UNITA OPERATIVA SERVIZIO PREVENZIONE IGIENE SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO. RELAZIONE di ATTIVITA'

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1 UNITA OPERATIVA SERVIZIO PREVENZIONE IGIENE SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO UO SPISAL ULSS 2 RELAZIONE di ATTIVITA' A' 2014 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SPISAL via Borgo Ruga n Feltre (BL) Tel. 0439/ Fax 0439/ spisal@ulssfeltre.veneto.it

2 RELAZIONE ANNUALE DI ATTIVITA 2014 E PROGRAMMA 2015 GLI OPERATORI DEL SERVIZIO L organico dell Unità Operativa SPISAL dell ULSS 2 è costituito dalle seguenti figure professionali: 1 Medico del lavoro 1 Assistente Sanitario 3 Tecnici della Prevenzione Tutto il personale è di ruolo, il medico e i tecnici della prevenzione hanno compiti di Ufficiale di Polizia Giudiziaria. UO SPISAL: COMPITI E FUNZIONI Responsabile: dr.ssa Nicoletta De Marzo Sede: Via Borgo Ruga, 30 Telefono: Responsabile - Dott.ssa Nicoletta De Marzo Tecnico della Prevenzione Sig.ra Laura Corso Tecnico della Prevenzione Sig.ra Patrizia Curto Tecnico della Prevenzione Sig. Giorgio Moretta Assistente Sanitaria Sig.ra Agata Falcone Segreteria del Dipartimento di Prevenzione Sig.ra Dina Galantin Fax: spisal@ulssfeltre.veneto.it Orari: da lunedì a venerdì dalle ore 8.30 alle ore Incontri di assistenza e visite mediche, previo appuntamento telefonico L UNITA OPERATIVA DI PREVENZIONE IGIENE SICUREZZA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO (SPISAL) è la struttura del Dipartimento di Prevenzione dell Unità Locale Socio Sanitaria alla quale sono attribuite le funzioni di prevenzione e tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. L unità operativa è multidisciplinare: comprende, infatti, operatori aventi competenze nell ambito sanitario ed in quello tecnico (medico, assistente sanitario, tecnici della prevenzione) Il medico e i tecnici della prevenzione hanno la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria. Gli operatori sono impegnati anche in attività didattica formale e nel training di persone che frequentano l UOSPISAL (studenti, borsisti, etc.). Attività Attività di controllo e verifica: Vigilanza del rispetto della normativa in materia di igiene e sicurezza del lavoro (sopralluoghi negli ambienti di lavoro, verifica di quanto previsto dal D. Lgs81/08 e successive modifiche, e dalle altre norme legislative e tecniche, verifica della documentazione presente in azienda). L attività si svolge secondo priorità individuate nei comparti a maggiore rischio o su richiesta/segnalazione da parte di lavoratori, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, enti di controllo etc., in regime di pronta disponibilità sulle 24 ore per gli infortuni sul lavoro. Verifica sugli atti sanitari espletati presso le aziende da parte dei medici competenti Controllo/monitoraggio dell andamento del fenomeno infortunistico nei comparti a maggiore rischio (edilizia, stabilimenti industriali ed artigianali) anche con elaborazione statistica dei dati. Svolgimento di inchieste su denunce di malattie professionali e di infortuni sul lavoro 2

