Le orchidee in Oltrepo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Le orchidee in Oltrepo"

Transcript

1 Le orchidee in Oltrepo Le orchidee da sempre hanno stimolato la fantasia ed anche la ricerca scientifica, per quell' atmosfera esotica e misteriosa che ha contraddistinto le spedizioni botaniche dei secoli passati in terre lontane (soprattutto Equatore e Tropici) ad opera dei grandi cacciatori di piante europei. Ma non deve sorprendere che tale Famiglia cosmopolita sia anche un esempio di radiazione adattativa, essendosi diffusa in quasi tutti i biotopi terrestri: dalle foreste equatoriali a quelle umide dei tropici, dalla tundra alle regioni subdesertiche, dal livello del mare al limite superiore della vegetazione sulle montagne. In Italia sono state censite ca. 100 specie e più di 50 sono quelle presenti in Oltrepo. Il nome Orchidee deriva dal greco "Orchis", (Teofrasto IV-III sec. avanti di Cristo) che significa testicoli ed è riferito ai 2 tubercoli radicali presenti al momento della fioritura in molti generi di questa Famiglia. Purtroppo le supposte e sicuramente false qualità afrodisiache di queste particolari radici hanno contribuito alla rarefazione dell areale distributivo fino a minacciare addirittura la sopravvivenza di alcune specie (soprattutto in Asia per la produzione del Salep, ma anche nelle nostre montagne per l aromatizzazione della grappa con analoghe ipotetiche caratteristiche stimolanti). A Livello di sistematica e tassonomia botanica, Linneo sancì ufficialmente l'uso del nome Orchis per indicare sia un Genere che tutta la Famiglia ("Species Plantarum" e Genera Plantarum" 1750). La Famiglia delle Orchidaceae e' da considerarsi, tra le Fanerogame (piante a fiore), la seconda per numero di specie dopo quella delle Compositae. Comprende infatti circa 700 generi suddivisi in specie, con sottospecie, varietà e forme evolutivamente ancora attive e in differenziazione (tanto che la nomenclatura e la classificazione sistematica sono tra le più controverse e ancora discusse tra gli esperti tassonomi); sono inoltre considerate le più specializzate fra le monocotiledoni, forse il gruppo più evoluto fra i vegetali e di apparizione più recente sulla terra. La specializzazione di queste piante comprende sia i meccanismi della biologia riproduttiva (fecondazione e impollinazione) sia un particolare rapporto simbiontico con dei funghi (c.d. micorrizia), l'assorbimento dei sali minerali, la conservazione dell'acqua ed il meccanismo fotosintetico per la crescita della pianta. Le orchidee viventi nel continente europeo pare siano di poco inferiori alle 200 specie e sono tutte terrestri, vivono cioè ancorate al suolo. Le radici di molte terrestri presentano una struttura particolare detta velamen, questo è come un manicotto di 1 o più strati di cellule morte che avvolgono la radice vera e propria. La sua funzione non è ancora completamente chiara, è comunque certo che partecipa in parte all'assorbimento dell'acqua ma soprattutto funziona come una barriera per evitare la perdita della stessa per traspirazione in situazioni di aridità. Sempre per superare i periodi

2 siccitosi le orchidee hanno sviluppato numerose strutture per l'accumulo dell' acqua e delle sostanze di riserva; fra queste vi sono i fusti ingrossati in pseudobulbi, le foglie carnose e le radici tuberose. L'intera famiglia delle orchidaceae è considerata a protezione assoluta su tutto il territorio nazionale. Nel caso specifico della Provincia di Pavia il divieto assoluto di raccolta è sancito dal Decreto del presidente della giunta provinciale del 28 novembre 1989, n Le specie autoctone, pur non essendo vistose come le cugine tropicali, hanno dimensioni molto varie anche se generalmente abbastanza ridotte ed una forma di crescita che può essere simpodiale (rizomatosa e con pseudobulbi) o monopodiale (unico fusto ad accrescimento indefinito) sono comunque tutte geofite. La forma arrotondata dei tuberi non è comunque l'unica, ed è così possibile distinguere i seguenti gruppi: 1)Tuberi ovoidi (es. Orchis); 2) Tuberi digitati (es. Dactylorizha); 3) Tuberi coralloidi (es. Neottia); 4) Rizomi (es. Cephalanthera); 5) Rizotuberi (es. Spiranthes). Il fusto delle Orchidaceae ha un aspetto per lo più variabile a seconda dei generi, per tanto è possibile trovare piante a fusto alto apppena cm. nel caso delle Ophris e piante a fusto più slanciato, come nelle Epipactis o negli Himantoglossum, dove si arriva anche a cm. di altezza. In alcuni generi, il fusto si può presentare cilindrico, come in Anacamptis, o più o meno angoloso come in Dactylorizha. Molto importante è anche l'ornamentazione; è possibile osservare fusti completamente lisci, come in Aceras anthropophorum, o cosparsi di peli più o meno addensati, come in Listera ovata. Alcune specie hanno il fusto costolato (es. Orchis ustolata) altre si presentano con la parte superiore soffusa o punteggiata di color porpora (es. Orchis macula). Quest' organo, così diverso a seconda dei generi, può essere provvisto di foglie, può esserne completamente privo (fusto afillo), o essere ornato da piccole squame appressate, come in Limodorum e Neottia. Le foglie sono intere, con nervature parallele (parallelinervie) e possono avere forme da lanceolate (la maggior parte) a ovali cuoriformi (Gennaria, Listera). Anche le foglie, come il fusto, possono avere delle ornamentazioni soprattutto sulla pagina superiore; generalmente si presentano lisce, di un bel colore verde brillante, spesso addirittura lucide ed in molti casi cosparse di puntinatura porpora, come in molte Dactylorizha. Nella parte superiore del fusto, in corrispondenza dell' infiorescenza, si possono osservare le brattee, piccole foglioline triangolari trasformate in squamette. Esse possono avere la superficie colorata e a volte superare la lunghezza dell'ovario (es. Ophris holosericea) o addirittura del fiore stesso (es. Dactylorizha incarnata).

3 I fiori delle orchidee sono talvolta singoli o più spesso riuniti in infiorescenze: le più comuni sono i racemi o le spighe, meno frequenti sono quelle ramificate. Esso è zigomorfo (a simmetria bilaterale) ed è composto da due verticilli petaloidi chiamati tepali interni e tepali esterni. Nel fiore di un'orchidea vi sono 3 stami e 3 pistilli che non sono separati come ad esempio in un fiore di tulipano ma sono saldati a formare una struttura, detta colonna, tipica di questa famiglia ed assente in tutte le altre. Il calice e la corolla sono formati normalmente da 3 elementi ciascuno: vi sono 3 sepali e 3 petali, uno di questi ultimi è notevolmente trasformato e spesso variamente colorato, prendendo il nome di labello; quando il fiore è in boccio, si trova rivolto verso l'alto, a fioritura avvenuta si presenta invece rivolto verso il basso, offrendo così un comodo appoggio per gli insetti impollinatori. Il labello può avere le forme più varie: si va da quelli molto grandi a quelli piccoli e lineari, ve ne sono a forma di scarpetta, piatti o ricurvi, lisci, crestati o ricoperti di peli, il margine può essere liscio o abbondantemente frangiato. Talvolta, in alcuni generi, il labello è prolungato posteriormente in una appendice, detta sperone, che può essere lunga anche 20 cm o più e contiene spesso del nettare che attira gli insetti impollinatori. Come già precedentemente accennato, il labello ha forme diverse a seconda dei generi e delle specie, pertanto è possibile osservare labelli corti, lunghi più o meno bombati, schiacciati oppure appiattiti. Alcuni labelli hanno forma intera,, altri invece sono provvisti di lobi laterali più o meno pronunciati e vengono per questo detti bifidi o trfidi. In questi casi numerose specie (es.orchis ) portano ancora un dentino centrale più o meno evidente, altre invece sono provviste di un' appendice che prende il nome di apicolo (Ophris). Nelle Orchidee il labello è generalmente la parte più vistosa e appariscente; in alcune specie l' imtrecciarsi di punti e linee e le sfumature dei colori fanno sì che questi fiori siano tra i più belli e tra i più apprezzati di tutta la flora spontanea non solo della nostra provincia ma di tutto il territorio nazionale. Un esempio emblematico è quello dalle Ophris, il cui labello provvisto di peli e di finti occhi ricorda la forma e l' aspetto di taluni insetti. Gli organi sessuali delle Orchidee nostrane sono contenuti all' interno di uno speciale cappuccio detto gimnostenio. Qui il polline è raggruppato in masse polliniche dette pollinodi, che per mezzo di un retinacolo glutinoso possono rimanere attaccate al corpo (generalmente al capo) degli insetti pronubi, favorendo così l'impollinazione incrociata. Gli stigmi invece sono situati alla base del gimnostenio (spesso saldati a formare un unico corpo) mentre un'escrescenza chiamata rostello impedisce il contatto tra i pollinodi e gli stigmi dello stesso fiore. Alla base del labello c'è lo sperone, una protuberanza inclinata verso l'alto o verso il basso a seconda della specie avente funzione

