CORSO per TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE

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1 CORSO per TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE Docenti direttori scientifici : Prof. Arch. Francesco Bianchi Prof. Dott. Mario Mattia Elaborata a cura di: Arch. Francesca Cupiraggi Ing. M. Adelaide De Fazio

2 Premessa Il presente lavoro nasce dalla necessità di dotare il Comune di Monte Porzio Catone di un Piano di Zonizzazione Acustica, vigente a norma di legge, per la gestione del territorio e la redazione dei successivi piani di risanamento. Rappresenta la sintesi tra: - una parte espressamente teorica, comprendente le linee guida ed il quadro normativo vigente in merito alla redazione di un P.Z.A.a comunale; - il lavoro svolto in merito alle fasi preliminari di redazione del P.Z.A. del Comune di Monte Porzio Catone.

3 Premessa Le fasi del presente lavoro sono state: analisi del territorio e ricerca d Archivio; individuazione delle zone censuarie relative al Censimento 2011; delimitazione delle sezioni ridotte e loro misurazione; analisi della vigente Variante Generale al P.R.G.; studio delle infrastrutture presenti sul territorio e loro classificazione; individuazione degli obiettivi sensibili e delle zone Ia, Ib e Ic; individuazione delle zone V e VI; individuazione dei parametri per le zone II, III e IV;

4 Il P.Z.A. del 2001 Il Comune di Monte Porzio Catone, tra il 1998 ed il 2001, aveva redatto un P.Z.A. che però non ha mai concluso l iter di approvazione. Ipotesi preliminare di Zonizzazione Acustica

5 Il P.Z.A. del 2001 I tecnici incaricati hanno eseguito una mappatura mediante misurazioni e software LAeq diurno in db(a) LAeq notturno in db(a)

6 Il P.Z.A. del 2001 Dal confronto tra la mappatura e la zonizzazione, sono state individuate le aree a rischi acustico Periodo diurno Periodo notturno

7 Principi generali La Zonizzazione Acustica è una classificazione del territorio ai fini acustici, che stabilisce degli standard qualitativi assegnati come obiettivo a breve, medio e lungo periodo, finalizzati ad un continuo miglioramento della qualità ambientale. Lo scopo ultimo è il benessere degli abitanti, in quanto è dimostrato che la prolungata esposizione a livelli sonori eccessivi comporta effetti negativi come stress psicofisico, disturbo della quotidiana vita sociale ed in alcuni casi limite anche danni uditivi.

8 Principi generali Il Piano prevede, in linea con quanto prescritto dalla normativa regionale, la stesura di mappe tematiche di suddivisione del territorio comunale in aree acusticamente omogenee, l attribuzione delle relative classi acustiche e la definizione dei limiti di impatto ambientale. La redazione del Piano è attribuita come competenza al Comune e deve tenere in debito conto l effettivo utilizzo del territorio e le politiche di sviluppo futuro. Il Piano è tuttavia solo l inizio di una serie di analisi, interventi e successive verifiche finalizzate al raggiungimento del benessere.

9 Le fasi individuazione dell unità territoriale di riferimento; individuazione dei parametri; definizione delle modalità di interazione fra i parametri scelti; attribuzione delle zone acustiche ;

10 Le fasi individuazione delle sorgenti fisse/mobili; graficizzazione delle stesse su base cartografica; rilevamento delle emissioni acustiche;

11 Le fasi Individuazione delle Aree a rischio, in cui il valore misurato supera il limite ammissibile individuato nella Classificazione Acustica, oppure zone acustiche limitrofe che presentino una differenza di valori limite superiore a 5dB Confronto con i piani di zonizzazione acustica dei comuni limitrofi

12 Comuni limitrofi ROMA MONTE COMPATRI GROTTAFERRATA

13 Le fasi individuazione della tipologia e della entità dei rumori presenti; individuazione dei soggetti cui compete intervenire; indicazione di priorità, modalità e tempi di intervento; stima degli oneri finanziari, costi/benefici e tempi necessari; eventuale adozione di misure cautelari;

14 Le fasi Definita dalla normativa regionale 1) Il comune elabora una proposta preliminare di classificazione 2) Comuni > abitanti: si istituisce un Comitato Tecnico Comuni < abitanti: parere dell ARPA 3) Adozione bozza preliminare e pubblicazione 4) Trasmissione alla Regione, alla Provincia ed ai comuni limitrofi 5) Eventuali osservazioni e loro controdeduzione 6) Approvazione finale del Piano di Zonizzazione Acustica La Provincia: Verifica rispondenza alla norma e coerenza tra comuni limitrofi Esercita poteri sostitutivi in caso di inadempienza