3 Valutazione di atti, documenti, notifiche, registri dei lavoratori esposti a rischi particolari, derivanti da specifici obblighi di legge quali: registri degli esposti ad agenti biologici, cancerogeni, e a rumore elevato, relazioni annuali amianto conferito a discarica; notifiche dei cantieri e dei nominativi dei coordinatori per la sicurezza Attività sanitarie In tema di malattie da lavoro e sui relativi fattori di rischio, mediante approfondimenti sulle malattie professionali denunciate e conseguenti autonome indagini di iniziativa sia sui singoli casi, sia su gruppi omogenei per rischio, con particolare riguardo ai cancerogeni, agli agenti biologici ed al rischio ergonomico. Valutazione dei ricorsi ex D. Lgs. 81/08 sui giudizi di idoneità lavorativa espressi dai medici competenti. Attività ambulatoriale di Medicina del lavoro: visite preassuntive dei lavoratori su richiesta dei datori di lavoro, visite in tema di inserimento lavorativo di disabili e di soggetti con disagio sociale, idoneità al lavoro per apprendisti minorenni in mansioni non a rischio, sorveglianza sanitaria degli ex esposti ad amianto, visite ed accertamenti per i volontari dell antincendio boschivo. Attività di igiene industriale Valutazione dell inquinamento da amianto e suoi manufatti, anche in ambiente di vita, mediante ispezioni, campionamenti in aria e misure ed analisi di laboratorio in rapporto di collaborazione con l ARPAV. Valutazione dell inquinamento da radon, anche in ambiente di vita, mediante ispezioni, campionamenti in aria e misure ed analisi di laboratorio in rapporto di collaborazione con l ARPAV. Attività autorizzative Vidimazione dei registri infortuni Rilascio di autorizzazioni in materia di nuovi insediamenti produttivi Piani di lavoro per bonifiche di amianto e nulla osta per il riuso degli ambienti bonificati Deroga per le attività lavorative in locali semisotterranei e sotterranei Attività di informazione, formazione ed assistenza: Sportello informativo Attività di informazione ed assistenza rivolta ai lavoratori, ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, ai cittadini ed alle parti sociali. Formazione in materia di igiene e sicurezza in collaborazione con le associazioni di categoria e con gli enti di formazione professionale. 3

4 INTERVENTI DI PREVENZIONE E VIGILANZA Aziende Annualmente viene individuato un comparto sul quale intervenire per un azione di prevenzione e vigilanza in materia di sicurezza sul lavoro. Ulteriori interventi derivano da segnalazioni di situazioni fuori norma. Infortuni sul lavoro Sono svolti approfondimenti su eventi appena accaduti (presenza in regime di pronta disponibilità sulle 24 ore), o su eventi segnalati da referti o su specifica richiesta della Magistratura. Vengono approfondite la dinamica dell infortunio e le responsabilità penali, il tutto con le competenze specifiche degli operatori del Servizio sanitario in raccordo con l Autorità Giudiziaria. Malattie professionali Sono svolti approfondimenti su eventi segnalati da referti o su specifica richiesta della Magistratura. Una particolare attenzione è rivolta ai tumori professionali, soprattutto a quelli causati da esposizione all amianto. Vengono approfondite la genesi della malattia e le responsabilità penali. Sul piano operativo, il rilevare la frequenza e/o la gravità del fenomeno in una singola azienda o in un settore produttivo offre lo spunto per ulteriori approfondimenti. Amianto Si opera in base alle richieste di esecuzione di lavori di bonifica o su segnalazione di rischi/disagi da parte di terzi. Le modalità di intervento ed i livelli di approfondimento, governati da norme legislative e di buona tecnica, tengono conto dell entità del rischio (vale a dire della capacità di rilascio di fibre in aria o della loro concentrazione) e del tipo di esposizione (attività industriali, terziario, ambienti di vita in generale). Una sequenza tipo di intervento comprende: esame della documentazione e dei piani di lavoro prodotti dalle aziende, dell idoneità dei sistemi di prevenzione e di protezione adottati nelle lavorazioni pericolose e dell idoneità dei lavoratori sotto il profilo sanitario; eventuale sopralluogo sul posto; monitoraggio nel corso dei lavori ed eventuale campionamento ed analisi delle fibre aerodisperse con la collaborazione del laboratorio dell Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente di Belluno e di Verona; valutazione finale delle condizioni di salubrità prima della restituzione all uso degli ambienti oggetto di intervento; controllo del corretto smaltimento dei rifiuti presso le discariche autorizzate. Edilizia E un comparto di tradizionale rilevanza su cui l U.O. svolge da diversi anni la sua attività. Si opera di iniziativa in base alle evidenze documentali (notifiche) dei cantieri attivati nella provincia o nell ambito delle attività programmate in coordinamento con la Direzione Provinciale del Lavoro. Ulteriori interventi derivano da segnalazioni di situazioni fuori norma. Il comparto è inoltre oggetto di analisi sul versante del fenomeno infortunistico. E operativa una collaborazione per la prevenzione in edilizia a cui partecipano gli Enti di controllo (Direzione Provinciale del Lavoro, INAIL, INPS ) e le Associazioni di categoria dei lavoratori e dei datori di lavoro (CPT). Attività di coordinamento regionale L Unità Operativa partecipa ai gruppi regionali di coordinamento per la prevenzione nei luoghi di lavoro. CRREO (Centro Regionale di Riferimento per l Ergonomia Occupazionale) Interventi regionali: Prevenzione nel settore Agricoltura 4

