Approvato il Libro Bianco sulle pensioni. termine e migliorare e diversificare

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Approvato il Libro Bianco sulle pensioni. termine e migliorare e diversificare"

Transcript

1 Approvato il Libro Bianco sulle pensioni Europa e pensioni Giuseppe Rocco - Esperto previdenza In attesa di comprendere quali saranno le prossime iniziative che il Governo Letta intenderà assumere in materia previdenziale, con particolare riferimento alla necessità di ridare slancio alla previdenza complementare, è molto utile osservare che l Europa è sul tema in una fase di particolare dinamismo. Il Parlamento europeo ha infatti approvato il 21 maggio il Libro Bianco sulle pensioni, proposto dalla Commissione europea nel marzo 2012 come evoluzione del percorso avviato nel 2010 con il Libro Verde. Nell ambito poi del percorso preliminare che prelude alla revisione della Direttiva Epap (Direttiva n. 2003/41/Ec) l Eiopa, l Autorità di vigilanza europea in materia assicurativa e previdenziale, in attesa di elaborare i risultati definitivi, ha cominciato a rendere noti i risultati preliminari dei Qis, gli studi di impatto quantitativo condotti sui fondi pensione in otto Paesi europei. Sulla base delle relative risultanze il Commissario europeo al mercato interno e ai servizi, Michel Barnier, ha annunciato che presenterà una proposta legislativa nel prossimo autunno sulla governance, la trasparenza e i requisiti di reporting dei fondi pensione occupazionali. Grande attenzione è prestata poi al ruolo dei fondi pensione quali investitori istituzionali. La Commissione europea ha infatti adottato uno specifico Libro Verde, in pubblica consultazione, sui modi per promuovere l offerta di finanziamenti a lungo termine e migliorare e diversificare il sistema dell intermediazione finanziaria per gli investimenti a lungo termine in Europa. In periodo di credit crunch vi è infatti sempre più un grande bisogno di investimenti a lungo termine, essenziali per favorire la crescita sostenibile. Last but not least l Europa ha acceso il faro della propria attenzione sul terzo pilastro dei sistemi previdenziali, vale a dire la previdenza individuale. In primo luogo con uno specifico Documento in pubblica consultazione sulle soluzioni di terzo pilastro con l obiettivo di migliorare la qualità dei prodotti finanziari di risparmio per pensioni individuali non legate all occupazione migliorando l informazione e la protezione dei consumatori. L Eiopa, ha inoltre pubblicato un Discussion Paper con una serie di proposte tese a definire cosa si intenda per soluzioni previdenziali di terzo pilastro al fine di favorire la relativa creazione di un mercato unico dal momento che la diffusione e la struttura del terzo pilastro variano da uno Stato membro all altro. Il Libro Bianco delle pensioni Dopo un lungo iter che ha preso le mosse dalla comunicazione della Commissione del 7 luglio 2010 dal titolo «Libro Verde verso sistemi pensionistici adeguati, sostenibili e sicuri in Europa» ed è proseguito con la comunicazione della Commissione del 16 febbraio 2012 con la elaborazione dello specifico «Libro Bianco», tale documento è stato definitivamente approvato dal Parlamento europeo. Giova in primo luogo rammentare come, se gli Stati membri sono i responsabili primi della struttura dei loro regimi pensionistici, tuttavia, il trattato sul funzionamento dell Unione europea assegna alla Ue il compito di sostenere e integrare le attività degli Stati membri nel campo della protezione sociale (articolo 153) e di tenere conto di un adeguata protezione sociale quando essa definisce e attua le proprie politiche. Quali sono i messaggi del Libro Bianco rimodellato dal Parlamento europeo? Le linee guida raccomandate sono rappresentate dalla «sostenibilità finanziaria» dei sistemi previdenziali e dalla «adeguatezza» delle prestazioni erogate. È necessario cioè in primo luogo che i sistemi previdenziali dei Paesi membri siano in «equilibrio dinamico» dal punto di vista finanziario in maniera tale da potere mantenere le proprie «promesse pensionistiche» ai propri cittadini. È poi indispensabile che l obiettivo dei regimi pensionistici sia quello di fornire un reddito adeguato che consenta ai futuri anziani di mantenere un tenore di vita dignitoso e un indipendenza economica. Partendo da un inquadramento di carattere demografico viene rappresentato come la popolazione europea sia costituita prevalentemente da ultracinquantacinquenni (36,5% nel 2010) con una aspettativa di vita Fondi pensione DIRITTO & PRATICA DEL LAVORO n /

2 che continua ad aumentare: per gli uomini, da 76,7 anni (2010) a 78,6 anni (2020) e per le donne da 82,5 anni (2010) a 84 anni (2020). Il tasso di natalità nell Ue rimane basso (1,6) ed il numero di ultrasessantacinquenni sul totale della popolazione aumenterà dal 16% nel 2010 al 19,1% nel Interessante osservare anche, per cogliere la dinamica evolutiva, come nel 2010 l età media alla quale le persone nell Ue smettevano di lavorare era pari a 61,4 anni e se nel 2008, per ogni pensionato c erano 4 persone attive nel mercato del lavoro; nel 2060 vi sarà un pensionato ogni due persone che lavorano. Nel 2010 poi la partecipazione al mercato del lavoro degli ultracinquantacinquenni era pari in media al 46,3%. Questi sviluppi sono osservabili in tutta l Ue, malgrado vi siano delle differenze. L aspettativa di vita in Romania, per esempio, è pari a 70 anni per gli uomini e a 77,5 anni per le donne, mentre nel Benelux è pari a 77,9 anni per gli uomini e a 82,7 anni per le donne. Anche il tasso di partecipazione al mercato del lavoro degli ultracinquantacinquenni varia notevolmente dal 73,9% in Svezia al 61,1% in Danimarca al 56% nei Paesi Bassi al 50,8% in Spagna fino al 39,1% in Belgio. Quali sono allora le osservazioni del Parlamento europeo? Viene sottolineato in primo luogo come i regimi pensionistici pubblici del primo pilastro restano la principale fonte di reddito per i pensionati (che rappresentano una parte significativa e crescente della popolazione Ue, sono 120 milioni pari al 24%) con forti differenze di genere. Se infatti le persone di età superiore a 65 anni hanno un reddito pari a quasi il 94% di quello medio della popolazione totale, il 22% circa delle donne di età superiore a 75 anni cade al di sotto della soglia del rischio di povertà. Viene poi deplorato come nel Libro Bianco la Commissione non affronti adeguatamente l importanza di regimi pensionistici del primo pilastro universali che proteggano almeno contro la povertà durante la vecchiaia. Si invitano poi le parti sociali e gli Stati membri, conformemente agli obiettivi della strategia Europa 2020 sull incremento dell occupazione e la lotta contro la povertà, a continuare ad adoperarsi per conseguire strategie più attive e inclusive a livello del mercato del lavoro, onde ridurre l indice di dipendenza economica tra persone inattive e persone occupate; gli Stati membri devono associare tali riforme al miglioramento costante delle condizioni di lavoro e all attuazione di programmi di formazione lungo tutto l arco della vita che permettano carriere professionali più sane e più lunghe sino all età pensionabile stabilita per legge, aumentando cosi il numero di persone che versano contributi pensionistici, in vista altresì di evitare che i costi delle pensioni pubbliche mettano a rischio la sostenibilità delle finanze pubbliche. Il Parlamento raccomanda anche agli Stati membri di riformare i loro sistemi del primo pilastro in modo che anche il numero di anni contributivi sia preso in considerazione e a valutare attentamente la necessita di attuare riforme dei loro sistemi del primo pilastro, tenendo conto dell evoluzione dell aspettativa di vita. Viene ribadito poi l invito a collegare strettamente le prestazioni pensionistiche agli anni lavorati e ai contributi versati («equità attuariale»), per garantire che lavorare di più e più a lungo fornisca ai lavoratori il vantaggio di una pensione migliore, tenendo in debita considerazione i periodi trascorsi al di fuori del mercato del lavoro per assistere persone dipendenti e raccomanda che gli Stati membri, in consultazione con le parti interessate, vietino un età pensionabile obbligatoria quando si raggiunge l età pensionabile stabilita per legge, al fine di consentire agli individui, che possono e desiderano farlo, di decidere se continuare a lavorare al di la dell età pensionabile stabilita per legge o andare gradualmente in pensione, poiché prolungando il periodo contributivo e accorciando al contempo il periodo per l ammissibilità alla prestazione pensionistica i lavoratori possono colmare rapidamente eventuali disparità pensionistiche. Profilo di particolare importanza è rappresentato poi dalla opportunità di una diversificazione del rischio previdenziale da parte dei cittadini con un approccio pensionistico multipilastro, che consista in una combinazione di: 1) un sistema universale di pensione pubblica a ripartizione; 2) una pensione complementare professionale a capitalizzazione, risultante da accordi collettivi a livello nazionale, settoriale o di impresa o risultante dalla legislazione nazionale, accessibile a tutti i lavoratori interessati; 3) una pensione individuale del terzo pilastro basata su risparmi privati con incentivi equi destinati ai lavoratori a basso reddito, ai lavoratori indipendenti e alle persone il cui numero di anni contribuitivi sia incompleto dal punto di vista del sistema di pensione relativo al loro impiego DIRITTO & PRATICA DEL LAVORO n /2013

