Sostegno alla genitorialità: il network di GenitoriPiù Leonardo Speri Lara Simeoni Mara Brunelli

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1 Sostegno alla genitorialità: il network di GenitoriPiù Leonardo Speri Lara Simeoni Mara Brunelli UOS SPPS - ULSS 20 Verona

2 finalità: principi guida: Consentire a bambini ed adolescenti di sviluppare interamente il loro potenziale di salute Ridurre il carico di malattie e morti evitabili Life Course Approach Partenership/ Intersettorialità Evidence Based Approach Equità e diritti *Copenhagen Sept 2014

3 l Equità Equity from the start Rapporto della Commissione OMS sui Determinanti Sociali Sviluppare programmi di Early Childhood Development: Allattamento e nutrizione corretta Supporto pre-post natale alle madri Sostegno alla genitorialità Istruzione ed educazione precoci Contrasto alle disuguaglianze in salute: Gruppi svantaggiati Famiglie e bambini con bisogni speciali CSDH (2008). Closing the gap in a generation: health equity through action on the social determinants of health. Final Report of the Commission on Social Determinants of Health. Geneva, World Health Organization

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5 AZIONI SINERGICHE (PRIORITARIE - EBM) per la salute in un ottica di empowerment delle famiglie Azioni 1. Prendere per tempo l acido folico 2. Non bere bevande alcoliche in gravidanza e in allattamento 3. Non fumare in gravidanza e davanti al bambino 4. Allattarlo al seno Proteggono nei confronti di Spina bifida, anencefalia, labiopalatoschisi,malformazioni congenite cardiache, urinarie,degli arti ecc. FAS, FASD, Malformazioni congenite, basso peso alla nascita, Sids, traumi per incidenti stradali e domestici, difficoltà cognitive e relazionali Basso peso neonatale, prematurità, mortalità perinatale, SIDS Patologie delle prime vie respiratorie SIDS Infezioni gastrointestinali, infezioni delle prime vie respiratorie, SIDS obesità, difficoltà cognitive e relazionali 5. Metterlo a dormire pancia in su SIDS(sindrome della morte in culla) 6. Proteggerlo in auto e in casa Traumi da incidenti stradali e domestici 7. Fare tutte le vaccinazioni consigliate 8. Leggergli un libro Specifiche malattie infettive Difficoltà cognitive e relazionali, dislessia 5

6 l aspetto sinergico non è solo un auspicio per integrare ruoli ma sta nelle cose stesse (è la scommessa di GenitoriPiù) l efficacia diretta di un singolo comportamento su un singolo problema: l efficacia di un singolo comportamento nella prevenzione di un più ampio spettro di problemi l efficacia cumulativa di diversi comportamenti che concorrono a prevenire un singolo problema.

7 concepimento nascita In un ottica long life course UOS SPPS - ULSS 20 Verona

8 Valorizzando le competenze Una check list per: Osservare Ascoltare Sostenere Promuovere Indirizzare Informare

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10 Stessi attori e stessa visione sistemica: lo strumento per la Global Strategy dell OMS centrato sull Allattamento - è un modello trasferibile Piano della promozione della salute materno-infantile Piano Regionale Prevenzione DGR. 749 del

11 I tanti network di GenitoriPiù Il Comitato Regionale: la Direzione Regionale (Settore Sanità Pubblica), project leader degli 8 determinanti, rappresentanti regionali dei servizi, rappresentanti delle professioni, portavoce della comunità (es. Caritas) La Rete Regionale dei referenti aziendali (3 per azienda 1 SISP/SESP, 1 PLS, 1 Referente del Punto nascita) Le reti territoriali: i gruppi di GenitoriPiù delle ULSS del Veneto (i 3 referenti e i responsabili locali dei progetti sui determinanti e sule disuguaglianze, della mediazione culturale soggetti dal territorio) L università Ca Foscari per la valutazione