4 nettarifera. L' ovario è generalmente ritorto su se stesso, e a maturità si trasforma in una capsula ripiena di numerosissimi semi (si parla di milioni di semi per capsula ). Come in tutte le piante anche nelle orchidee l'impollinazione è indispensabile per assicurare la continuita' della specie; in esse se ne possono distinguere tre diversi tipi, tre diversi meccanismi finalizzati a portare il polline a contatto con le parti femminili. Come ben si sa l'impollinazione delle orchidee è entomofila, affidata cioè all'efficiente e scrupolosa laboriosità degli insetti. In alcune specie (es. Orchis, Epipactis, ecc.) l'insetto attirato dal profumo e dal colore del fiore, si posa sul labello e seguendo un determinato percorso, delimitato da escrescenze, ciuffi di peli o linee più marcatamente colorate, strofina il suo corpo sulle parti fertili rimanendo ricoperto di polline. In altre specie l'impollinazione può essere addirittura autogama (es. Limodorum, Neottia). In questo caso gli stimmi vengono impollinati dal polline dello stesso fiore. In alcune specie i fiori vengono fecondati anche senza sbocciare, cioè ancor prima che questi si aprano: tale fenomeno viene detto cleistogamia. Nelle specie appartenenti al genere Ophris l'impollinazione è però del tutto particolare e se vogliamo anche piuttosto bizzarra. L'evoluzione delle singole specie ha fatto sì che gli stessi fiori (in particolare il labello) per forma, colori e dimensioni, prendessero le sembianze di taluni insetti, per lo più api, bombi, calabroni, ecc. Con questo sistema l'insetto vero viene attirato dal fiore, (che in certi casi emana anche un particolare odore simile a quello della femmina) e tenta invano di accopiarsi. Così facendo, dimenandosi in prossimità dei pollinodi, li urta e questi, per mezzo del retinacolo adesivo, gli rimangono saldamente attaccati al corpo, venendo comodamente trasportati su altri fiori. L'orchidea, con questo geniale stratagemma, trae in inganno il malcapitato insetto, che carico di polline riprova ad accopiarsi con altri fiori, assicurando alla pianta una buona riuscita in quella che viene chiamata impollinazione incrociata. Questo meccanismo, per un verso molto sofisticato, è però anche assai pericoloso. Infatti in alcune orchidee, per la particolare conformazione del fiore, una sola o poche specie di insetti sono in grado di effettuare l'impollinazione. Ciò significa che se per qualche motivo, l'insetto impollinatore viene a mancare, anche la pianta non è più in grado di riprodursi. Le specie che hanno perso il pronubo, in quanto estinto, hanno quindi adottato l'alternativa, all'estinzione anche della pianta, dell autogamia: i pollinii si piegano da soli e toccano la parte femminile autofecondandosi. Questo tipo di riproduzione è poco vantaggioso in quanto non fornisce la necessaria variabilità genetica necessaria alla sopravvivenza di alcuni individui in caso di variazioni climatiche: la pianta infatti si riproduce uguale a se stessa. In alcune specie, come in Platanthera bifolia, gli speroni sono molto lunghi e stretti e quindi vi è una selezione negli insetti adatti all'impollinazione, in questo caso

5 i lepidotteri (farfalle) che sono gli unici a possedere la spirotromba, lunga e sottile, adatta per lambire il nettare posto alla base dello sperone (c.d. coevoluzione). In altri casi la selezione è ancora più spinta arrivando al punto che il fiore è in grado di attrarre solo una particolare specie di insetto. Il fatto che le Orchidee siano frequentemente visitate da insetti è la spiegazione della preferenza dei ragni granchio (una specie di ragno che non tesse la tela, ma usa la tecnica dell'agguato mimetizzandosi sul fiore per catturare gli insetti). Questo Aracnide è variamente colorato allo scopo di apparire comeparte del fiore su cui si trova. Una volta fecondato, il fiore produce un'enorme quantità di semi con pochissima sostanza nutritiva. Una volta germinato l'embrione si ritroverebbe molto presto senza nutrimento se non intervenissero le ife di un fungo inferiore del genere Rhizoctonia che, penetrando nelle cellule dell'orchidea, la forniscono di sostanze nutritive (micorriza endotrofica). La simbiosi con questo fungo finisce di essere necessaria alla pianta quando questa è in grado di produrre autonomamente il nutrimento necessario attraverso la fotosintesi clorofilliana, ma nelle Orchidee prive di clorofilla (Neottia, Limodorum etc.) questa simbiosi non può mai interrompersi. Altro miracolo della natura è il tempo che intercorre dal seme germinato ad una pianta in grado di produrre fiori che può anche essere di svariati anni (fino a 15 in Cypripedium calceolus). La piccolissima plantula, nei suoi primi stadi di sviluppo, trae dalla simbiosi micorrizica gli elementi necessari per la sua crescita.. Alcune specie di orchidee, prive di clorofilla, restano dipendenti dal fungo per la loro alimentazione per tutta la vita. Le ife del fungo invadono i tessuti periferici delle radici e le piante riescono a bloccarne la penetrazione "digerendone" addirittura le ife, appropriandosi così delle sostanze organiche indispensabili per la loro vita. In altre specie a foglie verdi, questo fenomeno può continuare con modalità diverse, trasformandosi in una vera e propria simbiosi dalla quale entrambi i partecipanti possono trarre vantaggio. In altri casi il fenomeno può interrompersi dopo la germinazione. Generi e specie osservabili in Appennino oltrepadano, nei pressi del Giardino Alpino di Pietra Corva (la nomenclatura fa riferimento a quella adottata da Grunanger 2001 e W. Rossi 2002). Genere Anacamptis Possiedono due rizotuberi ovoidali. L'infiorescenza è di colore rosa, densa e ricca. Il labello è profondamente trilobo, con due callosità laminari e sporgenti (lacinie). Lo sperone è lungo e rivolto verso il basso. A.pyramidalis (Linneus) L.C.M. Richard - Habitat: pascoli e garighe, su suolo asciutto e calcareo.

6 Genere Cephalanthera Hanno rizomi brevi ed orizzontali da cui si dipartono numerose radici fascicolate e filiformi. Infiorescenza multiflora con sepali conniventi a coprire il labello, bianche o rosse. Amanti dell'ombra. C. damasonium (Miller) Druce Habitat: boschi e cespuglieti, su suolo calcareo. C. longifolia (Linneus) Fritsch Habitat: boschi aperti, radure e cespuglieti, su suolo calcareo sia asciutto che molto umido. C. rubra (Linneus) L.C.M. Richard - Habitat: margini di bosco, cespuglieti, soprattutto su suolo calcareo. Genere Coeloglossum Le radici sono costituite da tuberi digitati, le foglie sono ellittiche abbraccianti; l infiorescenza è allungata cilindrica di colore verdastro-rosato ed è impollinata da molti insetti soprattutto Imenotteri, attirati dal nettare che cola lungo il labello. C. viride (Linneus) Hartmann- Habitat: pascoli montani, cespuglietti, indifferente al substrato. Genere Corallorhiza L apparato ipogeo è simile ad un rametto di corallo, dal quale si dipartono brevi scapi privi di foglie verdi. I fiori sono insignificanti e privi di nettare e quindi prevalentemente autogami (cioè si autofecondano). C. trifida Chatelain Habitat: boschi maturi con substrato coperto da humus. Genere Dactylorhiza Molto simile al genere Orchis, se ne differenzia per l'aspetto dei tuberi che sono divisi a forma di dita, da cui il nome. D.incarnata L.; D. maculata L.; D. mjalis R.; D. sambucina L. _ Habitat: prati e boschi aperti da umidi ad asciutti. Gener Epipactis Possiedono un rizoma breve più o meno allungato munito di numerose radici avventizie. Fusto generalmente pubescente, fiore molto particolare. E. atrorubens Besser; E. helleborine Crantz Habitat: boschi, pascoli aridi, macereti su suolo calcareo, più raramente acido, profondo e relativamente umido. Genere Epipogium Genere monospecifico in Europa e in Italia, caratterizzato da un rizoma ingrossato coralloide, che dà origine a scapi e foglie brunastre, perché privi di clorofilla. I fiori, seppure piccoli, hanno le caratteristiche tipiche della Famiglia e ricordano piccole meduse. E. aphyllum Swartz Habitat: boschi maturi ricchi di humus. Genere Goodyera L apparato ipogeo che la distingue dal genere affine Spiranthes, è costituito da un rizoma orizzontale. L unica Spiranthes italiana è anche l unica orchidea endemica ad avere stoloni striscianti e foglie con nervature reticolate (per la riproduzione agamica). I fiori sono impollinati da bombi ed Imenotteri. G. repens R. Brown Habitat: boschi di conifere con muschi ed eriche.

