Stato attuale dell informazione sulle aree sensibili da parte dell Italia

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1 Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Stato attuale dell informazione sulle aree sensibili da parte dell Italia Roma, 9 giugno 005 Dott.ssa Caterina Sollazzo Dirigente Divisione I Direzione per la Qualità della Vita Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio

2 Aree sensibili designate in applicazione dell articolo 8 del dlgs n. 5/99 I laghi posti ad un altitudine sotto i.000 m slm e aventi una superficie dello specchio liquido di almeno 0,3 km, nonché i corsi d acqua ad essi afferenti per un tratto di 0 km dalla linea di costa; Le aree lagunari di Orbetello, Ravenna e Piallassa baiona, le valli di Comacchio, i laghi salmastri e il delta del Po; Le zone umide individuate ai sensi della convenzione di Ramsar del febbraio 97; Le aree costiere dell Adriatico Nord Occidentale dalla foce dell Adige al confine meridionale del comune di Pesaro e i corsi d acqua ad essi afferenti per un tratto di 0 km dalla linea di costa; Resta fermo quanto disposto dalla legislazione vigente relativamente alla tutela di Venezia

3 ELENCO AREE SENSIBILI DESIGNATE DALLE REGIONI Trento Tutti i bacini idrici del territorio provinciale. Lombardia Laghi sensibili e relativi bacini drenanti Alserio Annone (est e ovest) Comabbio Como Endine Garda Garlate Idro Iseo Lugano Maggiore Mantova (superiore,di mezzo,inferiore) Mezzola Monate Montorfano Piano Pusiano Segrino Varese Valvestino Zone umide e relativi bacini drenanti Isola del Boscone Torbiere del lago di Iseo Valli del Mincio lago di Mezzola e Pian di Spagna Palude Brabbia Paludi di Ostiglia

4 ELENCO AREE SENSIBILI DESIGNATE DALLE REGIONI Piemonte Friuli V.G. Veneto Laghi prealpini: Maggiore (o Verbano) Orta ( o Cusio) Mergozzo Candia Zone umide : Laguna di Marano Valle Cavanata Laghi naturali e corsi d acqua per un tratto di 0 km dalla linea di costa Lago di Alleghe (BL) Lago di Lago (TV) Lago di Santa Maria (TV) Zone umide: Aree di Vincheto di Cellarda in comune di Feltre (BL) Avigliana (lago Grande di Avigliana) Trana (lago Piccolo di Avigliana) Viverone Sirio Lago di Garda (VR) Lago di Frassino (VR) Lago di Fimon (VI) Aree della valle di Averto in comune di Campagnalupia (VE) Aree costiere dalla foce dell Adige al delta del Po compreso e i corsi d acqua ad esse afferenti per un tratto di 0 km dalla linea di costa

5 ELENCO AREE SENSIBILI DESIGNATE DALLE REGIONI Emilia Romagna Aree lagunari di Ravenna, della Piallassa-Baiona, le Valli di Comacchio, i laghi salmastri e il delta del Po; Aree costiere dell Adriatico e i corsi d acqua ad esso afferenti per un tratto di 0 km dalla linea di costa; Zone umide Toscana Area lagunare di Orbetello Padule di Bolgheri ed il relativo bacino drenante Lago di Burano e il Padule della Diaccia Botrona e relativi bacini drenanti Lago di Massaciuccoli ed il relativo bacino drenante Marche Area sensibile del Pesarese e del San Bartolo Area sensibile dell Alta Valle del Chienti Puglia Invaso di Occhito, Zone umide di lago Salpi, Torre Guaceto e le Cesine, Laghi di Lesina, Varano, Mar Piccolo e invaso del Locone

