Fondamenti di illuminotecnica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Fondamenti di illuminotecnica"

Transcript

1 Fondamenti di illuminotecnica Corso di Fisica Tecnica Ambientale Scienze dell Architettura

2 Grandezze del moto oscillatorio E T λ (μm) Periodo T (s) tempo occorrente per compiere una oscillazione frequenza (n di periodi contenuti in un secondo) f = 1/T (Hz o s -1 ) lunghezza d onda λ = c T = c /f velocità della luce c = (m/s) ovvero km/s (m) spazio percorso nel periodo T unità di misura derivate 1 μm (micron) = 10-6 m 1 nm (nanometro) = 10-9

3 Il campo del visibile La luce è energia che si propaga nel vuoto sotto forma di onde elettromagnetiche alla velocità di circa km/s, ed è caratterizzata da lunghezza d onda comprese tra circa 0,38 μm e 0,78 μm ( nm), corrispondente al campo di visibilità dell occhio umano. 0,38 μm 0,78 μm

4 Sensibilità dell occhio L occhio umano presenta una diversa sensibilità in funzione della lunghezza d onda della radiazione, analoga alla sensibilità dell orecchio. L occhio percepisce meglio la gamma dei colori intermedi del campo di visibilità ovvero il giallo-verde ottenuto per 555 nm. La misura della sensibilità dell occhio è fatta dal fattore di visibilità relativa V(λ) = K(λ)/ K max K max = 680 lumen/watt e corrispondente alla massima efficienza luminosa

5 Curve di sensibilità relativa Il fattore di visibilità relativa per visione fotopica (diurna) (V) per visione scotopica (notturna) (V ) giorno notte Si ha V(λ) = 1 per 555 nm con visione fotopica (verde - giallo) per 507 nm con visione scotopica (azzurro-verde)

6 Relazione tra emissione termica e luminosa Se esaminiamo l emissione termica dei corpi neri in funzione della loro temperatura e lunghezza d onda vediamo che l area sottesa dal campo del visibile diminuisce al ridursi della temperatura fino a scomparire: c è quindi una relazione diretta tra flusso luminoso e flusso energetico.

7 Classificazione della luce delle lampade: la radiazione termica TEMPERATURA DI COLORE FREDDO T > 4000 K Luce diurna 6500 K Luce bianca 4000 K Luce bianca-calda 3000 K La classificazione della luce emessa dalle lampade è basata sulla determinazione della temperatura colore mediante l analogia con lo spettro cromatico emesso da un corpo nero portato ad una certa temperatura assoluta misurabile in kelvin (K). TEMPERATURA DI COLORE CALDO T < 4000 K

8 Temperatura colore per alcune tipiche sorgenti Temperatura colore di alcune sorgenti 1800 K Sole all alba 1900 K Fiamma di una candela K Sole al tramonto 2800 K Incandescenti tradizionali K Alogene K Cielo sereno/fluorescenti K Cielo coperto, nuvoloso/fluorescenti a luce diurna K Cielo blu terso del nord

9 Le grandezze fotometriche Grandezza Simbolo Unità di misura Abbreviazione Flusso luminoso Φ lumen lm Illuminamento E lux Lux Intensità luminosa I candela cd Luminanza L nit cd/m 2 Le relazioni che individuano le grandezze suddette sono relative a sorgenti luminose puntiformi ovvero di dimensioni piccole rispetto alla distanza: ad esempio il Sole rispetto alla Terra, una lampada in una stanza, ecc.

10 Flusso luminoso 780 d / 380 Φ l = Κ(λ) dλ (lm) Φ l = Κ(λ) Φ enλ lampada φ λ dλ per fascio monocromatico Ad es. il flusso luminoso di una lampada ad incandescenza da 100 W è di 1250 lm Lampade a basso consumo il valore del flusso è sempre noto al progettista perché fornito dal produttore di sorgenti mediante tabelle o schede tecniche

11 luminosa Intensità luminosa I = dφ/dω [cd] L'intensità luminosa (cd) esprime la quantità di luce che è emessa da una sorgente in una determinata direzione dω = ds/r² Ω tot = 12,56 steradianti

12 Efficienza luminosa L'efficienza di una sorgente luminosa è un parametro che valuta quanta energia elettrica sia effettivamente convertita in luce. E ff = Φ l / W [Im / Watt]

13 fotometria Ad ogni direzione γ viene quindi associato un vettore radiale che avrà lunghezza proporzionale all'intensità, seguendo la scala graduata concentrica. Piano C180 Piano C0 Intensità emesse dal sistema ottico

14 fotometria La curva fotometrica si rappresenta così unendo le estremità delle direttrici delle intensità per ogni direzione γ. Questa curva rappresenta la fotometria del sistema ottico analizzato sui piani C di riferimento Piano C180 Piano C0 curva fotometrica

15 solido fotometrico La rappresentazione delle emissioni luminose di una sorgente è affidata al caratteristico solido fotometrico, il quale rappresenta vettorialmente l'insieme delle intensità luminose così come esse si distribuiscono nello spazio.

16 Illuminamento L'illuminamento è una grandezza fotometrica che esprime la quantità di luce che investe una determinata superficie o un determinato punto. L illuminamento è misurabile con uno strumento denominato luxmetro. Nel caso in cui si consideri una superficie, è corretto parlare di Illuminamento medio E = dφ/ds [lux]

17 Luminanza diretta L = ds di α (nit =1cd/m²) La luminanza può essere intesa come la quantità di luce che effettivamente colpisce i nostri occhi: la luminanza genera il processo fisiologico della visione ed è quindi la luce che effettivamente noi percepiamo. La luminanza diretta è legata alle sorgenti primarie.

18 Luminanza riflessa Molto frequente è anche il caso in cui si debba considerare la luminanza non di una sorgente luminosa ma di una superficie riflettente (sorgente secondaria) Le caratteristiche di riflessione dei materiali sono determinanti nell influenzare la luminanza La luminanza indiretta è legata alle sorgenti definite secondarie, ovvero agli oggetti che riflettono la luce.

19 Contrasto di luminanza Indica il rapporto di luminanza tra l oggetto da visualizzare e il suo sfondo. Se L 2 è la luminanza dell oggetto e L 1 quella dello sfondo il contrasto di luminanza C è : C (contrasto) = 100 (L 2 -L 1 ) / L 1 (%) Sui contrasti di luminanza si giocano molti degli effetti dell illuminazione degli oggetti. Negli ambienti di lavoro i valori devono essere contenuti per non creare affaticamento. In generale: Se L 1 > L 2 Se L 1 < L 2 allora 0 < C < 1 (esempio stampa nera su sfondo bianco) allora 0 < C < ( esempio stampa bianca su sfondo nero) L 1 L 2

20 Valori per il contrasto di luminanza X: ambienti dove è possibile controllare le riflessioni ovunque secondo UNI 10380; Y: ambienti dove è possibile controllare le riflessioni solo nelle zone prossime all area di lavoro; Z: ambienti dove non è possibile controllare le riflessioni.

21 La colorimetria La percezione del colore degli oggetti, così come l emozione che essi suscitano, è un fatto soggettivo e pertanto differente da individuo a individuo. Tuttavia, per esigenze commerciali e industriali oltre che artistiche, nel XX secolo nasce la necessità di classificare i colori in maniera oggettiva, ovvero di individuare il colore mediante un numero. Nel 1931, la CIE (Commission Internationale de l Éclairage - Commissione Internazionale di Illuminazione) pubblica una serie di tabelle con descrizioni di curve caratteristiche delle emissioni luminose di definite sorgenti e delle risposte cromatiche di un osservatore medio, che sono ancora oggi il sistema di classificazione più usato.

22 Parametri dei colori La sensazione di colore che il cervello umano percepisce è il risultato della combinazione di tre componenti: - tono o tinta; legato alla lunghezza d onda dominante individua il colore dell oggetto (rosso, giallo, ecc.) - saturazione o purezza; è la vivacità del colore che appare più o meno definito distinguendosi dalla visione del grigio; - luminosità o luminanza; esprime l intensità luminosa nella direzione della visione. Con queste tre componenti siamo in grado di definire e di descrivere qualsiasi colore.

