PROTOCOLLO PER LA CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE
|
|
- Alessia Quarta
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 STRUTTURA IGIENE OSPEDALIERA E GESTIONE Versione n.01 del 12/03/2009 Pagina 1 di 6 PROTOCOLLO PER LA CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE Redazione / Aggiornamento Verifica / Approvazione Autorizzazione alla diffusione 12/03/2009 Dr.ssa Laura Calligaris Dr. Michele Chittaro Dr.ssa Carla Londero Dr.ssa Paola Toscani 16/04/2009 Il Responsabile del Programma di Accreditamento Prof. Silvio Brusaferro 27/04/2009 Il Direttore Sanitario Dr. Fabrizio Fontana Firma Firma Firma RIFERIMENTI CHIAVE DEL PROTOCOLLO Capitolo Manuale JCI Argomento specifico ICD9-CM / MeSH MeSH Obiettivi di sicurezza del paziente Identificazione del paziente Patient admission Patient Identification Systems
2 INDICE 1. Scopo Pag Campo di applicazione Pag Destinatari Pag Modalità di svolgimento delle attività Pag ) L applicazione del braccialetto Pag ) Pazienti in Pronto Soccorso Pag ) Pazienti ricoverati Pag ) La corretta Pag Responsabilità Pag Distribuzione del protocollo Pag Terminologia e abbreviazioni Pag Storia del protocollo Pag Indicatori e monitoraggio Pag Riferimenti bibliografici Pag Allegati al protocollo Pag. 6 Pagina 2 di 6
3 1) Scopo Gli errori di si possono verificare in tutte le fasi del percorso assistenziale del paziente e possono riguardare pazienti sedati o disorientati ma anche pazienti vigili. L obiettivo di questo protocollo è duplice: - identificare un individuo in modo attendibile, in quanto persona destinataria della prestazione o del trattamento; - verificare la corrispondenza tra il servizio o il trattamento e l individuo. È necessario migliorare il processo di soprattutto in particolari momenti quali la somministrazione di farmaci, sangue ed emocomponenti, il prelievo di sangue o di altri campioni biologici per gli esami clinici e l esecuzione di altre terapie o procedure. L prevede diverse modalità: il nome del paziente, il numero di identificazione univoco, la data di nascita, un braccialetto con codice a barra. Il numero di stanza, letto o reparto del paziente non possono essere utilizzati in quanto non sono affidabili. 2) Campo di applicazione Il protocollo si applica a tutte le strutture operative dell Azienda relativamente all identificazione del paziente nei seguenti casi: - somministrazione di farmaci, - somministrazione di sangue ed emocomponenti, - prelievi di sangue o di altri campioni biologici per gli esami clinici, - esecuzione di altre terapie o procedure. Gli ambiti considerati dal protocollo si riferiscono a: - pronto soccorso - ricoveri ordinari. 3) Destinatari Il protocollo deve essere utilizzato da tutto il personale sanitario e di supporto di tutte le strutture dell Azienda. 4) Modalità di svolgimento delle attività 4.1) L applicazione del braccialetto 4.1.1) Pazienti in Pronto Soccorso Il braccialetto dovrà essere applicato a tutti pazienti accolti al triage e rimosso al termine dell accesso. Il braccialetto dovrà essere applicato in ordine di preferenza a: - braccio sinistro, - braccio destro, - caviglia sinistra, - caviglia destra, Se possibile, in situazioni particolari come condizioni anestesiologiche e tecniche chirurgico/interventistiche va concordato di volta in volta con i professionisti le modalità di applicazione del braccialetto. Pagina 3 di 6
4 Al momento dell applicazione del braccialetto vanno sempre richiesti: il cognome, il nome e la data di nascita per la conferma dell identità. In caso di rifiuto all applicazione del braccialetto al paziente dovrà essere fatto compilare apposito modulo (MOD_01_) da conservarsi con il resto della documentazione. Il braccialetto andrà applicato anche ai pazienti che risultassero di anagrafica incerta/assente (paziente non noto ); la sostituzione verrà fatta non appena sia possibile avere dei dati certi di riconoscimento. In caso di decesso del paziente il braccialetto non andrà rimosso. Il paziente in osservazione dovrà indossare il braccialetto applicato in triage. Nel caso in cui l osservazione esitasse in ricovero il braccialetto dovrà essere sostituito applicando quello per il ricovero. Nel caso in cui non sia possibile stampare uno dei 2 tipi di braccialetti, è necessario utilizzare gli stessi scrivendoci sopra con pennarello indelebile il Cognome, il Nome, la Data di nascita ) Pazienti ricoverati Il braccialetto dovrà essere applicato a tutti pazienti accolti in regime di ricovero ordinario e rimosso al momento della dimissione. Il braccialetto verrà inviato al reparto dall Ufficio ricoveri di competenza assieme alla cartella clinica. Il braccialetto dovrà essere applicato in ordine di preferenza a: - braccio sinistro, - braccio destro, - caviglia sinistra, - caviglia destra. Al momento dell applicazione del braccialetto vanno sempre richiesti: il cognome, il nome e la data di nascita per la conferma dell identità. Il bracciale andrà applicato anche ai pazienti che risultassero di anagrafica incerta/assente; la sostituzione verrà fatta non appena sia possibile avere dei dati certi di riconoscimento. In caso di rifiuto