OSPEDALIZZAZIONE DOMICIALIARE: PERCORSO AGEVOLATO E PROTETTO AI SERVIZI OSPEDALIERI PER PAZIENTI SEGUITI A DOMICILIO OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE:

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1 Pagina 1 di 7 OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE: REV. DATA Redatto da: Emesso da: Approvato da: Gruppo interdisciplinare aziendale Staff Direzione Sanitaria Direttore Sanitario Firma Firma

2 Pagina 2 di 7 INDICE OGGETTO SCOPO CAMPO DI APPLICAZIONE MODALITA OPERATIVE ARCHIVIAZIONE LISTA DI DISTRIBUZIONE RIFERIMENTI NORMATIVI

3 Pagina 3 di 7 OGGETTO Il processo di riqualificazione della funzione di assistenza ospedaliera alla fase acuta della malattia e la necessità di una sempre maggiore attenzione alle cure domiciliari nella cronicità emergente rendono necessari ed urgenti programmi di integrazione tra territorio ed ospedale. In questa particolare fase storica di riprogrammazione della rete assistenziale non tenere conto di queste variabili porterebbe ad un disequilibrio nell'offerta assistenziale riguardo ai bisogni reali della popolazione. Per quanto sopra è necessario adottare specifici percorsi clinico-organizzativi che consentano ai pazienti di ricevere prestazioni ed assistenza di norma erogata in ambiente ospedaliero presso il proprio domicilio nel rispetto delle condizioni di sicurezza ed efficacia. In particolare, la forma organizzativa, già sperimentata in altre realtà, dell'ospedalizzazione domiciliare sembra rispondere in maniera efficace a specifici bisogni assistenziali che vengono soddisfatti di norma in ambiente ospedaliero, ma che per particolari condizioni, la loro soddisfazione presso il domicilio del paziente risulta produrre vantaggi sia in termini di compliance che di efficacia. Si procede pertanto, in forma sperimentale ed in attesa di specifici atti di indirizzo in ambito regionale, all'attivazione del presente protocollo prevedendo una verifica a sei mesi al fine di valutarne i risultati. Il presente percorso è applicabile sia in fase di dimissione che dal domicilio dei pazienti. Lo scopo del percorso è quello di: SCOPO Garantire a livello domiciliare la fruizione di trattamenti normalmente erogati in regime ospedaliero nel rispetto delle condizioni di sicurezza ed efficacia. Garantire la necessaria flessibilità organizzativa avendo a riferimento la centralità della persona con i propri bisogni. Ridurre i ricoveri inappropriati, le giornate di degenza, il ricorso al Pronto Soccorso ed i costi per li trasporto sanitario. Mantenimento dei livelli uniformi ed essenziali di assistenza garantendo l'equità di accesso alle cure. Garantire la continuità dell'assistenza fra ospedale e territorio.

4 Pagina 4 di 7 Favorire il lavoro in equipe tra professionisti che ruotano intorno ai bisogni del paziente. Adottare strategie organizzative volte all'ottimizzazione del rapporto costo/beneficio. CAMPO DI APPLICAZIONE La presente procedura si applica alle seguenti articolazioni aziendali: PPOO aziendali Zone-Distretto Per loro tramite la presente viene diffusa a tutti i professionisti coinvolti sia nella fase di ricovero che in ambito territoriale. MODALITA' OPERATIVE ABBREVIAZIONI A.D.I. Assistenza Domiciliare Integrata P.U.A. Punto Unico d Accesso P.A.P. Progetto Assistenziale Personalizzato U. O. Unità Operativa U. F. Unità Funzionale MMG Medico di Medicina Generale CRITERI DI ARRUOLAMENTO Il servizio è destinato a pazienti in condizioni di non autosufficienza (disabilità), anche temporanea, o con un grado di autonomia tale da non permettere l'accesso ai servizi ambulatoriali. I pazienti sono stabili dal punto di vista clinico, essendo al domicilio, e la presa in carico è affidata alla rete dei servizi territoriali, di cui il responsabile clinico è il MMG (coordinatore della equipe di professionisti).