23 Radiazione eterocromatica Si dimostra che date tre radiazioni di lunghezza d onda opportuna (radiazioni primarie RGB - Red Green Bleu) ) una radiazione qualunque è ottenibile con la somma algebrica delle tre radiazioni suddette opportunamente dosate (1 a legge di Grassman): tale legge è alla base del sistema di classificazione dei colori CIE

24 Sintesi additiva e colori fondamentali I colori fondamentali sono tre : rosso (R, 700 nm) L R (1 nit) verde (G, 546 nm), L G (4,59 nit) bleu (B, 436 nm) L B ( 0,06 nit) I colori secondari sono: giallo (rosso+verde), magenta (blu+rosso) ciano (blu+verde). Quando un colore primario è sommato ad un colore secondario ottenendo luce bianca questo è detto complementare: verde (colore primario) + magenta (blu+rosso) = bianco.

25 Tonalità e saturazione tonalità saturazione NB da Word Colore di riempimento/ Altri colori/personalizzati Con la tonalità si definisce il colore stesso. Il colore è tanto più puro quanto più ha la larghezza di T (tonalità) stretta e le altre lunghezze d onda inesistenti. In pratica solo luce colorata generata da un laser si può definire come colore puro. Le variazioni di saturazione fanno apparire un colore più o meno chiaro.

26 Luminosità Più bassa è L (luminosità), più scura sarà la luce del colore: a parità di tonalità e saturazione, la tavolozza a sinistra presenta una più alta luminosità rispetto a quella di destra (150 contro 100).

27 Coordinate tricromatriche e triangolo colori X = 37 Y = 163 Z = 94 X + Y + Z = 294 tonalità x = X/(X + Y +Z) = 37/294 = 0,12 y = Y/(X + Y +Z) = 163/294 = 0,55 z = 1 (0,12+0,55) = 0,33 saturazione Soglia di percezione delle differenze negli stimoli e curva di visibilità Per il caso in esame il contributo alla sensazione luminosa dei colori primari è per il verde (55%), seguito dal bleu (33%) e dal rosso(12%)

28 Miscela di colori Date due fonti di luce colorata A e B, tutte le tonalità D, che per sintesi additiva possiamo creare, le troviamo sulla retta che unisce i due punti A e B regolando l intensità di una o di tutte e due le fonti. Possiamo ottenere per sintesi additiva qualsiasi colore D che si trova racchiuso nell area del triangolo ABC, regolando la luminosità di una, due o di tutte e tre le fonti.

29 Indice di resa cromatica (Ra) La buona resa dei colori da parte di una sorgente di luce artificiale è condizionata dal fatto che essa emetta tutti i colori dello spettro. La CIE ha definito pertanto l indice di resa cromatica dei colori: è un valore numerico che raffronta la resa cromatica di una lampada con quella della luce diurna presa come campione e con indice 100 (massimo). Relazione tra indice di resa dei colori e classi di resa dei colori secondo UNI

30 Esempio di resa cromatica per una rosa Come appare alla luce del giorno (Ra 100) Come appare al di sotto di una lampada al sodio a bassa pressione (Ra < 20)

31 La riflessione Diffusore lambertiano I α = I n cos α Riflessione irregolare I n Iα α Riflessione diffusa Riflessione speculare

32 Percezione dei colori Le caratteristiche che vengono prese in considerazione sono: Radiazione riflessa rosso rosso giallo verde bleu riflessione, assorbimento, trasmissione. In merito si ricorda che il colore degli oggetti è costituito dallo spettro della luce riflessa a λ giallo verde bleu Radiazione assorbita Corpo grigio 0.8 Corpo rosso λ (μm)

33 Trasmissione luminosa e Vetri selettivi

34 Le sorgenti luminose Possono essere artificiali (lampade) o naturali (luce del sole). lampada La lampada Costituisce il cuore dell apparecchio ed è l effettiva SORGENTE LUMINOSA E la lampada il primo elemento che determina la QUANTITA e la QUALITA della luce Il tipo di lampada scelta influisce direttamente sulla PRESTAZIONE LUMINOSA

35 Lampade fluorescenti compatte VANTAGGI COSTI CONTENUTI BASSI CONSUMI DURATA ELEVATA GAMMA CROMATICA SVANTAGGI DIMENSIONI SEMPRE IMPORTANTI RESA CROMATICA Spettro luminoso

36 Spettri delle sorgenti luminose fluorescenti TC-D Lampade fluorescenti compatte TC-D 26W Col 21 (4000 K) TC-D 26W Col 31 (3000 K) TC-D 26W Col 41 (2700 K) Alogena (2700 K)

37 VANTAGGI - BASSO COSTO MANUTENZIONE DIMENSIONI SVANTAGGI Lampade a incandescenza CONSUMO DURATA CALORE GAMMA CROMATICA Spettro luminoso

38 La qualità del progetto illuminotecnico Un impianto di illuminazione deve assicurare: un illuminamento adeguato al compito visivo; una buona uniformità di luce ovvero un giusto rapporto di luminanza tra zona di lavoro, le zone circostanti e lo sfondo; l eliminazione dell abbagliamento diretto o riflesso, ottenuto con sorgenti luminose a bassa luminanza e lampade opportunamente schermate; una resa di colori e una tonalità di luce (temperatura di colore) adatta al compito visivo.

39 Rapporto tra illuminamento e temperatura di colore

40 Valori raccomandati di illuminamento (UNI 10380)

41 Rapporti di luminanza nel campo visivo Al fine di garantire il comfort, il compito visivo deve avere una luminanza pari o superiore a quella dello sfondo. Quest ultimo dovrebbe avere una luminanza pari a 100 cd/m², considerato valore ottimale quando il livello di illuminazione dell ambiente sia compreso tra 500 e 1000 lux. Per far questo è necessario che le pareti abbiano un fattore di riflessione pari a 0,5-0,8 per un illuminamento orizzontale medio di 500 lux e di 0,4-0,6 per un illuminamento di 1000 lux.

42 Abbagliamento La conseguenza dell'abbagliamento sulla visione può essere : "debilitante" come nel caso del "disability glare", ovvero quel tipo di abbagliamento che provoca una istintiva reazione di rifiuto della visione ; "non confortevole", come nel caso del "discomfort glare", cioè quell'abbagliamento che produce una sensazione di fastidio psicologico prolungata nel tempo.

43 Forme di abbagliamento

44 Zone di abbagliamento Abbagliamento per saturazione Nella pratica, l abbagliamento diretto può essere provocato da una forte luminanza, sia di origine naturale che di origine artificiale Nella progettazione illuminotecnica, esso deve essere valutato per gli angoli critici compresi fra i 45 e gli 85 in funzione della classe di qualità dell ambiente e del livello di illuminamento previsto

45 Riflessioni abbaglianti I valori per l abbagliamento di trovano nella UNI 10380)

46 Effetti psicologici

47 Effetti psicologici

48 Effetti psicologici

49 Stanza di degenza: luce diurna

50 Stanza di degenza: luce notturna

51 Colori e orientamento

52 Colori e orientamento

53 L architetto ed il lighting designer Dante Ferretti Museo Egizio a Torino

54 La fotografia e la scenografia Vittorio Storaro Apocalipse Now di F.F. Coppola

55 Blade Runner di Ridley Scott

56

57

58 La fotografia e la scenografia Vittorio Storaro Apocalipse Now di F.F. Coppola

59 Illuminazione naturale L illuminazione naturale è importante per diversi aspetti che possono sintetizzarsi nel benessere fisiologico e psicologico degli individui e nel risparmio energetico, riducendosi la necessità nell uso dell illuminazione artificiale. Il parametro che definisce la qualità dell illuminazione naturale è il Fattore medio di luce diurna (FLDm): il ruolo centrale è assegnato alla superficie delle finestre, alla natura del vetro ed alla presenza o meno di ostacoli frontistanti. Per la tipologia del vetro i cataloghi dei produttori riportano il parametro relativo alla trasmissione luminosa t (ovvero nel campo del visibile) in funzione del tipo di vetro; ad esempio i doppi vetri chiari normali hanno valori t > 0,8, mentre un vetro trattato può ridurre il valore t = 0,6 o meno.