all applicazione del braccialetto al paziente dovrà essere fatto compilare apposito modulo (MOD_01_) da conservarsi nella cartella clinica. In caso di decesso o trasferimento presso altro reparto il braccialetto non andrà rimosso. In caso di accettazione diretta (negli orari di chiusura dell Ufficio accettazione) in unità operative diverse dalla Clinica Ginecologica, Pediatrica e le strutture di Gemona (per le quali è possibile la stampa del braccialetto con il programma ADT di reparto), al paziente dovrà essere applicato il braccialetto a disposizione delle unità operative sul quale dovrà essere applicata un etichetta riportante i dati di ricovero o, quando non disponibile, scritto il nome e cognome e data di nascita del paziente con pennarello indelebile. In quest ultimo caso il braccialetto dovrà essere sostituito non appena disponibile quello stampato dall Accettazione al perfezionamento del ricovero. In caso di ricovero urgente da Pronto Soccorso il paziente giungerà direttamente con il braccialetto. Pagina 4 di 6
5 4.2) La corretta Tutto il personale sanitario e di supporto che si trova coinvolto nel processo di erogazione di prestazioni individuali al paziente deve effettuare la corretta identificazione dello stesso. La corretta si applica in tutte le seguenti situazioni: - somministrazione di farmaci, - somministrazione di sangue ed emocomponenti, - effettuazione di prelievi di sangue o di altri campioni biologici per gli esami clinici; - esecuzione di terapie e procedure. La modalità corretta di prevede tre passaggi: 1. verifica verbale: l operatore chiede espressamente con domanda aperta l identità del paziente (Nome e Cognome) e la data di nascita. (es. Mi può dire cortesemente il suo Nome e Cognome e la sua data di nascita? ); la domanda dell operatore non deve suggerire la risposta (es. Lei è il Signor Verdi, nato il 03/04/1963? ); 2. verifica tramite braccialetto: l operatore confronta l identità riferita dal paziente con quella indicata sul braccialetto; 3. confronto tra i punti sopra riportati e la documentazione relativa alla prestazione in atto. L identificazione deve essere eseguita dallo stesso operatore immediatamente prima di svolgere le procedure e i trattamenti sopracitati. Il numero di stanza, di letto, di reparto o la patologia del paziente NON possono essere utilizzati per l identificazione. 5) Responsabilità Tutti gli operatori che partecipano al processo di diagnosi, di cura e di assistenza del paziente sono responsabili dell applicazione dei comportamenti definiti dal protocollo. I Direttori e i Coordinatori di tutte le Unità Operative sono tenuti a garantire l applicazione del protocollo presso la propria struttura. Pagina 5 di 6
6 6) Distribuzione del protocollo Il protocollo viene diffuso alle strutture aziendali in concomitanza con la fase applicativa del braccialetto. E reso disponibile su Intranet e deve essere portato a conoscenza di tutti gli operatori delle strutture. 7) Terminologie e abbreviazioni Non sono stati usati termini specifici. 8) Storia del protocollo Il presente protocollo costituisce la versione n. 01 del 16/03/2009 Revisione Data Motivo Prossima revisione/aggiornamento 0 16/03/2009 Creazione del protocollo 2 anni dalla creazione del documento o prima se necessario 9) Indicatori e monitoraggio Indicatore L indicatore verifica la corretta prima della somministrazione dei farmaci, sangue ed emocomponenti, del prelievo di sangue e altri campioni biologici, dell esecuzione di terapie o procedure. Numeratore Numero di identificazioni effettuate correttamente. Denominatore Numero totale di opportunità di identificazione. Monitoraggio Quadrimestrale 10) Riferimenti normativi e bibliografici - Joint Commission International. Gli standard Joint Commission International per l accreditamento degli ospedali. 3 ed. Milano: Progea, WHO Collaborating Centre for Patient Safety Solutions, Volume 1, Solution 2, May 2007; in 11) Allegati al protocollo MOD_01_ Modulo di rifiuto applicazione del braccialetto Pagina 6 di 6
Procedura Operativa. Corretta identificazione del paziente
REV. 0 Pag. 1 / 5 INDICE 1. Scopo 2. Campo di applicazione 3. Destinatari 4. Modalità di svolgimento delle attività 4.1) L applicazione del braccialetto 4.1.1) Pazienti in Pronto Soccorso 4.1.2) Pazienti
DettagliIdentificazione dei pazienti
Identificazione dei pazienti Redazione / Aggiornamento Verifica / Approvazione Autorizzazione alla diffusione 27/02/2012 01/03/2012 COMITATO RISCHIO CLINICO Il Direttore Sanitario Aziendale Dr.Pasquale
DettagliModalità di identificazione del paziente International Patient Safety Goals IPSG IPSG. 1 Accuratezza della identificazione del paziente
1 di 6 LISTA DI DISTRIBUZIONE Direttori Presidi Ospedalieri Direttori di Dipartimento Servizio Infermieristico Direttori UU.OO. Coordinatori Infermieristici UU.OO. Rev. Data Causale Redazione Verifica
DettagliISTRUZIONE OPERATIVA PER L IDENTIFICAZIONE CORRETTA DEL PAZIENTE
1 di 8 ISTRUZIONE OPERATIVA PER L IDENTIFICAZIONE CORRETTA DEL PAZIENTE Redatto da Referente Gruppo di lavoro Firma data Verificato da Ufficio Qualità/DMO Dr.ssa D. Bologni Firma data Approvato da Direzione
