Vista la normativa vigente riguardo la valutazione degli alunni, con particolare riferimento a: L.169/2008, DPR 122/2009, L.
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- Federigo Festa
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1 I.C.Quezzi COLLEGIO DOCENTI DEL 27 FEBBRAIO 2013 DELIBERA PER LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI a.s.12/13 Vista la normativa vigente riguardo la valutazione degli alunni, con particolare riferimento a: L.169/2008, DPR 122/2009, L.170/2010; Tenuto conto Ritenuto Ribadito delle indicazioni circa la valutazione degli apprendimenti, il patto educativo e il Regolamento disciplinare contenuti nel POF dell istituto; che la valutazione dell alunno debba rispondere ai criteri di: a) GLOBALITA : la valutazione non riguarda soltanto i progressi compiuti dall alunno nell area cognitiva, ma anche il processo di maturazione della personalità negli aspetti: atteggiamento, partecipazione, responsabilità, impegno, autonomia; b) PROCESSUALITA : la valutazione parte da una accertata situazione iniziale e indica l avvicinamento progressivo agli obiettivi programmati per ciascun alunno, da raggiungersi anche attraverso percorsi personalizzati; c) VALENZA FORMATIVA: evidenziando le mete raggiunte dall alunno, anche minime, la valutazione valorizza le sue potenzialità, lo aiuta a motivarsi e a costruirsi un concetto realistico e positivo di sé; d) ORIENTAMENTO: la valutazione rileva e promuove le capacità cognitive, affettive e relazionali dell alunno per guidarlo in scelte consapevoli per il futuro; e) AUTOVALUTAZIONE: la valutazione, ricevuta dall alunno in modo trasparente, chiaro e tempestivo, attiva in lui un processo di autovalutazione consapevole, che attraverso l individuazione dei punti di forza e di debolezza, serve a poter migliorare il proprio rendimento; il valore formativo e non sanzionatorio della valutazione; Sottolineata l importanza di considerare le condizioni di partenza dell alunno, il livello complessivo di maturità e la maturità raggiunta; Considerato che la valutazione è processo di natura collegiale; Ritenuto che la valutazione riguarda anche il processo di insegnamento e ne condiziona la riprogettazione; IL COLLEGIO DEI DOCENTI DELIBERA QUANTO SEGUE: 1. la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti, certificata dal documento di valutazione (scheda ministeriale) sarà espressa in decimi e sarà frutto di un lavoro di sintesi fra due aspetti fondamentali ma complementari: la verifica degli apprendimenti disciplinari e la valutazione formativa (che terrà conto della situazione di partenza, della progressione negli apprendimenti, della partecipazione, dell impegno, dell autonomia nel lavoro); 2. di non utilizzare nella valutazione voti inferiori a 5 nella scuola PRIMARIA, inferiori a 4 nella scuola SECONDARIA; 1
2 3. di utilizzare i voti decimali interi sul documento quadrimestrale di valutazione, mentre durante l anno scolastico le prove e le prestazioni richieste agli alunni potranno essere valutate anche con altre quantificazioni, preferibilmente con l utilizzo dei mezzi voti. In particolare nella scuola primaria gli elaborati e i lavori svolti sul quaderno saranno valutati anche con giudizi/commenti discorsivi; 4. di valutare in modo collegiale il comportamento in decimi, tenendo conto del rispetto delle regole di convivenza civile, del patto educativo di istituto, del regolamento interno, considerata la maturazione globale raggiunta dall alunno nella relazione con compagni e insegnanti e nel rispetto delle regole all interno dell ambiente scolastico (v. ALLEGATO N.1 scuola Primaria e ALLEGATO N.2 scuola Secondaria); 5. di utilizzare, per la valutazione delle prove orali e scritte svolte durante l anno scolastico, i criteri di valutazione concordati in fase di programmazione iniziale nelle varie riunioni di classe / interclasse / dipartimento; 6. di utilizzare, per la valutazione quadrimestrale e finale degli apprendimenti i criteri di valutazione che stabiliscono una corrispondenza tra voto decimale e livelli di prestazione (conoscenze, abilità, rielaborazione) come