LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA
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- Ladislao Capone
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1 16. VERIFICA E VALUTAZIONE LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA Nella scuola dell infanzia valutare significa capire i bambini e il contesto scolastico. La valutazione è una componente della professionalità dell insegnante : per orientare al meglio la propria azione educativa; per conoscere e comprendere al meglio i livelli raggiunti da ciascun bambino ; per poter identificare i processi da promuovere, sostenere e rafforzare, al fine di favorirne sviluppo e maturazione, tenendo presenti i modi di essere, la dimensione affettiva relazionale, motoria, emotiva, i ritmi di sviluppo e gli stili di apprendimento di ciascuno. Essa è articolata nell intero ciclo della scuola dell infanzia e gli interventi educativi si ricalibrano sulla base dei risultati via via raggiunti. Gli strumenti di verifica sono: l'osservazione sistematica; conversazione e colloqui; analisi di elaborati prodotti dai bambini (disegni e schede) I.C.Quezzi COLLEGIO DOCENTI DEL 20 MAGGIO Vista la normativa vigente riguardo la valutazione degli alunni, con particolare riferimento a: L.169/2008, DPR 122/2009, L.170/2010. Tenuto conto delle indicazioni circa la valutazione degli apprendimenti, il patto educativo e il Regolamento disciplinare contenuti nel POF dell istituto; Ritenuto che la valutazione dell alunno debba rispondere ai criteri di: a) GLOBALITA : la valutazione non riguarda soltanto i progressi compiuti dall alunno nell area cognitiva, ma anche il processo di maturazione della personalità negli aspetti: atteggiamento, partecipazione, responsabilità, impegno, autonomia; b) PROCESSUALITA : la valutazione parte da una accertata situazione iniziale e indica l avvicinamento progressivo agli obiettivi programmati per ciascun alunno, da raggiungersi anche attraverso percorsi personalizzati; c) VALENZA FORMATIVA: evidenziando le mete raggiunte dall alunno, anche minime,la valutazione valorizza le sue potenzialità, lo aiuta a motivarsi e a costruirsi un concetto realistico e positivo di sé; d) ORIENTAMENTO: la valutazione rileva e promuove le capacità cognitive, affettive e relazionali dell alunno per guidarlo in scelte consapevoli per il futuro; e) AUTOVALUTAZIONE: la valutazione, ricevuta dall alunno in modo trasparente, 68
2 chiaro e tempestivo, attiva in lui un processo di autovalutazione consapevole, che attraverso l individuazione dei punti di forza e di debolezza, serve a poter migliorare il proprio rendimento; ribadito il valore formativo e non sanzionatorio della valutazione; sottolineata l importanza di considerare le condizioni di partenza dell alunno, il livello complessivo di maturità e la maturità raggiunta; Considerato che la valutazione è processo di natura collegiale; Ritenuto che la valutazione riguarda anche il processo di insegnamento e ne condiziona la riprogettazione IL COLLEGIO DEI DOCENTI DELIBERA QUANTO SEGUE: 1. la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti, certificata dal documento di valutazione (scheda ministeriale) sarà espressa in decimi e sarà frutto di un lavoro di sintesi fra due aspetti fondamentali ma complementari: la verifica degli apprendimenti disciplinari e la valutazione formativa (che terrà conto della situazione di partenza, della progressione negli apprendimenti, della partecipazione, dell impegno, dell autonomia nel lavoro); 2. di non utilizzare nella valutazione voti inferiori a 5 nella scuola PRIMARIA, inferiori a 4 nella scuola SECONDARIA; 3. di utilizzare i voti decimali interi sul documento quadrimestrale di valutazione, mentre durante l anno scolastico le prove e le prestazioni richieste agli alunni potranno essere valutate anche con altre quantificazioni, preferibilmente con l utilizzo dei mezzi voti. In particolare nella scuola primaria gli elaborati e i lavori svolti sul quaderno saranno valutati anche con giudizi/commenti discorsivi; 4. di valutare in modo collegiale il comportamento con un giudizio nella scuola Primaria e in decimi nella scuola Secondaria di 1 grado, tenendo conto del rispetto delle regole di convivenza civile, del patto educativo di istituto, del regolamento interno, considerata la maturazione globale raggiunta dall alunno nella relazione con compagni e insegnanti e nel rispetto delle regole all interno dell ambiente scolastico (v. ALLEGATO N.1 scuola Primaria e ALLEGATO N.2 scuola Secondaria); 5. di utilizzare, per la valutazione delle prove orali e scritte svolte durante l anno scolastico, i criteri di valutazione concordati in fase di programmazione iniziale nelle varie riunioni di classe/ interclasse / dipartimento; 6. di utilizzare, per la valutazione quadrimestrale e finale degli apprendimenti i criteri di valutazione che stabiliscono una corrispondenza tra voto decimale e livelli di prestazione (conoscenze, abilità, rielaborazione) come da ALLEGATO N