5 Promozione della salute negli ambienti di lavoro La tabella seguente illustra le principali attività svolte dallo SPISAL di Feltre nell ultimo anno. Attività di prevenzione svolta nel 2014 dal Servizio SPISAL TIPO DI INTERVENTO Anno 2014 Aziende controllate 302 Cantieri Ispezionati 95 Sopralluoghi 387 Attività giudiziaria per infortuni (inchieste infortuni) 56 Attività giudiziaria per tecnopatie (inchieste per Malattie Professionali) 81 Attività sanitarie (visite, accertamenti) 213 Aziende controllate con indagini ambientali e di rischio 4 Pareri di intervento per bonifica amianto 70 Attività autorizzativi (Nuovi Insediamenti Produttivi, distributori carburante, inizio attività ex art 77 67) Assistenza / sportello informativo (risposte scritte) 28 Ore di docenza / figure formate 62 / 360 L obiettivo stabilito dalle indicazioni nazionali e regionali è di ispezionare il 5% delle aziende con almeno un dipendente o equiparato che per l anno in esame è stato calcolato in 159: nel corso del 2014 lo SPISAL ha controllato 302 imprese, superando l obiettivo stabilito. La tabella illustra le tipologie produttive oggetto degli interventi. Aziende ispezionate dallo SPISAL nel 2014 suddivise per comparto produttivo COMPARTO N AZIENDE ISPEZIONATE Edilizia 173 Metalmeccanica 29 Sanità e Servizi Sociali 0 Agricoltura 24 Commercio (supermercati, 28 ristorazione) Manifattura (tessile, carta, legno, 19 lapidei, elettronica, chimica, etc) Occhialeria 7 Produzione materie plastiche 8 (isocianati) Esercizi pubblici / hotel 1 Pubblica Amministrazione 1 Trasporti e logistica 5 Imprese Funebri 0 Altro 7 TOTALE 302 5

6 INTERVENTO DI PREVENZIONE IN EDILIZIA ANNO 2014 Il settore delle costruzioni continua a rappresentare uno dei comparti più a rischio per frequenza e gravità degli infortuni sul lavoro. ATTIVITA N Cantieri visitati 95 di cui NON a norma al primo sopralluogo 30 Imprese e/o lavoratori autonomi controllati 173 Verbali di ispezione con prescrizioni 35 di cui riguardanti: Imprese (datori di lavoro, dirigenti, preposti) 22+2 sequestri Lavoratori Autonomi 4 Committenti/responsabili dei lavori 5 Coordinatori per la sicurezza 2 Inchieste per infortunio 13 Inchieste per malattie professionali 17 Attività di vigilanza in cantiere: motivo dell ispezione Motivo Numero A vista o su notifica 74 Indagini per infortunio 3 Esposto 11 Controllo piano rimozione amianto 7 Totale 95 Carenze riscontrate durante le ispezioni nei cantieri: anno 2014 CARENZE Ponteggi, impalcature e parapetti, attrezzature da lavoro in quota, operazioni di montaggio e smontaggio, protezioni contro le cadute dall alto in genere Obblighi dei datori di lavoro delle imprese esecutrici 5 Obblighi del lavoratore autonomo 4 Ambienti e posti di lavoro, passaggi, viabilità e recinzione 3 Obblighi del committente 3 Protezione delle macchine e attrezzature 3 Obblighi del coordinatore per la progettazione ed esecuzione 2 Obblighi dell impresa affidataria 1 Obblighi del preposto 1 Scala 1 Difesa delle aperture 1 Verifiche e controlli impianti 1 N VIOLAZIONI 7 Convogliamento materiale demolizioni 1 Totale sequestri 6