3 come investitori istituzionali Come recentemente messo in risalto dal Financial Times gli equilibri finanziari globali spostano sempre più il proprio baricentro dall Europa verso le nuove economie definite come BRICS (Brasile- Russia, India Cina, Sud Africa) che hanno recentemente alleggerito la propria esposizione proprio dell area euro. In periodo di credit crunch l Europa ha allora sempre più un grande bisogno di investimenti a lungo termine, essenziali per favorire la crescita sostenibile. Per finanziarli, le amministrazioni pubbliche, le imprese e le famiglie hanno bisogno di avere accesso a fonti affidabili di finanziamento a lungo termine. In Europa infatti il rapporto investimenti/pil e risparmi/pil sono entrambi positivi rispetto ad altre regioni. Tuttavia, il quadro generale nasconde gli alti livelli di incertezza, di avversione al rischio e di sfiducia sia dei risparmiatori che degli investitori, a causa della debolezza della situazione macroeconomica e delle relative prospettive. Potrebbero derivarne effetti duraturi che creerebbero ostacoli permanenti all offerta di finanziamento a lungo termine. In questa direzione va il Libro Verde della Commissione europea che si pone l obiettivo di promuovere l offerta di finanziamenti a lungo termine e migliorare e diversificare il sistema dell intermediazione finanziaria per gli investimenti a lungo termine in Europa. La finalità è quella di attenuare la dipendenza, storicamente forte, dal finanziamento bancario incrementando invece il finanziamento diretto attraverso i mercati dei capitali e una maggiore partecipazione degli investitori istituzionali (in particolare i fondi pensione), o ad altre alternative. Il dibattito in corso cerca cioè di trovare un mix equilibrato tra il modello renano (banca/ impresa) a quello invece di tipo più prettamente anglosassone con un accesso diretto dell impresa al mercato dei capitali, il tutto con un attenzione particolare alle piccole e medie imprese. Si intende favorire attraverso un più efficiente sistema finanziario, osserva la Commissione europea, un miglioramento della capacità produttiva dell economia in settori quali l energia, le infrastrutture di trasporto e di comunicazione, gli impianti industriali e di servizio, le tecnologie di adattamento ai cambiamenti climatici e di ecoinnovazione, nonché istruzione e ricerca e sviluppo. Il profilo economico si fonde poi con un reale progresso sociale generando benefici pubblici di più ampia portata sostenendo servizi essenziali e accrescendo il tenore di vita. Il Libro Verde approfondisce una serie di profili, dalla definizione delle caratteristiche degli investimenti a lungo termine alla disamina della capacità degli investitori istituzionali alle norme di carattere prudenziale per imprese assicurative e fondi pensione fino al ruolo dei mandati e degli incentivi ai gestori fino all integrazione tra reporting finanziario ed extrafinanziario. È importante anche evidenziare come l iniziativa della Commissione europea si colloca nell alveo degli input forniti dal G20. In questa prospettiva anche il Libro Bianco delle pensioni evidenzia e riconosce il potenziale degli organismi che erogano pensioni professionali e individuali quali investitori a lungo termine importanti e affidabili nell economia dell UE. Sottolinea poi il contributo atteso dagli stessi per il raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020 relativi alla crescita economica sostenibile, alla creazione di posti di lavoro più numerosi e migliori e alla creazione di società inclusive. Il Parlamento europeo invita la Commissione a stilare un bilancio degli effetti cumulativi della legislazione in materia di mercati finanziari, ad esempio il regolamento sulle infrastrutture del mercato europeo (Emir), la direttiva relativa ai mercati degli strumenti finanziari (MiFID) e la direttiva sui requisiti patrimoniali (CRD IV), sui fondi pensione del secondo pilastro e della loro capacita di investire nell economia reale. Revisione della Direttiva Epap Particolare attenzione del Parlamento europeo è rivolta anche al processo di revisione della Direttiva Epap sulle attività e la supervisione degli enti pensionistici aziendali o professionali. Si sottolinea in primo luogo come tale Provvedimento dovrebbe prefiggersi di garantire che le pensioni professionali in tutta Europa siano adeguate, sostenibili e sicure, creando un ambiente che stimoli ulteriori progressi dei mercati nazionali e internazionali in tale settore, offrendo una maggiore protezione ai pensionati attuali e futuri e adattandosi in modo flessibile alle notevoli differenze transfrontaliere e intersettoriali dei regimi esistenti. In questa prospettiva si ritiene essenziale garantire l ottemperanza Ue dei regimi del secondo pilastro a una solida normativa prudenziale al fine di raggiungere un elevato livello di protezione per i membri e Fondi pensione DIRITTO & PRATICA DEL LAVORO n /