7 Genere Gymnadenia Possiedono rizotuberi palmati. Infiorescenza molto ricca. I sepali laterali sono patenti ed quello mediano è connivente con i petali. Sperone filiforme. G. conopsea R. Brown; G. odoratissima L.C.M. Richard Habitat: prati sia asciutti che acquitrinosi su suolo sia acido che calcareo (G. odoratissima). Genere Himantoglossum Orchidea di dimensioni enormi, potendo raggiungere l'altezza di un metro. L'infiorescenza è ricca di fiori relativamente piccoli ma con labello lungo 5-6 centimetri, nastriforme e ritorto. Nel bocciolo il labello è avvolto su stesso come un molla di orologio: nel fiore appena sbocciato tende ad assumere una posizione orizzontale per poi inclinarsi con l'età. Il margini del labello presso la base sono ondulati. I sepali e gli altri due petali sono conniventi ad elmo. Lo sperone è sacciforme. H. adriaticum H. Sundermann Habitat: pascoli in pieno sole su suolo calcareo. Genere Limodorum Piante senza clorofilla legate per tutta la vita alla simbiosi con il fungo inferiore. Non hanno quindi bisogno della luce solare e si possono ritrovare anche in ambienti molto oscuri. Il rizoma è breve ed ingrossato da cui si dipartono numerose radici. Il fusto è afillo (senza foglie) ricoperto da squame violacee. L'aspetto del Limodorum prima della fioritura è quello di un grosso asparago. Sono le uniche Orchidee italiane a possedere fiori con tinte bluastre. L. abortivum Swartz Habitat: boschi e cespuglietti su suolo calcareo. Genere Listera Caratteristica specie-specifica è la presenza di due sole foglie quasi opposte, portate a metà dello stelo fioralle, il fiore privo di sprone, con labello molto lungo, rostello e colonna breve è verdastro, leggermente rosato. Gli insetti impollinatori che si nutrono del nettare, secreto dal labello, sono Imenotteri parassitoidi, per L ovata e i più numerosi moscerini dei funghi, per L cordata. L. cordata R. Brown; L. ovata R. Brown Habitat: boschi e ambienti umidi su suoli ricchi di muschi (L. cordata) su suoli sia acidi che basici (L. ovata). Genere Neottia Piante senza clorofilla per cui valgono le considerazioni espresse per il genere Limodorum. L'apparato radicale è costituito da radici coralliformi che hanno l'aspetto di un nido d'uccello da cui il nome dell'unica specie europea. Il fusto è afillo e completamente ricoperto di squame. L'infiorescenza è molto ricca, allungata, ed il labello è bilobo. N. nidus avis L. C. M. Richard Habitat: boschi ombrosi su suoli acidi o neutri. Genere Nigritella Fiore con labello rivolto in alto, sprone cortissimo. Pianta molto esile, tipica di ambienti alpini. Gli insetti impollinatori, secondo ultimi studi, sarebbero moltissimi tra Lepidotteri, Coleotteri e Ditteri, in particolare questi ultimi sarebbero attratti dal profumo molto penetrante di vaniglia. N. rhellicani Teppner et E. Klein Habitat: praterie alte su suolo calcareo asciutto o moderatamente umido.

8 Genere Ophrys Possiedono due rizotuberi interi, le foglie sono generalmente basali e l'infiorescenza è piuttosto lassa con numero di fiori da 2 a 10+. I sepali sono eretti patenti e generalmente più grandi dei petali laterali. Il labello è modificato in modo tale da assomigliare ad un insetto: l'impollinazione viene realizzato con l'inganno sessuale come spiegato in precedenza. Sono Orchidee tipicamente di clima mediterraneo e quindi si ritrovano solo nei terreni esposti in pieno sole. O. Apifera Hudson; O. bertolonii Moretti; O. fuciflora F.W. Schmidt; O. fusca Link; O. insectifera Linneus; O.sphegodes; - Habitat: questo genere si trova prevalentemente su suoli calcarei da asciutti a moderatamente umidi in prati e boschi aperti. O. fusca eccezionalmente su sassaie e prati magri. Genere Orchis Possiedono due rizotuberi interi, esistono foglie basali e cauline guainanti il fusto nella parte inferiore. Infiorescenza con fiori da pochi (Orchis papilionacea) a molti (Orchis simia). Spesso i sepali sono conniventi a elmo insieme con i due petali laterali. Il labello è generalmente trilobo (Orchis tridentata), a volte il lobo mediano è a sua volta trilobo (Orhis simia, Orchis militaris), raramente intero (Orchis papilionacea). Lo sperone è sempre presente e di varia lunghezza. O. anthropophora Allioni; O. coriophora Linneus; O.laxiflora Lamarck; O. macula Linneus; O. militaris Linneus; O. morio Linneus; O. pallens; O. papilionacea; O. provincialis Balbi set Lamarck et de Candolle; O. purpurea Hudson; O. simia; O. tridentata Scopoli; O. ustolata Linneus Habitat : genere ampiamente diffuso e tendenzialmente indifferente al substrato ed alle condizioni di umidità (euriecio). Boschi, prati magri, cespuglietti, pascoli. Genere Platanthera L'apparato radicale è costituito da due tuberi fusiformi. Può raggiungere l'altezza di 70 centimetri. I fiori sono di colore bianco-verdastro ed hanno uno sperone lunghissimo e filiforme. Il labello è intero e allungato. P. chlorantha Reichenbach Habitat: boschi, cespuglietti e pascoli, umidi o asciutti, indifferente al substrato. Genere pseudorchis Genere monospecifico, caratterizzato da rizotuberi divisi, allungati e subcilindrici; i fiori, impollinati dalle farfalle (grazie alla sottile spirotromba succhiano il nettare) sono insignificanti e verdastri, privi di borsicola e con uno sprone breve. P. albida A. et D. Love Habitat: pascoli, margini e radure di boschi su substrato sia acido che alcalino. Genere Serapias Orchidee con fiori peculiari, di grandi dimensioni con tepali conniventi in cappa. Si viene così a formare, all'interno del fiore, ad una cavità che ospita gli insetti al riparo dalle intemperie grazie alla presenza di ciglia all'apertura. In queste orchidee è l'unica strateglia per attirare gli insetti, in quanto non hanno nettare né usano l'inganno sessuale. Sono piante esclusivamente di ambiente mediterraneo. S. vomeracea Briquet Habitat: pascoli aridi, cespuglietti, pinete luminose, su suolo alcalino o leggermente acido, asciutto o relativamente umido.

9 Genere spiranthes La caratteristica più microscopicamente osservabile in questo genere è la disposizione a spirale dei suoi piccoli fiori, formati da sepali e petali simili fra loro (tepali). Le radici costituiscono un apparato di 2-6 pezzi tuberizzati e fusiformi. L impollinazione è sorprendentemente effettuata da grossi Imenotteri ( bombi che con la loro lunga lingua ne succhiano il nettare). S. spiralis Chevalier Habitat: pascoli asciutti o moderatamente umidi, alcalini o lievemente acidi. Genere traunsteinera Possiede rizotuberi interi e ovoidali, fiori muniti di sprone, rostello e viscidii con borsicola. E interessante notare che i fiori di questa specie, unica in Europa del genere traunsteinera, siano impollinati da vari insetti che la scambiano per altre infiorescenze di Dipsacaceae o Valerianaceae (es. Scabiosa columbaria, Valeriana montana) che ne condividono l Habitat. T. globosa Reichenbach Habitat: pascoli e prati su suoli calcarei asciutti o umidi.