7 INTERVENTI DI PREVENZIONE IN AGRICOLTURA ANNO 2014 La Regione Veneto ha definito una procedura per il controllo uniforme su tutto il territorio delle aziende agricole, dei costruttori e rivenditori di macchine; inoltre ha stabilito il numero minimo di ispezioni da effettuarsi annualmente per ogni SPISAL che nel caso della nostra ULSS consiste nel controllare 19 imprese. Lo SPISAL dell ULSS 2 Feltre ha effettuato nel 2014, 24 controlli nelle aziende agricole. Nel corso del sopralluogo sono stati verificati tutti gli aspetti della igiene e sicurezza sul lavoro, con attenzione agli aspetti della sicurezza delle attrezzature e dei trattori come da indicazioni regionali; nello specifico sono stati controllati n. 25 trattori. Carenze riscontrate durante i sopralluoghi presso le aziende agricole: anno 2014 CARENZE N VIOLAZIONI Art. 18 co.1 lett. G) Invio dei lavoratori alla visita medica 2 Art. 37 co.1 lett. A-B) Formazione dei lavoratori 1 Art. 70 co. 2 Requisiti di sicurezza attrezzature di lavoro (trattori) 2 Totale 5 7

8 INTERVENTO DI COMPARTO NELLE AZIENDE DELLA PROVINCIA DI BELLUNO CHE EFFETTUANO LA SCHIUMATURA POLIURETANICA in collaborazione con SPISAL ULSS 1 BELLUNO In Provincia di Belluno è presente l'attività di produzione di manufatti in poliuretano, soprattutto sotto forma di schiuma rigida espansa isolante per impianti frigoriferi. La reazione di polimerizzazione avviene miscelando estemporaneamente isocianato e poliolo in apposite macchine schiumatrici. La reazione esotermica può creare una dispersione in aria di monomero isocianico MDI prima che esso abbia completamente reagito (1, 3). I rischi chimici principali sono determinati dagli isocianati aromatici, potenti allergizzanti delle vie respiratorie e sospetti cancerogeni (2) e dagli additivi dei polioli (acido formico o fosfati clorurati). Con particolare riferimento ai diisocianati aromatici (MDI), i Servizi SPISAL delle ULSS n. 1 e 2 hanno effettuato una indagine di comparto in questo settore produttivo, allo scopo di standardizzare la vigilanza a livello provinciale e uniformare le indicazioni per una corretta valutazione dei rischi e per le relative misure di prevenzione. A tal fine, nel periodo gennaio-settembre 2014 sono stati effettuati sopralluoghi in 8 Aziende dell Ulss 2 Feltre con raccolta standardizzata dei dati impiantistici delle schiumatrici (manuali, automatiche, a bassa o alta pressione) e delle caratteristiche della ventilazione ambientale e della aspirazione localizzata. Sono stati controllati inoltre i documenti aziendali inerenti la sicurezza (Documento Valutazione Rischio Chimico, Libretti macchina, Indagini Ambientali, Sorveglianza Sanitaria). A seguito dei sopralluoghi presso le aziende dell Ulss 2 Feltre sono stati presi dei provvedimenti nello specifico sono stati fatti n 2 verbali di prescrizione e n 2 articoli violati. Carenze riscontrate durante i sopralluoghi presso le aziende che effettuano schiumatura poliuretanica: anno 2014 CARENZE N VIOLAZIONI Art. 64 Ambienti di lavoro 1 Art. 223 Valutazione del rischio per le sostanze pericolose 1 Totale 2 8