6 ELENCO AREE SENSIBILI DESIGNATE DALLE REGIONI Lazio Lago di Bolsena (intero bacino idrografico) Lago di Vico (intero bacino idrografico) Lago di Mezzano idrografico) (intero bacino Laghi del Reatino (laghi del Salto, del Turano, Ripa Sottile e lago Lungo) (intero bacino idrografico ed i bacini idrografici dei corsi d acqua afferenti) Lago di Scandarello (intero bacino idrografico) Lago di Nazzano (bacino idrografico del fiume Tevere e del suo affluente Farfa) Lago di Canterno (intero bacino idrografico e dei corsi d acqua afferenti) Lago di Posta Fibreno (intero bacino idrografico e dei corsi d acqua afferenti) Lago di Albano idrografico) (intero bacino Lago di Bracciano (intero bacino idrografico) Lago di Nemi (intero bacino idrografico) Laghi costieri del Circeo ( Fogliano, Monaci, Caprolace, Sabaudia) (intero bacino idrografico dei laghi) Lago di Martignano (intero bacino idrografico) Lago di Fondi, Lago Lungo, Lago S. Puoto (intero bacino idrografico dei laghi) Lago S. Giovanni Incarico (intero bacino idrografico e dei corsi d acqua afferenti)

7 ELENCO AREE SENSIBILI DESIGNATE DALLE REGIONI Umbria Lago Trasimeno Lago artificiale di Alviano Tratto di fiume Nera (confine regionale-scheggino) Lago di Piediluco Padule di Colfiorito Tratto di fiume Clitunno N.B. Il bacino drenante individuato per il lago di Alviano è l intero bacino idrografico del fiume Tevere a monte dell invaso Abruzzo Lago di Bomba e Fiume Sangro Lago di Penne e Fiume Tavo Lago di Barrea e Fiume Sangro Lago di Casoli e Fiume Aventino Lago di Scanno e Torrente Tasso Sicilia Lago di S.Giovanni

8 ELENCO AREE SENSIBILI DESIGNATE DALLE REGIONI Sardegna Stagno di S.Gilla* Stagno di Molentargius* Stagno di Corru S Ittiri-S. Giovanni-Marceddì-Corru Mannu* Stagno di S Ena Arrubia* Stagno di Sale e Porcus* Stagno di Pauli Majori* Stagno di Cabras* Stagno di Mistras* Baratz Pilo Platamona Calich S. Teodoro S. Giusta Tortolì S. Giovanni Colostrai Casaraccio Golfo di Olbia Porto Taverna Salina Manna-Siniscola Sa Curcurica Brandinghi Salina Bamba Porto Pozzo Rio Avidi Rio Berchida Cugnana Tartanelle Gilgolu Salinedda Ziu Paulu Mari Ermi Pauli Marigosa Salina Manna-S.V. Milis Sa Praja Suranirei sul R. Siniscola Cannigione Biderossa Longu Porto Pino Bau Cerbus

9 ELENCO AREE SENSIBILI DESIGNATE DALLE REGIONI Sardegna Cirdu Chia Su Stangioni Sa Masa Taloro a Govossai Taloro a Benzone S. Giusta di Castiadas Feraxi Malfatano Mulargia Notteri Piscinnì S. Caterina S. Efisio Sa Punta de S'Aliga Saline di Muravera Su Sali Vivagna Temo a Monteleone Roccadoria Cuga a Nuraghe Attentu Rio Bidighinzu a Monte Ozzastru Rio Bunnari e Traversa rio Mascari Mannu di Pattada a Monte Lerno Posada a Maccheronis Liscia a Punta Calamaiu Tirso a Cantoniera Tirso Nuraghe Pranu Antoni Taloro a Cucchinadorza Taloro a Gusana Cedrino a Pedra e Othoni Rio Sa Teula a Santa Lucia Mulargia a Monte su Rei Flumineddu a Capanna Silicheri Simbiritzi Rio Leni a Monte Arbus Rio Mannu a Monastir Fluminimannu a Casa Fiume Fluminimannu a Is Barroccus Cixerri a Genna is Abis Rio Mannu di Narcao a Bau Pressiu Forada de S'Acqua a S. Miali