12 ULSS 20 - Schema Percorso Nascita (Gravidanze a Basso Rischio) Percorso Individuale // di gruppo Riferimenti Legislativi e/o Progettuali - Raccomandazioni EBM - Referenti concepimento nascita Consulenza Preconcezionale Consulenza/supporto Individuale (tutte le prestazioni LEA in gravidanza) Assistenza alla nascita (H) Consulenza/supporto Individuale madre/bambino Pensiamoci Prima (CCM) GenitoriPiù (Acido Folico Cons. preconc.) LEA "Linee di indirizzo [ ] percorso nascita [ ] taglio cesareo BFHI BFCI/OMS/UNICEF (Check List Prenatale) GenitoriPiù Fumo (MLF) Alcool Allattamento Incidenti SIDS - Vaccinazioni Assistenza alla nascita (BFHI) Mother Friendly Chilbirth Initiative "Linee di indirizzo [ ] Linee Guida travaglio parto ARSS GenitoriPiù BFHI BFCI/OMSUNICEF (Check List Postnatale) GenitoriPiù Fumo (MLF) Alcool Allattamento Incidenti SIDS Vaccinazioni - Lettura Ostetricia H Distretti MMG CCFF UOS SPES Ostetricia H Distretti- CCFF Pediatria H - PLS UOS SPES Ostetricia H Pediatria H UOS SPES Pediatria H Distretti - ASV (Home Visiting) CCFF - PLS

13 concepimento nascita In un ottica long life course (ULSS20 Verona) UOS SPPS - ULSS 20 Verona

14 I tanti network di GenitoriPiù Il gruppo degli esperti nazionali ( estensori e revisori del manuale per gli operatori) Le Regioni coinvolte nel Progetto nazionale e nel progetto Sorveglianza 0-2 Il Ministero della Salute e l ISS Le regioni partner del progetto CCM Health Equity Audit

15 I primi passi: GenitoriPiù Nazionale (2007-9): le Regioni e la valutazione Le Regioni, hanno implementato e adattato localmente la campagna sugli assi della Promozione - Lavoro di rete Formazione, con il coinvolgimento dei propri Servizi e dei Pediatri di famiglia. La Formazione di base e la Valutazione sono state omogenee (tutte: valutazione operatori ante formazione - n. tot questionari al * valutazione approfondita n questionari Genitori + CATI a 6 mesi per gli operatori ) Veneto* (capofila del progetto) Piemonte Valle D Aosta Liguria Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia* Lazio Umbria Abruzzo Molise* Calabria Puglia* ASL Milano 2 Sardegna ASL di Milano*

16 Accredited - Agréé Perchè bisogna continuare a monitorare CCM 2013 capofila ISS Sistema di sorveglianza sugli otto determinanti di salute del bambino, dal concepimento ai 2 anni di vita, inclusi nel Programma GenitoriPiù UOS SPPS - ULSS 20 Verona

17 HEALTH EQUITY AUDIT CCM 2014 Capofila Regione Piemonte EQUITY AUDIT NEI PIANI REGIONALI DI PREVENZIONE IN ITALIA Studia le modalità di contrasto delle disuguaglianze più promettenti da suggerire nei Piani Regionali della Prevenzione GenitoriPiù Caso Studio per l Early Life UOS SPPS - ULSS 20 Verona

18 PRP DGR 749/15 Piano Regionale della Promozione della Salute Materno-Infantile Programmi Ospedali Amici del Bambino OMS/UNICEF - Coordinamento e Sviluppo Rete per l'allattamento Materno - Coll. Chiara Bosio, Elisa Pastorelli Genitori Più Coordinamento Promozione Salute Materno-Infantile Coll. Lara Simeoni, Mara Brunelli In sinergia con: MammePiù - Guadagnare Salute in Gravidanza VaccinarsìnVeneto Accredited - Agréé UOS SPPS - ULSS 20 VR

19 Nella cassetta degli attrezzi degli operatri nei diversi Servizi, nel (futuro?) Home Visiting Una check list per: Osservare Ascoltare Sostenere Promuovere Indirizzare Il contributo di GenitoriPiù su: cosa perché - con chi alcuni esempi possibili

20 1. Assunzione di acido folico Se assunto PRIMA della Gravidanza riduzione del rischio di: -difetti del tubo neurale (DTN), pari al 50-70% -alcune cardiopatie congenite, intorno al 30% -labioschisi con o senza palatoschisi, intorno al 35% -difetti del tratto urinario, intorno al 40% -difetti degli arti, intorno al 50% (1) (1) Revisione Cochrane (De-Regil LM, Fernández-Gaxiola AC, et al ): conferma riduzione rischio DTN intorno al 70%, non evidenzia effetti statisticamente significativi riguardo a palatoschisi, labioschisi, difetti cardiovascolari congeniti, aborti o altri difetti alla nascita.

