Indicazione di pericolo: Facilmente infiammabile, Irritante Frasi di rischio: R11 R36 R66 R67 Consigli di prudenza: S16 S26 S33
12 Sezione 8 Informazioni tossicologiche Vie di penetrazione ingestione inalazione contatto Tossicità acuta: DL 50 via orale: 5600 mg/kg CL 50 per inalazione (4 ore): 4000 ppm DL 50 via cutanea (4 ore): Dato non disponibile CL 50 su uomo (30 minuti): Dato non disponibile IDLH: 2000 ppm (10% LEL) Tossicità cronica: Nessun effetto noto. cute occhio vie respiratorie Potere corrosivo: Potere irritante: Potere sensibilizzante: Cancerogenesi: Nessun effetto noto. Mutagenesi: Nessun effetto noto. Teratogenesi: Nessun effetto noto. Informazioni ecotossicologiche Specificare: Aria Acqua Suolo Biodegradabilità Degradabile BOD5/COD = 26,6%-57,1% Degradabile Dispersione Volatile Volatile Volatile Persistenza T1/2 = 10 giorni T1/2 = 8,9 ore (fiume), 5,6 giorni (lago) Koc = 59 Bioaccumulo/ bioconcentrazione Basso potenziale BCF = 3,2 Basso potenziale Nota. Le fonti consultate per il reperimento delle informazioni sono le seguenti: - Banca dati SOSTANZE PERICOLOSE INDICITALIA - Banca dati National Library of Medicine USA - Richard J. Lewis, Sr. - SAX S Dangerous Properties of Industrial Materials
13 INFORMAZIONI PER LE AUTORITA COMPETENTI SUGLI SCENARI INCIDENTALI CON IMPATTO ALL ESTERNO DELLO STABILIMENTO (FARE RIFERIMENTO ALLE ZONE INDIVIDUATE NEL PIANO DI EMERGENZA ESTERNO. QUANDO IL PEE NON È STATO PREDISPOSTO O NON È PREVISTO DALLA NORMATIVA VIGENTE, IL GESTORE FA RIFERIMENTO AL RDS O ALL ANALISI DEI RISCHI) Sezione 9 Indicare le coordinate del baricentro dello stabilimento in formato UTM X: N Y: E FUSO: 32 Evento iniziale Condizioni Modello sorgente I zona (m) II zona (m) III zona (m) Incendio Localizzato In fase liquida Incendio da recipiente (Tank fire) Incendio da pozza (Pool fire) Sì In fase gas/vapore ad alta Getto di fuoco (Jet fire) No In aria velocità Incendio di nube (Flash fire) In fase gas/vapore Sfera di fuoco (Fireball) Esplosione Reazione sfuggente (Runaway reaction) Confinata Miscela gas/vapori infiammabili Sì Polveri infiammabili Non confinata Miscela gas/vapori infiammabili (U.V.C.E.) No Transizione rapida di fase Esplosione fisica Rilascio Dispersioni liquido/liquido (fluidi solubili) In acqua Emulsioni liquido/liquido (fluidi insolubili) In fase Evaporazione da liquido (fluidi insolubili) Sì liquida Dispersione da liquido (fluidi insolubili) Sul suolo Dispersione No In fase Evaporazione da pozza Ad alta o bassa velocità Dispersione per turbolenza (densità nube inf. a quella dell aria) gas/vapore di rilascio Dispersione per gravità (densità nube sup. a quella dell aria)
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