Invecchiamento della popolazione e welfare attivo per tutte le età
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- Davide Rosso
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1 Invecchiamento della popolazione e welfare attivo per tutte le età Alessandro Rosina alessandro.rosina@unicatt.it RIVOLUZIONE INDUSTRIALE/ TRANSIZIONE DEMOGRAFICA I 150 anni che hanno cambiato (per sempre) il mondo Storia dell umanità evolve senza soluzione di continuità fino a circa anni fa. Tutto cambia in modo imprevedibile ed inedito. 2 Si entra in un nuovo mondo, (che però è un succedersi di mondi che si accavallano uno sull altro in un processo di innovazione continua). 1
2 Indicatori demografici particolarmente efficaci per illustrare il cambiamento e suo impatto sulle vite individuali Fino a 150 anni fa fondamentali demografici rimasti sostanzialmente fissi: Fecondità di tipo naturale (tanti figli quanti ne venivano) Mortalità infantile elevatissima (meno di un figlio su due arrivava all età dei genitori). Pochi arrivavano (in buone condizioni) oltre i 65 anni. 3 Cosa innesca il cambiamento? Nuova fiducia nelle proprie capacità di migliorare il mondo (controllo dei rischi e miglioramento delle opportunità). 4 2
3 5 Cambiamento continuo: ogni generazione vive in un nuovo mondo Nel vecchio mondo un figlio vedeva rispecchiato il proprio destino sul volto del padre (nel fortunato caso di riuscire ad arrivare alla sua età). Oggi un figlio arriva facilmente alla stessa età del padre ma in condizioni di benessere fisico molto migliori: Un figlio a 40 anni è come il padre a 32. Un figlio a 80 anni è come il nonno a
4 Un cambiamento che non può essere stabilizzato, va alimentato e sostenuto Perché chi non migliora, peggiora e torna indietro! 7 Le tre «i» dell invecchiamento: Inedito: processo nuovo nella storia dell'umanità. Incisivo: destinato ad agire marcatamente in tutti i paesi del mondo e in tutte le classi sociali. Irreversibile: popolazione con tanti anziani esito permanente del fatto che si vive progressivamente più a lungo e si fanno meno figli rispetto al passato. 8 4
5 Speranza di vita alla nascita in Italia 9 Uno dei paesi con maggiore longevità: 79 U, 84 D Oltre 90 (D) entro la metà del secolo. Chi nasce oggi vivrà in media oltre i 100! Evoluzione delle nascite 10 Da oltre un milione di nascite a poco più di 500 mila (484 mila senza immigrazione). 5
6 Percentuale di popolazione Mondo Europa Italia Nel 2050 gli over 60 saranno due miliardi, contro i 700 milioni attuali. In Italia nel 2050 sarà over 65 una persona su tre, contro una su dieci negli anni Cinquanta. Italia primo paese con over 65 > under 15 Popolazione anziana e in età lavorativa. Dati e previsioni Popolazione over 65 Curve sovrapposte dei tre diversi scenari previsivi dell Istat Popolazione in età Entriamo in una fase in cui peso della popolazione a anziana accentuato da riduzione popolazione età attiva. Fonte: elaborazione dati Istat 6
7 Indice dipendenza degli anziani Il rapporto tra over 65 e popolazione previsto rimanere il più alto in Europa. Vicino comunque ai valori della Germania. Fonte: dati Ocse. Valore medio Ocse pari a circa 72%, poco sopra il 76% in Germania. La Germania riesce comunque a compensare contenendo numero inattivi e mantenendo alto numero di occupati. Valori invece oltre il 110% in Italia: più quelli che non partecipano al MdL rispetto a quelli che lavorano! Fonte: Ocse, anno
8 I cambiamenti nella forza lavoro Percentuale delle fasce adulte sulla popolazione totale 15 Paese in cui anziani aumentano di più e forza lavoro più matura Ma minor attività (tasso di occup pari a 38% contro 47,5% Eu27) Le opportunità dei «giovani anziani»: più si invecchia e meno si è «vecchi» Necessaria una ri-definizione dell età anziana (nuove soglie): Tardo adulti 55-64; Giovani-anziani 65-79; Grandi anziani: 80+ Migliorano: la salute, le condizioni fisiche, la quantità di vita residua, la qualità e lo stile di vita, il livello economico e culturale. Licenza elementare Licenza media Diploma 2-3 anni Diploma 4-5 anni Laurea breve, laurea, dottorato Totale ,04 26,37 6,21 43,65 20,72 100, ,89 36,36 7,28 35,70 15,77 100, ,10 39,10 8,00 30,79 12,01 100, ,10 30,88 5,86 21,49 10,67 100,00 Fonte: Elaborazionisu dati Istat, Indaginesu FFLL 16 8
9 Eterogeneità: opportunità ma non per tutti allo stesso modo La probabilità di vivere a lungo varia molto: da persona a persona per categorie di genere e sociali + 5 per le donne, + 6 per i laureati ma anche per motivazioni e atteggiamento (+ 2 per chi ha visione positiva del futuro) Avere 65 anni non è lo stesso oggi che in passato ma ha anche valenza diversa tra soggetti diversi. Importante quindi superare soglie rigide di età 17 Le età della vita (Ricerca Episteme-Axa) A che età si diventa ADULTI 25 per il 11.8% 30 per il 26.4% 50 per il 7.8% voto medio 40 per il 15.8% 35 per il 8.1% A che età si diventa GRANDI ANZIANI per il 14.0% voto medio 80 per il 43.0% 85 per il 13.3% 75 per il 12.6% 70 per il 9.2% per il 9.7% 9