21 In Veneto ( ) poco più della metà delle donne programma la gravidanza, solo circa il 25% del totale ha assunto correttamente acido folico Più del reddito e dell istruzione sono i consigli degli operatori a fare la differenza La percentuale si è alzata dal 2009 soprattutto grazie al miglioramento del comportamento nelle donne con titolo di studio più basso Le donne immigrate conoscono poco l acido folico 21

22 I comportamenti dei genitori (n=2981) Pari al 53% di chi assume (n=1406) (n=808)

23 Analisi multivariata acido folico (dati 2012) Percentuale di mamme che assumono acido folico con tempi efficaci, non sempre corretti consigliata da un operatore n = ,3% acido folico n = ,3% non consigliata da un operatore n = ,5% gravidanza programmata n = ,9% gravidanza non programmata o non esclusa la possibilità n = ,7% gravidanza programmata n = ,5% gravidanza non programmata o non esclusa la possibilità n = ,8% madre italiana n = ,2% madre europea o extra-europea n = ,0% gravidanza non esclusa la possibilità n = ,9% gravidanza non programmata n = ,7% ha utilizzato altre fonti info n = ,9% non ha utilizzato altre fonti info n = ,7% Lettrici di libri n = ,8% non lettrici di libri n = ,3%

24 Operatori: conoscenze Acido folico (G n.1590) Conoscenze sui tempi di assunzione dell acido folico CORRETTE: solo prima del concepimento e nei primi tre mesi della gravidanza 33,5% NON CORRETTE MA EFFICACI: identifica i tempi corretti di assunzione ma ritiene si debba assumere anche successivamente o non sa se successivamente deve essere assunta 49,0% NON CORRETTE e NON EFFICACI: non ritiene si debba assumere nei periodi invece consigliati 17,5%

25 acido folico Promuovere un corretta assunzione e una consulenza preconcezionale Se il bambino è nato informarsi sull utilizzo pregresso come occasione per: Conoscere il livello di health literacy Promuovere l assunzione di Acido Folico in caso di future gravidanze Attivare una attenzione preventiva generale (anche preconcezionale) es. conoscere le situazioni in cui è consigliato assumere AF ad alti dosaggi Attenzione: con la sensibilità dovuta in caso di malformazioni ed eventuale invio ai servizi preconcezionali appropriati

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27 2. Astensione dalle bevande alcoliche durante l allattamento Prevenzione del 100% dello spettro dei disordini feto-alcolici (Fetal Alcohol Spectrum Disorder - FASD), compresa la manifestazione più severa, cioè la sindrome feto-alcolica -FAS- (ritardo di crescita pre- e post-natale, ritardo mentale, malformazioni cranio-facciali). Prevalenza FASD tra il 2 e il 6% Prevalenza FAS tra lo 0,4 e l 1,2% (2) (2) May PA, Fiorentino D, Coriale G. et al.. Prevalence of children with severe Fetal Alcohol Spectrum 28. Disorders in communities near Rome, Italy: new estimated rates are higher than previous estimates. Int J Environ Res Public Health, 2011;8:

28 Comportamento rispetto all alcol in allattamento (complessivo e per titolo di studio) * * Solo mamme in allattamento Accredited - Agréé UOS SPPS - ULSS 20 VR

29 Comportamento rispetto al Binge Drinking- 2013: in Gravidanza e in Allattamento

30 Operatori e Astensione dalle bevande alcoliche Durante la sua attività, dà ai genitori informazione sugli effetti dell assunzione di alcol in gravidanza? (per ruolo professionale G n= 1.590).

