SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI. Sezione 1
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1 SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI Sezione 1 Nome della Società Sun Chemical Group S.p.A. (ragione sociale) Stabilimento/deposito di SETTALA MI (comune) (provincia) Via Grandi, 6 (indirizzo) Portavoce della Società (se diverso dal Responsabile) (nome) (cognome) 02/ / (telefono) (fax) La Società ha presentato la notifica prescritta dall art. 6 del D.Lgs. La Società ha presentato il Rapporto di Sicurezza prescritto dall art. 8 del D.Lgs. Responsabile dello stabilimento Marco Mecheroni (nome) (cognome) Responsabile di Stabilimento Liquid Inks (qualifica)
2 Sezione 2 INDICAZIONI E RECAPITI DI AMMINISTRAZIONI, ENTI, ISTITUTI, UFFICI O ALTRI PUBBLICI, A LIVELLO NAZIONALE E LOCALE A CUI SI È COMUNICATA L ASSOGGETTABILITÀ ALLA PRESENTE NORMATIVA, O A CUI È POSSIBILE RICHIEDERE INFORMAZIONI IN MERITO DA REDIGERE A CURA DEL GESTORE. REGIONE LOMBARDIA GIUNTA REGIONALE DIREZIONE GENERALE POLIZIA LOCALE, PREVENZIONE E PROTEZIONE CIVILE UNITÀ ORGANIZZATIVA SISTEMA INTEGRATO DI SICUREZZA STRUTTURA PREVENZIONE RISCHI TECNOLOGICI VIA ROSELLINI, MILANO PROVINCIA DI MILANO SETTORE ECOLOGIA CORSO DI PORTA VITTORIA, MILANO COMUNE DI SETTALA UFFICIO ECOLOGIA VIA VERDI, 8/C SETTALA (MI) PREFETTURA DI MILANO CORSO MONFORTE, MILANO COMITATO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI, CVR REGIONE LOMBARDIA C/O UNITÀ ORGANIZZATIVA SISTEMA INTEGRATO DI SICUREZZA STRUTTURA PREVENZIONE RISCHI TECNOLOGICI VIA ROSELLINI, MILANO COMANDO PROVINCIALE DEI VIGILI DEL FUOCO VIA MESSINA, MILANO L azienda ha ottenuto le autorizzazioni per le emissioni in atmosfera e gli scarichi idrici previsti dalle rispettive normative. La Sun Chemical sta inoltre sviluppando un Sistema di Gestione della Sicurezza interno.
3 Sezione 3 Descrizione della/delle attività svolta/svolte nello stabilimento/deposito L attività dell Azienda consiste nella produzione di inchiostri da imballaggio e inchiostri base nitrocellulosa. La prima fase di preparazione degli inchiostri per imballaggio è costituita dalla preparazione delle vernici di base come componente del prodotto finito. La vernice di base è costituita essenzialmente dalla miscelazione di solventi (principalmente alcool etilico e acetato di etile, ma anche diversi altri in quantità inferiori) con resine e additivi. Indicativamente il rapporto tra i componenti impiegati è 70% solventi 30% resine. La preparazione delle vernici di base avviene mediante dispersori (serbatoi con agitatore). L impianto di dispersione è direttamente collegato ad alcuni serbatoi di stoccaggio e alle linee di preparazione degli inchiostri; in alternativa, la vernice può essere prodotta con dispersori per vasche mobili e stoccata temporaneamente nelle stesse vasche mobili ( carri ), di diverse dimensioni. L inchiostro da imballaggio può essere poi prodotto in due modi: - per macinazione aggiungendo alle vernici di base quantitativi noti di pigmenti, additivi e nitrocellulosa; - per dispersione aggiungendo alle vernici di base dei chip che vengono agevolmente soluti nella base stessa. La preparazione per macinazione, oltre alla intima dispersione dei componenti, richiede una successiva fase di raffinazione con mulini a microsfere, che la preparazione per dispersione non richiede. I dispersori utilizzati per la dispersione dei pigmenti sono di due tipi: - dotati di albero rotante con movimento verticale e privi di bacino di dispersione fisso: la miscela in lavorazione è contenuta in carri posizionati sotto i dispersori; - fissi con: carico dei solventi direttamente tramite tubazioni dai serbatoi di stoccaggio; carico delle vernici per travaso da container con elettropompa portatile; carico di pigmenti e nitrocellulosa manuale dal portello superiore delle macchine. Tutti i preparati, intermedi e finiti, sono sottoposti a controlli analitici per verificarne la qualità e la rispondenza alle specifiche di produzione. A ciò seguono eventuali rettifiche del prodotto per portarlo alle caratteristiche richieste aggiungendo quantità note di semilavorati, con miscelazione finale. Infine, dopo una fase di filtrazione per eliminare eventuali residui non macinati, il prodotto viene confezionato in contenitori di diversa capacità secondo le esigenze dei clienti. L impianto di dosaggio e confezionamento (mixing station) è costituito da una serie di serbatoi posti su una piattaforma metallica e collegati a teste di dosaggio, al di sotto delle quali vengono posizionati i carri o i fusti.