10 AGGLOMERATO Definizione art. (4) Direttiva 9/7/CEE: area in cui la popolazione e/o le attività economiche sono sufficientemente concentrate così da rendere possibile la raccolta e il convogliamento delle acque reflue urbane verso un impianto di trattamento di acque reflue urbane o verso un punto di scarico finale. Raccomandazioni diffuse dalla commissione europea nel 997 per la delimitazione dell agglomerato Agglomerato Impianto di trattamento acque reflue

11 Aree sensibili : numero e consistenza in a.e. degli agglomerati ( ) Regione/ P.A a.e a.e. = a.e. Totale agglomerati T.a.e. agglomerati T.a.e. agglomerati T.a.e. agglomerati T.a.e. Abruzzo E. Romagna Lazio Lombardia Marche Piemonte Sardegna Sicilia Trento Veneto Totale Nazionale

12 Bacini drenanti in area sensibile : numero e consistenza in a.e. degli agglomerati ( ) Regione/ P.A a.e a.e. = a.e. Totale Nm T.a.e. Nm T.a.e. Nm T.a.e. Nm T.a.e. Bolzano Lazio Marche Piemonte Puglia Sicilia Umbria Veneto Totale Nazionale

13 Regione/P.A. Abruzzo Basilicata Bolzano Calabria Campania E.Romagna F.V.Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trento Umbria Valle d'aosta Veneto Totale nazionale Grado di copertura dei sistemi di raccolta ( ) Numero agglomerati Agglomerati con dato disponibile Carico nominale Carico servito dato non disponibile % Copertura fognaria regionale 8% 00% 00% 87% 97% 54% 97% 9% 87% 76% 96% 00% 8% 89% 76% 99% 00% 54% 00% 77% 88%

14 Numero di impianti di depurazione distinti per regione, tipologia di area di scarico e di trattamento ( ) Area sensibile Bacino drenante in area sensibile Tipologia trattamento Tipologia trattamento Regione/P. A. Secondario Più avanzato Dato non dispo nibile N. impia nti in area sensi bile Secondario Più avan zato Dato non dispon ibile N. impianti in b. d. in area sensibile Numero totale impianti Abruzzo Bolzano E. Romagna Lazio Lombardia Marche 3 Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Trento Umbria Veneto TOTALI

15 Area sensibile : conformità degli agglomerati ( ) Totali Regionali Regione/ P.A. Conformi Non Conformi Totale Nm T a.e. Nm T a.e. Nm T a.e. Abruzzo E. Romagna Lazio Lombardia Marche Piemonte Sardegna Sicilia Trento Veneto Totale Nazionale

16 Bacini drenanti in area sensibile : conformità degli agglomerati ( ) Regione/ P.A. Conformi Totali Regionali Non Conformi Totale Nm T.a.e. Nm T.a.e. Nm Ta.e. Bolzano Lazio Marche Piemonte Puglia Sicilia Umbria Veneto Totale Nazionale

17 Numero agglomerati conformi / non conformi per area di scarico ( ) aree sensibili bacino drenante in area sensibile conformi non conformi

18 Ripartizione percentuale della conformità/non conformità per la somma degli agglomerati ricadenti in area sensibile e bacini drenanti ( ) % 78% conforme non conforme

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21 Nei confronti dell Italia è stata avviata la procedura d infrazione n. 00/4. La Commissione ritiene infatti che debbano essere dichiarate, con atto giuridicamente vincolante, aree sensibili: i fiumi Sarca-Mincio, Oglio, Adda, Lambro- Olona meridionale e Ticino le acque costiere dell Adriatico settentrionale il fiume Arno a valle di Firenze con il relativo affluente Greve il golfo di Castellammare in Sicilia

