Il Pricing nel Settore Finanziario: Tendenze e problemi aperti

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1 Il Pricing nel Settore Finanziario: Tendenze e problemi aperti La prospettiva dell offerta delle assicurazioni di Sergio Paci Università Bocconi 1

2 Il tema del pricing è molto complesso e articolato anche per le imprese di assicurazione. Nella logica del convegno penso sia utile proporre solo alcune delle possibili tematiche di ricerca, tenuto conto delle tendenze in atto e dei problemi che il mondo assicurativo sta affrontando. A questo fine desidero riconoscere il contributo di alcuni colleghi con i quali ho avuto un fruttuoso scambio di idee in occasione del convegno e che ho liberamente rielaborato ( Rosa Cocozza, Giuseppe Corvino, Alberto Floreani, Francesco Natale, Gianmario Raggetti). 2

3 Il primo profilo che vorrei evidenziare deriva dalla consapevolezza che l offerta assicurativa è ormai integrata con quella bancaria e che insieme forniscono un unitario insieme di servizi offerti alla clientela. Si pensi al grappolo dei servizi di protezione per la famiglia e per le imprese e alla forte crescita dei prodotti CPI degli ultimi tempi. Questa integrazione si sviluppa con vari modelli di business che vanno dal CF in cui le due aree hanno analoga rilevanza, ai casi più frequenti di prevalenza di una sull altra in funzione del comparto originario e delle strategie seguite, fino agli accordi distributivi più o meno aperti o esclusivi. 3

4 Un tema di ricerca interessante riguarda la gestione unitaria dell aggregato secondo i vari modelli di business adottati e la loro evoluzione. Di interesse è l analisi dell offerta di servizi e delle politiche di prodotto e di prezzo effettuate tenendo conto dei significativi cambiamenti avvenuti negli ultimi tempi e in atto e i riflessi sulla creazione di valore. 4

5 L integrazione fra banca e assicurazione ha indotto i regolatori a prevedere una specifica vigilanza per i gruppi conglomerali e ha stimolato l attenzione sui loro rischi specifici e sui loro riflessi sulla gestione del capitale, tema ormai cruciale per le istituzioni finanziarie. L aggregazione di rischi bancari e assicurativi esaminati in ottica unitaria di portafoglio può creare importanti effetti positivi per i relativi benefici di diversificazione che genera, da valutare con attenzione rispetto ai rischi particolari che sorgono, tipicamente dimensionali. 5

6 Da qui lo spazio per una importante area di ricerca finalizzata a studiare i riflessi sulla rischiosità dell aggregato ai fini della gestione ottimale del capitale. Sul tema si è già sviluppato un filone di lavori a forte contenuto quantitativo miranti a modellizzare il fenomeno, combinando diversamente i vari business. 6

7 Anche se è evidente e strutturale l integrazione fra l attività bancarie e assicurativa, va ricordato e messo in particolare evidenza che l assicurazione e la banca, ancorché integrate, mantengono una significativa differenza, che è poi alla base delle diverse discipline di vigilanza, anche in una prospettiva di responsabilità assegnata ad una unica Autorità. 7

8 Questa differenza si sintetizza nell assunzione di rischi peculiari, quelli dei risarcimenti dei rami danni e dei capitali o rendite nei rami vita, che danno origine a passività altrettanto peculiari perché strettamente legate agli impegni contrattuali assunti. Il fatto che i flussi finanziari in entrata e in uscita derivanti dal contratto non siano noti a priori implica l impossibilità di poter costruire un portafoglio di attività perfettamente coerente con le stesse passività e quindi la necessità di ricomprendere nel prezzo delle passività anche una adeguata remunerazione per tale rischio. I modelli di asset pricing tradizionali, basati sulla possibilità di poter coprire perfettamente qualsiasi posizione, non sono applicabili come tali al pricing dei prodotti assicurativi. 8

9 In passato le passività sono state calcolate con criteri non sempre rigorosi basati su ipotesi semplificate, utilizzando ampi margini di sicurezza, non esplicitando il costo di impegni contrattuali (ad esempio del rendimento minimo garantito all assicurato in ipotesi di orizzonte temporale della prestazione variabile e non noto a priori) e quindi non garantendo un pricing coerente con il sottostante profilo di rischio. 9

10 Da qualche tempo questo tema è oggetto di grande dibattito in conseguenza della crescente attenzione alla creazione di valore rapportato al rischio e al capitale, nonché dell emanazione dei principi contabili internazionali e della nuova disciplina di solvibilità. 10

11 Nel corso del 2007 lo IASB ha pubblicato il discussion paper sul principio assicurativo e sono ancora numerosi gli aspetti da definire. Lo studio della nuova disciplina contabile e dei suoi effetti nell offerta assicurativa è di particolare importanza perché tali regole potrebbero indurre le imprese a preferire nuove tipologie di offerta rispetto a quelle attuali, ad esempio nel caso vita, con riferimento alle polizze rivalutabili. 11

12 Altrettanto campo prioritario di ricerca è la disciplina di vigilanza giunta ormai alla proposta di direttiva. Di rilievo sono gli impatti sull effettivo onere del capitale di vigilanza rispetto alla situazione attuale e le possibili ripercussioni in termini di riposizionamento che ne derivano per le varie aree di copertura e i relativi prodotti. Utili sono al riguardo i dati forniti con gli studi di impatto quantitativo. 12

13 Nella logica della gestione dei rischi è di particolare interesse approfondire l analisi delle metodologie per la riduzione del rischio e quindi sia l accresciuto ruolo della riassicurazione, sia i vincoli e le condizioni che frenano lo sviluppo di mercati sulle passività assicurative, con adeguate forme di securitization. 13

14 Nell ambito delle politiche di prezzo, particolarmente interessante in campo assicurativo è l analisi dell offerta in funzione dei molteplici canali distributivi utilizzati. Sotto questo profilo particolarmente interessante appare l opportunità di utilizzare le informazioni sulle condizioni offerte desumibili dal sito web delle compagnie. 14

15 Altra area di grande interesse è l analisi delle conseguenze derivanti dall introduzione di nuove regole a livello distributivo. Stimolante lo studio dell impatto della Mifid, del Regolamento Isvap sulla distribuzione, di recenti provvedimenti in tema di mandato agenziale. 15

16 Una considerazione finale vorrei riservare all esigenza sempre più manifestata di poter utilizzare dati utili per la ricerca. E importante essere consapevoli che è possibile costruire database utili per la ricerca programmandoli in tempo. Ricordo che da tempo sono disponibili nei siti delle compagnie i preventivatori per RCA, nonché molti prodotti distribuiti dalle varie reti, fra cui i prodotti di previdenza complementare. 16

17 Quelle ricordati sono solo alcuni spunti di riflessione per sottolineare il grande interesse che può suscitare l assicurazione e per le opportunità che offre, naturalmente con un relativamente piccolo sforzo per superare le inevitabili barriere alla conoscenza dei suoi fondamenti. 17

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