60 Il quadro normativo relativo all illuminazione naturale degli ambienti Circ. Min. LL. PP del 22 maggio 1967 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a rappresentare le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie) Circ. Min. LL. PP del 22 novembre 1974 (requisiti fisico tecnici per le costruzioni edilizie ospedaliere: proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione) D.M. 5 luglio 1975 (modificazioni alle istruzioni ministeriali 20 giugno 1896 relativamente all'altezza minima ed ai requisiti igienico sanitari principali dei locali di abitazione) aggiornato con D.M. 9 giugno 1999 D.M. 18 dicembre 1975 (Norme tecniche aggiornate relative all edilizia scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia e urbanistica da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica) UNI (Luce e illuminazione - locali scolastici: criteri generali per l illuminazione artificiale e naturale) Molti regolamenti edilizi, talvolta d igiene e su indicazione delle ASL, recano disposizioni particolari in merito all illuminazione naturale. E necessario pertanto prendere visione di tali documenti prima di avviare la progettazione.

61 Aspetti legati all illuminazione naturale I problemi Surriscaldamento estivo e insolazione diretta Abbagliamento Continua variazione di intensità Impossibilità di controllare le ombre Inadeguata penetrazione in profondità della luce Ombre portate da ostruzioni esterne I vantaggi Benefici psicologici ed emotivi per le persone Variabilità in funzione del moto del sole Preferenza per la luce naturale da parte degli occupanti Riduzione dei consumi energetici Guadagni solari passivi durante l'inverno

62 Posizione e dimensione delle aperture Nel caso di un apertura posta su un solo lato l illuminazione naturale diminuisce progressivamente allontanandosi dalla finestra I valori dell illuminazione naturale sono simili al caso precedente, ma la distribuzione della luce è più omogenea e con minori differenze tra i diversi punti dell ambiente; il contrasto localizzato è minore. L illuminazione bilaterale è migliore in quanto favorisce maggiore omogeneità nella distribuzione della luce assenza di fenomeni di abbagliamento dovuti al contrasto

63 Posizione e dimensione delle aperture A parità di superficie illuminante il bow-window permette: Penetrazione maggiore di luce in profondità Distribuzione luminosa che interessa una maggiore porzione di locale Riduzione delle zone d ombra Suddivisione della medesima area illuminante La quantità di luce in ingresso è la medesima Varia la distribuzione luminosa Diminuiscono le zone d ombra laterali via via che aumenta il numero delle aperture

64 Forma delle aperture Apertura orizzontale Maggiore efficacia nelle immediate vicinanze dell apertura Apertura verticale Maggiore penetrazione in profondità della luce Distribuzione più omogenea della luce

65 Il fattore di luce diurna Rapporto fra il livello di illuminamento in un punto posto su un piano orizzontale all interno del locale (E int ) e il livello di illuminamento in un punto posto su di un piano orizzontale sotto l intero emisfero celeste in assenza di ostruzioni e di irraggiamento solare diretto (E 0 ) con misure fatte nello stesso momento E FLD = int 100 (%) E 0 E 0 E int

66 Ambienti residenziali (D.M. 5/7/75) Locali di abitazione: 2% (inoltre la superficie finestrata apribile non deve essere inferiore a 1/8 della superficie del pavimento) Ambienti ospedalieri (Circ /11/74) Ambienti di degenza, diagnostica, laboratori: 3% Palestre, refettori: 2% Uffici, spazi per la distribuzione, scale: 1% Ambienti scolastici (D.M. 18/12/75) Ambienti ad uso didattico (aule per lezione, studio, lettura, disegno ecc.): 3% Palestre, refettori: 2% Valori limite del fattore di luce diurna secondo la legislazione vigente Uffici, spazi per la distribuzione, scale, servizi igienici: 1%

67 UNI Valori raccomandati nell edilizia scolastica Tipo di ambiente, di compito visivo o di attività FLDm (%) Asili nido e asili d infanzia Aule giochi 5 Nido 5 Aule lavori artigianali 3 Edifici scolastici Aule in scuole medie superiori 3 Aule in scuole serali e per adulti Sale di lettura 3 Lavagna Tavolo per dimostrazioni Aule educ. art. 3 Aule educazione artistica in scuole d arte 3 Aule per disegno tecnico 3 Aule di educazione tecnica e laboratori 3 Aule lavori artigianali 3 Laboratori di insegnamento 3 Aule di musica 3 Laboratori di informatica 3 Vedere racc. VDU Laboratori linguistici 3 Aule di preparazione e officine 3 Ingressi 1 Aree di circolazione e corridoi 1 Scale 1 Aule comuni e Aula Magna 2 Sale professori 2 Biblioteca: scaffali -Biblioteca: area di lettura 3 Magazzini materiale didattico 1 Palazzetti, palestre e piscine 2 Mensa 2 Cucina 1 Bagni 1

68 Metodo di calcolo del fattore medio di luce diurna Il metodo è applicabile al caso di finestre verticali (a parete) e spazi di forma regolare con profondità, misurata perpendicolarmente al piano della parete finestrata, minore o uguale a 2,5 volte l altezza dal pavimento al punto più alto della superficie trasparente dell infisso. FLD f m A ( ) tot 1 rm A f è l area della superficie della finestra, escluso il telaio; t è il fattore di trasmissione luminosa del vetro; = A ε è il fattore finestra, rappresentativo della posizione di volta celeste vista dal baricentro della finestra (ε = 1 per finestra orizzontale,lucernario, senza ostruzioni; ε = 0,5 per finestra verticale senza ostruzione; ε < 0,5 per finestra verticale con ostruzione) A tot è l area totale delle superfici che delimitano l ambiente compreso la finestra; r m è il fattore medio ponderato di riflessione luminosa delle superfici che delimitano l ambiente r m = Σ i r i A i /A tot ; per il vetro il valore r è molto basso e pari a circa 0,07. ψè il fattore di riduzione del fattore finestra. t ε ψ

69 Calcolo della superficie vetrata Af (Quando non sia nota la superficie precisa dell area vetrata dell infisso) Af = 0,75 Ai Ai = area totale del foro nella muratura Calcolo del coefficiente di trasmissione luminosa del vetro t (Quando non sia noto il livello di pulizia dell infisso) t = 0,9 t

70 Le caratteristiche dei materiali Coefficiente di riflessione luminosa di alcune finiture Coefficiente di trasmissione luminosa di alcuni vetri Correzione per condizioni di pulizia del vetro

71 Ostruzioni esterne ESEMPIO DI SCHEMI RELATIVI A DUE DIVERSI TIPI DI OSTRUZIONE PER DETERMINARE L ANGOLO α Dalla trigonometria si ha che la tangente dell angolo α è data dal rapporto: tan α = H-h/La h = altezza dal baricentro B della finestra al piano stradale da cui inv(tan α) = α H = altezza del fabbricato contrapposto dal piano stradale La = distanza tra il fabbricato contrapposto (o comunque dell ostacolo) e la finestra

72 Ostruzioni di facciata ed esterne Altezza di 60 cm da cui partire per l individuazione del baricentro B della portafinestra: es. porta H = 2,2 m, baricentro B = (2,2 0,6)/2 + 0,6 = 1,4 m NB. nel calcolo si trascura il contributo della parte finestrata fino a 60 cm dal pavimento

73 Calcolo del fattore finestra ε Ostruzioni che occupano la parte bassa del panorama H-h ε = 1 senα 2 senα = sen [inv (tanα = H-h/La)] α = angolo piano di altitudine che sottende la parte ostruita di cielo α L a H h Ostruzioni che occupano la parte alta del panorama ε = sen 2 α 2 senα 2 = sen [inv (tanα 2 = H/L)] α 2 angolo piano che sottende la parte visibile di cielo L α 2 H