Il Fascino delle Orchidee

Il Fascino delle Orchidee a Lello Il Fascino delle Orchidee I Monti Aurunci costituiscono uno dei territori contraddistinti dal patrimonio floristico più ricco ed interessante d Italia, nonché da una straordinaria presenza di

Dettagli

Le Orchidaceae. Generalità. Biologia delle Orchidee

Le Orchidaceae. Generalità. Biologia delle Orchidee Le Orchidaceae Generalità La famiglia delle Orchidaceae comprende circa 20.000 specie, ripartite in 800 generi e distribuite in tutte le regioni temperate e calde del globo, in particolare quelle tropicali.

Dettagli

LE PARTI DELLA PIANTA

LE PARTI DELLA PIANTA LE PARTI DELLA PIANTA Esistono vari tipi di vegetali, ma quasi tutti sono formati da tre parti fondamentali: FOGLIE Le radici FUSTO Il fusto Le foglie RADICI Le radici hanno tre compiti principali: 1.

Dettagli

257 specie divise per colore

257 specie divise per colore 257 specie divise per colore Fioritura luglio-agosto pendii umidi, malghe, boschi radi, da 1000 a 2300 metri endemica delle Alpi Sud Occidentali Ranunculaceae Aconito di Burnat Aconitum burnatii Pianta

Dettagli

Il fiore delle angiosperme

Il fiore delle angiosperme Il fiore Il fiore Le piante terrestri hanno escogitato uno stratagemma per riprodursi in un ambiente aereo: il fiore, un ambiente chiuso e riparato dal disseccamento, adatto per la fecondazione. Il fiore

Dettagli

RIPRODUZIONE DELLE PIANTE

RIPRODUZIONE DELLE PIANTE RIPRODUZIONE DELLE PIANTE La riproduzione, come qualsiasi essere vivente è la funzione fondamentale. Lo è anche nel ciclo vitale di una pianta. Essa può essere: -ASSESSUATA -SESSUATA RIPRODUZIONE ASSESSUATA

Dettagli

ANATOMIA DELLE ORCHIDEE

ANATOMIA DELLE ORCHIDEE ANATOMIA DELLE ORCHIDEE FIORE L'incredibile fiore delle orchidee è formato da sei tepali (nelle piante in cui non esiste la distinzione tra calice e corolla gli elementi che costituiscono il fiore sono

Dettagli

Breve corso di botanica generale Massimo Giubilei

Breve corso di botanica generale Massimo Giubilei Breve corso di botanica generale Massimo Giubilei PREMESSA Quando ci si accinge allo studio dell ambiente si nota immediatamente che il mondo vegetale è uno degli elementi più rappresentati. Una delle

Dettagli

Classe 4^ S. Michele Anno scolastico

Classe 4^ S. Michele Anno scolastico Classe 4^ S. Michele Anno scolastico 2010-2011 FOGLIE FRUTTI FUSTO RADICI FIORI Samuele e Anna Osserviamo una piantina di insalata.le sue radici sono bianche e sottili. Mettiamo la piantina in un bicchiere

Dettagli

CONOSCERE LE ORCHIDEE CAPITOLO 2 11. Dactylorhiza fuchsii

CONOSCERE LE ORCHIDEE CAPITOLO 2 11. Dactylorhiza fuchsii CONOSCERE LE ORCHIDEE CAPITOLO 2 11 Dactylorhiza fuchsii 12 CAPITOLO 2 CONOSCERE LE ORCHIDEE Cattleya sp. specie epifita Orchis militaris specie geofita GENERALITÀ Le Orchidee appartengono alla Famiglia

Dettagli

La corteccia è liscia di colore marrone con tante lenticelle chiare nei fusti giovani (a dx) squamosa nei fusti più vecchi (a sx)

La corteccia è liscia di colore marrone con tante lenticelle chiare nei fusti giovani (a dx) squamosa nei fusti più vecchi (a sx) NOCCIOLO (Corylus avellana) riconoscerlo? Portamento: è un arbusto caducifoglio con una ceppaia da cui partono molti fusti detti polloni Si trova nel sottobosco dalla pianura fino a 1700 m Gemme ellittiche

Dettagli

Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta (ex Angiospermae) Classe: Liliopsida (ex Monocotyledones) Subclasse: Liliidae Ordine: Orchidales (o

Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta (ex Angiospermae) Classe: Liliopsida (ex Monocotyledones) Subclasse: Liliidae Ordine: Orchidales (o Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta (ex Angiospermae) Classe: Liliopsida (ex Monocotyledones) Subclasse: Liliidae Ordine: Orchidales (o Asparagales) Famiglia: Orchidaceae Per quanto riguarda il Genere

Dettagli

ALLERGIA AI POLLINI = POLLINOSI Renato Ariano

ALLERGIA AI POLLINI = POLLINOSI Renato Ariano ALLERGIA AI POLLINI = POLLINOSI Renato Ariano Il termine polline (ovvero microspora o granulo pollinico) indica, in botanica, nelle piante che si riproducono attraverso un seme, l'insieme dei gametofiti

Dettagli

La riproduzione nelle piante. Lezioni d'autore

La riproduzione nelle piante. Lezioni d'autore La riproduzione nelle piante Lezioni d'autore VIDEO Introduzione (I) Come in molti altri esseri viventi, anche nelle piante la riproduzione può essere sessuata o asessuata. Esistono specie che presentano

Dettagli

PIANTE E FUNGHI.

PIANTE E FUNGHI. PIANTE E FUNGHI http://digilander.libero.it/glampis64 Le piante sono alla base delle catene alimentari poiché tramite la clorofilla riescono a trasformare l energia solare in energia chimica, utilizzabile

Dettagli

FUSTO. Modificazioni della radice. Il fusto ha la funzione di:

FUSTO. Modificazioni della radice. Il fusto ha la funzione di: Struttura vegetativa di una pianta FOGLIE fanno la fotosintesi. Qui avvengono gli scambi gassosi con l'ambiente esterno e la traspirazione FORMA ED EVOLUZIONE DELLE STRUTTURE DI UNA PIANTA FUSTO per trasportare

Dettagli

RICONOSCERE LE ORCHIDEE: LE SCHEDE MONOGRAFICHE CAPITOLO 3 23. Cephalanthera rubra

RICONOSCERE LE ORCHIDEE: LE SCHEDE MONOGRAFICHE CAPITOLO 3 23. Cephalanthera rubra RICONOSCERE LE ORCHIDEE: LE SCHEDE MONOGRAFICHE CAPITOLO 3 23 Cephalanthera rubra 24 CAPITOLO 3 RICONOSCERE LE ORCHIDEE: LE SCHEDE MONOGRAFICHE Prati di Cadolten e Malga Coro PRESENTAZIONE DELLE SCHEDE

Dettagli

NORME INTERNAZIONALI CHE REGOLANO IL COMMERCIO E LO SCAMBIO DI VEGETALI

NORME INTERNAZIONALI CHE REGOLANO IL COMMERCIO E LO SCAMBIO DI VEGETALI NORME INTERNAZIONALI CHE REGOLANO IL COMMERCIO E LO SCAMBIO DI VEGETALI Elisabetta Brugiapaglia Le modifiche e la distruzione degli ambienti naturali, nonché lo sfruttamento di piante ed animali di origine

Dettagli

Briofite: muschi ed epatiche

Briofite: muschi ed epatiche Briofite Le briofite rappresentano l'anello di congiunzione fra piante acquatiche e terrestri, la loro vita si svolge in parte in ambiente acquatico e in parte in ambiente terrestre. Sono piante molto

Dettagli

Scegli per ciascuna risposta l'alternativa corretta

Scegli per ciascuna risposta l'alternativa corretta ERIICA Il regno delle piante Cognome Nome Classe Data I/1 ero o also? Nelle alghe è sempre riconoscibile un organizzazione in radice-fusto-foglie. Le alghe sono classificate in base al loro colore. I muschi

Dettagli

Cyclamen hederifolium

Cyclamen hederifolium Cyclamen hederifolium (sin Cyclamen neapolitanum) Nei nostri boschi cresce il Ciclamino hederifolium, comunemente chiamato ciclamino autunnale, e il Cyclamen repandum, comunemente chiamato Ciclamino primaverile.