22 Iniziative adottate L Autorità di Bacino del fiume Po con delibera n. 7/004 del 3 marzo 004 dispone che le Regioni, ricadenti nel bacino drenante afferente alle aree sensibili Delta del Po e Area costiera dell Adriatico Nord Occidentale dalla foce dell Adige al confine meridionale del comune di Pesaro, assumano l impegno, nell ambito dei Piani di Tutela delle acque, per la porzione di territorio di propria competenza, di: attuare le misure in grado di assicurare l abbattimento di almeno il 75% di fosforo totale e di almeno il 75% dell azoto totale, così come previsto dall articolo 5, comma 4, Direttiva 9/7/CEE; incentivare, come strumento di riduzione dei nutrienti scaricati nei corpi idrici superficiali, il riutilizzo delle acque reflue urbane ai sensi del Decreto Ministeriale giugno 003, n. 85.

23 Iniziative adottate dalle Regioni a seguito della delibera dell Autorità di bacino del Po Valle d Aosta Piano di Tutela adottato con deliberazione della Giunta regionale n del Obiettivo dell abbattimento, in ciascun sottobacino idrografico, del 75% del carico complessivo di nutrienti in ingresso agli impianti di trattamento delle acque reflue urbane e di contenere comunque l apporto di nutrienti in misura compatibile con gli obiettivi di qualità definiti per le sezioni strategiche di controllo individuate lungo l asta del fiume Po. Piemonte Piano di tutela, adottato in data con deliberazione n e modificato e integrato in data con deliberazione n Il Piano di Tutela considera l intero territorio regionale come bacino drenante delle aree sensibili delta del Po e area costiera dell adriatico nord occidentale..a tale scopo il Piano si pone l obiettivo dell abbattimento, in ciascun sotto bacino idrografico, del 75% del carico complessivo di nutrienti in ingresso agli impianti di trattamento delle acque reflue urbane...

24 Iniziative adottate dalle Regioni a seguito della delibera dell Autorità di bacino del Po Il territorio regionale lombardo costituisce quasi per intero bacino drenante alle aree sensibili delta del Po e Mar Adriatico, ad esclusione dei piccoli bacini alpini del Reno di Lei e dello Spoel. La regione Lombardia ha previsto di estendere lo stesso criterio di riduzione dei carichi anche ai bacini drenanti alle aree sensibili interne Lombardia Proposta di Programma di tutela e uso delle acque (PTUA) approvata dalla Giunta regionale con Deliberazione n. VII/9359 del novembre 004 Liguria Piano di tutela delle acque adottato dalla Giunta regionale con la deliberazione n.9 dell'8 ottobre 004 Le aree nell ambito del territorio regionale dei fiumi Bormida di Millesimo e Bormida di Spigno e dei torrenti Erro, Orba, Aveto, Masone, Masca Gargassa e Scrivia sono afferenti al bacino del fiume Po e quindi all area sensibile così definita per il Mare adriatico. Pertanto gli obiettivi individuati dall Autorità di Bacino del fiume Po sono stati considerati in modo specifico per queste aree.

25 Iniziative adottate dalle Regioni a seguito della delibera dell Autorità di bacino del Po Emilia Romagna Piano di tutela delle acque adottato con deliberazione del Consiglio regionale del..004 n. 633 In coerenza con le disposizioni previste dall art.5. della direttiva 9/7/CEE ed in attuazione della deliberazione dell autorità di bacino del fiume Po del 3 marzo 004 n.7 si persegue l obiettivo dell abbattimento di almeno il 75% del carico di azoto totale e fosforo totale nei bacini/sottobacini idrografici che contribuiscono all inquinamento delle aree sensibili.