4 beneficiari e rispettare il mandato del G20 in base al quale tutte le istituzioni finanziarie devono essere soggette a un adeguata regolamentazione e vigilanza. Il Parlamento Ue chiede però che le iniziative legislative dell Ue rispettino le scelte fatte dagli Stati membri relativamente ai fondi pensionistici del secondo pilastro nel rispetto del principio di sussidiarietà e sottolinea che ogni ulteriore attività normativa dell Ue concernente le misure prudenziali deve basarsi su una solida analisi d impatto che comprenda una disposizione in base alla quale prodotti simili siano soggetti alle stesse norme prudenziali e prevedano risorse adeguate. Viene poi sottolineato che ogni attività normativa dell Ue concernente le misure prudenziali deve essere altresì basata su un dialogo attivo tra le parti sociali e gli altri soggetti interessati, nonché su un effettiva conoscenza e rispetto delle specificità nazionali nel rispetto del principio di proporzionalità soppesando le finalità e i vantaggi rispetto agli oneri finanziari, amministrativi e tecnici conseguenti e considerare il giusto equilibrio tra costi e benefici. Si ritiene poi opportuna, per quanto concerne le garanzie qualitative, l emanazione di raccomandazioni relative al rafforzamento del governo societario e della gestione dei rischi congiuntamente alle proposte relative alla maggiore trasparenza, agli obblighi di informazione cosi come alla divulgazione dei costi e alla trasparenza in merito alle strategie di investimento. Passaggio molto importante è poi quello in cui si afferma che non si ritiene, alla luce delle informazioni attualmente disponibili, che siano opportuni requisiti a livello europeo relativi al capitale proprio o alla valutazione dello stato patrimoniale; respinge, in linea con questa logica, qualsiasi revisione della direttiva Epap che si prefigga tale obiettivo. Il Parlamento europeo sostiene poi che è opportuno un ulteriore sviluppo dei modelli di solvibilità a livello dell Ue, come ad esempio il modello di bilancio olistico (Holistic Balance Sheet - Hbs) (vedi infra), solo quando la loro applicazione, sulla base di un approfondita analisi d impatto, si riveli realistica in termini pratici ed efficace in termini di costi e benefici, in particolare considerando la diversita degli Epap negli Stati membri e tra di essi. Si evidenzia ancora come qualsiasi ulteriore sviluppo delle varianti di Sovency II o del modello Hbs non deve perseguire l obiettivo di introdurre in maniera pedissequa disposizioni che si rifanno a Solvency II considerando la particolare natura sociale dei fondi pensione. Sul medesimo profilo va anche evidenziato come il Commissario europeo al mercato interno e ai servizi, Michel Barnier, ha annunciato che presenterà una proposta legislativa nel prossimo autunno sulla governance, la trasparenza e i requisiti di reporting dei fondi pensione occupazionali. La notizia segue l annuncio fatto dallo stesso Barnier in un convegno ad Amsterdam di volere posticipare l implementazione del primo pilastro di Solvency II nella Direttiva Epap in revisione. È importante rammentare come l impianto normativo di Solvency II, in analogia a quanto previsto per Basilea 2 per le banche, si articola su tre pilastri. Un primo pilastro relativo ai requisiti finanziari, un secondo pilastro incentrato su requisiti di tipo qualitativo e sull attività di vigilanza e un terzo pilastro dedicato all informativa e alla disciplina di mercato. Come osservato da Barnier l estensione delle regole di Solvency II ai fondi pensione si proponeva di migliorare il settore ma non di costituire una forma punitiva. La decisione della Commissione europea discende dallo studio del recente documento pubblicato dall Eiopa che rappresentava i risultati preliminari dello Studio di impatto quantitativo (Qis) relativo ai fondi pensione). Il Qis in esame - preparato su richiesta della Commissione europea nell ambito della revisione della Direttiva sui fondi pensione (Direttiva n. 2003/41/ Ec) e condotto da Eiopa, aveva come scopo il calcolo e la valutazione della solvibilità, su basi coerenti e comuni, dei fondi pensione occupazionali in otto Paesi europei (Belgio, Germania, Irlanda, Olanda, Norvegia, Portogallo, Svezia e Regno Unito) tra ottobre e dicembre L Autorità di Vigilanza europea ha proposto un holistic balance sheet approach quale strumento, testato appunto attraverso il Qis, per rendere i bilanci prudenziali degli Epap più trasparenti e facilmente confrontabili (attualmente, invece, gli Epap sono soggetti a regole prudenziali e a obblighi diversi a seconda del paese di appartenenza). I fondi partecipanti hanno provveduto ad effettuare i calcoli dei valori di bilancio sulla base di tre scenari. Nello scenario utilizzato come benchmark, solo i fondi di Svezia e Germania risultano avere un eccedenza di attività rispetto alle passività, nonché un surplus di capitale rispetto al requisito patrimoniale (Scr). Per quanto riguarda la composizione degli attivi, il peso degli immo DIRITTO & PRATICA DEL LAVORO n /2013

5 bili varia dal 15% per le PensionKassen in Germania al 60% in Irlanda. I fondi in Germania, Svezia e Norvegia risultano avere un incidenza superiore alla media di covered bonds. La valutazione market-cosistent delle riserve tecniche implica un sensibile aumento dei valori, ad eccezione della Norvegia, dove le riserve sono più elevate del solo 4%, e della Svezia, dove addirittura diminuiscono (-1%). I valori dello sponsor support variano dall 1% delle passività in Belgio al 31% nel Regno Unito. I risultati definitivi dello stress test verranno resi noti a metà del Giova poi rammentare come tra le ragioni di fondo per cui la Commissione europea ritiene di intervenire, a questo punto con la necessità di ulteriori approfondimenti, sulla Direttiva vigente (2003/41/Ce) nasceva proprio dal bisogno di introdurre, anche nell ambito dei fondi pensione, una regolamentazione e una vigilanza basata sul rischio (riskbased), simile a quella in essere per gli altri intermediari finanziari nonché il desiderio di integrare la Direttiva con disposizioni mirate a regolamentare in modo opportuno i fondi pensione a contribuzione definita, nei quali i rischi sono a carico dei partecipanti. La Commissione aveva poi individuato una serie di punti sui quali richiedere il parere Eiopa: gli aspetti legali e definitori, incluso il campo di applicazione della Direttiva; i requisiti di solvibilità patrimoniale; l organizzazione interna dei fondi e l esercizio della vigilanza; l informazione agli iscritti e le regole di investimento, con particolare riferimento ai fondi a contribuzione definita. Dopo processo di pubblica consultazione emergevano forti preoccupazioni circa il fatto che alcuni degli aspetti essenziali della nuova direttiva rischiavano di essere definiti in modo troppo simile alla Direttiva Solvency II relativa alle imprese di assicurazione e, viceversa, poco adatto ai fondi pensione. Anche Eiopa sottolineava come la governance dei fondi pensione, cui spesso partecipano i lavoratori, consente l adozione di meccanismi di condivisione del rischio che, in linea di principio, non sono disponibili per imprese di carattere commerciale, che devono sempre rispondere dei propri impegni nei confronti della clientela. Tali meccanismi, gestibili tramite la contrattazione collettiva, possono giustificare l applicazione ai fondi pensione di requisiti di solvibilità ex ante meno severi e tradursi ex post in un offerta di servizi previdenziali più conveniente per i lavoratori, in termini soprattutto di costi. Sono emerse poi alcune perplessità anche per quanto riguarda la necessità di assicurare una maggiore armonizzazione della normativa in materia di solvibilità dei fondi pensione. Si evidenziava infatti che non sembrava ragionevole prevedere che lo sviluppo di una significativa operatività dei fondi pensione su base transfrontaliera possa avere luogo per i fondi a prestazione definita dal momento che sono invece i piani a contribuzione definita a rappresentare i più probabili candidati per un espansione dell attività. Informativa agli aderenti Forte attenzione è rivolta poi da Parlamento europeo, Commissione europea e Eiopa al tema della informativa agli aderenti. Fornire infatti informazioni sul livello di pensione che il lavoratore può attendersi di percepire è ritenuto essere molto importante. La chiarezza in merito al proprio reddito futuro determina infatti una maggiore comprensione, un atteggiamento più previdente e una maggiore responsabilità da parte delle persone. L accesso alle giuste informazioni e la consapevolezza dei rischi sono fattori necessari per prendere decisioni ponderate, per esempio riguardo ai risparmi per il futuro. Ogni comportamento legato alla previdenza complementare tende infatti naturalmente all inerzia se non adeguatamente stimolato. Un sistema di ricostruzione viene ritenuto essere un modo efficace per informare le persone circa i loro diritti a pensione maturati nel proprio paese o in altri Stati membri. Questa constatazione è facilmente verificabile osservando come le scelte di carattere finanziario degli aderenti durante le crisi dei mercati degli ultimi anni hanno subito cambiamenti poco significativi. Il Parlamento Ue ritiene allora auspicabile incoraggiare tutti gli Stati membri a fornire un quadro pensionistico chiaro. Mediante il collegamento dei servizi di ricostruzione della pensione, il cittadino avrebbe a disposizione tutte le informazioni sulla base delle quali prendere, se del caso, i necessari provvedimenti. In materia di previdenza complementare molta importanza viene poi attribuita all informativa agli aderenti, particolarmente per i fondi pensione a contribuzione definita. Si distingue la informativa pre-enrolment (preadesione) da quella ongoing (periodica cioè). Per la prima l indirizzo è quello di prevedere l adozione di un simil Kiid (Key investment information document Fondi pensione DIRITTO & PRATICA DEL LAVORO n /