DettagliMODALITÀ PER LA CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE
REV.1 DEL 10. 6 2016 EDIZIONE 2 DEL 12. 9. 2016 PAG. 1 DI 8 MODALITÀ PER LA CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE Rev. 0 Data 10.3.2010 Edizione 1 Data 15.3.2010 Cod. Rev. 1 Data 10.6.2016 Edizione 2 Data
DettagliPROCEDURA AZIENDALE PER IL RECEPIMENTO E LA GESTIONE DELLA RACCOMANDAZIONE PER LA PREVENZIONE DELLA REAZIONE TRASFUSIONALE DA INCOMPATIBILITÀ AB0
Pag. 1 di 6 GESTIONE DELLA RACCOMANDAZIONE PER LA PREVENZIONE DELLA REAZIONE TRASFUSIONALE DA INCOMPATIBILITÀ AB0 Indice delle revisioni Codice Documento Revisione Data emissione 1 02/03/2009 Firme Redatto
DettagliAZIENDA USL ROMA H Borgo Garibaldi,12 00041 Albano Laziale (Roma) Tel. 06 93.27.1 Fax 06 93.27.38.66
AZIENDA USL ROMA H Borgo Garibaldi,12 00041 Albano Laziale (Roma) Tel. 06 93.27.1 Fax 06 93.27.38.66 UO RISK MANAGEMENT PROCEDURA PER LA CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE NEI PRESIDI OSPEDALIERI DELLA
DettagliPROTOCOLLO PER LA GESTIONE IN SICUREZZA DELLE SOLUZIONI ELETTROLITICHE CONCENTRATE
Pagina 1 di 8 PROTOCOLLO PER LA GESTIONE IN SICUREZZA DELLE SOLUZIONI ELETTROLITICHE CONCENTRATE Redazione / Aggiornamento Verifica / Approvazione Autorizzazione alla diffusione 10/09/2009 Dott.ssa A.Cecchi
DettagliPROGETTO DI MIGLIORAMENTO Anno 2013 Corretta identificazione del paziente in Pronto Soccorso
DI Anno 2013 Corretta identificazione paziente in Pronto Soccorso DIPARTIMENTO DI EMERGENZA URGENZA U.O.C. PRONTO SOCCORSO E MEDICINA D URGENZA Direttore: dr. Gianni Rastelli OSPEDALE DI FIDENZA SAN SECONDO
DettagliProcedura per l Identificazione del neonato. Data REDAZIONE Autorizzato da Firme. Direttore Sanitario. Direttore U.O. Neonatologia
Emissione Procedura per Data REDAZIONE Autorizzato da Firme Di Pietro Lorella Molinari Rita Mangifesta Adele De Angelis M.Assunta Direttore Sanitario Direttore Medico Dip.to Direttore Coordinatrice Infermieristica
DettagliL infermiere in sala operatoria tra cultura, tecnologia e clima organizzativo Pesaro, Aprile 2015
L infermiere in sala operatoria tra cultura, tecnologia e clima organizzativo Pesaro, 17-18 Aprile 2015 Patient Safety in sala operatoria: il modello Joint Commission Internationale 1 Dott. Enrico Malinverno
DettagliMonitoraggio di outcome assistenziali in un sistema di indicatori di qualità secondo Accreditamento JCI nell Ospedale dei Bambini
Monitoraggio di outcome assistenziali in un sistema di indicatori di qualità secondo Accreditamento JCI nell Ospedale dei Bambini Dott.ssa Responsabile SITR Coordinatore Accreditamento JCI I DATI COME
DettagliPRESTAZIONI SANITARIE EROGATE - Ricovero - Day Hospital/Attività ambulatoriale ad alta complessità assistenziale (MAC) - Ambulatorio
UNITA OPERATIVA COMPLESSA MEDICINA INTERNA DI E SEZ. DI EMATOLOGIA CLINICA DIRETTORE DIPARTIMENTO Dr. Mario Guidotti DIRIGENTI MEDICI Dr. Franco Alberio Dr. Angelo Alessandro Beretta Dr.ssa Marina Bianchi
DettagliL INFORMATIZZAZIONE DELL OSPEDALE: non solo obiettivi di efficienza ma di sicurezza ed equità per il paziente
L INFORMATIZZAZIONE DELL OSPEDALE: non solo obiettivi di efficienza ma di sicurezza ed equità per il paziente Cinzia Spagno Responsabile Informatica e Telecomunicazioni 1 L informatizzazione in ambito
DettagliObiettivi. osservato 2012 atteso 2013 Indicatori 2013* peso osservato 2013 differenza %
osservato atteso Indicatori * osservato differenza % Riduzione richieste prestazioni per codici bianchi 256.101,00-5 % 12.805,05 15,00 233.218,00-22.883 15 OBIETTIVO 16 1. Rispetto dei tempi di consegna
DettagliLa documentazione a supporto della cartella clinica
La documentazione a supporto della cartella clinica Alberto Cazzulani Dipartimento di Radiologia A.O. Franco Vimercati A.O. Fatebenefratelli ed Oftalmico / P Dipartimento di Radiologia A.O. Salvini Garbagnate
DettagliImmediatamente prima di iniziare la terapia trasfusionale è compito del medico responsabile della trasfusione e dell infermiere:
ALLEGATO A Area Attività clinica e assistenziale Standard Sicurezza nell'uso degli emocomponenti Pratica per la sicurezza del paziente Prevenzione errori incompatibilità AB0 Ambito di applicazione Struttura
DettagliObiettivi. osservato 2012 atteso 2013 Indicatori 2013* peso osservato 2013 differenza %
osservato 2012 atteso 2013 Indicatori 2013* osservato 2013 differenza % Mantenimento produzione 2012 9.094.254,51 ± 2% 181.885 15,00 7.967.866,90-1.126.387,61-12,39 3 numero ricoveri 1.972,00 1.846,00-126,00-6,39
DettagliPROCEDURA AZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA BUONA PRATICA PER LA CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE: INTRODUZIONE DI UN BRACCIALETTO IDENTIFICATIVO
Pag.: 1 di 5 Indice delle revisioni Codice Documento Revisione Data emissione 1 02.03.2009 Firme Redatto Verificato Approvato UO Assicurazione Qualità Referente Sistema Qualità Direttore Sanitario Ref.
DettagliProcedura Generale Area Sanitaria
Procedura Generale Area Sanitaria PGS-UOQ-7-17 Prevenzione degli errori di compilazione della richiesta di esame cito-istologico, di identificazione, invio, trasporto e raccolta dei campioni cito-istologici.
