DATI DI COPERTINA E PREMESSA DEL PROGETTO
|
|
- Aureliana Castelli
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 DATI DI COPERTINA E PREMESSA DEL PROGETTO U Luce e illuminazione Locali scolastici Criteri generali per l'illuminazione artificiale e naturale Light and lighting School rooms General criteria for the artificial and natural lighting ORGANO COMPETENTE Luce e illuminazione CO-AUTORE SOMMARIO La norma specifica i criteri generali per l'illuminazione artificiale e naturale delle aule e di altri locali scolastici, in modo da garantire le condizioni generali per il benessere e la sicurezza degli studenti e degli altri utenti della scuola. Per quanto concerne i livelli di illuminamento e le prescrizioni generali sull'illuminazione artificiale si rimanda alla UNI EN Questo testo NON è una norma UNI, ma è un progetto di norma sottoposto alla fase di inchiesta pubblica, da utilizzare solo ed esclusivamente per fini informativi e per la formulazione di commenti. Il processo di elaborazione delle norme UNI prevede che i progetti vengano sottoposti all'inchiesta pubblica per raccogliere i commenti degli operatori: la norma UNI definitiva potrebbe quindi presentare differenze -anche sostanziali- rispetto al documento messo in inchiesta. Questo documento perde qualsiasi valore al termine dell'inchiesta pubblica, cioè il: UNI non è responsabile delle conseguenze che possono derivare dall'uso improprio del testo dei progetti in inchiesta pubblica. UNI - Milano. Riproduzione vietata. codice progetto: U Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto di UNI.
2 DATI DI COPERTINA E PREMESSA DEL PROGETTO U RELAZIONI NAZIONALI La presente norma è la revisione della UNI 10840:2000. RELAZIONI INTERN.LI PREMESSA La presente norma è stata elaborata sotto la competenza della Commissione Tecnica UNI@ Luce e La Commissione Centrale Tecnica dell'uni ha dato la sua approvazione il giorno VARIANTI NAZIONALI Rispetto all'edizione precedente sono stati eliminati tutti i riferimenti alla UNI e sostituiti con quelli alla UNI EN UNI - Milano. Riproduzione vietata. codice progetto: U Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto di UNI.
3 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente norma specifica i criteri generali per l illuminazione artificiale e naturale delle aule e di altri locali scolastici, in modo da garantire condizioni generali che soddisfino il benessere e la sicurezza degli studenti e di altri utenti. Per quanto concerne i livelli di illuminamento e le prescrizioni generali sull illuminazione artificiale, si rimanda alla UNI EN RIFERIMENTI NORMATIVI UNI EN Luce e illuminazione - Illuminazione di installazioni sportive UNI EN Luce e illuminazione - Illuminazione dei posti di lavoro - Parte 1: Posti di lavoro in interni Pubblicazione CIE n 16 Daylight [Luce diurna] 3 TERMINI E DEFINIZIONI Ai fini della presente norma si applicano le definizioni seguenti. Per le definizioni relative alle unità di misura dell illuminazione artificiale, vedere UNI EN illuminamento esterno prodotto dalla volta celeste, E 0 : È l illuminamento orizzonatale che si ha su una superficie esterna che riceve luce dall intera volta celeste, senza irraggiamento solare diretto. 3.2 fattore medio di luce diurna, η m : Rapporto espresso in per cento tra l illuminamento medio dell ambiente, E m, e l illuminamento esterno prodotto dalla volta celeste, E fattore puntuale massimo di luce diurna, η max : Rapporto espresso in per cento tra l illuminamento massimo dell ambiente, E max, e l illuminamento esterno prodotto dalla volta celeste, E fattore puntuale minimo di luce diurna, η min : Rapporto espresso in per cento tra l illuminamento massimo dell ambiente, E min, e l illuminamento esterno prodotto dalla volta celeste, E 0. 4 FINALITÀ DELL ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE Vedere punti da 4.1 a 4.9 e punto 4.11 della UNI EN FINALITÀ DELL ILLUMINAZIONE NATURALE Vedere punto 4.10 della UNI EN PRESCRIZIONI PER L ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE 6.1 Prescrizioni illuminotecniche Vedere punto 4.3 della UNI EN U UNI-MILANO 1
4 6.1.1 Illuminamento medio mantenuto, E m Gli illuminamenti medi mantenuti previsti per i vari tipi di interno, compito o attività, sono riportati nel prospetto 1. Per le attività non previste, occorre riferirsi ad un attività similare. Gli illuminamenti indicati nel prospetto 1 si riferiscono: - in generale alla superficie di lavoro orizzontale all altezza di 0,85 m dal pavimento. Per altre posizioni della superficie di lavoro, l illuminamento medio mantenuto deve riferirsi alle situazioni specifiche (per esempio ad altezze diverse nel caso di aule di asili nido o scuole materne, o verticale per la lavagna, carte geografiche o altro); - per le zone di transito, a 0,2 m dal pavimento. Ai fini della progettazione, gli illuminamenti iniziali (di progetto) sono ottenuti dividendo quelli medi mantenuti per un fattore di manutenzione (vedere punto 4.8 della UNI EN ). Vedere punti e della UNI EN Uniformità di illuminamento Vedere punto della UNI EN Distribuzione delle luminanze Abbagliamento Vedere punto 4.2 della UNI EN Vedere punto 4.4 della UNI EN Aspetto del colore Vedere punto 4.6 della UNI EN Illuminazione di emergenza Nei vari locali deve essere predisposta un opportuna illuminazione di emergenza e antipanico in base alle prescrizioni di legge vigenti 1 e alla normativa tecnica di settore Sfarfallamento ed effetti stroboscopici Vedere punto 4.7 della UNI EN Risparmio energetico Vedere punto 4.9 della UNI EN Illuminazione dei posti di lavoro con videoterminali Vedere punto 4.11 della UNI EN Requisiti illuminotecnici per l illuminazione artificiale Composizione del prospetto Colonna 1 numero di riferimento per ogni interno (zona), compito o attività. Colonna 2 ambienti interni (zone), compiti o attività, per i quali sono forniti requisiti specifici. Se l interno (zone), compito o attività non sono menzionati, si dovrebbero adottare i valori forniti per una situazione similare o comparabile. 1 Alla data di pubblicazione della presente norma sono in vigore il D.M. 26 agosto 1992 "Norme di prevenzione incendi per l edilizia scolastica" ed il Decreto Legislativo 19 settembre 1994, n 626, e successive modifiche ed integrazioni. 2 È in vigore la UNI EN 1838 "Applicazione dell illuminotecnica - Illuminazione di emergenza". U UNI-MILANO 2
