Piano di Miglioramento (PDM)
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- Guglielmo Fusco
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1 Piano di Miglioramento (PDM) Dell'istituzione scolastica LUIC IST.COMPRENSIVO DI COREGLIA Indice Sommario 1. Obiettivi di processo o 1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) o 1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo o 1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si rilevanza 2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo 3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato o 3.1 Impegno di risorse umane e strumentali o 3.2 Tempi di attuazione delle attività o 3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di processo 4 Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento o 4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV o 4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola o 4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica o 4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo
2 1. Obiettivi di processo 1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) AREA DI PROCESSO OBIETTIVI PRIORITÀ Monitorare metodologie didattiche condivise con modalità di ricerca-azione Stimolare i docenti con la formazione e lo scambio di buone pratiche, al fine di attuare metodologie didattiche innovative CURRICOLO, PROGETTAZIONE E (progetti Galileo, Senza Zaino), a partire VALUTAZIONE dalla Scuola dell'infanzia Partecipare a corsi di formazione specifici al fine di predisporre un curricolo verticale, realizzato in collaborazione tra i tre ordini di scuola, per ogni competenza AMBIENTE DI APPRENDIMENTO INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE Utilizzare il piccolo gruppo educativo/didattico per migliorare la relazione insegnante-alunno e creare condizioni di apprendimento favorevoli per tutti Acquisire, elaborare ed assimilare nuove conoscenze e abilità, attraverso la ricerca-azione con prove ed errori, a partire dalla Scuola dell'infanzia CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DEL- LE RISORSE UMANE INTEGRAZIONE ON IL TERRITORIO E RAPPORTI
3 1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto Obiettivo di processo elencati Fattibilità (da 1 a 5) Impatto (da 1 a 5) Prodotto: valore che identifica la rilevanza dell'intervento 1 Monitorare metodologie didattiche condivise con modalità di ricerca-azione (progetti Galileo, Senza Zaino), a partire dalla Scuola dell'infanzia 2 Partecipare a corsi di formazione specifici al fine di predisporre un curricolo verticale, realizzato in collaborazione tra i tre ordini di scuola, per ogni competenza 3 Utilizzare il piccolo gruppo educativo/didattico per migliorare la relazione insegnante-alunno e creare condizioni di apprendimento favorevoli per tutti
4 1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si rilevanza Obiettivi di processo in via di attuazione 1 Monitorare metodologie didattiche condivise con modalità di ricerca-azione (progetti Galileo, Senza Zaino), a partire dalla Scuola dell'infanzia 2 Partecipare a corsi di formazione specifici al fine di predisporre un curricolo verticale, realizzato in collaborazione tra i tre ordini di scuola, per ogni competenza 3 Utilizzare il piccolo gruppo e- ducativo/didattico per migliorare la relazione insegnantealunno e creare condizioni di apprendimento favorevoli per tutti Risultati attesi Indicatori di monitoraggio Modalità di rilevazione Maggiore continuità metodologica del percorso scolastico Diffusione dell'innovazione Elaborazione di un curricolo verticale Miglioramento degli esiti scolastici attraverso una maggiore partecipazione dei docenti alla sperimentazione Numero dei docenti che applicano le metodologie Frequenza di applicazione delle metodologie suddette Somministrazione del Protocollo (dai 3 a 6/7 anni) Elaborazione dei Profili degli alunni. Partecipazione alla formazione e ai gruppi di lavoro ristretti per la realizzazione del curricolo Numero