3 (scuolaprimaria) e ALLEGATO N.4 7. di non ammettere l alunno/a alla classe successiva della scuola Primaria solo in casi eccezionali, di particolare gravità e comprovati da specifica motivazione. Il giudizio di non ammissione nella scuola Primaria può essere adottato solo con voto unanime dei componenti del consiglio di classe; 8. di non ammettere l alunno/a alla classe successiva della scuola Secondaria, in linea di massima, in presenza di più di tre voti di insufficienza grave (voto: 4) oppure in presenza di più di quattro voti insufficienti (voto: 4 oppure 5), e motivando dettagliatamente la non ammissione nel verbale di scrutinio finale; 9. di trasmettere alle famiglie, in caso di ammissione alla classe successiva, le eventuali materie o ambiti in cui non sono stati pienamente raggiunti gli obiettivi di apprendimento; 10. di adattare opportunamente i suddetti criteri per la valutazione degli alunni a seconda delle fasce d età, del contesto sociale di appartenenza, dell ordine di scuola; 11. di prendere in considerazione, per la valutazione di alunni con Bisogni Educativi Speciali (B.E.S.) dei seguenti elementi: - per gli alunni diversamente abili (certificazione L.104/92) le valutazioni di ciascun alunno/asono personalizzate in base a quanto stabilito nei Progetti Educativi Individualizzati; - per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento D.S.A. (certificazione L.170/201) le valutazioni per ciascun alunno/a tengono conto di quanto previsto nei rispettivi Piani Didattici Personalizzati; - per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali B.E.S. Area dello svantaggio socioeconomico dove, su proposta dei servizi socio-sanitari, il team o il Consiglio di Classe ha ritenuto opportuno prevedere un P.D.P., le valutazioni terranno conto di quanto previsto dal P.D.P. e del percorso didattico effettivamente seguito dall alunno/a; -per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali B.E.S. Area dello svantaggio linguistico e culturale per cui è stato previsto un P.D.P., le valutazioni, soprattutto nelle materie e negli ambiti linguistici, terranno conto dell effettivo e documentato periodo di arrivo in Italia e dell effettivo livello di conoscenza della lingua italiana all atto di ingresso nella scuola; -di adattare a quanto previsto nei Piani Educativi Individualizzati la certificazione delle competenze per gli alunni con certificazione L.104/
4 Allegato n.1 Scuola PRIMARIA GRIGLIA PER L ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO Il comportamento si considera come insieme delle norme e dei doveri e come partecipazione attiva alla vita della comunità scolastica. Ottimo Distinto Buono Discreto Sufficiente l alunno ha evidenziato completo rispetto delle regole. Relazioni corrette, rispettose e collaborative. l alunno ha evidenziato rispetto delle regole. Relazioni corrette, rispettose e collaborative. l alunno ha evidenziato parziale rispetto delle regole. Relazioni non sempre corrette. l alunno ha evidenziato saltuario rispetto delle regole. Relazioni non sempre corrette e rispettose. l alunno ha evidenziato mancanza di rispetto delle regole. Relazioni scorrette e non costruttive. Scuola SECONDARIA DI 1 GRADO Allegato n.2 - GRIGLIA PER L ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO I docenti ritengono di valutare in modo collegiale il comportamento, tenendo conto: del rispetto delle regole di convivenza civile; del patto di corresponsabilità dell Istituto; del regolamento interno. Inoltre vengono prese in considerazione: la maturazione globale raggiunta dall alunno nella relazione con compagni e insegnanti; 71 il rispetto delle regole all interno dell ambiente scolastico; le relazioni con le persone (in primo luogo personale della scuola e compagni) e 71