4 Sezione 3 I quantitativi dei componenti da dosare sono regolati mediante un sistema di controllo numerico annesso alla macchina. I serbatoi sono alimentati da un sistema di tubazioni, con pompe pneumatiche che garantiscono il ricircolo periodico degli inchiostri nei serbatoi al fine di evitare sedimentazioni. Le fasi di produzione inchiostri base nitrocellulosa nel reparto NC-Base sono essenzialmente: - carico dei pigmenti (da big bag in una tramoggia che alimenta un dispersore posto a inizio linea); - miscelazione dei componenti; - dispersione dell inchiostro concentrato; - pre-macinazione in mulini a microsfere; - macinazione in mulini a microsfere; - diluizione dei concentrati; - filtrazione; - confezionamento. Gli inchiostri base NC sono composti da: - un semilavorato (vernice) costituito da una soluzione di resina in solvente; - uno o più solventi; - pigmenti (giallo, rosso, blu, nero); La composizione si può schematizzare come 15-30% pigmento, 10-15% nitrocellulosa, 60-75% solvente; gli inchiostri così prodotti possono essere poi utilizzati tal quali come basi concentrate nei sistemi automatici di dosaggio o essere trasferiti agli altri stabilimenti del gruppo. Le materie prime e i semilavorati vengono prelevati tramite sistemi automatici gestiti da una sala controllo, con possibilità di operare in modo totalmente automatico (al termine di ogni fase si attiva automaticamente la successiva) o semiautomatico (l operatore avvia manualmente ogni singola fase di processo). Dopo la macinazione, è previsto il prelievo di un campione da analizzare nel laboratorio Controllo Qualità, con eventuale successiva correzione. L Azienda occupa una superficie totale di circa mq (di cui 1300 mq coperti) e dà lavoro a ca. 180 persone. Nella storia dell insediamento non si è verificato alcun incidente rilevante connesso al deposito o all utilizzo delle sostanze pericolose. Le misure di prevenzione e sicurezza adottate sono dettagliatamente specificate nella sezione 6. Lo stabilimento è situato in un area industriale. Nel raggio di 2 km sono presenti i seguenti ricettori sensibili:
5 Sezione 3 - Scuola Materna Ettore di Caleppio di Settala - Scuola Media di Settala Via Giuseppe Verdi - Scuola Elementare di Settala Via Trento - Scuola Materna di Settala Via Trieste - Scuola Elementare di Caleppio di Settala - Scuola Materna di Mombretto Via I Maggio.