74 Ostruzioni che occupano sia la parte alta che quella bassa del panorama ε = senα 2 senα 2

75 Calcolo del fattore finestra ε per ostruzioni esterne

76 Calcolo del fattore finestra ε per ostruzioni di facciata L α 2 H α 2 (gradi) H/L

77 Calcolo del fattore riduttivo ψ

78 Esercizio Per un fattore medio di luce diurna pari al 2% dimensionare la superficie di una finestra di un locale avente le seguenti dimensioni e caratteristiche: Pianta 4 x 4 m altezza 3 m A f = 96 m² A pav = 16 m² A par = 80 m² t = 0,82 r pav = 0,5 r pareti = 0,7 ostruzioni: A 0,02 A ( r ) f tot 1 m = t ε 1 senα ε = 2 ψ α H-h h 10 m 4 m senα = sen [inv (tanα = H-h/La)] = sen [inv tan (12/10)]= sen 50,2 = 0,77 ε= 1 0,77/2 = 0,115 ψ = 0,95 L a H 12 m

79 f Esercizio A 0,02 A ( 1 r ) tot m = t ε ψ r m = 16 x 0, x 0,85/ 96 = 0,79 A f = 0,02 96 (1 0,79)/(0,82 0,115 0,95) = 4,5 m² rapporto aeroilluminante Ri = 1/8 di A pav = 16/8 = 2 m² Pertanto A f > Ri di oltre il 100%

80 FLDm (%) FLDm (%) La problematica Per un fattore medio di luce diurna FLDm = 2% Fattore di luce diurna per H - h = 10 m A f = 1/8 * S pav = 1,75m² distanza tra fabbricati La (m) Fattore di luce diurna per H - h = 10 m e ostruzione superiore di 1.2 m FLDm FLDm La = 26 m α L a Con ostruzione superiore A f = 1/6 * S pav = 2,33m² La = 44 m α 2 α H H-h h distanza tra fabbricati La (m) L a

81 Grazie per l attenzione

Fondamenti di illuminotecnica

Fondamenti di illuminotecnica Fondamenti di illuminotecnica Corso di Fisica Tecnica Ambientale Scienze dell Architettura Grandezze del moto oscillatorio E λ (μm) Periodo T (s) tempo occorrente per compiere una oscillazione frequenza

Dettagli

Fondamenti di illuminotecnica

Fondamenti di illuminotecnica Fondamenti di illuminotecnica Corso di Fisica Tecnica Ambientale Scienze dell Architettura Grandezze del moto oscillatorio E ( m) Periodo T (s) tempo occorrente per compiere una oscillazione frequenza

Dettagli

Illuminazione naturale

Illuminazione naturale Illuminazione naturale L illuminazione naturale è importante per diversi aspetti che possono sintetizzarsi nel benessere fisiologico e psicologico degli individui e nel risparmio energetico, riducendosi

Dettagli

Grandezze Fisiche caratteristiche

Grandezze Fisiche caratteristiche Grandezze Fisiche caratteristiche 1 Benessere Ambientale: Illuminazione Grandezze Fisiche: Frequenza ν Velocità c È il numero di oscillazioni che l onda compie nell unità di tempo. È l inverso del periodo,

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL REQUISITO D ILLUMINAMENTO NATURALE PER LE NUOVE COSTRUZIONI

DETERMINAZIONE DEL REQUISITO D ILLUMINAMENTO NATURALE PER LE NUOVE COSTRUZIONI DETERMINAZIONE DEL REQUISITO D ILLUMINAMENTO NATURALE PER LE NUOVE COSTRUZIONI ILLUMINAMENTO NATURALE IN SEDE PROGETTUALE Il controllo dell illuminamento naturale è uno dei requisiti che concorrono al

Dettagli

Allegato K al Regolamento Edilizio del Comune di Prato Area 4 - Scheda 4.1 (Illuminazione naturale) Norme per la compilazione

Allegato K al Regolamento Edilizio del Comune di Prato Area 4 - Scheda 4.1 (Illuminazione naturale) Norme per la compilazione Allegato K al Regolamento Edilizio del Comune di Prato Area 4 - Scheda 4.1 (Illuminazione naturale) Norme per la compilazione SCHEDA 4.1 Area di Valutazione: 4 - Qualità ambiente interno Esigenza: Categoria

Dettagli

Illuminotecnica - Grandezze Fotometriche

Illuminotecnica - Grandezze Fotometriche Massimo Garai - Università di Bologna Illuminotecnica - Grandezze Fotometriche Massimo Garai DIN - Università di Bologna http://acustica.ing.unibo.it Massimo Garai - Università di Bologna 1 Radiazione

Dettagli

Bocchi Carlotta matr Borelli Serena matr Lezione del 5/05/2016 ora 8:30-10:30. Grandezze fotometriche ILLUMINOTECNICA

Bocchi Carlotta matr Borelli Serena matr Lezione del 5/05/2016 ora 8:30-10:30. Grandezze fotometriche ILLUMINOTECNICA Bocchi Carlotta matr. 262933 Borelli Serena matr. 263448 Lezione del 5/05/2016 ora 8:30-10:30 NOZIONI DI ILLUMINOTECNICA ILLUMINOTECNICA Che cos'è la luce e le cara7eris9che delle onde ele7romagne9che

Dettagli

Facoltà di Architettura- Corso di Tecnica del Controllo Ambientale

Facoltà di Architettura- Corso di Tecnica del Controllo Ambientale Le sorgenti di luce costituiscono il mezzo attraverso cui si assicura ad un ambiente una qualità illuminotecnica. La luce costituisce uno strumento di progettazione SORGENTI DI LUCE DISPONIBILI ARTIFICIALE

Dettagli

DIMENSIONAMENTO ILLUMINOTECNICO

DIMENSIONAMENTO ILLUMINOTECNICO DIMENSIONAMENTO ILLUMINOTECNICO Giovanni Parrotta Classe concorso A040 Prerequisiti: Grandezze fotometriche Le relazioni che individuano le grandezze fotometriche sono relative a sorgenti puntiformi, ovvero

Dettagli

LA LUCE: energia radiante capace di eccitare la retina e dar luogo alla sensazione visiva

LA LUCE: energia radiante capace di eccitare la retina e dar luogo alla sensazione visiva LA LUCE: energia radiante capace di eccitare la retina e dar luogo alla sensazione visiva cc LA LUCE: cc diurna notturna LA LUCE: lunghezza d onda del visibile cc 400/800 nm LA LUCE: lunghezza d onda del

Dettagli

COMUNE DI DIANO D'ALBA Provincia di Cuneo BANDO TRIENNALE EDILIZIA SCOLASTICA - MUTUI PROGETTO ESECUTIVO

COMUNE DI DIANO D'ALBA Provincia di Cuneo BANDO TRIENNALE EDILIZIA SCOLASTICA - MUTUI PROGETTO ESECUTIVO COMUNE DI DIANO D'ALBA Provincia di Cuneo BANDO TRIENNALE 2015-16-17 EDILIZIA SCOLASTICA - MUTUI Ristrutturazione e riqualificazione di scuola dell'infanzia sita in Fraz. Valle Talloria - Diano d'alba

Dettagli

Fondamenti di illuminotecnica e Sicurezza sul lavoro: modulo illuminotecnica

Fondamenti di illuminotecnica e Sicurezza sul lavoro: modulo illuminotecnica Giornata di formazione e informazione A.F.Varese - Luino Laura Blaso - Ricercatrice ENEA Fondamenti di illuminotecnica e Sicurezza sul lavoro: modulo illuminotecnica Luino, 21 maggio 2015 Luce Cos è la

Dettagli

Fondamenti di illuminotecnica. Laboratorio di illuminazione CORVO - Ispra

Fondamenti di illuminotecnica. Laboratorio di illuminazione CORVO - Ispra Fondamenti di illuminotecnica Laboratorio di illuminazione CORVO - Ispra Ispra, 24 novembre 2014 Luce Cos è la luce 1 nm = 10-9 m La luce è radiazione elettromagnetica, visibile all'uomo. la lunghezza

Dettagli

Impianti di illuminazione. Impianti Industriali

Impianti di illuminazione. Impianti Industriali Impianti Industriali 2-2009 1 L di un locale industriale influenza la percentuale di infortuni e la qualità della produzione Illuminamento scarso significa : - Un progressivo senso di stanchezza degli

Dettagli

Grandezze fotometriche

Grandezze fotometriche Capitolo 3 Grandezze fotometriche 3.1 Intensità luminosa E una grandezza vettoriale di simbolo I. Ha come unità di misura la candela(cd). La candela è l unità di misura fondamentale del sistema fotometrico.