DettagliAzienda Ospedaliero - Universitaria Policlinico - Vittorio Emanuele Catania
Procedura Generale Area Sanitaria Modalità di identificazione del paziente prima della somministrazione di sangue ed emoderivati per la prevenzione della reazione trasfusionale da incompatibilità AB0 PGS-2
DettagliIstruzioni Operative Minime Utilizzo Sistema Securblood
REGIONE ABRUZZO ASL PESCARA Ospedale Spirito Santo U.O. C. Servizio di Immunoematologia Medicina Trasfusionale- Lab di Ematologia Direttore Dott.ssa Patrizia Accorsi Istruzioni Operative Minime Utilizzo
DettagliRELAZIONE FINALE SUGLI OBIETTIVI DELLA U.O. RISCHIO CLINICO DELL ASP DI RAGUSA
RELAZIONE FINALE SUGLI OBIETTIVI DELLA U.O. RISCHIO CLINICO DELL ASP DI RAGUSA SCHEDA 7 : GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO Gli obiettivi dell anno 2011 sono: 1) Piano aziendale per la gestione del rischio
DettagliPROCEDURA AZIENDALE PER LA CORRETTA GESTIONE DEL PROGRAMMA OPERATORIO
SOC RISCHIO CLINICO PROCEDURA AZIENDALE PER LA CORRETTA GESTIONE DEL PROGRAMMA OPERATORIO Codice: AL.RCRI.020.2010.00 Revisione Data Oggetto della revisione 00 02.12.2010 Prima Emissione nome, cognome
DettagliPRODUZIONE. A.O. Ordine Mauriziano. S.C. ANESTESIA E RIANIMAZIONE 2013 Osservato 2014 Obiettivo 2014 Peso Differenza % Peso assegnato ±
DIPARTIMENTO CHIRURGICO Scheda 2014 A PRODUZIONE S.C. ANESTESIA E RIANIMAZIONE 2013 Osservato 2014 Obiettivo 2014 Peso Differenza % Peso ± 2 30 24 n. dirigenti medici compreso il 23 23 direttore al 31
DettagliObiettivi 10, , ,82
Mantenimento produzione 3.251.444,83 ± 2% 65.029 15,00 3.588.922,38 337.478 10,38 15,00 numero ricoveri 129,00 142,00 13 10,08 numero D.H. 129,00 297,00 168 130,23 ricoveri 7,13 6,39 D.H. 2,40 2,82 numero
DettagliRACCOMANDAZIONI E PROCEDURE PER LA PREVENZIONE DELLE REAZIONI DA INCOMPATIBILITÀ AB0
RACCOMANDAZIONI E PROCEDURE PER LA PREVENZIONE DELLE REAZIONI DA INCOMPATIBILITÀ AB0 PREMESSA Dai sistemi di emovigilanza attiva emerge che le reazioni avverse dovute ad errori trasfusionali rappresentano
DettagliACCOGLIENZA Pagina. 1 di 5
2 Rev. Marzo 1 di 5 GRUPPO DI LAVORO Resp. GdL Dott.ssa Cristina Oliani Dr. Fabio Miserocchi Dr. Marcello Magazù Dr. Vincenzo Cordiano firma Sig.ra Debora Strobe coordinatore Oncologia Montecchio M. Sig.ra
DettagliCriteri generali Semplici Riproducibili maniera omogenea Potenzialmente Realmente
Criteri generali Semplici Riproducibili Rilevabili in maniera omogenea in tutte le regioni (e quindi confrontabili) Potenzialmente rilevabili Realmente rilevabili dai data base Le fasi del calcolo degli
DettagliCampagna per l identificazione del paziente. In collaborazione con: Centro Sangue Regionale, HPH, SIFO Toscana
Campagna per l identificazione del paziente In collaborazione con: Centro Sangue Regionale, HPH, SIFO Toscana La campagna GRC Identificazione paziente Accoglienza di pazienti a rischio Errori di trasfusione
DettagliPROCEDURA IDENTIFICAZIONE DEL NEONATO
17.01.2013 1 di 5 LISTA DI DISTRIBUZIONE Direttori Presidi Ospedalieri Direttori di Dipartimento Servizio Infermieristico Direttori UU.OO. Coordinatori Infermieristici UU.OO. Rev. Data Causale Redazione
DettagliQuestionario Fabbisogno Formativo anno 2016
Scheda A ( Modalità Formative) Questionario Fabbisogno Formativo anno 2016 Destinatario: Direttore dell U.O FIRMA Coordinatore dell U.O. FIRMA Data Compilare e restituire a: Ufficio Formazione - Dott.ssa
DettagliREGIONE EMILIA ROMAGNA Cartella Clinica Integrata. Bologna 5 dicembre 2013
REGIONE EMILIA ROMAGNA Cartella Clinica Integrata Bologna 5 dicembre 2013 L esperienza della Cartella Clinica Integrata Elettronica nell Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda Lorenzini A. Rovere A.