Dettagli

Costituiscono il gruppo di piante più numeroso, con portamento sia erbaceo che arboreo. Per l enorme varietà di forme assunte sono riuscite ad

Costituiscono il gruppo di piante più numeroso, con portamento sia erbaceo che arboreo. Per l enorme varietà di forme assunte sono riuscite ad Costituiscono il gruppo di piante più numeroso, con portamento sia erbaceo che arboreo. Per l enorme varietà di forme assunte sono riuscite ad adattarsi a quasi tutti gli habitat della terra, giungendo

Dettagli

3. La riproduzione e l evoluzione

3. La riproduzione e l evoluzione Il mondo dei viventi Il Regno delle Piante 1. Che cosa sono e dove vivono le piante Il Regno delle Piante comprende tutti gli organismi pluricellulari autotrofi, quindi fotosintetici, e perciò verdi per

Dettagli

Nel presente elenco vengono riportate le specie rilevate, insieme ad alcune notizie ecologiche:

Nel presente elenco vengono riportate le specie rilevate, insieme ad alcune notizie ecologiche: "INDAGINI PRELIMINARI SULLE ORCHIDEE SPONTANEE DELLA RISERVA NATURALE REGIONALE "MONTERANO" DI CANALE MONTERANO (ROMA)" di S. Buono e I. Valentini - G.I.R.O.S. Sezione "Etruria Meridionale" - WWF Sezione

Dettagli

CORSO DI BIOLOGIA, ANATOMIA E MORFOLOGIA DEI VEGETALI Dr. Nicola Olivieri

CORSO DI BIOLOGIA, ANATOMIA E MORFOLOGIA DEI VEGETALI Dr. Nicola Olivieri FACOLTA DI BIOSCIENZE E TECNOLOGIE AGRO-ALIMENTARI E AMBIENTALI CORSO DI STUDI IN VITICOLTURA ED ENOLOGIA CORSO DI BIOLOGIA, ANATOMIA E MORFOLOGIA DEI VEGETALI Dr. Nicola Olivieri ARGOMENTO: LE FABACEAE

Dettagli

Listera cordata LISTERA

Listera cordata LISTERA CAPITOLO 3 71 Listera cordata LISTERA 72 CAPITOLO 3 LISTERA Chiave delle specie presenti in Cansiglio 1. Pianta robusta, più alta di 20 cm, con foglie grandi, ovali e fiori verdastri con labello a lobi

Dettagli

L argomento può essere affrontato in ogni momento del curriculum scolastico.

L argomento può essere affrontato in ogni momento del curriculum scolastico. PIANTE L argomento può essere affrontato in ogni momento del curriculum scolastico. Nella scuola dell infanzia e nei primi tre anni della scuola primaria, le attività dovranno essere incentrate sul nome

Dettagli

http://www.federica.unina.it/corsi/biologiavegetale-laboratorio/#cattedra PIANTE L argomento può essere affrontato in ogni momento del curriculum scolastico. Nella scuola dell infanzia e nei primi tre

Dettagli

Le Lamiaceae sono rappresentate da circa 3000 specie diffuse in tutte le parti del mondo ma particolarmente nella regione mediterranea, che

Le Lamiaceae sono rappresentate da circa 3000 specie diffuse in tutte le parti del mondo ma particolarmente nella regione mediterranea, che Le Lamiaceae sono rappresentate da circa 3000 specie diffuse in tutte le parti del mondo ma particolarmente nella regione mediterranea, che rappresenta il principale centro di differenziazione della famiglia.

Dettagli

Magnolia (Magnoliaceae)

Magnolia (Magnoliaceae) (ceae) Magnolie a fogliame sempreverde grandiflora Gallisoniensis Albero selezionato in Francia dalla chioma conica ma che può essere foggiata a piramidale con potature. Le foglie sempreverdi sono ovali

Dettagli

La radice è un organo molto importante per la pianta. Serve alla pianta per restare attaccata alla terra e per assorbire, cioè prendere, dal terreno,

La radice è un organo molto importante per la pianta. Serve alla pianta per restare attaccata alla terra e per assorbire, cioè prendere, dal terreno, BOTANICA LA RADICE La radice è un organo molto importante per la pianta. Serve alla pianta per restare attaccata alla terra e per assorbire, cioè prendere, dal terreno, le sostanze (acqua e sali minerali)

Dettagli

Orchidee spontanee d Abruzzo e chiavi analitiche digitali per il loro riconoscimento

Orchidee spontanee d Abruzzo e chiavi analitiche digitali per il loro riconoscimento 1 2 Orchis simia 3 4 Colella A.* De Santis E.** Frizzi G.* Soldati R.** *Università degli Studi di L Aquila Dipartimento di Scienze Ambientali ** Giardino Botanico Appenninico Campo Felice di Lucoli Orchidee

Dettagli

Dalla flora spontanea dei prati incolti alle piante grasse dei suoli aridi e qualche filastrocca

Dalla flora spontanea dei prati incolti alle piante grasse dei suoli aridi e qualche filastrocca Dalla flora spontanea dei prati incolti alle piante grasse dei suoli aridi e qualche filastrocca Flora spontanea dei prati Piante grasse Filastrocche floreali Flora spontanea dei prati Le piante erbacee

Dettagli

REGNO PIANTE. Le piante sono organismi pluricellulari, autotrofi ( fotosintetizzanti) e terrestri. Biologia generale Prof.

REGNO PIANTE. Le piante sono organismi pluricellulari, autotrofi ( fotosintetizzanti) e terrestri. Biologia generale Prof. REGNO PIANTE Le piante sono organismi pluricellulari, autotrofi ( fotosintetizzanti) e terrestri CARATTERISTICHE DEGLI ORGANISMI APPARTENENTI AL REGNO DELLE PIANTE A differenza di Funghi ed Animali, ma

Dettagli

La Botanica. Le Piante 28/01/2008

La Botanica. Le Piante 28/01/2008 Master universitario di II livello in Didattica delle Scienze per insegnanti delle scuole primarie e secondarie di I e II grado Modulo Botanica Docente Alberto Bertolini Finalità del corso Il corso si

Dettagli

Onosma fastigiata (Br.-Bl.) Lacaita ssp. fastigiata

Onosma fastigiata (Br.-Bl.) Lacaita ssp. fastigiata Onosma fastigiata (Br.-Bl.) Lacaita ssp. fastigiata VIPERINA LIGURE * BORAGINACEAE Specie minacciata La specie è diffusa nell Europa sud-occidentale, ma con diverse sottospecie; quella tipica si rinviene

Dettagli

Il biodeterioramento dei manufatti storico-artistici

Il biodeterioramento dei manufatti storico-artistici Il biodeterioramento dei manufatti storico-artistici a cura di Michele Aleffi Dipartimento di Scienze Ambientali Sezione di Botanica ed Ecologia Università di Camerino L opera d arte d o un qualsiasi reperto

Dettagli

La classe 1 a C della scuola media L. Lotto all Orto Botanico dell I.T.C Filippo Corridoni di Civitanova Marche

La classe 1 a C della scuola media L. Lotto all Orto Botanico dell I.T.C Filippo Corridoni di Civitanova Marche La classe 1 a C della scuola media L. Lotto all Orto Botanico dell I.T.C Filippo Corridoni di Civitanova Marche Il 30 Maggio 2013 la classe 1^C della scuola media L. Lotto è andata in visita all orto botanico

Dettagli

Curare correttamente l orchidea L orchidea: una pianta dai fiori appariscenti ed eleganti Biologia L orchidea appartiene alla famiglia delle Orchidaceae, piante originarie di aree tropicali e subtropicali

Dettagli

La biodiversità: procarioti, protisti, piante, funghi

La biodiversità: procarioti, protisti, piante, funghi Capitolo A9 La biodiversità: procarioti, protisti, piante, funghi 1 La classificazione degli organismi Si definisce specie biologica un gruppo di popolazioni naturali realmente o potenzialmente interfeconde

Dettagli

unicellulari o pluricellulari eucarioti eterotrofi (non possiedono la clorofilla) saprofiti, simbionti, parassiti si riproducono per mezzo di spore

unicellulari o pluricellulari eucarioti eterotrofi (non possiedono la clorofilla) saprofiti, simbionti, parassiti si riproducono per mezzo di spore I FUNGHI I funghi sono organismi: unicellulari o pluricellulari eucarioti eterotrofi (non possiedono la clorofilla) saprofiti, simbionti, parassiti si riproducono per mezzo di spore Come è fatto un fungo?