6 previsto dalla Direttiva Ucits IV per i fondi comuni), riveduto e corretto per i fondi pensione. Quindi un documento snello, chiaro e scritto in maniera piana per rendere edotto il potenziale aderente. Tema molto delicato è quello poi della informativa sui rischi. Nel caso della previdenza complementare, il rischio assume infatti connotati diversi a seconda delle caratteristiche del piano previdenziale. Nei piani a prestazione definita (puri) l entità della prestazione pensionistica è stabilita nelle condizioni di partecipazione, in base ai redditi percepiti dall iscritto durante gli anni di carriera lavorativa. Tutte le decisioni sulla gestione del piano sono sostanzialmente poste in capo all impresa sponsor. Il rischio di inadeguatezza della prestazione pensionistica è, pertanto, strettamente legato alla solvibilità del piano, che deve essere assicurata dall impresa sponsor. Viceversa, nei piani a contribuzione definita l iscritto è chiamato ad effettuare una serie di scelte in relazione a diversi aspetti: la contribuzione, il profilo di investimento, i costi, la modalità di fruizione della prestazione pensionistica. Da queste scelte derivano una serie di rischi che influiscono sulla prestazione finale; a questi si aggiungono rischi che dipendono da come viene gestita la forma previdenziale oppure da mutamenti inattesi di condizioni esterne. Tutela delle pensioni e mobilità Ulteriori profili di attenzione sono rappresentati poi dalla necessità di tutela delle pensioni professionali in caso di insolvenza e alla mobilità. Con riferimento al primo aspetto il Parlamento afferma come debbano essere costantemente tutelati i diritti maturati negli Stati membri ai sensi dell articolo 8 della direttiva 2008/94/Ce e si invita la Commissione a delineare una panoramica completa sui regimi e sulle misure di garanzia a livello nazionale e, qualora la valutazione evidenzi importanti carenze, a presentare proposte più efficaci a livello dell Ue al fine di garantire l applicazione in tutta l Unione europea di meccanismi completamente affidabili volti a una protezione dei diritti alla pensione professionale. Viene poi preso in esame il tema della maggiore mobilità professionale raccomandando come i sistemi pensionistici devono essere strutturati in modo tale che i diritti a pensione maturati presso un datore di lavoro, sia esso situato nel proprio Paese o in un altro Stato membro, vadano tutelati. Con questo intendimento si invita poi la Commissione e gli Stati membri interessati a raggiungere un accordo in relazione alle pensioni transfrontaliere, in particolare su come evitare una doppia imposizione esaminando e rimuovendo altresì gli ostacoli di diritto contrattuale. Importanza del terzo pilastro Grande attenzione è rivolta poi in Europa al terzo pilastro dei sistemi previdenziali, vale a dire la previdenza individuale. Nel Libro Bianco il Parlamento ne constata come l importanza, la diffusione e la struttura variano da uno Stato membro all altro, deplorando come tali regimi abbiano in genere costi più elevati e siano più rischiosi e meno trasparenti rispetto ai regimi del primo pilastro. Chiede pertanto anche per il terzo pilastro stabilità, affidabilità e sostenibilità ed esorta la Commissione a collaborare con gli Stati membri sulla base di un approccio fondato sulle migliori pratiche e valutare e ottimizzare gli incentivi per i risparmi per le pensioni private, in particolare per i cittadini che altrimenti non avrebbero una pensione adeguata. Va poi evidenziato come la Commissione europea ha posto in pubblica consultazione un interessante documento sulla previdenza integrativa su base individuale con l obiettivo di migliorare la qualità dei prodotti finanziari di risparmio per pensioni individuali non legate all occupazione migliorando l informazione e la protezione dei consumatori. Recentissimamente la stessa Eiopa ha pubblicato un Discussion Paper, in consultazione fino al 16 agosto, con una serie di proposte tese a definire cosa si intenda per soluzioni previdenziali di terzo pilastro al fine di favorire la relativa creazione di un mercato unico dal momento che la diffusione e la struttura del terzo pilastro variano da uno Stato membro all altro DIRITTO & PRATICA DEL LAVORO n /2013

IORP II Quali opportunità per la previdenza complementare italiana?