DettagliIL REGISTRO OPERATORIO
Pag. 1 di 5 rev. n. Data Causale modifica Redatto da: Approvato da: Validato da: 0 31/12/2010 Prima redazione Direzione Sanitaria di Presidio Responsabili UO chirurgiche, Coordinatori Anestesisti CO e
DettagliPROCEDURA PER LA GESTIONE DEL MANCATO RISPETTO DEI TEMPI DI ATTESA MASSIMI GARANTITI
PROCEDURA PER LA GESTIONE DEL MANCATO RISPETTO DEI TEMPI DI ATTESA MASSIMI GARANTITI REVISIONI Numero 0 1 2 3 4 5 Data Redazione/ Aggiornamento Dott.ssa B. Danelon Verifica Approvazione Dott.ssa P. Toscani
DettagliVALUTAZIONE DELL DELL IMPATTO IMPATTO DELLA IMPATTO
LA VALUTAZIONE DELL IMPATTO DELLA FORMAZIONE E.O. OSPEDALI GALLIERA ALLIERA 1 Titolo del corso: LA TERAPIA TRASFUSIONALE Bisogno di riferimento: A seguito della Raccomandazione n. 5 del Ministero della
DettagliOSPEDALE POLICLINICO SAN MARTINO
OSPEDALE POLICLINICO SAN MARTINO Documento Organizzativo dell Unità Operativa U.O. CLINICA REUMATOLOGICA U12A1 U12A2 Dipartimento MEDICINA INTERNA GENERALE E SPECIALISTICA Redatto-Controllato R.A.Q. UO
DettagliFMEA applicata ad un PDTA. Fabrizia Fregni, Risk manager AOU di Modena
FMEA applicata ad un PDTA Fabrizia Fregni, Risk manager AOU di Modena I PDTA sono interventi complessi basati sulle migliori evidenze scientifiche e caratterizzati dall organizzazione del processo di assistenza
DettagliLa cartella infermieristica informatizzata: esperienza dell U.O. di Rianimazione
La cartella infermieristica informatizzata: esperienza dell U.O. di Rianimazione 1 Lentamente muore chi diventa schiavo dell abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia,
DettagliCONFERENZA STATO-REGIONI SEDUTA DEL 22 NOVEMBRE 2001
CONFERENZA STATO-REGIONI SEDUTA DEL 22 NOVEMBRE 2001 Repertorio Atti n. 1327 del 22 novembre 2001 Oggetto: Accordo tra il Ministro della salute, le Regioni e le Province Autonome sul documento di Linee
DettagliA.O. Ordine Mauriziano S.C. CHIRURGIA VASCOLARE 2013 osservato 2014 obiettivo 2014 Peso Differenza % Peso Assegnato A PRODUZIONE
DIPARTIMENTO CARDIOVASCOLARE Scheda obiettivi 2014 A.O. Ordine Mauriziano S.C. CHIRURGIA VASCOLARE 2013 osservato 2014 obiettivo 2014 Peso Differenza % Peso Assegnato A PRODUZIONE 30 24 n. dirigenti medici
DettagliObiettivi. Osservato 2012 Atteso 2013 indicatori 2013* peso osservato 2013 differenza %
Elaborazione criteri di appropriatezza condivisi per le prestazioni interne elaborazione del documento Documento contenete i criteri di condiviso e sottoscritto dai appropriatezza condiviso inerenti responsabili
DettagliI.R.C.C.S. Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino - IST Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro
Doc org 001 I.R.C.C.S. Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino - IST Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro Documento Organizzativo dell Unità Operativa Clinica di medicina Interna II Laboratorio
DettagliIstruzioni Operative Minime Utilizzo Sistema Securblood
REGIONE ABRUZZO ASL PESCARA Ospedale Spirito Santo U.O. C. Servizio di Immunoematologia Medicina Trasfusionale- Lab di Ematologia Direttore Dott.ssa Patrizia Accorsi Istruzioni Operative Minime Utilizzo
DettagliPronto Soccorso Blocchi operatori
Scheda di dimissione ospedaliera Pronto Soccorso Blocchi operatori Tracciabilità del farmaco Anatomia Patologica Consulenze ricoverati Laboratorio Analisi Diagnostica Immagini Consumi Farmaci Presidi ecc
DettagliUTILIZZO DI UNA CHECK LIST PER VERIFICARE LA CORRETTA GESTIONE DEI FARMACI IN OSPEDALE E NEL TERRITORIO. U.O.C. Farmacia Ospedaliera Monselice (PD)
UTILIZZO DI UNA CHECK LIST PER VERIFICARE LA CORRETTA GESTIONE DEI FARMACI IN OSPEDALE E NEL TERRITORIO R. Congedo M. Cogo P. Bollettin A. Amato U.O.C. Farmacia Ospedaliera Monselice (PD) Dal 2005 PROCEDURA
DettagliAZIENDA SANITARIA LOCALE DI NUORO AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI SASSARI
AZIENDA SANITARIA LOCALE DI NUORO AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI SASSARI CONVENZIONE TRA L'AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI SASSARI E L'AZIENDA SANITARIA LOCALE DI NUORO PER LO SVOLGIMENTO DI
DettagliAccettazione del paziente in U.O. di chirurgia
ACCOGLIENZA DEL PAZIENTE IN U.O. di CHIRURGIA Accettazione del paziente in U.O. di chirurgia Ricovero in emergenza ed urgenza Ricovero ordinario programmato Day Hospital Day Surgery Il ricovero in U.O.
DettagliAZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI PAVIA
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI PAVIA Sede Legale: Viale Repubblica, 34-27100 PAVIA Tel. 0382 530596 - Telefax 0382 531174 www.ospedali.pavia.it RICOVERI OSPEDALIERI URGENTI: REGOLAMENTO DI GESTIONE
DettagliL OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESÙ. I risultati dell attività sanitaria e scientifica del 2015
L OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESÙ I risultati dell attività sanitaria e scientifica del 2015 L Ospedale in pillole Nasce a Roma nel 1869 come prima struttura sanitaria pediatrica italiana per iniziativa
DettagliIL RUOLO ATTUALE DELL OBI
IL RUOLO ATTUALE DELL OBI DOTT ANTONIO SIMONE UOC PRONTO SOCCORSO E MEDICINA D URGENZA OSPEDALE SANDRO PERTINI ROMA ALSRM2 DIRETTORE DOTT F R PUGLIESE NAPOLI 19/10/2016 ISTITUZIONE DELL O.B.I OSSERVAZIONE
DettagliDIP.LAB.MCR E.d L/1. Emissione Redatta da: Dott. Vitale Francesco U.O. Patologia Clinica Distretto Ospedaliero PA1 P.O.Partinico.