31 Astensione dalle bevande alcoliche Promozione dell astensione completa durante la gravidanza Offrire l opportunità di accedere a servizi di disassuefazione dove necessario Quando il bambino è nato: Promozione dell astensione completa durante l allattamento In caso di assunzione distanziare la poppata di almeno 2 h. Fornire alcune indicazione per una sana alimentazione in generale Ricordare la sicurezza in auto (non bere) Attivare una attenzione preventiva in funzione di future gravidanze

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33 Accredited - Agréé Campagna internazionale TOO YOUNG TO DRINK (TYTD) 9 settembre (9 giorno del 9 mese) alle ore 9 e 9 minuti, ha avuto inizio il FASD DAY ovvero la Giornata internazionale della sindrome fetoalcolica UOS SPPS - ULSS 20 Verona UOS SPPS - ULSS 20 Verona

34 3. Astensione dal fumo prenatale e postnatale Prevenzione degli effetti del fumo in gravidanza e/o dopo la nascita, che comprendono: -riduzione della fertilità femminile e maschile -aumento del rischio di gravidanza ectopica e abortività (tra 5 e 70% rispetto alle non fumatrici) -riduzione del peso alla nascita del 10% circa, aumento di quasi due volte del rischio di basso peso alla nascita (<2500 g) se le madri sono forti fumatrici -mortalità perinatale per figli di madri fumatrici dal 20 al 40% più elevata rispetto a bambini di madri non fumatrici, per tutte le categorie di peso -incremento di 2-3 volte del rischio di SIDS in fumatrici prima della nascita, con un minore effetto nelle fumatrici solo dopo la nascita -malattie respiratorie infantili, inclusa l asma, con aumento del rischio da 1,5 a 2,5 volte

35 Albero di classificazione: fumo Questionario G+ Veneto 2012 n comportamento rispetto al fumo n = ,5% il padre attualmente non fuma n = ,7% il padre del bambino attualmente fuma n = ,1% nessun altro famigliare in casa fuma n = ,3% qualche altro famigliare in casa fuma n = ,8% nessun altro famigliare in casa fuma n = ,6% qualche altro famigliare in casa fuma n = ,1% Percentuale di mamme che dichiarano di non aver mai fumato cittadinanza della madre europea o extra-europea n = ,7% età della madre >33,5 anni n = ,3% cittadinanza della madre italiana n = ,2% età della madre <=33,5 anni n = ,6% età della madre > 28,5 anni n = ,7% età della madre <= 28,5 anni n = ,7% a fine mese con qualche o molte difficoltà n = ,0% a fine mese abbastanza o molto facilmente n = ,4%

36 G n = 5979 G n = % delle fumatrici Smette in gravidanza e prosegue nell astensione

37 Operatore e Astensione dal fumo (G n=1590)

38 Astensione dal fumo Promozione dell astensione completa durante la gravidanza Offrire l opportunità di accedere a servizi di disassuefazione dove necessario Quando il bambino è nato: Valutare se l ambiente è smoke free e se il padre fuma Incoraggiare la famiglia a tutelare il bambino dal fumo passivo.. dei familiari e anche degli ospiti Ricordare che il fumo non deve essere motivo di rinuncia all allattamento Ribadire l importanza dell astensione dal fumo in caso di future gravidanze Offrire l opportunità di counselling breve o di accedere a servizi di disassuefazione dal fumo dove necessario

39 3. Astensione dal fumo prenatale e postnatale

40 MammePiù. Guadagnare salute in gravidanza (Un network nel network) Determinanti Fumo di tabacco Alcool Attività motoria Alimentazione Azioni Formazione delle ostetriche e di altre figure professionali dell area materno-infantile su: counselling breve antitabagico counselling breve sugli stili di vita sani (fumo, alcol, alimentazioneallattamento, attività motoria). Diffusione materiale Laboratorio

41 4. Allattamento al seno Anche se c è molto molto di più USA: effetto stimato se 90% AS exc a 6 mesi: decessi/anno: $/anno: -13 miliardi effetto stimato se 80% AS exc a 6 mesi: decessi/anno: $/anno: miliardi (*) UK : -35 milioni di sterline per curare la gastroenterite in Inghilterra e Galles. (1994) ** USA: miliardi di dollari per curare l otite media, gastroenterite e NEC negli USA (2001)** * Bartick M, Reinhold A. The burden of suboptimal breastfeeding in the United States: a pediatric cost analysis. Pediatrics May;125(5):e doi: /peds Epub 2010 Apr 5. **A. Redford UK BFH Director 2001