5 Colonna 3 valori dell illuminamento medio mantenuto E m sul piano di riferimento (vedere punto 4.3 della UNI EN ) per interni (zone), compiti o attività riportati nella colonna 2. Nota Dispositivi di controllo della luce appropriati possono essere richiesti al fine di ottenere la flessibilità necessaria per rispondere alla varietà dei compiti da eseguire. Colonna 4 se i limiti di UGR sono applicabili alle situazioni elencate nella colonna 2 essi sono riportati nella colonna 4 (vedere punto 4.4 della UNI EN ). Colonna 5 indici minimi di resa del colore (Ra) (vedere punto della UNI EN ) per le situazioni elencate nella colonna 2. Colonna 6 note e raccomandazioni per le eccezioni e le applicazioni particolari elencati nella colonna 2. Prospetto 1 Requisiti di illuminazione per interni, compiti o attività 1 Asili nido, scuole materne N riferimento Tipo di interno, compito o attività E m lx UGR L - R a - Note 1.1 Aule giochi Nido Aule per lavoro manuale Edifici scolastici N riferimento Tipo di interno, compito o attività E m lx UGR L - R a - Note 2.1 Aule scolastiche È raccomandata la regolazione e/o parzializzazione dell impianto di illuminazione 2.2 Aule in scuole serali e per adulti È raccomandata la regolazione e/o parzializzazione dell impianto di illuminazione 2.3 Sale lettura È raccomandata la regolazione e/o parzializzazione dell impianto di illuminazione 2.4 Lavagna Evitare le riflessioni speculari 2.5 Tavolo per dimostrazioni In sale lettura 750 lx 2.6 Aule educazione artistica Aule educazione artistica in scuole d arte T CP K 2.8 Aule per disegno tecnico Aule per educazione tecnica e laboratori Aule lavori artigianali Laboratorio insegnamento Aule musica U UNI-MILANO 3
6 2.13 Laboratori di informatica Per lavoro al videoterminale vedere punto Laboratori linguistici Aule di preparazione e officine Ingressi Zone di circolazione, corridoi Scale Sale comuni per gli studenti e aula magna Sale professori Biblioteca: scaffali Sul piano verticale al bordo dei libri 2.22 Biblioteca: zone di lettura Magazzini materiale didattico 2.24 Palazzetti, palestre, piscine (uso generale) Per specifiche attività vedere UNI EN Mensa Cucina Bagni PRESCRIZIONI PER L ILLUMINAZIONE NATURALE Ai fini di garantire un adeguata distribuzione dell illuminazione naturale devono essere garantiti i valori del fattore medio di luce diurna riportati nel prospetto 2. U UNI-MILANO 4
7 Prospetto 2 Fattore medio di luce diurna Tipo di ambiente, di compito visivo o di attività η m (%) Note Asili nido e asili d infanzia Aule giochi Nido Aule lavori artigianali Edifici scolastici Aule in scuole medie superiori 5 5 Aule in scuole serali e per adulti - Sale di lettura Lavagna - Tavolo per dimostrazioni - Aule educazione artistica Aule educazione artistica in scuole d arte Aule per disegno tecnico Aule di educazione tecnica e laboratori Aule lavori artigianali Laboratori di insegnamento Aule di musica Laboratori di informatica Vedere raccomandazioni per videoterminali (6.1.9) Laboratori linguistici Aule di preparazione e officine Ingressi Aree di circolazione e corridoi Scale Aule comuni e Aula Magna Sale professori U UNI-MILANO 5
8 Biblioteca: scaffali - Biblioteca: area di lettura Magazzini materiale didattico Palazzetti, palestre e piscine Mensa Cucina Bagni Ai fini della presente norma, il metodo per il calcolo del fattore medio di luce diurna è fornito nell appendice A. Al fine di garantire un adeguata uniformità dell illuminazione naturale, all interno degli ambienti, devono essere garantiti i seguenti rapporti relativi al fattore di luce diurna puntuale: η η min > max 0,16 Per il calcolo del fattore puntuale di luce diurna, vedere quanto riportato dalla pubblicazione CIE n 16. I punti da prendere in considerazione per il calcolo del suddetto rapporto devono essere determinati sulle effettive o prevedibili posizioni dei compiti visivi. Al fine di evitare fenomeni di abbagliamento connessi all eccessivo contrasto di luminanza tra superfici vetrate e superfici opache, occorre verificare le dimensioni e la posizione delle superfici vetrate ed i fattori di riflessione delle pareti opache (vedere appendice B). Occorre inoltre prevedere sistemi regolabili per il controllo della luce naturale, quali tende, veneziane e schermi, per ridurre l abbagliamento in presenza di grandi dimensioni della superficie vetrata ed in condizioni di elevata luminanza della volta celeste o delle superfici esterne visibili. Al fine di assicurare la buona percezione della lavagna, occorre predisporre le misure necessarie affinché nessuna parte della finestra o dei lucernari appaia riflessa sul piano della lavagna per tutte le posizioni dei destinatari del locale. L uso di dispositivi che modificano lo spettro della radiazione luminosa trasmessa (per esempio vetri o filtri atermici, tende) rende necessaria la verifica del colore della luce naturale all interno degli ambienti, al fine di evitare possibilità di affaticamento psico-fisico. Per la verifica della temperatura di colore della luce naturale, la misurazione può essere condotta di fronte alla superficie vetrata, alla distanza di 1,5 m, ad una altezza di 0,85 m dal pavimento con l utilizzo di un colorimetro. 8 VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE Vedere punto 6 della UNI EN Le misurazioni del fattore puntuale e medio di luce diurna devono essere effettuate senza alcun contributo dovuto alla luce artificiale. Le misurazioni dell illuminamento esterno E 0 devono essere effettuate su un piano orizzontale posto in prossimità dell ambiente considerato, in grado di vedere l intera volta celeste senza essere sottoposto alla radiazione solare diretta. U UNI-MILANO 6