Dettagli

Facoltà di Architettura- Corso di Tecnica del Controllo Ambientale. Illuminotecnica

Facoltà di Architettura- Corso di Tecnica del Controllo Ambientale. Illuminotecnica Le radiazioni elettromagnetiche come Onde radio Radiazioni infrarosse Raggi X Raggi gamma etc Grandezze caratteristiche Lunghezza d onda L onda passa 5 volte al secondo Frequenza Sono comprese nell intervallo

Dettagli

Impianti di illuminazione

Impianti di illuminazione Impianti Meccanici 1 L di un locale industriale influenza la percentuale di infortuni e sulla qualità della produzione Illuminamento scarso significa : - Un progressivo senso di stanchezza degli operatori

Dettagli

ILLUMINOTECNICA. parti 3-4

ILLUMINOTECNICA. parti 3-4 ILLUMINOTECNICA parti 3-4 1 Il colore Il colore che il cervello umano percepisce è il risultato della combinazione di tre componenti: tonalità legato alla lunghezza d onda dominante, individua il colore

Dettagli

N. 1. ILLUMINAZIONE (approfondimenti) FORMAZIONE SPECIFICA STUDENTI EQUIPARATI ai sensi del D.Lgs. 81/08 e dell accordo Stato-Regioni del 21/12/2011

N. 1. ILLUMINAZIONE (approfondimenti) FORMAZIONE SPECIFICA STUDENTI EQUIPARATI ai sensi del D.Lgs. 81/08 e dell accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 ILLUMINAZIONE (approfondimenti) Approfondimenti N. 1 FORMAZIONE SPECIFICA STUDENTI EQUIPARATI ai sensi del D.Lgs. 81/08 e dell accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 Versione 1.0 27/10/2016 Spettro visibile

Dettagli

TIPOLOGIE DI LAMPADINE

TIPOLOGIE DI LAMPADINE TIPOLOGIE DI LAMPADINE TEMPERATURA DI COLORE Una lampadina LED con temperatura (Kelvin) tra i 2700 e i 3500 ci avviciniamo alla gradazione colore che corrisponde alle vecchie e tradizionali lampadine

Dettagli

Un immagine digitale. Dimensioni finite (X,Y) No profondità inerente Numero finito di pixel Rappresentazione numerica dell energia luminosa

Un immagine digitale. Dimensioni finite (X,Y) No profondità inerente Numero finito di pixel Rappresentazione numerica dell energia luminosa Un immagine digitale Dimensioni finite (X,Y) No profondità inerente Numero finito di pixel Rappresentazione numerica dell energia luminosa Y X x y f(x,y) = intensità luminosa in (x,y) Tre livelli di image

Dettagli

VINCI FINE INSTRUMENTS MONTEROTONDO ROMA Tel mail web : https//

VINCI FINE INSTRUMENTS MONTEROTONDO ROMA Tel mail web : https// UnitÄ fotometriche: lumen, candele, lux. Con la comparsa nel mercato di lampade e lampadine a LED sono diventati comuni anche i termini di lumen, candele e lux. UnitÄ di misura fotometriche molto importanti

Dettagli

Materiale didattico validato da: L ambiente luminoso. Il Benessere Visivo. Rev. 1 lug Illuminamento slide 1 di 25

Materiale didattico validato da: L ambiente luminoso. Il Benessere Visivo. Rev. 1 lug Illuminamento slide 1 di 25 L ambiente luminoso Il Benessere Visivo Rev. 1 lug. 2009 Illuminamento slide 1 di 25 Cos è la luce La luce è un energia radiante in grado di eccitare la retina dell occhio producendo una sensazione visiva.

Dettagli

Impianti di illuminazione. Impianti Industriali

Impianti di illuminazione. Impianti Industriali Impianti Industriali 2-2009 1 L di un locale industriale influenza la percentuale di infortuni e la qualità della produzione Illuminamento scarso significa : - Un progressivo senso di stanchezza degli

Dettagli

L illuminamento medio in esercizio risulta pari a 500 lux. Determinare :

L illuminamento medio in esercizio risulta pari a 500 lux. Determinare : 1)Un sala di lettura, di pianta rettangolare 10 x 5 metri, è illuminata con plafoniere dotate di due lampade fluorescenti tubolari, di potenza 36 W ciascuna e flusso luminoso 2800 lm. Le dimensioni dell

Dettagli

La corretta illuminazione dei locali e dei posti di lavoro e necessaria per consentire, in modo agevole,lo svolgimento delle mansioni in tutte le stag

La corretta illuminazione dei locali e dei posti di lavoro e necessaria per consentire, in modo agevole,lo svolgimento delle mansioni in tutte le stag Unitamente ad altri fattori ambientali che condizionano lo stato di benessere, l illuminazione assume nel campo del lavoro una estrema importanza, in quanto un suo razionale impiego non solo favorisce

Dettagli

Luce naturale e ambiente costruito Strumenti e metodi per il controllo della luce naturale in fase di progetto.

Luce naturale e ambiente costruito Strumenti e metodi per il controllo della luce naturale in fase di progetto. Luce naturale e ambiente costruito Strumenti e metodi per il controllo della luce naturale in fase di progetto. LA LUCE IN Architettura L architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi

Dettagli

Un immagine digitale. Dimensioni finite (X,Y) No profondità inerente Numero finito di pixel Rappresentazione numerica dell energia luminosa

Un immagine digitale. Dimensioni finite (X,Y) No profondità inerente Numero finito di pixel Rappresentazione numerica dell energia luminosa Un immagine digitale Dimensioni finite (X,Y) No profondità inerente Numero finito di pixel Rappresentazione numerica dell energia luminosa Y X x y f(x,y) = intensità luminosa in (x,y) Il fenomeno luminoso

Dettagli

COMFORT IN UFFICIO LA LUCE

COMFORT IN UFFICIO LA LUCE COMFORT IN UFFICIO LA LUCE Parte 1: Nozioni base e fondamenti di illuminotecnica CONTENUTI 1. Caratteristiche della sorgente luminosa - Intensità luminosa - Flusso luminoso - Efficienza luminosa - Temperatura

Dettagli

La visione. Radiazione solare e sensibilità occhio. Luce e colore. Lezioni di illuminotecnica. Luce, occhio, colore

La visione. Radiazione solare e sensibilità occhio. Luce e colore. Lezioni di illuminotecnica. Luce, occhio, colore La visione Lezioni di illuminotecnica. Luce, occhio, colore Il dramma della visione ha tre attori: la luce le superfici la mente umana La luce riflessa da una superficie arriva all occhio La retina trasforma

Dettagli

DATI DI COPERTINA E PREMESSA DEL PROGETTO

DATI DI COPERTINA E PREMESSA DEL PROGETTO DATI DI COPERTINA E PREMESSA DEL PROGETTO U29000310 Luce e illuminazione Locali scolastici Criteri generali per l'illuminazione artificiale e naturale Light and lighting School rooms General criteria for

Dettagli

Illuminazione naturale e sua importanza per la qualità della vita oggi

Illuminazione naturale e sua importanza per la qualità della vita oggi ORDINE DEGLI INGEGNERI DI NAPOLI COMMISSIONE ILLUMINOTECNICA ASSOCIAZIONE ITALIANA DI ILLUMINAZIONE DELEGAZIONE CAMPANIA Seminario di aggiornamento Illuminazione naturale e sua importanza per la qualità

Dettagli

Sensazione e percezione

Sensazione e percezione Teoria del colore Analisi chimiche, fisiche e sensoriali dei prodotti alimentari i Percezione e mondo fisico Mondo fisico Fenomeni oggettivi Fenomeni misurabili Mondo della percezione Stimolazione sensoriale

Dettagli

13. Colorimetria. La visione cromatica

13. Colorimetria. La visione cromatica Elena Botta e Giuseppina Rinaudo Corso IFTS Ottici 2003/2004 Spettroscopia e fotometria 13. Colorimetria La visione cromatica È affidata all assorbimento della luce da parte dei tre tipi di pigmento dei

Dettagli

A4.2c ILLUMINAZIONE. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO A Unità didattica

A4.2c ILLUMINAZIONE. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO A Unità didattica Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole ILLUMINAZIONE MODULO A Unità didattica A4.2c CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 Spettro visibile All'interno dello

Dettagli

Elementi di illuminotecnica. La percezione della luce, sintesi fotometria, Illuminazione naturale

Elementi di illuminotecnica. La percezione della luce, sintesi fotometria, Illuminazione naturale Elementi di illuminotecnica Capitolo 2 La percezione della luce, sintesi fotometria, Illuminazione naturale La luce La luce è l agente fisco che rende visibile gli oggetti, ovvero è la sensazione determinata

Dettagli

CORSO DI FISICA TECNICA 2 AA 2013/14 ILLUMINOTECNICA. Lezione n 10: Fattore di luce diurna (DF - Daylight Factor) Ing.