9 INTERVENTO DI PREVENZIONE NEL COMPARTO SUPERMERCATI ANNO La grande distribuzione organizzata in Italia ha un volume d affari di circa 92 miliardi /anno con oltre 28 mila punti vendita e oltre 17 milioni di mq di superficie di vendita totale. I punti vendita si distinguono nei seguenti gruppi: Ipermercati (oltre 2500 mq) 3% Supermercati ( mq) 29% Liberi Servizi ( mq) 51% Discount (solo prodotti da primo prezzo) 17% Il forte sviluppo tecnologico relativo agli ordini e la vendita dei prodotti correlato all assente sviluppo a livello operativo come per esempio l allestimento degli scaffali, l allungamento degli orari di apertura, la richiesta di maggiore flessibilità lavorativa ha portato ad una maggiore difficoltà nel gestire i rischi lavorativi collegati a questo comparto. Il mal di schiena è il maggiore sintomo lamentato dai lavoratori (45 % di 400 lavoratori intervistati). Inoltre, vengono segnalate criticità legate all affaticamento visivo e al trasporto di materiali. I rischi presenti hanno quindi portato alla segnalazione di Malattie correlate al lavoro e di infortuni. Le Malattie Professionali sono soprattutto legate al rischio ergonomico. Gli infortuni sono dovuti a fattori meccanici nel 29% da distorsioni, 28% da contusioni, 26% da tagli lacerazioni. Il Servizio Spisal nel 2014 ha indagato 4 infortuni con prognosi superiori ai 40 giorni e 2 Malattie correlate al lavoro. Al fine della mappatura del rischio in materia di salute e sicurezza sul lavoro nel settore della distribuzione nel territorio di competenza dell Ulss n 2 di Feltre, negli anni è stato effettuato un intervento in più fasi. Nel periodo febbraio 2013 sono state inviate lettere di presentazione dell intervento e allegata check list per l autovalutazione del rischio da parte del Datore di Lavoro. Successivamente sono stati effettuati sopralluoghi in 22 Aziende del settore nei diversi comuni di competenza. Nel corso del sopralluogo sono stati controllati i documenti aziendali inerenti la sicurezza (Documento Valutazione del Rischio, Rischio Stress Lavoro Correlato, Movimentazione Manuale dei Carichi ecc., In Formazione dei lavoratori, Sorveglianza Sanitaria), ed è stato effettuato un sopralluogo in tutti i locali di lavoro. A seguito dei sopralluoghi presso alcuni supermercati sono stati presi dei provvedimenti, nello specifico sono stati fatti n 8 verbali di prescrizione n 10 articoli violati. Carenze riscontrate durante i sopralluoghi presso i supermercati: anno CARENZE N VIOLAZIONI Art. 17 Obblighi del Datore di Lavoro Effettuazione Valutazione dei rischi 2 Art. 18 co.1 lett. G) Invio dei lavoratori alla visita medica 4 Art. 37 co.1 lett. A-B) Formazione dei lavoratori 3 Art. 64 co. 1 lett. A) Ambiente di lavoro 1 Totale 10 È stato inoltre sanzionato un Medico Competente per non aver fatto visita agli ambienti di lavoro (art. 25 comma 1 lett. L). 9