9 Le misurazioni relative all illuminamento interno ed esterno devono essere effettuate possibilmente in contemporanea con l utilizzo di due luxmetri. In caso contrario eseguire le misurazioni alternativamente con frequenza tanto maggiore quanto più mutevoli sono le condizioni di illuminazione esterna. La verifica del valore calcolato di η m (vedere appendice A) è ottenuto da: E η m = E dove: m 0m E m E 0m è la media dei valori di illuminamento rilevati all interno; è la media dei valori di illuminamento esterno rilevati durante le misurazioni. U UNI-MILANO 7
10 Appendice A Calcolo del fattore medio di luce diurna (normativa) Per il calcolo del fattore medio di luce diurna si può utilizzare la seguente formula riferita ad un modello semplificato dell ambiente 3 : η A1 t E0v = ψ m A 1 E tot ( r ) m 0 E e, considerando ε = E si ottiene: A1 t ε ηm = A tot ( 1 r ) ψ m 0v 0 dove: E 0 ha il significato di cui al punto 3.1; E 0v è l illuminamento esterno sulla superficie vetrata verticale; A f è l area della superficie della finestra, escluso il telaio; t è il fattore di trasmissione luminosa del vetro; ε è il fattore finestra, rappresentativo della posizione di volta celeste vista dal baricentro della finestra: - ε = 1,0 per finestra orizzontale (lucernario) senza ostruzioni; - ε = 0,5 per finestra verticale senza ostruzione; - ε < 0,5 per finestra verticale con ostruzione (vedere figura A.1); A tot è l area totale delle superfici che delimitano l ambiente; r m è il fattore medio di riflessione luminosa delle superfici che delimitano l ambiente; ψ è il fattore di riduzione del fattore finestra. Il fattore riduttivo ψ è ricavato dal grafico della figura A.2 in relazione alla posizione del vetro ed allo spessore della parete. Le figure A.1 e A.2 considerano casi di ostruzioni comuni. 3 La formula equivale a quella contenuta nella Circolare del Ministero dei Lavori Pubblici, n 3151 del 22 maggio U UNI-MILANO 8
11 Figura A.1 Determinazione del fattore finestra ε U UNI-MILANO 9
12 Figura A.2 Determinazione del fattore di riduzione ψ U UNI-MILANO 10
13 Appendice B Abbagliamento dovuto alla luce naturale (informativa) L abbagliamento dovuto alla luce naturale può essere verificato facendo riferimento all indice di abbagliamento DGI DGI = 10log n i = 1 G i 1,6 0,8 Ls Ω Gi = 0,48 0,5 Lb + 0,07ω Lw dove: DGI è l indice di abbagliamento; G i è la costante di abbagliamento calcolata per ciascuna porzione di sorgente, primaria e secondaria, vista attraverso la finestra (cielo, ostruzioni, terreno); L s è la luminanza della sorgente (primaria o secondaria), in cd m -2 ; Ω è l angolo solido sotteso dalla sorgente (primaria o secondaria) corretto in relazione alla direzione di osservazione, in steradianti (sr); L b è la luminanza media delle superfici interne dell ambiente, che rientrano nel campo visivo dell occupante, in cd m -2 ; ω è l angolo solido totale sotteso dalla finestra, in steradianti (sr); L w è la luminanza media della finestra, ponderata rispetto alle aree relative di cielo, ostruzione e terreno, in cd m -2. Recenti studi sperimentali dimostrano che l abbagliamento dovuto ad una singola finestra dipende essenzialmente dalla luminanza della sorgente, evidenziando come l abbagliamento possa essere considerato praticamente costante per tutti gli ambienti interni con finestre di dimensioni maggiori del 2% della superficie del pavimento e quindi esclusivamente variabile in funzione della luminanza della sorgente e del fattore medio di riflessione dell ambiente interno. Considerata la difficoltà di definire i parametri necessari al calcolo del DGI, il controllo dell abbagliamento naturale dipende essenzialmente dalle condizioni di luminanza della porzione di cielo inquadrata della superficie vetrata. Però, anche la dimensione e la posizione della superficie vetrata, il contrasto di luminanza tra le superfici interne dell ambiente determinato dai relativi fattori di riflessione luminosa, l eventuale presenza di schermi interni o esterni, ecc., influenzano l insorgere di fenomeni di abbagliamento. Particolare importanza assume il fattore di riflessione del soffitto e delle superfici immediatamente adiacenti la superficie vetrata. Valori di riferimento del DGI possono essere desunti dal prospetto B.1, o individuati, in termini indicativi, in base alla corrispondenza esistente con l abbagliamento dovuto alla luce artificiale (vedere prospetto B.2). U UNI-MILANO 11
14 Prospetto B.1 Valori limite del DGI in relazione a diverse attività Attività DGI Laboratori 21 Sale lettura 21 Aule 21 Sale videoterminali 21 Aule da disegno 21 Aule di musica 23 Biblioteche 21 Palestre 23 Prospetto B.2 Confronto tra gli indici di abbagliamento per luce naturale ed i criteri di valutazione dell abbagliamento Criteri di valutazione dell abbagliamento GI DGI Appena percettibile Accettabile Fastidioso Intollerabile U UNI-MILANO 12