IORP II Quali opportunità per la previdenza complementare italiana? IORP II Quali opportunità per la previdenza complementare italiana? Roma, 20 novembre 2014 Elena Moiraghi DIRETTIVA 2003/41/CE PRINCIPALI TAPPE 1991 Prima proposta di direttiva della Commissione europea

Dettagli

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 Le Politiche Pensionistiche Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 In generale la pensione è una prestazione pecuniaria vitalizia

Dettagli

Vigilanza bancaria e finanziaria

Vigilanza bancaria e finanziaria Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO

Dettagli

Corso di GESTIONE DEI RISCHI E DELLE ASSICURAZIONI A. A. 2012-13

Corso di GESTIONE DEI RISCHI E DELLE ASSICURAZIONI A. A. 2012-13 Corso di GESTIONE DEI RISCHI E DELLE ASSICURAZIONI A. A. 2012-13 LA Elisa Bocchialini Università degli Studi di Parma Dipartimento di Economia Agenda Il sistema previdenziale italiano La previdenza complementare

Dettagli

La struttura del sistema previdenziale

La struttura del sistema previdenziale QUANDO ANDRÒ IN PENSIONE? QUANTI SOLDI PRENDERÒ? E IL MIO TFR? Il sistema previdenziale pubblico e complementare 1 La struttura del sistema previdenziale I pilastro: la previdenza pubblica II pilastro:

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

MELBOURNE MERCER GLOBAL PENSION INDEX

MELBOURNE MERCER GLOBAL PENSION INDEX MELBOURNE MERCER GLOBAL PENSION INDEX 9 DICEMBRE 2013 Roberto Veronico Retirement Leader di Mercer Italia Roma Perché il Melbourne Mercer Global Pension Index SFIDE COMUNI A LIVELLO GLOBALE INCREMENTO

Dettagli

IL FONDO OGGI E DOMANI

IL FONDO OGGI E DOMANI IL FONDO OGGI E DOMANI Lo schema di gestione che ha caratterizzato il Fondo fin dalla sua origine nel 1986 prevede un unico impiego delle risorse su una linea assicurativa gestita con contabilità a costi

Dettagli

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA Classification Policy PREMESSA, FONTI NORMATIVE ED OBIETTIVO DEL DOCUMENTO... 3 1. DEFINIZIONI... 3 1.1. CLIENTI PROFESSIONALI...

Dettagli

Sistema previdenziale. Generalità sul sistema italiano. Corso di Scienza delle Finanze

Sistema previdenziale. Generalità sul sistema italiano. Corso di Scienza delle Finanze Corso di Scienza delle Finanze Sistema previdenziale 1 Generalità sul sistema italiano Il sistema pensionistico è un meccanismo redistributivo che trasferisce risorse correntemente prodotte dalla popolazione

Dettagli

I sistemi pensionistici

I sistemi pensionistici I sistemi pensionistici nei Paesi membri Comitato Esecutivo FERPA Bruxelles, 24/02/2012 Enrico Limardo Paesi coinvolti nella ricerca Austria Francia Italia UK Spagna Portogallo Germania Romania Belgio

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI Relazione Con le Istruzioni sulla trattazione dei reclami (di seguito, Istruzioni ) la COVIP intende procedere nella realizzazione di interventi volti ad accrescere

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

Fondi Pensione Integrativi Territoriali:

Fondi Pensione Integrativi Territoriali: Le rôle croissant des régimes territoriaux et régionaux de protection sociale en Europe Fondi Pensione Integrativi Territoriali: Il Progetto della Regione Autonoma Valle d Aosta ed il Fondo Pensione regionale

Dettagli

PROGETTO ESEMPLIFICATIVO FONDO PENSIONE APERTO TESEO (Fondo pensione aperto iscritto all'albo COVIP al n. 17)

PROGETTO ESEMPLIFICATIVO FONDO PENSIONE APERTO TESEO (Fondo pensione aperto iscritto all'albo COVIP al n. 17) PROGETTO ESEMPLIFICATIVO FONDO PENSIONE APERTO TESEO (Fondo pensione aperto iscritto all'albo COVIP al n. 17) Il Fondo Pensione Aperto TESEO realizza una forma di previdenza per l erogazione di un trattamento

Dettagli

CAREFIN Centre for Applied Research in Finance. Fondi Pensione: stato dell arte. Sergio Paci

CAREFIN Centre for Applied Research in Finance. Fondi Pensione: stato dell arte. Sergio Paci Fondi Pensione: stato dell arte Sergio Paci 28 Novembre 2013 La previdenza complementare: I punti da considerare Validità del modello a due pilastri complementari Luci e ombre della previdenza complementare

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI

Dettagli

TASSO DI SOSTITUZIONE

TASSO DI SOSTITUZIONE TASSO DI SOSTITUZIONE Un tasso di sostituzione è adeguato quando evita per la generalità dei cittadini un eccessiva caduta nel livello di reddito ad un età di pensionamento coerente con l evoluzione demografica

Dettagli

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE Informazioni di approfondimento Come vengono gestiti i versamenti ai fondi pensione complementare? Prima dell adesione

Dettagli

CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1

CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 Convenzione 187 CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio

Dettagli

Previdenza Complementare

Previdenza Complementare Previdenza Complementare I GEOMETRI SONO PRONTI CONVEGNO LUOGO, GIORNO MESE ANNO GIORNATA NAZIONALE DELLA PREVIDENZA MILANO, 11 MAGGIO 2012 PROBLEM SETTING Perché è importante disporre in vecchiaia di

Dettagli

Pur aumentando le aliquote contributive e l età pensionabile, la previdenza obbligatoria, tutta, avrà una enorme diminuzione dei rendimenti.

Pur aumentando le aliquote contributive e l età pensionabile, la previdenza obbligatoria, tutta, avrà una enorme diminuzione dei rendimenti. Pur aumentando le aliquote contributive e l età pensionabile, la previdenza obbligatoria, tutta, avrà una enorme diminuzione dei rendimenti. Per quanto necessari, anche i riscatti, in particolare per i

Dettagli

Indagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act

Indagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act CENTRO STUDI Indagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act Nota CNA N. 10/DICEMBRE 2014 CONFEDERAZIONE NAZIONALE DELL ARTIGIANATO E DELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 - PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell

Dettagli

NOVITA SULLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE Presentazione

NOVITA SULLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE Presentazione NOVITA SULLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE Presentazione RIUNIONE DEL 9 NOVEMBRE 2006 SALA BRUNO BUOZZI NOVITA APPORTATE DALLA FINANZIARIA 2007: -ANTICIPO RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE AL 1 GENNAIO

Dettagli

Fondi pensione, un tris di chiarimenti

Fondi pensione, un tris di chiarimenti Fondi pensione, un tris di chiarimenti L Agenzia delle Entrate, in risposta a tre quesiti posti con istanza di interpello, chiarisce per i vecchi fondi pensione con gestione assicurativa come procedere

Dettagli

Relazione illustrativa

Relazione illustrativa Relazione illustrativa Il presente decreto del Ministro dell economia e delle finanze, in attuazione di quanto disposto dall articolo 1, commi da 91 a 94, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, stabilisce

Dettagli

Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare. Prof. Carlo Borzaga

Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare. Prof. Carlo Borzaga Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare Prof. Carlo Borzaga Sommario! alcune definizioni! perché servono politiche di welfare! i principali ambiti di intervento e i modelli di welfare!