26 Iniziative aggiuntive adottate per il risanamento dell area sensibile Delta del Po Regione Veneto Piano di Tutela adottato con deliberazione della Giunta Regionale n.4453 del 9 dicembre 004 definisce come sensibili i bacini scolanti in laguna di Venezia e nella fascia costiera compresa tra la foce del Sile e il delta del Po, con esclusione del bacino del Sile

27 Ulteriori iniziative adottate a seguito della procedura d infrazione n. 00/4 Regione Siciliana con ordinanza n. 65/TCI del 6/09/003 del Vice Commissario delegato per l emergenza rifiuti e tutela delle acque individua il Golfo di Castellammare quale area sensibile ai sensi del Titolo III allegato 6 del decreto legislativo n.5/99 Regione Toscana Piano di tutela delle acque approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 5 gennaio 005 n.6 individua, ai sensi dell art. 8 del D.lgs n.5/99, l area sensibile dell Arno. (Volume I Bacino del Fiume Arno punto 7. )

28 Procedura d infrazione 999/00 - ex art. 6 del Trattato CE - Acque reflue urbane città di Milano - Causa C 396/00 Sentenza della Corte di Giustizia del 5 aprile 00 Motivazione: La Repubblica italiana non ha provveduto, entro il 3 dicembre 998, a sottoporre gli scarichi delle acque reflue della città di Milano, situati all interno di un bacino drenante nelle aree delta del Po e costiere dell Adriatico Nord Occidentale definite dal decreto legislativo n. 5/99 come sensibili, ad un trattamento più spinto di quello secondario o equivalente previsto dall articolo 4 della direttiva 9/7/CEE.

29 Procedura d infrazione 999/00 - Stato dei lavori, al 3 marzo 005, dei tre impianti di depurazione delle acque reflue della città di Milano Nosedo Milano San Rocco Peschiera Borromeo Tratta i reflui provenienti dal bacino centro orientale della rete fognaria di Milano. Copre il 50% delle necessità depurative. I lavori relativi all impianto di depurazione di Nosedo sono stati ultimati il 4 gennaio 005. Nella stessa data è stato effettuato il collaudo di messa a regime. Tratta i reflui del bacino della zona nord ovest della città. Copre il 40% delle necessità depurative. I lavori relativi all impianto di depurazione Milano San Rocco sono stati formalmente ultimati il 7 giugno 004. La fase sperimentale di avviamento è iniziata il 4 luglio 004. La gestione ordinaria contrattuale dell impianto è iniziata il giorno novembre 004 Costituisce un ampliamento dell impianto esistente - Tratta i reflui del bacino della zona ovest della città. Copre il 0% delle necessità depurative. I lavori relativi alla a linea dell impianto di depurazione di Peschiera Borromeo sono stati ultimati nel mese di marzo 005. È stata avviata la fase di avviamento che sarà conclusa entro luglio 005.

30 Caratteristiche degli impianti di trattamento della città di Milano In base a quanto disposto dall articolo, comma 3, dell Ordinanza 304 del 9 febbraio 00 del Ministero dell Interno, i valori limite ai quali saranno adeguati gli scarichi dell area milanese sono quelli previsti dalla direttiva 9/7/CEE per le aree sensibili in omaggio al principio di cautela ispirata dalla politica comunitaria in campo ambientale. E garantito il riutilizzo delle acque reflue depurate pratica questa che concorre alla tutela qualitativa e quantitativa delle risorse idriche attraverso la riduzione dell impatto degli scarichi sui corpi idrici recettori.

31 Aree sensibili : numero e consistenza in a.e. degli agglomerati (dal gennaio 005) Regione/ P.A a..e Nm T.a.e a..e Nm T.a.e. Nm = a..e T.a.e. Nm Totale T.a.e. Abruzzo Emilia Romagna Lazio Lombardia Marche Piemonte Sardegna Sicilia Toscana Trento Veneto Totale nazionale

32 Aree sensibile: numero e consistenza in a.e. degli agglomerati confronto biennio ( ) e gennaio 005 Regione/ P.A. biennio dal gennaio 005 agglomerati T.a.e. agglomerati T.a.e. Abruzzo Emilia Romagna Lazio Lombardia Marche Piemonte Sardegna Sicilia Toscana Trento Veneto Totale Nazionale