15 Appendice C Bibliografia (informativa) [1] Hopkinson R.G., Petherbridge P., Longmore J., "Daylighting", Heinemann, London, 1996 [2] Chauvel P., Collins J.B., Dogianux, Longmore J., "Glare from windows: corrent view of the problem", Lighting Research & Technology, Vol. 14(1), 1982 [3] Commission of the European Communities, Directorate General XII for Science, Research and Development, "Daylighting in architecture", a european reference book, 1 st edition, Brussels and Luxembourg, N. Badker, A. Fanchiotti, K. Steemers, 1993 [4] BSI "Code of basic data for the design of building: daylighting" [5] Aghemo C., Azzolino C. "Illuminazione naturale - Metodi di esempi di calcolo" CELID, Torino 1995 U UNI-MILANO 13
Illuminazione naturale e sua importanza per la qualità della vita oggi
ORDINE DEGLI INGEGNERI DI NAPOLI COMMISSIONE ILLUMINOTECNICA ASSOCIAZIONE ITALIANA DI ILLUMINAZIONE DELEGAZIONE CAMPANIA Seminario di aggiornamento Illuminazione naturale e sua importanza per la qualità
DettagliCOMUNE di PETRIANO Provincia di Pesaro e Urbino
COMUNE di PETRIANO Provincia di Pesaro e Urbino Lavori di adeguamento sismico della scuola elementare annessa al complesso edilizio "S. Quasimodo" PROGETTO ESECUTIVO LIVELLO DI PROGETTAZIONE: NOME FILE:
DettagliProgramma. Illuminazione e LED:
Programma. Illuminazione e LED: - Principali riferimenti normativi: EN 12464-1. - Controllo wireless e dimmer autoadattativo. - Illuminazione e risparmio energetico: una grande opportunità. Una grande
DettagliIlluminazione naturale
Illuminazione naturale L illuminazione naturale è importante per diversi aspetti che possono sintetizzarsi nel benessere fisiologico e psicologico degli individui e nel risparmio energetico, riducendosi
DettagliLuce e illuminazione Locali scolastici Criteri generali per l illuminazione artificiale e naturale
NORMA ITALIANA Luce e illuminazione Locali scolastici Criteri generali per l illuminazione artificiale e naturale UNI 10840 Light and lighting School rooms General criteria for the artificial and natural
DettagliIE Illuminazione ambienti ospedalieri ottobre 2016
IE 102 Illuminazione ambienti ospedalieri ottobre 2016 Riferimenti normativi CEI 648/7710 Ambienti ed applicazioni particolari" e nello specifico alla Sezione 710 "Locali ad uso medico". UNI EN 124641
DettagliBozza UNI - Riproduzione riservata
DATI DI COPERTINA E PREMESSA DEL PROGETTO U98000091 Gioielleria e bigiotteria Rivestimenti dei prodotti in lega di metalli preziosi e non preziosi Parte 1: Metodo di prova per la resistenza al sudore artificiale
DettagliAllegato K al Regolamento Edilizio del Comune di Prato Area 4 - Scheda 4.1 (Illuminazione naturale) Norme per la compilazione
Allegato K al Regolamento Edilizio del Comune di Prato Area 4 - Scheda 4.1 (Illuminazione naturale) Norme per la compilazione SCHEDA 4.1 Area di Valutazione: 4 - Qualità ambiente interno Esigenza: Categoria
DettagliCOMFORT IN UFFICIO LA LUCE
COMFORT IN UFFICIO LA LUCE Parte 2: La norma UNI EN 12464-1 LA NORMA UNI EN 12464-1 Il 12 settembre 2013 è stata pubblicata la versione bilingue inglese-italiano della norma UNI EN 12464-1 dal titolo "Luce
Dettaglinaturale artificiale adeguata di sicurezza pulizia ed efficienza per quanto possibile naturale
strutture D. lgs. 81/08, allegato IV, 1.10 Legge 864/70 art. 9 naturale artificiale adeguata di sicurezza pulizia ed efficienza sufficiente diretta particolare sussidiaria di emergenza per quanto possibile
DettagliCalcoli di illuminamento artificiale per interni. Prof. Ing. Cesare Boffa
Calcoli di illuminamento artificiale per interni Illuminazione per interni Illuminazione Generale Localizzata D accento D effetto Mood lighting s a i Ambiente chiuso Coefficiente di assorbimento delle
Dettaglia Bellia, ada a p rch. Laur A ennaro S Prof. Ing. G
ILLUMINAZIONE NATURALE E SUA IMPORTANZA PER LA QUALITÀ DELLA VITA DI OGGI ORDINE DEGLI INGEGNERI DI NAPOLI 19 Maggio 2008 L abbagliamento nell utilizzo della luce naturale Prof. Arch. Laur Ing. Gennaro
DettagliRelazione Illuminotecnica di Ambienti Interni
Relazione Illuminotecnica di Ambienti Interni Sommario 1. Normativa di riferimento: UNI EN 12464-1... 3 1.1 Abbagliamento (UGR) 1.2 Formula utilizzata per il calcolo dell UGR 1.3 Abbagliamento da luce
DettagliSi definisce un fattore medio di illuminazione diurna (FLD m
3. Elementi di Progettazione 1. L Illuminazione Naturale L illuminazione naturale è un elemento imprescindibile nella progettazione illuminotecnica. Il contributo di luce naturale deve essere privilegiato,
DettagliIlluminazione stradale
Illuminazione stradale Pubblicato il: 04/06/2007 Aggiornato al: 04/06/2007 di Gianfranco Ceresini 1. Prima parte E stato presentato dall UNI in inchiesta pubblica, un progetto di norma (codice U29000350
DettagliCOMUNE DI ROMA MUNICIPIO ROMA IV
COMUNE DI ROMA MUNICIPIO ROMA IV RELAZIONE ILLUMINOTECNICA OGGETTO: ASILO NIDO LA GIRANDOLA - VIA DEL PODERE ROSA N. 116 ROMA LAVORI AI FINI DELL ADEGUAMENTO ANTINCENDIO DELL ASILO NIDO LA GIRANDOLA SITO
DettagliIE Impianti illuminazione di emergenza Ottobre 2010
IE 104 - Impianti illuminazione di emergenza Ottobre 2010 L'impianto di illuminazione di emergenza deve assicurare, quando viene a mancare l'alimentazione, l'illuminamento minimo di sicurezza e la segnaletica
Dettagliing. Elena Pedrotti La nuova UNI :2011 Lighting Designer Indipendente Via Giuseppe Zambelli, 3 Linkedin: Elena Pedrotti
ILLUMINAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO TRA NORMATIVA E RISPARMIO ENERGETICO La nuova UNI12464-1:2011 Gruppo di lavoro: 35020 CEN/TC Saonara 169 (PD) Light and lighting Lavori di revisione: inizio 2007 conclusione
DettagliIntegrazione luce naturale/luce artificiale in ambito industriale Parte 1: Analisi dell ambiente luminoso per il capannone AleniaAermacchi
Integrazione luce naturale/luce artificiale in ambito industriale Parte 1: Analisi dell ambiente luminoso per il capannone Franco Gugliermetti, Fabio Bisegna Report RSE/2009/37 Ente per le Nuove tecnologie,
DettagliCORSO DI FISICA TECNICA 2 AA 2013/14 ILLUMINOTECNICA. Lezione n 10: Fattore di luce diurna (DF - Daylight Factor) Ing.