6 Sezione 4 Sostanze e preparati suscettibili di causare un eventuale incidente rilevante Le quantità totali delle sostanze pericolose presenti nell impianto, suddivise per categoria di pericolosità, ed i corrispondenti limiti di soglia sono riportati nella tabella seguente. CATEGORIA QUANTITÀ LIMITI DI SOGLIA D. L.vo 334/99 Artt. 6-7 Art. 8 TOSSICI 0,3 t 50 t 200 t PERICOLOSI PER L AMBIENTE (R50) 115,9 t 100 t 200 t PERICOLOSI PER L AMBIENTE (R51/53) 64,5 t 200 t 500 t PERICOLOSI PER L AMBIENTE (SOMMA PESATA RISPETTO AI LIMITI ART. 8) 0,709 1 PERICOLOSI PER L AMBIENTE (SOMMA PESATA RISPETTO AI LIMITI ARTT. 6-7) 1,482 1 INFIAMMABILI + FACILMENTE INFIAMMABILI 2271,5 t 5000 t t ESTREMAMENTE INFIAMMABILI 0,2 t 10 t 50 t INFIAMMABILI + FACILMENTE INFIAMMABILI + ESTREMAMENTE INFIAMMABILI + COMBURENTI + ESPLOSIVI (SOMMA PESATA RISPETTO AI LIMITI ART. 8) 0,049 1 INFIAMMABILI + FACILMENTE INFIAMMABILI + ESTREMAMENTE INFIAMMABILI + COMBURENTI + ESPLOSIVI (SOMMA PESATA RISPETTO AI LIMITI ARTT. 6-7) 0,474 1 In stabilimento sono presenti un elevato numero di sostanze e preparati pericolosi, tutti con caratteristiche comunque riconducibili alle tipologie elencate nella tabella precedente. Alle materie prime bisogna infatti aggiungere: - i prodotti finiti, che, pur con caratteristiche abbastanza simili all interno della stessa tipologia, sono in numero rilevante; - i rifiuti, sebbene si tratti in questo caso di piccole quantità.
7 Sezione 4 Sostanze e preparati suscettibili di causare un eventuale incidente rilevante Di seguito si riportano i dati relativi ai solventi coinvolti nelle ipotesi di incidente analizzate. Numero CAS o altro indice identificativo della sostanza/ preparato Nome comune o generico Classificazione di pericolo Principali caratteristiche di pericolosità Max quantità presente (t) CAS Acetato di etile R11 - Facilmente infiammabile 225 R36 - Irritante per gli occhi R66 - L'esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolature della pelle R67 - L'inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini CAS Alcool etilico R11 - Facilmente infiammabile 120 CAS Ottano R11 - Facilmente infiammabile 17,5 R38 - Irritante per la pelle R50/53 - Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l ambiente acquatico R65 - Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione R67 - L'esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolature della pelle
8 Sezione 5 Natura dei rischi di incidenti rilevanti Informazioni generali Incidente Sostanza coinvolta Sversamento di solvente (indicativamente acetato di etile, alcool etilico, ottano) ed incendio della pozza Acetato di etile Alcool etilico Ottano
9 Sezione 6 Tipo di effetti per la popolazione e per l ambiente I rischi teorici legati alle sostanze coinvolte negli incidenti ipotizzabili sono i seguenti: Rischi per la salute Rischi per l ambiente L acetato di etile e gli altri solventi presenti in stabilimento hanno prevalentemente un modesto livello di tossicità. Possono tuttavia provocare per inalazione tosse, vertigini, sonnolenza, mal di testa, nausea, mal di gola, stato d'incoscienza, debolezza. In caso di contatto con la cute o con gli occhi si può avere irritazione, arrossamento e dolore. Alcuni solventi (principalmente eptano, ottano, esano, cicloesano) e diversi prodotti che li contengono sono classificati come pericolosi per l ambiente. Sono cioè tossici o altamente tossici per gli organismi acquatici e possono provocare danni a lungo termine nell ambiente acquatico. L Analisi di sicurezza ha evidenziato che gli eventi incidentali che potenzialmente si possono configurare come rilevanti sono quelli conseguenti a uno sversamento durante la fase di travaso dei prodotti. I solventi infiammabili possono essere poi anche coinvolti in un incendio. Dall analisi delle possibili concatenazioni di eventi che possono condurre agli incidenti, è risultato che la probabilità di accadimento degli stessi è piuttosto ridotta. Per definire l area di impatto in caso di incendio (in base all irraggiamento) i criteri di riferimento sono i seguenti. La ZONA DI ATTENZIONE, caratterizzata dal possibile verificarsi di danni, generalmente non gravi, in soggetti particolarmente vulnerabili o comunque da reazioni fisiologiche che possono determinare situazioni di turbamento, può coincidere con la zona corrispondente a lesioni reversibili secondo il D.M. 09/05/01 (irraggiamento > 3 kw/m 2 ). La ZONA DI DANNO, caratterizzata da possibili danni, anche gravi ed irreversibili, per persone mediamente sane che non intraprendano le corrette misure di autoprotezione e da possibili danni anche letali per persone maggiormente vulnerabili (neonati, bambini, malati, anziani, ecc.), coincide con la zona di PERICOLO PER BREVI ESPOSIZIONI (irraggiamento > 5 kw/m 2, tollerabile dal personale non dotato di protezioni specifiche per brevissime esposizioni). La ZONA DI SICURO IMPATTO, caratterizzata da effetti sanitari comportanti una elevata probabilità di letalità anche per le persone mediamente sane, coincide all incirca con la zona nella quale si possono avere DANNI A STRUMENTAZIONE, MATERIALI PLASTICI, LEGNO (irraggiamento > 12,5 kw/m 2 ).