33 Bacini drenanti in area sensibile : numero e consistenza in a.e. degli agglomerati (dal gennaio 005) Regione/ P.A a..e Nm T.a.e a..e Nm T.a.e. = a..e Nm T.a.e. Nm Totale T.a.e. Bolzano Emilia Romagna Lazio Liguria Lombardia Marche Piemonte Puglia Sicilia Toscana Umbria Valle D'Aosta Totale nazionale

34 Bacini drenanti in area sensibile: numero e consistenza in a.e. degli agglomerati confronto biennio ( ) e gennaio 005 Regione/ P.A. biennio gennaio 005 agglomerati a.e. agglomerati a.e. Abruzzo Basilicata Bolzano Calabria Campania E. Romagna F. V. Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trento Umbria Valle D'Aosta Veneto Totale Nazionale

35 Numero agglomerati in area sensibile e bacini drenanti: confronto biennio e anno biennio gennaio 005

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37 POSIZIONE UE (Rapporto 00) SITUAZIONE 005

38 INDIRIZZI PER UNA POLITICA DI MASSIMA CAUTELA RIUTILIZZO TUTELA QUANTITATIVA Riduzione dei prelievi TUTELA QUALITATIVA Riduzione degli scarichi fino alla eliminazione degli stessi

39 DM 85/003: VALORI LIMITE DELLE ACQUE REFLUE ALL USCITA DELL IMPIANTO DI RECUPERO PARAMETRO UNITA DI MISURA VALORE LIMITE PARAMETRO UNITA DI MISURA VALORE LIMITE ph 6-9,5 CONDUCIB. ELETTRICA µs/cm 3000 SAR 0 ALLUMINIO MATERIALI GROSSOLANI ASSENTI ARSENICO 0.0 SOLIDI SOSPESI TOTALI 0 BARIO 0 BOD5 mg O /L 0 BERILLO 0. COD mg O /L 00 BORO FOSFORO TOTALE mg P/L CADMIO AZOTO TOTALE m/g N/L 5 COBALTO 0.05 AZOTO AMMONIACALE mg NH4/L CROMO TOTALE 0.

40 DM 85/003: VALORI LIMITE DELLE ACQUE REFLUE ALL USCITA DELL IMPIANTO DI RECUPERO PARAMETRO UNITA DI MISURA VALORE LIMITE PARAMETRO UNITA DI MISURA VALORE LIMITE CROMO VI TALLIO 0.00 FERRO VANADIO 0. MANGANESE 0. ZINCO. 0.5 MERCURIO 0.00 CIANURI TOT. (come CN) 0.05 NICHEL 0. SOLFURI mghs/l 0.5 PIOMBO 0. SOLFITI mgso3/l 0.5 RAME SOLFATI mgso4/l 500 SELENIO 0.0 CLORO ATTIVO mg/l 0. STAGNO 3 CLORURI mg Cl/L 50

41 PARAMETRO DM 85/003: VALORI LIMITE DELLE ACQUE REFLUE ALL USCITA DELL IMPIANTO DI RECUPERO UNITA DI MISURA VALORE LIMITE PARAMETRO UNITA DI MISURA VALORE LIMITE FLUORURI mg F/L.5 BENZENE 0.00 GRASSI E OLI ANIM./VEGET. 0 BENZO(A)PIRENE OLI MINERALI 0.05 SOLVENTI ORGANICI AZOTATI TOT. 0.0 FENOLI TOT. 0. TENSIOATTIVI TOT. 0.5 PENTACLOROFENOLI PESTICIDI CLORURATI(ciascuno) ALDEIDI TOTALI 0.5 PESTICIDI FOSFORATI (ciascuno) TETRACLOROETILENE TRICLOROETILENE 0.0 ALTRI PESTICIDI TOT SOLVENTI CLORURATI TOTALI TRIALOMETANI ESCHERICHIA COLI UFC/00mL 0 (80%dei campioni) 00 valore puntuale max SOLVENTI ORGANICI AROMATICI TOT. 0.0 SALMONELLA assente