CORSO DI FISICA TECNICA 2 AA 2013/14 ILLUMINOTECNICA Lezione n 10: Fattore di luce diurna (DF - Daylight Factor) Ing. Oreste Boccia 1 Il fattore di luce diurna è un parametro molto utilizzato per controllare
DettagliCatalogo STELLA POLARE LED Illuminazione/Emergenza
Catalogo STELLA POLARE LED Illuminazione/Emergenza ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA ILLUMINAZIONE UNI EN 12464-1: 2011 Illuminazione dei posti di lavoro Parte 1: Posti di lavoro in interni UNI EN 12464-2: 2008
DettagliRC - Rapporti di calcolo
Elaborato Livello Tipo / S tipo LT RS 00478 RC - Rapporti di calcolo ETQ-00042944 D Sistema / Edificio / Argomento RFR - Rifiuti radioattivi Rev. 00 Data 09/04/2015 Centrale / Impianto: LT - Sito di Latina
DettagliFacoltà di Architettura- Corso di Tecnica del Controllo Ambientale
Le sorgenti di luce costituiscono il mezzo attraverso cui si assicura ad un ambiente una qualità illuminotecnica. La luce costituisce uno strumento di progettazione SORGENTI DI LUCE DISPONIBILI ARTIFICIALE
Dettagliprof.ssa Chiara Aghemo Dipartimento Energia Galileo Ferraris
prof.ssa Chiara Aghemo Dipartimento Energia Galileo Ferraris arch.i Rossella Taraglio, Gabriele Piccablotto Laboratorio di Analisi e Modellazione dei Sistemi Ambientali (LAMSA) Dipartimento Architettura
Dettaglirto Carratù of. arch. Robe pro Offices -Part 2 Università degli Studi Roma 3 18 maggio 2018
of. arch. Robe pro LiGhTING LeCTuRES Università degli Studi Roma 3 18 maggio 2018 Offices -Part 2 pro of. arch. Robe METODOLOGIE QUALITATIVE DI ILLUMINAZIONE REQUISITI QUALITATIVI CLASSICI Sufficiente
DettagliLUOGHI DI LAVORO La norma UNI EN 12464
LUOGHI DI LAVORO La norma UNI EN 12464 Illuminazione dei posti di lavoro Parte 1: Posti di lavoro in interni Paolo Soardo Presidente CT UNI Luce e illuminazione Enti normatori Internazionale: CIE Europeo:
DettagliLA LUCE NATURALE: ASPETTI QUALITATIVI
LA LUCE NATURALE: ASPETTI QUALITATIVI Prof. Ing. Marco Frascarolo Università degli studi RomaTre Dipartimento di Architettura CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMFORT VISIVO APPROCCIO QUALITATIVO: DISTRIBUZIONE
DettagliIlluminazione di Emergenza. Aspetti tecnico-normativi
Illuminazione di Emergenza Aspetti tecnico-normativi Illuminazione di emergenza Definizione - Obbiettivo per illuminazione di emergenza si intende l illuminazione ausiliaria che interviene quando viene
DettagliVARIAZIONE DEL RAPPORTO DI LUCE DIURNA IN PRESENZA DI UNA SERRA SOLARE
VARIAZIONE DEL RAPPORTO DI LUCE DIURNA IN PRESENZA DI UNA SERRA SOLARE (Roberto Carratù giugno 2014) Premessa: Innanzi tutto si deve chiarire che il fattore di luce diurna non misura la quantità di luce
DettagliFondamenti di illuminotecnica e Sicurezza sul lavoro: modulo illuminotecnica
Giornata di formazione e informazione A.F.Varese - Luino Laura Blaso - Ricercatrice ENEA Fondamenti di illuminotecnica e Sicurezza sul lavoro: modulo illuminotecnica Luino, 21 maggio 2015 Luce Cos è la
DettagliImpianti di illuminazione. Impianti Industriali
Impianti Industriali 2-2009 1 L di un locale industriale influenza la percentuale di infortuni e la qualità della produzione Illuminamento scarso significa : - Un progressivo senso di stanchezza degli
DettagliSTUDIO TECNICO QUEIROLO. PROGETTAZIONE IMPIANTI ELETTRICI E TECNOLOGICI PREVENZIONE INCENDI Perito Industriale CARLO QUEIROLO
STUDIO TECNICO QUEIROLO PROGETTAZIONE IMPIANTI ELETTRICI E TECNOLOGICI PREVENZIONE INCENDI Perito Industriale CARLO QUEIROLO 16040 COREGLIA LIG. - VIA PIAN DI COREGLIA, 38/2 - TEL. +39 185 334127 Committente
Dettagli1. OGGETTO DELL INTERVENTO RIFERIMENTI LEGISLATIVI E NORMATIVI MATERIALI E COMPONENTI DATI DI PROGETTO...
SOMMARIO 1. OGGETTO DELL INTERVENTO... 3 2. RIFERIMENTI LEGISLATIVI E NORMATIVI... 3 3. MATERIALI E COMPONENTI... 5 4. DATI DI PROGETTO... 5 4.1 Documentazione di riferimento... 5 4.2 Prestazioni illuminotecniche...
DettagliDIMENSIONAMENTO ILLUMINOTECNICO
DIMENSIONAMENTO ILLUMINOTECNICO Giovanni Parrotta Classe concorso A040 Prerequisiti: Grandezze fotometriche Le relazioni che individuano le grandezze fotometriche sono relative a sorgenti puntiformi, ovvero
DettagliLA LUCE: energia radiante capace di eccitare la retina e dar luogo alla sensazione visiva
LA LUCE: energia radiante capace di eccitare la retina e dar luogo alla sensazione visiva cc LA LUCE: cc diurna notturna LA LUCE: lunghezza d onda del visibile cc 400/800 nm LA LUCE: lunghezza d onda del
DettagliL illuminamento è il parametro fisico indicativo della quantità luminosa di un ambiente.
Illuminotecnica i Elementi di progettazione La prestazione visiva Benessere visivo i L illuminamento è il parametro fisico indicativo della quantità luminosa di un ambiente. La prestazione visiva può essere
DettagliA4.2c ILLUMINAZIONE. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO A Unità didattica
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole ILLUMINAZIONE MODULO A Unità didattica A4.2c CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 Spettro visibile All'interno dello
DettagliEN 13201:2015 La nuova norma per l illuminazione stradale
EN 13201:2015 La nuova norma per l illuminazione stradale La precedente Norma EN 13201:2003 La Norma EN 13201 pubblicata nel 2003 prevedeva 4 sezioni: EN 13201-1 EN 13201-2 EN 13201-3 EN 13201-4 Individuazione
DettagliGli edifici scolastici e l illuminazione degli ambienti
Gli edifici scolastici e l illuminazione degli ambienti Il tema dell illuminazione degli ambienti è imprescindibile per una adeguata riqualificazione scolastica italiana di Silvia Perego L illuminazione
DettagliImpianti di illuminazione
Impianti Meccanici 1 L di un locale industriale influenza la percentuale di infortuni e sulla qualità della produzione Illuminamento scarso significa : - Un progressivo senso di stanchezza degli operatori
DettagliMateriale didattico validato da: L ambiente luminoso. Il Benessere Visivo. Rev. 1 lug Illuminamento slide 1 di 25
L ambiente luminoso Il Benessere Visivo Rev. 1 lug. 2009 Illuminamento slide 1 di 25 Cos è la luce La luce è un energia radiante in grado di eccitare la retina dell occhio producendo una sensazione visiva.
DettagliINDICE INDICE... 2 DATI GENERALI Committente Tecnico Edificio... 3 NORME DI RIFERIMENTO Norme... 4 PREMESSA...
INDICE INDICE... 2 DATI GENERALI... 3 Committente... 3 Tecnico... 3 Edificio... 3 NORME DI RIFERIMENTO... 4 Norme... 4 PREMESSA... 5 Contesto di riferimento... 5 Criteri utilizzati per le scelte progettuali...