dei docenti che applicano la sperimentazione Percentuale, a livello di istituto, dei docenti che realizzano la ricerca-azione Numero dei docenti che attuano tale metodologia Frequenza di attuazione di attività di Piccolo Gruppo Numero (%) di docenti che si avvalgono del consulente e- sterno Consegna di elaborati cartacei e/o multimediali da parte di ciascun docente coinvolto Consegna dei Protocolli compilati Presentazione degli attestati relativi alla formazione Presentazione della documentazione relativa alla sperimentazione I risultati ottenuti alla fine del percorso scolastico I risultati ottenuti nelle varie discipline
5 SEZIONE 2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo OBIETTIVO DI PROCESSO AZIONE PREVISTA EFFETTI POSITIVI ALL INTERNO DELLA SCUOLA A MEDIO TERMINE Monitorare metodologie didattiche condivise con modalità di ricerca-azione (progetti Galileo, Senza Zaino), a partire dalla Scuola dell'infanzia Partecipare a corsi di formazione specifici al fine di predisporre un curricolo verticale, realizzato in collaborazione tra i tre ordini di scuola, per ogni competenza Predisporre incontri di continuità specifici riguardanti metodologie didattiche condivise tra docenti dei diversi ordini di scuola Costituire gruppi ristretti di incontro e ricerca (12 ore) per la realizzazione del curricolo di istituto Offrire percorsi di formazione teoricopratici di qualità come stimolo per il lavoro nella didattica ordinaria Condivisione di metodologie e strategie didattiche comuni Coinvolgimento dei docenti e condivisione degli intenti Scambio di buone pratiche attraverso la partecipazione da parte dei docenti agli incontri di formazione riguardanti il curricolo verticale, organizzati della rete We Care e non EFFETTI NEGATI- VI ALL INTERNO DELLA SCUOLA A MEDIO TERMINE Possibile non conoscenza da parte dei docenti degli effettivi positivi dell'utilizzo di tali metodologie Possibile scarsa partecipazione Possibile scoraggiamento dei docenti e/o la non partecipazione EFFETTI POSITIVI ALL INTERNO DELLA SCUOLA A LUNGO TERMINE Completo utilizzo delle metodologie didattiche condivise all'interno della didattica quotidiana Realizzazione e attuazione del curricolo di istituto Aumento della motivazione e della propositività nei docenti attraverso l'utilizzo delle nuove metodologie nella didattica quotidiana EFFETTI NEGATIVI ALL INTERNO DELLA SCUOLA A LUNGO TERMINE Possibile non condivisione da parte di alcuni docenti di tali metodologie Possibilità di distacco di una parte di docenti che non si riconosce in questa azione Possibilità di un distacco di una parte dei docenti che non si riconosce in questa azione Utilizzare il piccolo gruppo educativo/didattico per migliorare la relazione insegnante-alunno e creare condizioni di apprendimento favorevoli per tutti Predisposizione di un ambiente di apprendimento idoneo Maggiore interazione tra docente ed alunno al fine di costruire relazioni positive di tipo cooperativo Essendo i plessi della Scuola Primaria organizzati a tempo prolungato (27 ore), si evidenzia una difficoltà nella flessibilità organizzativa negli orari Il successo personale di ciascun alunno attraverso il proprio contributo attivo Difficoltà a predisporre un ambiente di apprendimento idoneo a causa di una necessaria flessibilità a livello organizzativo
6 TABELLA DEI CARATTERI INNOVATI DELL OBIETTIVO OBIETTIVO CARATTERI INNOVATI CONNESSIONE CON IL QUADRO DI RIFERMENTO APPENDICE A CONNESSIONE CON IL QUADRO DI RIFERMENTO APPEN- DICE B Monitorare metodologie didattiche condivise con modalità di ricerca-azione (progetti Galileo, Senza Zaino), a partire dalla Scuola dell'infanzia Partecipare a corsi di formazione specifici al fine di predisporre un curricolo verticale, realizzato in collaborazione tra i tre ordini di scuola, per ogni competenza Utilizzare il piccolo gruppo educativo/didattico per migliorare la relazione insegnante-alunno e creare condizioni di apprendimento favorevoli per tutti Garantire