42 Allegato punto 4. DM 85/003 Disposizioni significative Nel caso di riutilizzo irriguo, i limiti per fosforo e azoto totale possono essere pari a 0 e 35 mg/l, fermo restando quanto previsto dall articolo 0, comma, per le zone vulnerabili da nitrati di origine agricola. Articolo 0 comma. Il riutilizzo irriguo di acque reflue recuperate deve assicurare il risparmio idrico e non può superare il fabbisogno delle colture e delle aree verdi anche in relazione ai metodi di distribuzione impiegato. Il riutilizzo irriguo è subordinato al codice di Buona Pratica Agricola, gli apporti di azoto derivanti da riutilizzo concorrono al raggiungimento del carico massimo ammissibile, ove stabilito dalle vigenti normative regionali o nazionali, e alla determinazione del bilancio dell azoto ai sensi dell all. VII del D.Lgs.5/99.

43 DM 85/003 e Direttiva 9/676/CEE Il riutilizzo irriguo è inteso come utilizzo agronomico ed è effettuato nel rispetto del: bilancio dell azoto; codice di buona pratica agricola; programma d azione (nelle zone vulnerabili da nitrati). Riutilizzo irriguo = pratica perfettamente coerente con gli obiettivi della Direttiva 9/676/CEE.

44 REGIONE/ P.A. Calabria Sintesi degli impianti di acque reflue destinati al riutilizzo (dm 8 settembre 00 scheda 6.3) Nome Impianto Comune Data entrata in esercizio Utilizzo reflui depurati - Amendolara 5 - apr Belvedere 30 - lug Marittimo - Cetraro Diamante 30 - mag Diamante 0 - ago Montegiordano 3 - lug Paola 0 - apr Praia a Mare 6 - lug Rocca Imperiale 3 - lug Villapiana 5 - lug Friuli mar - 99 industriale Lazio nov - 04 irriguo Latina Est Latina 30 - nov - 04 irriguo Dep. Com. Il Rosciolo Formello 30 - nov - 04 irrigu o Dep. Com. Roseto Gallicano nel 30 - nov - 04 irriguo Lazio Trento Pozza di Fassa Folgaria - - Bolzano Monticolo ott - 0 irriguo Piemonte Sicilia Smat Castiglione Castiglione 0 - giu - 0 industriale Torinese Dep. Cassano - Cassano 0 - mag - 0 indust riale Spinola Spinola Dep. Novi Ligure Novi Ligure 0 - mag - 0 industriale Acqua dei Corsari Palermo - irriguo C. da Poggiarelli Caltagirone - Consorzio ASI Priolo - industriale Impianto di Siracusa 985 irriguo/industriale depurazione di Siracusa

45 Ricognizione ai fini del riutilizzo La regione Umbria, pur non disponendo al momento di impianti di depurazione di acque reflue destinati al riutilizzo, a seguito della stipula dell APQ ha previsto la realizzazione di interventi di adeguamento per i seguenti depuratori anche al fine del riutilizzo delle acque reflue prodotte: Castiglione del Lago: nuovo impianto di depurazione circumlacuale con successivo riutilizzo delle acque a fini irrigui; Camposalese (Comune di Spoleto): potenziamento e adeguamento dell impianto esistente con successivo riutilizzo delle acque reflue a fini industriali; Casone (Comune di Foligno): potenziamento e adeguamento dell impianto esistente con successivo riutilizzo delle acque a fini irrigui. Da una prima ricognizione avviata da alcune regioni tra la fine del 003 e il 004, anche sulla base di quanto disposto dall articolo 5 del decreto ministeriale giugno 003 n.85, sono stati individuati sul territorio nazionale 77 impianti di depurazione da adeguare per essere destinati al riutilizzo ( Marche ; Emilia Romagna 4; Sardegna ; Provincia autonoma di Trento 6; Toscana ; Sicilia 5 ; Veneto 7; Puglia 39; Friuli Venezia Giulia )

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