DettagliCOMUNE DI MURAVERA Provincia di Cagliari
COMUNE DI MURAVERA Provincia di Cagliari "PIA CA 13-5C EST - SERPEDDI' - REALIZZAZIONE DI UN TEATRO IN LOCALITA' SANTA LUCIA" PROGETTO ESECUTIVO Tavola : A/6 COMUNE DI MURAVERA Prot. n. del Data: Gennaio
DettagliDETERMINAZIONE DEL REQUISITO D ILLUMINAMENTO NATURALE PER LE NUOVE COSTRUZIONI
DETERMINAZIONE DEL REQUISITO D ILLUMINAMENTO NATURALE PER LE NUOVE COSTRUZIONI ILLUMINAMENTO NATURALE IN SEDE PROGETTUALE Il controllo dell illuminamento naturale è uno dei requisiti che concorrono al
DettagliFabio Peron. Illuminazione e comfort visivo. Illuminazione e visione. Illuminazione e visione. Lezioni di illuminotecnica.
Illuminazione e comfort visivo Per una buona visione negli ambienti interni è necessario realizzare un impianto di illuminazione che assicuri: il livello di illuminazione necessario ai compiti visivi,
DettagliFunzione Commessa Tipo Rev. 01 Numero Progressivo
Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 21/09/2015 Pag. 1 di 76
DettagliILLUMINARE GLI AMBIENTI DI LAVORO - Gli ambienti interni - Ing. Elena Pedrotti
ILLUMINARE GLI AMBIENTI DI LAVORO - Gli ambienti interni - Ing. Elena Pedrotti La norma UNI12464-1:2011 La norma UNI12464-1:2011 Gruppo di lavoro: CEN/TC 169 Light and lighting Lavori di revisione: inizio
DettagliTribunale. Nuova illuminazione nei corridoi. Responsabile: No. ordine: Ditta: No. cliente:
Nuova illuminazione nei corridoi Responsabile: No. ordine: Ditta: No. cliente: Data: Redattore: Ingg. Francesco Laterza - Giovanni Laterza Disano 840 LED panel -CRI 93 -DIMM Disano 840 LED CRI 93-4000K
DettagliCOMFORT IN UFFICIO LA LUCE
COMFORT IN UFFICIO LA LUCE Parte 1: Nozioni base e fondamenti di illuminotecnica CONTENUTI 1. Caratteristiche della sorgente luminosa - Intensità luminosa - Flusso luminoso - Efficienza luminosa - Temperatura
DettagliLa progettazione della luce naturale negli edifici scolastici
La progettazione della luce naturale negli edifici scolastici 01 Sommario 03. Perché progettare con la luce naturale? 05. Luce naturale 12. Ventilazione naturale 15. Soluzioni progettuali 02 Negli edifici
DettagliILLUMINAZIONE DI SICUREZZA UNI EN 1838
franco zecchini (iosolo35) ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA UNI EN 1838 ED.2014 IN ITALIANO E CEI EN 50172 20 January 2015 Ho sempre pensato che nella progettazione e relativa installazione di impianti elettrici
DettagliDIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA
SCHEDA TECNICA N. 02 illuminaz artif 2010-UPagina 1 di 5 DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA GRUPPO DIPARTIMENTALE NIP CAMPO CONTENUTO N. 02 MARZO 2011 OGGETTO ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE DESCRIZIONE Insieme
DettagliL illuminamento medio in esercizio risulta pari a 500 lux. Determinare :
1)Un sala di lettura, di pianta rettangolare 10 x 5 metri, è illuminata con plafoniere dotate di due lampade fluorescenti tubolari, di potenza 36 W ciascuna e flusso luminoso 2800 lm. Le dimensioni dell
DettagliGrandezze Fisiche caratteristiche
Grandezze Fisiche caratteristiche 1 Benessere Ambientale: Illuminazione Grandezze Fisiche: Frequenza ν Velocità c È il numero di oscillazioni che l onda compie nell unità di tempo. È l inverso del periodo,
DettagliLuce naturale e ambiente costruito Strumenti e metodi per il controllo della luce naturale in fase di progetto.
Luce naturale e ambiente costruito Strumenti e metodi per il controllo della luce naturale in fase di progetto. LA LUCE IN Architettura L architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi
DettagliINDICE. TETRA ingegneria srl
INDICE 1. GENERALITA... 2 1.1 NORMATIVA TECNICA DI RIFERIMENTO... 2 1.2 DATI INIZIALI DI PROGETTO... 3 2. DETERMINAZIONE DELLA CATEGORIA ILLUMINOTECNICA DI PROGETTO MEDIANTE L ANALISI DEI RISCHI... 3 2.1
DettagliFondamenti di illuminotecnica. Laboratorio di illuminazione CORVO - Ispra
Fondamenti di illuminotecnica Laboratorio di illuminazione CORVO - Ispra Ispra, 24 novembre 2014 Luce Cos è la luce 1 nm = 10-9 m La luce è radiazione elettromagnetica, visibile all'uomo. la lunghezza
DettagliINDICE 2. DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO E DESCRIZIONE DELL INTERVENTO
Primi interventi di sicurezza antincendio, di adeguamento a norma degli impianti tecnologici, alle norme igienico sanitarie ed in materia di abbattimento delle barriere architettoniche, ed interventi diretti
DettagliLaboratorio di Costruzione dell Architettura I A. a.a. 2015/16. Prof. Sergio Rinaldi. Il progetto della luce naturale
D.A.D.I. L. Vanvitelli Corso di Laurea Magistrale in Architettura Laboratorio di Costruzione dell Architettura I A a.a. 2015/16 Prof. Sergio Rinaldi sergio.rinaldi@unina2.it 11_05_2016 9 Il progetto della
DettagliDATI DI COPERTINA E PREMESSA DEL PROGETTO
DATI DI COPERTINA E PREMESSA DEL PROGETTO U29000320 Luce e illuminazione Impianti di illuminazione di sicurezza negli edifici Procedure per la verifica periodica, la manutenzione, la revisione e il collaudo
DettagliPROGETTO ESECUTIVO NUOVO LABORATORIO
Impianto di depurazione di GAVIRATE Viale Ticino 21026 GAVIRATE (VA) PROGETTO ESECUTIVO NUOVO LABORATORIO FASCICOLO 4 SCHEMI ELETTRICI CALCOLI ILLUMINOTECNICI TIPICI D INSTALLAZIONE TAVOLE PLANIMETRICHE
DettagliIlluminazione di Emergenza. Aspetti tecnico-normativi
Illuminazione di Emergenza Aspetti tecnico-normativi Illuminazione d emergenza il perchè in caso di black out In caso di emergenza In caso di situazioni pericolose 2 Il nostro mestiere in caso di black
DettagliModalità di progettazione degli impianti di illuminazione in conformità alla L.R.15/2007
Modalità di progettazione degli impianti di illuminazione in conformità alla L.R.15/2007 Udine, 15 settembre 2014 ing. Massimo Telesca 1 Misure urgenti in tema di contenimento dell inquinamento luminoso,