DIP.LAB.MCR E.d L/1 Data Pagina 1 di 5 Emissione Redatta da: Dott. Vitale Francesco U.O. Patologia Clinica Distretto Ospedaliero PA1 P.O.Partinico Struttura: Dipartimento di Diagnostica di Laboratorio
DettagliSIMT-POS 051 Rev 1 GESTIONE DEL CAMPIONE DI SANGUE
1 Prima Stesura Revisione 1 Redattori: Gasbarri, De Angelis, Rizzo 29/01/2014 11-10-2016 SIMT-POS 051 Rev 1 GESTIONE DEL CAMPIONE DI SANGUE Indice 1 SCOPO... 2 2 CAMPO D APPLICAZIONE... 2 3 DOCUMENTI DI
DettagliDISCIPLINARE TECNICO. Istruzioni per la compilazione e la codifica delle informazioni riportate nella scheda di dimissione ambulatoriale ospedaliera.
DISCIPLINARE TECNICO Istruzioni per la compilazione e la codifica delle informazioni riportate nella scheda di dimissione ambulatoriale ospedaliera. 1.1 ISTRUZIONI DI CARATTERE GENERALE La scheda di dimissione
DettagliObiettivo n.1: Identificare correttamente il paziente
Obiettivo n.1: Identificare correttamente il paziente La sicurezza del paziente - 2009 Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 1 Obiettivo n.1: Identificare correttamente
DettagliA. O. SAN GERARDO DI MONZA
A. O. SAN GERARDO DI MONZA Il Dipartimento Infermieristico Tecnico Riabilitativo Aziendale DITRA politica della qualità del DITRA verso l accreditamento all eccellenza Cinzia Regazzoni 13 novembre 2007
DettagliRACCOMANDAZIONE PER LA PREVENZIONE DELLA.REAZIONE TRASFUSIONALE DA INCOMPATIBILITÀ AB0
Raccomandazione N 5 RACCOMANDAZIONE PER LA PREVENZIONE DELLA.REAZIONE TRASFUSIONALE DA INCOMPATIBILITÀ AB0 Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITÀ DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA,
DettagliALLEGATO A. Raccomandazioni per la realizzazione di un programma di Antibiotic Stewardship in ospedale
ALLEGATO A Raccomandazioni per la realizzazione di un programma di Antibiotic Stewardship in ospedale Premessa In Toscana, negli ospedali durante il 2014 sono stati consumati 88,9 DDD di antibiotici per
DettagliOSPEDALIZZAZIONE DOMICIALIARE: PERCORSO AGEVOLATO E PROTETTO AI SERVIZI OSPEDALIERI PER PAZIENTI SEGUITI A DOMICILIO OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE:
Pagina 1 di 7 OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE: REV. DATA Redatto da: Emesso da: Approvato da: 0 28.10.2011 Gruppo interdisciplinare aziendale Staff Direzione Sanitaria Direttore Sanitario Firma Firma Pagina
DettagliTIPI DI DATO NELLA CARTELLA CLINICA ELETTRONICA: I DOCUMENTI TESTUALI. Corso di Informatica Medica
Università degli Studi di Trieste Corso di Laurea Magistrale in INGEGNERIA CLINICA TIPI DI DATO NELLA CARTELLA CLINICA ELETTRONICA: I DOCUMENTI TESTUALI Corso di Informatica Medica Docente Sara Renata
DettagliU.O. DATA RICHIESTA / /20 ORA RICHIESTA Codice paziente
Foglio 1/3 COPIA PER L U.O. DI IMMUNOEMATOLOGIA E TRASFUSIONALE U.O. di IMMUNOEMATOLOGIA e TRASFUSIONALE U.O. ORA RICHIESTA Codice paziente Foglio 1/3 COPIA PER L U.O. DI IMMUNOEMATOLOGIA E TRASFUSIONALE
DettagliPercorso organizzativo: OBIETTIVO FRATTURA DI FEMORE ENTRO LE 48 ORE
Percorso organizzativo: OBIETTIVO FRATTURA DI FEMORE ENTRO LE 48 ORE A CURA DELLE UOC DI: ORTOPEDIA, MEDICINA D URGENZA, ANESTESIA E RIANIMAZIONE, CARDIOLOGIA REVISIONE 2015 E1: il paziente con sospetta
DettagliMANUALE DELLA CARTELLA CLINICA E DEL REGISTRO OPERATORIO. Dott. Garofoli Rosamaria
MANUALE DELLA CARTELLA CLINICA E DEL REGISTRO OPERATORIO Dott. Garofoli Rosamaria Compilazione documenti La corretta compilazione della documentazione clinica è fondamentale ad assicurare trasparenza e
DettagliVER 2.0 S.O. Istruzioni per il corretto uso della check list del paziente chirurgico
VER 2.0 S.O. Istruzioni per il corretto uso della check list del paziente chirurgico Istruzioni per il corretto uso della check list del paziente chirurgico 3 Introduzione Il formato della check list
DettagliA.O. Ordine Mauriziano S.C.D.U. ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA 2013 Osservato 2014 Atteso 2014 Peso Differenza % Peso assegnato A PRODUZIONE
DIPARTIMENTO CHIRURGICO Scheda 2014 A.O. Ordine Mauriziano S.C.D.U. ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA 2013 Osservato 2014 Atteso 2014 Peso Differenza % Peso A PRODUZIONE +/- 2% 30 20 n. dirigenti medici compreso
Dettagliosservato 2012 atteso 2013 Indicatori 2013* peso osservato 2013 differenza %
Mantenimento produzione 2.055.062 ± 2% ± 41.101 1 2.118.125 63.063 3,07 1 numero ricoveri 451 479 28 5,85 ricoveri 1,52 1,42 numero prestazioni esterni 15.559 16.338 779 4,77 OBIETTIVO 7 Riduzione delle
DettagliRilevazione Qualità Percepita nel ricovero programmato a ciclo continuo Settembre-Dicembre 2011
Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico Vittorio Emanuele Catania Rilevazione Qualità Percepita nel ricovero programmato a ciclo continuo Settembre-Dicembre 2011 Rilevazione qualità percepita nel
DettagliValidazione del Sistema SISIOV. P.Mantoan - E. Schievano
Validazione del Sistema SISIOV P.Mantoan - E. Schievano Come? Attraverso il record linkage con i risultati dello studio di prevalenza effettuato nella regione Veneto nel 2003 (studio SPIN 2003) Sorveglianza
DettagliRiconciliazione della terapia farmacologica al momento del ricovero Protocollo
Riconciliazione della terapia farmacologica al momento del ricovero Protocollo Assistenza per acuti Misura della performance Protocollo Riconciliazione della terapia farmacologica al momento del ricovero
DettagliOspedale di Vaio. U.O. complessa di Pronto Soccorso e Medicina d Urgenza: presentazione del nuovo Direttore e dei dati di attività.