10 Sezione 6 Tipo di effetti per la popolazione e per l ambiente Dai calcoli eseguiti, la ZONA DI SICURO IMPATTO si estende per 6 m a partire dal margine della pozza, la ZONA DI DANNO per 15 m e la ZONA DI ATTENZIONE per 20 m. La simulazione è stata eseguita anche per il caso di incendio da nube (flash fire), ma ha dato distanze di danno inferiori. Pertanto si può affermare che le eventuali conseguenze di questo incidente restano confinate all interno dello stabilimento. La presenza di un sistema di drenaggio e raccolta di eventuali sversamenti, e in particolare una vasca di emergenza di dimensioni sufficienti, consente inoltre di escludere in caso di incidente contaminazioni della rete fognaria o di corsi d acqua superficiali. Misure di prevenzione e sicurezza adottate Le precauzioni per prevenire incidenti, oltre a quelle impiantistiche e di progettazione degli impianti e depositi (realizzati nel rispetto delle leggi e norme vigenti) sono di tipo operativo: - limitato accatastamento dei contenitori nelle rispettive aree di stoccaggio; - assidua sorveglianza da parte del personale; - procedure operative di movimentazione; - buona ventilazione dei locali di deposito. La sorveglianza da parte del personale addetto, la manutenzione di routine e quella programmata, il controllo e l'ispezione delle tubazioni e degli apparecchi sono a cura di personale specializzato. Per il personale vengono tenuti periodicamente corsi di addestramento e formazione, con particolare attenzione alla sicurezza, anche con la partecipazione di consulenti specialisti esterni. Tutto il personale destinato ad operare in reparto, prima di essere inserito nella mansione, è affiancato ad un operatore esperto per un adeguato periodo di tempo ed è istruito su tutti gli aspetti inerenti la sicurezza. In caso di sversamenti massicci di sostanze e/o preparati pericolosi, attraverso sistemi di contenimento, è possibile il recupero e/o la neutralizzazione e/o l assorbimento dello sversato. Tutti i fusti e i contenitori utilizzati per lo stoccaggio e il trasporto delle sostanze pericolose sono resistenti agli urti e dotati di chiusura a tenuta. Per la protezione contro gli incendi l'attività produttiva è dotata di: rete antincendio; estintori portatili e carrellati; impianti automatici di rivelazione e spegnimento. I dispositivi antincendio sono verificati semestralmente da personale appositamente incaricato ed il loro controllo è attestato dalle vidimazioni (firma o foratura) apposti sul cartellino di corredo. Nelle zone antistanti gli estintori non vengono accumulati materiali che ne ostacolino la visibilità e l'accesso.
