Decameron 30 novelle in italiano contemporaneo

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2 Decameron 30 novelle in italiano contemporaneo da Giovanni Boccaccio Con illustrazioni originali dei ragazzi del liceo artistico V. Cardarelli di La Spezia L'illustrazione in copertine è di Veronica Cappilli Liber Iter edizioni elettroniche 2

3 Presentazione Questa pubblicazione raccoglie 30 novelle tratte dal Decameron di Giovanni Boccaccio. Destinata ai ragazzi, questa selezione è nata dalla volontà di celebrare i 700 anni dalla nascita del grande scrittore del nostro Trecento letterario, a cui l'associazione Stil-e- Nuovo ha dedicato un convegno che ha coinvolto studiosi, enti culturali e alcune scuole superiori del nostro territorio spezzino. La scelta delle novelle ha voluto, quindi, avvicinare i più giovani alla bellezza della narrativa boccaccesca, stimolandone la curiosità e l'interesse per uno dei protagonisti principali della storia letteraria di tutti i tempi e i luoghi e, per aiutarli nella comprensione, è stata realizzata la parafrasi del testo originario in italiano antico, scelta che rende più agile e quindi più accattivante la lettura anche a coloro che si vogliano avvicinare a questa opera senza difficoltà linguistiche. Questo ebook è affiancato ed arricchito, inoltre, da illustrazioni realizzate dagli allievi del terzo anno del liceo artistico "V. Cardarelli" della Spezia, che si sono ispirati ai testi di alcune delle novelle presenti in questa pubblicazione. L'associazione tra narrazione e immagine rende così ancora più forte il legame tra la tradizione culturale che come italiani ci appartiene e le nuove generazioni di studenti che hanno tradotto il tema delle novelle in immagini pittoriche e grafiche, in base all'ispirazione che ciascuna di esse ha loro suggerito. Le immagini sono state scelte a seguito di un concorso con il patrocinio di: 3

4 *** Il Decameron, composto da Boccaccio intorno alla metà del '300, costituisce senza dubbio una delle opere del Medioevo italiano più importanti della nostra letteratura, per linguaggio, stile e contenuto. Suddiviso in dieci giornate che raccolgono dieci novelle ciascuna, esso snoda la narrazione all'interno di una cornice storica e sociale rappresentata dalla peste che nel 1348 affligge e avvelena la popolazione fiorentina. Per sfuggire a tale pericolo, sette giovani donne e tre giovani decidono di allontanarsi dalla città per cercare rifugio in una villa di campagna, e quindi allontanarsi il più possibile dal rischio di contagio che dilaga tra la popolazione cittadina. Qui trascorrono due settimane e per passare il tempo in modo piacevole, oltre ai balli e ai canti, decidono di raccontarsi ogni giorno dieci novelle, cioè una per ciascuno di loro. Il tema della quotidiano viene scelto dal re o dalla regina eletti all'inizio di ogni giornata: dal tema obbligatorio, però, sono escluse la prima e la nona, che godono di una narrazione libera, e l'ultima novella di ogni giornata, che viene sempre narrata da Dioneo, uno dei tre giovani con il privilegio di scegliere l'argomento che preferisce. Svariati i temi che animano e diversificano le giornate: amore, con finale sia lieto che tragico; umorismo; avvenimenti legati alla fortuna; beffe dettate dalla malizia, dal vizio o dall'astuzia dei protagonisti; motti di spirito e risposte che rivelano l'intelligenza degli interlocutori; la cortesia e la nobiltà d'animo come, per contrasto, l'ottusità e l'arroganza di altri personaggi. Al centro delle novelle c'è, comunque, sempre l'uomo, ritratto all'interno di molteplici ambienti: troviamo quindi i cavalieri, i servitori, gli uomini di chiesa, i contadini, le persone semplici e i ricchi borghesi e, soprattutto, l'uomo che fa parte di quel ceto mercantile che si sta affermando ai tempi dell'autore e che sta gradualmente sostituendosi all'antica e tradizionale nobiltà medievale. 4

5 GIORNATA I NOVELLA III Melchisedech giudeo, con una novella di tre anella, cessa un gran pericolo dal Saladino apparecchiatogli. Dopo che Neifile ebbe finito di raccontare la sua novella, iniziò Filomena. La novella di Neifile mi fa venire in mente un fatto avvenuto ad un giudeo. Della nostra religione è già stato detto bene, non si dovrà però tralasciare di parlare dei fatti degli uomini; vi racconterò questo, infatti, affinché siate più cauti quando risponderete a fatti relativi alla religione. Dovete sapere, care compagne, che come la stoltezza porta molti in miseria, così la saggezza mette altri in salvo. E che questo succeda davvero, si può verificare con molti esempi. Il Saladino fu uomo di grande valore che, divenuto sultano di Babilonia grazie al suo onore, si procurò parecchie vittorie sia sui Saraceni che sui Cristiani, ma, avendo speso tutte le sue ricchezze in moltissime guerre e vivendo nel lusso, si trovò per alcuni imprevisti in difficoltà economiche. Non sapendo come procurarsi rapidamente del denaro, gli venne in mente un tal giudeo Melchisedech, usuraio di Alessandria, che lo avrebbe senz'altro potuto aiutare, ma che era così avaro che non lo avrebbe aiutato spontaneamente, né il Saladino voleva forzarlo. Avendo però veramente bisogno, decise di trovare un modo per 5

6 obbligarlo senza che se ne accorgesse. Così, fattolo chiamare, lo accolse e gli disse: - Valente uomo, mi dicono che tu sei molto saggio e conoscitore delle cose di Dio. Dimmi, allora, quale delle religioni giudaica, cristiana e saracena è la più valida? - 6 di Gianmaria Macchiavelli

7 Melchisedech capì che il Saladino aspettava una risposta per metterlo in difficoltà, per cui aguzzò l'ingegno e iniziò a dire: - Mi fate una bella domanda e quindi per rispondervi vi racconterò una novella. Se non ricordo male, c era un grande uomo che possedeva un anello assai prezioso a lui molto caro. Per questo decise di lasciarlo in eredità ad uno dei suoi figli, il quale, onorato dagli altri fratelli per l'eredità lasciatagli dal padre, allo stesso modo avrebbe poi dovuto lasciarlo al suo successore. Così fece e altrettanto il figlio con suo figlio e così via, finché arrivò in mano ad un uomo che aveva tre figli, tutti bravi e virtuosi. Essi, conoscendo la consuetudine legata all'anello, chiedevano al padre a chi di loro lo avrebbe lasciato e ciascuno di loro sperava di essere il prescelto. Il padre che non voleva fare torto a nessuno dei tre, in segreto fece fare altri due anelli del tutto simili al primo, al punto che nemmeno lui li distingueva e prima di morire li consegnò ai tre figli separatamente. Alla sua morte, però, ognuno di loro avanzò diritti sull eredità portando in testimonianza il proprio anello. Si trovarono, così, ognuno col proprio senza poter risolvere la questione, né è ancora stata risolta. Così succede per le tre religioni, ognuna valida, ma con le proprie regole e i propri comandamenti, senza che nessuno sappia qual'è la migliore. - Il Saladino riconobbe come il giudeo si fosse abilmente saputo difendere dal tranello e così gli disse quale era la sua necessità e quali sarebbero state le sue intenzioni se gli avesse risposto in modo diverso. In questo modo, Melchisedech lo ascoltò, comprese i suoi bisogni e lo soddisfece; il Saldino, da parte sua, non solo lo ricompensò ma gli offrì dei bellissimi doni e lo tenne come suo amico e in grande considerazione. 7