da ALLEGATO N.3 (scuola PRIMARIA) e ALLEGATO N.4 (scuola SECONDARIA); 7. di non ammettere l alunno/a alla classe successiva della scuola Primaria solo in casi eccezionali, di particolare gravità e comprovati da specifica motivazione. Il giudizio di non ammissione nella scuola Primaria può essere adottato solo con voto unanime dei componenti del consiglio di classe; 8. di non ammettere l alunno/a alla classe successiva della scuola Secondaria, in linea di massima, in presenza di più di tre voti di insufficienza grave (voto: 4) oppure in presenza di più di quattro voti insufficienti (voto: 4 oppure 5), e motivando dettagliatamente la non ammissione nel verbale di scrutinio finale; 9. di trasmettere alle famiglie, in caso di ammissione alla classe successiva, le eventuali materie o ambiti in cui non sono stati pienamente raggiunti gli obiettivi di apprendimento; 10. di continuare ad applicare per gli alunni diversamente abili valutazioni personalizzate in base a quanto stabilito nei Progetti Educativi Individualizzati; 11. di adattare opportunamente i suddetti criteri per la valutazione degli alunni svantaggiati e stranieri che fruiscano di un percorso personalizzato o ridotto, adeguatamente documentato; 12. di adattare opportunamente i suddetti criteri per la valutazione degli alunni a seconda delle fasce d età, del contesto sociale di appartenenza, dell ordine di scuola; 13. di rimandare a successiva delibera, da assumere nel corrente a.s.12/13, la scelta e la pubblicazione di criteri e procedure per la definizione e quantificazione numerica del Giudizio di Idoneità per l ammissione all Esame finale del 1 Ciclo, ai sensi dell art.3 comma 2 del D.P.R.122 del 22/6/2009 ( Il giudizio di idoneità è espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall allievo nella scuola secondaria di primo grado ). 2
3 Allegato n.1 I.C. QUEZZI a.s.12/13 - Scuola PRIMARIA GRIGLIA PER L ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO Il comportamento si considera come insieme delle norme e dei doveri e come partecipazione attiva alla vita della comunità scolastica. Ottimo Distinto Buono Sufficiente dimostra di avere acquisito le regole della convivenza in modo completo e corretto;sa instaurare rapporti significativi con insegnanti e compagni. Interviene nelle conversazioni, sa ascoltare è rispettare le opinioni degli altri. riconosce e rispetta le regole della convivenza; rispetta i compagni e insegnanti ;è capace di instaurare rapporti di collaborazione.interviene nelle conversazioni rispettando il proprio turno. conosce e accetta le regole del gruppo classe;partecipa abbastanza attivamente alla vita scolastica e complessivamente rispetta i compagni e gli insegnanti. Interviene nelle conversazioni senza un costante rispetto dei modi e dei tempi conosce le regole del gruppo classe ma ha un parziale rispetto dei compagni e degli insegnanti. Tende a non rispettare il proprio turno nelle conversazioni. 3
4 Allegato n.2 I.C. QUEZZI a.s.12/13 - Scuola SECONDARIA GRIGLIA PER L ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO VOTO CRITERI 10 Rispetta il regolamento scolastico. Agisce con rispetto e responsabilità verso se stesso e gli altri. Frequenta con assiduità. Partecipa attivamente alle lezioni. Svolge regolarmente e con cura i compiti assegnati. 9 Rispetta il regolamento scolastico. Agisce con rispetto nei confronti della comunità scolastica. Frequenta con assiduità. Segue con interesse le lezioni. Svolge regolarmente e con cura i compiti assegnati. 8 Generalmente rispetta le regole. Agisce con rispetto nei confronti della comunità scolastica. Frequenta con regolarità. Segue le lezioni con un interesse non sempre costante. Svolge abbastanza regolarmente i compiti assegnati. 7 Non sempre rispetta le regole e l ambiente scolastico. Agisce con sufficiente rispetto nei confronti della comunità scolastica. E incorso in qualche nota individuale per motivi disciplinari. Risulta distratto nel corso delle lezioni. E discontinuo nello svolgimento dei compiti assegnati. 