15 Normativa Istituisce il Piano di Zonizzazione Acustica. Definisce le 6 classi ed i relativi limiti massimi di immissione Fornisce diverse definizioni

16 Normativa Specifica le competenze di Stato, Regioni e Comuni I comuni devono successivamente adottare un Piano di Risanamento Rimanda ai decreti attuativi

17 Normativa Determina i valori limite di emissione, immissione, attenzione e qualità Le infrastrutture di trasporto sono inserite in fasce di rispetto all interno delle quali non si applicano i limiti di classe

18 Normativa Titolo I: Competenze amministrative di Regione, Provincia e Comuni Funzioni di vigilanza e controllo di Province e Comuni Titolo II: Criteri generali per la classificazione del territorio Rete viaria Procedure per l adozione

19 Normativa Titolo III: Piano regionale triennale di intervento per la bonifica dall inquinamento acustico Piano regionale pluriennale per il contenimento delle emissioni sonore prodotte per lo svolgimento di servizi pubblici essenziali Piani Comunali di Risanamento Acustico Titolo IV: Modalità di rilascio delle autorizzazioni comunali per le attività rumorose Criteri per la redazione della documentazione Figura del tecnico competente

20 Normativa DM : applicazione del criterio differenziale per gli impianti a ciclo continuo DPCM : requisiti acustici passivi degli edifici DM e DM : misura del rumore aeroportuale DM : tecniche di rilevamento e misurazione DPR : traffico ferroviario nella fascia di pertinenza DPCM n. 215: luoghi di intrattenimento danzante e pubblico spettacolo DM : piani di intervento servizi di trasporto e infrastrutture pubbliche DPR n. 142: traffico stradale nella fascia di pertinenza

21 Analisi del territorio Estensione: 9,35 kmq Altitudine media: 470 m s.l.m Residenti: circa Andamento collinare- montano Comuni confinanti: Roma, Frascati, Monte Compatri, Grottaferrata

22 Analisi del territorio Via Fontana Candida Ferrovia RM- NA via Cassino Via Frascati- Colonna Autostrada Roma- Napoli M.P.C. Frascati Monte Compatri Maremmana III Via Tuscolo Grottaferrata

23 Criteri di elaborazione Piano Regolatore Comunale vigente e varianti Sezione censuarie ISTAT (2011) Perimetrazione delle aree e individuazione delle zone omogenee Struttura urbana del centro abitato e nuclei periferici Viabilità ed infrastrutture principali e secondarie Ricettori sensibili e aree di particolare tutela Dati ISTAT del Censimento Generale della Popolazione (2011)

24 Criteri di elaborazione

25 Criteri di elaborazione

26 Criteri di elaborazione

27 Criteri di elaborazione Sezione Edificio Tipologia Descrizione 2 1 Casa di riposo Residenza "Maria Clarac", via Pilozzo 4 2 Centro Accoglienza "Villa del Pino", via del Cimitero 9 3 Casa di riposo "Villa Domitilla", via Frascati 20 4 Casa di riposo Suore Francescane Insegnanti di Betania, via Fontana Candida 28 5 Casa di riposo INPDAP, viale Mondragone

28 Criteri di elaborazione Sezione Edificio Tipologia Descrizione 3 6 Scuola Elementare "Giosuè Carducci", piazza Borghese 4 7 Scuola Elementare "Enrico Fermi", via I Maggio 4 8 Scuola Media "Enrico Fermi", via Costagrande 4 9 Asilo Nido via Costagrande 7 10 Scuola Materna via Frascati Antica 9 11 Osservatorio Astronomico via Frascati 9 12 Centro di Formazione e di perfezionamento Istituto Tecnico Superiore Centro Congressi e Biblioteca Univers. "Villa Lucidi", Ministero della P.I., via Frascati "M. Buonarroti", via Mondragone "Villa Mondragone" Università di Tor Vergata