DettagliIn ottemperanza alla norma UNI EN :201, i requisiti di illuminazione per le esigenze
RELAZIONE ILLUMINAZIONE In ottemperanza alla norma UNI EN 12464-1:201, i requisiti di illuminazione per le esigenze delle attività concorsuali nella sala concorsi devono soddisfare un livello di illuminamento
DettagliPROGETTO ILLUMINOTECNICO PT
Palazzo Comunale Viale dei Municipi, 2 VERDERIO - LC Responsabile: No. ordine: Ditta: No. cliente: Comune Verderio (LC) Data: Redattore: ing. G. Leone Indice PROGETTO ILLUMINOTECNICO PT Copertina progetto
DettagliL ingresso principale di Piazza Giacomini è confermato con un nuovo disegno del cortile interno, mentre viene definito un accesso indipendente alla zo
Rapporto con il contesto urbano e organizzazione degli spazi esterni Il progetto prevede di mantenere l impostazione esistente, riorganizzando accessi ed aree e rifunzionalizzando i volumi per ridurre
DettagliLa corretta illuminazione dei locali e dei posti di lavoro e necessaria per consentire, in modo agevole,lo svolgimento delle mansioni in tutte le stag
Unitamente ad altri fattori ambientali che condizionano lo stato di benessere, l illuminazione assume nel campo del lavoro una estrema importanza, in quanto un suo razionale impiego non solo favorisce
DettagliValori di riferimento per l illuminazione
Valori di riferimento per l illuminazione Le norme vincolanti DIN ed EN sono pubblicate da Beuth Verlag, Berlino. Norme basilari dell illuminazione DIN EN 12665 «Luce e illuminazione - Concetti e criteri
DettagliRoma Capitale - Municipio XIV
Roma Capitale - Municipio XIV Oggetto: Adeguamento Antincendio delle Scuole Materne del XIV Municipio Lotto n. 2 "Scuola Andersen" Via Trieste, 20 - Roma Titolo Progetto Esecutivo Calcoli esecutivi impianti
DettagliProgetto in inchiesta pubblica. Progetto PROGETTO C
N O R M A I T A L I A N A C E I 1 Data Scadenza Inchiesta C. 1047 15-03-2010 Data Pubblicazione Classificazione 64-... Titolo Edilizia ad uso residenziale e terziario Guida per l integrazione degli impianti
DettagliIlluminazione degli uffici e luoghi di lavoro
Cenni teorici e Normativi Illuminazione degli uffici e luoghi di lavoro Cenni teorici e Normativi: Creare un ambiente di lavoro luminoso gradevole e favorevole comfort visivo (benessere, produttività)
DettagliCOMUNE DI MOZZECANE PROVINCIA DI VERONA
COMUNE DI MOZZECANE PROVINCIA DI VERONA intestazione: COMUNE DI MOZZECANE indirizzo: Mozzecane / Verona oggetto: PIANO D'ILLUMINAZIONE PER IL CONTENIMENTO DELL'INQUINAMENTO LUMINOSO SECONDO LEGGE REGIONALE
DettagliQUANDO LE PERFORMANCE INCONTRANO STILE E MODERNITÀ
ipanel QUANDO LE PERFORMANCE INCONTRANO STILE E MODERNITÀ 1 ipanel LA SOLUZIONE PERFETTA PER ILLUMINARE GLI SPAZI CON UN TOCCO MODERNO ipanel rappresenta l'ultima generazione di apparecchi a LED per sostituire
DettagliSCHEDA DI CONFORMITA AL CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO (IMPIANTI ELETTRICI)
ALLEGATO C.1 (da inserire nella busta B) LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DELLA SCUOLA PRIMARIA DON MILANI DI VIA CAMPANINI 2, NOVELLARA (RE) SCHEDA DI CONFORMITA AL CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO
DettagliI N D I C E 1. GENERALITÀ Galleria IGA Galleria IGA RIFERIMENTI NORMATIVI 4 3. DATI DI BASE PER IL CALCOLO ILLUMINOTECNICO 5
I N D I C E 1. GENERALITÀ 2 1.1 Galleria IGA01 2 1.2 Galleria IGA02 2 2. RIFERIMENTI NORMATIVI 4 3. DATI DI BASE PER IL CALCOLO ILLUMINOTECNICO 5 4. MODALITÀ DI CALCOLO 6 4.1 Caratteristiche generali 6
DettagliDiagramma di Kruithof
Diagramma di Kruithof 1 2 3 4 METODO DEL FATTORE DI UTILIZZAZIONE F u Metodo di calcolo semplificato, adatto a locali di forma regolare. Si basa sul calcolo del flusso luminoso medio da mantenere sul piano
DettagliElenco Norme Abbonamento UNICOU29 Luce e illuminazione Totale norme 111 di cui 35 in lingua inglese Aggiornato al 07/11/ :49:09.
Elenco Norme Abbonamento UNICOU29 Luce e illuminazione Totale norme 111 di cui 35 in lingua inglese Aggiornato al 07/11/2017 15:49:09 Norme in Vigore UNI/TS 11690:2017 Data Pubblicazione: 31/10/2017 Illuminazione
DettagliSAT Scarl SETTIMO TORINESE IN 06 / 18 Nuovo Palazzetto dello Sport Progetto Impianto elettrico e segnali Relazione CAM elettrico SOMMARIO
SOMMARIO 1 GENERALITA... 2 2 APPROVVIGIONAMENTO ENERGETICO... 2 3 - INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO INDOOR... 3 4 - IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE PER INTERNI ED ESTERNI... 4 INGEGNERIA Srl - 1 di 4 - TL rev.
DettagliD.LGS 192/05 e D.LGS 311/06 Ordine degli Ingegneri di Venezia. i nuovi decreti e i sistemi finestrati: criteri di scelta e progettazione
D.LGS 192/05 e D.LGS 311/06 Ordine degli Ingegneri di Venezia 28 marzo 2007 i nuovi decreti e i sistemi finestrati: criteri di scelta e progettazione arch.marina Vio Università IUAV di Venezia DLgs 192/2005
DettagliCONCORSO DI PROGETTAZIONE PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO GIOVANNI PASCOLI DI TORINO
CONCORSO DI PROGETTAZIONE PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO GIOVANNI PASCOLI DI TORINO Relazione Tecnica di Progetto CONCEPT Alla base della trasformazione di scuola Pascoli sono
DettagliILLUMINOTECNICA. Lezione n 8: CORSO DI FISICA TECNICA 2 AA 2013/14. Illuminamento di interni (2) Il metodo punto a punto Curve di luminanza
CORSO DI FISICA TECNICA AA 013/14 ILLUMINOTECNICA Lezione n 8: Illuminamento di interni () Il metodo punto a punto Curve di luminanza Ing. Oreste Boccia 1 Il metodo punto a punto Il metodo punto a punto
DettagliElenco Norme Abbonamento UNICOU29 Luce e illuminazione Totale norme 119 di cui 38 in lingua inglese Aggiornato al 30/11/ :22:00.