Dettagli

Orchidee spontanee della provincia di Savona

Orchidee spontanee della provincia di Savona PROVINCIA DI SAVONA A CURA DI PIETRO BACCINO Orchidee spontanee della provincia di Savona NATURA PROTETTA DEL SAVONESE Pubblicazione della Provincia di Savona Assessorato ai Parchi e Aree Protette Collana

Dettagli

Dopo l invenzione del microscopio è stato possibile scoprire l esistenza delle cellule.

Dopo l invenzione del microscopio è stato possibile scoprire l esistenza delle cellule. CELLULA Dopo l invenzione del microscopio è stato possibile scoprire l esistenza delle cellule. 1. La cellula Definizione di cellula 1. È la più piccola parte di un organismo (pluricellulare). 2. Può costituire

Dettagli

Dactylorhiza incarnata (L.) Soó = Orchis incarnata L. ORCHIDEA PALMATA

Dactylorhiza incarnata (L.) Soó = Orchis incarnata L. ORCHIDEA PALMATA Dactylorhiza incarnata (L.) Soó = Orchis incarnata L. ORCHIDEA PALMATA ORCHIDACEAE CITES Specie tipica di torbiere, acquitrini e luoghi palustri della regione eurosiberiana dal livello del mare sino a

Dettagli

Helianthemum lunulatum (All.) DC.

Helianthemum lunulatum (All.) DC. Helianthemum lunulatum (All.) DC. ELIANTEMO LIGURE * CISTACEAE Specie endemica, esclusiva delle Alpi Liguri, che vive nelle fessure delle rupi e sui detriti su substrati calcarei, tra 1200 e 2300 m, dove

Dettagli

RADICE. Colletto. Mostra. Radice primaria (con o senza radici secondarie) Fittone, fascicolate, avventizie, tabulari, pnematofori, trampolo

RADICE. Colletto. Mostra. Radice primaria (con o senza radici secondarie) Fittone, fascicolate, avventizie, tabulari, pnematofori, trampolo RADICE Sovraintende con i suoi fenomeni osmotici alla nutrizione della pianta Mostra All estremità Sviluppo Colletto Radice primaria (con o senza radici secondarie) Zona pilifera Fittone, fascicolate,

Dettagli

Orchis purpurea: Un'orchidea dei nostri boschi.

Orchis purpurea: Un'orchidea dei nostri boschi. P a g i n a 1 Guido Nigrelli www.naturaweb.net Orchis purpurea: Un'orchidea dei nostri boschi. In questa pagina cercherò di descrivervi una delle più belle Orchidacee spontanee presenti in molti ambienti

Dettagli

Alberi anemofili in ambiente urbano

Alberi anemofili in ambiente urbano Newsletter Nr. 8-2008 Alberi anemofili in ambiente urbano A causa della fioritura degli alberi anemofili nel periodo da marzo a maggio le concentrazioni dei pollini aereodiffusi raggiungono valori molto

Dettagli

La betulla, una fonte di allergeni aggressivi

La betulla, una fonte di allergeni aggressivi Newsletter N. 4-2008 La betulla, una fonte di allergeni aggressivi La seconda metà di marzo rappresenta per numerose persone che soffrono di allergia ai pollini un periodo molto critico: inizia la fioritura

Dettagli

Pesco. Albicocco. Susino. Ciliegio. Pero. Agricoltura oggi

Pesco. Albicocco. Susino. Ciliegio. Pero. Agricoltura oggi Agricoltura oggi Pesco Susino Albicocco 117 FRUTTETI IN FIORE A primavera la natura celebra uno dei suoi momenti più esaltanti con la fioritura dei frutteti delle pomacee e delle drupacee. Renzo Angelini

Dettagli

L'albero era sino a ieri nudo; nudo nel tronco, nei rami qua e là contorti dall'aspro battere del vento.

L'albero era sino a ieri nudo; nudo nel tronco, nei rami qua e là contorti dall'aspro battere del vento. A. Leggi con attenzione il testo descrittivo poi scrivi il titolo adatto a ogni sequenza, scelto tra i seguenti: L ALBERO SPOGLIO - L ALBERO FIORITO - LA STRUTTURA DEI FIORI - LA MELODIA DEGLI IMPOLLINATORI

Dettagli

Giovanni Spagnoli ORCHIDEE SPONTANEE NELL AMERINO

Giovanni Spagnoli ORCHIDEE SPONTANEE NELL AMERINO ORCHIDEE SPONTANEE NELL AMERINO Sezione I 1 Ai diletti nipoti Giulio e Giovanni 2 3 Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta

Dettagli

GLOSSARIO BOTANICO. realizzato da Valerio Bozza

GLOSSARIO BOTANICO. realizzato da Valerio Bozza GLOSSARIO BOTANICO realizzato da Valerio Bozza Achenio: Frutto secco con epicarpio (rivestimento) aderente al seme. Alterne: Foglie innestate sul ramo una per volta. Amento: Infiorescenza pendula con fiori

Dettagli

"RICONOSCIMENTO E USO DELLE ERBE OFFICINALI" 2007 Carlo Zucca

RICONOSCIMENTO E USO DELLE ERBE OFFICINALI 2007 Carlo Zucca "RICONOSCIMENTO E USO DELLE ERBE OFFICINALI" Inquadramento botanico La maggior parte delle piante che prenderemo in considerazione, appartiene alla divisione delle Fanerogame (faneròs = evidente; gàmos

Dettagli

E COME FACCIAMO A DISTINGUERE UNA VERDURA DALL ALTRA? E SOPRATTUTTO COSA E UN FRUTTO?

E COME FACCIAMO A DISTINGUERE UNA VERDURA DALL ALTRA? E SOPRATTUTTO COSA E UN FRUTTO? MA COSA CI PERMETTE DI RICONOSCERE I VARI TIPI DI FRUTTA? E COME FACCIAMO A DISTINGUERE UNA VERDURA DALL ALTRA? E SOPRATTUTTO COSA E UN FRUTTO? E UNA VERDURA? PRIMA DI TUTTO OCCORRE PRECISARE CHE IL FRUTTO

Dettagli

Domande di botanica sistematica

Domande di botanica sistematica PosA 2000 Test di riepilogo sulla botanica sistematica 1 Domande di botanica sistematica Per tirarsi a giorno sui TP in particolare per facilitare il riconoscimento delle famiglie. NON usare il fascicolo

Dettagli

PROVINCIA DI BERGAMO Settore Politiche Sociali e Salute LA VITA ANNO SCOLASTICO ISTRUTTORE EDUCATIVO: BREMBILLA LAURA

PROVINCIA DI BERGAMO Settore Politiche Sociali e Salute LA VITA ANNO SCOLASTICO ISTRUTTORE EDUCATIVO: BREMBILLA LAURA PROVINCIA DI BERGAMO Settore Politiche Sociali e Salute LA VITA ANNO SCOLASTICO 2009-2010 ISTRUTTORE EDUCATIVO: BREMBILLA LAURA 1 INDICE IL REGNO VEGETALE pag. 3 RADICI, FUSTO, FOGLIE parte generale pag.

Dettagli

RADICI ESEMPI DI RADICI

RADICI ESEMPI DI RADICI RADICI La radice è l'organo della pianta specializzato nell'assorbimento di acqua e sali minerali dal terreno, fondamentali per la vita delle piante. Svolge inoltre il compito di ancoraggio, di conduzione

Dettagli

Progetto: Siamo tutti biodiversi

Progetto: Siamo tutti biodiversi Progetto: Siamo tutti biodiversi Percorso di autoformazione guidata: approfondimenti scientifici a cura delle Sezioni scientifiche del Museo Tridentino di Scienze Naturali Modulo 5 17 novembre 2008 Specie

Dettagli

Le lingue del diavolo

Le lingue del diavolo meraviglie terrestri Le lingue del diavolo Ecco le orchidee più originali della nostra flora di Giorgio Massa 4 PORTOFINO PER TERRA E PER MARE Nella pagina accanto: una serapide tirrenica (Serapias neglecta).