10 INTERVENTO DI PREVENZIONE NEL COMPARTO LAPIDEO ANNO Per comparto lapideo si intende l insieme di aziende che si occupano della lavorazione della pietra partendo dall estrazione del materiale da specifiche cave alla successive lavorazioni presso le singole ditte. I rischi da considerare nel comparto lapideo sono infortunistici, da esposizione a rumore, polveri e movimentazione dei carichi. Gli infortuni gravi sono spesso dovuti al ribaltamento delle lastre nella zona di deposito durante il prelievo, mentre le malattie professionali sono legate a ipoacusie, malattie osteoarticolari da vibrazioni, movimentazione dei carichi ed esposizione a polveri. Il rumore è sempre presente nella lavorazione e viene attenuato possibilmente insonorizzando la macchina e ove ciò non fosse possibile utilizzando i dispositivi di protezione individuale quali tappi o cuffie. Le polveri, durante le fasi di finitura del pezzo, vengono catturate dall aspirazione installata nei banchi di lavoro; è comunque buona norma utilizzare delle maschere antipolvere. La movimentazione dei carichi, dato il peso e la dimensione del materiale da lavorare, viene effettuata con apparecchiature quali gru a bandiera, carroponte o nel caso di pezzi più piccoli mediante delle ventose. Tali attrezzature di lavoro sono soggette a manutenzione periodica. Nel territorio di competenza dell Ulss n 2 di Feltre in Provincia di Belluno, negli anni è stato effettuato un intervento di prevenzione e vigilanza che ha interessato le 15 Aziende del comparto lapideo presenti. Le aziende nel nostro territorio sono impegnate nella lavorazione dei lapidei da destinare soprattutto all edilizia (davanzali, scale, piani di lavoro) e alle lavorazioni funerarie. Dai dati ottenuti consultando i flussi informativi Inail risulta che nel periodo presso le aziende dell ULSS 2 sono avvenuti 49 infortuni dovuti a distorsioni, urti e schiacciamenti con attrezzature di lavoro; nel periodo sono state riconosciute 11 Malattie Professionali, 10 da esposizione a rischio rumore (ipoacusia) e 1 per rischio ergonomico (ernia discale lombare). Prima di procedere all attività di prevenzione e vigilanza da parte del personale tecnico del nostro Servizio, è stata inviata alle aziende una lettera con check-list di auto valutazione dei rischi. A distanza di mesi abbiamo effettuato i sopralluoghi in azienda. Sono stati controllati i locali di lavoro, le macchine da lavoro utilizzate e i documenti aziendali inerenti la sicurezza (Documento Valutazione del Rischio con particolare riferimento alla documentazione inerente l impianto elettrico e la manutenzione delle attrezzature, il Rischio Stress Lavoro Correlato, MMC, ecc., In Formazione dei lavoratori, Sorveglianza Sanitaria, registro infortuni). Per quanto concerne gli eventi infortunistici il Servizio Spisal nel 2014 ha indagato 1 infortunio superiore ai 40 giorni di prognosi e nessuna Malattia Professionale. Non è stata presa in considerazione l attività legata alle onoranze funebri, spesso coesistente nella stessa azienda. A seguito dei sopralluoghi presso le aziende lapidee sono stati presi dei provvedimenti nello specifico sono stati fatti n 5 verbali di prescrizione e n 5 articoli violati (ambienti di lavoro, dichiarazione di conformità impianto elettrico e verifica impianto di messa a terra) Carenze riscontrate durante i sopralluoghi presso le aziende lapidee: anno CARENZE N VIOLAZIONI Art. 21 co. 1 lett. A) Disposizioni relative ai Lavoratori Autonomi Mancato 1 controllo periodico impianto elettrico Art. 64 co 1 lett. A) Ambiente di lavoro 1 Art. 86 co.1 Verifiche e controlli Mancato controllo periodico impianto 3 elettrico Totale 5 10