5 con glioggetti (spazi, arredi, materiali); la partecipazione alle attività scolastiche (lezioni, uscite, ecc.). Restano escluse da tale valutazione: le assenze e i ritardi giustificati, in quanto l eventuale somma di assenze è già regolata dalle disposizioni relative alla validazione dell anno scolastico. La valutazione del comportamento dovrà essere espressa con un voto numerico in decimi. VOTO LIVELLO GIUDIZIO 72 72
6 (*) Nella scuola secondaria la valutazione negativa del comportamento (5, in decimi) comporta la non ammissione alla classe successiva. Il voto 5 in comportamento può essere assegnato solo in presenza di sospensione dalle lezioni per gravi motivi, assegnabile seguendo le procedure del D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007(Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria). In ogni caso, dell eventualità di una valutazione negativa del comportamento va preventivamente informata la famiglia dell alunno. L'insufficienza dovrà essere motivata con un giudizio e verbalizzata in sede di scrutinio finale. PREMESSA Allegato n.3 Scuola PRIMARIA GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI Scuola primaria La valutazione deve essere equa, coerente con gli obiettivi di apprendimento stabiliti nel POF e nelle programmazioni di classe e disciplinari; deve essere volta a promuovere lo sviluppo integrale della persona ed a modificare la situazione di partenza di ciascun alunno. La situazione di partenza viene rilevata principalmente tramite osservazioni sistematiche iniziali, che includono anche prove d'ingresso mirate e funzionali. Tale rilevazione pone le basi per individuare le strategie d'intervento. Nella diagnosi di ingresso, per l aspetto cognitivo sono analizzate le competenze possedute nelle singole discipline (possesso dei prerequisiti), ai vari e rispettivi livelli, e quelle più significative di dimensione trasversale alle discipline e precisamente: 1. la comprensione : comprendere i vari messaggi o concetti e analizzarli in modo completo utilizzando gli strumenti logico-operativi. 2. la comunicazione : comunicare i contenuti in modo organico, corretto e appr utilizzando i vari linguaggi. Per gli aspetti socio/relazionali sono presi in considerazione: 1. il comportamento come capacità dell alunno di rispettare le regole della vita scolastica, controllando il suo comportamento nelle attività individuali e collettive; 2. la collaborazione come capacità di porsi in relazione costruttiva con gli altri e con l ambiente in modo proficuo e leale; 73 73
7 3. l attenzione e la partecipazione come capacità di seguire con interesse e attenzione ogni tipo di attività didattica, intervenendo in modo ordinato e pertinente; 4. l impegno come capacità di impegnarsi in modo costante e responsabile nelle varie attività e discipline, cercando di approfondire le conoscenze; 5. l autonomia e il metodo di lavoro come capacità di organizzare il lavoro e svolgerlo in modo autonomo, curato ed efficace. La valutazione viene considerata come valorizzazione in quanto non si limita a censire lacune ed errori,ma evidenzia le risorse, le potenzialità, i progressi, aiuta l'alunno a motivarsi, a costruire una immagine positiva e realistica di sé. Pertanto la valutazione periodica e annuale dovrà tenere conto, oltre che dei risultati delle singole prove oggettive, interrogazioni, esercitazioni, libere elaborazioni, anche dell aspetto formativo nella scuola, ossia dei percorsi di apprendimento e dei progressi ottenuti da ciascun alunno rispetto alla situazione iniziale e della maturazione globale, senzafermarsi esclusivamente all esito delle singole verifiche. La valutazione quindi facendo riferimento alla programmazione indicata nel piano dell offerta formativa, comprensiva delle attività curricolari e laboratoriali, per il secondo quadrimestre non potrà far riferimento a competenze acquisite ma al raggiungimento degli obiettivi previsti nelle singole aree disciplinari, come illustrato nella tabella
8 GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI SCUOLA PRIMARIA VOTO GIUDIZIO DI APPRENDIMENTO 75 75
9 Allegato n.4 Scuola SECONDARIA DI 1 GRADO GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI 76 76
Vista la normativa vigente riguardo la valutazione degli alunni, con particolare riferimento a: L.169/2008, DPR 122/2009, L.
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