Dettagli

La strategia finanziaria adottata in relazione al profilo di rischio/rendimento. Il sistema di controllo e valutazione della gestione finanziaria

La strategia finanziaria adottata in relazione al profilo di rischio/rendimento. Il sistema di controllo e valutazione della gestione finanziaria Controllo della gestione finanziaria e disposizioni COVIP sul processo di attuazione della politica di investimento Giampaolo Crenca Presidente del Consiglio Nazionale degli Attuari Roma, 19 giugno 2012

Dettagli

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI GENERALI Art. 1 Finalità del processo di gestione del patrimonio

Dettagli

Il nuovo sistema previdenziale dei Consulenti del Lavoro

Il nuovo sistema previdenziale dei Consulenti del Lavoro ENPACL Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Consulenti del Lavoro Il nuovo sistema previdenziale dei Consulenti del Lavoro Ipotesi di riforma Aprile 2012 Articolo 38 della Costituzione italiana

Dettagli

LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE CIPAG IL FONDO PENSIONE FUTURA

LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE CIPAG IL FONDO PENSIONE FUTURA LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE CIPAG IL FONDO PENSIONE FUTURA Problem Setting Perché è importante disporre in vecchiaia di un assegno pensionistico adeguato? Come garantire nel tempo agli iscritti un dignitoso

Dettagli

Ripensare l assetto della docenza universitaria"

Ripensare l assetto della docenza universitaria 1 Ripensare l assetto della docenza universitaria III. I Contratti pre-ruolo gennaio 2015 Adunanza del 29 gennaio 2015 2 2 IL PRESIDENTE (Prof. Andrea Lenzi) Premessa Il Consiglio Universitario Nazionale,

Dettagli

IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE.

IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. Lezione 5 Castellanza, 17 Ottobre 2007 2 Summary Il costo del capitale La relazione rischio/rendimento

Dettagli

VOUCHER UNIVERSALE PER I SERVIZI

VOUCHER UNIVERSALE PER I SERVIZI C E N S I S VOUCHER UNIVERSALE PER I SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA FAMIGLIA La ricerca del Censis Sintesi Roma, 11 giugno 2014 Il Censis ha sviluppato un modello per stimare l impatto economico e sull occupazione

Dettagli

Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla

Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Maggio 2015 Più si va avanti e più si allontana l accesso alla pensione degli italiani. Col passare degli anni, infatti, aumenta l età

Dettagli

Perspectiva: previdenza professionale con lungimiranza. Fondazione collettiva per la previdenza professionale

Perspectiva: previdenza professionale con lungimiranza. Fondazione collettiva per la previdenza professionale Perspectiva: previdenza professionale con lungimiranza Fondazione collettiva per la previdenza professionale Un futuro sereno grazie a Perspectiva Sfruttare completamente le opportunità di rendimento e

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Comunicato stampa. Roma, 29 maggio 2012. Ufficio stampa tel. 0659055085

Comunicato stampa. Roma, 29 maggio 2012. Ufficio stampa tel. 0659055085 Ufficio Stampa Comunicato stampa Roma, 29 maggio 2012 Il Rapporto annuale dell Inps viene presentato, nella Sala della Lupa della Camera dei Deputati, per la quarta volta. Questa edizione restituisce l

Dettagli

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea, 17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle

Dettagli

IN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA INCONTRO PARTI SOCIALI 23/7/2015

IN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA INCONTRO PARTI SOCIALI 23/7/2015 IN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA INCONTRO PARTI SOCIALI 23/7/2015 PREMESSA IL FONDO PENSIONE E ARTICOLATO NELLA GESTIONE ORDINARIA E NELLA GESTIONE INTEGRATIVA CARATTERIZZATE DA NORME DIVERSE PER QUANTO

Dettagli

La previdenza in Europa

La previdenza in Europa La previdenza in Europa Dati tratti da: «LEGISLAZIONE STRANIERA. MATERIALI DI LEGISLAZIONE COMPARATA» Camera dei Deputati, giugno 2013 Una premessa Le pensioni, in Italia come negli altri paesi europei,

Dettagli

509/1994 e n. 103/1996:

509/1994 e n. 103/1996: 1. Enti previdenziali ex d. lgs. n. 509/1994 e n. 103/1996: Effetti l. n. 214/2011 sulla sostenibilità 2. : Disposizioni Covip sul processo di attuazione della politica di investimento Aggiornamento D.M.

Dettagli

Gestione finanziaria, politiche di investimento e Advisor. Mauro Marè

Gestione finanziaria, politiche di investimento e Advisor. Mauro Marè Gestione finanziaria, politiche di investimento e Advisor Mauro Marè 1 I passaggi rilevanti delle disposizioni Covip (16 marzo 2012) Art. 2. Documento sulla politica di investimento 1. L organo di amministrazione

Dettagli

Riforma Monti - Legge 22 dicembre 2011 n 214 Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici SCHEDA DI ANALISI

Riforma Monti - Legge 22 dicembre 2011 n 214 Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici SCHEDA DI ANALISI Riforma Monti - Legge 22 dicembre 2011 n 214 Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici SCHEDA DI ANALISI PRO-RATA CONTRIBUTIVO A decorrere dal 1 gennaio 2012,

Dettagli

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema

Dettagli

La consapevolezza di. 30giorni LA PREVIDENZA. questo difficile momento economico rende auspicabile una programmazione

La consapevolezza di. 30giorni LA PREVIDENZA. questo difficile momento economico rende auspicabile una programmazione LA PREVIDENZA CAPITALIZZAZIONE DEI MONTANTI CONTRIBUTIVI Con la modulare capitale e rendimento sono garantiti Con la pensione modulare è garantita la restituzione del capitale, maggiorato di rendimento.

Dettagli

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE 75 i dossier www.freefoundation.com COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE NEL RAPPORTO CONCLUSIVO DELLA MISSIONE IN ITALIA DEL 3-16 MAGGIO 17 maggio 2012 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE

Dettagli

Il Pricing nel Settore Finanziario: Tendenze e problemi aperti

Il Pricing nel Settore Finanziario: Tendenze e problemi aperti Il Pricing nel Settore Finanziario: Tendenze e problemi aperti La prospettiva dell offerta delle assicurazioni di Sergio Paci Università Bocconi 1 Il tema del pricing è molto complesso e articolato anche

Dettagli

L applicazione generalizzata del metodo contributivo: problematiche tecnico attuariali

L applicazione generalizzata del metodo contributivo: problematiche tecnico attuariali FONPREVIDENZA Associazione Italiana per la Previdenza e Assistenza Complementare Fondazione di Studi per la Previdenza e l Assistenza Complementare La nuova riforma delle pensioni: analisi e Prospettive

Dettagli

Strumenti finanziari CIP. Programma per l innovazione e l imprenditorialità. Commissione europea Imprese e industria CIP

Strumenti finanziari CIP. Programma per l innovazione e l imprenditorialità. Commissione europea Imprese e industria CIP Strumenti finanziari CIP Programma per l innovazione e l imprenditorialità Commissione europea Imprese e industria CIP Strumenti finanziari CIP Programma per l innovazione e l imprenditorialità Quasi un

Dettagli

Linee guida sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro nella legislazione europea

Linee guida sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro nella legislazione europea Linee guida sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro nella legislazione europea Giovanni Bartoli Nell Unione europea la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro rappresentano argomenti tra i più

Dettagli

Fideuram Suite. Linea Planning

Fideuram Suite. Linea Planning Fideuram Suite Linea Planning FIDEURAM SUITE Fideuram Suite è una polizza unit linked che racchiude in un unica soluzione: tutta l innovazione e la flessibilità di una gestione di diritto irlandese; le

Dettagli

METODI E OBIETTIVI PER UN USO EFFICACE DEI FONDI COMUNITARI 2014/2020 Il bilancio europeo 2014/2020, approvato ad inizio 2013, assegnerà all Italia

METODI E OBIETTIVI PER UN USO EFFICACE DEI FONDI COMUNITARI 2014/2020 Il bilancio europeo 2014/2020, approvato ad inizio 2013, assegnerà all Italia METODI E OBIETTIVI PER UN USO EFFICACE DEI FONDI COMUNITARI 2014/2020 Il bilancio europeo 2014/2020, approvato ad inizio 2013, assegnerà all Italia cospicui finanziamenti per la coesione economica, sociale

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

Europa 2020, salute e sociale

Europa 2020, salute e sociale Europa 2020, salute e sociale Breve introduzione L Europa 2020 presenta tre priorità che si rafforzano a vicenda: Crescita intelligente: sviluppare un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione.