Elenco Norme Abbonamento UNICOU29 Luce e illuminazione Totale norme 119 di cui 38 in lingua inglese Aggiornato al 30/11/2018 15:22:00 Norme in Vigore UNI/TS 11726:2018 Data Pubblicazione: 27/09/2018 Progettazione
DettagliEfficienza energetica e illuminotecnica: un caso di analisi, realizzazione e valutazione del risultato. Ferdinando Girardi GEWISS Spa
Efficienza energetica e illuminotecnica: un caso di analisi, realizzazione e valutazione del risultato Ferdinando Girardi GEWISS Spa Indice 1. Il caso da cui si è partiti 2. Analisi energetica iniziale
DettagliDURATA UTILE IN ORE COLORI. alogene continuo molto piccole diurna ottima o molto grandi
TIPO DI LAMPADA GAMME DI POTENZE IN W EFFICIENZA lm/w DURATA UTILE IN ORE TONALITA RESA DEI COLORI DIMENSIONI CAMPI D IMPIEGO AD INCANDESCENZA normali 25 1500 8 20 bianco impieghi generali tubolari 15
DettagliModalità di progettazione degli impianti di illuminazione in conformità alla L.R.15/2007
Modalità di progettazione degli impianti di illuminazione in conformità alla L.R.15/2007 Udine, 15 settembre 2014 ing. Massimo Telesca 1 Misure urgenti in tema di contenimento dell inquinamento luminoso,
DettagliImpianti di illuminazione. Impianti Industriali
Impianti Industriali 2-2009 1 L di un locale industriale influenza la percentuale di infortuni e la qualità della produzione Illuminamento scarso significa : - Un progressivo senso di stanchezza degli
DettagliILLUMINAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO. 04/04/2017 A cura del Tavolo Tecnico Sicurezza
ILLUMINAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO 1 LUCE NATURALE NEI LUOGHI DI LAVORO L illuminazione dei luoghi di lavoro deve essere ottenuta per quanto sia possibile con luce naturale poiché essa è più gradita all
DettagliILLUMINAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO
ILLUMINAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO 1 LUCE NATURALE NEI LUOGHI DI LAVORO L illuminazione dei luoghi di lavoro deve essere ottenuta per quanto sia possibile con luce naturale poiché essa è più gradita all
DettagliINDICE PREMESSA 1 INTRODUZIONE 3 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 4 2 RIFERIMENTI NORMATIVI 4 3 TERMINI E DEFINIZIONI 6 4 SIMBOLI E UNITÀ DI MISURA 8
INDICE PREMESSA 1 prospetto 1 Classificazione dei servizi energetici, parametri di prestazione energetica e riferimenti per il calcolo... 2 INTRODUZIONE 3 prospetto 2 Classificazione tipologie di valutazione
DettagliLe schermature solari per l efficienza energetica
Le schermature solari per l efficienza energetica Daniele Zecca, responsabile sezione di Ottica presso Istituto Giordano Spa L attuale Legge di Stabilità ha prorogato per tutto il 2015, nella misura del
DettagliUNI/EN 12193 maggio 2001 Illuminazione d installazioni sportive. UNI/EN 12464-2 gennaio 2008 Illuminazione dei posti di lavoro in esterni
DECRETO MINIST. N.81 DEL 29-04-08 APIL Associazione Professionisti dell illuminazione www.lightis.eu Questo decreto sostituisce ed integra la legge 626 sulla sicurezza del lavoro Per la prima volta viene
DettagliRoma Capitale - Municipio XIV
Roma Capitale - Municipio XIV Oggetto: Adeguamento Antincendio delle Scuole Materne del XIV Municipio Lotto n. 2 "Scuola Cesare Pavese" Via Torrevecchia, 793 - Roma Titolo Progetto Esecutivo Calcoli esecutivi
DettagliILLUMINAZIONE NATURALE E RISCALDAMENTO PASSIVO
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTÁ DI ARCHITETTURA Lezioni del Laboratorio di progettazione tecnica e strutturale 2015-16 ILLUMINAZIONE NATURALE E RISCALDAMENTO PASSIVO Docente: Ing. GIUSEPPE DESOGUS
DettagliSUPER FLAT SUSPENSION 90X90 UP&DOWN DALI VERSION
SUPER FLAT SUSPENSION 90X90 UP&DOWN DALI VERSION Montaggio Sospeso a soffitto Descrizione delle lampade Top LED 4000K CRI 80 Tensione (V) 220/240 Ambiente di utilizzo Per interni Note Consumo totale del
DettagliCommittente: COMUNE DI CESATE Città Metropolitana di Milano. Oggetto: Riqualificazione scuola primaria "Villaggio INA" IMPIANTO ELETTRICO.
0 Rev.: 2016-12-16 Data: Emissione Descrizione: Committente: COMUNE DI CESATE Città Metropolitana di Milano Oggetto: Riqualificazione scuola primaria "Villaggio INA" IMPIANTO ELETTRICO Luogo: Via Papa
DettagliCOLLEGI dei PERITI INDUSTRIALI e dei PERITI INDUSTRIALI LAUREATI di COMO e LECCO. 17 giugno 2014
COLLEGI dei PERITI INDUSTRIALI e dei PERITI INDUSTRIALI LAUREATI di COMO e LECCO 17 giugno 2014 Agenzia Beghelli Milano-Como-Lecco-Sondrio AGENZIA BV di VOLONTE' BRUNO Via Carugo, 17 22069 Rovellasca (CO)
DettagliRC - Rapporti di calcolo. Adeguamento Ex-Compattatore - Calcoli illuminotecnici
Elaborato Livello Tipo S tipo GR AD 00061 RC - Rapporti di calcolo ETQ-00023306 Sistema Edificio Argomento EMR - Edificio immagazzinamento rifiuti solidi radioattivi Rev. 02 Data 10122013 Centrale Impianto:
DettagliVetrate per l edilizia
Ingegneria del vetro V.M. Sglavo UNITN 2012 Vetrate per l edilizia Caratteristiche tecniche fondamentali! - sicurezza! - resistenza meccanica! - trasmissione luminosa! progettazione - prestazioni termiche!
Dettagli