29 Criteri di elaborazione Sezione Edificio Tipologia Descrizione 4 15 Verde Pubblico Attrezzato Via Costagrande 6 16 Verde Pubblico Attrezzato Parco di Villa Gammarelli 9 17 Verde Privato Vincolato Via Frascati Area Boschiva Montana Villa Lucidi Verde Pubblico Attrezzato Via della Piana Verde Pubblico Attrezzato Via di Sant'Antonino Area Boschiva Montana Protetta Parco del Tuscolo Convento Eremo dei Camaldolesi, via del Tuscolo

30 Criteri di elaborazione Colle Pisano P.I.P. Sonnino

31 Criteri di elaborazione

32 Criteri di elaborazione SUPERFICI PARAMETRI NUMERO AREA POPOLAZIONE ESERCIZI COMMERCIALI E UFFICI ATTIVITA' ARTIGIANALI VIABILITA' sezione U.T.R ha n. persone ESERCIZI COMMERCIALI UFFICI n. addetti o superficie occupata lunghezza Dp - densità di popolazione; Dc - densità di esercizi commerciali e di uffici; Da - densità di attività artigianali; Vt - volume di traffico presente nella zona. SUPERFICI NUMERO AREA Dp. (di Popolazione) Dc (Esercizi Comm. e Uffici) DENSITA' Da (Attività Artigianali) Vt (Volume di Traffico) sezione U.T.R ha ab.i/ha n. addetti/ha n. addetti/ha ml/ha

33 Criteri di elaborazione 1. definizione degli aspetti dimensionali dei parametri individuati; 2. individuazione dei limiti numerici delle classi di variabilità di ogni parametro (nulla, bassa, media, alta densità); 3. attribuzione di un punteggio ad ognuna delle classi di variabilità individuate. classi di variabilità di ogni parametro densità nulla bassa media alta Dp 0 Fascia I Dp Fascia II Dp Fascia III Dp Ds 0 Fascia I Ds Fascia II Ds Fascia III Ds Da 0 Fascia I da Fascia II da Fascia III da Vt 0 Fascia I Vt Fascia II Vt Fascia III Vt Punteggio corrispondente

34 Criteri di elaborazione DENSITA VIARIA 1. calcolo della lunghezza complessiva delle strade della stessa classe, espressa in metri; 2. applicazione di un "peso percentuale" in funzione delle classi (ai fini acustici, 100 m di strada di classe acustica II hanno un peso minore della stessa lunghezza di una strada di classe acustica III o di IV); 3. determinazione del parametro necessario alla classificazione acustica, mediante sommatoria dei valori così ricavati all'interno di ogni singola area, ed attribuzione della relativa densità corrispondente.

35 Criteri di elaborazione Dalla somma dei punteggi corrispondenti alla classe di ogni parametro si ricaverà per ciascuna unità territoriale il seguente: Z = Dp + Ds + Da + Vt indice della zona Z Da 1 a 4 Da 5 a 8 Da 9 a 12 classe di zonizzazione acustica II III IV Le aree rurali caratterizzate dalla utilizzazione di macchine agricole operatrici verranno inserite in classe III.

36 Criteri di elaborazione D.P.R. n. 142/04: stabilisce i valori limite e le fasce di pertinenza delle strade attraverso una specifica suddivisione in classi, da effettuare secondo le tipologie definite dal codice della strada La rete viaria del Comune di Monte Porzio Catone, nello specifico, non si presta ad una classificazione così netta, ad eccezione della Autostrada Roma- Napoli che è tipicamente di Classe A. Le altre strade extracomunali, di competenza provinciale, sono per caratteristiche geometriche inserite in Classe F ma hanno un elevato volume di traffico.

37 Criteri di elaborazione L.R. n. 18/2001: prevede all art. 11 la classificazione della rete viaria in riferimento alla densità di traffico veicolare appartengono alla classe IV le strade primarie di scorrimento, i tronchi terminali o passanti di autostrade, le tangenziali, le strade di grande comunicazione e comunque le strade con traffico intenso superiore ai 500 veicoli l ora; appartengono alla classe III le strade di quartiere prevalentemente utilizzate per servire il tessuto urbano, con traffico compreso tra 50 e 500 veicoli l ora; appartengono alla classe II le strade locali prevalentemente situate in zone residenziali, con traffico inferiore ai 50 veicoli l ora.

38 Criteri di elaborazione L a classificazione ipotizzata sarà verificata in relazione alle zone omogenee circostanti, a seguito della parametrizzazione delle classi II, III e IV.

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