una continuità metodologicodidattica Promozione di metodologie didattiche condivise inerenti il problem-solving e l'argomentazione. Rivisitazione profonda del metodo didattico per creare un ambiente di apprendimento favorevole i - potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio n - valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni a-valorizzazione delle competenze linguistiche b-potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche i-potenziamento delle metodologia laboratoriali e delle attività di laboratorio a - valorizzazione delle competenze linguistiche b - potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche i - potenziamento delle metodologie laboratoriali n - valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni 5 - riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza 7 - promuovere l'innovazione perché sia sostenibile e trasferibile 1- trasformare il modello trasmissivo della scuola 5- riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza 7- promuovere l'innovazione perché sia sostenibile e trasferibile 1 - trasformare il modello trasmissivo della scuola 6 - investire sul capitale umano ripensando ai rapporti 7 - promuovere l'innovazione perché sia sostenibile e trasferibile
7 3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato 3.1 Impegno di risorse umane e strumentali Obiettivo di processo Monitorare metodologie didattiche condivise con modalità di ricerca-azione (progetti Galileo, Senza Zaino), a partire dalla Scuola dell'infanzia. Impegno di risorse umane interne alla scuola FIGURE PROFESSIONALI TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ ORE AGGIUNTIVE PRESUNTE COSTO PREVISTO FONTE FINANZIARIA Docenti Le FS coordinano le attività dei docenti, controllano la documentazione specifica (relazioni della attività di P.G., Protocolli, Profili, documentazione delle attività relative al curricolo verticale), condividono le attività e pubblicano sul sito Fondo d'istituto Personale ATA Altre figure
8 Obiettivo di processo Partecipare a corsi di formazione specifici al fine di predisporre un curricolo verticale, realizzato in collaborazione tra i tre ordini di scuola, per ogni competenza. Impegno di risorse umane interne alla scuola FIGURE PROFESSIONALI TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ ORE AGGIUNTIVE PRESUNTE COSTO PREVISTO FONTE FINANZIARIA Docenti Personale ATA Altre figure Partecipazione ai corsi di formazione e agli incontri organizzati a livello i istituto per la realizzazione del curricolo verticale Controllo, consegna e archiviazione degli attestati di partecipazione Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi IMPEGNI FINANZIARI PER TIPOLOGIA DI SPESA IMPEGNO PRESUNTO FONTE FINANZIARIA Formatori 500 Capitolo di bilancio relativo alla formazione-aggiornamento Consulenti Attrezzature Servizi Altro
9 Obiettivo di processo Utilizzare il piccolo gruppo educativo/didattico per migliorare la relazione insegnante-alunno e creare condizioni di apprendimento favorevoli per tutti. Impegno di risorse umane interne alla scuola FIGURE PROFESSIONALI TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ ORE AGGIUNTIVE PRESUNTE COSTO PREVI- STO FONTE FINANZIARIA Docenti Proposta di attività didatticoeducative specifiche in piccolo gruppo, tenendo conto delle relazioni logiche e degli schemi logici che sono alla base del pensiero; utilizzo della metodologia del problem-solving per favorire l'argomentazione art.9 Progetto Aree a Rischio Personale ATA Altre figure
10 3.2 Tempi di attuazione delle attività Obiettivo di processo Monitorare metodologie didattiche condivise con modalità di ricerca-azione (progetti Galileo, Senza Zaino), a partire dalla Scuola dell'infanzia. Tempistica delle attività ATTIVITÀ SET OTT NOV DIC GEN FEB MAR APR MAG GIU Consegna di Protocolli, Profili, e relazioni di attività in Piccolo Gruppo. azione (attuata o conclusa)