Dettagli

CHIOMA E PORTAMENTO FOGLIE FIORI FRUTTI FLORA ENDEMICA. Fino a 3 m Fino a 2 m Espanso Foglia caduca Eliofilo Xerotollerante

CHIOMA E PORTAMENTO FOGLIE FIORI FRUTTI FLORA ENDEMICA. Fino a 3 m Fino a 2 m Espanso Foglia caduca Eliofilo Xerotollerante ARBUSTO MEDIO FOGLIE CADUCHE PALIURUS SPINA CHRISTI Spinacristi, Marruca FLORA ENDEMICA Fino a 3 m Fino a 2 m Eliofilo Xerotollerante Primaverile. Fiori a cinque petali di colore giallo riuniti in piccoli

Dettagli

TIPI DI METABOLISMO NEI VEGETALI

TIPI DI METABOLISMO NEI VEGETALI TIPI DI METABOLISMO NEI VEGETALI Il metabolismo è l'insieme delle reazioni biochimiche, in genere catalizzate dagli enzimi, che consentono l vita di un organismo ANABOLISMO Sintesi di sostanze complesse

Dettagli

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio "ORCHIDEE IN TASCA" Piccola guida delle orchidee d Italia

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio ORCHIDEE IN TASCA Piccola guida delle orchidee d Italia Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio "ORCHIDEE IN TASCA" Piccola guida delle orchidee d Italia PREFAZIONE Testi interamente tratti da: Rossi W., 2002 - Orchidee d Italia. Quaderni di Conservazione

Dettagli

Mazzon Giacomo. ll FRUTTO

Mazzon Giacomo. ll FRUTTO Mazzon Giacomo ll FRUTTO IL FRUTTO Il frutto prende origine dall ingrossamento dell ovario, ma in alcune specie (pero, melo) partecipano anche altre parti del fiore come il ricettacolo. Il frutto serve

Dettagli

LABORATORIO di BOTANICA

LABORATORIO di BOTANICA GENERALE LABORATORIO di BOTANICA VI Lezione A cura di: AM. Guagliardi Responsabile Laboratori didattici M. Improta,G. Migliaccio - Responsabili tecnici del Laboratorio didattico I docenti di Botanica:

Dettagli

In tutte le piante terrestri

In tutte le piante terrestri In tutte le piante terrestri Embriogenesi Zigote Mitosi Embrione Mitosi Giovane pianticella Pianta adulta Nelle Spermatofite SEME Embrione nel SEME struttura costituita da: Embrione Sostanze di riserva

Dettagli

Orchidaceae ermafroditi, zigomorfi, e resupinati 6 tepali labello gimnostemio o ginostemio pollinii retinacolo

Orchidaceae ermafroditi, zigomorfi, e resupinati 6 tepali labello gimnostemio o ginostemio pollinii retinacolo ORCHIDEE Le Orchidaceae, con i loro 800 generi e 20.000 specie, rappresentano una delle famiglie più numerose della flora mondiale. Sono distribuite in tutti i continenti (ad eccezione dell Antartide)

Dettagli

La Riproduzione e l Apparato Riproduttivo Umano

La Riproduzione e l Apparato Riproduttivo Umano La Riproduzione e l Apparato Riproduttivo Umano Perchè riprodursi? La riproduzione è il processo attraverso il quale gli esseri viventi generano nuovi individui della stessa specie: è il meccanismo per

Dettagli

Fiore papilionaceo. Fiore papilionaceo

Fiore papilionaceo. Fiore papilionaceo Fiore papilionaceo Fiore papilionaceo Fiore Calice Carena Pistillo e stami Vessillo Ali Riconoscimento leguminose foglie trifogliate fogliolina centrale picciolata fogliolina centrale sessile margine dentato

Dettagli

Le angiosperme si dividono in due classi (monocotiledoni e dicotiledoni) a seconda che dall'embrione si sviluppino uno o due cotiledoni: le prime

Le angiosperme si dividono in due classi (monocotiledoni e dicotiledoni) a seconda che dall'embrione si sviluppino uno o due cotiledoni: le prime Angiosperme L'enorme successo delle angiosperme dipende dal fiore, organo che assicura loro la riproduzione sessuata. All'interno del fiore si sviluppano gli stami e i carpelli. I primi portano le sacche

Dettagli

Evoluzione delle piante

Evoluzione delle piante ORIGINE DELLE PIANTE Si ritiene che le piante derivino dall evoluzione di un alga verde (protista fotosintetico) con cui hanno in comune alcune caratteristiche: 1)Pigmenti fotosintetici 2)Stessi carboidrati

Dettagli

Le Angiosperme (Anthophyta)

Le Angiosperme (Anthophyta) Le Angiosperme (Anthophyta) Anthos= fiore Angeion= vaso, recipiente; Sperma= seme Piante vascolari con ovuli contenuti nell ovario 2 classi: Monocotiledonopsida, Dicotiledonopsida Il gruppo di piante più

Dettagli

Uscita sul territorio con gli esperti del Parco fluviale Gesso e Stura alla scoperta dell'ecosistema del bosco

Uscita sul territorio con gli esperti del Parco fluviale Gesso e Stura alla scoperta dell'ecosistema del bosco RELAZIONE DEL 31 OTTOBRE 2013 - Ghibaudo Letizia - II parte Uscita sul territorio con gli esperti del Parco fluviale Gesso e Stura alla scoperta dell'ecosistema del bosco Muschi e Licheni Che cosa sono

Dettagli

GLI ARTROPODI artropodi con arti articolati ESOSCHELETRO INSETTI insetti

GLI ARTROPODI artropodi con arti articolati ESOSCHELETRO INSETTI insetti GLI ARTROPODI Gli artropodi appartengono agli invertebrati perchè non hanno la colonna vertebrale. Sono il gruppo di invertebrati più numeroso ed è diffuso in tutti gli ambienti. La parola artropodi significa

Dettagli

Galanthus nivalis L. BUCANEVE LR Tab. C CITES AMARYLLIDACEAE EU All. 5

Galanthus nivalis L. BUCANEVE LR Tab. C CITES AMARYLLIDACEAE EU All. 5 Galanthus nivalis L. BUCANEVE CITES AMARYLLIDACEAE EU All. 5 Letteralmente il nome significa fiore di latte delle nevi e si riferisce alle caratteristiche principali di questa pianta. Specie diffusa in

Dettagli

VEGETALI V8 U N S O T U R I O L O P S I T T O S U N O D VEGETALI FUSTI SOTTERRANEI V1 V2 V3 V5 U1

VEGETALI V8 U N S O T U R I O L O P S I T T O S U N O D VEGETALI FUSTI SOTTERRANEI V1 V2 V3 V5 U1 VEGETAL E U R S T VEGETAL FUST STTERRANE V1 V2 V3 V5 U1 1 VEGETAL E U R S T FUST STTERRANE PREMESSA: Per poter svolgere questa scheda dovete conoscere le parti principali che costituiscono una pianta.

Dettagli

Corso di Botanica e Giardinaggio

Corso di Botanica e Giardinaggio Corso di Botanica e Giardinaggio Docente: Andrea Mangoni Università Popolare di Camponogara Argomenti del Corso Parte Generale Le piante: generalità, struttura, Terreno, concimazione, compostaggio Lotta

Dettagli

Zona di carenza. Zona di sufficienza. Zona di tossicità. Disponibilità di nutrienti nel suolo. Stato nutrizionale della pianta

Zona di carenza. Zona di sufficienza. Zona di tossicità. Disponibilità di nutrienti nel suolo. Stato nutrizionale della pianta Curva della crescita in funzione dell apporto di nutrienti: 3 regioni definite Zona di carenza Zona di sufficienza Zona di tossicità Un rifornimento ottimale di nutrienti richiede informazioni sulla Disponibilità

Dettagli

MENDEL E L EREDITARIETA

MENDEL E L EREDITARIETA MENDEL E L EREDITARIETA Gregor Mendel (1822-1884) era un monaco ceco, biologo e matematico; E considerato, per le sue osservazioni sulla trasmissione dei caratteri ereditari, il precursore della moderna

Dettagli

IL REGNO ANIMALE.

