SCHEDE TECNICHE OPERE MIGLIORATIVE

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1 SCHEDE TECNICHE OPERE MIGLIORATIVE RECUPERO COMPLETO AREE E FABBRICATI CENTRO STORICO BORDO RUPE dal punto di vista architettonico e ambientale con il recupero dei ruderi del bordo rupe e la pulizia delle aree tra via Luca Beatrice e il canale di gronda di raccolta delle acque bianche. Attenzione richiesta sia dalla situazione dei luoghi sia dalla necessità di rendere contemporaneamente agibili le aree di cantiere e le aree urbane successivamente ai lavori, in modo da ridurre effettivamente i rischi che gravano sulla parte di territorio interessata dai lavori. Tanto più che la stessa Soprintendenza BAC di Salerno nelle note allegate ai pareri favorevoli espressi sul progetto definitivo ha inteso prescrivere e condizionare le opere di risanamento idrogeologico ad un quadro di intervento con prospettiva più ampia di tutela del centro storico e del territorio vallivo. A tali pareri si rimanda in toto. Pertanto, nell impostare la gara di appalto integrato, progetto esecutivo e lavori, si è ritenuto obbligato il percorso di completamento indicato dall Ente di tutela sia dei Beni Culturali sia del Paesaggio e indicare direttamente quali opere migliorative del progetto base di gara dovrebbero essere oggetto di offerta tecnica migliorativa da parte delle imprese partecipanti. Nelle schede che seguono sono indicati i capitoli di opere migliorative, per corpi omogenei, con riferimento agli elaborati di progetto che contengono le specifiche tecniche deli interventi, p.es. quaderno interventi di restauro opere architettoniche, e alle prescrizioni della Soprintendenza BAC, come già detto. Per semplicità e chiarezza si è inteso commisurare tali opere ai volumi v.p.p. e alle superfici delle aree interessate, proprio per poter eseguire le opere di concerto con la Soprintendenza e rispettarne le prescrizioni anche sulle soluzioni esecutive proponibili dall appaltatore. Con queste premesse, oltre le schede succinte che seguono, si farà riferimento anche agli elaborati grafici redatti dall U.T.C. che riportano lo stato dei luoghi e dei fabbricati rilevati recentemente, per quanto è stato possibile per l accessibilità agli stessi, resa pericolosa in alcuni casi dalla precarietà delle strutture. I grafici saranno resi disponibili ai vincitori dell appalto per le elaborazioni esecutive.

2 SCHEDA TECNICA n.1 PULIZIA BORDO RUPE E RUDERI CON RECUPERO MATERIALI CROLLATI E DANNEGGIATI dal punto di vista architettonico con il recupero dei ruderi del bordo rupe e la pulizia delle aree tra via Luca Beatrice e il canale di gronda di raccolta delle acque bianche. Pertanto, per tutto lo sviluppo del perimetro della rupe, sarebbe necessario operare le seguenti lavorazioni integrative e migliorative rispetto a quanto previsto in progetto: a) Pulizia aree e ruderi e porzioni o interi fabbricati (comparti 4b 4d 5 del parco a ruderi, nonché edifici prospicienti la rupe alle vie Casalnuovo e Limbo e Fontana Nuova) per riportare a nudo le murature spesso sepolte da cumuli sia di rifiuti o terriccio sia del materiale stesso derivante dai crolli subiti in occasione del sisma o dei lavori della ricostruzione dei dintorni, e residui anche delle erosioni della rupe stessa nel corso di tutto il secolo scorso; b) Recupero per quanto possibile di tutti i materiali riutilizzabili per gli interventi previsti e prevedibili per il recupero corretto e rispettoso delle tipologie e materiali preesistenti, così come prescritto dalla Soprintendenza BAC di Salerno nei pareri, con prescrizioni e condizioni, espressi sul progetto definitivo; c) Scelta, selezione e accantonamento dei materiali recuperabili; d) Trasporto a rifiuto e smaltimento terre, pezzi d opera e materiali e rifiuti non riutilizzabili in cantiere mc di materiale