11 Obiettivo di processo Partecipare a corsi di formazione specifici al fine di predisporre un curricolo verticale, realizzato in collaborazione tra i tre ordini di scuola, per ogni competenza. Tempistica delle attività ATTIVITÀ SET OTT NOV DIC GEN FEB MAR APR MAG GIU Attività di ricerca-azione: 11 laboratori che coinvolgono 12 classi per 220 ore di attività laboratoriale sulla metodologia del problem solving e relativa valutazione azione (in azione (attuata o conclusa) azione (attuata o conclusa) Attività collegiale per la realizzazione del curricolo di istituto azione (in azione (attuata o conclusa) Attività di formazione organizzate dalla rete we care e non azione (in azione (attuata o conclusa) azione (attuata o conclusa)
12 Obiettivo di processo Utilizzare il piccolo gruppo educativo/didattico per migliorare la relazione insegnante-alunno e creare condizioni di apprendimento favorevoli per tutti. Tempistica delle attività ATTIVITÀ SET OTT NOV DIC GEN FEB MAR APR MAG GIU Proposta di attività didattico-educative specifiche in piccolo gruppo, tenendo conto delle relazioni logiche e degli schemi logici che sono alla base del pensiero; utilizzo della metodologia del problemsolving per favorire l'argomentazione. azione (in azione (in azione (attuata o conclusa)
13 3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di processo Tabella MONITORAGGIO DELLA AZIONI OBIETTIVO DI PRO- CESSO Monitorare metodologie didattiche condivise con modalità di ricerca-azione (progetti Galileo, Senza Zaino), a partire dalla Scuola dell'infanzia. DATA DI RI- LEVAZIONE INDICATORI DI MONITORAGGIO DEL PROCESSO STRUMENTO DI MI- SURAZIONE CRITICITÀ RILEVATE PROGRESI RILEVATI MODIFICHE/NECESSITÀ DI AGGIUSTAMENTI Partecipare a corsi di formazione specifici al fine di predisporre un curricolo verticale, realizzato in collaborazione tra i tre ordini di scuola, per ogni competenza. Utilizzare il piccolo gruppo educativo/didattico per migliorare la relazione insegnante-alunno e creare condizioni di apprendimento favorevoli per tutti.
14 ALLEGATO 1 GRIGLIA DI RILEVAZIONE PICCOLO GRUPPO DOCENTE PLESSO DATA CLASSE ARGOMENTO TRATTATO QUANTI PICCOLI GRUPPI PER UN TOTALE DI ALUNNI DURATA ATTIVITÀ CONSEGUENTI
15 ALLEGATO 2 GRIGLIA DI RILEVAZIONE ATTIVITÀ INERENTI AL CURRICOLO DOCENTE PLESSO DATA CLASSE ARGOMENTO TRATTATO DURATA ALLEGATI (FOTO, VIDEO, DISEGNI E COPIE DI ELABORATI)
16 ALLEGATO 3 GRIGLIA DI RILEVAZIONE DI ALTRE ATTIVITÀ INERENTI AL PROGETTO GALILEO DOCENTE PLESSO DATA CLASSE ARGOMENTO TRATTATO DURATA ALLEGATI (FOTO, VIDEO, DISEGNI E COPIE DI ELABORATI)
17 Scuola dell Infazia di Calavorno - Enrica Gasperetti Scuola dell Infanzia di Coreglia Ant.lli - Alda Pioli Scuola Primaria di Coreglia Ant.lli - M. Santa Bernardoni, Nicoletta Pighini Scuola Primaria di Piano di Coreglia Silvia Lucchesi Scuola Primaria di Ghivizzano Gloria Corrieri, Sandra Lucchesi Scuola Secondaria di I Grado Maria Rosa Lucchesi Si invitano tutte le Insegnanti Fiduciarie ad accertarsi che ogni docente riceva copia del presente Piano di Miglioramento (PdM) con le relative griglie di rilevazione allegate. Sarà cura del docente compilare suddette griglie ogni volta che verranno svolte attività di Piccolo Gruppo e/o inerenti il Curricolo. Ai docenti che stanno somministrando Protocolli agli alunni, verrà richiesta la copia della seconda pagina di ogni fascicolo. Si precisa inoltre che nel mese di marzo 2016 verrà effettuata una verifica intermedia relativamente alle attività di Piccolo Gruppo e sui Protocolli, come previsto dal PdM. A fine anno scolastico verrà richiesta la documentazione completa: Piccolo Gruppo, Curricolo, Protocollo (solo seconda pagina), Profili ed altre attività previste dal Progetto Galileo. Per quanto riguarda le attività inerenti al Curricolo, la Referente richiederà a fine anno la documentazione completa delle attività svolte. Si sottolinea che tali proposte non sono obbligatorie ma che fanno parte della sperimentazione alla quale il nostro Istituto partecipa.
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