5 Pagina 5 di 7 E' anche necessario che l'ambiente domiciliare sia adeguato e sia garantita la figura del care giver. Il percorso è riservato per i pazienti assistibili dalla USL 9 (residenti e/o con domicilio sanitario). DESTINATARI Tutti i pazienti nel cui Progetto Assistenziale Personalizzato risultino necessarie ed appropriate prestazioni specialistiche, farmaceutiche o altro che di norma è erogabile in ambiente ospedaliero. La tipologia di prestazioni erogabili e il materiale necessario sono soggetti a valutazione specifica sul singolo caso e sulla personalizzazione delle cure tenuto conto dell'ambito di vita del paziente e della valutazione dei clinici (MMG e specialista). FASI DI ATTIVAZIONE Il servizio può essere attivato sia in fase di dimissione che dal domicilio. DALLA DIMISSIONE: Le UU. OO. di diagnosi e cura ospedaliere, in fase di dimissione, segnalano al P.U.A. la necessità di attivare i servizi territoriali; Il MMG effettua la presa in carico del paziente e condivide il piano di trattamento prescritto dallo Specialista di riferimento e l attivazione del servizio domiciliare; Le UU. FF. Cure Primarie hanno la responsabilità di coordinare il percorso concordandolo sia con il MMG che con la Direzione Medica del P.O; Le Direzione Mediche dei PP.OO., coadiuvate dagli Specialisti, verificano l appropriatezza e la fattibilità dell attivazione del servizio domiciliare concordando modalità e tempistica di attivazione; Lo specialista, incaricato dalla Direzione Medica di P.O. all effettuazione del servizio domiciliare, ha la responsabilità della corretta esecuzione, efficacia e sicurezza delle prestazioni definite nel piano terapeutico assistenziale. DAL DOMICILIO: Il MMG che ha in carico il paziente segnala il bisogno ai servizi territoriali;

6 Pagina 6 di 7 Le UU. FF. Cure Primarie hanno la responsabilità di coordinare il percorso concordandolo sia con il MMG che con la Direzione Medica del P.O; Le Direzione Mediche dei PP.OO., coadiuvate dagli Specialisti, verificano l appropriatezza e la fattibilità dell attivazione del servizio domiciliare concordando modalità e tempistica di attivazione; Lo specialista, incaricato dalla Direzione Medica di P.O. all effettuazione del servizio domiciliare, ha la responsabilità della corretta esecuzione, efficacia e sicurezza delle prestazioni definite nel piano terapeutico assistenziale. Il Responsabile della U.F. Cure Primarie inoltra la richiesta di attivazione del servizio domiciliare al Direttore del P.O. il quale ne valuta la fattibilità coadiuvato dallo Specialista ospedaliero che dovrà effettuare l intervento. Il medico Specialista concorda con il Responsabile della U.F. Cure Primarie la tempistica di accesso al domicilio del paziente Gli accessi saranno programmati fra i professionisti in base al bisogno del paziente, se non diversamente specificato nel P.A.P. Il medico Specialista effettuerà la prestazione all'interno dell orario di lavoro senza interferire con il normale svolgimento delle attività di istituto delle struttura di appartenenza. Per gli spostamenti sul territorio verranno utilizzate le auto aziendali. Il Medico Specialista si dota di quanto necessario all intervento, farmaci, compresi quelli di fascia H (ospedalieri) e dispositivi, attingendo alle scorte presenti in reparto; quanto utiizzato dovrà essere rendicontato con apposita modulistica (Piano Trattamento Individuale) alla struttura farmaceutica competente per le opportune registrazioni alla specifica unità di prelievo (esempio nome: reparto_ospedalizzazione_domiciliare). Tutte le prestazioni eseguite dagli specialisti saranno annotate nella cartella clinica domiciliare del paziente, compreso l'eventuale uso di medicinali e nella procedura informatizzata di registrazione dell' assistenza domiciliare. La responsabilità del singolo atto medico è naturalmente riconducibile al professionista che la esegue, mentre la responsabilità clinica del paziente rimane comunque al MMG. ARCHIVIAZIONE L originale di questa procedura viene conservato presso le Direzioni di Presidio Ospedaliero e le Direzioni di Zona-Distretto. Sarà divulgato tramite pubblicazione nel sito intranet ed internet dell'azienda.

7 Pagina 7 di 7 LISTA DI DISTRIBUZIONE Una copia della presente procedura è diffusa : - alle strutture organizzative dei PP.OO. dell AUSL 9 a cura delle Direzioni di P.O. - alle UU. FF. Cure Primarie a cura dei responsabili di Zona Distretto dell AUSL 9 Copia di questa Procedura viene consegnata a : 1. Direzioni Sanitarie dei PPOO 2. Direttori delle UO coinvolte 3. Responsabili Zona-Distretto 4. Medici di Medicina Generale RIFERIMENTI NORMATIVI & DOCUMENTI 1. DM 12/04/2002 Comitato Ospedalizzazione Domiciliare 2. Del. G.R.T 262/2010 Assistenza domiciliare ed Assistenza Domiciliare Integrata 3. Del. G.R.T. 1175/2005 Prontuario terapeutico Area Vasta Sud Est Repertorio Area Vasta Sud Est 4. Legge 135/90, art. 1, comma 2 Piano interventi urgenti in materia..omissis REVISIONE PROCEDURA La presente procedura sarà revisionata nel momento in cui modifiche del quadro normativo o organizzative aziendali, ESTAV o Regionali renderanno la presente procedura in tutto o in parte inadeguata per rispondere alle finalità dichiarate.

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