11 Sezione 7 Il PEE (Piano di Emergenza Esterno) è stato redatto dall Autorità competente? Sì No Mezzi di segnalazione di incidenti Sirena e allertamento telefonico delle autorità competenti. Comportamento da seguire È prevedibile che gli effetti incidentali siano sostanzialmente limitati all interno del perimetro dello stabilimento; in tal caso, il personale è adeguatamente formato sui comportamenti da seguire. In ogni caso, qualora si manifestassero situazioni tali da provocare effetti pericolosi al di fuori dello stabilimento, la popolazione dovrà seguire le istruzioni delle Autorità preposte alla gestione dell emergenza. Mezzi di comunicazione previsti Le Autorità preposte, sulla base delle informazioni già disponibili in questa scheda e delle informazioni ricevute dall azienda nel corso dell emergenza, provvederanno, se necessario, ad informare la popolazione, utilizzando i mezzi che riterranno più opportuni, ad esempio: - Emittenti radio/tv locali. - Altoparlanti fissi o montati su automezzi. Presidi di pronto soccorso In caso di incidente, in rapporto alla gravità saranno immediatamente allertati: - VV.F. e prefettura per le attivazioni di competenza. - Servizio di emergenza sanitaria. - Carabinieri e Polizia. - ASL. - Vigili urbani.
12 INFORMAZIONI PER LE AUTORITÀ COMPETENTI SULLE SOSTANZE ELENCATE NELLA SEZIONE 4 Sezione 8 Sostanza Utilizzazione: Acetato di etile materia prima solvente Codice aziendale: intermedio catalizzatore prodotto finito altro Nome chimico: Nomi commerciali: Nomenclatura Chemical Abstracts: Numero di registro CAS: Formula bruta: Peso molecolare: Formula di struttura: Identificazione Acetato di etile Acetato di etile Ethyl Acetate C 4 H 8 O 2 88,11 g/mol CH 3 COOC 2 H 5 Caratteristiche chimico-fisiche Stato fisico: Liquido Colore: Incolore Odore: Caratteristico, simile all etere, ricorda l ananas Solubilità in acqua: 64 g/l a 25 C Solubilità nei principali solventi organici: Solubile in alcool, etere, acetone, benzene Densità: 0,9 g/cc Peso specifico dei vapori, relativo all aria: 3,04 Punto di fusione: - 83 C Punto di ebollizione: 77 C Punto di infiammabilità: - 4 C Limite inferiore e superiore di infiammabilità in aria (% in volume): 2% e 11,5% Temperatura di autoaccensione: 426 C Tensione di vapore: 9480 Pa a 20 C Reazioni pericolose: Incompatibile con nitrati, forti ossidanti, acidi e basi forti. Può reagire violentemente con acido clorosolfonico, oleum, k-terz-butossido. Reazione esplosiva con tetraidroalluminato di litio. Classificazione ed etichettatura di legge provvisoria non richiesta Simbolo di pericolo: F, Xi Indicazione di pericolo: Facilmente infiammabile, Irritante Frasi di rischio: R11 R36 R66 R67 Consigli di prudenza: S16 S26 S33
13 Sezione 8 Informazioni tossicologiche Vie di penetrazione ingestione inalazione contatto Tossicità acuta: DL 50 via orale: 5600 mg/kg CL 50 per inalazione (4 ore): 4000 ppm DL 50 via cutanea (4 ore): Dato non disponibile CL 50 su uomo (30 minuti): Dato non disponibile IDLH: 2000 ppm (10% LEL) Tossicità cronica: Nessun effetto noto. cute occhio vie respiratorie Potere corrosivo: Potere irritante: Potere sensibilizzante: Cancerogenesi: Nessun effetto noto. Mutagenesi: Nessun effetto noto. Teratogenesi: Nessun effetto noto. Informazioni ecotossicologiche Specificare: Aria Acqua Suolo Biodegradabilità Degradabile BOD5/COD = 26,6%-57,1% Degradabile Dispersione Volatile Volatile Volatile Persistenza T1/2 = 10 giorni T1/2 = 8,9 ore (fiume), 5,6 giorni (lago) Koc = 59 Bioaccumulo/ bioconcentrazione Basso potenziale BCF = 3,2 Basso potenziale Nota. Le fonti consultate per il reperimento delle informazioni sono le seguenti: - Banca dati SOSTANZE PERICOLOSE INDICITALIA - Banca dati National Library of Medicine USA - Richard J. Lewis, Sr. - SAX S Dangerous Properties of Industrial Materials