Dettagli

RISOLUZIONE N. 301/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 301/E QUESITO RISOLUZIONE N. 301/E Roma, 15 luglio 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Istanza di Interpello n. 954-787/2007 - Articolo 11 della legge n. 212 del 2000 INPS D.lgs. 21 aprile 1993,

Dettagli

RISOLUZIONE N. 131/E. Roma, 22 ottobre 2004. Oggetto: Trattamento tributario delle forme pensionistiche complementari

RISOLUZIONE N. 131/E. Roma, 22 ottobre 2004. Oggetto: Trattamento tributario delle forme pensionistiche complementari RISOLUZIONE N. 131/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 22 ottobre 2004 Oggetto: Trattamento tributario delle forme pensionistiche complementari L Associazione XY (di seguito XY ), con nota

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO AMBITO DI APPLICAZIONE TITOLO I PRINCIPI GENERALI Finalità del processo di gestione del patrimonio Fondo stabilizzazione

Dettagli

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta

Dettagli

* Evoluzione della. previdenza complementare nel mutato scenario previdenziale obbligatorio

* Evoluzione della. previdenza complementare nel mutato scenario previdenziale obbligatorio * Evoluzione della previdenza complementare nel mutato scenario previdenziale obbligatorio * La pensione pubblica *La previdenza complementare *I numeri della previdenza complementare in Italia *Le questioni

Dettagli

NOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE

NOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE NOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE Le ultime settimane sono caratterizzate da una situazione non facile

Dettagli

UNA RIFORMA STRUTTURALE CHE CAMBIA LE REGOLE PER LE PENSIONI

UNA RIFORMA STRUTTURALE CHE CAMBIA LE REGOLE PER LE PENSIONI UNA RIFORMA STRUTTURALE CHE CAMBIA LE REGOLE PER LE PENSIONI Il decreto Salva Italia (Decreto Legge n. 201 del 6 dicembre 2011) ha terminato il suo percorso con il voto di fiducia al Senato, quindi l art.

Dettagli

L analisi del d. m. n. 259/2012: criticità interpretative e proposte di soluzione: aspetti attuariali

L analisi del d. m. n. 259/2012: criticità interpretative e proposte di soluzione: aspetti attuariali Associazione Italiana per la Previdenza e Assistenza Complementare LA SOLVIBILITÀ DEI FONDI PENSIONE: NORMATIVA ITALIANA E SITUAZIONE IN AMBITO UE L analisi del d. m. n. 259/2012: criticità interpretative

Dettagli

Programmazione Pubblica/Mercato

Programmazione Pubblica/Mercato Programmazione Pubblica/Mercato I modelli centrati sulla programmazione pubblica si fondano sulla assunzione della incapacità del sistema di auto regolarsi, o meglio sulla sua incapacità di autoorientarsi

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

RISOLUZIONE N. 102/E

RISOLUZIONE N. 102/E RISOLUZIONE N. 102/E Roma, 26 novembre 2012 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ART. 11, legge 27 luglio 2000 n. 212 FONDO DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA BANCA Regime fiscale

Dettagli

Viale Regina Margherita n. 206 - C.A.P. 00198 Tel. n. 06854461 Codice Fiscale n. 02796270581 DIREZIONE GENERALE LORO SEDI. e, p.c.

Viale Regina Margherita n. 206 - C.A.P. 00198 Tel. n. 06854461 Codice Fiscale n. 02796270581 DIREZIONE GENERALE LORO SEDI. e, p.c. Viale Regina Margherita n. 206 - C.A.P. 00198 Tel. n. 06854461 Codice Fiscale n. 02796270581 DIREZIONE GENERALE Area Prestazioni e Contributi Direzione Prestazioni Previdenziali MESSAGGIO N. 1 DEL 15/02/2008

Dettagli

La gestione finanziaria dei Fondi Pensione

La gestione finanziaria dei Fondi Pensione La gestione finanziaria dei Fondi Pensione Il ruolo dell attuario tra passato presente e futuro Fabio Baione Roma, 06 giugno 2013 Fabio Baione La gestione finanziaria dei Fondi Pensione Il ruolo dell attuario

Dettagli

FONDO PENSIONE PER I DIRIGENTI IBM STIMA DELLA PENSIONE COMPLEMENTARE (PROGETTO ESEMPLIFICATIVO STANDARDIZZATO)

FONDO PENSIONE PER I DIRIGENTI IBM STIMA DELLA PENSIONE COMPLEMENTARE (PROGETTO ESEMPLIFICATIVO STANDARDIZZATO) FONDO PENSIONE PER I DIRIGENTI IBM Iscritto all Albo tenuto dalla Covip con il n. 1070 STIMA DELLA PENSIONE COMPLEMENTARE (PROGETTO ESEMPLIFICATIVO STANDARDIZZATO) (AGGIORNAMENTO DEL 19 DICEMBRE 2014)

Dettagli

Orientamenti sul sottomodulo del rischio di catastrofe per l assicurazione malattia

Orientamenti sul sottomodulo del rischio di catastrofe per l assicurazione malattia EIOPA-BoS-14/176 IT Orientamenti sul sottomodulo del rischio di catastrofe per l assicurazione malattia EIOPA Westhafen Tower, Westhafenplatz 1-60327 Frankfurt Germany - Tel. + 49 69-951119-20; Fax. +

Dettagli

Una previdenza integrativa paneuropea. ricercatori

Una previdenza integrativa paneuropea. ricercatori Una previdenza integrativa paneuropea per i ricercatori Roma MIUR 23 maggio 2011 Il sistema a tre pilastri PREVIDENZA PUBBLICA Salvaguardia dei bisogni essenziali INPS - INPDAP PREVIDENZA INTEGRATIVA «PROFESSIONALE»

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP)

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) PREMESSA Il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance, per il seguito anche SMIVAP, è improntato all applicazione delle disposizioni

Dettagli

HELVETIA AEQUA PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO DI TIPO ASSICURATIVO FONDO PENSIONE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

HELVETIA AEQUA PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO DI TIPO ASSICURATIVO FONDO PENSIONE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE HELVETIA AEQUA PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO DI TIPO ASSICURATIVO FONDO PENSIONE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE Helvetia Aequa è iscritto all Albo tenuto dalla COVIP con il n. 5079. Helvetia Vita S.p.A.,