CORSO DI FISICA TECNICA 2 AA 2013/14 ILLUMINOTECNICA. Lezione n 10: Fattore di luce diurna (DF - Daylight Factor) Ing. CORSO DI FISICA TECNICA 2 AA 2013/14 ILLUMINOTECNICA Lezione n 10: Fattore di luce diurna (DF - Daylight Factor) Ing. Oreste Boccia 1 Il fattore di luce diurna è un parametro molto utilizzato per controllare

Dettagli

LA VISIONE. il controllo dell ambiente l occhio i colori persistenza dell immagine visione tridimensionale ERGONOMIA LA VISIONE

LA VISIONE. il controllo dell ambiente l occhio i colori persistenza dell immagine visione tridimensionale ERGONOMIA LA VISIONE LA VISIONE il controllo dell ambiente l occhio i colori persistenza dell immagine visione tridimensionale ergonomia L. Bandini Buti Diapo-Ex-8-La visione 1 L OCCHIO Angolo naturale della visione (-15 sull

Dettagli

Programma. Illuminazione e LED:

Programma. Illuminazione e LED: Programma. Illuminazione e LED: - Principali riferimenti normativi: EN 12464-1. - Controllo wireless e dimmer autoadattativo. - Illuminazione e risparmio energetico: una grande opportunità. Una grande

Dettagli

Lezioni del Corso Tecnica del Controllo Ambientale

Lezioni del Corso Tecnica del Controllo Ambientale Facoltà di Ingegneria - Polo di Frosinone Lezioni del Corso Tecnica del Controllo Ambientale lezione n.02 A.A. 2005-2006 docente: ing. Giorgio Ficco Indice 1. Il Colore 2. Le Sorgenti Luminose 3. Elementi

Dettagli

FISICA TECNICA: ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE DI INTERNI 1

FISICA TECNICA: ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE DI INTERNI 1 paolo carlizza (paolo.carlizza) FISICA TECNICA: ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE DI INTERNI 15 February 2013 Mi sembrava cosa incompleta non descrivere le procedure illuminotecniche che si adottano nel caso si

Dettagli

Impianti di illuminazione. Impianti di illuminazione

Impianti di illuminazione. Impianti di illuminazione Impianti Meccanici 1 L di un locale industriale influenza la percentuale di infortuni e sulla qualità della produzione Illuminamento scarso significa : - Un progressivo senso di stanchezza degli operatori

Dettagli

NUOVE TECNOLOGIE PER

NUOVE TECNOLOGIE PER NUOVE TECNOLOGIE PER L ILLUMINAZIONE DI AMBIENTI Lorenzo Fellin, Pietro Fiorentin, Elena Pedrotti Laboratorio di Fotometria ed Illuminotecnica Dipartimento di Ingegneria Elettrica Università degli Studi

Dettagli

Calcoli di illuminamento artificiale per interni. Prof. Ing. Cesare Boffa

Calcoli di illuminamento artificiale per interni. Prof. Ing. Cesare Boffa Calcoli di illuminamento artificiale per interni Illuminazione per interni Illuminazione Generale Localizzata D accento D effetto Mood lighting s a i Ambiente chiuso Coefficiente di assorbimento delle

Dettagli

Fabio Peron. Grandezze fotometriche. Sensibilità dell occhio umano. Sensibilità dell occhio umano

Fabio Peron. Grandezze fotometriche. Sensibilità dell occhio umano. Sensibilità dell occhio umano Grandezze fotometriche Flusso luminoso caratteristica propria delle sorgenti luminose; Intensità luminosa caratteristica propria delle sorgenti luminose; Lezioni di illuminotecnica. Grandezze illuminotecniche

Dettagli

L oggetto stesso Il meccanismo visuale dell osservatore Le qualità spettrali della sorgente luminosa Le dimensioni dell oggetto Lo sfondo

L oggetto stesso Il meccanismo visuale dell osservatore Le qualità spettrali della sorgente luminosa Le dimensioni dell oggetto Lo sfondo Da cosa dipende il colore di un oggetto? L oggetto stesso Il meccanismo visuale dell osservatore Le qualità spettrali della sorgente luminosa Le dimensioni dell oggetto Lo sfondo Color Constancy I w #

Dettagli

Il fenomeno luminoso

Il fenomeno luminoso Un immagine Dimensioni finite (X,Y) No profondità inerente Rappresentazione numerica energia luminosa Y X x y B(x,y) = intensità luminosa in (x,y) Il fenomeno luminoso Fisica della luce e grandezze fotometriche

Dettagli

Fabio Peron. Grandezze fotometriche. Sensibilità dell occhio umano. Sensibilità dell occhio umano

Fabio Peron. Grandezze fotometriche. Sensibilità dell occhio umano. Sensibilità dell occhio umano Grandezze fotometriche Flusso luminoso caratteristica propria delle sorgenti luminose; Intensità luminosa caratteristica propria delle sorgenti luminose; Lezioni di illuminotecnica. Grandezze illuminotecniche

Dettagli

RISCHIO ILLUMINAZIONE

RISCHIO ILLUMINAZIONE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO RISCHIO ILLUMINAZIONE Vincenzo Duraccio University of Cassino Department of Industrial Engineering e-mail: duraccio@unicas.it telefono: 0776-2993721 Videoterminali Microclima

Dettagli

Un immagine. Dimensioni finite (X,Y) No profondità inerente Rappresentazione numerica energia luminosa. B(x,y) = intensità luminosa in (x,y)

Un immagine. Dimensioni finite (X,Y) No profondità inerente Rappresentazione numerica energia luminosa. B(x,y) = intensità luminosa in (x,y) Un immagine Dimensioni finite (X,Y) No profondità inerente Rappresentazione numerica energia luminosa Y X x y B(x,y) = intensità luminosa in (x,y) Il fenomeno luminoso Fisica della luce e grandezze fotometriche

Dettagli

Facoltà di Architettura- Corso di Tecnica del Controllo Ambientale. Illuminotecnica

Facoltà di Architettura- Corso di Tecnica del Controllo Ambientale. Illuminotecnica Le radiazioni elettromagnetiche come Onde radio Radiazioni infrarosse Raggi X Raggi gamma etc Grandezze caratteristiche Lunghezza d onda L onda passa 5 volte al secondo Frequenza Sono comprese nell intervallo

Dettagli

Sorgenti di luce Colori Riflettanza

Sorgenti di luce Colori Riflettanza Le Schede Didattiche di Profilocolore IL COLORE Sorgenti di luce Colori Riflettanza Rome, Italy 1/37 La luce: natura e caratteristiche La luce è una radiazione elettromagnetica esattamente come lo sono:

Dettagli

Facoltà di Architettura- Corso di Tecnica del Controllo Ambientale

Facoltà di Architettura- Corso di Tecnica del Controllo Ambientale Il comfort luminoso o visivo Il comfort visivo è una necessità essenziale dell uomo che può influenzare le prestazioni lavorative, la salute e la sicurezza, l umore e l atmosfera.. (manuale dell Illuminating

Dettagli

KEY WORDS LA LUCE. Zumtobel. Dario Bettiol Settembre 2012 1 LANGEN FOUNDATION, NEUSS DE ARCHITETTURA: TADAO ANDO JP RENDIMENTO COSTI DI ESERCIZIO