42 4. Allattamento al seno per le Mamme Minore incidenza di emorragie post partum Minore incidenza di depressione post partum Recupero più pronto e nel lungo periodo.. Minore incidenza del tumore al seno Minore incidenza dell osteoporosi

43 Albero di classificazione: allattamento materno Questionario G+ Veneto 2012 n any BF indicatore allattamento n = ,0% Percentuale di mamme che alla 2 vaccinazione dichiarano di allattare (complementare, prevalente ed esclusivo) cittadinanza della madre europea o extra-europea n = ,6% cittadinanza della madre italiana n = ,4% madre laureata o diplomata n = ,4% madre con licenza media/elementare n = ,0% madre laureata n = ,3% madre con diploma o lic. media/elem. n = ,0% ha utilizzato altre fonti informative n = ,0% non ha utilizzato altre fonti informative n = ,1%

44 Alimentazione del bambino secondo le indicazioni ricevute su dove rivolgersi per un sostegno dell allattamento da parte di un operatore n=2687 Alimentazione del bambino relativamente ad avere avuto da un operatore sanitario informazioni per un sostegno dell allattamento in caso di necessità: Ha ricevuto l indicazione (n=1623) Non ha ricevuto l indicazione (n=1064) Allattamento (any) Non allattamento 60,3% 39,7% 51,0% 49,0%

45 Operatori e allattamento (G+ 2012)

46 Allattamento al seno Informare adeguatamente in gravidanza (Check List Pre-natale BFHI) Assistenza alla nascita (BFHI) e poi..bfci Quando il bambino è nato: Problemi nella poppata e dintorni (Check List Post-natale BFHI) in particolare primo ascolto/consulenza ed invio al secondo livello Baby Blues / Depressione (contato diretto /invio al Consultorio) Partecipazione alla rete dei servizi ospedale/territorio - (BFCI) Informazioni sui gruppi di auto-aiuto Suggerimenti sulla nutrizione artificiale ove necessario (preparazione corretta del biberon) Valutazione e Sostegno nelle scelte per l introduzione appropriata di cibi complementari

47 Allattamento al seno nodi critici per la rete Consensus sul bed sharing accettabile una volta che siano adottate tutte le misure di protezione Consensus sul ciuccio Solo dopo il primo mese per evitare interferenze sull allattamento Rapporto allattamento /fumo continuare ad allattare proteggendo il bambino dal fumo passivo Rapporto allattamento/alcol evitare e, nel caso, distanziare la poppata di almeno 2h Introduzione alimentazione complementare: tempi (e modi?)

48 Allattamento al seno Le mamme italiane lo desiderano: oltre il 95% delle donne ha una propensione positiva verso l allattamento al seno (Ricerca ISS del 2003) Dato confermato da Ricerca SIP/ISPO (2008): 92% Più che promuovere è necessario sostenere operativamente questo desiderio/diritto e proteggerlo da:» interferenze commerciali» inappropriatezze con tatto (l ossitocina è un ormone timido Odent)

49 Allattamento al seno e il senso del Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno no promozione commerciale, pubblicità, distribuzione di campioni gratuiti attenzione e rispetto per la fisiologia non creare falsi problemi medici non indurre falsi bisogni evitare prescrizioni inutili non essere veicolo di messaggi pubblicitari di qualsiasi tipo

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51 5. Posizione supina del lattante Riduzione dell incidenza di SIDS dal 33% (in USA: da 1,2 a 0,8 casi per mille nati vivi) al 90% (in Olanda: da 1,2 a 0,12 casi per mille nati vivi) in seguito alle campagne di prevenzione Back to sleep ( Dormire sul dorso ).