3 SCHEDA TECNICA n.2 RIMOZIONE SUPERFETAZIONI E CEMENTIFICAZIONI DEGLI EDIFICI E AREE BORDO RUPE dal punto di vista architettonico e ambientale con la rimozione di tutte le baracche edifici o porzioni di essi, o singoli elementi, sia strutturali sia impiantistici sia architettonici, evidentemente derivanti da superfetazioni sia dei ruderi sia degli edifici del bordo rupe: comparti del parco a ruderi, nonché edifici prospicienti la rupe alle vie Casalnuovo e Limbo e Fontana Nuova. Soprintendenza BAC di Salerno nei pareri, con prescrizioni e condizioni, espressi sul progetto definitivo: gli elementi superfetativi (corpi illuminanti, cavi, aggetti in putrelle/tabelloni ed in cemento, canali e manufatti in PVC a vista, ecc.), i materiali impropri (quali, ad esempio, le murature in blocchi di cemento, gli intonaci cementili, le tinteggiature acriliche, ecc,) e le porzioni edilizie successivamente apposte alle costruzioni originare devono essere rimossi; Pertanto, per tutto lo sviluppo dei comparti suddetti al perimetro della rupe, sarebbe necessario operare le seguenti lavorazioni integrative e migliorative rispetto a quanto previsto in progetto: a) demolizione totale o parziale di edifici e/o di singoli elementi degli stessi derivanti da superfetazioni, compreso i movimenti in cantiere, con qualunque mezzo o a mano, il trasporto a rifiuto a discarica e lo smaltimento dei materiali non riutilizzabili in cantiere mc v.p.p. tra edifici e singoli elementi

4 SCHEDA TECNICA n.3 MESSA IN SICUREZZA EDIFICI E RUDERI BORDO RUPE dal punto di vista architettonico con il recupero dei ruderi e degli edifici del bordo rupe: comparti 4b 4d 5 del parco a ruderi, nonché edifici prospicienti la rupe alle vie Casalnuovo e Limbo e Fontana Nuova. Pertanto, per tutto lo sviluppo dei comparti suddetti al perimetro della rupe, sarebbe necessario operare le seguenti lavorazioni integrative e migliorative rispetto a quanto previsto in progetto: - consolidamento murature degli edifici e dei muri dei ruderi e delle recinzioni e opere di contenimento secondo le prescrizioni e condizioni date dalla Soprintendenza BAC di Salerno nei pareri espressi sul progetto definitivo: a. le opere di consolidamento statico devono essere volte al "miglioramento" del comportamento antisismico dei fabbricati (e non di "adeguamento" antisismico), come consentito dalla vigente normativa, e mirate a ricondurre le condizioni effettive delle costruzioni a quelle sicure, rimanendo all'interno del linguaggio strutturale originale nonché delle tecniche costruttive e dei materiali tradizionali. In generale e per tutti i manufatti, il consolidamento della muratura deve essere eseguito privilegiando, perciò, l'intervento di sostruzione muraria (comunemente detto di "cuci" e "scuci") anche per la ricucitura dei cantonali, la scarnitura profonda e successiva ristuccatura dei giunti della muratura antica, l'inserimento di tiranti/catene o di piatta-bande lignee e limitando il più possibile le iniezioni seppure di boiacca a base di calce pozzolana. Non sono consentite, invece, la realizzazione di iniezioni cementizie armate e l'applicazione di rete in fibra di vetro. La reintegrazione delle parti murarie irrecuperabili ovvero la sostruzione muraria va effettuata con muratura in pietrame, di consistenza e qualità omogenea a quella preesistente, riproponendone sempre anche le tecniche costruttive; b. gli orizzontamenti preesistenti ovvero le strutture portanti di copertura devono essere esclusivamente consolidati o riproposti (laddove irrimediabilmente compromessi) rispettandone i materiali costitutivi (travi di castagno o di essenze quercine, non lamellari, con sovrastante tavolato ligneo omogeneo, ecc.), le caratteristiche costruttive e le quote di imposta originari. Non vanno eseguiti cordoli in cls o in c.a., anelli perimetrali in acciaio e solai in legno lamellare, né creati ex novo piani di sottotetto; c. gli interventi sulle facciate degli edifici devono essere mirati a restaurare il più possibile l'apparato decorativo, la consistenza materica (intonaci a calce "raso pietra", ecc.), le caratteristiche forn1ali (tonalità, ecc.), la conformazione (ripristinando le coperture) e gli elementi (infissi, ecc.) tipici o specifici dell'edificato. Sono da escludere (sia all'interno, che all'esterno) intonaci e/o tinteggiature cementizie o sintetiche (compreso quelle ai silicati). v.p.p mc di edifici