6 Ha difficoltà a rispettare le regole. Ha un ruolo talvolta negativo nei confronti della classe. E incorso in diverse sanzioni disciplinari ai sensi dell art.42 del Regolamento d Istituto. E poco concentrato e non partecipa in modo costruttivo all attività scolastica. La frequenza è discontinua. Lo svolgimento dei compiti assegnati è saltuario. 5 (*) Non rispetta il regolamento scolastico, né alcuna regola. Ha un ruolo negativo nella classe. Non rispetta i compagni e il personale scolastico. E incorso in una sospensione per più di 15 giorni consecutivi. La frequenza è discontinua. Non svolge i compiti assegnati. (*) Nella scuola secondaria la valutazione negativa del comportamento, 5 in decimi,comporta la non ammissione alla classe successiva e può essere assegnata solo in presenza di sospensione dalle lezioni per un numero di giorni superiore a 15, assegnabili seguendo le procedure del D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007(Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria). In ogni caso, dell eventualità di una valutazione negativa del comportamento va preventivamente informata la famiglia dell alunno. 4
5 Allegato n.3 I.C. QUEZZI a.s.12/13 - Scuola PRIMARIA GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI PREMESSA La valutazione deve essere equa, coerente con gli obiettivi di apprendimento stabiliti nel POF e nelle programmazioni di classe e disciplinari; deve essere volta a promuovere lo sviluppo integrale della persona ed a modificare la situazione di partenza di ciascun alunno. La situazione di partenza viene rilevata principalmente tramite osservazioni sistematiche iniziali, che includono anche prove d'ingresso mirate e funzionali. Tale rilevazione pone le basi per individuare le strategie d'intervento. Nella diagnosi di ingresso, per l aspetto cognitivo sono analizzate le competenze possedute nelle singole discipline (possesso dei prerequisiti), ai vari e rispettivi livelli, e quelle più significative di dimensione trasversale alle discipline e precisamente: 1. la comprensione : comprendere i vari messaggi o concetti e analizzarli in modo completo utilizzando gli strumenti logico-operativi. 2. la comunicazione : comunicare i contenuti in modo organico, corretto e appropriato, utilizzando i vari linguaggi. Per gli aspetti socio/relazionali sono presi in considerazione: 1. il comportamento come capacità dell alunno di rispettare le regole della vita scolastica, controllando il suo comportamento nelle attività individuali e collettive; 2. la collaborazione come capacità di porsi in relazione costruttiva con gli altri e con l ambiente in modo proficuo e leale; 3. l attenzione e la partecipazione come capacità di seguire con interesse e attenzione ogni tipo di attività didattica, intervenendo in modo ordinato e pertinente; 4. l impegno come capacità di impegnarsi in modo costante e responsabile nelle varie attività e discipline, cercando di approfondire le conoscenze; 5. l autonomia e il metodo di lavoro come capacità di organizzare il lavoro e svolgerlo in modo autonomo, curato ed efficace. La valutazione viene considerata come valorizzazione in quanto non si limita a censire lacune ed errori,ma evidenzia le risorse, le potenzialità, i progressi, aiuta l'alunno a motivarsi, a costruire una immagine positiva e realistica di sé. Pertanto la valutazione periodica e annuale dovrà tenere conto, oltre che dei risultati delle singole prove oggettive, interrogazioni, esercitazioni, libere elaborazioni, anche dell aspetto formativo nella scuola, ossia dei percorsi di apprendimento e dei progressi ottenuti da ciascun alunno rispetto alla situazione iniziale e della maturazione globale, senza fermarsi esclusivamente all esito delle singole verifiche. La valutazione quindi facendo riferimento alla programmazione indicata nel piano dell offerta formativa, comprensiva delle attività curricolari e laboratoriali, per il secondo quadrimestre non potrà far riferimento a competenze acquisite ma al raggiungimento degli obiettivi previsti nelle singole aree disciplinari, come illustrato nelle tabelle. Gli insegnanti sono consapevoli della transitorietà del lavoro svolto in quanto con l entrata in vigore delle Indicazioni Nazionali il prossimo anno scolastico sarà necessario ripensare sia alla programmazione annuale sia alla valutazione degli apprendimenti degli alunni dell I.C. 5