KEY WORDS LA LUCE. Zumtobel. Dario Bettiol Settembre 2012 1 LANGEN FOUNDATION, NEUSS DE ARCHITETTURA: TADAO ANDO JP RENDIMENTO COSTI DI ESERCIZIO LA LUCE. Zumtobel. Dario Bettiol Settembre 2012 1 LANGEN FOUNDATION, NEUSS DE ARCHITETTURA: TADAO ANDO JP SERVICE COSTI DI ESERCIZIO BENESSERE SOSTENIBILITÀ RENDIMENTO SICUREZZA IDENTITÀ SALUTE KEY WORDS

Dettagli

CENNI SULLA TEORIA TRICROMATICA. Sulla retina sono presenti due tipi di cellule nervose:

CENNI SULLA TEORIA TRICROMATICA. Sulla retina sono presenti due tipi di cellule nervose: CENNI SULL TEORI TRICROMTIC Sulla retina sono presenti due tipi di cellule nervose: coni visione a colori (fotopica) bastoncelli visione in bianco e nero (scotopica) Si possono individuare tre tipi di

Dettagli

Grandezze fotometriche 1

Grandezze fotometriche 1 Grandezze fotometriche 1 Le grandezze fotometriche sono definite partendo dalle grandezze radiometriche ma tenendo conto della curva di risposta dell occhio umano, che agisce come un fattore di peso. In

Dettagli

COMUNE DI FONTE NUOVA PROGETTO ESECUTIVO

COMUNE DI FONTE NUOVA PROGETTO ESECUTIVO COMUNE DI FONTE NUOVA PROVINCIA DI ROMA Lavori di adeguamento sismico ed efficientamento energetico dell'istituto Comprensivo "E.De Filippo" di via Brennero. PROGETTO ESECUTIVO PRIMA STESURA NOME FILE:

Dettagli

Introduzione al colore

Introduzione al colore Introduzione al colore Introduzione I colori non sono proprieta intrinseche dei corpi ma sensazioni attivate nel sistema nervoso dell osservatore L esperienza del colore e causata dal fatto che il sistema

Dettagli

Fisica della Visione Introduzione

Fisica della Visione Introduzione 1 Introduzione 2 Lezione 5 Le sorgenti luminose: il colore delle sorgenti luminose Le sorgenti luminose: Corpo nero e spettro di emissione del corpo nero. Le leggi di Planck e di Wien. La temperatura di

Dettagli

Impianti di illuminazione. Impianti Meccanici 1

Impianti di illuminazione. Impianti Meccanici 1 Impianti Meccanici 1 L di un locale industriale influenza la percentuale di infortuni e la qualità della produzione Illuminamento scarso significa : - Un progressivo senso di stanchezza degli operatori;

Dettagli

LEZIONE 7. Colore: qualità della sensazione visiva, soggettiva e non comunicabile Colorimetria: quantificazione di eguaglianze fra colori

LEZIONE 7. Colore: qualità della sensazione visiva, soggettiva e non comunicabile Colorimetria: quantificazione di eguaglianze fra colori LEZIONE 7 Colore: qualità della sensazione visiva, soggettiva e non comunicabile Colorimetria: quantificazione di eguaglianze fra colori Di che colore è questa mela? - Rossa Rosso Vivo Verde Rosso Fuoco

Dettagli

Corso di impianti tecnici FONDAMENTI DI ILLUMINOTECNICA. Prof. Ing. Marco Cecconi

Corso di impianti tecnici FONDAMENTI DI ILLUMINOTECNICA. Prof. Ing. Marco Cecconi Facoltà di Architettura - Laurea magistrale in Architettura a ciclo unico Corso di impianti tecnici FONDAMENTI DI ILLUMINOTECNICA Prof. Ing. Marco Cecconi marco.cecconi@ingenergia.it Obiettivi Introdurre

Dettagli

Colore: qualità della sensazione visiva, soggettiva e non comunicabile Colorimetria: quantificazion e di eguaglianze fra colori

Colore: qualità della sensazione visiva, soggettiva e non comunicabile Colorimetria: quantificazion e di eguaglianze fra colori LEZIONE 4 Colore: qualità della sensazione visiva, soggettiva e non comunicabile Colorimetria: quantificazion e di eguaglianze fra colori Rossa Rosso Vivo Di che colore è questa mela? - Verde Rosso Fuoco

Dettagli

Completamento dei lavori di messa in sicurezza, ai sensi del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i., della scuola elementare e materna del capoluogo

Completamento dei lavori di messa in sicurezza, ai sensi del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i., della scuola elementare e materna del capoluogo di c embr e2014 Completamento dei lavori di messa in sicurezza, ai sensi del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i., della scuola elementare e materna del capoluogo Introduzione Il presente progetto prevede la realizzazione

Dettagli

L illuminamento è il parametro fisico indicativo della quantità luminosa di un ambiente.

L illuminamento è il parametro fisico indicativo della quantità luminosa di un ambiente. Illuminotecnica i Elementi di progettazione La prestazione visiva Benessere visivo i L illuminamento è il parametro fisico indicativo della quantità luminosa di un ambiente. La prestazione visiva può essere

Dettagli

Si definisce un fattore medio di illuminazione diurna (FLD m

Si definisce un fattore medio di illuminazione diurna (FLD m 3. Elementi di Progettazione 1. L Illuminazione Naturale L illuminazione naturale è un elemento imprescindibile nella progettazione illuminotecnica. Il contributo di luce naturale deve essere privilegiato,

Dettagli

VARIAZIONE DEL RAPPORTO DI LUCE DIURNA IN PRESENZA DI UNA SERRA SOLARE

VARIAZIONE DEL RAPPORTO DI LUCE DIURNA IN PRESENZA DI UNA SERRA SOLARE VARIAZIONE DEL RAPPORTO DI LUCE DIURNA IN PRESENZA DI UNA SERRA SOLARE (Roberto Carratù giugno 2014) Premessa: Innanzi tutto si deve chiarire che il fattore di luce diurna non misura la quantità di luce

Dettagli

I problemi dalle nuove normative: dall acustica all illuminazione e ventilazione naturale

I problemi dalle nuove normative: dall acustica all illuminazione e ventilazione naturale I problemi dalle nuove normative: dall acustica all illuminazione e ventilazione naturale Simone Secchi Dipartimento Tecnologie dell Architettura e Design Pierluigi Spadolini simone.secchi@unifi.it http://www.taed.unifi.it/fisica_tecnica

Dettagli

Catalogo STELLA POLARE LED Illuminazione/Emergenza

Catalogo STELLA POLARE LED Illuminazione/Emergenza Catalogo STELLA POLARE LED Illuminazione/Emergenza ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA ILLUMINAZIONE UNI EN 12464-1: 2011 Illuminazione dei posti di lavoro Parte 1: Posti di lavoro in interni UNI EN 12464-2: 2008

Dettagli

Trasmissione di calore per radiazione

Trasmissione di calore per radiazione Trasmissione di calore per radiazione Sia la conduzione che la convezione, per poter avvenire, presuppongono l esistenza di un mezzo materiale. Esiste una terza modalità di trasmissione del calore: la

Dettagli

Il termine colore indica l interpretazione che il nostro cervello dà alla radiazione elettromagnetica emessa da un corpo. Si definisce luminosa

Il termine colore indica l interpretazione che il nostro cervello dà alla radiazione elettromagnetica emessa da un corpo. Si definisce luminosa Teoria dei Colori Il termine colore indica l interpretazione che il nostro cervello dà alla radiazione elettromagnetica emessa da un corpo. Si definisce luminosa quella parte di radiazione elettromagnetica

Dettagli

Grandezze fotometriche

Grandezze fotometriche 3 Grandezze fotometriche Fabio Peron Alessandra Vivona Anno Accademico 2016-2017 Università IUAV di Venezia la proprietà letteraria e i diritti sono riservati agli autori il presente materiale può essere

Dettagli

Prof. Arch. Gianfranco Cellai

Prof. Arch. Gianfranco Cellai Prof. Arch. Gianfranco Cellai La strategia del controllo dei consumi energetici Si configura una azione a tridente per una efficace, duratura e progressiva limitazione dei consumi di energia nel settore

Dettagli

Fabio Peron. La visione. Luce e colore. Radiazione solare e sensibilità occhio. Lezioni di illuminotecnica.