52 Posizione supina del lattante verifica delle condizioni di sonno sicuro : Posizione corretta in culla (a pancia in su) Ambiente smoke free e non troppo caldo, senza cuscini Attenzione alla condivisione del letto (suggerimenti equilibrati per l allattamento) ed alla promiscuità (consensus) Uso corretto del succhiotto (dopo il primo mese e abbandono entro l anno) (consensus) In caso di famiglie toccate da evento infausto approccio empatico e sensibile, proposta di gruppi di auto aiuto

53 5. Posizione supina del lattante

54 Albero di classificazione: posizione in culla Questionario G+ Veneto 2012 n posizione del bambino in culla n = ,8% info corretta da operatori sanitari n = ,1% info non corretta da operatori sanitari n = ,1% età della madre > 29,5 anni età della madre <= 29,5 anni età della madre > 26,5 anni età della madre <= 26,5 anni n = ,4% n = ,3% n = ,1% n = 137 7,3% madre laureata n = ,2% età del bambino <= 4,2 mesi n = ,5% madre con diploma o inferiore n = ,5% età del bambino > 4,2 mesi n = ,3% a fine mese abbastanza o molto facilmente n = ,8% a fine mese con qualche o molte difficoltà n = ,6% Percentuale di mamme che dichiarano di posizionare il bambino a pancia in su (posizione corretta)

55 La promozione funziona? Unico evento in regione: G+ Comportamento rispetto alla posizione in culla (complessivo e per titolo di studio)

56 5. Posizione supina del lattante GenitoriPiù e Semi per la Sids

57 6. Promuovere la sicurezza in auto e in casa Gli infortuni accidentali in Italia rendono conto del 19% dei decessi tra 0 e 19 anni; si arriva al 39% escludendo la mortalità nel primo anno di vita (ISTAT, 2009). Il corretto utilizzo del seggiolino potrebbe ridurre il rischio di morte da incidente stradale del 69% sotto l anno di vita e del 47% tra 1 e 4 anni. Il 24% dei traumi non fatali in età pediatrica potrebbe essere prevenuto se tutti i bambini fossero correttamente allacciati.

58 2012 Comportamento rispetto alla posizione sul seggiolino del bambino (complessivo e per titolo di studio) (G+ 2012)

59 G+ 2012

60 Promuovere la sicurezza in auto e in casa Valutare l ambiente intra ed extra abitazione (giardino/strada) Cercare di cogliere il livello di attenzione sulla sicurezza in casa. Osservare logistica e comportamento rispetto all uso del fasciatoio, del cucinare, del bagnetto (Temperatura dell Acqua) Rilevare eventuali situazioni di rischio particolari (CO, scale, finestre, ecc) Raccogliere informazione sulle abitudini di trasporto (seggiolino in auto ecc.) (alta connessione con Health Literacy) Fornire materiale per mantenere una attenzione adeguata all età

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62 7. Vaccinazioni Riduzione di morbosità e mortalità legate alle rispettive malattie, fino all eradicazione

63 Intenzione di vaccinare in futuro il figlio SPES/ DIP. PREV. ULSS 20 VR SPES/ DIP. PREV. ULSS 20 VR (Ricerca n SPES/ DIP. PREV. ULSS 20 VR

64 Da parte di chi non vaccina ci sono percezioni molto nette che potrebbero essere riassunte come segue: le vaccinazioni vengono proposte su bambini troppo piccoli e in quantità eccessiva in un unica soluzione. Gli effetti collaterali gravi, che possono presentarsi anche a distanza di tempo, considerato anche che si tratta di un business per le case farmaceutiche, vengono tenuti nascosti da parte di operatori che danno informazioni unilaterali sui benefici e non sui rischi, colpevolizzano chi non vaccina, e sono in odore di conflitto di interessi. Il tutto per affrontare malattie tutto sommano meno pericolose dei vaccini stessi. (Ricerca 2011 n SPES/ DIP. PREV. ULSS 20 VR

65 I GENITORI: comportamento rispetto alle vaccinazioni (G+ 2012)

66 E gli operatori? Anche molti operatori si avvicinano al profilo di chi non vaccina: Campione G+ Veneto (n.1590/?) Campione PLS (n.292) 50,7% dei PLS totali Favorevoli : Consultori 30% Punto nascita 32% Ser. Vaccinale 68,1% Distretto 64% SPES/ DIP. PREV. ULSS 20 VR 66