14 INFORMAZIONI PER LE AUTORITÀ COMPETENTI SULLE SOSTANZE ELENCATE NELLA SEZIONE 4 Sezione 8 Sostanza Utilizzazione: Alcool etilico materia prima solvente Codice aziendale: intermedio catalizzatore prodotto finito altro Nome chimico: Nomi commerciali: Nomenclatura Chemical Abstracts: Numero di registro CAS: Formula bruta: Peso molecolare: Formula di struttura: Identificazione Alcool etilico, etanolo Alcool etilico Ethyl Alcohol, Ethanol C 2 H 6 O 46,07 g/mol CH 3 CH 2 OH Caratteristiche chimico-fisiche Stato fisico: Liquido Colore: Incolore Odore: Leggero, piuttosto piacevole (come vino o whisky) Solubilità in acqua: > 10% Solubilità nei principali solventi organici: > 10%c in etere, acetone, benzene Densità: 0,79 g/cc Peso specifico dei vapori, relativo all aria: 1,59 Punto di fusione: - 114,1 C Punto di ebollizione: 78,5 C Punto di infiammabilità: 12 C Limite inferiore e superiore di infiammabilità in aria (% in volume): 3,5% e 15% Temperatura di autoaccensione: 363 C Tensione di vapore: 6055 Pa a 20 C Reazioni pericolose: Incompatibile con forti ossidanti come cloro, permanganato, cromato in soluzione acida. Può reagire violentemente causando incendio/esplosione con pentafluoruro di bromo, nitrosil perclorato, eptafluoruro di iodio, acetil bromuro, nitrati, acetil cloruro, ipoclorito di calcio, ossidi di cloro, platino, sodio. di legge provvisoria non richiesta Simbolo di pericolo: F Indicazione di pericolo: Facilmente infiammabile Frasi di rischio: R11 Consigli di prudenza: S7 S16
15 Sezione 8 Informazioni tossicologiche Vie di penetrazione ingestione inalazione contatto Tossicità acuta: DL 50 via orale: > 1780 mg/kg CL 50 per inalazione (4 ore): 124,7 mg/l DL 50 via cutanea (4 ore): Dato non disponibile CL 50 su uomo (30 minuti): Dato non disponibile IDLH: 3300 ppm (10% LEL) Tossicità cronica: Nessun effetto noto. cute occhio vie respiratorie Potere corrosivo: Potere irritante: Potere sensibilizzante: Cancerogenesi: Nessun effetto noto. Mutagenesi: Nessun effetto noto. Teratogenesi: Nessun effetto noto. Informazioni ecotossicologiche Specificare: Aria Acqua Suolo Biodegradabilità Degradabile BOD5/COD = 37%-86% Degradabile Dispersione Volatile Volatile Volatile Persistenza T1/2 da ore fino a 6 giorni T1/2 = 6 giorni Evaporazione rapida Bioaccumulo/ bioconcentrazione Basso potenziale Log Kow = - 0,31 Basso potenziale Nota. Le fonti consultate per il reperimento delle informazioni sono le seguenti: - Banca dati SOSTANZE PERICOLOSE INDICITALIA - Banca dati National Library of Medicine USA - Richard J. Lewis, Sr. - SAX S Dangerous Properties of Industrial Materials