10 La crescita dei «grandi anziani» (over 80) 19 Da mezzo milione nel 1951 a circa 3,5 milioni oggi a oltre 8 milioni entro 2050 (dall 1% a oltre il 13%) Anziani soli ma non isolati? <30 min da 1/2 a 1 oltre 1h Tot
11 Forte solidarietà intergenerazionale caratteristica del modello familiare italiano in combinazione con carenza servizi pubblici. Modello favorito in passato da: Forte prossimità territoriale Bassa occupazione femminile Pochi anziani e ampia pop. attiva (rete familiare estesa, tanti figli e nipoti) Oggi sempre meno vero Conseguenza: eccesso di carico sulle famiglie riduzione possibilità di cura e assistenza (peso su donne mezza età, tradizionali care-givers). 21 Un analisi su occupazione femminile matura Analisi occupazione donne di mezza età (50-59) Indagine SHARE (Survey of Health, Ageing and Retirement in Europe) Confronto tra Italia, Svezia e Francia. Principali risultati: Occup. femm. più bassa e + forte ruolo education (ambivalente education marito) Vicinanza genitori anziani con problemi salute ha impatto signif. (-) solo in Italia e solo per le donne. 22 Bordone V., Rosina A. (2012), «The role of education in the reconciliation between female occupation and family responsibilities at mid-life», Journal of Population Research (in corso di stampa). 11
12 La rivoluzione che ci manca: nuovo welfare per una società matura Il welfare non può più essere quello di una volta Costoso: non possiamo più permettercelo. Carente: incentrato soprattutto su maschio adulto (inadeguato per donne, famiglie, giovani, ecc.). Superato: soprattutto passivo e risarcitorio, inadeguato a rispondere alle grandi trasformazioni in corso (sociali e demografiche). Non esistono più soluzioni valide per tutti e per sempre Aumenta la complessità, aumentano i rischi, saltano i vecchi punti di riferimento, più difficile orientarsi. Ma bisogna comunque scegliere. 12
13 Nuovo welfare con al centro il cittadino soggetto attivo La scelta è responsabilità dei singoli. Sta soprattutto a loro: riconoscere proprie esigenze e bisogni, valutare opportunità e rischi in funzione di specifiche capacità e obiettivi di vita, individuare le risposte orientandosi tra le opzioni disponibili. Ma senza essere abbandonati a se stessi. Politiche per una «lunga vita attiva» La questione non è tanto quanto spostare età pensionamento Ma come migliorare il tasso di attività in età matura. Sfida invecchiamento si vince costruendo un sistema sociale e produttivo nel quale sia possibile, desiderabile e conveniente rimanere attivi più a lungo
14 Cresce la propensione a (ri)mettersi in gioco 27 Ricerca qualitativa vita nuova (E. Oggioni, U.C. et al.) Atteggiamenti e percorsi di vita dopo i 55 anni (di avanguardie privilegiate ) In positivo : forte orientamento a rimanere attivi (lavoro ma non solo) In negativo : mancanza di modello culturale di riferimento (rispetto alle generazioni precedenti a anni si è ancora in grado di far e dare molto, ma si arriva impreparati) Tattica attuata: ricerca di soluzioni individuali, coerenti con proprie esigenze, condizioni e desideri. Alcuni profili tipo : Completa continuità con attività lavorativa di sempre, con stesse modalità. Forte discontinuità (per scelta o perché costretti) con attività precedente (nuovo tipo di lavoro, ma anche luogo di residenza, o altre dimensioni di vita). Soluzioni di adjustment: modifica di alcuni aspetti e continuità di altri (prosegue attività lavorativa, ma con modalità riviste, con part-time, o lavorando da casa sfruttando le tecnologie. ecc.) Sostenere opportunità prolungamento vita lavorativa Nodi problematici da affrontare con adeguate politiche: Pesantezza alcuni lavori (manuali e non) / affaticamento per la routine Obsolescenza delle competenze / diminuzione della produttività Impellenza delle responsabilità di cura 28 Cosa fare? Orario lavorativo più flessibile, part-time Flessibilità transizione pensionamento (mezza pensione, mezzo lavoro) Ruolo della tecnologia nel sostenere attività, ergonomia Programmazione evoluzione carriere, cambio mansioni, nuova attività Possibilità di congedi per formazione, aggiornamento, esperienza di nuovo lavoro, conciliazione con esigenze familiari (assistenza al reddito e ruolo servizi impiego) 14
15 Le risposte virtuose alla sfida dell invecchiamento: Passare da approccio statico ( conservare l equilibrio ) a dinamico ( gestire il cambiamento ). Ripensare welfare (attivante e responsabilizzante): superare vecchia tripartizione della vita come sequenza studio-lavoro-pensione, prevedendo invece sovrapposizione e alternanza di formazione/lavoro e di lavoro/cura. Rendere + conciliabili varie dimensioni di vita (lavoro, famiglia, ecc.) Diventare attrattivi per capitale umano qualificato Valorizzare le capacità in tutte le fasi della vita (rimettersi continuamente in gioco, formazione continua)
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