67 CONOSCENZE OPERATORI (n G+ 2012) Quali affermazioni sono vere: VERO FALSO NON SO 1- Bambini prematuri devono ricevere le vaccinazioni secondo il normale calendario vaccinale 76,7% 12,6% 11,1% 2- Infezioni lievi come tosse, febbre lieve precludono la somministrazione dei vaccini- 38,9% 54,8% 6,2% Risp. per LUOGO DI LAVORO: +/- Tendenza prottetiva vs vaccini Conoscenze 1- b.prematuri 2- infezioni lievi VERO FALSO NON SO VERO FALSO NON SO CONSULTORIO 56,2% 14,9% 28,9% 45,5% 39,7% 14,9% OSP./P.NAS 60,1% 21,5% 18,4% 57,3% 33,8% 8,9% AMBULAT. PLS 96,7% 2,6% 0,7% 18,5% 78,9% 2,6% SERV.VACC. 99,6% 0,4% 0,0% 16,8% 81,5% 1,7% DIPARTIMENTO 97,7% 1,6% 0,8% 17,8% 80,6% 1,6% DISTRETTO 82,9% 11,8% 5,3% 40,8% 57,9% 1,3% ALTRO 57,1% 28,6% 14,3% 14,3% 57,1% 28,6%

68 Vaccinazioni Raccogliere informazioni sull intenzione vaccinale (NB dietro le coperture si nasconde una vasta area di incertezza) Ascolto delle ansie dubbi e perplessità Dare informazioni e aiutare a trovare le risposte (pericolosità delle malattie e importanza dei vaccini) (NB dietro le coperture si nasconde una vasta area di incertezza)

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70 8. Lettura ad alta voce La lettura in famiglia, effettuata spesso (quasi tutti i giorni della settimana) e precocemente (a partire già dai sei mesi di vita), ha effetti positivi (particolarmente evidenti in famiglie in condizioni socioeconomiche svantaggiate) su: - relazione genitore-figlio - sviluppo cognitivo del bambino - apprendimento della lettura e successo nella lettura a scuola - sviluppo del linguaggio verbale (con maggior effetto sulla componente recettiva) (4) (4) Toffol G, Melloni M, et al. Studio di efficacia del progetto Nati per Leggere. Valutazione degli effetti della lettura ad alta voce da parte dei genitori sullo sviluppo del linguaggio dei bambini. Quaderni ACP 2011; 18(5):

71 I comportamenti dei genitori (G+2012) (n=4155) (n=1705)

72 8. Lettura ad alta voce Sondaggio dell attitudine alla lettura Dono del libro (auspicato) Incoraggiamento all avvio precoce Incoraggiamento alla sistematicità Invito ad utilizzare la biblioteca (indirizzo concreto)

73 8. Lettura ad alta voce

74 Indicazioni Conclusive Riconoscere il valore preventivo degli interventi precoci Assumere un ottica long-life course, centrata sulla persona (mamma/famiglia e fase di sviluppo le bambino)i Intervenire nei tempi e nei setting volta per appropriati (gruppi pre/post parto, ambulatori, punto nascita, a domicilio.) Garantire interventi sinergici/unitari basati sui bisogni e sulle risorse genitoriali (valorizzare le competenze) Sostenere e proteggere l allattamento e una nutrizione corretta evitando interventi inappropriati (no-ebm /no interessi -codice) Impegnarsi nel contrasto delle disuguaglianze (equity approach) Monitorare e valutare il proprio operato

75 monitoraggio e valutazione Implementare un sistema di sorveglianza Adottare un equity lens nella valutazione dei dati Restituire i dati agli operatori Orientare le politiche e le azioni ai risultati Individuare le situazioni carenti/disuguaglianze e le priorità di intervento Co-progettare in base ai dati Formare in base ai dati del ricerche sugli operatori

76 Continuare insieme a costruire attorno alle mamme e alle famiglie, ai loro desideri e alle loro enormi potenzialità una comunità di pratica è un processo continuo quindi che non finisce Le comunità di pratica sono gruppi di persone che condividono una passione su qualcosa che fanno e che interagiscono regolarmente per imparare a farlo meglio. Etienne Wenger

77 Quindi complimenti per i risultati raggiunti e per l impegno a migliorare alla comunità di pratica di Milano!

78 Grazie per l attenzione info@genitoripiu.it

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