Conferenza Stampa Ospedale di Vaio U.O. complessa di Pronto Soccorso e Medicina d Urgenza: presentazione del nuovo Direttore e dei dati di attività Vaio, 14/12/2010 ore 11.00 Sala A Alla Conferenza Stampa
DettagliCarta Sanitaria Elettronica: i servizi per la Salute
Carta Sanitaria Elettronica: i servizi per la Salute Settore Sistema Informativo e Tecnologie Informatiche Alessandra Morelli Firenze, maggio 2013 AGENDA I servizi per la salute Il Fascicolo Sanitario
DettagliIL PROGETTO MATTONI DEL SSN
IL PROGETTO MATTONI DEL SSN Corso: Bioingegneria Docente: prof. Mauro Giacomini INTRODUZIONE Nel 2002 il Ministero della Salute avvia la progettazione del Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS), con
DettagliRefertazione esami di Anatomia Patologica
Pagina 1 di 5 Indice 1. ELENCO REVISIONI... 2 2. GRUPPO DI LAVORO... 2 3. CAMPO DI APPLICAZIONE E CRITERI DI ESCLUSIONE... 2 4. ELENCO DESTINATARI... 2 5. ACRONIMI/SIGLE/ABBREVIAZIONI... 2 6. DOCUMENTI
DettagliOsservato 2012 Atteso 2013 indicatori 2013* peso osservato 2013 differenza % peso assegnato
Mantenimento produzione 2012 2.058.036 ± 2% 41.160,72 15,00 1.998.581,93-59.453,98-2,89 5 numero ricoveri 381 392,00 11,00 2,89 peso ricoveri 1,24 1,21 numero day surgery 360 293,00-67,00-18,61 peso day
DettagliPO-TR-004 ACCETTAZIONE RICHIESTA TRASFUSIONALE ASSEGNAZIONE E CONSEGNA EMOCOMPONENTI
Unità emittente SGQ Unità destinataria DIR TAL IMM Udr CQB SGQ BSCS SGA LAB UO CAR CR X X X X X X X X X X REDATTO Dott. P. A. Accardo 28/10/2013 REVISIONATO Dott.ssa M. Ferraro 06/11/2013 APPROVATO Dott.
DettagliRefertazione esami di Anatomia Patologica
Piazza Ospitale, 10-26900 Lodi Pagina 1 di 5 Indice 1. ELENCO REVISIONI... 2 2. GRUPPO DI LAVORO... 2 3. CAMPO DI APPLICAZIONE E CRITERI DI ESCLUSIONE... 2 4. ELENCO DESTINATARI... 2 5. ACRONIMI/SIGLE/ABBREVIAZIONI...
DettagliCONTROLLO DELLA TRASMISSIONE DELLA PATOLOGIA INFETTIVA IN OSPEDALE: NORME DI COMPORTAMENTO PER I VISITATORI ED I VOLONTARI
pag. 1 di 6 PER IL Dott. Antonio Silvestri Presidente Commissione di Controllo per le Infezioni Ospedaliere Dott. Maurizio Rango Direttore Sanitario Dott. Antonio Silvestri Stesura Validazione ed Approvazione
DettagliCAD DIPARTIMENTO ONCOLOGICO CPSE-AFD CARLA RIGO AOU MAGGIORE DELLA CARITA NOVARA
Organizzazione e gestione del CAS: rapporti tra CAS e MMG CAD DIPARTIMENTO ONCOLOGICO CPSE-AFD CARLA RIGO AOU MAGGIORE DELLA CARITA NOVARA Centro Accoglienza e Servizi E la Struttura di riferimento del
DettagliComplementi di Informatica. Prof. Mauro Giacomini
Complementi di Informatica Medica HIS - Definizione Prof. Mauro Giacomini HIS Sistemi informativi ospedalieri Non è stata data nessuna definizione univoca. In letteratura sono presenti molte tesi, alcune
DettagliSTABILIZZAZIONE E TRASFERIMENTO DEL PAZIENTE. M. Minicangeli
STABILIZZAZIONE E TRASFERIMENTO DEL PAZIENTE M. Minicangeli Il trasferimento del paziente dal P.S. al reparto di M.d U., deve essere presa solo dopo avere presentato e discusso il caso con i responsabili
DettagliF O R M A T O E U R O P E O
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Paolo Brusadelli Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate Via Santi Cosma e Damiano, 10-20871 Vimercate
DettagliAl Commissario Dott. Salvatore Lucio Ficarra. Al Direttore Sanitario Aziendale Dr. Giuseppe Drago
AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE U.O.S. Rischio Clinico Qualità e Accreditamento Piazza Igea, 1 97100 RAGUSA Telefono 0932.234348 EMAIL: giovanni.ruta@asp.rg.it PROT. N.10 /RM del 18.01.2018 Al Commissario
DettagliAllegato h3 Protocollo di verifica dell appropriatezza e dell efficacia dell inserimento
Allegato h3 Protocollo di verifica dell appropriatezza e dell efficacia dell inserimento MODULO 1 - PROPOSTA INSERIMENTO IN COMUNITÀ O SERVIZIO PER PERSONE DIPENDENTI DA SOSTANZE Cognome: Nome: Sesso M
DettagliIl modulo integrativo sulla sicurezza del paziente
Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali Ricerca Autofinanziata 2015 La valutazione partecipata del grado di umanizzazione delle strutture di ricovero Il modulo integrativo sulla sicurezza del
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITÀ DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA UFFICIO III RACCOMANDAZIONE PER LA PREVENZIONE
DettagliCentro Regionale S. Alessio Margherita di Savoia per i ciechi ITER RIABILITAZIONE REGIME RESIDENZIALE
INDICE 1. SCOPO...2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE...2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO...2 4. MODULISTICA UTILIZZATA....3 5. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI......3 6. RESPONSABILITA..... 4 7. MODALITA OPERATIVE......4
DettagliAZIENDA ULSS 20 VERONA
AZIENDA ULSS 20 VERONA PROCEDURA OPERATIVA Approvato il Funzione 04.05.2015 (CEAS) Revisione 01 del 20/01/2015 Redazione Verifica Data Funzione Nome Data Funzione Nome 20/08/2012 Medico Diana Pascu Resp.