6 PRIMO CICLO (classi 1^ - 2^) Voti compresi tra 6 e 10 Voto in decimi Livello Significato certificativo della valutazione 6 Sufficiente Obiettivo minimo parziale/ adeguato 7 Buono Obiettivi minimi pienamente raggiunti 8 Distinto Obiettivi raggiunti 9 Ottimo Obiettivi pienamente raggiunti 10 Eccellente Obiettivi pienamente raggiunti e consolidati SECONDO CICLO (classi 3^ - 4^ - 5^) Voti compresi tra 5 e 10 Voto in decimi Livello Significato certificativo della valutazione 5 Insufficiente Conoscenze frammentarie,incomplete e superficiali. 6 Sufficiente Conoscenze superficiali e non del tutto complete. 7 Buono Buono il livello complessivo di acquisizione delle conoscenze. 8 Distinto Più che buono il livello complessivo di acquisizione delle conoscenze con approfondimento di alcuni argomenti. 9 / 10 Ottimo Acquisizione completa delle conoscenze (9) Acquisizione completa delle conoscenze con capacità di utilizzarle secondo uno stile personale (10). 6
7 Allegato n.4 I.C. QUEZZI a.s.12/13 - Scuola SECONDARIA GRIGLIA PER L ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI APPRENDIMENTO Sono stati adottati i seguenti criteri generali: comprensione testuale, selezione e collegamento di informazioni, capacità di rielaborare e comunicare dei contenuti, soluzione di problemi attraverso procedure applicative, uso di tecniche specifiche. VOTO CRITERI 4 Comprensione testuale: molto frammentaria. Selezione e collegamento d informazioni: inesistente. Capacità di rielaborare e comunicare: molto superficiale. Soluzione di problemi attraverso procedure applicative: scarsa o nulla. Uso di tecniche specifiche: carente. 5 Comprensione testuale: limitata e frammentaria. Selezione e collegamento d informazioni: parziale. Capacità di rielaborare e comunicare: limitata a contenuti familiari e personali. Soluzione di problemi attraverso procedure applicative: solo in contesti semplici Uso di tecniche specifiche: limitato. 6 Comprensione testuale: limitata a contenuti chiaramente espressi. Selezione e collegamento d informazioni: solo essenziale. Capacità di rielaborare e comunicare: solo globale e poco appropriata nel lessico. Soluzione di problemi attraverso procedure applicative: solo in procedure sequenziali e dirette. Uso di tecniche specifiche: abbastanza adeguato. 7 Comprensione testuale: limitata a testi di media difficoltà. Selezione e collegamento d informazioni: buona. Capacità di rielaborare e comunicare: chiara e articolata ma non del tutto adeguata nel lessico. Soluzione di problemi attraverso procedure applicative: utilizzazione corretta di procedure in problemi complessi. Uso di tecniche specifiche: corretto. 8 Comprensione testuale: adeguata anche a testi complessi. Selezione e collegamento d informazioni: molto buona. Capacità di rielaborare e comunicare: chiara e appropriata nel lessico. Soluzione di problemi attraverso procedure applicative: adeguata con valutazione di strategie opportune. Uso di tecniche specifiche: preciso e adeguato. 9 Comprensione testuale: riferibile anche a significati impliciti di testi complessi. Selezione e collegamento d informazioni: completa e personale. Capacità di rielaborare e comunicare: precisa, articolata ed espressa con lessico molto appropriato. Soluzione di problemi attraverso procedure applicative: personale con valutazione di strategie opportune. Uso di tecniche specifiche: adatto e riferito alle situazioni. 10 Comprensione testuale: riferibile anche a significati impliciti di testi complessi. Selezione e collegamento d informazioni: completa, anche da fonti diverse e recuperate personalmente. Capacità di rielaborare e comunicare: precisa, articolata ed originale. Soluzione di problemi attraverso procedure applicative: con elaborazione di modelli astratti. Uso di tecniche specifiche: riferibili a contesti complessi. 7
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