5 SCHEDA TECNICA n.4 RESTAURO MURI DI CONTENIMENTO RECINZIONE E GIARDINI CON REGIMAZIONE ACQUE dal punto di vista architettonico con il recupero dei muri di contenimento recinzione e giardini delle aree tra via Luca Beatrice e il bordo rupe, al fine di migliorare la regimazione della acque piovane e restaurare le opere murarie secondo le prescrizioni della Soprintendenza BAC di Salerno: le opere di regimentazione ed i vari manufatti in pietra a vista vanno salvaguardati e l'eventuale ripresa della stilatura non deve essere superficiale; Tali opere dovrebbero comprendere: - spicconature e rimozioni di parti in cls o intonaci inappropriati; - ripulitura delle murature a vista; - consolidamento strutturale e/o ricostruzione di parti mancanti o danneggiate con la tecnica del cuci e scuci prescritta; - ricostruzione della copertina superiore per protezione dagli agenti atmosferici con le tecniche e i materiali del restauro prescritti; - regimazione delle acque bianche di tutte le aree libere e giardini per avviare alle opere idrauliche i liquidi ed evitare percolazioni profonde degli stessi; - rinaturalizzazione delle aree non coperte, con idonee piantumazioni. Quantità a stima 1000 mc di muratura e 4000 mq di aree libere

6 SCHEDA TECNICA n.5 RESTAURO E COMPLETAMENTO PAVIMENTAZIONI AREE LIBERE PERIMETRO ABITATO dal punto di vista architettonico con il recupero delle aree tra via Luca Beatrice e il bordo rupe, nonché della piazza Croce e dell area esterna contigua relativa alla ex Casa Comunale, al fine di migliorare la regimazione della acque piovane e restaurare le opere murarie, scale esistenti e muri e pavimentazioni, ove esistenti, e integrare gli stessi elementi architettonici urbani ove mancanti, secondo le prescrizioni della Soprintendenza BAC di Salerno: i percorsi devono essere pavimentati sempre in pietrame similare a quello locale, disposto a "selciato" e/o ad "acciottolato", conservando quanto già presente. Non vanno realizzati ex novo né tracciati, né scalinate esterne. L'andamento naturale del rilievo collinare deve essere rispettato nelle opere di sistemazione esterna e gli "orti" vanno ripristinati come tali; Tali opere dovrebbero comprendere: - rimozioni di parti in cls o pavimentazioni inappropriate; - ripulitura, consolidamento e/o ricostruzione di parti mancanti o danneggiate delle vecchie pavimentazione secondo le prescrizioni, con le tecniche e i materiali della tradizione; - regimazione delle acque bianche di tutte le aree libere e pavimentate per avviare alle opere idrauliche i liquidi ed evitare percolazioni profonde degli stessi mq

7 SCHEDA TECNICA n.6 RIPRISTINO PERCORSI D ACCESSO STRADE PIETA E CRETAZZARO VIA PP.DI PIEMONTE dal punto di vista architettonico e ambientale con il recupero delle aree di accesso alle aree di intervento, in particolare via Limbo e la strada comunale dal torrente Cretazzaro alla via PP. di Piemonte, interrotta dalle opere di sostengo del precedente intervento di risanamento idrogeologico, al fine di migliorare la regimazione della acque piovane e restaurare le opere murarie, scale preesistenti e muri e pavimentazioni, ove esistenti, e integrare gli stessi elementi architettonici urbani ove mancanti, secondo le prescrizioni della Soprintendenza BAC di Salerno: i percorsi devono essere pavimentati sempre in pietrame similare a quello locale, disposto a "selciato" e/o ad "acciottolato", conservando quanto già presente. Non vanno realizzati ex novo né tracciati, né scalinate esterne. L'andamento naturale del rilievo collinare deve essere rispettato nelle opere di sistemazione esterna e gli "orti" vanno ripristinati come tali; Tali opere dovrebbero comprendere: - rimozioni di parti in cls o pavimentazioni inappropriate; - ripristino funzionalità e sicurezza dell impianto stradale idoneo alla tipologia di strade rurali e campestri, ma sufficienti a formare un consolidamento tale da consentire l accesso ai mezzi di cantiere, e, in futuro, ai mezzi di manutenzione delle aree d intervento e dei manufatti; - ripulitura, consolidamento e/o ricostruzione di parti mancanti o danneggiate delle vecchie pavimentazione secondo le prescrizioni, con le tecniche e i materiali della tradizione; - regimazione delle acque bianche di tutte le aree libere e pavimentate per avviare alle opere idrauliche i liquidi ed evitare percolazioni profonde degli stessi mq

8 SCHEDA TECNICA n.7 SISTEMAZIONE NATURALISTICA AREE CANTIERE dal punto di vista architettonico e ambientale con il recupero delle aree di cantiere serventi le aree di intervento; in particolare, le aree prospicienti la strada Perriello e la strada Pietà. Il tutto dovrà avvenire sulla scorta delle disposizioni della Soprintendenza BAC di Salerno e del Corpo Forestale dello Stato preposto alla tutela boschiva delle aree d intervento e al ripristino dei percorsi preesistenti e/o ritrovabili in loco mq

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