IL REGNO ANIMALE. IL REGNO ANIMALE http://digilander.libero.it/glampis64 Gli animali, al contrario delle piante, sono organismi attivi. Infatti sono, in genere, capaci di movimento e di comportamento nei confronti dell

Dettagli

Poaceae (Gramineae) - Poales

Poaceae (Gramineae) - Poales Poaceae (Gramineae) - Poales Generi: Triticum (grano), Zea (mais), Festuca, Sesleria, Bromus, Poa etc. Habitus: Piante erbacee con fusto cavo, diviso in nodi ed internodi (culmo), talora legnoso e persistente;

Dettagli

La trasmissione dei caratteri genetici. le leggi di Mendel

La trasmissione dei caratteri genetici. le leggi di Mendel La trasmissione dei caratteri genetici e le leggi di Mendel I figli assomigliano ai genitori perché hanno ereditato da loro alcune caratteristiche fisiche. Ma in che modo avviene questa trasmissione dei

Dettagli

DELL EUROPA E DELL ASIA, ORMAI MONDO TRA I MAGGIORI PRODUTTORI EUROPEI ABBIAMO : POLONIA, REGNO UNITO E SPAGNA IN ITALIA (0,5-0,6%DELLA PRODUZIONE

DELL EUROPA E DELL ASIA, ORMAI MONDO TRA I MAGGIORI PRODUTTORI EUROPEI ABBIAMO : POLONIA, REGNO UNITO E SPAGNA IN ITALIA (0,5-0,6%DELLA PRODUZIONE LA COLTIVAZIONE DEL LAMPONE IL LAMPONE E UNA PIANTA ORIGINARIA DELL EUROPA E DELL ASIA, ORMAI CONOSCIUTA E DIFFUSA IN TUTTO IL MONDO TRA I MAGGIORI PRODUTTORI EUROPEI ABBIAMO : POLONIA, REGNO UNITO E SPAGNA

Dettagli

Gli anfibi sono i primi vertebrati che hanno colonizzato la terra ferma, tuttavia hanno un ciclo di vita strettamente legato alla vita acquatica.

Gli anfibi sono i primi vertebrati che hanno colonizzato la terra ferma, tuttavia hanno un ciclo di vita strettamente legato alla vita acquatica. GLI ANFIBI Gli anfibi sono i primi vertebrati che hanno colonizzato la terra ferma, tuttavia hanno un ciclo di vita strettamente legato alla vita acquatica. Il termine anfibio è di origine greca e significa

Dettagli

Tasso. Famiglia: TAXACEE Genere: TAXUS Taxus baccata English yew

Tasso. Famiglia: TAXACEE Genere: TAXUS Taxus baccata English yew Tasso Famiglia: TAXACEE Genere: TAXUS Taxus baccata English yew Caratteristiche morfologiche E una sempreverde, dioica, che può raggiungere i 10-15 metri di altezza; corteccia rossastra, liscia in giovane

Dettagli

Thymelaea dioica (Gouan) All. TIMELEA DIOICA

Thymelaea dioica (Gouan) All. TIMELEA DIOICA Thymelaea dioica (Gouan) All. TIMELEA DIOICA THYMELAEACEAE Specie minacciata a minor rischio Specie propria delle montagne del Mediterraneo occidentale, presente in Italia solo sulle Alpi Marittime. In

Dettagli

Il frassino ed altri alberi simili

Il frassino ed altri alberi simili Newsletter Nr. 7-2008 Il frassino ed altri alberi simili Tanti pazienti allergici ai pollini hanno già sentito parlare del frassino, un albero comune ed anemofilo. Quando si tratta però di distinguere

Dettagli

COLOMBACCIO. Nome: Colombaccio Famiglia: Columbidae Nome scientifico: Columba palumbus COME RICONOSCERLO

COLOMBACCIO. Nome: Colombaccio Famiglia: Columbidae Nome scientifico: Columba palumbus COME RICONOSCERLO COLOMBACCIO Nome: Colombaccio Famiglia: Columbidae Nome scientifico: Columba palumbus COME RICONOSCERLO Il colombaccio ha dimensioni medie e poco superiori a quelle di un Colombo torraiolo (chiamati piccioni

Dettagli

ARPA Servizio IdroMeteoClima Area Agrometeorologia e Territorio. Calendario fiorale. Fagacee Quercus G F M A M G L A S O N D

ARPA Servizio IdroMeteoClima Area Agrometeorologia e Territorio. Calendario fiorale. Fagacee Quercus G F M A M G L A S O N D FAGACEE La famiglia delle Fagacee riunisce unicamente piante legnose, distribuite nelle regioni temperate dell'eurasia e delle Americhe con i generi Quercus, Fagus e Castanea. Si tratta di una famiglia

Dettagli

Orchidee della Liguria

Orchidee della Liguria BOTANICA 50 Uno sguardo alla flora regionale Orchidee della Liguria Enrico Martini La recente pubblicazione, da parte della Carige, di un volume d arte sull edizione 2001 di Euroflora, volume intitolato

Dettagli

RUOLO NELL ECOSISTEMA

RUOLO NELL ECOSISTEMA RUOLO NELL ECOSISTEMA Sono organismi: * eucarioti * pluricellulari * autotrofi * fotosintetici. Grazie alla fotosintesi producono l O 2 indispensabile alla vita dei consumatori e quindi al mantenimento

Dettagli

La biosfera e gli ecosistemi

La biosfera e gli ecosistemi La biosfera e gli ecosistemi La biosfera: l insieme di tutti gli ecosistemi L ecologia studia le interazioni tra gli organismi viventi e il loro ambiente a vari livelli: ECOSISTEMA COMUNITA POPOLAZIONE

Dettagli

M ELO Origini: proveniente dalle regioni caucasiche, diffuso in tutte le parti del mondo. Fusto: dimensioni medio-elevate di colore che varia da grigiomarrone a marrone-rossastro. Foglia: color verde scuro

Dettagli

ANGIOSPERME. Famiglie di interesse agrario più significative Ranunculaceae

ANGIOSPERME. Famiglie di interesse agrario più significative Ranunculaceae ANGIOSPERME Famiglie di interesse agrario più significative 11 - Ranunculaceae RANUNCULACEAE Le Ranunculaceae sono la famiglia più grande dell'ordine Ranunculales e comprendono piante ornamentali da giardino,

Dettagli

GLI EFFETTI DEL FUOCO SUGLI ECOSISTEMI

GLI EFFETTI DEL FUOCO SUGLI ECOSISTEMI GLI EFFETTI DEL FUOCO SUGLI ECOSISTEMI Flora e vegetazione Le piante della vegetazione mediterranea posseggono una sorprendente capacità di reazione alla distruzione operata da un incendio. La ripresa

Dettagli

LO SVILUPPO DEL FIORE

LO SVILUPPO DEL FIORE LO SVILUPPO DEL FIORE FIORE: complesso apparato di strutture funzionalmente specializzate e radicalmente diverse dall organismo vegetativo sia nella forma che nei tipi cellulari La transizione verso la

Dettagli

RIPRODUZIONE DELLE ANGIOSPERME (piante con fiore)

RIPRODUZIONE DELLE ANGIOSPERME (piante con fiore) RIPRODUZIONE DELLE ANGIOSPERME (piante con fiore) Le piante con fiore o ANGIOSPERME dal greco aggheion recipiente e sperma seme costituiscono il gruppo più numeroso, più importante e evoluto tra tutte

Dettagli

LE PIANTE. - derivano dalle ALGHE VERDI. - sono capaci di FOTOSINTESI grazie alla CLOROPLASTI. - si dividono in vari gruppi

LE PIANTE. - derivano dalle ALGHE VERDI. - sono capaci di FOTOSINTESI grazie alla CLOROPLASTI. - si dividono in vari gruppi LE PIANTE - derivano dalle ALGHE VERDI - sono capaci di FOTOSINTESI grazie alla CLOROPLASTI - si dividono in vari gruppi BRIOFITE Le BROFITE, come i MUSCHI e le EPATICHE, sono piante primitive di piccole

Dettagli

Esercitazione - Struttura anatomica della FOGLIA

Esercitazione - Struttura anatomica della FOGLIA Esercitazione - Struttura anatomica della FOGLIA La foglia ha una struttura organizzata in una porzione tegumentale, una fondamentale e una di conduzione. Essa è un organo laterale del fusto di origine

Dettagli

TIPOLOGIE DEL CORPO UMANO

TIPOLOGIE DEL CORPO UMANO FISIOGNOMICA TIPOLOGIE DEL CORPO UMANO CHE TIPO SEI? La prima classificazione è quella relativa alla tipologia generale dell'individuo: armonico e disarmonico. In ogni tipologia, inoltre, avremo un diverso

Dettagli