Dettagli

La Gestione Speciale VITARIV Informazioni per il Fondo Pensione Medici. 22 a Assemblea Ordinaria

La Gestione Speciale VITARIV Informazioni per il Fondo Pensione Medici. 22 a Assemblea Ordinaria La Gestione Speciale VITARIV Informazioni per il Fondo Pensione Medici 22 a Assemblea Ordinaria Roma, 27 Aprile 2010 INDICE...2 IL CONTRATTO ASSICURATIVO...3 LA DINAMICA DELLE PRESTAZIONI...3 CARATTERISTICHE

Dettagli

FONDO PENSIONE per il PERSONALE delle AZIENDE del GRUPPO UNICREDITO ITALIANO

FONDO PENSIONE per il PERSONALE delle AZIENDE del GRUPPO UNICREDITO ITALIANO FONDO PENSIONE per il PERSONALE delle AZIENDE del GRUPPO UNICREDITO ITALIANO Comunicato Stampa A cura del Consiglio di Amministrazione del Fondo Pensione per il Personale delle Aziende del Gruppo UniCredito

Dettagli

Mercati, Banche e Imprese verso Basilea3. Antonio Marzano

Mercati, Banche e Imprese verso Basilea3. Antonio Marzano Mercati, Banche e Imprese verso Basilea3 XLII GIORNATA DEL CREDITO Antonio Marzano Presidente CNEL Roma, 22 giugno 2010 1. Nel corso del 2009, ci informa la Banca d Italia, il credito bancario alle imprese

Dettagli

Sostenibilità e gestione finanziaria nelle casse di previdenza: esperienze a confronto

Sostenibilità e gestione finanziaria nelle casse di previdenza: esperienze a confronto Sostenibilità e gestione finanziaria nelle casse di previdenza: esperienze a confronto Il punto di vista dell asset manager Michele Boccia Responsabile Clientela Istituzionale Eurizon Capital SGR Milano,

Dettagli

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008

Dettagli

COMUNE DI COLOGNO AL SERIO

COMUNE DI COLOGNO AL SERIO COMUNE DI COLOGNO AL SERIO Provincia di Bergamo PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE PER LE PARI OPPORTUNITA TRIENNIO 2015/2017 (Art. 48 del D.Lgs. 198/2006) Approvato con deliberazione della Giunta comunale

Dettagli

UNICREDIT PREVIDENZA P.I.P. CRV PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO DI TIPO ASSICURATIVO - FONDO PENSIONE

UNICREDIT PREVIDENZA P.I.P. CRV PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO DI TIPO ASSICURATIVO - FONDO PENSIONE UNICREDIT PREVIDENZA P.I.P. CRV PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO DI TIPO ASSICURATIVO - FONDO PENSIONE DI CREDITRAS VITA S.P.A. STIMA DELLA PENSIONE COMPLEMENTARE Il Progetto Esemplificativo è uno strumento

Dettagli

Roma, 4 novembre 2011. Mefop Tel: 06 48073530 Fax: 06 48073548 E-mail: mefop@mefop.it

Roma, 4 novembre 2011. Mefop Tel: 06 48073530 Fax: 06 48073548 E-mail: mefop@mefop.it Roma, 4 novembre 2011 Osservazioni sullo Schema di regolamento ministeriale di attuazione dell art. 7-bis, comma 2, del d.lgs. 252/05, recante i principi per la determinazione dei mezzi patrimoniali di

Dettagli

Piano di Sviluppo Competenze

Piano di Sviluppo Competenze Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,

Dettagli

l evoluzione del listino: societa e titoli quotati

l evoluzione del listino: societa e titoli quotati L Evoluzione del Listino: società e titoli quotati Nel biennio 1997-98 la Borsa italiana ha compiuto importanti progressi, in termini sia di dimensione complessiva che di livello qualitativo del listino.

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

I SISTEMI PREVIDENZIALI

I SISTEMI PREVIDENZIALI I SISTEMI PREVIDENZIALI 1 DEFINIZIONE Il sistema previdenziale, in generale, è un meccanismo di ridistribuzione che trasferisce risorse prodotte dalla popolazione attiva a favore di chi: ha cessato l attività

Dettagli

SCENDE IL PESO DEL FISCO SUL LAVORO IN ITALIA

SCENDE IL PESO DEL FISCO SUL LAVORO IN ITALIA SCENDE IL PESO DEL FISCO SUL LAVORO IN ITALIA Sulle retribuzioni più basse meno tasse fino a 1.700 euro all anno ================================================= Il cuneo fiscale in Italia è in discesa.

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

DOCUMENTO DI SINTESI STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DEGLI ORDINI BCC AGRIGENTINO SOCIETA COOPERATIVA FEBBRAIO 2013

DOCUMENTO DI SINTESI STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DEGLI ORDINI BCC AGRIGENTINO SOCIETA COOPERATIVA FEBBRAIO 2013 DOCUMENTO DI SINTESI STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DEGLI ORDINI BCC AGRIGENTINO SOCIETA COOPERATIVA LA NORMATIVA MIFID FEBBRAIO 2013 La Markets in Financial Instruments Directive (MiFID) è la

Dettagli

Nota per le strutture

Nota per le strutture Nota per le strutture Oggetto: Previdenza complementare - Previbank Con gli accordi ABI di rinnovo contrattuale del 19 gennaio 2012 ( Aree professionali e Quadri direttivi ) e 29 febbraio 2012 ( Dirigenti

Dettagli

Per saperne di più. L evoluzione del sistema pensionistico in Italia

Per saperne di più. L evoluzione del sistema pensionistico in Italia Nel corso degli ultimi trent anni il sistema previdenziale italiano è stato interessato da riforme strutturali finalizzate: al progressivo controllo della spesa pubblica per pensioni, che stava assumendo

Dettagli

Il risk management nell investimento previdenziale: il quadro di riferimento

Il risk management nell investimento previdenziale: il quadro di riferimento Laura Crescentini Il risk management nell investimento previdenziale: il quadro di riferimento Le nuove sfide della gestione previdenziale Roma, 29 marzo 2012 Il quadro di riferimento D. M. n. 703/1996

Dettagli

L Outplacement. come supporto per la ricollocazione professionale PRESENTAZIONE CONVEGNO 19 NOVEMBRE 2013

L Outplacement. come supporto per la ricollocazione professionale PRESENTAZIONE CONVEGNO 19 NOVEMBRE 2013 L Outplacement come supporto per la ricollocazione professionale PRESENTAZIONE CONVEGNO 19 NOVEMBRE 2013 3 La spesa per le politiche del lavoro in Europa e INTOO in Italia Spesa per le politiche del mercato

Dettagli

Pronti per il futuro. Risparmiando e investendo. Tutto sulla vostra pianificazione della previdenza e del patrimonio.

Pronti per il futuro. Risparmiando e investendo. Tutto sulla vostra pianificazione della previdenza e del patrimonio. Pronti per il futuro. Risparmiando e investendo. Tutto sulla vostra pianificazione della previdenza e del patrimonio. Pronti per il futuro. Per realizzare i desideri. È bello avere un obiettivo. Ancor

Dettagli