Fabio Peron. La visione. Luce e colore. Radiazione solare e sensibilità occhio. Lezioni di illuminotecnica. La visione Lezioni di illuminotecnica. Fabio Peron Università IUAV - Venezia Il dramma della visione ha tre attori: la luce le superfici la mente umana La luce riflessa da una superficie arriva all occhio

Dettagli

Seminario di aggiornamento sull illuminazione esterna

Seminario di aggiornamento sull illuminazione esterna Seminario di aggiornamento sull illuminazione esterna Introduzione alle problematiche relative all illuminazione pubblica Paolo Soardo Unità fotometriche La luce è energia che si propaga per onde elettromagnetiche

Dettagli

- Quantità e qualità della luce per ridurre i consumi e favorire lo svolgimento delle attività (benessere visivo)

- Quantità e qualità della luce per ridurre i consumi e favorire lo svolgimento delle attività (benessere visivo) Quantità e qualità della luce Obbiettivi del progetto - Quantità e qualità della luce per ridurre i consumi e favorire lo svolgimento delle attività (benessere visivo) - Controllo della radiazione diretta

Dettagli

La candela. La storia della realizzazione della candela

La candela. La storia della realizzazione della candela La candela La storia della realizzazione della candela 1860 La prima realizzazione di riferimento per la misura delle luce utilizza delle candele ricavate dal grasso di balena (spermaceti). 1898 Il passo

Dettagli

DURATA UTILE IN ORE COLORI. alogene continuo molto piccole diurna ottima o molto grandi

DURATA UTILE IN ORE COLORI. alogene continuo molto piccole diurna ottima o molto grandi TIPO DI LAMPADA GAMME DI POTENZE IN W EFFICIENZA lm/w DURATA UTILE IN ORE TONALITA RESA DEI COLORI DIMENSIONI CAMPI D IMPIEGO AD INCANDESCENZA normali 25 1500 8 20 bianco impieghi generali tubolari 15

Dettagli

LE SORGENTI LUMINOSE. Ing. Elena Pedrotti

LE SORGENTI LUMINOSE. Ing. Elena Pedrotti LE SORGENTI LUMINOSE Ing. Elena Pedrotti Il fenomeno della VISIONE Spettro del visibile: da 380 a 680 nm FLUSSO LUMINOSO V(λ) POTENZA LUMINOSA POTENZA RADIANTE SPETTRO DI EMISSIONE Potenza irradiata per

Dettagli

Fisica della Visione Introduzione

Fisica della Visione Introduzione 1 Introduzione 2 Lezione 14 La percezione visiva: coordinate colorimetriche Spazio dei colori. Componenti tricromatiche. Coordinate tricromatiche. CIE RGB. Coordinate colorimetriche RGB. Coordinate colorimetriche

Dettagli

Benessere Termoigrometrico

Benessere Termoigrometrico Benessere Termoigrometrico Prof. Ing. Giorgio Raffellini DTAeD, via san Niccolò 89/a, 50125 Firenze Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Architettura Trasmissione del calore per irraggiamento.

Dettagli

ILLUMINAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO. 04/04/2017 A cura del Tavolo Tecnico Sicurezza

ILLUMINAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO. 04/04/2017 A cura del Tavolo Tecnico Sicurezza ILLUMINAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO 1 LUCE NATURALE NEI LUOGHI DI LAVORO L illuminazione dei luoghi di lavoro deve essere ottenuta per quanto sia possibile con luce naturale poiché essa è più gradita all

Dettagli

ILLUMINAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO

ILLUMINAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO ILLUMINAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO 1 LUCE NATURALE NEI LUOGHI DI LAVORO L illuminazione dei luoghi di lavoro deve essere ottenuta per quanto sia possibile con luce naturale poiché essa è più gradita all

Dettagli

Introduzione al colore

Introduzione al colore Introduzione al colore L Caponetti Introduzione I colori non sono proprieta intrinseche dei corpi ma sensazioni attivate nel sistema nervoso dell osservatore L esperienza del colore e causata dal fatto

Dettagli

Click Tecnologie L AZIENDA TECNOLOGIE

Click Tecnologie L AZIENDA TECNOLOGIE Smart Lighting VISION Diffondere nel più breve tempo possibile una delle tecnologie d illuminazione più efficienti ed ecologiche attualmente sul mercato: l induzione 03 MISSION Investiamo importanti risorse

Dettagli

Fabio Peron. Illuminazione e comfort visivo. Illuminazione e visione. Illuminazione e visione. Lezioni di illuminotecnica.

Fabio Peron. Illuminazione e comfort visivo. Illuminazione e visione. Illuminazione e visione. Lezioni di illuminotecnica. Illuminazione e comfort visivo Per una buona visione negli ambienti interni è necessario realizzare un impianto di illuminazione che assicuri: il livello di illuminazione necessario ai compiti visivi,

Dettagli

NOZIONI DI ILLUMINOTECNICA

NOZIONI DI ILLUMINOTECNICA Giulia Voltolini matr. 233527, Luca Giglioli matr. 231963 Lezione del 9/05/2014 ora 14:30-17:30 NOZIONI DI ILLUMINOTECNICA 1_introduzione 2_la propagazione della luce 3_le grandezze fotometriche 4_la percezione

Dettagli

LUOGHI DI LAVORO La norma UNI EN 12464

LUOGHI DI LAVORO La norma UNI EN 12464 LUOGHI DI LAVORO La norma UNI EN 12464 Illuminazione dei posti di lavoro Parte 1: Posti di lavoro in interni Paolo Soardo Presidente CT UNI Luce e illuminazione Enti normatori Internazionale: CIE Europeo:

Dettagli

Colorimetria. La caratteristica della luce che genera in noi la sensazione del colore è la sua distribuzione energetica spettrale

Colorimetria. La caratteristica della luce che genera in noi la sensazione del colore è la sua distribuzione energetica spettrale Colorimetria La caratteristica della luce che genera in noi la sensazione del colore è la sua distribuzione energetica spettrale Bibliografia: Giusti Federico Principi di colorimetria e riproduzione del

Dettagli

NE VEDIAMO DI TUTTI I COLORI LORENZO LA MATTINA

NE VEDIAMO DI TUTTI I COLORI LORENZO LA MATTINA NE VEDIAMO DI TUTTI I COLORI LORENZO LA MATTINA LUCE, COLORE, PERCEZIONE DEL COLORE IL MONDO VIVE NEI COLORI ; TUTTI GLI ORGANISMI DOTATI DI ORGANI FOTORECETTORI NE SONO INFLUENZATI. IL SOLE FORNISCE L

Dettagli

ILLUMINOTECNICA. parti 1-2

ILLUMINOTECNICA. parti 1-2 ILLUMINOTECNICA parti 1-2 1 L Illuminotecnica è la parte di Fisica Tecnica che studia come illuminare in modo naturale e/o artificiale spazi ed ambienti, sia interni che esterni, al fine di assicurare

Dettagli

Gli edifici scolastici e l illuminazione degli ambienti

Gli edifici scolastici e l illuminazione degli ambienti Gli edifici scolastici e l illuminazione degli ambienti Il tema dell illuminazione degli ambienti è imprescindibile per una adeguata riqualificazione scolastica italiana di Silvia Perego L illuminazione

Dettagli

Fondamenti di illuminotecnica Artificiale e naturale

Fondamenti di illuminotecnica Artificiale e naturale Fondamenti di illuminotecnica Artificiale e naturale Simone Secchi Dipartimento di Tecnologie dell'architettura e Design "Pierluigi Spadolini", Università degli Studi di Firenze La natura della luce La

Dettagli

Attributi percettivi del colore

Attributi percettivi del colore Attributi percettivi del colore È possibile isolare delle caratteristiche della percezione di colore che consentono, in una certa misura, di descrivere, classificare, scomporre il colore percepito. Queste

Dettagli