DettagliValutazione di percorsi in Campania e criticità di accesso alla Cura. Dott. Adriano Cristinziano
Valutazione di percorsi in Campania e criticità di accesso alla Cura Dott. Adriano Cristinziano Criticità nell accesso ai nuovi farmaci Superamento dei PTR ed implementazione di PDTA, protocolli e Linee
DettagliLe buone pratiche. Sicurezza in sala operatoria: esperienze regionali a confronto - REGIONE SICILIA - Tommaso Mannone Risk manager
Le buone pratiche. Sicurezza in sala operatoria: esperienze regionali a confronto - REGIONE SICILIA - Tommaso Mannone Risk manager Regione Siciliana - Assessorato della Salute D.A. 3181 del 23 dicembre
DettagliProvincia autonoma di Trento Assessorato alla Salute e Politiche sociali. Il Pronto Soccorso
Provincia autonoma di Trento Assessorato alla Salute e Politiche sociali Il Pronto Soccorso COSA È? Il Pronto Soccorso gestisce l urgenza/emergenza 24 ore su 24, secondo priorità cliniche (triage). Per
DettagliPRONTO SOCCORSO PEDIATRICO REPARTO DI PEDIATRIA D URGENZA
Pr Dipartimento di Pediatria PRONTO SOCCORSO PEDIATRICO REPARTO DI PEDIATRIA D URGENZA SOMMARIO 1.0 SCOPO...2 2.0 CAMPO DI APPLICAZIONE...2 3.0 RIFERIMENTI...2 4.0 RESPONSABILITA...3 5.0 MODALITA...4 5.1
DettagliNuovo Sistema Informativo. Bolzano, 29 Febbraio 2016
Nuovo Sistema Informativo Bolzano, 29 Febbraio 2016 Nuovo Sistema Informativo Medici cure primarie Cittadini / e Tutte le unità operative e i reparti dell Azienda Sanitaria Medici ospedalieri e del territorio
DettagliOsservato 2012 Atteso 2013 indicatori 2013* peso osservato 2013 differenza %
Mantenimento produzione 2012 numero ricoveri ricoveri numero day surgery day surgery numero prestazioni esterni Osservato 2012 Atteso 2013 indicatori 2013* osservato 2013 differenza % 6.068.553 ± 2% ±126.798,89
DettagliGestione della terapia farmacologica e RFID (Radio Frequency Identification) Ing. Lucio Sartori. assieme a:
assieme a: CREI Ven s.c.a.r.l. Centro Ricerca Elettronica Industriale Veneto Gestione della terapia farmacologica e RFID (Radio Frequency Identification) Ing. Lucio Sartori 2 3 Agenda Introduzione Contesto
DettagliOspedale di Treviso. Medicina di Laboratorio Guida ai Servizi
Ospedale di Treviso Medicina di Laboratorio Guida ai Servizi L Unità Operativa Complessa Medicina di Laboratorio è un struttura del Dipartimento di Patologia Clinica dell Azienda ULSS 9 di Treviso. Essa
DettagliChecklist di sala operatoria (SSCL)
Workshop - Scheda di dimissione ospedaliera SDO e flussi informativi Sicurezza delle cure Febbraio 2018 Checklist di sala operatoria (SSCL) DEFINIZIONE DI EVENTO AVVERSO (ADVERSE EVENT) Codice intervento/procedura
DettagliPROTOCOLLO PER IL TRASFERIMENTO DEL PAZIENTE ALL INTERNO E ALL ESTERNO DELL AZIENDA
Versione n.01 del 18/06/2010 Pagina 1 di 11 PROTOCOLLO PER IL TRASFERIMENTO DEL PAZIENTE ALL INTERNO E ALL ESTERNO DELL AZIENDA Redazione / Aggiornamento Verifica / Approvazione Autorizzazione alla diffusione
DettagliProvincia autonoma di Trento Assessorato alla Salute e Politiche sociali. Il Pronto Soccorso
Provincia autonoma di Trento Assessorato alla Salute e Politiche sociali Il Pronto Soccorso COSA È? Il Pronto Soccorso gestisce l urgenza/emergenza 24 ore su 24, secondo priorità cliniche (triage). Per
DettagliCARTA DEI SERVIZI. UOSD Salute Mentale del Cadore Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura Ospedale di Pieve di Cadore
CARTA DEI SERVIZI UOSD Salute Mentale del Cadore Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura Ospedale di Pieve di Cadore Struttura Dipartimento Strutturale Unità operativa/servizio Direttore Documento emesso
Dettagli