11 LE INCHIESTE GIUDIZIARIE PER INFORTUNI L attività giudiziaria per indagini per infortuni e malattie professionali rappresenta una attività istituzionale dovuta ai sensi del Codice di Procedura Penale, effettuata sia di iniziativa, che su richiesta della Magistratura e costituita da rapporti giudiziari per infortuni e tecnopatie. Nel 2014 ci sono state 602 segnalazioni d infortunio avvenuti nel nostro territorio. I certificati d infortunio sono pervenuti dalle Unità di Pronto Soccorso dell ULSS 1 e 2 della provincia di Belluno o sono stati verificati direttamente sul sito informatico Aurora Web del Pronto Soccorso dell Ospedale di Feltre. La maggior parte di questi certificati riportavano prognosi di pochi giorni e solo 10 avevano una prognosi iniziale superiore a 40 giorni. Inoltre nel 2014 c è stato 1 infortunio mortale che ha coinvolto un operaio edile che durante i lavori di ristrutturazione presso la chiesa di Villa di Villa a Mel è rimasto folgorato su impianto elettrico. L operaio era residente e dipendente di un azienda edile con sede in provincia di Treviso. Nel corso del 2014 lo Spisal ha indagato i 10 infortuni con prima prognosi superiore ai 40 gg e 1 infortunio mortale; inoltre sono stati indagati i 33 infortuni con prognosi finale superiore a 40 gg e 12 infortuni con dinamica significativa. Dei 56 infortuni indagati 12 infortuni sono stati segnalati dalla Procura di Belluno e 17 sono stati indagati a seguito di chiamate del 118. Le aziende in cui sono avvenuti gli infortuni indagati appartengono ai comparti metalmeccanico, edilizia, agricoltura, servizi, chimica, legno. I verbali di prescrizione impartiti sono stati 12. Dei 12 verbali solo uno non era direttamente collegato all evento infortunistico. Le prescrizioni impartite per gli 11 infortuni riguardavano carenze ed omissioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro in particolare agli obblighi del datore di lavoro, carenze su macchine e attrezzature di lavoro, in-formazione dei lavoratori. Tipo attività N Feltre Segnalazioni di infortuni pervenute 602 Inchieste giudiziarie per infortuni 57 di cui concluse con riscontro di violazione correlata 56 Segnalazioni di sospette malattie professionali pervenute 110 Inchieste giudiziarie per tecnopatie 81 di cui concluse con riscontro di violazione correlata 0 Inchiesta giudiziarie svolte nel 2014: suddivisione numerica per comparto produttivo COMPARTO N Inchieste infortuni Metalmeccanica 16 Edilizia 8 Servizi / Commercio 8 Chimica 6 Agricoltura 5 Trasporti 3 Legno 2 Pubblica Amministrazione 2 Tessile 2 Occhialeria 2 Hobbisti 2 TOTALE 56 11

12 LE MALATTIE PROFESSIONALI Segnalazioni e casi con riconoscimento di origine professionale. Anno 2014 Patologie N Segnalazioni Casi di origine professionale Osteo-artro-tendinopatie Ipoacusie Bronco-pneumo-pleuropatie Tumori e Mesotelioma 7 4 Dermatiti 1 0 Altro 3 0 Totale Per 9 inchieste di malattie professionali si è provveduto all invio del rapporto in Procura (6 casi di patologie dell apparato locomotore e 3 casi di ipoacusia); in nessun caso le indagini hanno evidenziato violazioni alle norme di igiene e sicurezza sul lavoro. VISITE/ACCERTAMENTI N Visite mediche di idoneità al lavoro 26 Sorveglianza sanitaria a lavoratori autonomi 4 Visite mediche per ex esposti al rischio amianto 73 Visite mediche a volontari AIB fronte fuoco 95 Visite mediche per inserimenti lavorativi (progetto SIL-DSM-SPISAL) 37 Altre visite mediche 45 Disagio lavorativo 1 Audiometrie 114 Spirometrie 169 Visus

13 INTERVENTI DI COMPARTO: PROGRAMMA PER IL 2015 Riassumendo, le attività di prevenzione e vigilanza per il 2015, prevede: Continuare la vigilanza dei comparti edilizia e agricoltura nel rispetto dei Piani Nazionali; Effettuare un indagine, a livello provinciale, nel comparto galvaniche; Effettuare un intervento nel settore della raccolta e trasporto dei rifiuti; Effettuare un intervento nel comparto delle sale giochi 13

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