16 INFORMAZIONI PER LE AUTORITÀ COMPETENTI SULLE SOSTANZE ELENCATE NELLA SEZIONE 4 Sezione 8 Sostanza Utilizzazione: Ottano materia prima solvente Codice aziendale: intermedio catalizzatore prodotto finito altro Nome chimico: Nomi commerciali: Nomenclatura Chemical Abstracts: Numero di registro CAS: Formula bruta: Peso molecolare: Formula di struttura: Identificazione Ottano Ottano Octane C 8 H ,23 g/mol CH 3 CH 2 CH 2 CH 2 CH 2 CH 2 CH 2 CH 3 Caratteristiche chimico-fisiche Stato fisico: Liquido Colore: Chiaro Odore: Simile alla benzina Solubilità in acqua: 0,66 mg/l a 25 C Solubilità nei principali solventi organici: Solubile in etere e benzene, leggermente solubile in alcool Densità: 0,7 g/cc Peso specifico dei vapori, relativo all aria: 3,86 Punto di fusione: - 56,76 C Punto di ebollizione: 125,67 C Punto di infiammabilità: 13 C Limite inferiore e superiore di infiammabilità in aria (% in volume): 0,8% e 6,5% Temperatura di autoaccensione: 206 C Tensione di vapore: 1544 Pa a 20 C Reazioni pericolose: Incompatibile con forti ossidanti. Classificazione ed etichettatura di legge provvisoria non richiesta Simbolo di pericolo: F, Xn, N Indicazione di pericolo: Facilmente infiammabile, Nocivo, Pericoloso per l ambiente Frasi di rischio: R11 R38 R50/53 R65 R67 Consigli di prudenza: S9 S16 S29 S33 S60 S61 S62
17 Sezione 8 Informazioni tossicologiche Vie di penetrazione ingestione inalazione contatto Tossicità acuta: DL 50 via orale: Dato non disponibile CL 50 per inalazione (4 ore): 118 g/m 3 DL 50 via cutanea (4 ore): Dato non disponibile CL 50 su uomo (30 minuti): Dato non disponibile IDLH: 1000 ppm (10% LEL) Tossicità cronica: Nessun effetto noto. cute occhio vie respiratorie Potere corrosivo: Potere irritante: Potere sensibilizzante: Cancerogenesi: Nessun effetto noto. Mutagenesi: Nessun effetto noto. Teratogenesi: Nessun effetto noto. Informazioni ecotossicologiche Specificare: Aria Acqua Suolo Biodegradabilità Degradabile BOD5/COD = 58% Degradabile Dispersione Poco volatile Volatile Ridotta mobilità Persistenza T1/2 = 44 ore T1/2 = 1,1 ore (fiume), 4,2 giorni (lago) Koc = Bioaccumulo/ bioconcentrazione Alto potenziale BCF = 1900 Alto potenziale Nota. Le fonti consultate per il reperimento delle informazioni sono le seguenti: - Banca dati SOSTANZE PERICOLOSE INDICITALIA - Banca dati National Library of Medicine USA - Richard J. Lewis, Sr. - SAX S Dangerous Properties of Industrial Materials
18 INFORMAZIONI PER LE AUTORITA COMPETENTI SUGLI SCENARI INCIDENTALI CON IMPATTO ALL ESTERNO DELLO STABILIMENTO (FARE RIFERIMENTO ALLE ZONE INDIVIDUATE NEL PIANO DI EMERGENZA ESTERNO. QUANDO IL PEE NON È STATO PREDISPOSTO O NON È PREVISTO DALLA NORMATIVA VIGENTE, IL GESTORE FA RIFERIMENTO AL RDS O ALL ANALISI DEI RISCHI) Sezione 9 Indicare le coordinate del baricentro dello stabilimento in formato UTM X: N Y: E FUSO: 32 Evento iniziale Condizioni Modello sorgente I zona (m) II zona (m) III zona (m) Incendio Localizzato In fase liquida Incendio da recipiente (Tank fire) Incendio da pozza (Pool fire) Sì In fase gas/vapore ad alta Getto di fuoco (Jet fire) No In aria velocità Incendio di nube (Flash fire) In fase gas/vapore Sfera di fuoco (Fireball) Esplosione Reazione sfuggente (Runaway reaction) Confinata Miscela gas/vapori infiammabili Sì Polveri infiammabili Non confinata Miscela gas/vapori infiammabili (U.V.C.E.) No Transizione rapida di fase Esplosione fisica Rilascio Dispersioni liquido/liquido (fluidi solubili) In acqua Emulsioni liquido/liquido (fluidi insolubili) In fase Evaporazione da liquido (fluidi insolubili) Sì liquida Dispersione da liquido (fluidi insolubili) Sul suolo Dispersione No In fase Evaporazione da pozza Ad alta o bassa velocità Dispersione per turbolenza (densità nube inf. a quella dell aria) gas/vapore di rilascio Dispersione per gravità (densità nube sup. a quella dell aria)
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